Confronto dei treppiedi migliori
- È in grado di sostenere fino a 3 kg di attrezzatura
- 2 livelle a bolla per trovare la posizione perfetta
- Testa a 3 vie facile da muovere con la manopola
- Selettore con cui passare da modalità foto a video
- Gambe in alluminio divise in cinque sezioni a clip
- Testa a sfera garantisce il massimo della mobilità
- Asta centrale diventa un monopiede telescopico
- Piedini rotanti stabili su qualsiasi tipo di superficie
- Maniglia facilita il trasporto tra un utilizzo e l’altro
Come scegliere un treppiede
Indice
Vantaggi della stabilità
A prescindere dal campo di utilizzo, lo scopo del treppiede è offrire stabilità, fornendo un appoggio fermo e sicuro per attrezzatura che risulta pesante o scomoda da tenere in mano, soprattutto se c’è bisogno di rimanere perfettamente immobili a lungo, o se ci si trova su un terreno sconnesso.
Gli ambiti in cui può servire un treppiede sono diversi, ma quelli maggiormente in evidenza sono fotografia e cinematografia, poiché per ottenere immagini o filmati perfetti è fondamentale evitare movimenti indesiderati. In particolare è fondamentale il treppiede fotografico, in quanto tante videocamere sono integrate con tecnologie di stabilizzazione, mentre le fotocamere no.
Ci si può aiutare con il flash e il fuoco automatico, oppure aumentando la sensibilità ISO, tuttavia tali parametri non possono essere sempre utilizzati, e spesso finiscono per peggiorare la qualità del risultato finale. Usando i treppiedi macchina fotografica, invece, si riuscirà a
- Evitare il micromosso
- Ridurre il rumore digitale
- Comporre meglio l’inquadratura
- Lavorare a lungo senza affaticarsi
- Aumentare i tempi di esposizione
- Migliorare gli scatti quando la luce è scarsa
C’è bisogno di un treppiede per macchina fotografica soprattutto quando si vogliono immortalare paesaggi, panorami, scene notturne, in particolare le volte stellate, ritratti, nature morte, soggetti a distanza ravvicinata e molto altro.
È inoltre perfetto per catturare i movimenti delle luci al buio sfruttando tempi di esposizione estremamente lunghi, e per alcuni tipi di ripresa come il TimeLapse. Indipendentemente da come li si adopera, per acquistare i migliori treppiedi è necessario considerare alcuni parametri, ovvero
- Stabilità
- Robustezza
- Capacità di carico
Queste caratteristiche, soprattutto la robustezza, dipendono in gran parte dai materiali di costruzione, ma anche dalla conformazione. Per esempio, quasi tutti i treppiedi per fotocamera e i treppiedi per videocamera sono realizzati in alluminio o carbonio o con leghe contenenti tali sostanze.
L’alluminio ha un peso maggiore, risultando più stabile, e in caso di forti urti o cadute rischia di ammaccarsi, ma non di spezzarsi come succede al carbonio, perciò persino la sua robustezza è superiore. Un consiglio è quello di comprare un modello in carbonio solo come treppiede da viaggio.
È infatti incredibilmente leggero, pesando quasi la metà rispetto a un treppiede in alluminio di pari dimensioni, risultando facilissimo da trasportare senza fatica. Ha poi il vantaggio di resistere ad acqua e agenti atmosferici, perciò è ideale se lo si vuole usare durante escursioni in ambienti estremi.
La stabilità inoltre si deve ai piedini d’appoggio e al tipo di terreno per cui sono progettati, e alla quantità di sezioni in cui sono divise le tre gambe, se sono telescopiche. Conviene anche assicurarsi di scegliere solo attacchi in grado di garantire una presa ferrea sulla propria attrezzatura.
La testa ha una portata inferiore perciò bisogna considerare solo questa
Infine c’è la capacità di carico, strettamente collegata agli altri due parametri, perché consentiranno di sostenere un peso superiore, soprattutto se la strumentazione tende a essere sbilanciata verso una sola direzione, come le fotocamere con teleobiettivi lunghi, oppure cannocchiali o armi da fuoco.
Occorre pesare tutti gli accessori che si desidera innestare al treppiede, includendo ogni possibile aggiunta. Ad esempio, per i treppiedi fotocamera occorre considerare persino la massa di batteria e scheda di memoria, dell’obbiettivo più grande, e di eventuali flash, slitte macro e altro.
Tra i consigli migliori c’è quello di moltiplicare tale peso per 2 prima di scegliere la portata del treppiede, in modo da essere pronti a qualsiasi evenienza, come un acquisto di strumenti maggiormente ingombranti, o appunto all’eventuale sbilanciamento di alcuni dispositivi.
Sul mercato si trovano tantissime capacità di carico diverse a seconda delle varie esigenze, poiché ovviamente i treppiedi per cellulare dovranno sostenere pesi di gran lunga minori rispetto ai treppiedi per telecamera o per telescopi.
