Confronto delle stampanti termiche migliori
- Con buona combinazione di rapidità e risoluzione
- Durabilità stimata sui 15 milioni di righe e 100 km
- Interfacce di connettività USB 2.0 e Seriale RS-232
- Alimentazione di tipo DC 24 V e consumo di 2,5 A
- Supporta la realizzazione di testi, loghi e grafiche
- Incluso nella confezione 1 rotolo di carta termica
Come scegliere una stampante termica
Indice
Usi e funzionamento
Ogni attività, impresa o negozio si trova quotidianamente a dover stampare una quantità spesso immensa di ricevute, scontrini, etichette e altri supporti di questo tipo. Per rispondere a tale necessità si è diffusa una particolare categoria di dispositivo per la stampa, ideato specificatamente per favorire il risparmio di tempo, materiali e consumi. Il dispositivo in questione è la stampante termica, la quale rispetto alle tradizionali tecnologie a getto d’inchiostro, ad aghi e laser si distingue per l’elevato grado di velocità. Tale caratteristica rende facilmente comprensibile il motivo per cui essa venga impiegata in tutti quei contesti commerciali dettati da ritmi serrati, nei quali il tempo necessario a emettere scontrini e ricevute deve necessariamente comprimersi al massimo.
È, infatti, questo uno degli usi più comuni in cui viene impiegata questa tecnologia, ossia l’emissione all’interno di negozi di ricevute e scontrini a seguito di un acquisto, ma non è l’unico. Gli utilizzi sono numerosi e riconducibili ad attività appartenenti a diversi settori, fra questi troviamo:
- Tracciatura dei beni
- Prove di laboratorio
- Prezzature vendita al dettaglio
- Sportelli automatici delle banche
- Etichette con codice a barre e QR Code
- Etichette logistiche per centri di spedizione
- Imballaggi o confezioni dei prodotti alimentari
- Braccialetti di riconoscimento, anche ospedalieri
Questi sono solo alcuni dei campi d’applicazione della stampante termica, i quali sono così numerosi da far diventare tale strumento di marcatura un accessorio indispensabile anche in molti uffici. L’attributo è dovuto al suo particolare funzionamento, esso è strutturato sulla base di un sistema elettromeccanico dotato di resistenze, le quali operano il surriscaldamento di aghi o testine, detti anche pin, che imprimono i dati ricevuti in input dal computer sulla carta. I supporti cartacei utilizzati sono specifici per tale tipo di macchina poiché sono ricoperti da uno speciale film chimico colorante che reagisce con la temperatura dei pin riscaldati. Il reagente si attiva tramite il passaggio degli aghi sulla carta e dà vita al testo o all’immagine da imprimere, in versione monocromatica o colorata con l’impiego di apposite bobine inchiostrate.
A volte sono collegabili ai terminali di pagamento POS
L’alimentazione della stampante termica avviene elettricamente attraverso l’adattatore con ingresso di tipo CA a voltaggio variabile in base al prodotto e la frequenza standard di 50-60 Hz, oppure tramite batteria a ioni di litio ricaricabile se l’articolo è portatile. I consumi sono molto contenuti e sono stimati in media intorno ai 2 A. Il posizionamento viene effettuato di solito in orizzontale, tuttavia, è frequente anche la doppia opzione di collocamento verticale con supporto a muro.
Infatti, oltre a essere efficiente e rapida, la stampante termica è altresì pratica dal punto di vista dello spazio che occupa, in quanto sia il design che le dimensioni vere e proprie di questo oggetto sono compatte e piuttosto contenute. Essa in genere presenta una forma rettangolare o quadrata che ben si inserisce accanto allo schermo del computer sul piano di lavoro o sul bancone. Le dimensioni mediamente si aggirano sui 15x20x15 cm e il peso tra 1,5 e 2 Kg per i modelli fissi, mentre si riducono notevolmente a circa 15 x 14 x 7,5 cm per le varianti portatili.
