Migliore tigelliera del 2024

Migliore tigelliera del 2024

Le ricette regionali racchiudono il meglio dei sapori locali e chi ama dilettarsi in cucina si trova spesso a voler ricreare quelle delizie anche a casa. Per le tigelle emiliane questo non è solo possibile ma altresì facile e divertente, a patto di utilizzare il giusto utensile come la tigelliera Elettro Center 379. All’interno dei suoi alloggiamenti si crea la perfetta camera di calore in cui le piccole gemme d’impasto possono prendere forma e dorarsi alla perfezione.

Confronto delle tigelliere migliori

Elettro Center 379

Il modello più venduto

Elettro Center 379

(4.2)

Offerta: 63,49 € Prezzo: 15,87 Sconto: 15,87 (100%) *

  • Fondo degli stampi con sistema radiante ad anelli
  • Maneggevole e comoda grazie al peso di 2,5 kg
  • Estremità dei manici in legno resistente al calore

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G3 Ferrari G10025 Tigella Mia

Opzione elettrica

G3 Ferrari G10025 Tigella Mia

(4.2)

Offerta: 125,00 € Prezzo: 156,25 Sconto: 31,25 (20%) *

  • Ottimo e ampio piano interno in pietra refrattaria
  • Altezza regolabile per dorare panini e toast farciti
  • Motore da 1200 W con termostato e spia luminosa

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Home 916100

Miglior rapporto in alluminio

Home 916100

(4.2)

Offerta: 74,54 € Prezzo: 83,81 Sconto: 9,27 (11%) *

  • Provvista di 6 stampi dal fondo liscio senza decori
  • Inclusa comoda impugnatura in plastica resistente
  • Componenti realizzati in alluminio spesso e robusto

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Come scegliere una tigelliera

Tipologie principali

Le prelibatezze tipiche dell’Emilia Romagna detengono una fama intramontabile, poiché contraddistinte da ingredienti e condimenti ricchi e saporiti a cui è difficile resistere. Fra le tante squisitezze di questa cucina regionale riscuotono sempre grande successo le tigelle, dette altresì crescentine, preparazioni originarie del modenese.

Se nell’antichità venivano cotte nei forni a legna su speciali supporti in terracotta e separate da foglie di castagno, oggi per realizzarle comunque in modo perfetto anche nelle cucine domestiche viene adoperata la tigelliera, utile ad attuare una metodologia maggiormente pratica, veloce e alla portata di tutti.

Gli spazi interni hanno il diametro standard di circa 9 cm

L’ampia varietà di versioni, all’interno della quale scegliere la migliore tigelliera, vede la sua primaria distinzione tra la padella per tigelle di uso prevalentemente casalingo, e la tigelliera elettrica professionale, categoria in cui si riscontrano pure alternative più semplici adatte a cuochi amatoriali.

In entrambi i casi, al di là dei tempi di riscaldamento, cuocere il piatto tipico emiliano nella tigelliera richiede davvero pochi minuti. Inoltre, la tigelliera di tipo elettrico può essere portata direttamente a tavola, così da trasformare il procedimento in un momento di allegra convivialità.

Tipologia Padella Elettrica
Struttura esterna Due parti identiche assemblate mediante la giuntura a cerniera posteriore, per consentire il movimento apri e chiudi Simile alle tradizionali piastre o tostiere elettriche, forma rettangolare oppure quadrata munita di base e coperchio richiudibile
Conformazione interna Presenta degli spazi circolari, tutti regolari nelle dimensioni e nelle decorazioni interne, quelle più comuni sono a fiore o ad anelli Di solito l’interno è costituito dal ripiano unico privo di stampi, in cui sistemare gli alimenti
Numero di porzioni Da 4 a 8 pezzi Fino a 15 e oltre nei modelli da ristorazione
Fonte di alimentazione Fornelli a gas, elettrici e induzione Corrente elettrica

Le due categorie di migliori tigelliere sono entrambe valide e funzionali. La scelta di acquisto è influenzata principalmente dalla preferenza verso una tipologia di cottura più tradizionale o al contrario maggiormente orientata a quella moderna, offerta dagli elettrodomestici.