Parti della struttura
La prima cosa da valutare per decidere quale treppiede scegliere è la sua composizione, poiché ogni parte deve rispondere alle necessità dell’utente per poter offrire performance ideali. Occorre quindi conoscere le varie tipologie esistenti, soprattutto per quanto riguarda i treppiedi per macchina fotografica e i treppiedi videocamera, in quanto sono quelli dotati della maggior varietà nelle caratteristiche strutturali.
Componenti | Scopo | Tipologie | Materiali |
---|---|---|---|
Gambe | Fornire supporto e stabilità | Fisse o telescopiche da 2 a 5 sezioni, a tubo singolo o doppio | Alluminio, fibra di carbonio |
Piastra | Unire le gambe e agganciarsi alla testa | Con gambe mobili o fisse, con sgancio rapido o senza, semplice o con foro per la colonna | Plastica, tecnopolimero, acciaio |
Testa | Cambiare inclinazioni e inquadrature | Indicata per le fotografie, per i filmati o multifunzione | Plastica, tecnopolimero, alluminio, acciaio |
Colonna | Incrementare sostegno e versatilità | Fissa o mobile, regolabile, removibile | Alluminio, fibra di carbonio |
Piedini | Garantire grip sicuro su ogni terreno | Fissi o pivotanti | Gomma, acciaio |
Il miglior treppiede è quello che consente di separare le varie parti, in modo da permettere agli utenti di personalizzarlo, sostituendo la testa o aggiungendo la piastra di sgancio rapido, e di renderlo meno ingombrante quando occorre riporlo o trasportarlo.
Le gambe fisse sono estremamente stabili, tuttavia poco versatili in quanto non possono essere regolate in lunghezza, perciò occorre scegliere in anticipo l’altezza giusta in base alla propria, e al tipo di funzioni di cui si ha bisogno. Anche quelle a tubo doppio offrono grande sicurezza, perciò sono usate soprattutto nei modelli di treppiede video o per fotocamere assai pesanti.
Per un treppiede fotocamera conviene cercare gambe telescopiche, grazie a cui ottenere tantissime inquadrature diverse. Le sezioni variano da 2 a 5, e una volta allungate o accorciate a piacimento vanno fissate tramite morsetti a clip o chiusure a vite, o twistlock.
Il sistema a clip è maggiormente diffuso in quanto facilissimo da utilizzare, mentre le viti nel lungo periodo offrono una resistenza superiore e non perdono di efficienza, tuttavia richiedono una grande attenzione per essere chiuse correttamente, e sono scomode da maneggiare con le mani sudate o se si indossano guanti.
Se le sezioni sono poche hanno grande stabilità e risultano più ingombranti, mentre accade il contrario quando sono tante. Normalmente un buon compromesso è quello di puntare su un cavalletto treppiede con gambe da 3 o 4 pezzi.
La stabilità aumenta inoltre con il diametro delle gambe
Il punto di unione tra le gambe si chiama piastra, e può avere un perno filettato da 1/4” o 3/8” di diametro a cui agganciare l’attrezzatura, oppure un foro in cui passa la colonna centrale, e in tal caso è quest’ultima ad avere il perno. Solitamente la piastra consente di tenere le tre aste in posizione chiusa o aperta, la quale ha una larghezza fissa, spesso determinata da un sistema a tre bracci posto vicino ai piedini.
Questi si uniscono al centro e non sono estendibili, perciò stabiliscono la massima apertura delle gambe, e forniscono ulteriore stabilità alla colonna, quando presente. Il miglior treppiede per reflex tuttavia si distingue perché tale supporto è assente o removibile, in modo da permettere all’utente di muovere le aste a piacimento, e bloccandole poi grazie all’apposito dispositivo a vite presente sulla piastra.
I piedini sono quasi sempre in gomma per risultare antiscivolo sul pavimento, tuttavia se si usa il cavalletto per fotocamera su terreni sconnessi o in pendenza conviene optare per dei puntali in metallo, in modo da conficcarli nel suolo se necessario.
Molti di questi hanno inoltre dei piedini in gomma aggiuntivi e pivotanti, perciò sarà possibile sollevarli per scoprire la punta metallica all’occorrenza, oppure sfruttare la loro facoltà di muoversi per adattarli a qualsiasi tipo di superficie.
Colonna e teste
Il supporto centrale e la testa distinguono i migliori treppiedi per reflex, poiché li rendono versatili, dando la possibilità di ruotare le fotocamere in ogni direzione, e di collocarle a qualsiasi altezza. La colonna può essere
- Fissa
- Pivotante
- Ribaltabile
- Regolabile in altezza
Quando è fissa, lo scopo della colonna è conferire maggior stabilità ai treppiedi reflex, mentre se può scorrere aumenta ulteriormente l’altezza massima raggiungibile. Si consiglia però di non estenderla mai del tutto, poiché non rappresenterebbe un appoggio solido.
La funzione pivotante consente di ruotarla di 90° e posizionarla in orizzontale, per ottenere prospettive particolari, avvicinarsi maggiormente ai soggetti, o evitare di fotografare le gambe del cavalletto reflex quando si usano obbiettivi grandangolari. Se invece è ribaltabile, la si potrà sfilare e rimontare a testa in giù, per realizzare scatti a pochi cm dal terreno.
