Migliore tagliapiastrelle del 2024

Migliore tagliapiastrelle del 2024

In occasione di un trasferimento in una nuova casa o di lavori di manutenzione, restauro o rinnovamento della propria abitazione, può risultare relativamente frequente la necessità o il desiderio di dover cambiare i rivestimenti del bagno, della cucina, oppure sostituire la pavimentazione di alcuni locali. Einhell TC 800 è un tagliapiastrelle che potrà essere un supporto fondamentale, grazie al quale sarà possibile operare con rapidità e precisione, sia per un piastrellista di professione che per un amante del fai da te.

Confronto dei tagliapiastrelle migliori

Einhell TC 800

Il modello più venduto

Einhell TC 800

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Offerta: 89,55 € Prezzo: 95,95 Sconto: 6,40 (7%) *

  • Motore potente da 800 W che assicura versatilità
  • Serbatoio d’acqua per il raffreddamento della lama
  • Disco da taglio con protezione per garantire sicurezza

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Bosch PTC 640

Il prodotto migliore in assoluto

Bosch PTC 640

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Offerta: 187,78 € Prezzo: 229,10 Sconto: 41,32 (18%) *

  • Adatto pure per tagliare elementi in gres porcellanato
  • Con guida angolare per eseguire tagli precisi a 45°
  • Robusta rotella da 20 mm con rivestimento in titanio

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Sigma 6054137

Miglior rapporto qualità e prezzo

Sigma 6054137

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Offerta: 119,99 € Prezzo: 30,00 Sconto: 30,00 (100%) *

  • Dotato di struttura leggera e resistente in alluminio
  • Incisione a trazione garantisce velocità e precisione
  • Taglia elementi fino a un massimo di 37 cm di lato

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Come scegliere un tagliapiastrelle

Utilizzo e tipologie

Sebbene piastrellare superfici casalinghe, siano esse verticali od orizzontali, possa sembrare apparentemente un lavoro semplice, chiunque abbia già avuto l’occasione di cimentarsi in opere del genere sa bene che esse presentano delle difficoltà non da poco. Una tra le problematiche più comuni in tal senso è il taglio piastrelle, vale a dire la sagomatura di precisione degli elementi che andranno a comporre la pavimentazione o il rivestimento in questione. Soprattutto in presenza di stanze di forma non perfettamente regolare, ma non solo in tali occasioni, difficilmente la misura del locale coinciderà esattamente con la somma delle lunghezze delle mattonelle e, per eseguire un lavoro di qualità, sarà dunque necessario procedere alla sagomatura di precisione delle stesse.

Tale problematica si presenta indipendentemente dall’esperienza dell’operatore e, di conseguenza, sia un hobbysta alla prima esperienza che un piastrellista esperto necessiteranno di un apparecchio che consenta loro di portare a termine il lavoro. Un tagliapiastrelle svolge proprio questa funzione, facilmente deducibile dal nome stesso dell’utensile: avendo una mattonella di una misura maggiore, e quindi non adeguata alla porzione di area su cui si sta operando, è indispensabile sagomarla esattamente. Una macchina taglia mattonelle può tuttavia tornare utile anche in altre occasioni, per esempio la creazioni di decorazioni a mosaico e la riduzione di proporzioni per ottenere forme particolari.

Esistono, però, diverse tipologie di apparecchi, con strutture in alluminio pressofuso o acciaio inox, ed è indispensabile valutare attentamente le proprie esigenze per poter procedere alla scelta del modello più adatto alle varie necessità operative.