Impostazioni di base
L’efficienza delle stampanti termiche è determinata dall’ottimale combinazione di una serie di fattori di base, sempre presenti nelle varie opzioni, i cui valori possono ampliarsi o restringersi in relazione alla fascia di appartenenza del prodotto. Tali impostazioni sono:
- Velocità
- Risoluzione
- Larghezza stampa
La velocità è un fattore chiave nell’operatività della stampante termica, la quale assume connotati ancora più decisivi laddove il quantitativo di etichette, ricevute o altri supporti emessi sia medio alto, apportando un considerevole risparmio di tempo. Il range del valore di tale parametro varia in base alle specifiche tecniche di ogni modello ma si misura sempre in millimetri al secondo (mm/sec) e va da un minimo di 51 mm/sec sulle varianti low cost per ridotta quantità di prodotti realizzabili, fino a quelle maggiormente performanti dove si possono registrare i 300 mm/sec. Frequenti sono anche le opzioni da 102 mm/sec e 200 mm/sec.
Un elemento importante da considerare nella valutazione prima dell’acquisto è che la velocità dei modelli varia in modo inversamente proporzionale alla risoluzione, il secondo elemento rilevante nella scelta della stampante termica adeguata alle proprie esigenze. Ciò vuol dire che, a parità di altezza dell’etichetta, maggiore sarà la risoluzione della stampante termica, minore sarà la velocità nei procedimenti, in quanto per risoluzione s’intende il grado di definizione del testo o dell’immagine la quale si misura in dpi (dots per inch) ovvero punti per pollice. La quantità di punti di inchiostro che un apparecchio è in grado di depositare nello spazio di un pollice, il quale corrisponde a 2,54 cm, determina la risoluzione disponibile.
Talvolta sono disponibili e selezionabili entrambe le risoluzioni di 203 e 300 dpi
Di conseguenza, potrà capitare di riscontrare che un articolo dalle ottime performance in termini di qualità, del testo o delle immagini impresse sulla carta, presenti una velocità contenuta. Il valore della risoluzione si attesta nella maggior parte dei casi sui 203 dpi o 300 dpi, fino a 600 dpi sui modelli industriali. Nella scelta quindi occorre effettuare una valutazione preliminare sulle esigenze della propria attività: se sulle etichette o ricevute si dovrà imprimere una cospicua quantità di informazioni, di loghi o immagini articolate le quali richiedano un’elevata nitidezza allora si dovrà optare per la maggiore risoluzione, viceversa se le necessità si limitano a pochi elementi testuali per i quali non sia richiesta una qualità di livello superiore si potrà far prevalere la velocità.
Infine, altro punto importante è la larghezza di stampa, con cui si fa riferimento allo spazio messo a disposizione dall’apparecchio per l’inserimento del rotolo di carta per ricevute o etichette. Le più comuni sono la stampante termica 100mm e ancor di più la stampante termica da 80 mm, con punte minime di 30 mm, tipica delle macchine per braccialetti, a quelle massime di 220 mm. Quando si è alla ricerca del prodotto migliore per sé è importante valutare tale aspetto considerando la misura dei supporti prevalentemente impiegati. Nel momento in cui si acquista la carta è, dunque, sempre opportuno controllare il valore minimo e massimo utilizzabile sul proprio modello.
Tecnologia e volumi
Le valutazioni sui parametri relativi al numero di informazioni da riportare sulla carta e alla qualità che queste ultime devono possedere risultano decisive al fine di individuare il dispositivo perfetto per il tipo di utilizzo che se ne intende fare. Tuttavia, queste prime considerazioni non sono le uniche da effettuare relativamente allo scopo, poiché un altro step importante è esaminare altri attributi decisivi come la tecnologia usata per fissare i tratti grafici sulla carta e i volumi di produzione.