Grazie a ciò non sarà necessario acquistare un treppiede per reflex con le gambe allargabili per abbassare l’inquadratura. Tale accessorio deve essere considerato nelle dimensioni del treppiede, infatti nella scheda del prodotto verrà indicata l’altezza massima a gambe estese, e quella con la colonna estratta.
Conviene scegliere una misura circa 20 cm inferiore alla propria statura
Per risultare maneggevoli, il treppiede per videocamera e il treppiede per reflex devono poter essere posizionati in modo da avere il mirino dei dispositivi all’altezza degli occhi. Ne esistono di tutte le taglie, da quelli che raggiungono i 110 cm fino ai 180 cm, per adeguarsi a ogni esigenza.
È tuttavia preferibile puntare su gambe più lunghe, poiché garantiscono maggior stabilità, e sfruttare l’asta centrale solo per cambiare inquadrature. Prima di un acquisto occorre inoltre valutare la lunghezza minima del treppiede chiuso.
Ad esempio, un modello a 2 sezioni rimarrà lungo circa 1 m, mentre quelli a 4 o 5 pezzi potranno essere ridotti a meno di 50 cm. Tale caratteristica è fondamentale per chi deve trasportare il proprio cavalletto per fotografi, soprattutto se deve inserirlo in valigia o in zaino.
In cima alla colonna c’è il perno filettato a cui agganciare direttamente i dispositivi, se li si vuole utilizzare senza muoverli, oppure le teste, per consentire inclinazioni e rotazioni varie. Sono particolarmente utili per spostare l’inquadratura in verticale o ad angolazioni particolari. Ne esistono tantissime tipologie, ovvero
- Fluida
- A culla
- A sfera
- A tre vie
- Cardanica
- A bilanciere
- Panoramica
- A cremagliera
Come dice il nome, la testa a sfera ha un collegamento sferico tra l’apparecchio e il treppiede reflex. È estremamente diffusa in quanto compatta, facilissima da usare e assai versatile. Gli spostamenti si effettuano a mano, e una volta trovata la posizione corretta la si può bloccare con una manopola apposita.
Alcuni modelli sono detti a pistola o joystick, poiché hanno un manico con grilletto da premere per spostare la sfera, e rilasciando questo grilletto si ferma la rotazione. Offre grande libertà di movimento in ogni direzione, ma non è particolarmente precisa, perciò si adegua a stili dinamici e naturalistici.
La testa a tre vie permette tre movimenti, ovvero la rotazione in orizzontale a 360°, l’inclinazione in avanti e indietro, e quella a destra e sinistra. Questi sono indipendenti uno dall’altro, perciò si potranno variare senza modificare inavvertitamente l’angolazione in altre direzioni.
Per effettuare gli spostamenti ci si può affidare a manopole o rotelle. È ideale per ottenere scatti perfettamente dritti, o per mantenere l’inquadratura invariata persino se si sposta leggermente il cavalletto per fotocamera.
Una variante ancora più precisa di questa tipologia è la testa a cremagliera, in cui una serie di pomelli a vite consente di regolare ogni rotazione e inclinazione al millimetro, consentendo a chi deve immortalare architetture o altri soggetti precisi di rispettarne la geometria perfetta.
I modelli a bilanciere, a culla e cardanici sono progettati per sostenere pesi notevoli, soprattutto dei teleobbiettivi, controbilanciando la massa di quegli accessori con bracci aggiuntivi, o semplicemente con una struttura più robusta.
Per effettuare tanti scatti consecutivi ruotando l’obbiettivo in orizzontale ma mantenendo inalterata l’inclinazione, occorre usare una testa panoramica. Infine, la testa fluida è usata per il treppiede videocamera, poiché consente di effettuare tutti i movimenti di macchina senza scatti o intoppi.
Altre tipologie
La grande efficienza dei treppiedi ha permesso di utilizzarli in tantissimi ambiti, infatti se ne trovano di più robusti per sostenere oggetti grossi e pesanti, o di dimensioni estremamente ridotte, come il mini treppiede, il quale viene utilizzato principalmente come treppiede per smartphone.
Apparecchi utilizzati | Altezza minima | Peso medio | Gambe | Altre caratteristiche |
---|---|---|---|---|
Telefoni | 10 – 20 cm | 150 – 200 g | Fisse o flessibili | Testa fissa o rotante |
Cannocchiali | 80 – 100 cm | 10 – 20 kg | Fisse o a 2 sezioni | Montature equatoriali o altazimutali |
Armi da fuoco | 50 – 100 cm | 1 – 5 kg | 2 o 3 sezioni | Sono simili ai cavalletti fotografici |
Tablet | 20 – 30 cm | 300 – 350 g | Fisse | Sono come i treppiedi cellulare ma più robusti |
Le gambe fisse sono estremamente stabili, tuttavia non possono essere regolate. Per questo si trovano soprattutto nei mini treppiedi per reflex o nei treppiedi telefono, poiché per variare la loro altezza basta posizionarli su superfici sopraelevate, nei modelli di cavalletto professionale da studio, o in quelli destinati a sorreggere telescopi e telecamere.
