Confronto dei tritarifiuti migliori
- Sistema ultra silenzioso
- Interruttore di ripristino
- Tappo sicuro salvaposate
InSinkErator 76933 Evolution 100
- Design di classe e raffinato
- Ampia camera di dissipazione
- Potenza estremamente elevata
Elleci Green Power FWD 1000 Top
- Accessorio made in Italy
- Contenitore acciaio inox
- Impianto nuovo ecologico
Come scegliere un tritarifiuti
Indice
Impatto ambientale
Tra le questioni tecniche più importanti da prendere in considerazione per comprendere appieno lo strumento che si ha di fronte, conviene un attimo soffermarsi anche sulla reale capacità di un dissipatore rifiuti di smaltire in modo ecologico.
Questa è infatti una delle prime preoccupazioni che sorge a chi ha il desiderio di dotarsi di uno degli ultimi modelli in commercio, ma non è sicuro di acquistare uno strumento tecnicamente efficiente.
Il grande valore del dissipatore rifiuti discende dal fatto che un simile dispositivo è progettato per eliminare in modo semplice tutti quei materiali che solitamente non per volontà, si inseriscono all’interno del tubo di scarico dell’acqua, così come quelli che dovrebbero generalmente essere raccolti in appositi sacchetti organici per la raccolta differenziata.
Semplicemente inserendo il composto organico attraverso la fessura del lavandino, questo viene triturato e smaltito per mezzo di apposite tubature
Secondo le statistiche più recenti, una buona parte dei rifiuti urbani è costituita da una grande percentuale di composti organici, un’interessante percentuale dei quali potrebbe essere tranquillamente eliminata proprio attraverso l’utilizzo di un apposito dissipatore alimentare.
Agglomerato urbano | % rifiuti umidi per famiglia su totale spazzatura |
---|---|
Comune | 10-15 |
Città | 15-25 |
Metropoli | 25-40 |
Utilizzare un dissipatore rifiuti non significa quindi servirsene come sostituto della spazzatura, una botte di plastica o metallo nella quale gettare indiscriminatamente ogni tipo di rifiuto, poiché anzi questo è il miglior modo per inficiarne irrimediabilmente le funzioni.
Gli ingranaggi rotanti interni sono pensati infatti come supporto all’acqua corrente ed alla pulizia delle tubature, configurando pertanto uno strumento in grado di favorire la corretta circolazione dei liquidi idraulici e per questo mantenere un ambiente circostante terso e pulito.
I moderni tritarifiuti lavandino, montano strumenti meccanici di ultima generazione ed un sistema di smaltimento rapido e sicuro, che non solo permette pieno smaltimento dei composti organici, ma che soprattutto è disegnato per poter essere utilizzato da parte di tutta la famiglia senza alcun problema, prendendo solo piccole e semplici precauzioni.
Come funziona
Una macchina complessa, concepita agli inizi del XIX secolo per questioni di praticità e pulizia; il suo sistema interno è frutto di sperimentazioni meccaniche che hanno portato oggi alla creazione di modelli estremamente sofisticati e in grado di triturare ogni tipo di rifiuto organico, siano anche ossa.
Dalla sua semplice forma a cilindro o cubica, non si direbbe di essere in presenza di tecnologia altamente sofisticata, eppure proprio per andare incontro alle norme sempre più ristrettive dei rispettivi governi, le varie case costruttrici hanno lavorato con ingegno al fine di realizzare modelli eccellenti e sicuri da poter mettere in mano non solo ai professionisti del mondo della ristorazione, ma anche e soprattutto ai comuni cittadini.
I nuovi modelli si installano facilmente sotto il lavandino, così da filtrare ogni sostanza che scorre all’interno del tubo di scarico del rubinetto
Queste sono le motivazioni tecniche che hanno portato allo sviluppo di tritarifiuti da lavandino composti da lame o dischi circolari, che ruotando a differenti velocità consentono il passaggio del cibo, spingendolo verso apposite pareti e determinandone la polverizzazione.