Un secondo fattore determinante è l’uso che si intende fare della piastra per tigelle, in termini di frequenza e quantità di porzioni necessarie.

Se si intende farne un uso sporadico, per un numero di commensali contenuto o medio, può essere sufficiente la variante da fornello, mentre per l’impiego assiduo e con necessità di ottenere un grande numero di pezzi contemporaneamente risulta adatta l’ampia piastra elettrica.

Ognuna delle due cela vantaggi e peculiarità specifiche da analizzare attentamente in fase preliminare.

Componenti e materiali

Andando in profondità nella differenziazione tra la tigelliera classica e quella alimentata a corrente, vi sono diversi elementi da poter considerare al fine di avere tutte le informazioni necessarie a capire come scegliere quella giusta da acquistare per i propri gusti e necessità.

Valutando i materiali si può notare quanto nella miglior tigelliera a padella la scelta si snodi principalmente fra alluminio, leggero e ottimo conduttore di calore, ghisa, solida e robusta, e alluminio pressofuso, duraturo ed economico. Viene impiegato con meno frequenza l’acciaio, di solito munito di rivestimento antiaderente, pratico e antiruggine.

Le alternative di tigelliera in ghisa o alluminio sono quelle più classiche mentre la soluzione antiaderente è maggiormente recente. Tuttavia, per entrambe le opzioni sono reperibili tanti articoli caratterizzati dal buon rapporto qualità prezzo.

Componente Funzione Caratteristica Materiale
Fondo padella e coperchio Contengono gli stampi in cui collocare le crescentine durante la cottura I motivi delle decorazioni interne vengono impressi sulla superfice della tigella da entrambi i lati Alluminio, ghisa o acciaio
Manici Sono necessari a afferrare le due parti della tigelliera così da girarla in sicurezza Presentano la particolarità di essere piuttosto lunghi, circa 20-25 cm Alluminio, ghisa, acciaio o plastica
Impugnatura Da tenere per muovere e spostare l’attrezzo senza scottarsi È ergonomica e riveste solo la porzione finale dei lunghi manici Legno, spesso faggio, o plastiche atermiche come la bachelite (resina termoresistente)

Le dimensioni della tigelliera in ghisa così come quella in alluminio variano leggermente in base al numero di alloggiamenti predisposti. In media la piastra da 6 forme ha lunghezza, incluso il manico, di 54 cm, diametro di 28 cm e altezza da 3 a 5 cm circa. Il peso segna un punto a favore per gli articoli in alluminio, in media da 2,5 Kg, rispetto a quelle più pesanti in ghisa.

Passando alla piastra per tigelle elettrica le parti costitutive cambiano completamente, poiché si tratta di un apparecchio alimentato tramite corrente, quindi non utilizzabile sui fornelli. Dal punto di vista strutturale vi sono:

  • Scocca esterna
  • Piano cottura
  • Una o due maniglie
  • Supporti di stabilità

La scocca esterna è realizzata prevalentemente in alluminio pressofuso o in acciaio inox smaltato, colorato o neutro, dalla finitura opaca o satinata. Qui le misure risultano in genere più rilevanti della tigelliera a gas e mediamente sono di 46 x 39 x 12 cm con il peso di circa 9 Kg.

Il piano cottura è collocato come per la padella su entrambe le facce dello strumento, base e coperchio, in modo da cuocere anche qui sia sopra sia sotto nello stesso momento. Esso può presentare gli stampi preformati oppure il ripiano unico. In tal caso, vi si potranno inoltre cuocere toast, panini, piadine e altre preparazioni, con il sostanziale aumento della versatilità.

Supporti e manici sono a volte muniti di rivestimento antiscivolo in gomma o silicone

I materiali scelti sono gli stessi della scocca esterna, al di fuori della variante molto particolare di piano in pietra refrattaria, composta da sostanze naturali quali argilla, malta, terracotta e cordierite, i quali assorbono l’umidità, inglobano bene il calore e lo rilasciano gradualmente, cuocendo così in modo omogeneo senza bruciare il cibo.

