Migliore stendibiancheria del 2024

Usi e struttura

Che abitiamo da soli o che abbiamo una famiglia numerosa, la lavatrice e il lavaggio dei panni fanno parte della nostre routine settimanale. Ciò significa che, indipendentemente dalla quantità di vestiti che abbiamo da asciugare, avremo bisogno di uno stendipanni alto o basso, grande o piccolo dove poter lasciare asciugare i nostri capi di abbigliamento, riducendo al minimo le tempistiche di asciugatura e evitando che i vestiti finiscano per spiegazzarsi eccessivamente.

Indipendentemente dalla tipologia, lo stendino è costituito da una struttura centrale e da un numero variabile di tubi dal diametro differente sui quali dovremo adagiare i vestiti in modo ordinato per far sì che si asciughino rapidamente. Il fatto che i vestiti vengano distesi, significa che le parti bagnate non formeranno depositi ma che verranno esposte maggiormente all’azione del sole e dell’aria.

A parte nel caso degli stendini elettrici – ovvero dotati di una struttura auto-riscaldante che asciuga i vestiti grazie all’azione del calore – l’operazione di asciugatura è completamente naturale. Nel caso degli stendibiancheria da esterno, il sole e il vento si occuperanno di far evaporare l’acqua, mentre nel caso dei modelli da interno possiamo lasciare che i panni si asciughino naturalmente o possiamo sfruttare l’azione di un deumidificatore per accelerare il processo.

La struttura e la tipologia influiscono sulle tempistiche di asciugatura

Tra i vari aspetti da tenere in considerazione al momento dell’acquisto, oltre a tipologia e qualità dei materiali, non possiamo dimenticare le dimensioni. Questo fattore, a sua volta, dipende da diversi aspetti, come ad esempio dalla quantità di panni che ci troviamo a dover stendere quotidianamente o settimanalmente o lo spazio che abbiamo a disposizione all’interno della nostra abitazione.

Chi abita in un monolocale e non ha generalmente grandi quantità di abiti da stendere può optare per un modello salvaspazio dalla struttura pieghevole, mentre chi ha una famiglia numerosa o ha semplicemente molto spazio a disposizione può optare per i più comodi e grandi modelli modulabili o a torre.

Le dimensioni, poi, influiscono sullo spazio a disposizione per stendere, espresso in metri di stenditura. Questo valore indica lo spazio totale a disposizione e si ricava dalla somma della lunghezza di ogni asticella. Ad esempio, se lo stendino verticale o orizzontale in questione è dotato di cinque tubi da 2 metri di lunghezza ognuno, allora lo spazio totale sarà di dieci metri.

Il numero dei metri di stenditura rappresenta un elemento molto importante da tenere in considerazione, poiché, in alcune occasioni, capita che il prodotto in questione abbia una struttura molto grande ma non molti metri di stenditura effettivi a disposizione e, allo stesso tempo, alcuni modelli di piccole dimensioni finiscono per offrirci molti metri di filo e tubi per stendere grandi quantità di abiti.

Modelli e tipologie

Uno dei fattori principali da valutare prima di procedere con la scelta riguarda la tipologia di stendino. In base alle nostre esigenze, al nostro budget e allo spazio che abbiamo a disposizione, infatti, possiamo scegliere tra una vasta gamma di modelli che si differenziano per grandezza e tipologia. I modelli principali che possiamo trovare in commercio sono elencati e descritti nella tabella qui di seguito.

Il numero di modelli disponibili sul mercato è altissimo, e la varietà di prodotti è in continua crescita. Ciò significa che fare una scelta che risponda alle nostre esigenze e si riveli adatta alle nostre necessità non è sempre facile. Indubbiamente, un fattore da tenere in considerazione prima di procedere con la scelta del modello è lo spazio che abbiamo a disposizione e il luogo o ambiente dove intendiamo utilizzarlo o installarlo.

Quanti non hanno molto spazio a disposizione, possono optare per le più pratiche e discrete opzioni da parete e da soffitto, senza dimenticare lo stendibiancheria a torre. La variante a parete e stendibiancheria da soffitto sono due praticissime alternative per quanti non hanno lo spazio a disposizione per utilizzare un modello con ruote o a struttura fissa.

Queste varianti vengono, appunto, fissate al muro o al soffitto e hanno generalmente una struttura telescopica che viene estratta solamente in caso di necessità, mentre viene richiusa quando non è in uso, riducendo l’ingombro al minimo. Quello da parete richiudibile spesso offre la doppia funzionalità di asta per l’asciugamano oltre che a quella di stendino a muro. Lo stendino da soffitto, invece, può essere aperto sia manualmente che tramite un telecomando nel caso dei prodotti più moderni e sofisticati.

Un altro modo per risparmiare spazio è optare per uno stendibiancheria verticale con più livelli – spesso dotato anche di bracci modulabili – o più semplicemente per una variante da piccoli spazi con la struttura pieghevole. Uno stendino allungabile, infatti, può essere ridotto ad un ingombro di pochi centimetri quando non è in uso, ma può comunque avere uno spazio di stenditura notevole, permettendoci di stendere anche grandi quantità di panni.

