Confronto degli apparecchi per ultrasuonoterapia migliori
- Idoneo solamente per trattamenti a contatto diretto
- Include 9 programmi preimpostati tra cui scegliere
- Con una borsa per riporre o trasportare in dotazione
- Dotato di dipoli con testine realizzate in alluminio
- Adatto a contatto e per trattamenti a immersione
- Con 2 sonde, rispettivamente da 5 cm² e da 1 cm²
- La massima potenza di utilizzo è di ben 3 W per cm²
- Con manipolo impermeabile idoneo all'immersione
- Ha 20 programmi fisioterapia, 10 liberi e 10 estetici
Come scegliere un apparecchio per ultrasuonoterapia
Indice
Funzionamento e peculiarità
A fronte di un infortunio o per il recupero post intervento spesso alcune sedute di fisioterapia sono consigliate. In aggiunta a queste però, al fine di velocizzare i tempi di guarigione, spesso si può agire su più fronti e ottenere risultati rapidi e visibili in tempi decisamente minori. In aiuto e a supporto delle pratiche classiche che prevedono una riabilitazione fatta di esercizi e movimenti specifici, un ciclo di ultrasuonoterapia può arrecare reali giovamenti.
Si tratta di una pratica che negli ultimi decenni si è sempre più affinata, assolutamente indolore e non invasiva, capace di agire in ogni parte del corpo semplicemente usando appositi apparecchi in grado di emettere ultrasuoni per l’appunto, ovvero onde sonore ad alta frequenza e non percettibili da orecchio umano, dunque superiori a 20000 Hz, ma efficaci nel trattamento di una serie di patologie per merito della loro capacità di attraversare i tessuti.
Per produrre gli effetti necessari a contribuire ad una più rapida guarigione o ad una forma fisica ed estetica smagliante, sarà bene comprendere meglio e nei dettagli come funziona un apparecchio ultrasuonoterapia e quali siano le sue principali caratteristiche. Ciascun dispositivo è composto da
- Generatore di corrente
- Manipolo
- Testa o sonda
Per dar vita al principio piezoelettrico, alla base della creazione di onde sonore, è necessario avvalersi di un generatore di corrente alternata, che dovrà essere collegato, mediante un cavo di circa 1 m, ad un manipolo di forma ergonomica e con impugnatura antiscivolo, al termine del quale è presente una testina realizzata con lamina al quarzo o un dischetto piezoelettrico in ceramica. Quando il generatore emette impulsi elettrici, questi interagiscono con i cristalli di quarzo o con la ceramica, che grazie al fatto di essere sottoposti a cariche elettriche alternate si espandono per poi comprimersi rapidamente e in modo continuo, dando vita ad una serie di oscillazioni.
Sono queste vibrazioni a trasformare l’energia elettrica in energia meccanica e a generare le onde sonore, le quali in ultrasuonoterapia si fanno strada tra i tessuti del nostro corpo rilasciando parte della loro energia, che convertendosi in calore dà inizio al processo di cura e guarigione.
Le testine per l’applicazione possono avere un diametro variabile da 1 a 5 cm circa
Le onde prodotte da un apparecchio ultrasuonoterapia per uso domestico solitamente oscillano da una frequenza minima di 750 KHz fino ad una massima di 3 MHz. Più aumenta la frequenza e maggiore sarà la conseguente attenuazione nel farsi strada all’interno di tessuti biologici. Proprio per questo i segnali da circa 3 MHz o più sono solitamente impiegati per gestire patologie o trattamenti estetici superficiali, come la cura dei segni dell’acne o le piccole rughe, mentre un segnale di 1 MHz si rivelerà maggiormente adatto a lavorare in profondità, grazie alla sua capacità di raggiungere facilmente tessuto vascolare, muscolare o addirittura osseo.
Il generatore può essere alimentato a corrente elettrica, e in questo caso si tratta solitamente di apparecchi ultrasuonoterapia professionali abbastanza grandi e adatti ad ambulatori o ad avere una postazione fissa in cui esercitare la terapia, poiché il cavo di alimentazione è di circa 1 m. Esistono però anche congegni per ultrasuoni terapia portatili, dunque idonei per i professionisti che si recano a domicilio dai pazienti, ma anche per i privati che desiderano non separarsi mai da tale strumento. In questi casi ci troveremo di fronte a forme più contenute e modelli più leggeri, alimentati a batteria e con un’autonomia che può andare dai 60 ai 90 minuti.
