Confronto delle valvole termostatiche migliori
- Installabili in pochi minuti senza l’uso di attrezzi
- Provviste di codolo con tenuta idraulica in gomma
- Consentono limitazione e blocco della temperatura
- La soluzione ideale per riscaldamenti centralizzati
- Dotate di 2 sensori per una regolazione intelligente
- Accensione e spegnimento programmabili con app
- Kit di base per sincronizzare tra loro più unità
- Compatibili con gli assistenti vocali più diffusi
- Chiudono il flusso come rilevano finestre aperte
Come scegliere le valvole termostatiche
Indice
Descrizione e struttura
Avere i brividi di freddo non è mai piacevole, ancora meno se succede appena rientrati dopo una lunga giornata trascorsa all’aperto. Se a ciò poi si aggiunge l’essere costretti a fare il giro di tutta la casa per andare ad accendere i termosifoni di camera e salotto e magari aspettare pure una mezz’ora affinché siano a regime, ecco che la sensazione di gelo è destinata a non abbandonarci per un po’ causando talvolta veri e propri malesseri. In queste situazioni non bisogna rassegnarsi ma piuttosto passare a valvole termostatiche per termosifoni, ovvero dispositivi che permettono di regolare la temperatura nell’ambiente in cui sono installati, rendendo di fatto ogni radiatore indipendente l’uno dall’altro.
Si tratta di particolari pomelli di solito situati accanto al calorifero sul tubo in uscita di lato nella parte alta e le cui dimensioni raramente superano i 10 x 6 x 6 cm per un peso che può oscillare da 10 a 190 g in base al modello. Se poi si considera che per usarli occorre afferrarli e ruotarli, ecco spiegata la loro grandezza, la quale deve essere tale da permettere di regolarli con una mano sola. In tal senso alcuni prodotti hanno solchi o accorgimenti di design pensati appositamente per garantire una presa salda e senza sforzo, poiché ergonomica. Tutte le valvole termostatiche hanno una struttura simile, la quale andando dall’esterno verso l’interno è composta da
- Manopola
- Sensore di temperatura
- Molla di contrasto
- Otturatore
La prima cosa che vediamo è la manopola o testina termostatica, ovvero una copertura solitamente in plastica con sopra impressi dei numeri o con dei pulsanti di controllo o ancora con un display a mostrare la temperatura attuale nell’ambiente. Nei modelli base le cifre intorno alla ghiera sono in scala da 0 a 5 e includono anche un simbolo a forma di fiocco di neve.
Subito sotto alla manopola è collocato il sensore di temperatura che è un bulbo contenente cera, gas o liquido ad alto coefficiente di dilatazione. La cera da un po’ di anni non viene più usata a tal scopo, poiché è stata sostituita da uno speciale fluido composto da alcool, acetone e miscele varie, ormai presente nella stragrande maggioranza dei prodotti. Il gas invece lo si ritrova in quelli di ultimissima generazione che basano il loro funzionamento sull’aumento e diminuzione della pressione interna.
Il fiocco di neve sulla manopola indica l’opzione antigelo e va usata durante assenze prolungate
Liquido o gassoso il contenuto del sensore poco importa, in quanto si tratta sempre di un composto con particolari proprietà chimiche e fisiche utili a far caricare la molla di contrasto montata su un pistone subito sotto al bulbo. Essa in base alla carica accumulata ha lo scopo di chiudere parzialmente o totalmente l’otturatore, un particolare corpo cilindrico responsabile della circolazione dell’acqua calda all’interno del calorifero. Perciò una chiusura totale corrisponde a un’interruzione del flusso e dunque al graduale spegnimento del radiatore, mentre una parziale consente il passaggio di un certo quantitativo d’acqua e di conseguenza un riscaldamento più o meno consistente.
Tipologie e dotazioni
Il mercato offre un’ampia varietà di modelli sia per adattarsi agli ultimi ritrovati tecnologici che soprattutto per venire incontro alle esigenze degli utenti. Si va da quelli tradizionali con la basica manopola da 0 a 5 a valvole termostatiche digitali dotate di spie luminose a indicare lo stato di funzionamento e un display a mostrare la temperatura attuale nell’ambiente, informazione che purtroppo non si è in grado di conoscere usando i classici apparati.
Questa tipologia rientra nelle valvole termostatiche elettroniche, le quali si differenziano dai modelli base anche per il modo in cui vengono alimentate. Infatti se in questi ultimi per farli funzionare non c’è bisogno di energia, nella valvola termostatica elettronica invece l’alimentazione è a batteria, ragion per cui occorre ricordarsi periodicamente di sostituire le pile.
Comando | Modalità | Apparati controllabili |
---|---|---|
Manopola | In presenza | 1 |
Pulsanti | In presenza | 1 |
Applicazione | A distanza | Molteplici |
Proprio perché di fatto sono delle manopole si ha l’abitudine di azionarle manualmente quando servono, in realtà esistono valvole termostatiche con timer attraverso le quali è possibile dare al calorifero determinati orari di accensione e spegnimento impostando da 1 a 4 fasce di attività nell’arco della giornata. In questo caso l’aspetto dell’apparato sarà un po’ diverso dal solito, poiché oltre alla classica manopola avrà sopra di essa o nelle immediate vicinanze una pulsantiera.