L’apertura e la chiusura delle due parti è attuata mediante l’inserimento di una o due maniglie, di solito in materiale plastico atermico, allo scopo di agevolare l’utilizzatore e garantirne la sicurezza contro il rischio di bruciarsi.

Infine, possono essere previsti dei supporti di stabilità, ovvero piedini o staffe a cui è affidato il compito di tenere ben salda la tigelliera sul tavolo. Mantenendola sollevata di alcuni centimetri dal piano, favoriscono l’areazione del meccanismo di funzionamento al fine di evitare il surriscaldamento e il danneggiamento del supporto su cui è poggiata la tigelliera.

Funzionamento e compatibilità

La modalità di funzionamento presenta naturalmente delle differenze tra le due tipologie. La tigelliera da fornello funziona come la normale pentola da cucina, va posizionata sul fuoco per iniziare a cuocere l’alimento.

Quella di tipo elettrico presenta, invece, degli interessanti aspetti tecnici da analizzare più dettagliatamente. Lo svolgimento della fase operativa su questa soluzione è attuata attraverso la combinazione di alcune specifiche dotazioni, le principali sono ravvisabili in:

  • Motore
  • Manopola
  • Termostato
  • Spia luminosa
  • Regolazione altezza

Il sistema si basa sul motore di tipo AC (corrente alternata), comunemente installato sugli elettrodomestici, la cui potenza solitamente si attesta sui 1200 W, aumentando nei modelli di tigelliera professionale da ristorazione di fascia superiore. Tensione e frequenza, invece, registrano rispettivamente i 220 – 230 V e 50 Hz.

Il meccanismo si avvia nel momento in cui si inserisce la spina nella presa elettrica o con maggiore frequenza mediante la rotazione della manopola manuale. A essa è collegato il termostato interno regolabile su diverse intensità, atto a portare il dispositivo alla giusta temperatura, attivando il riscaldamento della resistenza.

L’accensione e lo spegnimento vengono segnalati dall’indicatore con spia luminosa, che si accende automaticamente all’avvio del meccanismo.

Nella tigelliera dotata di piano cottura unico, in alcune occasioni è disponibile la regolazione dell’altezza, ossia dello spazio vuoto tra base e coperchio. Ciò è dovuto alla possibilità di cuocervi pure altri alimenti. Dunque, si potrà all’occorrenza sistemare il primo livello per cucinare le tigelle e passare all’impostazione alta per panini, toast e focacce farcite che necessitano di più spazio.

A volte include come accessorio un cerchio taglia pasta dal medesimo diametro

Se, invece, si ha intenzione di comprare la miglior tigelliera in versione tegame il consiglio principale è di valutare attentamente la compatibilità con il piano cottura installato sulla propria cucina.

Infatti, per i fornelli a gas ed elettrici è adatta la tigelliera ghisa, alluminio e acciaio mentre il piano a induzione richiede delle accortezze in più. L’ideale tigelliera per induzione è quella provvista di fondo composto in un qualsiasi materiale ferroso, in grado di attivare il campo magnetico. Le sole scelte compatibili sono dunque ghisa, ferro, acciaio inossidabile e acciaio smaltato.

Qualora si preferisse comunque la tigelliera in alluminio, espediente decisamente vantaggioso è quello di acquistare un disco in acciaio inox da sistemare tra la pentola e il piano a induzione. Tale accessorio è piuttosto economico e facilmente reperibile online.

Un dettaglio interessante è la particolare conformazione degli alloggiamenti su alcuni modelli, caratterizzati da una decorazione interna a cerchi concentrici, detta tecnicamente sistema radiante ad anelli.

Tale accorgimento, oltre al lato estetico, svolge la particolare funzione di spargifiamma in seno allo stampo, poiché aiuta a diffondere il calore sulla superficie avvolgendo bene l’alimento, così da cuocere alla perfezione sia l’esterno sia il cuore della focaccina.