La categoria maggiormente diffusa è il treppiede per cellulare, poiché sono economici e facilissimi da usare. Per innestare il dispositivo portatile a un treppiede smartphone serve l’adattatore, una testa a morsetto da ancorare ai lati dell’apparecchio, i cui bracci telescopici si adeguano a qualunque dimensione, tuttavia conviene controllare la compatibilità prima di procedere con il loro acquisto.
Tali adattatori spesso possono essere innestati persino su un normale cavalletto per reflex, ottenendo un treppiede cellulare utilizzabile persino in assenza di piani sopraelevati su cui poggiarli. Infatti, di norma tali accessori sono chiamati anche treppiedi da tavolo, poiché per variare l’inquadratura bisogna posizionarli su tavoli, muretti o altre superfici orizzontali.
Molti treppiedi smartphone sono dotati di comando remoto tramite Bluetooth, grazie a cui li si potrà sfruttare per realizzare autoscatti, immortalando ricordi di vacanze e altri momenti passati con amici e familiari.
Sono adatti per portare persino altri apparecchi come le GoPro, e talvolta riescono a sostenere pesi fino a 1 kg e fungere da mini treppiede reflex, innestando fotocamere compatte come le mirrorless. Tale caratteristica li rende perfetti per realizzare filmati, infatti richiudendo le gambe si ottiene un’impugnatura maneggevole per girare riprese dinamiche, o adoperarli come selfie stick.
I bracci dei modelli di treppiede da tavolo flessibili possono essere curvati a piacimento. Sono meno stabili in piano, ma la facoltà di agganciarli ovunque, persino su rami o pali, li rende perfetti per effettuare scatti avventurosi in qualsiasi situazione.
Sono inoltre comodi sui terreni dissestati, poiché curvando i bracci si riuscirà a raddrizzare l’inquadratura. Per quanto riguarda la testa, questa può essere fissa, ruotare a 360° in orizzontale, oppure avere un movimento a sfera.
Esistono anche bracci rigidi ma ricurvi per garantire la massima stabilità
Simili ai treppiedi per telefono sono i treppiedi per iPad o altri tablet, diversi solo per le dimensioni leggermente maggiori. In entrambi i casi, possono fungere da sostegni perfetti per riuscire a filmarsi o a effettuare videochiamate, mantenendo sempre un’inquadratura perfetta senza faticare.
C’è poi il treppiede per cannocchiale, usato negli strumenti amatoriali, poiché quelli professionali hanno supporti fissi e ingombranti. Questa tipologia è richiudibile e trasportabile, tuttavia ha le gambe fisse o al massimo con due sezioni.
Per orientare il telescopio occorre utilizzare le montature altazimutali o equatoriali. Le prime sono più robuste ma si muovono solo in orizzontale o verticale, perciò sono poco adatte a seguire il moto degli oggetti celesti, se non programmando il loro spostamento in anticipo, sfruttando i modelli elettronici.
Le montature equatoriali sono invece ideali per l’astrofotografia, poiché si allineano sempre con l’asse di rotazione terrestre a prescindere dalla latitudine in cui ci si trova, perciò basterà ruotare una manopola per inquadrare costantemente il corpo celeste da fotografare, o, in presenza di un motore apposito, impostare un inseguimento automatico.
Infine si trovano i modelli per armi da fuoco, come i treppiedi per caccia di selezione, ovvero un tipo di caccia analitica in cui ci si limita ad abbattere animali di specie invasive, per controllarne la sovrappopolazione in determinati territori. Questi sono uguali ai cavalletti fotografici professionali, e aiutano a prendere la mira osservando le prede attraverso binocoli o appositi mirini.
Distinzione per utilizzo
Un ottimo criterio per capire come scegliere il proprio treppiede macchina fotografica ideale è considerare la destinazione d’uso, e in particolare i luoghi in cui lo si sfrutterà maggiormente, il proprio livello di esperienza, e i risultati che si vogliono ottenere. Nel complesso i treppiedi si distinguono in
- Multiuso
- Da studio
- Da viaggio
- Amatoriali
- Professionali
La differenza tra un treppiede professionale e uno per principianti è piuttosto facile da valutare, infatti di norma i modelli per chi è alle prime armi sono essenziali, quindi dotati solo del perno a vite e non della facoltà di montare una testa mobile, oppure vengono venduti come kit, ovvero con una testa già inclusa nel pacchetto, normalmente a sfera o a tre vie.
Si tratta sempre di prodotti dotati di un ottimo rapporto qualità prezzo e di una grande efficienza, tuttavia sono pensati per essere facili da usare e sono poco personalizzabili. Al contrario, i treppiedi professionali vengono venduti senza teste, appositamente per consentire agli utenti di valutare personalmente quale scegliere in base ai risultati che vogliono ottenere.