Tipologia Caratteristiche Utilizzo
Manuale, o taglierina Modelli di norma più economici, ad azionamento manuale, adatti alle necessità più basilari Usati in ambito hobbystico per operazioni semplici
Elettrico Apparecchi equipaggiati con motore elettrico, lavorano tramite rotazione del disco diamantato Molto versatili, possono essere impiegati per spessori notevoli
Ad acqua Simili ai modelli elettrici, ma equipaggiati con una vasca per il raffreddamento del disco Utilizzabili in tutti gli ambiti, compresi quelli professionali
Radiale Ingombranti e costosi, permettono di operare molto velocemente e con elevata precisione Tagliapiastrelle professionale, per lavori di grande entità

Come facilmente intuibile, i modelli radiali sono quelli più performanti e versatili, poiché permettono di venire incontro a necessità importanti, come quelle di un piastrellista esperto che svolga quotidianamente tali lavorazioni su superfici molto ampie, ad esempio un’intera abitazione. Per esigenze più contenute, come quelle di un amante del bricolage o di un professionista che operi su volumi meno consistenti, sarà, invece, più che sufficiente una macchina tagliapiastrelle meno dispendiosa, manuale o elettrica in base ai casi specifici.

Alimentazione elettrica

Un tagliapiastrelle ad acqua professionale è certamente una soluzione estremamente versatile, il cui funzionamento è paragonabile a quello di una sega circolare da banco. Questi modelli presentano infatti un piano d’appoggio su cui l’operatore fa scorrere l’elemento da sagomare verso un disco, normalmente diamantato: quest’ultimo gira grazie al movimento rotatorio che gli viene trasmesso dall’azione del motore elettrico e, per abrasione, esegue dunque la divisione della piastrella. Sebbene tali apparecchi tendano a produrre un certo quantitativo di polvere e risultino inevitabilmente più rumorosi di un tagliapiastrelle a funzionamento manuale, mediamente producendo una rumorosità attorno ai 90-100 dB, permettono di operare su spessori maggiori e su materiali più resistenti.

Il rivestimento diamantato dei dischi per il taglio serve ad aumentarne la durata, prevenendo una rapida usura

Come facilmente intuibile, una macchina taglia piastrelle alimentata tramite rete elettrica risulterà più pesante e meno comoda da trasportare per via delle dimensioni strutturali. Va detto, tuttavia, che tale aspetto risulta molte volte trascurabile, dal momento che la maggior parte di questi prodotti sono comunque realizzati per permetterne un utilizzo versatile in molte condizioni. Oltre a presentare talvolta strutture pieghevoli e pratiche maniglie che ne semplificano la movimentazione, mediamente i modelli realizzati per un utilizzo non troppo gravoso e impegnativo non superano i 60-70 cm di misura per lato, mentre il peso è normalmente compreso tra gli 8 e i 12 kg.

A fare la differenza per quanto riguarda l’efficacia operativa di questi tagliapiastrelle è chiaramente la potenza del motore, i giri a vuoto sviluppati e, conseguentemente, i materiali su cui possono essere impiegati.

Potenza Giri a vuoto Materiali e spessore
Tra 400 e 600 W Tra 1500 e 2500 giri/min Modelli utilizzabili per il bricolage e per tagli di normale entità, fino a 30 mm di spessore, su ceramiche e cotto
Tra 600 e 1000 W Tra 2500 e 3500 giri/min Strumentazioni di tipo semiprofessionale con cui è possibile effettuare tagli anche su gres fino a uno spessore di 40 mm
Tra i 1000 W e i 2000W Fino a 4500 giri/min Tagliapiastrelle grandi formati professionali, anche per pietra e per spessori oltre i 100 mm

Una delle caratteristiche più interessanti di tali apparecchiature è la presenza, soprattutto nel caso di un tagliapiastrelle elettrico ad acqua, di una vaschetta atta a contenerla affinché possa fungere da liquido di raffreddamento durante l’intera durata delle operazioni, raccogliendo inoltre i residui polverosi di lavorazione. Per effetto dell’alta velocità di rotazione impressa dal motore al disco diamantato che effettua la troncatura, infatti, è necessario un sistema che raffreddi il disco stesso, prevenendone l’usura e limitando la formazione delle polveri. In tali casi, durante il moto, la lama passerà all’interno del serbatoio dell’acqua inumidendosi e, di conseguenza, rendendo la lavorazione più pulita e la lama stessa più duratura.