Effetti e vantaggi
La terapia con ultrasuoni è sempre più utilizzata e apprezzata da chi la sceglie come soluzione per ridurre dolori anche cronici o particolarmente fastidiosi, poiché i risultati sono abbastanza rapidi e, se uniti ad altri trattamenti, spesso scongiurano l’intervento del chirurgo in campo estetico, il tutto in modo sicuro e non invasivo. Le onde sonore, penetrando nel nostro corpo, sono capaci di produrre effetti
- Meccanici
- Termici
- Chimici
Per quanto concerne l’aspetto degli effetti meccanici in ultrasuonoterapia, questi sono dovuti all’oscillazione della particelle di tessuto a livello più o meno profondo producendo variazioni di pressione, capaci in parte di creare una sorta di micromassaggio ma pure di far vibrare le cellule al punto da creare microflussi circolatori o di scindere molecole complesse come le proteine e il collagene. Vibrazioni e oscillazioni producono, attraverso tali movimenti, anche inevitabili effetti termici, scaldando leggermente la zona trattata con ultrasuonoterapia in maniera direttamente proporzionale alla quantità di energia assorbita e producendo una lieve percezione di calore a livello della zona di contatto con il manipolo.
Gli effetti chimici sono invece dovuti alla forza di accelerazione che gli ultrasuoni sono capaci di imprimere alle cellule, modificandone talvolta il ph e la permeabilità delle membrane. In tal modo il passaggio di liquidi per osmosi è facilitato e per questo spesso si nota un più rapido riassorbimento di ematomi o eventuali versamenti, fino a vantaggi estetici quali la riduzione degli accumuli adiposi e della cellulite, facilitata da una più sana attività microcircolatoria e da un più efficiente drenaggio dei liquidi.
A frequenza più alta corrispondono pulsazioni minori
Qualora ci si sottoponesse in poliambulatori professionali a ultrasuonoterapia con frequenze tra un massimo di 20 e un minimo di 10 MHz, un ulteriore effetto possibile è quello della cavitazione, ovvero della formazione di piccole bolle gassose nei fluidi corporei. Tale processo è particolarmente noto tra quanti desiderano risolvere il problema della cellulite senza sottoporsi alla chirurgia plastica, poiché determinate cellule adipose, se sottoposte a ultrasuonoterapia, possono letteralmente sgonfiarsi e liberare lipidi, i quali verranno prima metabolizzati dal nostro fegato e, successivamente, eliminati dopo il passaggio dai reni.
Tutti questi effetti, combinati insieme, portano una serie di innegabili vantaggi come
- Ossigenazione ottimale dei tessuti
- Miglioramento del tono della pelle
- Riattivazione della microcircolazione
- Agevolazione del drenaggio linfatico
Tali aspetti non sono solamente legati ad un ambito estetico ma anzi, molto più spesso, ad un ambito terapeutico in cui una macchina ultrasuoni per dolori attenua fastidi e, spesso, contribuisce alla loro scomparsa in modo permanente e risolutivo.
Tecniche e metodologie d’uso
In base all’area da trattare sarà possibile scegliere tra 2 differenti modalità di applicazione, a patto ovviamente che il dispositivo in nostra dotazione le consenta entrambe. Potremo impiegare la nostra macchina per ultrasuonoterapia in acqua o a contatto diretto, con il medesimo giovamento sebbene con qualche piccola accortezza e differenza.
Applicazione | Caratteristiche | Modalità | Tempi | Indicazioni |
---|---|---|---|---|
In acqua | Zona da trattare e manipolo sono immersi in un contenitore con acqua che fa da conduttore | Fissa. La testina viene immersa in acqua a 37°C, a non più di 3 cm dalla superficie | Da 10 a 15 min | Zone circoscritte, irregolari o eccessivamente doloranti |
Contatto diretto | Il manipolo è poggiato alla cute, sulla quale è stato prima applicato uno strato di gel conduttore | Modulata. Si muove la testina per non surriscaldare l’area trattata, con movimenti circolari o perpendicolari in un raggio di 3 o 4 cm | Da 5 a 10 min | Zone estese, regolari e facilmente raggiungibili |
Se il contatto diretto è spesso preferito in ultrasuonoterapia per lavorare su vaste aree come quadricipiti, glutei, braccia o addome, le applicazioni in acqua sono indispensabili per i gomiti o le dita di arti inferiori e superiori, le cui irregolarità potrebbero non entrare perfettamente e completamente a contatto con la superficie del manipolo, per quanto piccola essa sia.
Solitamente per riuscire ad avere risultati apprezzabili è consigliabile un ciclo di minimo 10 e massimo 20 sedute, da effettuare con frequenza quotidiana. La potenza da applicare non dovrebbe mai superare i 4 W per cm². Quando si usa la modalità a testina fissa solitamente la potenza applicata varia in un range da 0,5 fino a 1 W per cm², mentre qualora si usasse la modalità a testina mobile la potenza sarà superiore, da un minimo di 2 a un massimo 3 W per cm² negli apparecchi per ultrasuonoterapia ad uso domestico.