Plattorello e camera di scarico sono di sicuro gli elementi più importanti di questa operazione, poiché quelli direttamente coinvolti nella triturazione dei resti alimentari e nel conseguente smaltimento per mezzo degli appositi tubi. È molto importante conoscere la capacità contenitiva della camera, poiché da questa dipende il quantitativo di rifiuti eliminabili durante l’intervento.
Il tritarifiuti da lavello è infatti una macchina che lavora secondo un proprio ritmo e che anche se a volte può essere maneggiata manualmente per aumentarne le prestazioni, nella maggior parte dei casi questa non può essere sottoposta a quantitativi illimitati di scarti alimentari, poiché una simile operazione porterebbe all’intasamento dei sistemi interni.
Un’ultima parte determinante nel comprendere come funziona tritarifiuti da lavello è il motore, la tecnologia che sfruttando la forza dell’elettricità, permette all’impianto triturante di vincere la resistenza opposta dai solidi che vengono inseriti al suo interno.
Rifiuti e composti organici
Come si evince da poche ma dettagliate informazioni, il dissipatore rifiuti va utilizzato con accortezza perché ovviamente vi sono prodotti che possono essere inseriti al suo interno ed altri invece non adatti a questo utilizzo.
- Plastica
- Vetro
- Legno
- Metalli
Tra i materiali classici da fare attenzione a non lasciare cadere nell’apertura che porta ai dischi o alle lame rotanti, vi sono tutti quelli che classicamente accompagnano gli alimenti; lattine, buste, sacchetti, fazzoletti, tappi di carta, sono tutti elementi che vanno eliminati separatamente, così da permettere al dissipatore tritarifiuti di sviluppare appieno la propria potenza.
Il tritarifiuti lavello è un accessorio da cucina progettato per l’eliminazione veloce dei composti oleosi, degli scarti derivanti dalla cottura dei cibi, di lische, semi ed ogni altro elemento che solitamente finisce all’interno dei tubi di scarico mentre si lavano i piatti o che al contrario non viene riciclato per non creare cattivo odore all’interno delle mura domestiche e quindi destinato alla raccolta indifferenziata.
Il discorso differenziazione vale però anche per gli stessi scarti alimentari, poiché dal momento che questi non sono uguali ed anzi posseggono caratteristiche fisiche alquanti differenti, richiedono diverso tempo per poter essere completamente smaltiti da parte del sistema meccanico.
Alimento | Velocità di smaltimento |
---|---|
Secco, corposo | Lenta |
Umido, gommoso | Media |
Leggero, aeroso | Veloce |
Se gli alimenti di piccole dimensioni unti di olio e di sugo sono tra i prodotti più semplici da smaltire perché non richiedono alcun complesso intervento da parte della macchina; ossa, bucce di frutta, pezzi di cartilagine, appartengono invece a quella categoria che mette a dura prova la tenacia e l’efficienza di un tritarifiuti professionale e che proprio per questo motivo, vengono considerati banco di prova per i modelli che garantiscono triturazione totale.
Modelli
Il moderno sviluppo tecnologico ha permesso alle diverse case costruttrici di realizzare modelli che potessero adattarsi alle diverse esigenze della popolazione. Da strumento di nicchia utilizzato dai borghesi di inizio ‘900 è oggi invece presente nella maggior parte delle cucine del mondo occidentale, soprattutto al di là dell’Atlantico.
Manuale: Uno dei modelli di più vecchia data, che viene quotidianamente riproposto per coloro che hanno l’esigenza di utilizzare uno smaltimento controllato, in quanto hanno esigenza di recuperare successivamente i materiali di scarti o che per altre necessità hanno comunque bisogno di intervenire manualmente sullo strumento.