Inoltre, in un treppiede amatoriale la colonna è assente, fissa o semplicemente regolabile in altezza, mentre nel cavalletto fotografico professionale la si potrà ruotare o ribaltare a piacimento. Le caratteristiche come portata, peso e stabilità vanno invece modificate in base alla location.
Chi lavora solo nel proprio studio al chiuso, o comunque effettua pochi spostamenti usando mezzi in grado di contenere molta attrezzatura, potrà puntare sulla massima stabilità senza preoccuparsi dell’ingombro, e quindi su gambe fisse o a due sezioni in alluminio.
In questi casi è bene cercare aste a più pezzi solo se si ha poco spazio e si ha bisogno di riporre la strumentazione dopo ogni utilizzo. Se invece non si hanno particolari preferenze sui luoghi in cui lavorare, serve un treppiede multiuso in grado di adeguarsi a varie occasioni.
Conviene puntare su un modello a 3 o 4 sezioni, con piedini intercambiabili tra gomma e acciaio, una struttura leggera ma robusta, e la possibilità di cambiare testa a piacimento. La capacità di carico è indipendente da tutto ciò, e va scelta solo considerando il peso della propria attrezzatura.
Il fissaggio delle sezioni a vite conviene solo per l’uso in studio
Se ci si muove spesso, e si vogliono realizzare scatti o filmati quando si viaggia o si fanno escursioni in località estreme, è fondamentale comprare i treppiedi da viaggio. È un tipo di treppiede leggero, che pesa circa 1 o 1,5 kg, e divisibile in 4 o 5 sezioni, in modo da poterlo inserire senza problemi tra i bagagli o in uno zaino da trekking.
La testa dei treppiedi reflex da viaggio dovrebbe essere a sfera, per consentire regolazioni veloci in ogni situazione, tuttavia la scelta deve sempre dipendere da cosa si desidera fotografare. Per esempio, la testa a tre vie è maggiormente indicata se si desidera realizzare video, mentre per immortalare vasti paesaggi è meglio procurarsi teste panoramiche o a cremagliera.
Si consiglia di puntare su colonne versatili e leggere, all’occorrenza facili da rimuovere per muovere le gambe a piacimento. Nelle situazioni più estreme potrebbe essere preferibile acquistare un treppiedi per smartphone, ancor meglio se dotato di bracci flessibili da poter ancorare ovunque.
Un’altra buona alternativa potrebbe essere il monopiede, ovvero uno strumento con la funzione del treppiede ma dotato di una sola gamba. È ovviamente meno stabile, ma si presta molto bene a spostamenti frequenti e scatti rapidi, persino per servizi di reportage su strada o per immortalare eventi in cui occorre cambiare spesso postazione, come concerti, sfilate, o altro.
Il modo migliore per usare il monopiede è quello di sfruttare il proprio corpo per trasformarlo in un treppiede, quindi inclinandolo leggermente verso di sé, e allargando le gambe in modo da trovarsi nella posizione più stabile e ferma possibile.
Nei migliori treppiedi il monopiede è incluso, infatti è possibile rimuovere l’asta centrale e utilizzarla autonomamente quando si necessita di maggior mobilità. Nella maggior parte dei casi, quindi, anch’essa è telescopica, normalmente con sistemi di blocco a vite.
Accessori e montaggio
Oltre alle teste e a eventuali adattatori per dispositivi come il morsetto per telefono o tablet, è possibile trovare altri accessori utili. Si tratta di aggiunte pensate principalmente per aumentare la praticità e la sicurezza.
Accessorio | Funzione | Composizione |
---|---|---|
Custodia | Trasporto e protezione | Sacca morbida con chiusura a zip o a cordino |
Livella o testa livellante | Trovare la posizione corretta | Integrata o da aggiungere come testa aggiuntiva |
Uncino | Agganciare una zavorra | Gancio posto all’estremità inferiore della colonna |
Piastre di sgancio rapido | Scambiare velocemente le varie teste | Blocchetti da innestare alle teste e alle fotocamere |
La custodia viene quasi sempre venduta insieme al treppiede, e ha le dimensioni adeguate alla sua lunghezza minima, tuttavia se dovesse essere assente o si avesse bisogno di sostituirla basterà misurare il treppiede richiuso. Ne esistono lunghe da circa 20 cm a oltre 1 m.
In genere sono sacche morbide con spallaccio regolabile, realizzate in tessuto sintetico, quasi sempre impermeabile per proteggere l’attrezzatura dall’umidità, oltre che da polvere e urti, ma se ne possono trovare anche di rigide e dotate di tasche aggiuntive in cui tenere le teste e altri pezzi di ricambio.
Le livelle sono fondamentali per chi vuole realizzare inquadrature perfettamente dritte. Il miglior treppiede è quello con la livella già incorporata nella piastra o nella testa in dotazione, tuttavia se dovesse mancare basterà comprare una testa livellante apposita, da innestare al di sotto di quella mobile.
Gli uncini per le zavorre aiutano a rendere stabile persino il treppiede più leggero, e sono particolarmente utili sulle superfici accidentate, o quando c’è vento. Normalmente come zavorra si usa la custodia stessa, o uno zaino.