In alcune opzioni si può passare da una tecnologia all’altra
Una delle caratteristiche maggiormente significative nell’ambito della tecnica di stampa utilizzata da tale tipo di dispositivo è la differenziazione tra la stampante a trasferimento termico o TT e la stampante termica diretta o DT. Nella prima opzione sono disponibili oltre al colore nero anche ciano, magenta e giallo per la realizzazione di grafiche elaborate, mentre la seconda è prevalentemente monocromatica poiché impiegata generalmente per volumi maggiori di etichette, ricevute, codici a barre graficamente essenziali.
Tipologia | Stampante termica diretta | Stampante trasferimento termico |
---|---|---|
Come funziona | Dotata di pin o aghi che vengono riscaldati. Essi scorrono su una speciale carta, sensibile al calore, scurendo solo i punti interessati | Avviene mediante testine riscaldate che scorrono su una bobina di nastro inchiostrato, detto ribbon, sciogliendolo e depositando il colore sulla carta per realizzare testi o grafiche |
Vantaggi | Velocità molto elevata, semplice utilizzo, costi dei materiali e della macchina più contenuti | Asciugatura rapida, ampia varietà di supporti utilizzabili, migliore qualità del realizzazione finale |
Ideale per | Creare testi o immagini poco elaborate e quando non è indispensabile che la marcatura duri a lungo nel tempo | Produzioni o etichettature in cui è necessario garantire la qualità della marcatura nel tempo e la resistenza agli agenti atmosferici |
Durata della stampa | Non essendo una carta protetta, la durabilità non è un requisito indispensabile dunque è più breve e si aggira intorno ai 2 mesi | Essendo rivestita superficialmente da materiali sintetici ha durata da 6 mesi a più anni, senza alterarsi anche a contatto con i liquidi |
Dopo aver considerato anche quale tecnologia operativa sia maggiormente confacente alle proprie esigenze, si può passare alla valutazione relativa ai volumi di stampa, ossia la quantità di carta stampata giornalmente. Tale riflessione introduce la seconda classificazione ravvisabile nell’ambito della stampante termica, in cui riconosciamo tre tipologie di alternative:
- Desktop
- Mid range
- Industriale
L’opzione desktop è la più scelta per contesti commerciali al dettaglio o in tutte quelle situazioni in cui la quantità di carta stampata giornalmente è sì numerosa ma si mantiene su dei livelli medio bassi. Laddove i volumi di supporti emessi quotidianamente aumentino sull’ordine delle migliaia si passa alla categoria superiore mid range, la quale garantisce ottime performance anche con cicli di marcatura continui come nel settore logistica e spedizioni, produzione e contesti sanitari. Infine, per attività produttive di grandi dimensioni, in cui gli ambienti siano esposti a sbalzi termici, polveri e altri fattori contingenti ci si può indirizzare verso la categoria industriale, adatta a volumi giornalieri molto alti, sull’ordine delle decine migliaia a salire, e cicli continui.
La durabilità di una strumentazione di questo tipo viene spesso stimata in numero di righe realizzabili, di solito oltre i 10 milioni, e abbinata alla durata della testina di stampa misurata in km, di solito 100 per i modelli desktop. L’ampia varietà di contesti applicativi della stampante termica pone la necessità di mantenere alti gli standard qualitativi adeguando però i risultati alle necessità quantitative. Dunque, appare evidente che la stampa termica non è esclusivo appannaggio di realtà di grandi dimensioni ma è disponibile nell’efficiente ed economica versione desktop anche per ambienti di lavoro più contenuti e attività più semplici, offrendo gli stessi determinanti vantaggi di risparmio nei consumi, nei costi e di tempo.