Automatico: Il modello automatico è di fatto il più commercializzato sul mercato, perché facile da usare, semplice da gestire, veloce e sicuro. Tra le varie tipologie, vi sono dispositivi elettronici che permettono di interagire con lo strumento e di conseguenza avere sempre una chiara visione della sua operatività. Azionabili con pulsanti analogici o con sistema di attivazione indipendente, sono oggi quelli che soddisfano ogni ambiente domestico.
Professionale: Anche se la maggior parte degli accessori domestici per lo smaltimento dei rifiuti ha raggiunto uno sviluppo tecnologico tale da permettere di usarli senza alcun problema come strumento professionale, per i luoghi dediti alla ristorazione presso le quali si trovano grandi cucine, si preferisce comunque scegliere dei modelli che per capienza e capacità di triturazione risultano essere quelli più adatti, soprattutto nel momento in cui si ha la necessità di smaltire grandi quantitativi di prodotti organici.
Ogni modello possiede delle caratteristiche tecniche che lo rendono unico nel suo genere; di sicuro, la capienza della camera di scarico, la potenza del motore, la velocità di triturazione, la tipologia delle lame ed il materiale che le compone, sono gli elementi che permettono di distinguere tra quelli più efficienti sul mercato.
Accessori
Per migliorare la personalizzazione di un simile dispositivo e consentire ad ogni utente di adattarlo alla propria cucina, oltre a modelli dalle molteplici caratteristiche sono stati immessi sul mercato tutta una serie di accessori, che permettono di adattarne al meglio le funzionalità alla determinata situazione di riferimento.
- Le frange lunghe sono pensate ad esempio per quei lavandini molto spessi e per i quali appunto si richiede una prolunga, che permetta di collegare l’apertura dello scarico al sistema per la triturazione dei rifiuti.
- Alcuni degli strumenti più interessanti sono soprattutto i sistema di tubi che permettono di intercettare il materiale di scarto per procedere poi ad una migliore triturazione dello stesso; vi sono modelli appositamente progettati per essere integrati con un simile impianto e garantire così una doppia lavorazione dei resti organici.
- Tra le prolunghe che non possono mancare nelle cucine degli amanti della comodità o di coloro che per necessità di tempo hanno disposizione pochi minuti per utilizzare il tritarifiuti, esistono cavi e fili che garantiscono la possibilità di installare interruttori in posizioni strategiche, così da poter attivare e bloccare a piacimento il sistema e procedere a triturazioni discontinue.
Oltre a tutti i meccanismi che consentono di ottimizzare le prestazioni del macchinario in relazione alla particolare situazione di riferimento, ci sono poi una serie di prodotti e composti organici liquidi che aiutano nello smaltimento di rifiuti dalle particolari dimensioni o caratteristiche fisiche, come ad esempio quando si tratta di eliminare ossa e lische o anche materiali appiccicosi idrorepellenti; questi anzi, non solo facilitano il cammino del cibo attraverso le lame e l’azione distruttiva di queste, ma permettono di proteggere l’impianto e ne prolungano l’efficienza.
Pulizia e manutenzione
Anche se un trituratore rifiuti non ha necessità di una grande pulizia, questo è comunque uno strumento composto da ingranaggi sempre a contatto con cibo di ogni varietà, alimenti e scarti organici che a lungo andare di sicuro portano a cattivi odori e possibili rigurgiti in superficie.
Per ovviare a tutto ciò, oltre alla classica pulizia automatica eseguita per mezzo dello scorrere dell’acqua lungo le tubature del sistema, è sempre conveniente dedicarsi almeno ad una pulizia superficiale, vale a dire non interna, ma bensì all’inizio dell’imbocco attraverso il quale i rifiuti vengono trasportati verso le lame del macchinario.
Vi sono modelli progettati con sofisticati sistemi autopulenti, che aiutano l’impianto nella manutenzione automatica
I modelli più sofisticati sono costruiti attraverso mini lame metalliche, che scorrono in senso inverso a quelle del sistema principale e che così aiutano ad eleminare tutti quei residui che altrimenti spesso rimangono tra gli ingranaggi.