Usare recipienti in metallo per le terapie in acqua assicura una maggiore riflessione delle onde
Per quanto concerne la frequenza da usare in ultrasuonoterapia, questa sarà invece capace di raggiungere una profondità massima fino a quasi 5 cm a fronte di 1 MHz, per penetrare tessuti, organi interni e ossa correttamente e apportare principalmente benefici osteoarticolari specialmente desiderati da chi intraprende ultrasuoni fisioterapia. A 3 MHz invece le onde emesse non supereranno 1,5 cm di profondità, rendendo tale opzione maggiormente adeguata a trattamenti di tessuti cicatriziali, alla riduzione di piccoli segni d’espressione e al miglioramento dell’incarnato.
Scegliere di acquistare un apparecchio terapia ultrasuoni è un vero e proprio investimento in favore della nostra bellezza e della nostra salute, giacché spesso il suo costo è pari a quello di un unico pacchetto proposto da centri estetici o poliambulatori per un solo, conclusivo ciclo di sedute sostenuto da un singolo utente a fronte invece della possibilità di usufruirne in famiglia per anni. Inoltre poter contare su questa tipologia di cura non invasiva si traduce in un risparmio non indifferente anche in relazione ad una considerevole riduzione dei farmaci assunti, giacché non si avrà necessità di prendere regolarmente antidolorifici per tenere a freno artriti, borsiti e addirittura frenare i dolori del tunnel carpale.
Programmi, cure ed estetica
La principale caratteristica di un apparecchio ultrasuoni ad uso domestico o professionale è la sua polivalenza e il suo mostrarsi versatile nel soddisfare esigenze di vario genere. Il libretto delle istruzioni in dotazione, incluso obbligatoriamente in ciascuna confezione originale, mostra come usare apparecchi per terapia ad ultrasuoni in casa in modo adeguato e semplice, alla portata anche degli utenti meno esperti.
Solitamente la procedura di ultrasuonoterapia standard consiste in pochi semplici passi e prevede di
- Detergere accuratamente la zona da trattare e asciugare
- Cospargere il gel conduttore o immergere la parte in acqua
- Accendere lo strumento e selezionare il programma idoneo
- Se consentito, personalizzare intensità e durata della seduta
- Impugnare il manipolo e adagiarlo sulla cute a contatto
- Passare con movimenti rotatori sull’area specifica
- In caso di trattamento a immersione fissare il manipolo in acqua
- Attendere il segnale acustico o visivo del timer che indica la fine
I settaggi vanno eseguiti mediante apposite ghiere o pulsanti, riportanti le icone “+” e “-“ e le frecce destra e sinistra. Spesso affiancati da piccole lucine led, i tasti possono trovarsi sul manipolo oppure integrati in un pannello soft touch sul generatore, e in questi casi sono quasi sempre affiancati da un monitor sul quale poter visualizzare tempi e programma scelto.
In alcuni casi è lo stesso apparecchio per ultrasuoni portatile o fisso ad includere una serie di programmi preimpostati, indicati con il proprio nome per esteso o con numeri identificativi da verificare con il manuale alla mano. Solitamente questi vanno da 9 a 30 e sono adeguati a rispondere alle più disparate patologie o ad altre esigenze di tipo estetico. Per quanto concerne i trattamenti terapici con ultrasuonoterapia le più comuni aree di applicazione memorizzate in un buon apparecchio ultrasuoni per fisioterapia sono
- Tendiniti o borsite
- Contusioni o traumi
- Lombalgia e sciatalgia
- Epicondilite acuta
- Artrosi o artrite
- Strappi, distorsioni o contratture
In special modo i programmi dedicati al recupero da infortuni sono pensati per essere di supporto a sedute di cinesiterapia. Eseguendo in concomitanza entrambe le terapie infatti, i tempi di guarigione sono più brevi e i dolori si attenuano più rapidamente. In ambito estetico invece sarà possibile scegliere modalità di ultrasuonoterapia in grado di occuparsi di cellulite localizzata o diffusa, linfodrenaggio o effettuare una sorta di massaggio volto a dare nuovo tono vascolare e neuromuscolare, riattivando una corretta circolazione.
In alcuni casi i tempi di recupero da una frattura possono ridursi fino al 50%
Sicura e affidabile, la macchina ultrasuoni terapia non dovrebbe però essere usata in prossimità del cuore o dei genitali, durante la gravidanza o qualora si soffrisse di diabete oppure fossero presenti protesi metalliche, le quali potrebbero riflettere e deviare le onde. Allo stesso modo è bene mostrare cautela in caso il paziente sia un portatore di pace-maker oppure in presenza di vene varicose, stati emorragici, tubercolosi, nefropatie e tessuti neoplastici.
Per quanto riguarda la potenza e la frequenza da settare, se non ci si affida ai programmi preimpostati del proprio apparecchio per terapia ad ultrasuoni, medici e fisioterapisti sapranno consigliare con precisione l’intensità adeguata e aiutarvi a localizzare il punto d’applicazione corretto, indicando anche durata ideale di ciascuna seduta e valutando insieme a voi i miglioramenti effettivi al termine del ciclo.