Naturale evoluzione delle versioni con timer sono le valvole termostatiche con cronotermostato in cui si può di fatto impostare una programmazione settimanale stabilendo fino a 4 fasce orarie di funzionamento diverse per ogni giorno della settimana. Tale sistema può risultare alquanto comodo per esempio per far coincidere l’avvio del riscaldamento con la sveglia mattutina in modo da riuscire a fare una doccia senza congelare o ancora per far trovare un clima confortevole la sera quando si rientra dal lavoro.
Tra i prodotti più recenti vi sono le valvole termostatiche elettroniche wifi, le quali sono dotate di un’unita utile a connetterle alla rete internet di casa senza bisogno di cavi. In questi dispositivi le regolazioni vengono fatte tramite un’apposita applicazione da scaricare sul proprio smartphone e con la quale è possibile svolgere svariate operazioni, dall’accensione di un calorifero alla programmazione di una routine settimanale fino alla consultazione di statistiche sui consumi.
Potendo di fatto controllare tutto dalla app si tratta di valvole termostatiche comandate da remoto, ovvero apparati in grado di funzionare anche quando non si è in casa o si vuole accendere il riscaldamento durante il viaggio di ritorno in modo da trovare un clima confortevole al proprio rientro. Inoltre l’applicazione può essere usata da chiunque senza limiti per quanto riguarda il numero di utenti, perciò anche in caso di famiglie numerose ogni membro potrà gestire le regolazioni direttamente dal proprio telefonino.
Le versioni di ultima generazione sono compatibili tramite smartphone via wifi
Esistono poi valvole termostatiche wireless le quali senza usare fili si possono collegare ad altri strumenti dello stesso tipo tramite wifi o radiofrequenze e talvolta anche ad apparecchiature di diverso genere, come ad esempio i sistemi domotici, i quali si occupano della gestione della casa sotto vari aspetti, dall’apertura delle finestre all’accensione delle luci. Infine sul mercato si trovano valvole termostatiche intelligenti dotate di particolari funzionalità, come ad esempio il comando vocale. Si tratta di valvole termostatiche digitali wireless provviste di una particolare modalità di controllo che non contempla necessariamente l’uso della manopola, ma anzi lo integra con i principali assistenti vocali oggi tanto diffusi sul mercato o con un telecomando in dotazione in certi modelli non controllabili tramite app.
L’utilizzo di versioni intelligenti permette di prendersi alcune libertà. Per esempio se si è comodamente sdraiati sul divano ma non si ha voglia di alzarsi per andare a ruotare il pomello, basterà avvalersi del telecomando o semplicemente pronunciare il comando desiderato avendo cura di formulare la frase correttamente in modo da attenersi alle regole del sistema usato.
Funzionalità aggiuntive
Dai modelli basici a quelli più tecnologici nelle valvole termostatiche non mancano mai funzionalità aggiuntive in grado di mettere in pratica tutta una serie di accorgimenti atti a non disperdere energia e al tempo stesso a migliorare il comfort percepito e l’esperienza di utilizzo. In questo modo senza bisogno di interazioni da parte nostra ci penserà lo strumento non solo a evitare sprechi, ma anche a farci risparmiare parecchio tempo, poiché non sarà necessario mettere mano continuamente alle regolazioni. Tra le funzionalità aggiuntive vi sono:
- Funzione di blocco
- Funzione antigelo
- Geolocalizzazione
- Finestra aperta
- Funzione party
Nelle valvole termostatiche tradizionali con pomello graduato spesso è possibile installare un guscio antimanomissione, ovvero una speciale protezione che avvolge parzialmente la manopola al fine di limitare la temperatura e all’occorrenza bloccare quella selezionata. Si tratta della funzione di blocco, la quale è molto utile per esempio negli edifici pubblici dove per rispettare le normative la regolazione difficilmente supera il valore 3, ma può far comodo anche se la propria abitazione è frequentata da bambini, ai quali si sa piace giocare con tutto quello che trovano.
Un’altra funzionalità interessante ma non sempre presente è la funzione antigelo, la quale si attiva da sola senza bisogno di selezionare sul pomello il simbolo del fiocco di neve. Così facendo non ci si dovrà preoccupare neanche durante le assenze prolungate, poiché non appena il sensore rileverà una temperatura ambientale inferiore ai 5° C il termosifone si accenderà al minimo al fine di proteggere le tubature dall’eventuale formazione di ghiaccio. Altra modalità opzionale è “finestra aperta”, la quale interrompe il riscaldamento non appena riscontra un repentino calo termico. In questo modo se per sbaglio ci si scordasse di chiudere la finestrella del bagno non avverrà alcuno spreco di energia.