Nel caso il proprio modello non possedesse un simile sistema, è sempre bene accertarsi che dopo un determinato periodo di utilizzo le lame siano ancora pulite, non presentino abrasioni e siano ancora perfettamente in linea le une alle altre, poiché una diversa posizione porterebbe alla lunga ad un malfunzionamento del circuito.
Semplicemente svitando il tappo che collega il tritarifiuti al lavandino ed accendendo così al vano lame, è possibile successivamente rimuovere ogni tipo di scarto servendosi di appositi bastoncini che permettono di essere utilizzati ad uncino; nel caso si disponesse di un po’ di tempo in più e si desiderasse apportare una manutenzione più profonda, si potrebbe procedere anche alla lubrificazione delle lame per mezzo degli appositi prodotti disponibili sulla piattaforma, dopo aver proceduto ad un’approfondita pulizia utilizzando un forte getto d’acqua o d’aria in grado di eliminare anche quelle particelle più piccole, spesso incrostate in posti difficilmente raggiungibili o visibili.
Recensioni dei migliori tritarifiuti
1. InSinkErator Evolution 200
Utile, comodo, resistente, un tritarifiuti domestico che per capacità ed efficienza si trova molte volte anche in ambienti professionali. InSinkErator Evolution 200 è il dispositivo che ha conquistato il mercato grazie alle sue prestazioni ed una silenziosità invidiata anche dai concorrenti più sofisticati.
Per assicurare una corretta ed omogenea macinazione dei rifiuti, il modello InSinkErator Evolution 200 è stato equipaggiato con un sistema che permette un processo di dissipazione a tre stadi, così da garantire un lavoro di precisione su ogni genere di rifiuto immesso nella macchina. Questo sistema funziona sia grazie agli accessori di prima scelta incorporati, ovvero lame e camera di triturazione, ma soprattutto è grazie al motore di 75 cv che è possibile sviluppare la necessaria potenza per eseguire triturazioni perfette.
Parlando di salute ambientale si intendono due concetti molto vicini per quanto comunque diversi. Se da un lato infatti InSinkErator Evolution 200 è uno dei migliori modelli in quanto garantisce massimo igiene sia durante che dopo gli interventi, d’altro canto questo è anche tra quelli più apprezzati proprio per la silenziosità operativa.
Salutare
Il motore da 75 cv infatti, non è il fiore all’occhiello di questo strumento soltanto in quanto in grado di triturare la quasi totalità degli scarti alimentari, ma anche e soprattutto perché nonostante sviluppi una potenza simile, questo riesce comunque a mantenere il rumore al di sotto del limiti oltre i quali il rumore verrebbe percepito chiaramente distinto.
InSinkErator Evolution 200 si presenta pertanto come un accessorio di qualità, creato appositamente per quegli ambienti salutari in cui si fa molta attenzione a rumore e sporcizia.
Sicuro ed efficiente
Quando si tratta di effettuare un acquisto per questioni domestiche, ci si chiede sempre se questa sia la scelta più indicata anche in virtù degli altri componenti della famiglia. InSinkErator Evolution 200 è il dispositivo sicuro che può essere utilizzato da chiunque; grazie all’apposito interruttore pneumatico incorporato, questo tritarifiuti non crea alcun problema e può tranquillamente essere spento nel momento in cui se ne ha il bisogno.
Per facilitare ogni operazione di triturazione, InSinkErator Evolution 200 è stato inoltre dotato di un tappo salvaposate accessorio, la cui funzione primaria è soprattutto quella di bloccare l’afflusso di oggetto nel dotto di scarico del rubinetto, prima che questi possano essere trasportati nella camera e causare problemi alle strutture interne, ma che ovviamente funziona anche da efficiente chiusura di sicurezza.
2. InSinkErator 76933 Evolution 100
Chi è alla ricerca di un modello solido, compatto e che anche a vedersi restituisca soddisfazione, InSinkErator 76933 Evolution 100 si propone come il più ambito della sua gamma, un dispositivo rapido, preciso ed affidabile oltre ogni aspettativa.