Detersione e manutenzione
Al termine di ciascuna applicazione si dovrà senza dubbio provvedere ad un’adeguata detersione del manipolo, sul quale sicuramente saranno rimaste tracce di gel o di acqua. Per operare una disinfezione adeguata è opportuno ricordare di usare esclusivamente un panno molto morbido che non possa in alcun modo graffiare la superficie della testina, la quale deve rimanere in perfette condizioni per trasmettere correttamente gli ultrasuoni, ma pure per non irritare la pelle durante le sedute.
L’impugnatura della sonda e il generatore, ove presente, dovrebbero essere puliti bene con una pezza preferibilmente in microfibra, materiale che grazie alla sua consistenza e alla capacità di non rilasciare pelucchi, si addice in particolar modo al contatto con qualsiasi tipo di modello e di superficie, comprese le pulsantiere soft touch, mantenendo sempre le condizioni ideali.
Disinfettanti e detergenti per pulire i manipoli devono avere pH adeguato, compreso in un range tra 7 e 11
Dopo aver disinfettato si potrà passare una pezza intrisa con acqua pura e ben strizzata oppure sciacquare con acqua distillata, qualora il manipolo fosse idoneo ad immersione, e successivamente asciugare con estrema cura, per riporre successivamente in un luogo fresco e asciutto o in una borsa idonea.
Se ci si trova in presenza di un modello a batteria si dovrà fare particolare attenzione a controllarne lo stato periodicamente e ricordare che, qualora questa si dovesse danneggiare, è possibile trovare ricambi compatibili online con facilità, spesso realizzati dalla stessa casa produttrice insieme ad altri accessori come cavi o manipoli sostitutivi e borse per il trasporto.
Bisogna sempre ricordare che i modelli per effettuare ultrasuonoterapia in casa sono a tutti gli effetti dispositivi medici, dunque studiati per essere sicuri da usare anche a domicilio e testati al fine di non creare problemi se impiegati seguendo correttamente le istruzioni riportate sul foglietto illustrativo.
Terapie a confronto
Sono in molti a domandarsi che differenza ci sia tra radiofrequenza e ultrasuonoterapia, ed è quindi opportuno capire bene cosa sono e come si comportano queste 2 pratiche per poter operare una scelta adeguata in merito alla tipologia di trattamento che desideriamo praticare. Al fine di capire davvero a cosa serve la ultrasuoni terapia e distinguerla al meglio per usarla appropriatamente, può essere utile fare un confronto chiaro.
Terapia | Ultrasuonoterapia | Radiofrequenza |
---|---|---|
Caratteristiche | Si serve di ultrasuoni generati da effetto piezoelettrico su lamine di quarzo che si dilatano e si comprimono | Si serve di onde elettromagnetiche ed elevate temperature, generate da 2 elettrodi con polo negativo e positivo |
Funzionalità | Curative ed estetiche | Principalmente estetiche |
Profondità | Raggiunge muscoli, ossa, organi profondi, fino a 5 cm | Si ferma a livello dell’ipoderma, e arriva fino a 2 cm |
Sessioni | Da 10 a 20 sedute, da un minimo di 5 a un massimo di 15 minuti, da effettuarsi quotidianamente, per una durata complessiva che non supera i 20 giorni | Da 4 a 10 sedute, di circa 20 o 30 minuti, da ripetere a distanza di 5 giorni l’una dall’altra. La durata complessiva del ciclo può dunque andare da 1 fino a 2 mesi |
Effetti | Cura infiammazioni, riduce versamenti e attenua i dolori. A livello estetico riduce le cellule adipose e migliora tono muscolare e vascolare | Stimola contrazione e produzione di fibre di collagene ed elastina, eliminando piccole rughe, macchie cutanee, smagliature e leggere cicatrici. |
Risultati | Definitivi | Temporanei |
A parte il principio di funzionamento differente, basato su 2 tecnologie diverse, si possono ravvisare ulteriori elementi distintivi ma anche dei punti di contatto. Entrambe queste soluzioni, a livello estetico, pur agendo ciascuna a modo proprio, riattivano la microcircolazione e influiscono sul miglioramento del tono dei tessuti molli, delle zone del corpo che con l’età mostrano maggiori cedimenti, riducono la cellulite e gli accumuli adiposi localizzati e rivitalizzano la cute.
Mentre però le onde elettromagnetiche mostrano risultati dopo circa 3 mesi, tale è il ciclo di riproduzione del collagene, la ultrasuoni terapia è invece maggiormente celere nei suoi effetti benefici. Agendo a livello termico a profondità maggiori, e unendo alla temperatura elevata anche una capacità linfodrenante, favorisce l’eliminazione di liquidi interstiziali ma pure un rimodellamento delle forme dovuto alla graduale tonificazione muscolare.