Carta e ribbon
Alla tecnologia scelta è legato l’acquisto dei materiali, in quest’ambito definiti consumabili, ossia tutti quei supporti necessari alla produzione di ricevute, etichette e altro. Comprendere quale metodo utilizzi la stampante termica per produrre il risultato finale è determinante per capire di quali componenti è necessario dotarsi per avviarne il funzionamento. Molto spesso nelle confezioni di acquisto delle macchine è possibile trovare già uno o più rotoli adatti a quello specifico modello, come una sorta di starter kit operativo. In base alle precedenti classificazioni potremmo trovarci di fronte a due diverse situazioni: se si è scelta la stampante termica a trasferimento sono necessari il ribbon, o nastro inchiostrato, più il rotolo di supporto cartaceo.
L’uscita della carta avviene dall’alto oppure frontalmente
Mentre se ci si è orientati verso il dispositivo a metodo diretto bisognerà munirsi di sola carta termica, dato che questa non richiede l’inserimento di alcun tipo di cartuccia o ribbon. In entrambi i casi i consumabili sono confezionati in bobine e vanno inseriti nel cabinet interno del macchinario il quale, proprio a tale scopo, presenta di solito la scocca superiore rialzabile al fine di favorire tali operazioni. Inoltre, i rotoli presentano misure standard corrispondenti alle larghezze di stampa disponibili sui dispositivi, come ad esempio 80 mm. La carta specifica per la tecnica diretta assume tale appellativo perché reagisce solo col calore dei pin surriscaldati, tale reazione avviene mediante una superficie semilucida ricoperta di uno specifico reagente chimico colorante. Questa carta in particolare può essere:
- Rotolo fustellato
- A modulo continuo
- Carta adesiva
- Carta non adesiva
Il rotolo fustellato è quello già pretagliato e sagomato al contrario di quello a modulo continuo detto anche linerless, dove non è presente alcuna fustellatura e viene tagliato tramite la taglierina presente sull’apparecchio. In entrambi i casi, la carta può essere adesiva, quindi presenterà uno strato di collante spalmato sulla superficie posteriore, ideale per etichette da spedizione o bilancia da banco frigo. Oppure può essere non adesiva, ideale per scontrini, ricevute, ticket d’ingresso, POS e altri supporti di questo tipo. I rotoli hanno cicli di vita, ovvero il numero di stampati disponibili, molto lunghi i quali vengono misurati in metri, i più frequenti sono 80 e 100 m.
Diverso è il caso della stampante termica con metodo di trasferimento termico, il cui funzionamento non può prescindere dall’inserimento del ribbon oltre che della carta su cui imprimere testi e immagini. Lo speciale nastro d’inchiostro può essere costituito da cera, resina o una combinazione di entrambi i materiali ed è disponibile in diverse varietà cromatiche. Il ribbon in cera è utilizzabile su carta non rivestita superficialmente, definita vellum, mentre quello in cera e resina è adatto alla carta patinata, la quale è protetta da un rivestimento superiore che le permette di mantenere alta la qualità di stampa nel tempo. Infine, il nastro in sola resina viene impiegato su speciali rotoli di carta ricoperta di materiali sintetici quali polietilene, polipropilene e poliestere i quali garantiscono flessibilità, resistenza a strappi e graffi e ad agenti atmosferici e chimici.
Connettività e configurazione
Dopo aver esaminato le peculiari caratteristiche di questo tipo di prodotti dal punto di vista strutturale e di funzionamento si può passare con maggiore consapevolezza a comprendere tutti gli aspetti informatici legati alla connettività e a come installare la periferica. Quest’ultima, come qualsiasi altro sistema di output, va collegata al computer e per tale ragione è strutturata in modo molto efficiente per poter “dialogare” e connettersi con diversi linguaggi e sistemi operativi. Tale versatilità è dovuta alla disponibilità di driver di installazione specifici per ciascun sistema operativo come Windows e Linux o Android e IOS, forniti dalle case produttrici tramite CD fisici o sempre più frequentemente attraverso file scaricabili direttamente dai siti aziendali ufficiali.