Non sempre il tritarifiuti è uno strumento da tenere nascosto sotto il lavandino; ci sono utenti che per motivi di design o per comodità, preferiscono avere infrastrutture trasparenti e che gli permettano di avere sempre sotto controllo ogni accessorio presente all’interno dei propri ambienti. InSinkErator 76933 Evolution 100 è il modello domestico progettato con un design sofisticato che ne accentua le forme innovative e arrotondate, piccolo, robusto e dal colore classico.
Con l’obbiettivo di garantire una perfetta triturazione in poco tempo, InSinkErator 76933 Evolution 100 è stato dotato di un impianto a due stadi di dissipazione;
Funzionale
In questo modo si avrà da un lato un dispositivo efficiente ed in grado di triturare una grandissima quantità di scarti e rifiuti, dall’altro anche uno strumento che lavorando con un rapporto velocità-potenza ottimale, permetterà anche di risparmiare qualcosa sui consumi energetici.
Una camera di triturazione dalla capienza di 1005ml, unita ad un innovativo interruttore magnetico di sicurezza per la conversione ad immissione discontinua, garantisce di trovarsi in presenza di un dispositivo per lo smaltimento dei rifiuti funzionale ed in grado di essere gestito con grande facilità. Vi sono alcuni professionisti o privati che spesso hanno bisogno di strumenti removibili, che siano facili da gestire e riporre nel momento in cui non vengono utilizzati.
Maneggevole ed affidabile
InSinkErator 76933 Evolution 100 appartiene alla categoria dei modelli leggeri, perché realizzato con materiali che hanno permesso la creazione di uno struttura di soli 8,8 kg, racchiusa in 20,5 x 20,5 x 31,2 cm di grandezza. In questo modo, chiunque non ha la possibilità di avere un tritarifiuti domestico sempre installato al di sotto del proprio lavandino, potrà tranquillamente metterlo da parte e reinstallarlo al momento del bisogno.
InSinkErator 76933 Evolution 100 però non è soltanto sinonimo di leggera e maneggevolezza, ma soprattutto di efficienza ed affidabilità. La sua struttura è infatti realizzata in acciaio inossidabile, una lega di ferro che grazie alle sue proprietà fisiche è in grado di restituire grande resistenza alla corrosione, in special modo quando a contatto con ambienti umidi.
3. Elleci Green Power FWD 1000 Top
Tra i più piccoli ma innovativi tritarifiuti domestici, ve ne sono alcuni che vengono apprezzati soprattutto per le qualità ecologiche dei sistemi che li compongono e quindi, per il modo in cui riescono a mantenere l’ambiente interno terso e salutare. Fra questi, Elleci Green Power FWD 1000 Top è quello che spicca per qualità tecniche.
Andando alla ricerca di tritarifiuti, è chiaro che ci si soffermi maggiormente su quei modelli che presentano particolarità che li rendono più vicini ai propri interessi. Elleci Green Power FWD 1000 Top è un modello che si distingue fortemente dagli altri concorrenti per la sua forma affusolata e delicata, un design leggero ed innovativo che nasconde un cuore altamente green.
Un dispositivo da casa user-friendly, pensato per essere maneggiato con facilità, i cui componenti si gestiscono senza problemi e che presenta una grande varietà di accessori per poter essere personalizzato in base alla cucina presso la quale si desidera montarlo.
Ecologico
La qualità che distingue fortemente Elleci Green Power FWD 1000 Top dal resto dei prodotti presenti sul mercato, è soprattutto la sua filosofia green. Questo sistema per lo smaltimento dei rifiuti è infatti frutto di ricerche che puntano alla massimizzazione tecnologica, senza per questo danneggiare l’ambiente circostante e che anzi, sono appositamente condotte per cercare di implementare il nostro apporto salutare alla natura.