Per quanto riguarda il corretto uso della vaschetta per il raffreddamento, sarà necessario seguire alcune indicazioni, come

  1. Riempire il serbatoio prima di ogni utilizzo
  2. Controllare il livello tramite le tacche presenti sul serbatoio
  3. Verificare che il disco diamantato sia immerso nel liquido per circa 1 cm
  4. Rabboccare di tanto in tanto per recuperare il liquido nebulizzato durante la lavorazione
  5. Svuotare al termine del lavoro con l’apposita valvola di scarico e asciugare tutto con un panno

È utile specificare che, prima di procedere al rabbocco dell’acqua dispersa per nebulizzazione durante l’uso, l’apparecchio dovrà essere staccato dall’alimentazione. Dopo aver versato il liquido necessario, potrà essere nuovamente collegato alla rete elettrica e sarà possibile riprendere il lavoro.

Azionamento manuale

Altrettanto semplice risulta il funzionamento di un tagliapiastrelle manuale, sebbene, di norma, essi risultino meno versatili dei modelli dotati di motore elettrico. Nonostante ciò, alcuni apparecchi manuali, in virtù di caratteristiche costruttive particolarmente buone o di elementi di taglio molto performanti, possono comunque essere impiegati per materiali più resistenti, anche se gli spessori massimi su cui poter operare rimangono comunque notevolmente inferiori rispetto ai macchinari alimentati tramite elettricità.

I modelli migliori sono provvisti di maniglie rivestite di gomma antiscivolo per aumentare il comfort di trasporto

Di norma, questi taglia mattonelle rientrano in una categoria decisamente più economica e destinata all’utilizzo hobbystico, sia per quanto riguarda le modalità d’impiego che nell’ottica della maneggevolezza. Tagliapiastrelle di tale tipo sono infatti solitamente dotati di una struttura particolarmente leggera, realizzata nella maggior parte dei casi in alluminio pressofuso, con dimensioni che spesso rientrano tra i 70 e i 90 cm, sebbene tali misure possano variare in base alle regolazioni presenti. Mediamente il loro peso è compreso tra i 5 e i 10 kg.

Il funzionamento è, inoltre, differente, rispetto a quello di un tagliapiastrelle ad acqua: nella fattispecie, con tali modelli, più che un vero proprio taglio, si effettua una profonda scanalatura sulla superficie della piastrella, la quale potrà poi essere divisa con precisione. Il procedimento operativo è quindi notevolmente diverso

  1. La mattonella viene fissata sul piano di lavoro con dei morsetti
  2. Si regola la posizione dell’elemento in base al lavoro da effettuare
  3. Con l’apposita leva si procede a scalfire la piastrella lungo la linea di separazione
  4. Utilizzando il separatore, la mattonella viene divisa secondo l’incisione prima realizzata

L’incisione sulla piastrella viene eseguita da una rotella tagliente, la quale può essere realizzata con materiali differenti, collegata alla leva comandata dall’operatore. Quest’ultima può permettere un movimento a spinta o a trazione: nel primo caso, è normalmente possibile tagliare pezzi più grandi e il movimento del braccio risulta più confortevole. Le leve a trazione, invece, sono più utili per lavorare su materiali più duri, adattandosi ad esempio a un utilizzo come tagliapiastrelle per gres porcellanato, pur diminuendo il comfort operativo e aumentando la forza che dovrà essere applicata.

È bene specificare in cosa consiste il separatore, ovvero l’elemento che permette di dividere con precisione il pezzo scalfito. Può essere fisso o mobile ma, in qualsiasi caso, sarà costituito da piedini che, facendo forza sulla leva, spingono sui due lati della mattonella, separandola lungo la linea di incisione. Nonostante questi prodotti permettano, di norma, di lavorare su spessori minori rispetto ai modelli elettrici e richiedano uno sforzo fisico maggiore, il grande vantaggio risiede nella pressoché totale assenza di polvere prodotta, oltre che in una più elevata maneggevolezza. Tali apparecchi sono dunque consigliati per un utilizzo prevalentemente amatoriale e per svolgere lavorazioni su superfici non molto estese, tenendo inoltre presente che non sarà semplice produrre pezzi piccoli e, in mancanza di esperienza, può sussistere il rischio di rottura del pezzo stesso.