Interni ed esterni

Indubbiamente, il metodo più veloce per asciugare i panni è lasciarli esposti alla luce del sole, la quale riscalda gli abiti eliminando ogni traccia di bagnato. Non sempre, però, abbiamo a disposizione un giardino, un terrazzo o un balcone sufficientemente grande per poter approfittare del calore naturale del sole.

Per di più, spesso capita che un acquazzone o le temperature fredde ci impediscano di stendere all’aperto, costringendoci a trovare soluzioni alternative per poter asciugare il bucato. In commercio possiamo trovare moltissime varianti che si adattano alle varie situazioni:

• Stendibiancheria da giardino
• Stendino da balcone
• Variante da finestra
• Modelli sia da interno che da esterno

La variante da giardino spesso corrisponde a quella ad ombrello, caratterizzata da un’asta centrale fissa o regolabile, che può spesso essere orientata in modo da catturare con più facilità i raggi solari e schermare i panni dal vento, impedendo che la brezza li faccia cadere.

I modelli da giardino hanno generalmente una struttura piuttosto grande e robusta che resista agli agenti atmosferici, che non si rovini a causa dei raggi del sole e che non cada alla prima folata di vento.

Dato che, però, non tutti hanno un giardino spazioso a disposizione, i modelli da esterno si sono trasformati principalmente in stendibiancheria da balcone o, addirittura, da ringhiera. Questi modelli hanno un funzionamento molto simile a quello degli stendini da muro, poiché vengono fissati alla ringhiera o alla parete del terrazzo in modo che possano essere aperti all’occorrenza senza che risultino eccessivamente ingombranti quando non sono in uso.

I modelli da esterno sono più pesanti e robusti rispetto a quelli da interno

Anche la variante da finestra ha un funzionamento molto simile a quello dello stendibiancheria da muro. Questo modello può essere installato sia all’interno che all’esterno dell’abitazione – in entrambi i casi viene fissato alla base della finestra – e può essere fissato in maniera permanente o temporaria.

Nel primo caso viene installato con tasselli e viti, mentre nel secondo caso viene semplicemente agganciato, senza l’ausilio di viti. Anche il modello da finestra è un modello allungabile che, però, generalmente non è in grado di supportare carichi particolarmente elevati.

Infine, il modello più versatile è quello che può essere usato sul balcone o da interni e che può essere spostato con facilità da un ambiente all’altro. All’interno della categoria dei modelli più versatili rientra indubbiamente la variante con ruote – che può essere fatta scivolare dalla lavanderia al giardino o che può essere spostata dal soggiorno al terrazzo a seconda delle esigenze – ma anche i modelli sprovvisti di ruote ma con struttura pieghevole o leggera che possa essere facilmente sollevata e spostata.

Carico e materiali

Un ultimo aspetto importante da tenere in considerazione al momento dell’acquisto è la capacità di carico, ovvero quanto peso – e quindi quanta biancheria – il modello in questione è in grado di supportare. In generale, un modello piccolo è in grado di supportare pochi chili – fino ad un massimo di cinque – mentre quelli più sofisticati hanno una capacità maggiore che ci permette di stendere l’intero contenuto di lavatrici da nove chili e più.

Questo fattore è fondamentale soprattutto per quanti hanno famiglie numerose e, quindi, si trovano spesso a dover lavare e stendere grandi quantità di vestiti, mentre rappresenta un problema marginale per quanti non hanno particolari necessità e non hanno grandi quantità di panni da far asciugare. La capacità di carico dipende indubbiamente dalla struttura, ma viene influenzata notevolmente dalla qualità dei materiali. I più utilizzati sono:

• Acciaio inox
• Alluminio
• Legno
• Plastica

Tra tutti, quelli in acciaio inox sono tra i più resistenti, in grado anche di supportare carichi molto elevati come lenzuola o asciugamani bagnati, mentre i prodotti in plastica tendono ad avere un grado di resistenza inferiore e a rompersi con maggior facilità. Anche quelli in alluminio sono piuttosto robusti, così come quelli in legno, anche se questi ultimi non sono particolarmente indicati per un uso all’aperto.

Oltre al materiale della struttura, poi, è da tenere in considerazione la qualità dei fili o dei pali sui quali verranno effettivamente stesi gli abiti. In generale, maggiore è la tensione – o il grado di rigidità – dei fili e maggiore il diametro dei pali, più elevato sarà il livello di resistenza e maggiore la capacità di carico. Indubbiamente, la scelta del materiali dipende anche dalle caratteristiche del modello in questione e dalla sua destinazione d’uso.

In ogni caso, che scegliamo un semplice retrattile o che optiamo per un più sofisticato modello a struttura fissa, è importante avere le idee chiare sulla quantità di abiti che il prodotto dovrà supportare e sulle caratteristiche dell’ambiente dove abbiamo intenzione di installarlo.