Vengono favoriti i processi di sonoforesi, ovvero l’assorbimento di farmaci o sieri di bellezza
Per quanto si tratti di dispositivi per uso domestico utili e vantaggiosi, capaci entrambi di garantire un ottimo risparmio economico nel tempo, permettendoci di non affidarci a operatori esterni e garantendoci di poter ripetere i cicli in casa all’occorrenza, è tuttavia da sottolineare che a parità di prezzo risulta decisamente migliore un modello per ultrasuonoterapia. Esso può infatti essere impiegato da tutta la famiglia per ottenere risultati
- Antalgici
- Rilassanti
- Fibrinolitici
- Antiedemigeni
Sportivi che desiderano rapidi recuperi dopo contusioni o tendiniti oppure anziani afflitti da artrite, adolescenti alle prese con l’acne oppure donne che combattono la pelle a buccia d’arancia, tutti trarranno beneficio da cicli di ultrasuonoterapia e potranno affrontare le loro sfide in modo semplice ed efficace, sentendosi più in forma e anche più belli e sicuri di sé.
Recensioni dei migliori apparecchi per ultrasuonoterapia
1. Mio-Sonic 28309
Pratico e maneggevole, Mio-Sonic 28309 è ideale per condurre in casa propria sedute di ultrasuonoterapia a contatto e alleviare disturbi lievi e passeggeri ma anche i fastidiosi dolori causati da artrite e osteoporosi, per una qualità di vita visibilmente migliore per tutti in famiglia, giorno dopo giorno.
Quanti hanno sperimentato in studi medici e ambulatori i vantaggi evidenti dopo essersi sottoposti a ultrasuonoterapia per un certo periodo, sanno sicuramente quanto efficace sia tale tecnica e quanto sarebbe di reale giovamento ripeterla periodicamente. Sebbene i costi in studio siano talvolta proibitivi non si dovrà necessariamente ricorrere ad ambulatori, quando si può contare su uno strumento affidabile come Mio-Sonic 28309, sempre disponibile in ogni evenienza.
La sua estrema leggerezza è un pregio non da poco e una caratteristica da sottolineare, il peso del manipolo è infatti davvero particolarmente esiguo, solamente 190 g per evitare di affaticare la mano o il braccio adibiti a direzionarlo adeguatamente. Le sue dimensioni accentuano praticità e maneggevolezza del dispositivo durante l’uso, grazie alle misure di 20 x 4,7 x 6,9 cm. La confezione include anche l’apposito gel e un manuale di istruzioni multilingue, tutto all’interno di una pratica borsa per riporre e trasportare l’apparecchio.
Uno strumento, tre terapie
La possibilità di spaziare e di godere di uno strumento il più versatile possibile è senza alcun dubbio un plus interessante da valutare, e sicuramente le opportunità offerte da Mio-Sonic 28309 non deluderanno in tal senso. In un piccolo corpo macchina sono infatti racchiuse varie opzioni praticabili da utenti di ogni età e di ogni livello di esperienza. Se infatti i privati potranno farne un uso agevole in casa, anche in piccoli ambulatori questo modello per ultrasuonoterapia si rivelerà discreto ma funzionale. Adatto per essere usato esclusivamente a contatto con la zona da trattare si rivela un toccasana per la terapia del dolore, quella estetica e per i trattamenti fitness.
Un unico strumento potrà dunque venire in nostro soccorso qualora si presentassero dolori alla cervicale oppure dovuti a sciatalgie, osteoporosi, lombalgie o artrite, disturbi che con l’avanzare dell’età rischiano purtroppo di diventare frequenti se non addirittura cronici, a meno che non si intervenga in modo puntuale e nei tempi corretti. Per chi pratica sport, giovani e meno giovani, tendiniti, ematomi, talloniti e pubalgia sono solo alcuni dei problemi che troverebbero rapida soluzione nell’impiego regolare di questo manipolo. Infine, se si desidera avere sempre un aspetto curato e sano, acne, rughe e cellulite non saranno più problemi di cui temere la ricomparsa, a patto di essere costanti con le sedute.
Semplice ed efficace
La vasta gamma di campi in cui Mio-Sonic 28309 saprà stupirci con le sue capacità è seconda solo alla sua facilità di impiego, che agevola settaggio e procedure rendendole accessibili anche ai neofiti e a chi si affaccia solo adesso al mondo di ultrasuonoterapia. Questo dispositivo medico certificato CE0476 dispone di 9 programmi differenti in memoria, ai quali accedere mediante i piccoli pulsanti sul manipolo stesso. Dopo aver cosparso con il gel specifico la zona da trattare potremo decidere quale intensità del fascio ultrasonico faccia al caso nostro.