Elementi per il taglio

Una volta definite le caratteristiche generali riguardanti la struttura e l’alimentazione di un tagliapiastrelle ad acqua o manuale, è utile spendere qualche parola sugli elementi fondamentali che definiscono l’utilizzo della stessa, ovvero le lame per la sagomatura. A seconda del modello, esse possono presentare specifiche molto diverse, condizionando di fatto la modalità operativa, dal momento che un tagliapiastrelle motorizzato lavorerà in maniera molto differente da un apparecchio a funzionamento manuale. Il taglio mattonelle può, infatti, avvenire grazie a due diverse tipologie di lame, ovvero

  • Rotella
  • Disco diamantato

La rotella è l’elemento di norma montato su un tagliamattonelle ad azionamento manuale. Lavorando quest’ultimo per incisione, essa dovrà avere delle peculiarità che la rendano adatta a tale scopo, come ad esempio una buon affilatura. Il compito di queste rotelle è l’esecuzione di una scalfitura abbastanza profonda da rendere possibile la successiva divisione della piastrella e la loro composizione fisica è diversa in base al materiale per il cui taglio sono state progettate.

Esistono in commercio ruote di varie tipologie, tuttavia le più comuni sono in acciaio, in metallo duro, o widia, e in carburo di tungsteno. Le prime possono essere impiegate in maniera relativamente settoriale, mentre le più versatili e le più comunemente utilizzate sono realizzate in carburo di tungsteno, talvolta con rivestimenti in titanio: possono essere adatte a materiali come la ceramica, il cotto, la maiolica e il gres porcellanato.

La rotella si muove su rotaie in ferro dedicate, le quali dovranno essere mantenute pulite e ben lubrificate

Il diametro della rotella definisce inoltre la profondità di taglio, ovvero lo spessore massimo che è possibile incidere sulla piastrella. Sul mercato si possono rintracciare diametri da un minimo di 6 mm a un massimo di 22 mm e, in base alla misura massima supportata, tali elementi possono essere agevolmente sostituiti per venire incontro alle esigenze del momento. Il cambio della rotella è un procedimento semplice e rapido: sarà infatti sufficiente estrarre il perno presente sulla leva per la troncatura, rimuovere la vecchia rotella, posizionare correttamente quella nuova e poi inserire nuovamente il perno di tenuta nel proprio alloggiamento.

Diversamente, invece, un tagliapiastrelle con motore elettrico è dotato di un disco diamantato che, operando per abrasione, effettua la sagomatura del pezzo in questione. Roteando ad una velocità molto più elevata rispetto alla rotella manuale, tali lame, sebbene maggiormente soggette ad usura se non è presente il raffreddamento ad acqua, risultano più efficaci e più versatili. Esistono dischi continui e segmentati, questi ultimi utili per materiali resistenti, tipo il cemento. La forma ne definisce dunque la casistica migliore di utilizzo e gli elementi su cui possono operare: vengono infatti prodotte lame apposite per la lavorazione della ceramica, della maiolica, dei materiali vetrosi, dei blocchi in cemento e delle mattonelle, oltre che tipologie specifiche per taglia piastrelle gres porcellanato.

Chiaramente, in base all’utilizzo previsto, dovrà essere montato un disco con caratteristiche adatte al materiale su cui si andrà a lavorare, avendo cura di verificare il diametro massimo che il taglia mattonelle ad acqua può supportare, normalmente compreso tra i 150 e i 240 mm, e le caratteristiche d’impiego della lama stessa. La maggior parte dei modelli offrono in dotazione un solo disco diamantato continuo, tuttavia, in caso di sostituzione, sarà necessario verificare le specifiche della lama stessa per assicurarsi che corrispondano con il tipo di lavoro che si intende svolgere.