Suggerimenti di utilizzo

Dopo aver compreso gli aspetti salienti da considerare nella scelta dell’attrezzo si può facilmente intuire come cuocere le tigelle nella tigelliera, un’operazione semplice e divertente da eseguire soli o in compagnia dei propri ospiti, in occasione di cene originali dal sapore tradizionale.

Uno dei pregi di questa preparazione modenese sta nella versatilità, poiché possono essere farcite a piacere secondo i propri gusti. L’abbinamento principe è quello con salumi e formaggi, ma nulla vieta di dare spazio alla fantasia e condirle con paté, salse e verdure. E ancora per i più golosi, avendo un gusto neutro, si potranno ultimare in modalità dolce con crema al cioccolato o altri ingredienti.

Per i modelli più grandi è consigliato l’uso dello spargifiamma

La procedura inizia con la realizzazione dell’impasto, composto da ingredienti semplici i quali facilmente si trovano in molte cucine. È sufficiente amalgamare farina, acqua, lievito e strutto come prevede la ricetta originale. Il passo successivo è lasciare lievitare o “crescere” il preparato.

Non sono necessarie particolari istruzioni per capire il tegame tigelliera come si usa, infatti trascorso il tempo di lievitazione è sufficiente:

  1. Stendere l’impasto
  2. Creare le forme col tagliapasta
  3. Formare in alternativa palline a mano
  4. Preriscaldare la piastra su fuoco medio
  5. Attendere all’incirca 15 o 20 minuti
  6. Collocare le focaccine negli stampi
  7. Cuocere 2-3 minuti per ciascun lato

È molto importante far riscaldare molto bene la piastra a vuoto prima di collocarvi le crescentine. Sarà per questo necessario ricordarsi durante tale fase di girarla alcune volte in modo da raggiungere la giusta temperatura su entrambe le parti, irradiando adeguatamente con il giusto calore sia la base come il coperchio.

Per raggiungere l’omogeneità nel cuocerle è fondamentale che le forme abbiano tutte la stessa dimensione e altresì regolare la fiamma sulla media intensità.

Allo scopo di renderle ben cotte e dorate su entrambi i lati, è possibile seguire due metodi diversi. Il primo prevede di capovolgere completamente la tigelliera, tenendola per l’impugnatura, posizionando il lato superiore sul fuoco dopo pochi minuti. L’altra tecnica suggerisce di aprire il coperchio e girare manualmente i pezzi all’interno degli spazi, richiudendo e proseguendo poi la preparazione.

Nel caso in cui si stia adoperando una delle migliori tigelliere elettriche il procedimento è in sostanza il medesimo, con la differenza che l’apparecchio non va sistemato sul fornello ma collegato mediante cavo di alimentazione alla presa, avviando il riscaldamento tramite manopola.

Successivamente si inseriscono le tigelle sul ripiano dedicato e si richiude la piastra superiore. Trascorsi 2 o 3 minuti l’alimento è pronto da gustare, già cotto sia dalla parte superiore che inferiore per effetto della lastra riscaldante posta su entrambe le parti.

Cura e pulizia

I giusti consigli utili a mantenere con cura la propria tigelliera, affinché mantenga la sua integrità ed efficacia il più a lungo possibile, riguardano principalmente quella in versione da fornello. Quando si sceglie l’articolo in ghisa o alluminio, al primo utilizzo occorre effettuare il precondizionamento.

Lo scopo di tale procedura è quello di isolare la superfice dell’attrezzo dalla ruggine e dall’attaccarsi dei cibi, creando una sorta di rivestimento antiaderente. Per compierla correttamente occorre seguire dei passaggi ben precisi:

  1. Lavare e asciugare l’utensile
  2. Eliminare bene l’umidità residua
  3. Ungere tutte le parti con un grasso
  4. Rimuovere l’eccesso con carta cucina
  5. Far riscaldare sul fornello per 30 minuti

Quindi, al primo utilizzo la fase di lavaggio va eseguita con acqua tiepida e sapone neutro, come ad esempio quello di Marsiglia, per poi risciacquare accuratamente e asciugare con panno o canovaccio pulito. Al fine di eliminare l’umidità residua occorre effettuare la seconda asciugatura sul fuoco per alcuni minuti, così da evitare il rischio di irrancidire la sostanza lipidica.