Il guscio antimanomissione e la funzione di blocco servono anche a scongiurare eventuali tentativi di furto
Per un’esperienza all’insegna dell’efficienza esistono versioni che non solo sono programmabili anche per un’intera settimana ma contemplano anche la possibilità di interrompere momentaneamente quanto stabilito per poi riprenderlo successivamente grazie alla funzione party, detta anche “memoria”. Perciò se per esempio una mattina si decide di restarsene al calduccio nella propria abitazione ma le valvole termostatiche sono impostate in modo da entrare in funzione solo all’ora di pranzo quando di norma si è di ritorno dal lavoro, sarà possibile accendere subito il riscaldamento senza per questo modificare la programmazione dei giorni a seguire. Così la mattina successiva si potrà uscire di casa senza doversi preoccupare dei radiatori, i quali resteranno spenti come da impostazione.
I modelli di ultima generazione riescono a garantire il massimo del comfort grazie alla funzione di geolocalizzazione dell’utente. Perciò sfruttando il GPS del proprio smartphone lo strumento sa se ci troviamo nelle vicinanze dell’abitazione o se ci stiamo avvicinando a essa e solo allora accende il riscaldamento. Il numero di occupanti della casa non è importante, può essere un singolo individuo come un’intera famiglia, ma se ognuno dei membri scarica sul telefonino l’apposita app, ciascuno potrà interagire con il settaggio. Inoltre il sistema saprà sempre se qualcuno sta tornando e farà in modo di far trovare già al primo arrivato un clima confortevole.
Funzionamento e regolazioni
A una prima occhiata il funzionamento si limita all’apertura e chiusura di un rubinetto, proprio come avviene nelle valvole manuali non termostatizzabili. In realtà proprio perché al loro interno sono dotate di svariate componenti che interagiscono tra loro, è importante comprendere le valvole termostatiche come funzionano. La semplice rotazione della manopola ha conseguenze diverse in base al valore selezionato, il quale se pari a 0 lascerà il termosifone spento, mentre se superiore lo accenderà portandolo alla temperatura impostata.
Al momento dell’accensione la valvola termostatica per termosifoni mette a confronto il clima dell’ambiente circostante con l’impostazione assegnata. Tale comparazione avviene tramite il sensore interno, il cui composto ad alto coefficiente di dilatazione ha una reazione diversa in base alla situazione riscontrata. Più la temperatura della stanza si avvicina a quella impostata e più il fluido si espande fino a chiudere l’otturatore e di conseguenza interrompere l’afflusso di acqua al radiatore. Viceversa se la temperatura selezionata non è ancora stata raggiunta oppure se dopo un certo periodo la camera si è raffreddata, il composto si contrae lasciando aperto l’otturatore e rifornendo di acqua calda il calorifero.
Valori | Temperatura |
---|---|
0 | 5° C |
Fiocco di neve | 7° C |
1 | 12° C |
2 | 16° C |
3 | 20° C |
4 | 24° C |
5 | 28° C |
Non è facile sapere esattamente a quanti gradi corrispondono i numeri delle valvole termostatiche, poiché ogni produttore associa a ciascuna cifra temperature diverse. In ogni caso se la manopola indica 0, il liquido nel sensore è dilatato al massimo e di fatto blocca il passaggio dell’acqua nel radiatore, se però la cifra selezionata è quella più alta, ovvero 5, il fluido nel sensore resterà compresso lasciando la valvola completamente aperta. Nel caso si selezioni un valore intermedio invece l’otturatore alternerà momenti di chiusura dovuti al raggiungimento della temperatura a intervalli di parziale apertura per dare il giusto apporto di acqua al calorifero.
La parte più difficile sta nel capire quale sia il valore più adatto alle proprie esigenze, poiché in parte dipende dalla percezione soggettiva rispetto al caldo e al freddo, la quale si sa varia da una persona all’altra, e in parte dalle caratteristiche della stanza, quali metratura, altezza del soffitto e spessore delle pareti. Ciò è dovuto al fatto che l’aria calda tende a salire, ragion per cui maggiore è l’altezza dell’ambiente da scaldare e più energia sarà necessaria per riuscire nell’intento. Anche lo spessore delle mura è importante, in quanto più sono sottili e meno trattengono il calore, di conseguenza in questi casi il riscaldamento del locale richiederà una temperatura più alta.
Una volta trovata la cifra ideale basterà mantenerla selezionata, altrimenti ricordarsela al prossimo utilizzo. Infatti la comodità di avere delle valvole termostatiche sta proprio nel fatto che ogni termosifone può essere acceso e spento quando si vuole. In tal modo qualora ci fosse un sistema di riscaldamento centralizzato non ci si dovrà per forza attenere agli orari del proprio condominio, i quali non sempre coincidono con quelli in cui ci si trova in casa.