Ancora, le versioni più recenti rientrano nella categoria plug & play (collega e usa) in quanto non necessitano di file esterni ma possiedono al loro interno le informazioni necessarie a connettersi con il terminale. Il collegamento può avvenire mediante diverse modalità, infatti, possiamo trovarci di fronte a una stampante termica usb o equipaggiata con altre interfacce di connessione cablata come quella Seriale, oppure all’interessante e pratica versione della stampante termica bluetooth con connettività wireless o senza fili. Tramite porte specifiche è anche possibile collegarsi alla connessione internet.
Interfaccia | Dettagli |
---|---|
USB | Universal Serial Bus, è un’interfaccia di tipo standard e universale, in questo ambito di tipo 2.0 e 3.0, utilizzabile per connettere la stampante termica al computer e anche al POS per pagamenti |
Bluetooth |
Metodo di trasmissione dati senza fili che sfrutta gli infrarossi, permette di connettere la stampante termica a un altro hardware dotato anch’esso di Bluetooth come pc, tablet, smartphone e alcuni POS |
Seriale RS-232 |
Modalità per lo scambio di informazioni digitali a bassa velocità di trasmissione tra diversi supporti. È la meno recente spesso installata in combinazione con interfacce maggiormente moderne |
Parallela |
Identificata anche con la sigla LPT, Line Printer Terminal, contiene una serie di protocolli meccanici e informatici, è tra le modalità tradizionalmente usate per collegare computer e hardware dedicati a stampare |
Ethernet LAN |
Tecnologia di connessione di diversi elementi alla rete locale (LAN), tramite l’apposito cavo e porta dedicata collega il dispositivo, dotato di un suo indirizzo IP, al router della connessione internet |
Wi-Fi |
Sulla stampante termica wifi è installato un server di stampa, ha un proprio indirizzo IP e pagina web dedicata, si connette alla rete tramite Wi-fi ovvero sfrutta la connessione senza fili |
Le procedure relative a come installare la macchina e collegarla al terminale sono sempre indicate sui manuali d’istruzioni, sulle guide tematiche messe a disposizione sui siti dei produttori. Molto spesso vengono altresì spiegate passo passo nei sistemi plug & play che partono automaticamente quando avviene la connessione tramite una delle interfacce disponibili. Risultano oggigiorno molto utili le tipologie che offrono la possibilità di agganciarsi alla rete internet come ad esempio può essere una stampante termica 80mm wifi o ancor di più la variante della stampante termica portatile bluetooth, vantaggiosa per coloro i quali svolgono il loro lavoro in movimento, o in occasione di fiere e mercatini, e hanno dunque esigenze di mobilità. In tali occasioni questo tipo di connessione permetterà di collegarsi a tablet, POS e altri terminali dedicati al tipo di attività svolta.
Dotazioni e vantaggi
In termini di dotazioni, insieme alle porte di connettività, sullo strumento troviamo nella maggior parte dei casi l’interruttore ON/OFF di accensione e spegnimento e alcune opzioni dispongono anche di un utile attacco per collegare il cassetto dei contanti. La stragrande maggioranza delle soluzioni presenta un, seppur minimo, pannello di comandi essenziali a volte soft touch e icone a luce LED. Altre opzioni, invece, presentano lo schermo LCD retroilluminato in bianco e nero per la selezione delle impostazioni più avanzate, come la scelta della tecnologia operativa, la risoluzione preferita e il tipo di ribbon o di supporto cartaceo. Alcune varianti, inoltre, possono vantare software di configurazione multilingue ed essere equipaggiate di programmi di personalizzazione grafica o gestionali più complessi per lavori maggiormente elaborati. Tra le altre dotazioni è possibile riscontrare:
- Auto-cutter
- Memoria RAM
- Funzione risparmio carta
- Sensore di mancanza carta
- Sensore copertura rotolo aperta
- Riconoscimento automatico dei supporti
La funzione auto-cutter opera il taglio automatico della carta in base alla grafica impostata, la memoria RAM presente sulle categorie di fascia superiore, seppur piccola poiché parliamo di 4, 8 o 16 Mb, offre la possibilità di memorizzare la configurazione delle varie impostazioni stabilita dall’utente. La funzione di risparmio carta ottimizza i margini e l’avanzamento della linea di marcatura al fine di ridurre lo spreco di materiale. Il sensore di mancanza carta segnala all’utilizzatore che il rotolo precedentemente inserito è terminato oppure non è presente nessun supporto di conseguenza l’apparecchio non può avviare la nuova procedura.