Elleci Green Power FWD 1000 Top è costruito con una camera in acciaio inox, le cui pareti interne sono ricoperte di uno strato totalmente impermeabile che consente di isolare il contenuto interno della macchina da tutto ciò che lo circonda esternamente, aiutando così a mantenere un’ambiente sempre pulito, profumato e piacevolmente vivibile.
Made in Italy
Per gli amanti dei prodotti italiani, Elleci Green Power FWD 1000 Top è il tritarifiuti Made in Italy di qualità che monta strutture interamente prodotte all’interno del Bel Paese. Il marchio italiano è non solo una chiara garanzia di affidabilità, che deriva sia dai componenti di prima scelta che dal modo in cui questi sono stati assemblati, ma anche e soprattutto sinonimo di efficienza.
Elleci Green Power FWD 1000 Top è un modello creato per lavorare con costanza, tritare rifiuti organici di ogni genere, ma nonostante questo mantenere sempre una silenziosità ottimale, perché è normale che regni la calma in un ambiente così importante come le cucine italiane, anche nel momento in cui si utilizza un dispositivo meccanico che provvede allo smaltimento dei rifiuti.
Opinioni finali
Come si evince subito dalle tantissime informazioni che si incontrano nel momento in cui si cerca di comprendere bene le caratteristiche dei tritarifiuti presenti sul mercato, sono molti i fattori che bisogna tenere effettivamente in considerazione per scegliere alla fine il modello giusto.
Naturalmente non esiste un modello che riesca a soddisfare ogni utente in egual modo, poiché vi sono importanti differenze che ovviamente rendono un dispositivo più ottimale rispetto ad un altro; una tra le più importanti, il prezzo.
Il costo è infatti importante quanto la stessa efficienza, in special modo se si parla di un dispositivo che si desidera utilizzare con una certa frequenza; prezzo però non significa soltanto costo di acquisto, poiché a ben vedere vi sono comunque modelli che presentano un prezzo maggiore in quanto realizzati davvero con componenti migliori; quando si parla di costi, si intendono infatti soprattutto quelli di lungo periodo, perché sono questi quelli che pesano maggiormente quando si prende in considerazione la tecnologia.
Tra i più efficienti sul mercato, il modello di fascia alta InSinkErator Evolution 200 si presenta come una scelta per coloro che sono alla ricerca di un dispositivo sofisticato, efficiente perché equipaggiato con impianto a tra stadi di dissipazione e che grazie alla sua silenziosità, permette anche di risparmiare sugli accessori, spesso necessari, per la limitazione del rumore.
Chi invece vuole optare per un modello di seconda fascia di prezzo, vale a dire un tritarifiuti di costo medio-alto, non può non prendere in considerazione InSinkErator 76933 Evolution 100, un dissipatore rifiuti che grazie alla sua ampia camera di triturazione ed al motore efficiente ma che consuma poco, è quello maggiormente indicato per coloro che desiderano un prodotto che duri a lungo.
Se invece si ha intenzione di effettuare un acquisto di fascia di prezzo medio-bassa, Elleci Green Power FWD 1000 Top è il modello che non solo permette di risparmiare sui costi di acquisto, ma anche su quelli di gestione. Questo dispositivo domestico Made in Italy è pensato per garantire una scelta altamente ecologica sia dal punto di vista energetico che della salute ambientale e per tanto, lo strumento più adatto per limitare le spese.
Ogni tritarifiuti ha caratteristiche che lo rendono più o meno conveniente per alcune persone e sulla piattaforma si troveranno offerte ed accessori che permetteranno di personalizzare al meglio il modello scelto e che per questo si presenteranno più interessanti. Per effettuare un buon acquisto si consiglia sempre comunque di valute anche i costi energetici, di gestione e manutenzione, per avere un quadro reale sul quale basare la propria scelta finale.
Quale tritarifiuti scegliere? Classifica (Top 3)
Prodotto | Offerta | Sconto | Voto |
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Domande frequenti
- Si può utilizzare soltanto montandolo al lavandino?