Quest’ultima può essere di origine animale, strutto o lardo, oppure un qualsiasi olio vegetale, d’oliva, di semi, avocado o di altro genere. Dopo aver unto tutte le parti della tigelliera si dovrà rimuovere l’eccesso in modo tale da rendere lo strato di grasso estremamente sottile.

Nel momento in cui le particelle di olio subiscono l’azione del calore avviene la polimerizzazione, reazione chimica la quale porta quella patina di grasso a indurirsi, trasformandosi in una barriera volta a isolare il fondo del tegame. Solitamente tale procedura si esegue in forno ma per la tigelliera si effettua sul fornello.

Dopo l’uso gli alloggiamenti non vanno lavati con il detersivo

Alcuni consigliano di ungere sempre il fondo degli stampi prima di iniziare a cuocere le focaccine ma se l’impasto è stato eseguito correttamente e risulta ben asciutto questo passaggio non dovrebbe essere necessario, poiché l’impasto stesso contiene una percentuale di olio o strutto. Invece, in merito a come pulire la tigelliera successivamente al trattamento preliminare, occorre fare delle distinzioni in relazione al materiale di composizione.

Ogni volta che si cuoceranno le porzioni nel tegame in ghisa o alluminio esso, quando raffreddato, andrà solamente pulito con un morbido panno umido.

Quelle meno comuni in acciaio e antiaderenti, al contrario, possono essere lavate con detersivo per piatti e talvolta supportano l’inserimento nella lavastoviglie, sistemandole lontano da oggetti appuntiti o taglienti per evitare graffi al rivestimento.

La tigelliera di tipo elettrico non va mai oliata e si può pulire, sia esternamente sia nei ripiani interni, con una pezzetta inumidita senza l’aggiunta di detergenti. In presenza di pietra refrattaria questa non va mai contaminata con sostanze chimiche, per via del suo potere altamente assorbente.

Nel caso in cui durante la preparazione dei cibi essi vadano ad attaccarsi, per togliere i residui è possibile passare una spugnetta non abrasiva bagnata con acqua. Potrebbe verificarsi l’eventualità che perdurino delle macchie brune, le quali difficilmente potranno essere eliminate completamente, tuttavia queste ultime non andranno a inficiare le future sessioni di utilizzo.

Recensioni delle migliori tigelliere

1. Elettro Center 379

Cucina tradizionale e ottima funzionalità si combinano nelle dotazioni strutturali presenti sulla tigelliera Elettro Center 379, realizzata completamente in alluminio e munita di 7 stampi con sistema rompi fiamma ad anelli, per offrire in ogni occasione alimenti cotti a puntino in tempi rapidi.

Elettro Center 379

Il modello più venduto

Elettro Center 379

(4.2)

Offerta: 63,49 Prezzo: 15,87 Sconto: 15,87 (100%) *

Realizzare le gustose crescentine modenesi richiede l’uso di una buona tigelliera come Elettro Center 379 costituita dalla base e dal coperchio dotati di 7 alloggiamenti, ciascuno con diametro di 9 cm e altezza 1,5 cm, così da poter preparare ogni volta più pezzi contemporaneamente.

Ognuno di essi è caratterizzato dal fondo ad anelli concentrici ideale per diffondere il calore uniformemente. Questo dettaglio si aggiunge alle ottime qualità di conduttore proprie dell’alluminio, in grado di cuocere velocemente interno ed esterno annullando il rischio di avere focaccine bruciate fuori ma crude al centro.