Questi strumenti permettono di raggiungere il clima desiderato e di mantenerlo nel tempo
Utilizzando le valvole termostatiche è possibile inoltre assegnare a ogni ambiente una temperatura diversa. Così facendo si potrà per esempio scaldare maggiormente la cucina durante i pasti e tenerla più fredda prediligendo il riscaldamento delle camere da letto nel corso della notte. Perciò tali dispositivi non solo offrono la comodità di usare i termosifoni in base alle proprie abitudini, ma anche di farlo limitando gli sprechi e ottimizzando al massimo il consumo energetico, portando così a un notevole risparmio sulla bolletta a fine mese.
Modo d’uso
Vedendo uno strumento tanto semplice all’esterno quanto complesso all’interno è lecito chiedersi come funzionano le valvole termostatiche per radiatori. In realtà la risposta è facilissima, basta semplicemente girare il pomello del termosifone da azionare. Nel farlo però occorre adottare alcuni accorgimenti
- Ruotare la manopola fino a selezionare il valore desiderato
- Attendere che il calorifero riscaldi adeguatamente la stanza
- Quando non è più necessario, girare il pomello per spengere
Il principio lo conoscono tutti, quando si ha freddo per accendere un radiatore occorre ruotare la manopola del dispositivo fino a selezionare la cifra corrispondente alla temperatura desiderata. Se si tratta di un modello tradizionale, la scelta sarà un valore compreso tra 0 e 5, dove il primo corrisponde alla temperatura minima consentita, la quale è all’incirca intorno ai 5° C, mentre il secondo rappresenta il massimo con un calore che può arrivare fino a 30° C. Qualora si tratti di una valvola termostatica programmabile, basterà premere gli appositi pulsanti in modo da impostare un orario di accensione o attivarlo direttamente. In caso di valvola termostatica wifi usando una app si potrà addirittura regolare e azionare in contemporanea più apparati.
A calorifero attivato occorre attendere che la camera raggiunga la temperatura selezionata e ciò richiederà un certo tempo variabile in base a diversi fattori, quali temperatura attuale della stanza, la sua metratura e il livello impostato come obiettivo d’arrivo. Una volta raggiunto il clima ideale non dovremo fare nulla, sarà lo strumento stesso a interrompere l’afflusso di acqua al radiatore per poi riaprirlo non appena percepirà l’inevitabile calo termico che si verificherà dopo un certo lasso temporale.
Qualunque modello necessita di un po’ di tempo per raggiungere il clima desiderato
Qualora si dovesse sentire troppo caldo sarà necessario intervenire avvalendosi della manopola o degli appositi pulsanti o se possibile dalla app. In questi casi è consigliabile provare ad abbassare il valore impostato, ma se il calore fosse ancora eccessivo allora sarà bene spengere i termosifoni settandoli su 0. Solo allora nelle valvole termostatiche temperatura sarà minima, comportando una chiusura totale e interrompendo l’afflusso dell’acqua ai radiatori e facendoli di fatto gradualmente raffreddare.
In generale è meglio mettere mano il meno possibile alle regolazioni del calorifero, poiché il vero risparmio sta nell’assegnare delle impostazioni e mantenerle inalterate nel tempo. Solo così si eviterà di consumare più acqua del necessario e di scaldare eccessivamente la stanza e al tempo stesso si riuscirà ad avere un concreto risparmio energetico sulla bolletta. Ovviamente laddove si può fa sempre piacere riuscire a risparmiare, ma è altrettanto importante non farlo a discapito della propria salute, ragion per cui se si ha freddo e la regolazione impostata non è di proprio gradimento si è liberi di modificarla tutte le volte che si vuole.
Tubi e raccordi
Affinché durante l’utilizzo delle valvole termostatiche funzionamento avvenga correttamente, occorre tenere conto del fatto che ogni abitazione è diversa dall’altra, anche nelle tubazioni e nella tipologia di impianto idraulico, il quale si occupa della distribuzione dell’acqua. Si viene così a formare un circuito che parte dalla caldaia, prosegue con svariate condutture e termina con i nostri termosifoni. A essi possono arrivare da 1 a 2 tubi, dipende dal tipo di impianto. In quest’ultimo caso ogni calorifero è indipendente dagli altri poiché ha 2 tubature, una per l’acqua in arrivo e l’altra per quella di ritorno. Così facendo l’eventuale chiusura di un radiatore non pregiudica il funzionamento degli altri ed è possibile montare una comune valvola termostatica bitubo.
Se tutti i termosifoni presenti in casa hanno solo un tubo, ciò significa che essi sono collegati in serie attraverso un’unica tubatura, ovvero quella di mandata, ma non quella di ritorno. Di conseguenza una certa percentuale di acqua calda finisce nel primo calorifero, mentre la restante va verso il successivo fino ad arrivare all’ultimo, il quale è l’unico collegato alla conduttura di ritorno. In questo caso sui radiatori si devono necessariamente montare valvole termostatiche monotubo.