L’importante è scegliere qualcosa che tocchi terra, poiché con l’aria un oggetto appeso porterebbe a oscillazioni ancora maggiori. Se questo uncino non dovesse esserci, per stabilizzare il treppiede si possono allargare leggermente le gambe.
Alcuni modelli hanno una maniglia integrata per spostarli comodamente
Lo scopo delle piastre di attacco rapido è quello di staccare le fotocamere o altri dispositivi senza fatica, e servono a chi deve sostituirli spesso, oppure a chi opera in condizioni di scarsa luminosità e deve poter fissare tutto senza problemi.
Sono due blocchetti in metallo o plastica da avvitare rispettivamente alle teste e alla base degli apparecchi, si agganciano tra loro a incastro, e si separano azionando un’apposita leva. La facoltà di staccarli facilita inoltre il corretto fissaggio di tutte le componenti ai vari perni.
Spesso li si trova inclusi nei kit, ma se non ci sono è facile reperirli. Conviene averne uno per fotocamera, controllando la compatibilità tra il diametro del perno e quello del foro di attacco, e scegliere sempre lo stesso modello, per non dover cambiare la piastra di aggancio sulla testa.
Per concludere, è fondamentale imparare come si monta correttamente un treppiede, per evitare errori o incidenti durante l’uso. Per prima cosa occorre ovviamente controllare che i propri dispositivi abbiano il foro da treppiede, e se questo è presente, gli altri passaggi da effettuare sono
- Trovare l’inquadratura giusta a macchina libera
- Posizionare il treppiede con una gamba verso il soggetto
- Regolare l’altezza delle gambe a partire dai segmenti superiori
- Usare la livella per avere la colonna verticale e la piastra orizzontale
- Fissare il dispositivo alla testa e se necessario una zavorra all’uncino
È preferibile trovare la composizione ideale dell’immagine prima di montare il treppiede, poiché sarebbe scomodo portarlo in giro aperto. Una volta scelta la posizione giusta, si procede con il resto. Mettere una gamba del treppiede verso il soggetto lo renderà più stabile persino se si usano obbiettivi lunghi, e consentirà di avvicinarsi al mirino senza urtare le aste.
Conviene sfruttare la livella soprattutto quando si immortalano soggetti con linee rette, come edifici o l’orizzonte, che non devono risultare oblique nello scatto. Ad ogni modo, questo accessorio aiuterà a capire se serve regolare una o due gambe a lunghezze diverse.
In qualsiasi caso, per scegliere l’altezza giusta conviene allungare prima le sezioni superiori del treppiede, poiché hanno un diametro e quindi una stabilità maggiore, e se necessario procedere con le altre. La colonna va allungata solo se strettamente necessario, e mai in presenza di vento forte.
Recensioni dei migliori treppiedi
1. AmazonBasics WT3540
Grazie alla presenza di ben 2 livelle a bolla integrate nella sua struttura, mettere AmazonBasics WT3540 e il dispositivo fissato su di esso nella posizione ideale sarà davvero facile e veloce. Con l’aiuto di questo treppiede si otterranno scatti o video sempre perfettamente dritti senza alcuna difficoltà.
Compatibile con una grande quantità di dispositivi grazie alla piastra a sgancio rapido, AmazonBasics WT3540 è un ottimo sostegno per numerosi apparecchi con cui fotografare o filmare. È inoltre piuttosto robusto, infatti ha una portata di carico pari a 3 kg.
La versatilità del treppiede si deve inoltre alla testa a tre vie, con cui sarà possibile effettuare inquadrature da tantissime angolazioni. Si potrà variare la sua altezza a piacimento da un minimo di 50,8 cm fino a un massimo di 1,52 m usando anche la gamba centrale, mentre quando è chiuso misura solo 63,5 cm, perciò risulta poco ingombrante.
Sarà facile da trasportare, per merito del peso di solo 1,36 kg e della borsa con zip in dotazione. Si potrà infine fare affidamento su un’eccellente stabilità, grazie ai piedini in gomma, alle clip di fissaggio per le tre sezioni telescopiche delle gambe, e alle due livelle con cui assicurarsi di averlo posizionato perfettamente dritto, a prescindere dal terreno d’appoggio.
2. Manfrotto Compact Light
Caratterizzato da un peso assai ridotto, Manfrotto Compact Light è il treppiede ideale da portare con sé in ogni occasione. Ad aiutare nel trasporto ci sono poi una pratica borsa inclusa e le sue dimensioni contenute, infatti le gambe a 5 sezioni consentono di ridurre il suo ingombro al minimo.
La struttura di Manfrotto Compact Light è caratterizzata da solide gambe in alluminio, mentre la testa e gli inserti sono in tecnopolimero. Pesa appena 921 g, e ha una portata massima di 1,5 kg. Quando è chiusa è lunga solo 39,8 cm, mentre da aperta la si può regolare in altezza da 39 a 131 cm.