La più bassa, ideale per un’azione massaggiante su zone delicate e disturbi lievi, è di 0,08 W per cm², quella media si attesta invece intorno ai 0,8 W/cm², mentre la più alta è di 1,6 W/cm² ed è appropriata qualora si fosse in presenza di contratture o dolori particolarmente intensi. Scelta l’intensità si dovrà settare anche il tempo del trattamento, potendo scegliere tra 5, 10 oppure 15 minuti consecutivi. Una pratica luce LED avviserà del tempo trascorso lampeggiando ad intervalli di 5 minuti e, al termine stabilito, sia la luce che l’apparecchio si spegneranno da soli.
2. Gima 28358 I-Tech UT2
Due sonde e 10 programmi preimpostati fanno di Gima 28358 I-Tech UT2 un apparecchio per ultrasuonoterapia di grande efficacia, del tutto compatibile con attività di laboratorio e utilizzabile sia da veri e propri professionisti del settore come da utenti privati che esigono il meglio in casa propria.
Nel confrontarci con questo prodotto ci si trova di fronte a un prodotto completo e professionale per ultrasuonoterapia, realmente in grado di recare sollievo anche alle zone del corpo maggiormente difficili da raggiungere. Sebbene si tratti di un modello di fascia alta e dunque solitamente uno tra i prediletti da quanti desiderano arricchire il proprio ambulatorio con un’offerta completa e valida, Gima 28358 I-Tech UT2 può essere usato senza timore persino dagli utenti meno esperti, grazie all’esaustivo e completo manuale incluso, completamente in lingua italiana.
Seguendo tale guida si potranno adattare tempi e trattamenti alla situazione da affrontare, godendo di un rapido sollievo già dopo poche sedute. Le sue dimensioni sono di 39 x 14 x 31,2 cm per un peso considerevole di 3,13 kg, leggermente superiore a quello di altre tipologie simili riservate ad uso domestico, a fronte però di una qualità decisamente superiore e comprovata anche da esperti del settore esigenti e scrupolosi.
Due sonde per ogni evenienza
Non tutte le zone del corpo da trattare hanno le stesse esigenze e possono essere raggiunte in maniera efficace con la stessa facilità. Ad agevolarci in tal senso Gima 28358 I-Tech UT2 propone la presenza di 2 differenti sonde con misure diversificate. La prima ha un diametro di 5 cm, dunque è perfetta per operare su aree abbastanza estese, come ad esempio glutei, quadricipiti e addome, riducendo i tempi di applicazione anche in presenza di patologie come contratture, borsiti o ematomi.
Il secondo manipolo invece offre una sonda dal diametro di appena 1 cm, ed è questa la migliore qualora si desiderasse intervenire in zone mirate e ridotte, oppure provvedere alla cura di acne e piccole rughe, localizzate sul viso di adulti come di adolescenti. Anche il tessuto cicatriziale potrà mostrare rapidi miglioramenti se sottoposto a ultrasuonoterapia, riducendo la sua estensione e mostrando alla fine del ciclo una grana dell’epidermide sicuramente più sana, influendo così positivamente sull’impatto emotivo di chi, guardandosi allo specchio, si sentirà rinfrancato dai visibili progressi.
Utilizzabile in immersione
Quando nemmeno scegliere il manipolo più piccino è sufficiente a consentire applicazioni efficaci e correttamente mirate, scegliendo un modello completo e versatile per ultrasuonoterapia come Gima 28358 I-Tech UT2 ci si potrà avvalere di un’ulteriore opzione, ovvero la possibilità di procedere con la terapia in immersione. Le applicazioni sono agevolate dalla particolare forma triangolare dei terminali e l’irradiazione dà il meglio di sé nel trattamento di patologie come tunnel carpale, borsiti o nel velocizzare il riassorbimento di versamenti da trauma.
Si potrà scegliere di variare le impostazioni manualmente, con inoltre la facoltà di memorizzare i parametri scelti, o avvalersi dei 10 programmi preimpostati. La tensione di funzionamento è di 100 – 240 V, la frequenza di ultrasuoni del fascio ultrasonico collimato va da 1 fino a 3 MHz, mentre la potenza effettiva varia in un range da 1 a 3 W per centimetro quadrato. Il tempo della seduta si può settare da un minimo consigliabile di 5 minuti fino a un massimo di 30, mentre il ciclo di lavoro può essere impostato con una modulazione di frequenza da un minimo del 10% fino ad un massimo del 100%, salendo con un intervallo di 10 per ciascuno step.
3. New Age 2352 Pocket Sonovit
Per uso fisioterapico o estetico, New Age 2352 Pocket Sonovit rende accessibili i trattamenti con ultrasuonoterapia ad ogni utente, migliorando la qualità della nostra vita e donandoci in breve tempo e senza alcun dolore o sforzo la forma fisica e l’aspetto che abbiamo sempre, ardentemente desiderato.