Regolazioni e accessori

A influenzare notevolmente la versatilità e la capacità operativa della macchina per tagliare piastrelle sono anche i parametri concernenti la larghezza e lo spessore di taglio. La prima variabile dipende principalmente dalle dimensioni del tagliapiastrelle ad acqua o manuale: banalmente, un apparecchio con un lato di 50 cm non potrà permettere la troncatura di una mattonella da 60 cm. Se si prevede dunque di lavorare con pezzi di misure importanti, sarà necessario dotarsi di un utensile con dimensioni adeguate.

A tal proposito, è inoltre utile tenere presente che, in caso di tagli diagonali, la lunghezza massima di taglio consentita dovrà essere più elevata della misura del lato della mattonella. In linea generale, valori che mediamente possono risultare sufficienti per un utilizzo amatoriale sono di circa 50-60 cm per la troncatura perpendicolare e 40-45 cm per operare a 45°. Lo spessore è invece definito in gran parte dalla lama montata sull’apparecchio e varia mediamente tra i 14 mm dei modelli manuali e i 30-40 mm per quelli elettrici.

Alcuni modelli manuali sono dotati di accessori che permettono di effettuare anche tagli circolari

All’interno di tali parametri è possibile agire, tramite apposite regolazioni, sulle misure della sagomatura. Sono infatti quasi sempre presenti dei righelli, con scala millimetrica, per visualizzare e definire con precisione la linea sulla quale eseguire la divisione della piastrella. I modelli elettrici sono inoltre spesso dotati anche di un piano di lavoro inclinabile, caratteristica che renderà possibile regolare l’inclinazione del taglio sullo spessore della piastrella, normalmente da 0° a 45°. Tale funzione può risultare particolarmente utile per realizzare, ad esempio, battiscopa e altri rivestimenti con forme specifiche. È, in aggiunta possibile trovare macchinari equipaggiati con alcuni accessori, come ad esempio

  • Goniometro
  • Guide laterali
  • Piano estensibile.

Il goniometro può tornare utile per eseguire tagli obliqui, permettendo la misurazione dell’angolazione precisa della linea di troncatura. Potendo di norma agire all’interno di un campo che va da 0° a 45°, tali elementi possono essere sostituiti efficacemente dalla presenza di una semplice squadra graduata, la quale tuttavia non consentirà l’esecuzione di tagli con angolazioni particolari, bensì solo di quelli perpendicolari e diagonali. Le guide laterali, invece, anch’esse quasi sempre integrate con un righello, servono a garantire la precisione e l’andamento parallelo della lavorazione. La possibilità di estendere il piano di lavoro è invece una caratteristica che è possibile ritrovare più di frequente nei taglia piastrelle ad acqua funzionanti ad energia elettrica. In parole povere, tali elementi aggiuntivi permettono di aumentare la superficie del banco operativo, consentendo quindi di operare potenzialmente su pezzi di dimensioni più estese.

Sicurezza e manutenzione

Una macchinetta taglia piastrelle, se utilizzata con buonsenso e conformemente allo scopo per il quale essa è stata progettata, non risulta essere particolarmente pericolosa per l’operatore. Per effettuare tali considerazioni è tuttavia necessario distinguere i rischi derivanti dall’impiego di un modello manuale piuttosto che di un tagliapiastrelle collegata alla rete elettrica. Nel primo caso, infatti, sarà sufficiente fare attenzione alla posizione di una mano, mentre l’altra aziona la leva collegata alla rotella. Diversamente, l’unica precauzione operativa da adottare sarà di tipo biomeccanico, ovvero, soprattutto in caso di sessioni lavorative lunghe, è consigliabile effettuare pause regolari per non sovraccaricare eccessivamente le articolazioni del polso e del gomito.