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Anche se in circolazione vi sono tutta una serie di dispositivi, che possono essere utilizzati anche senza doverli per forza installare con un rubinetto dal quale scorre acqua corrente, la maggior parte lo richiede. Questa è una scelta che determina la stessa capacità della macchina non solo di tritare il cibo inserito, ma anche e soprattutto di smaltirlo efficacemente attraverso le apposite condutture.
- I ganci per l’installazione sono universali?
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Ogni modello possiede ganci e giunture che ovviamente sono state create per permettergli di aderire al massimo alla superficie di riferimento; nonostante questo però, spesso alcuni rubinetti sono realizzati in modo totalmente differente dalla maggior parte dei modelli in circolazione e per questo si potrebbe avere bisogno di un adattatore, per poter installare il proprio dispositivo.
- Si può con la plastica sottile ?
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La macchina per lo smaltimento dei rifiuti è un dispositivo progettato per interagire soltanto con scarti alimentari di derivazione organica. Anche se in seguito all’innovazione tecnologica simili strumenti sono in grado di polverizzare i composti più duri quali ad esempio ossa e affini, bisogna sempre stare attenti a cosa va nel tritarifiuti; materiali come plastica, vetro e simili non devono essere utilizzati, perché potrebbero far inceppare le lame, ridurre la potenza del trituratore o bucare la camera di triturazione. Naturalmente il problema non sorge nel caso in cui si tratti di pezzi minuscoli, poiché questi non sono in grado di inficiare la funzionalità della macchina; ma si consiglia comunque di fare attenzione, anche e soprattutto per una scelta ecologica.
- Meglio il modello manuale o automatico?
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Come ogni scelta, anche questa dipende da fattori personali, che solo chi ha l’esigenza di comprarne uno può conoscere; ma a ben vedere comunque si può dire che il modello manuale è spesso quello più conveniente, perché permette di gestire meglio ogni operazione e soprattutto di interrompere la funzionalità dello strumento quando non serve utilizzarlo, senza per questo doverlo smontare completamente.
- È possibile tagliarsi le dita?
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Le scene delle dita piene di sangue sono qualcosa di appartenente al mondo dei film di Hollywood e che di sicuro grazie ai modelli di ultima generazione, è qualcosa di assolutamente improbabile. I nuovi dispositivi sono realizzati in modo dalle da garantire massima sicurezza anche in presenza di bambini e questi vengono spesso venduti con appositi accessori come ad esempio tappi in plastica, che ne aumentano l’affidabilità.
- Può essere collegato alla lavastoviglie?
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Anche se non tutti i modelli lo permettono, ve ne sono comunque alcuni sviluppati appositamente per adattarsi a diversi strumenti presenti in cucina, tra questi la lavatrice è di sicuro quella che si cerca di collegare maggiormente a questo dispositivo. A ben vedere, anche quei modelli che a prima vista non hanno ingressi secondari, possono comunque essere adattati alla lavastoviglie attraverso piccole aperture sui lati ed appositi accessori.
- Cosa vuol dire se vedo una perdita d’acqua?
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Una perdita d’acqua non deve indurre in allarme, perché spesso questa può essere dovuta soltanto ai tappi ed alle giunzioni che collegano il dispositivo al rubinetto. Nel caso però l’acqua persa non sia chiara ma di colore scuro, è meglio portare il proprio dispositivo ad un controllo per verificare che la camera di triturazione sia integra e non abbia alcun foro dal quale potrebbero fuoriuscire scarti alimentari.
- Ci sono ulteriori consigli?
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Utilizzare un dispositivo per lo smaltimento dei rifiuti è un’operazione alquanto semplice, specialmente grazie al design user-friendly che ne garantisce piena maneggevolezza. Gli unici consigli da tenere a mente riguardano soprattutto il fatto di stare attenti agli oggetti che possono cadere all’interno del tubo di scarico e non utilizzare prodotti con composizioni chimiche troppo forti, per una corretta pulizia dei dotti e delle superfici.