Per eseguire terapie a domicilio se si è dei professionisti in ambito fisioterapico o per tenere sempre con noi un dispositivo ultrasuonoterapia valido e pratico da usare, New Age 2352 Pocket Sonovit si rivela un incredibile piccolo gioiello tutto da scoprire. Il manipolo da 4,5 cm è ideale per essere efficace su zone più o meno ampie in egual modo, e la batteria ricaricabile con alimentatore esterno semplifica l’uso anche a chi per la prima volta si accosta a tale tipo di strumentazioni, da considerarsi dispositivi medicali a tutti gli effetti.
Se la frequenza di lavoro di 1 MHz è indicata spesso per uso riabilitativo, potremo però optare, a fini estetici, per una frequenza di ben 3 MHz e una potenza massima di ben 3W per centimetro quadrato. Dalla cura della cellulite al linfodrenaggio, da borsiti ad artriti, da stiramenti a tendiniti, sono innumerevoli le occasioni in cui tale modello sarà risolutivo o, quantomeno, di enorme sollievo, garantendoci migliore qualità di vita per riprendere le nostre abitudini e sentirci sempre bene.
Alimentazione a batteria
Chiuso in una pratica valigetta per il trasporto, il compatto e praticissimo New Age 2352 Pocket Sonovit può essere portato con noi in qualsiasi posto desideriamo. In viaggio, in borsetta o nel borsone della palestra o della piscina occuperà uno spazio esiguo ma riuscirà a donarci profondo sollievo ovunque ci troviamo. All’interno della custodia con zip imbottita troviamo un flacone di gel da 250 ml, il libretto delle istruzioni e il manipolo per ultrasuonoterapia con il caricabatterie incluso.
Il fatto di non essere vincolati dalla necessità di trovarsi in prossimità di una presa elettrica è un vantaggio non da poco, che agevola la costanza dei trattamenti anche qualora fossimo in vacanza o in un luogo in cui normalmente saremmo costretti a sospendere i cicli. Ulteriore plus in favore di questo modello è la possibilità di immergere il manipolo in acqua, grazie alla certificazione IP20, al fine di eseguire terapie mirate persino in punti del corpo notoriamente ostici da raggiungere. Se settato per mantenere la massima potenza, la batteria ha una durata complessiva di circa 70 minuti, dunque capace di affrontare da 3 a 7 sedute in base alla durata prescelta per ognuna.
Programmi preimpostati
Quando si procede con un acquisto di questa entità, è normale che si voglia trarre il massimo dal proprio investimento, usando l’articolo il più possibile e in più modi. New Age 2352 Pocket Sonovit presenta ben 20 programmi fisioterapici e, in aggiunta, 10 programmi estetici, per agire sulle principali necessità in modo rapido, efficace e semplicissimo. Inoltre vi sono pure 10 programmi liberi, i cui parametri potremo settare per usare ultrasuonoterapia in maniera personalizzata sulle nostre effettive e reali esigenze.
La navigazione tra le possibilità in memora è resa davvero molto facile e intuitiva dalla presenza di un grande pannello soft touch, posto proprio sotto al display LCD. Interagendo con le frecce si scorreranno i programmi su e giù, toccando i tasti “+” e “-“, invece, sceglieremo l’intensità anche dei preimpostati, calibrandola in base alle indicazioni del nostro medico, il cui parere è sempre importante conoscere prima di iniziare. Infine, nella parte più bassa del pannello, ben visibili e contraddistinti da icone vi sono il tasto di accensione, quello di avvio e lo stop, che ci permetterà ogni volta di decidere autonomamente la durata di ciascuna sessione.
Opinioni finali
In caso di artiti, borsiti o recupero da traumi, potersi avvalere di terapie non invasive e non dolorose è senza dubbio un vantaggio non da poco, soprattutto se con costanza nelle sedute la prospettiva è quella di una riduzione dei sintomi e dei fastidi. Gli apparecchi per ultrasuoni sono un ottimo modo per eseguire le sessioni anche in casa, risparmiando notevolmente rispetto ai prezzi spesso esosi di alcuni poliambulatori, per quanto questi propongano spesso sconti e offerte su pacchetti predefiniti.
Valido in caso occorra effettuare una terapia del dolore, ma anche un programma fitness o semplicemente estetico, Mio-Sonic 28309 è tra i più venduti modelli dedicati alla pratica della ultrasuonoterapia tra le pareti domestiche. Indispensabile per quanti hanno reali difficoltà motorie e non possono recarsi in studi o ambulatori, questo prodotto di fascia bassa, tanto da apparire in sconto, è maneggevole e pratico da manovrare, e consente a tutti di giovare di innegabili benefici, per una migliore qualità di vita a qualsiasi età e un benessere diffuso.