Per prendere confidenza con l’apparecchio può essere utile fare delle prove di taglio su pezzi di recupero

Al contrario, l’impiego di un modello a motore necessita di qualche precauzione in più, poiché meno controllabile direttamente dall’operatore. Tra le principali indicazioni riguardanti la sicurezza, è possibile elencare le seguenti

  • Posizionare le mani lontano dalla traiettoria della lama
  • Evitare interventi sulla lama durante il funzionamento
  • Assicurarsi che il serbatoio per l’acqua sia sempre pieno
  • Iniziare le operazioni solo dopo che il disco raggiunge la velocità massima
  • Valutare di avere a disposizione un adeguato spazio di manovra nell’area di lavoro

In aggiunta a tali precauzioni di massima, ovviamente, sarà necessario seguire scrupolosamente le indicazioni fornite dal produttore nel manuale d’uso, comprese le specifiche per il ricambio delle lame. Anche nel caso in cui il tagliapiastrelle fosse munito di vaschetta dell’acqua per il raffreddamento, sarà comunque bene provvedere a lavorare in un ambiente adeguatamente ventilato e indossare una mascherina per proteggere le vie respiratorie. Laddove presente, non dovrà essere manomessa la copertura di sicurezza della lama e, oltre a mantenere la zona lavorativa pulita e ordinata, dovranno essere indossati tutti gli appositi dispositivi di protezione individuale, come tappi auricolari, occhiali e adeguato abbigliamento antinfortunistico.

La manutenzione ordinaria di un tagliapiastrelle, manuale o elettrico che sia, allo stesso modo, risulta piuttosto semplice. Il piano di lavoro dovrà essere ripulito bene dopo ogni lavorazione, con uno straccio asciutto o con l’ausilio di un compressore e dovrà essere tenuto scrupolosamente sotto controllo lo stato conservativo degli utensili per la sagomatura. Dischi e rotelle usurate, oltre a ostacolare la precisione e la qualità della lavorazione, possono risultare meno sicure: in caso di usura, sarà quindi necessario procedere all’immediata sostituzione. Periodicamente, è bene inoltre effettuare la lubrificazione di tali elementi con un po’ di grasso. Per quanto riguarda un tagliapiastrelle alimentato a elettricità, dovranno anche essere monitorate regolarmente le condizioni dei cavi, i quali andranno cambiati se risultassero per qualche motivo danneggiati.

Recensioni dei migliori tagliapiastrelle

1. Einhell TC 800

Potente, confortevole e, per merito di numerose regolazioni di cui dispone, versatile, Einhell TC 800 è performante anche in situazioni impegnative. Un tagliapiastrelle affidabile e robusto, che potrà configurarsi come un ottimo alleato per soddisfare senza problemi pure esigenze professionali.

Einhell TC 800

Il modello più venduto

Einhell TC 800

(4.2)

Offerta: 89,55 Prezzo: 95,95 Sconto: 6,40 (7%) *

Che si tratti di rinnovare il rivestimento delle pareti del bagno o di posare un nuovo pavimento, Einhell TC 800 rende sicure, rapide e precise le operazioni di troncatura. Il serbatoio dell’acqua integrato garantisce un raffreddamento ideale della lama diamantata da 180 mm, mentre il motore elettrico da 800 W sviluppa una velocità a vuoto di 2950 giri/min e assicura la possibilità di lavorare su diversi tipi di materiale, compresi i più resistenti.

Le regolazioni di questo tagliapiastrelle consentono di operare su spessori fino a 34 mm per tagli a 90° e fino a 14 mm per tagli a 45°, mentre il piano di lavoro è inclinabile fino a 45°. Quest’ultimo, dotato di guida parallela graduata, guida angolare e piedini antiscivolo, ha delle misure di 39,5 x 38,5 cm, permettendo di operare sulle mattonelle più comunemente utilizzate. La protezione del disco diamantato garantisce sicurezza, mentre un’impugnatura e un peso di soli 9,1 kg ne rendono semplice la movimentazione.

2. Bosch PTC 640

Compatto, semplice da usare e dotato di ottime caratteristiche costruttive, il tagliapiastrelle ad azionamento manuale Bosch PTC 640 assicura un’ampia versatilità operativa. Facile da trasportare e robusto, si adatta a diverse esigenze, venendo incontro ad amanti del fai da te e a situazioni professionali.