Negli impianti monotubo è necessario assicurarsi di installare versioni provviste di bypass
Essendo dotata di uno speciale meccanismo per direzionare l’acqua in arrivo a ciascun calorifero, la valvola termostatica monotubo è l’unica che può essere usata su termosifoni collegati in serie. Se per sbaglio si dovessero installare modelli privi di tale deviazione, l’errore non sarà irreparabile, ma porterà inevitabilmente a un’interruzione dell’erogazione in tutti i radiatori proprio per via del loro collegamento in serie. Dopo aver controllato quanti tubi escono dal proprio termosifone, è fondamentale verificare anche la tipologia di attacco necessaria, poiché da essa dipenderà il modo in cui collegare le valvole termostatiche. In base all’angolazione di cui si ha bisogno occorre scegliere il giusto raccordo tra
- Dritto
- Reverso
- A squadra
- A forma di H
- Doppia Squadra
Nel dritto il flusso d’acqua prosegue senza cambiare angolazione, dunque trattasi di un attacco a forma di cilindro sdraiato in orizzontale particolarmente adatto per chi non ha limitazioni spaziali. Questo tipo di raccordi sono solitamente i più sfruttati nell’installazione di valvole termostatiche termosifoni ghisa, poiché si adattano meglio anche ai radiatori più datati. Gli attacchi reverso e a forma di H sono invece delle variazioni di quello a doppia squadra, nel primo caso con un’uscita in meno e nel secondo mettendo insieme 2 raccordi dello stesso tipo.
Quando il calorifero si trova molto vicino a un angolo della stanza solitamente si utilizza un raccordo a squadra, caratterizzato da una forma a L con un angolo di 90°. Se a doppia squadra invece si tratta semplicemente di 2 attacchi a L occupati da una manopola e 2 uscite, non una sola come nel caso della semplice squadra.
Le valvole termostatiche radiatori di norma possono essere installate sfruttando qualsiasi tipo di raccordo, tuttavia per non sbagliare è consigliabile consultare sempre il libretto di istruzioni. In linea di massima vale la regola di utilizzare l’attacco adatto in base a forma e struttura del proprio calorifero e allo spazio disponibile intorno a esso. Infatti se non ci sono ostacoli o muri, è preferibile sfruttare attacchi dritti, ma ovviamente se ciò non è possibile non sarà un problema usarne uno di un altro tipo.
Come si installano
Chi abita in un condominio con impianto centralizzato sa che da qualche anno vi è per le valvole termostatiche obbligo di essere montate su ogni calorifero di cui si dispone, ma anche chi vive in villa non ne è sempre esente. In quest’ultimo caso, pur trattandosi di strutture con sistema di riscaldamento indipendente, se l’edificio è nuovo o in ristrutturazione occorre installare valvole termostatiche impianto autonomo. Questa è la ragione per cui negli ultimi anni si sono ampiamente diffuse le teste termostatiche andando gradualmente a sostituire i basici modelli a rubinetto.
Ovviamente prima di procedere con l’installazione occorre verificare la tipologia di impianto della propria abitazione, distinguendo se si tratta di un tipo monotubo o bitubo, dopodiché accertarsi di avere un dispositivo adatto e i giusti raccordi per collegarlo al radiatore. Questi dettagli non da poco non sono sempre chiari a tutti, perciò dopo l’acquisto capire le valvole termostatiche come si montano può non essere intuitivo per chiunque, per questo per ogni calorifero è bene sapere che occorre
- Rimuovere i vecchi apparati
- Preparare i nuovi raccordi
- Avvitare il corpo dello strumento
- Montare le testine termostatiche
Avvalendosi di una chiave a rullino, si dovrà innanzitutto svitare il dado di raccordo collocato tra il vecchio dispositivo e il termosifone. Per farlo si inizia aiutandosi con l’attrezzo per poi finire di allentarlo a mani nude. Solo allora sarà effettivamente possibile rimuovere la precedente manopola. Dopodiché occorre preparare il nuovo raccordo mettendo della pasta sigillante sulla filettatura e avvolgendogli attorno del filo di canapa.
Fatto ciò è possibile inserirlo nel radiatore e stringerlo con una chiave per valvole e così iniziare il montaggio del nuovo apparato, il quale va girato facendo pressione per poi fissarlo stringendo il dado. A questo punto è sufficiente spingere la manopola verso lo spillo che fuoriesce dal corpo installato e chiudere l’anello di fissaggio finché non si sente uno scatto, solo allora il montaggio potrà dirsi completo.
La procedura di montaggio delle valvole termostatiche non deve destare preoccupazioni, poiché nella confezione assieme al dispositivo è sempre presente un manuale di istruzioni comprensivo di illustrazioni e spiegazioni passo passo sul procedimento corretto da seguire. Inoltre spesso la casa produttrice invita a visitare il proprio sito internet per dar modo di vedere tutti i passaggi in un video tutorial e anche solo per avere ulteriori suggerimenti, ma se ciò non dovesse bastare ci si potrà facilmente rivolgere all’assistenza clienti.