Ciò è reso possibile dalla presenza 5 sezioni telescopiche sulle sue aste, ognuna delle quali è dotata di un pratico e sicuro sistema di chiusura a clip. È il treppiede ideale per chi si muove spesso per realizzare i propri scatti, o per chi ha poco spazio in cui riporre la propria strumentazione quando non la utilizza.
La testa integrata è uno dei punti forti di questo accessorio, infatti presenta una conformazione ibrida dotata di selettore, con cui scegliere se utilizzarla per realizzare foto o filmati. Sarà inoltre facilissimo regolarla a piacimento, grazie a una pratica rotella e al suo efficiente movimento a sfera.
3. Neewer 10089015
La testa di Neewer 10089015 è davvero facile da adattare a vari tipi di attrezzatura, infatti dispone di un attacco compatibile con tanti dispositivi, dotato pure di sgancio rapido. Questo treppiede è inoltre robusto, infatti riesce a sostenere un peso piuttosto elevato, pur rimanendo leggero e maneggevole.
Il vantaggio principale di Neewer 10089015 è senza dubbio la sua versatilità, infatti si tratta di un accessorio 2 in 1. Se usato normalmente è un treppiede, le cui aste telescopiche a 4 sezioni hanno la chiusura a clip e possono essere posizionate a un’altezza da 53 a 147 cm, raggiungendo un massimo di ben 177 cm alzando il perno centrale.
Tuttavia, se si sfila questa asta lo si può trasformare in un pratico e leggero monopiede, anch’esso telescopico e diviso in 4 sezioni, fissabili tramite vite e regolabili in lunghezza da 44 a 134 cm. Nel complesso la struttura è in alluminio e gomma ecologica, ha una portata di 4 kg, pesa 1,8 kg, e da chiusa misura solo 57 cm.
Si potrà inoltre fare affidamento su ulteriori accessori, come un uncino centrale a cui attaccare un’eventuale zavorra, una testa a tre vie, una maniglia per spostarlo comodamente, e una borsa per tenerlo al riparo da polvere e urti.
4. Manfrotto Pixi
Il peso davvero basso e le dimensioni ridotte del treppiede Manfrotto Pixi lo rendono ideale da poggiare su una qualsiasi superficie piana sopraelevata, e allo stesso tempo comodo da tenere in mano senza fatica, ad esempio per realizzare filmati dinamici mantenendo sempre un ottimo livello di praticità.
La conformazione di Manfrotto Pixi lo fa rientrare nei modelli di treppiede da tavolo, poiché dispone di tre gambe estremamente minute, indicate per posizionarlo appunto su tavoli, mensole, muretti, e altre superfici. Se invece i suoi appoggi vengono chiusi, possono fungere da impugnatura ergonomica, perfetta da utilizzare in modalità video, per effettuare inquadrature precise senza grandi difficoltà.
La struttura aperta è alta 13 cm, mentre quando è chiusa misura 18 cm, e la sua massa ammonta ad appena 190 g. Nonostante sia così leggera è piuttosto robusta, infatti su di essa possono essere montati dispositivi che pesano fino a 1 kg, e in particolare è comoda per fissare il telefono, sfruttando un adattatore apposito.
Questo accessorio vanta ottime prestazioni, per merito degli ottimi materiali di costruzione, ovvero alluminio e tecnopolimero, e dell’efficienza della sua testa. Si tratta di un fissaggio a vite con blocco a pressione, il quale può ruotare a 360° e inclinarsi di 35° in avanti e indietro.
5. TackLife MLT01
Comodo e assai facile da usare, TackLife MLT01 può essere regolato su molte altezze diverse, in modo da adeguarsi a varie situazioni e ottenere sempre lo scatto perfetto. La versatilità di questo treppiede si deve inoltre alla sua testa, con cui sarà possibile direzionare l’obiettivo a proprio piacimento.
Grazie alla pratica ed efficiente livella laser integrata nel corpo di TackLife MLT01, persino gli utenti alle prime armi saranno in grado di disporlo alla perfezione, regolando a piacimento la lunghezza delle tre gambe telescopiche fino a renderlo perfettamente dritto e in equilibrio, persino quando ci si trova su un terreno pendente o accidentato.
Per allungare o accorciare le aste in alluminio basterà aprire i blocchi a clip per poi richiuderli quando si trova la misura giusta, la quale può andare da 40,5 a 111 cm. È inoltre presente un perno centrale, anch’esso posizionabile a varie altezze, fino a raggiungere un massimo di 136 cm totali.
Quando non viene utilizzato, il treppiede richiuso è lungo 42 cm, e può essere inserito in una borsa inclusa in dotazione, con cui trasportarlo e proteggerlo dalla polvere o da eventuali graffi. Questo accessorio monta una testa a 3 vie, pesa 1,3 kg, e può sostenere senza alcun tipo di problemi un carico massimo di 3 kg.