L’oggetto riesce a mantenersi piuttosto leggero, grazie al peso contenuto di soli 2,5 Kg. Dunque, esso risulta agevole da sollevare e girare, adoperando la comoda impugnatura in legno, collocata all’estremità dei due lunghi manici in alluminio. Le dimensioni complessive raggiungono i 56 x 30 x 3 cm. Al primo utilizzo va unta con olio e successivamente pulita solo con un panno umido.

2. G3 Ferrari G10025 Tigella Mia

Versatile e pratica, la tigelliera moderna G3 Ferrari G10025 Tigella Mia alimentata elettricamente è l’alleata insostituibile delle cene in compagnia, grazie all’ampio piano cottura in pietra refrattaria che ospita fino a 15 unità contemporaneamente e, regolando l’altezza, pure toast e panini farciti.

G3 Ferrari G10025 Tigella Mia

Opzione elettrica

G3 Ferrari G10025 Tigella Mia

(4.2)

Offerta: 125,00 Prezzo: 156,25 Sconto: 31,25 (20%) *

I consumatori orientati sulla modernità e la praticità degli elettrodomestici possono apprezzare i vantaggi derivanti dal preparare le tipiche focaccine emiliane mediante la tigelliera G3 Ferrari G10025 Tigella Mia, dal design semplice e lineare che ben si inserisce in qualunque cucina.

Il sistema si basa sul motore AC da 1200 W, 230 V e 50 Hz, termostato, manopola di avviamento e spia luminosa. L’aspetto interessante è l’ottimo piano interno in pietra refrattaria da 38 x 22 cm, in cui inserire fino a 15 tigelle o in alternativa 8 toast, vista l’assenza degli stampi sferici. Le dimensioni complessive sono 46 x 12 x 39 cm, con peso di 9,5 Kg.

Grazie alla possibilità di regolare l’altezza del coperchio, scegliendo fra 2 livelli, si potranno tostare panini, piadine e snack farciti che necessitano di maggiore spazio. L’accuratezza della fattura emerge inoltre nell’aggiunta dei supporti per tenere sollevato l’apparecchio dal piano e delle 2 comode maniglie, il tutto in plastica dura atermica.

3. Home 916100

Solida e robusta, la tigelliera Home 916100 è l’accessorio su cui far affidamento per chi vuole dotarsi o regalare il giusto utensile per creare fino a 6 deliziose forme da farcire secondo i propri gusti. Ottimo l’alluminio dei due componenti, muniti entrambi di manico lungo e impugnatura in plastica.

Home 916100

Miglior rapporto in alluminio

Home 916100

(4.2)

Offerta: 74,54 Prezzo: 83,81 Sconto: 9,27 (11%) *

La misura media della tigelliera da fornello Home 916100, contenente 6 stampi per cuocere contemporaneamente diverse crescentine, è quella che meglio si adatta alle cucine in cui non si ha tanto spazio per riporre oggetti di grandi dimensioni. Il volume occupato dal tegame, infatti, non supera i 28 x 54 x 8 cm mentre il peso dell’oggetto si attesta sui 2,7 Kg.

Questo vantaggio però non va a ridurre la possibilità di poter cuocere tante porzioni per diversi commensali, poiché la composizione in alluminio garantisce dorature perfettamente omogenee in pochissimi minuti. Le pagnottine saranno così pronte per essere farcite con salumi, formaggi oppure ripieni dolci.

Gli alloggiamenti presentano la conformazione circolare adeguatamente liscia e precisa, così da conferire la giusta forma alla pallina di impasto da sistemare al loro interno. Il fondo degli spazi è liscio e privo di decorazioni o rilievi. Agganciati a base e coperchio vi sono infine i manici completi di impugnatura in plastica per non scottarsi anche senza presine.

Opinioni finali

Sia che si scelga di optare per la classica tipologia da impiegare sul fuoco sia quella versatile e moderna alimentata tramite corrente, quando si decide di comprare online la miglior tigelliera esiste l’eventualità di riscontare degli interessanti sconti, magari applicati su prezzi già molto contenuti, come quelli ravvisabili su molte delle varianti per fornelli.