Adatto all’utilizzo sia in acqua in immersione come a contatto, previa applicazione del gel specifico,
Gima 28358 I-Tech UT2 è il miglior apparecchio per ultrasuonoterapia che si possa desiderare, tanto da essere spesso acquistato non solamente da privati ma persino da esperti del settore, al fine di collocarlo nei propri studi o in veri e propri ambulatori. Tra i prezzi dei concorrenti sicuramente ci troviamo qui di fronte a un costo elevato, ma la qualità offerta, i 2 manipoli e le sonde di differente misura agevoleranno le terapie in qualsiasi zona del corpo.
Infine, se desideriamo portare il dispositivo sempre con noi per effettuare sedute a domicilio o per non rinunciare a trattamenti estetici anche in vacanza, la migliore soluzione è optare per una valigetta completa come quella fornita con un apparecchio per ultrasuoni portatile come New Age 2352 Pocket Sonovit, contenente caricabatterie, macchina ultrasuoni e gel conduttore. Tale modello a batteria ricaricabile non ci vincola alla presenza di una presa di corrente nelle vicinanze e ha un prezzo di fascia media, un investimento da fare in famiglia che si ripagherà da sé in meno di un mese di utilizzo da parte di tutti.
Non sempre quando si parla di ultrasuonoterapia, quale scegliere tra i modelli sul mercato è cosa semplice. In base all’uso che ci si prefigge di fare è bene orientarsi su modelli versatili, leggeri e magari con programmi preimpostati, affinché tutti in casa possano avvantaggiarsene senza troppa fatica, magari solo premendo un tasto per accedere alle impostazioni preferite salvate. Anziani con artrosi o giovani con l’acne, sportivi che necessitano di implementare il tono muscolare o donne desiderose di dare un taglio alla cellulite, tesseranno le lodi di questo piccolo gioiellino della tecnica, di cui nessuno presto potrà fare a meno.
Quale apparecchio per ultrasuonoterapia scegliere? Classifica (Top 3)
Prodotto | Offerta | Sconto | Voto |
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Domande frequenti
- Si deve applicare il gel quando si usa ultrasuonoterapia con modalità a immersione?
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No, in questo caso è l’acqua a fare da conduttore per le onde sonore e non sarà necessario applicare preventivamente alcun tipo di gel.
- È inclusa una borsa per il trasporto?
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Solitamente nella confezione originale sono incluse una borsa per contenere o trasportare i modelli domestici per ultrasuoni terapia, il generatore, i manipoli, un flacone di gel e, nel caso di modelli portatili, anche un caricabatteria.
- Si può sostituire l’uso del gel con altre sostanze?
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Il gel è necessario durante le applicazioni a contatto per favorire la corretta trasmissione delle onde ed evitare che si disperdano in presenza di eventuali falde d’aria. Qualora se ne fosse sprovvisti non si dovrà mai operare a secco, ma si potrà applicare uno strato sottile di vaselina.
- Ci sono controindicazioni se la parte è eccessivamente dolorante?
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In caso di dolori molto forti sarà preferibile optare per la terapia ultrasuoni in immersione, oppure se l’apparecchio non consente di bagnare il manipolo, scegliere di usare un gel antidolorifico. In commercio ve ne sono molti che contengono arnica e sono capaci di accentuare l’effetto antinfiammatorio e decongestionante.
- Si deve fare pressione durante i movimenti circolari?
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No, sarà sufficiente poggiare delicatamente il manipolo sulla parte da trattare e farlo scorrere fluidamente senza esercitare alcuna pressione.
- A che serve la modalità pulsata?
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Per evitare alla zona di surriscaldarsi a contatto con la testina, la ultrasuonoterapia viene effettuata emettendo le onde con brevi pause tra loro, di circa 1 secondo. La modalità continua, invece, è usata in immersione visto che in acqua non vi è tale rischio, fissando il manipolo in una posizione stabile per tutta la durata della seduta.
- Le donne possono fare ultrasuonoterapia durante il ciclo mestruale?
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Sarà sempre opportuno chiedere consiglio e seguire le ultrasuonoterapia indicazioni del proprio medico, per quanto solitamente può verificarsi una maggiore sensibilità durante quei giorni. In ogni caso i manipoli non devono mai essere usati in prossimità delle ovaie e, se possibile, meglio attendere che il periodo del ciclo sia finito per evitare ipermenorrea.
- Con un apparecchio ultrasuoni per fisioterapia a immersione in casa si usa acqua distillata?
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Può andar bene sia dell’acqua distillata che della normale acqua di rubinetto, purché la temperatura sia di 37° C. Se troppo fredda i trattamenti risultano meno efficaci per via di una ridotta propagazione delle onde e di un eccessivo abbassamento della temperatura corporea dell’utente, inficiando l’effetto terapeutico.