Allo stesso modo il segnale di copertura rotolo aperta, informa l’utente che la scocca di copertura della bobina non è perfettamente posizionata e blocca il funzionamento per ragioni di sicurezza. Infine, su alcuni articoli è presente il riconoscimento automatico dei supporti di stampa, tramite cui la stampante termica riconosce il tipo di carta inserita e vi adatta la riproduzione della grafica selezionata in termini di gamma o intensità del colore.
In conclusione, esaminando a 360° le possibilità offerte dalla stampante termica scontrini, ricevute, codici a barre o etichette appaiono evidenti i numerosi vantaggi messi a disposizione di chi decide di dotare la propria attività di questo accessorio. In primo luogo, imprimere la scritta non richiede cartucce, vi è un’ampia possibilità di scelta dei supporti da poter realizzare e all’interno di ciascuna categoria vi sono numerose sottocategorie di articoli, in modo da acquistare quella ideale per il proprio scopo o la destinazione finale.
In più, si nota la tanto auspicata combinazione di qualità grafica e estrema velocità operativa, risparmiando così i tempi ma evitando di inficiare la buona riuscita delle procedure, con una dose aggiuntiva di resistenza agli agenti di deterioramento, laddove questa sia necessaria. Il risparmio si registra anche nei consumi e nei materiali, soprattutto per le varianti desktop a tecnologia diretta le quali, per di più, possono essere davvero poco voluminose e occupare poco spazio nello spazio di lavoro presentando, infine, un funzionamento estremamente semplice nei modelli base o più ricco di funzionalità nelle versioni industriali.
Recensioni delle migliori stampanti termiche
1. Epson 235G840
Semplice ma funzionale, poiché equipaggiata di tutte le funzioni necessarie a operare in velocità nella produzione di scontrini, Epson 235G840 stampante termica lavora in modalità diretta e monocolore a 200 mm/sec con una buona risoluzione di 203 dpi su carta specifica di tipo termico.
Facile da installare e usare, la stampante termica desktop Epson 235G840 si comporta egregiamente grazie alle perfette dotazioni di cui dispone. Prima fra tutte la notevole velocità a 200 mm/sec abbinata alla discreta risoluzione di 203 dpi e larghezza della bobina standard di 80 mm. Funziona mediante tecnologia diretta monocromatica nera, su supporti di specifica carta. Le misure sono di 19,9 x 14 x 14,6 cm e il peso è 1,7 kg.
Dal punto di vista tecnico l’alimentazione avviene tramite adattatore CA C1 con tensione 24 V con consumo medio stimato di 1,8 A. Sul retro troviamo le interfacce di connessione cablata RS-232 e USB 2.0 tipo B e tasto di apertura cassetto. È presente il pulsante di accensione, funzione di cutter parziale e i sensori di copertura carta aperta e di esaurimento rotolo. La durabilità è stimata sui 15 milioni di righe mentre la durata della testina si attesta sui 100 km di stampato.
2. MunByn ITPP047
Compatibile sia con sistemi operativi Windows sia con Mac, la stampante termica a tecnologia diretta MunByn ITPP047 può realizzare testi, loghi e altre grafiche mantenendone la qualità e la rapidità di esecuzione a 230 mm/sec. È un’opzione adatta alle ricevute delle attività commerciali più i codici a barre.