In tal senso, fra le migliori proposte che si distinguono per l’ottimo rapporto qualità prezzo, riscuote molto successo Elettro Center 379, predisposta per cuocere 7 pagnottine. La sua particolarità è il fondo con motivo ad anelli concentrici, i quali realizzano il sistema radiante atto a svolgere la funzione di rompi fiamma interno agli stampi, offrendo di conseguenza eccellenti prestazioni nel cuocere gli alimenti, sia all’interno sia all’esterno.

La tigelliera elettrica può presentare dei costi superiori, giustificati delle numerose dotazioni aggiuntive, dalle quali consegue un livello di praticità piuttosto elevato. Se non si sa quale scegliere nell’ampia offerta disponibile, un’ottima soluzione da valutare è G3 Ferrari G10025 Tigella Mia, in cui spicca il piano in pietra refrattaria, il migliore fra gli altri materiali in grado di diffondere il calore in modo omogeneo. L’eventuale presenza di qualche sconto rende tale scelta ancora più allettante.

Fra le padelle caratterizzate dalla buona solidità della struttura rientra Home 916100, la cui composizione di alluminio risulta piuttosto spessa, trasmettendo l’immediata sensazione di robustezza e affidabilità. Qui si ha la possibilità di realizzare 6 pezzi da sistemare negli scomparti a fondo liscio. Il prodotto si colloca nella fascia di costo medio alta, tuttavia anche in assenza di offerte risulta un valido acquisto, capace di rispondere al meglio alle aspettative più esigenti.

La preferenza verso una versione o l’altra non comporta differenze nel risultato finale, ma piuttosto nella fase operativa di utilizzo. Grazie alla peculiarità della ricetta e alla facilità d'impiego, la tigelliera ben presto diventerà la protagonista indiscussa di cene e feste in compagnia di amici e familiari.

Quale tigelliera scegliere? Classifica (Top 3)

Prodotto Offerta Sconto Voto
Elettro Center 379 Elettro Center 379 63,49 € 15,87 * 15,87 € (100%) (4.2)
G3 Ferrari G10025 Tigella Mia G3 Ferrari G10025 Tigella Mia 125,00 € 156,25 * 31,25 € (20%) (4.2)
Home 916100 Home 916100 74,54 € 83,81 * 9,27 € (11%) (4.2)

Domande frequenti

Su quale misura di fornello è meglio usarla?

Dipende dalle dimensioni della tigelliera, in linea generale il fornello medio rappresenta la giusta combinazione tra intensità e ampiezza della fiamma.

La padella per tigelle in ghisa o alluminio va in lavastoviglie?

No, è sconsigliato l’uso della lavapiatti per la tigelliera realizzata in tali materiali, poiché potrebbe corrodersi e macchiarsi irrimediabilmente.

I manici presentano un blocco?

Non vi è questo tipo di fermo e non risulta necessario vista la solidità che già contraddistingue tali utensili da cucina.

Si può usare per cuocere uova, pancake o altre ricette?

In teoria si, tuttavia potrebbe verificarsi la spiacevole conseguenza di contaminazioni di odori, difficili da eliminare per l’impossibilità di lavare con acqua corrente e detersivo.

Quale profondità hanno gli stampi?

Nella maggior parte dei casi tale parametro è compreso fra 1,5 e 3 cm. In questo range vi è la misura ideale per riprodurre il prodotto secondo il metodo tradizionale.

In quanto tempo la tigelliera di tipo elettrico arriva a temperatura?

Solitamente la resistenza impiega dai 15 ai 20 minuti per raggiungere il punto di calore perfetto per disporre le focaccine, da quel momento si può adoperare per più cicli.

Si possono cuocere anche le tigelle surgelate?

Si con entrambe le tipologie di tigelliera, tuttavia è consigliato scongelarle prima lasciandole a temperatura ambiente per circa due ore.

La tigelliera fatta in ghisa o in alluminio è adatta al barbecue?

Sebbene siano materiali adatti, in questo caso specifico la fiamma risulterebbe troppo aggressiva per cucinare la delicata preparazione tipica emiliana.