Bosch PTC 640

Il prodotto migliore in assoluto

Bosch PTC 640

(4.2)

Offerta: 187,78 Prezzo: 229,10 Sconto: 41,32 (18%) *

Incidere e dividere con precisione mattonelle può risultare un lavoro particolarmente rapido e leggero, se effettuato con l’ausilio di Bosch PTC 640. La compattezza, la presenza delle apposite maniglie e il peso di 9,1 kg ne consentono un trasporto agevole, pur potendo contare su una discreta versatilità operativa. Sarà infatti possibile tagliare elementi con uno spessore massimo di 12 mm e con dimensioni 45 x 45 cm, permettendo tagli anche in diagonale fino a 640 mm.

La rotella in dotazione da 20 mm, in carburo di tungsteno con rivestimento in titanio, risulta adatta per elementi in ceramica e gres porcellanato, le quali possono essere fissate al tagliapiastrelle in tutta sicurezza, mentre la base estensibile assicura comodità operativa anche per pezzi di grandi dimensioni. La squadra graduata e il goniometro offrono la massima precisione anche in caso di troncature oblique, mentre gli elementi separatori, integrati nella leva collegata alla rotella, permettono una divisione netta e rapida del pezzo in lavorazione.

3. Sigma 6054137

Incredibilmente leggero e maneggevole, progettato appositamente per ambito amatoriale, un tagliapiastrelle come Sigma 6054137 risulta adatto a molte circostanze lavorative. Garantendo precisione e semplicità operativa, velocizza notevolmente il lavoro di un hobbysta, anche con poca esperienza.

Sigma 6054137

Miglior rapporto qualità e prezzo

Sigma 6054137

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Offerta: 119,99 Prezzo: 30,00 Sconto: 30,00 (100%) *

Ideata principalmente per essere un supporto maneggevole e particolarmente facile da utilizzare, Sigma 6054137 è un’apparecchiatura a funzionamento manuale con una robusta, ma leggerissima, struttura in alluminio. La rotella al carburo di tungsteno fornita in dotazione, azionata con una leva a trazione, permette di lavorare su elementi con spessore fino a 15 mm, mentre la lunghezza massima di incisione è di 37 cm, consentendo un’operatività massima in senso diagonale di 26 cm.

Il lavoro può essere impostato con facilità, grazie alla squadra con scala millimetrica orientabile in entrambi i sensi fino a 45°, potendo contare su massima precisione in ogni situazione. Oltre che una doppia scala di misura per leggere pure la lunghezza della diagonale, è presente un tasto di posizionamento rapido per impostare velocemente la lavorazione seguendo le angolazioni utilizzate più di frequente. Precisione lavorativa, rapidità di utilizzo e praticità di trasporto sono le migliori caratteristiche di questo tagliapiastrelle.

Opinioni finali

Qualsiasi amante del fai da te che si dedichi ad attività concernenti la pavimentazione, il rinnovamento dei rivestimenti o la posa di mattonelle in genere non può fare a meno di possedere un tagliapiastrelle. Tali macchinari semplificano e velocizzano notevolmente questo tipo di lavorazioni, garantendo inoltre alti livelli di precisione operativa. Prendere una decisione su quale scegliere tra i vari modelli presenti sul mercato può tuttavia non essere così semplice, data l’ampia gamma di possibilità, di prezzi e di caratteristiche che è possibile rintracciare.

In caso ci si voglia orientare verso l’acquisto di un apparecchio alimentato a energia elettrica, una tra le migliori possibilità offerte è senza dubbio Einhell TC 800. Performante e versatile, questo tagliapiastrelle garantisce affidabilità, robustezza, semplicità di utilizzo e ampie possibilità di regolazioni operative. Il suo prezzo di mercato è a dir poco competitivo e, senza dover attendere sconti, può essere un acquisto consigliato sia ai professionisti che agli amatori e neofiti del bricolage.