Se il termosifone aveva già montato un apparato simile, per installarne un nuovo basterà semplicemente avvitarlo
Se si andrà a eseguire installazione valvole termostatiche su vecchi termosifoni che non hanno mai montato strumenti del genere, sarà necessario innanzitutto svuotare l’impianto in modo da avere la certezza di evitare perdite accidentali. Una volta finito è importante ricordarsi di riempirlo nuovamente e di sfiatare tutti i radiatori prima di metterlo in funzione. Solo allora si potrà azionare i termosifoni senza avere spiacevoli sorprese e soprattutto sarà possibile iniziare a usare le valvole termostatiche riscaldamento autonomo.
Manutenzione e normative
Dopo aver letto e riletto il libretto di istruzioni e magari aver pure consultato un idraulico, è normale chiedersi come usare al meglio le valvole termostatiche programmabili in modo da consumare meno e risparmiare di più senza però dover fare rinunce. A tal scopo innanzitutto occorre assicurarsi di non commettere errori non solo durante le operazioni di montaggio ma anche nella scelta del prodotto e della sua collocazione nell’ambiente.
Il motivo è semplice, essendo dotate al loro interno di un sensore, affinché la rilevazione sia accurata diventa fondamentale non coprire in alcun modo la manopola, né con tende, né con mobiletti o copritermosifoni e al tempo stesso non lasciare che sia esposta direttamente ai raggi solari. Queste accortezze servono a garantire il corretto funzionamento del calorifero, il quale potrebbe scaldare eccessivamente o troppo poco a causa di una lettura falsata da parte del sensore.
A tal scopo è altrettanto importante cercare di non lasciare finestre aperte a lungo mentre nel frattempo il radiatore è acceso, anche perché sarebbe uno spreco di risorse. Inoltre per ottimizzare funzionamento valvole termostatiche termosifoni è bene periodicamente fare una manutenzione ordinaria del proprio impianto di riscaldamento, così da evitare spiacevoli sorprese quando lo si andrà a utilizzare dopo un lungo periodo di inattività, sia essa dovuta alla stagione in cui ci si trova o a una prolungata assenza da casa.
Il dispositivo fa risparmiare sulla bolletta purché non lo si tenga sempre acceso al massimo
È credenza comune che durante la bella stagione la manopola vada tenuta sullo 0, in realtà è consigliabile che le valvole termostatiche in estate siano posizionate sul valore più alto, ovvero 5. Proprio perché esso rappresenta la massima apertura dell’otturatore, così facendo si scongiurerà il deposito di sedimenti all’interno, i quali a lungo andare potrebbero compromettere il funzionamento dell’apparato. Per questo motivo alla fine dell’inverno occorre ricordarsi di selezionare il valore massimo e mantenerlo tale finché non verrà riacceso l’impianto di riscaldamento alla prossima stagione fredda.
C’è chi in tempi non sospetti ha scelto di sua iniziativa di dotare i propri radiatori di valvole termostatiche wifi e chi invece si è ritrovato costretto a montarle abbinate a contabilizzatori di calorie, ovvero dispositivi da installare su un calorifero per quantificarne il consumo effettivo. Quest’ultimo caso riguarda chi è stato interessato dal decreto legislativo 102/2014 di attuazione della direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica, il quale ha di fatto imposto l’obbligo di dotarsi di questi strumenti. Ovviamente qualora ci fossero delle limitazioni tali da non consentire una corretta installazione se non addirittura da rendere impossibile il risparmio, la normativa UNI EN 15459 prevede anche l’esenzione.
In generale quando si decide di acquistare delle valvole termostatiche occorre non solo verificare che il prodotto sia adatto ai propri caloriferi e alle proprie esigenze, ma anche che rispetti certe normative e sia dotato di alcune certificazioni, tra cui:
- TELL
- RoHS
- EMC
- CE
- CEN
A garantire la capacità dello strumento di contribuire al risparmio energetico dell’impianto ci pensa il certificato TELL, acronimo di “Thermostatic Efficiency Label”, mentre la direttiva RoHS 2011/65/UE limita l’uso di sostanze pericolose come piombo, mercurio e cadmio nei vari modelli di valvola termostatica digitale, i quali di norma sono conformi anche alla direttiva di compatibilità elettromagnetica EMC. Queste sigle, insieme al marchio CE, sono sinonimo di garanzia di un dispositivo destinato a durare nel tempo e a non causare malesseri di alcun genere, poiché si tratta di un prodotto realizzato in materiali atossici e di qualità.
Chi necessita di valvole termostatiche a bassa inerzia termica ha semplicemente bisogno di un prodotto contraddistinto dalla sigla CEN, la quale, facendo riferimento alla normativa UNI EN 125, certifica un tempo di risposta inferiore ai 40 minuti. Dunque un radiatore con un apparato provvisto di tale dicitura impiegherà non più di quel lasso di tempo per arrivare a temperatura, questo è quanto garantito dal marchio CEN.
Recensioni delle migliori valvole termostatiche
1. Caleffi 200000
Aggiustare il sistema di regolazione del proprio calorifero non è mai stato così facile con Caleffi 200000, le valvole termostatiche installabili in pochi minuti poiché si adattano facilmente alla filettatura della valvola del proprio radiatore senza bisogno di ricorrere ad attrezzi da lavoro né tantomeno all’idraulico.