Opinioni finali
Valutare i prezzi per capire quale scegliere come treppiede adatto alle proprie esigenze aiuta a distinguere i modelli professionali dagli amatoriali. Conviene comunque cercare un buon rapporto qualità prezzo, poiché anche un prodotto economico dev’essere efficiente. Se invece quello con le caratteristiche ideali avesse un costo impegnativo, cercando online lo si troverà facilmente in sconto.
Tra le offerte in fascia medio bassa spicca AmazonBasics WT3540, soprattutto per merito della sua notevole stabilità, garantita dalle tre sezioni delle gambe con chiusura a clip, dai piedini in gomma, e dalla presenza di due livelle con cui assicurarsi di averlo poggiato al terreno perfettamente in orizzontale, persino se ci si trova in pendenza.
Un posto come migliore offerta nella fascia di prezzo alta va a Manfrotto Compact Light, il quale, come è facile intuire, vanta una struttura incredibilmente leggera e compatta. Lo si potrà regolare a tantissime altezze diverse, e ridurlo a un ingombro minimo quando lo si chiude. Offre inoltre un’efficientissima piastra ibrida per foto e filmati.
Scendendo verso la fascia medio alta, tra i migliori prodotti c’è Neewer 10089015, degno di nota per la sua incredibile versatilità. Può variare la sua altezza in un range davvero ampio, offre un comodo uncino per la zavorra, e basterà sfilare il suo perno di sostegno centrale per ottenere un secondo accessorio, ovvero un monopiede.
In fascia bassa una delle miglior proposte è quella di Manfrotto Pixi, un modello da tavolo estremamente leggero e funzionale, facilissimo da posizionare ovunque o da tenere in mano per eseguire filmati stabili e precisi. La testa offre una notevole mobilità, grazie alla quale sarà possibile realizzare tante inquadrature diverse.
Tornando alla fascia medio bassa si trova un altro prodotto davvero ottimo, ovvero TackLife MLT01, facilissimo da usare in quanto dotato di comode clip di fissaggio per le gambe telescopiche, e di una livella laser con cui assicurarsi di aver regolato tutte le aste in modo corretto. Sarà poi facile da trasportare, inserendolo nell’apposita borsa. Attendere un periodo di sconti rende gran parte dei modelli facilmente accessibili da tutti, persino quelli professionali o altamente accessoriati.
Quale treppiede scegliere? Classifica (Top 5)
Prodotto | Offerta | Sconto | Voto |
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Domande frequenti
- Quanto dura un treppiede?
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Un modello di buona qualità può durare senza problemi per decine di anni, se viene usato solo in studio o in ambienti sicuri. Quelli adoperati in condizioni estreme e spostati spesso sono maggiormente soggetti a urti e intemperie, perciò dureranno meno.
- Come fare se usando un treppiede si ottengono comunque foto mosse?
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Bisogna controllare di aver chiuso bene tutti i morsetti o le viti delle sezioni telescopiche, e di aver posizionato correttamente i piedini e tutti gli agganci. Se il problema sono le vibrazioni delle proprie mani, conviene sfruttare il timer delle fotocamere, o se possibile azionarle con un telecomando.
- A cosa serve la staffa a L?
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È un tipo di piastra per attaccare l’apparecchiatura al treppiede, e come dice il nome è a forma di L. Aiuta a dare maggior sostegno quando si vogliono effettuare inquadrature verticali, ma non si dispone di una colonna pivotante.
- È un problema se il treppiede si bagna?
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Se è in carbonio non ci sono problemi, e neppure se l’alluminio è trattato per risultare waterproof. In ogni caso è importante asciugare bene ogni pezzo al termine dell’utilizzo, e in caso di acqua salata bisogna prima risciacquarli sotto al rubinetto, soprattutto sulle giunture, e poi asciugarli.
- Quali provvedimenti vanno presi per evitare infiltrazioni di polvere o sabbia?
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Chi deve usare il treppiede su terreni sabbiosi o sterrati dovrebbe, se possibile, aprirlo prima di arrivare sul posto, e poi evitare ulteriori regolazioni. In alternativa occorre limitare i cambi di altezza al minimo, e ripulire tutto alla fine, aiutandosi anche con pennellini o spazzole.
- Ci sono accorgimenti da prendere se si opera su terreni in pendenza?
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Oltre a sfruttare la livella, conviene tenere una sola gamba verso valle e accorciare le due a monte per aumentare la stabilità. In presenza di neve o altre superfici morbide è importante aprire poco le gambe, per evitare che flettano troppo affondando nel terreno.
- Quali interventi di manutenzione occorre effettuare?
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Bisogna pulirli, soprattutto nei modelli da viaggio, ma è importante spolverare anche quelli da studio. Si possono lavare con acqua, ma è fondamentale asciugarli bene. In questa fase si può controllare che le componenti siano prive di graffi o altri danni.
- Si possono eseguire eventuali riparazioni?
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Alcuni pezzi come le teste, i piedini o i perni possono essere sostituiti. In caso di graffi superficiali sull’alluminio trattato basta stare attenti a non bagnarlo eccessivamente, soprattutto con acqua salata. Se le gambe sono ammaccate, bucate o si spezzano, occorre comprare un treppiede nuovo.