La miglior opzione per chi invece fosse alla ricerca di un modello facile da trasportare, ma dotato di caratteristiche che lo rendano adatto a ogni tipologia di lavorazione, comprese quelle più impegnative, potrebbe essere Bosch PTC 640. Facilmente impiegabile per un’ampia gamma di operazioni di troncatura, questo prodotto ad azionamento manuale giustifica il suo costo con un’altissima qualità costruttiva e con un’affidabilità di ottimo livello. Per utilizzi frequenti, la presenza di un’offerta potrebbe rendere questo acquisto quasi inevitabile.

Se si desidera al contrario puntare tutto sulla maneggevolezza e sulla semplicità d’impiego, pur senza spendere cifre elevate, Sigma 6054137 può facilmente essere identificata come la migliore possibilità offerta dalla fascia commerciale medio-bassa. Pur non essendo adatto a un utilizzo particolarmente gravoso, questo tagliapiastrelle leggerissimo a funzionamento manuale risulta versatile e robusto: adattandosi bene alle più comuni necessità di un amante del fai da te, approfittando magari anche di uno sconto, questo prodotto è allettante per un’ampia schiera di hobbysti, neofiti compresi.

In linea generica, comunque, l’acquisto di un modello adatto alle proprie esigenze deve essere valutato principalmente in base alla frequenza e all’ambito di impiego. Un piastrellista che necessiti di strumentazione performante che velocizzi il proprio lavoro probabilmente preferirà dotarsi di un potente macchinario elettrico, mentre per un amatore che desideri rinnovare casa propria, un apparecchio manuale potrebbe risultare più indicato. In ogni caso, maneggevolezza e precisione sono le qualità che dovranno essere tenute necessariamente in maggiore considerazione al momento di scegliere il prodotto più adatto alle differenti esigenze operative.

Quale tagliapiastrelle scegliere? Classifica (Top 3)

Prodotto Offerta Sconto Voto
Einhell TC 800 Einhell TC 800 89,55 € 95,95 * 6,40 € (7%) (4.2)
Bosch PTC 640 Bosch PTC 640 187,78 € 229,10 * 41,32 € (18%) (4.2)
Sigma 6054137 Sigma 6054137 119,99 € 30,00 * 30,00 € (100%) (4.2)

Domande frequenti

Si può utilizzare come una sega circolare da banco per tagliare il legno?

No. Oltre a necessitare di dischi differenti, per operare efficacemente sul legno occorrono motori che sviluppino un più elevato numero di giri al minuto.

È possibile tagliare il vetro?

Sì, montando lame o rotelle apposite un tagliapiastrelle può essere utilizzato anche per operare su lastre di vetro. Sarà tuttavia necessario acquisire esperienza nella lavorazione per non rischiare la rottura dei pezzi in lavorazione.

Può dividere anche coppi o tegole?

Con i giusti utensili adatti a tali materiali sì, anche se nella maggior parte dei casi lo spessore massimo di taglio non è sufficiente per lavorare su elementi con tali forme.

Senza il raffreddamento ad acqua produce molta polvere?

In mancanza di vaschetta per il raffreddamento, l’utilizzo di un tagliapiastrelle a motore può in effetti causare la presenza di molta polvere. I modelli ad azionamento manuale, al contrario, non producono scorie di sorta.

È utilizzabile per sagomare mattoni?

Esistono dischi per operare su materiali edili, come i mattoni, tuttavia la maggior parte dei modelli non consentono di lavorare su spessori così elevati.

Si possono troncare lastre di pietra?

Sì. Un modello alimentato con energia elettrica e dotato di un motore sufficientemente potente, almeno 1000 W, con una lama adeguata può essere impiegato con successo anche su lastre di pietra.

È possibile montare la macchina su dei cavalletti di supporto?

Sì, anche se sarà necessario verificare la stabilità del piano di appoggio, che dovrà essere abbastanza ampio da contenere l’apparecchio nella sua interezza. Inoltre, sarà necessario che la struttura risulti stabile e perfettamente orizzontale.

Si possono sagomare piccole mattonelle per mosaici?

Certamente sì, anche se, in presenza di pezzi molto piccoli, sarà necessario operare con particolare attenzione e il tagliapiastrelle dovrà consentire regolazioni di grande precisione.