Con le sue misure di 8 x 3 x 4,8 cm per 40 g di peso, Caleffi 200000 non solo può essere montata in modo semplice anche da non addetti ai lavori grazie al codolo con tenuta idraulica in gomma, ma una volta installata occupa veramente pochissimo spazio. Infatti le dimensioni contenute abbinate alla forma affusolata la rendono facilmente collocabile su qualsiasi calorifero grande o piccolo che sia, anche se darà il meglio di sé su modelli composti da elementi piccoli e sottili.
Dotate di una manopola in plastica, queste valvole termostatiche consentono una selezione manuale della temperatura desiderata semplicemente ruotandole in senso antiorario e scegliendo un valore tra 0 e 5. Inoltre chi preferisce mantenere un certo clima nella propria camera senza mai scaldarla in modo eccessivo potrà facilmente preservarlo avvalendosi durante il montaggio dell’opzione di blocco della ghiera, con la quale sarà possibile scegliere di non andare mai oltre il 3.
3. Tado V3P
Se si cerca uno strumento per gestire il riscaldamento della propria abitazione, magari integrabile con un impianto domotico non ci si può lasciare sfuggire Tado V3P, il kit comprensivo di testina e unità wi-fi abbinabile ad altre valvole termostatiche e compatibile con i principali e più noti assistenti vocali.
Con una ricca dotazione, Tado V3P è un kit di base che consente di iniziare a trasformare ogni calorifero in un elemento intelligente e interconnesso agli altri. Per farlo sfrutta l’unità Internet Bridge, una scatoletta grande 8,1 x 2,7 x 2,2 cm, la quale collegata alla rete internet, permette il controllo di una o più valvole termostatiche tramite una app da scaricare sul proprio telefono. In questo modo è possibile gestire più ambienti contemporaneamente, dando a ciascuno l’impostazione desiderata.
La testina nella confezione misura 7,8 x 5,2 x 5,2 cm per 178 g, ma la sua grandezza è giustificata dal fatto di avere sulla copertura spie e scritte luminose fatte da piccoli LED. Questi ultimi sono alquanto utili anche in fase di installazione, poiché, una volta terminato il montaggio, continuano a lampeggiare finché non risultano correttamente sincronizzati con l’Internet Bridge, dopodiché sulla manopola viene mostrata l’attuale temperatura espressa in °C.
4. Honeywell T3001W0 Thera-4 Classic
Durante la mezza stagione ci sono giornate in cui alteriamo attimi in cui siamo accaldati a momenti in cui si hanno i brividi. Non sarà necessario con Honeywell T3001W0 Thera-4 Classic alzarsi in continuazione per aprire e chiudere le valvole termostatiche, grazie al sensore a liquido di cui sono dotate.
Caratterizzata da una particolare forma a cono, Honeywell T3001W0 Thera-4 Classic in soli 7,3 x 4,9 x 4,9 cm occupa non più dello spazio necessario adattandosi egregiamente a qualsiasi ambiente. Nonostante pesi solo 9 g per via della sua copertura interamente in plastica, riesce a garantire una presa salda e per niente scivolosa grazie ai solchi orizzontali incisi sulla copertura esterna, i quali le conferiscono una certa ergonomia, ragion per cui non sarà necessario usare troppa forza nel girarla.
Non solo si possono ruotare le valvole termostatiche in senso antiorario e orario rispettivamente per aprirle e chiuderle, ma tramite una scala graduata da 0 a 5 è possibile regolare manualmente la temperatura di ogni stanza stanza, andando da un minimo corrispondente a 6 a 28° C al massimo. Inoltre sono provviste anche della posizione antigelo, rappresentata dal simbolo di un fiocco di neve, assolutamente da selezionare prima della partenza quando si prevede di trascorrere lunghi periodi fuori casa in inverno.
Opinioni finali
Il mercato pullula di valvole termostatiche, le quali possono avere prezzi molto contenuti ma anche arrivare a cifre di una certa importanza, soprattutto considerando il fatto che quando si acquista un apparato del genere non se ne può comprare un’unica unità, ma occorre prenderne tante quanti sono i termosifoni nella propria abitazione. I modelli di fascia alta solitamente sono provvisti di funzionalità aggiuntive quali la possibilità di essere programmati tramite una pulsantiera incorporata o a distanza con un’applicazione. Tali prodotti offrono un indiscutibile comodità e possono facilmente diventare accessibili a chiunque con uno sconto o un’offerta promozionale.
Per un guasto o semplicemente per adeguarsi alle normative vigenti capita di trovarsi costretti a cambiare la valvola del proprio calorifero. In simili situazioni è bene affidarsi a Caleffi 200000, il prodotto di fascia bassa che a un piccolo prezzo consente di risolvere il problema da soli senza far perdere tempo e denaro, poiché la procedura è talmente semplice da non richiedere l’intervento di un idraulico.
La casa fredda dopo una giornata di lavoro sarà un lontano ricordo con Netatmo NAV-IT, le valvole termostatiche wifi di fascia media al miglior rapporto qualità-prezzo che consentono di controllare tramite app tutte le unità dello stesso tipo. In tal modo si potrà personalizzare la temperatura in ogni stanza o altrimenti creare programmazioni ad hoc per ogni giorno della settimana finalizzate a limitare gli sprechi e a farci trovare il clima desiderato a ogni nostro rientro.
La connettività è il punto forte di Tado V3P, il prodotto di fascia alta che nella sua scatola include una valvola termostatica wifi e il necessario per consentire all’occorrenza di collegare più dispositivi dello stesso tipo in tutta la casa e controllarli poi da smartphone. Inoltre, essendo compatibile con i principali assistenti vocali, farà la felicità dei più pigri, i quali potranno regolare le impostazioni semplicemente pronunciando dei comandi.
Leggera ed ergonomica, Honeywell T3001W0 Thera-4 Classic è la valvola termostatica che, pur essendo di fascia bassa, è provvista di sensore a liquido, il quale si apre e chiude all’occorrenza in base alla temperatura registrata nell’ambiente in cui è montata. In tal modo nel calorifero resta in circolazione giusto la quantità d’acqua calda necessaria affinché il clima rimanga inalterato nel tempo.
Esistono talmente tante versioni che può risultare difficile capire quale scegliere tra gli svariati modelli in commercio. Ovviamente la scelta si può basare su eventuali sconti e offerte ma sarebbe meglio si fondasse sulle proprie esigenze e abitudini. Per esempio se per lavoro si è spesso fuori casa e al rientro si vuole trovare la propria abitazione calda senza però lasciare il riscaldamento acceso tutto il giorno, basta avvalersi di valvole termostatiche programmabili wireless, le quali consentono anche l’accensione a distanza.
Inoltre chi possiede un sistema domotico potrà integrarlo facilmente con gli apparati di ultima generazione, i quali spesso sono controllabili anche con comando vocale.
Quali valvole termostatiche scegliere? Classifica (Top 4)
Prodotto | Offerta | Sconto | Voto |
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Domande frequenti
- Va bene se il termosifone scalda solo nella parte superiore?
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È un comportamento nella norma, in quanto le valvole termostatiche forniscono giusto il quantitativo d’acqua necessario a raggiungere una certa temperatura. Per questo motivo non è raro che il termosifone sia caldo sopra e freddo invece nella parte sotto.
- Perché a parità di temperatura alcuni radiatori sono caldi mentre altri no?
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Dipende da vari fattori, tra cui la temperatura selezionata, la grandezza della stanza e l’eventuale presenza di fonti di calore accese come un fornello a gas o finestre lasciate aperte. In ogni caso non è detto che selezionando sulla manopola lo stesso valore in ogni stanza la temperatura finale sia la stessa ovunque.
- È normale che il calorifero si spenga all’improvviso?
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Non c’è nulla di strano nel trovare il radiatore spento nonostante la manopola segni un valore superiore a 0. Ciò è dovuto al fatto che non appena nella stanza è stata raggiunta la temperatura da noi impostata, la valvola termostatica si chiude e il termosifone gradualmente si raffredda fino a sembrare spento.
- Le valvole termostatiche possono essere montate anche in verticale?
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Il montaggio solitamente avviene in orizzontale dimodoché l’apparato segua la freccia incisa sulla tubazione. È possibile, ma sconsigliabile, installarlo in verticale, poiché potrebbe non essere rilevata correttamente la temperatura nella stanza e di conseguenza non essere scaldata adeguatamente.
- Perché il calorifero non si accende dopo aver impostato il valore massimo?
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Innanzitutto dall’accensione al raggiungimento della temperatura massima trascorre sempre un certo lasso di tempo, nel peggiore dei casi non superiore ai 40 minuti, se ciononostante il radiatore resta freddo probabilmente è perché in quel momento la caldaia centrale è spenta.
- Si possono abbinare ad elettrovalvole per intercettare il gas?
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No, perché si tratta di speciali termostati da usare solo su termosifoni per regolare la portata dell’acqua calda in base alla temperatura ambiente. Dunque non hanno nulla a che vedere con i contatori gas.
- È normale che il radiatore emetta strani rumori?
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Se si è da poco azionata la manopola per aumentare il calore, è normale sentire un certo gorgoglio, il quale è dovuto all’acqua calda richiesta per scaldarlo maggiormente. Altrimenti potrebbe esserci dell’aria in circolo e in tal caso sarà necessario sfiatare il calorifero.
- Ogni quanto vanno cambiate le batterie?
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Non tutti i modelli dispongono di batterie, dunque in alcuni non bisognerà mai cambiarle poiché non ne fanno uso, in altri, come ad esempio quelli dotati di display, invece sarà necessario sostituirle all’incirca ogni 2 anni e comunque ogniqualvolta schermo e luci smettano di funzionare.