Assicura buone performance di lavoro in diversi contesti commerciali la MunByn ITPP047 ideale per la realizzazione di ricevute, scontrini ma anche codici a barre di diversa tipologia. La buona velocità di 230 mm/sec non va a ridurre le potenzialità grafiche del prodotto il quale supporta la marcatura di elementi testuali ma anche di loghi e immagini. La larghezza dell’asse su cui posizionare il rotolo di carta termica è di 80 mm, 1 unità è già inserita nella confezione al momento dell’acquisto.
L’alimentazione è di tipo DC a 24 V con consumo medio di 2,5 A, l’adattatore si inserisce nella parte posteriore della stampante termica, luogo in cui sono collocate anche le 2 interfacce di connettività, USB e LAN. Rispetto alle concorrenti qui il design è maggiormente curato, le linee sono morbide e sinuose pur mantenendo contenute le misure. La compatibilità è ottimale sia con Windows che Mac e la configurazione avviene tramite CD incluso oppure attraverso driver scaricabile dal sito web.
Opinioni finali
La presenza sul mercato di diverse categorie di stampante termica specifiche per il tipo di elementi da realizzare e soprattutto per le quantità prodotte quotidianamente, permette di poter acquistare questo funzionale strumento anche per la propria piccola o media attività senza dover investire cospicue somme di denaro, in alcuni casi con prezzi pari o di poco superiori alle comuni macchine a inchiostro o a laser, resi talvolta ancora più convenienti dalle interessanti offerte.
Nell’offerta di tipologie desktop, tra le soluzioni di fascia di prezzo media più apprezzate rientra la stampante termica Epson 235G840, la quale presenta l’ottimale combinazione tra velocità e risoluzione, rispettivamente di 200 mm/sec e 203 dpi. Inoltre, è munita di utili funzioni aggiuntive quali funzione di cutter parziale e i sensori di copertura carta aperta e di esaurimento rotolo.
Con un investimento di poco superiore ma sempre nella fascia di costi medio bassa, talvolta soggetta a sconti, troviamo fra le proposte maggiormente apprezzate la MunByn ITPP047 da 80 mm, la quale sfrutta la tecnologia diretta e rappresenta una buona combinazione di elementi favorevoli, tra cui la velocità a 230 mm/sec e le 2 porte di connettività USB e LAN e consumi contenuti a 2,5 A.
Con un costo inferiore, ancora più appetibile se si ha la fortuna di trovarla in sconto, l’opzione Excelvan HOP-E801-E offre una tra le migliori possibilità di operatività rapida con i suoi 300 mm/sec. La doppia larghezza la rende compatibile con supporti di carta da 58 e da 80 mm e si installa facilmente su diversi sistemi operativi grazie al CD con driver con procedura guidata semplificata.
Infine, per chi è interessato a una soluzione che presenti ottime performance di marcatura veloce ma non sa quale scegliere, la migliore insieme ad altre soluzioni di pari livello può essere Excelvan E801, dal costo ancora più contenuto. Lavora a 300 mm/sec, è installabile su Window, Linux più Android e IOS e oltre ai supporti standard questa permette di realizzare anche Bar Code e QR Code.
Fornire la propria attività della periferica a tecnologia di tipo termico è, dunque, la miglior idea che si possa avere dal punto di vista del risparmio di tempo e dei consumi, non solo quelli energetici ma anche di materiali consumabili necessari, e nell’aspetto della versatilità poiché lo stesso strumento può adattarsi e contribuire a rendere più efficiente una grande varietà di settori professionali e attività commerciali, dalle più piccole con volumi ridotti a quelle costituite da cicli operativi intensi.
Quale stampante termica scegliere? Classifica (Top 2)
Prodotto | Offerta | Sconto | Voto |
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Domande frequenti
- Sono molto rumorose?
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No, nella stampante termica il livello di rumorosità si attesta intorno ai 50 dB.
- Cosa s’intende per stampante termica a4 o a5?
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Si tratta di tipologie sia fisse sia portatili, in genere di categoria e fascia di costo elevata, in cui è supportata la stampa di fogli in formato A4 o A5.
- Si può utilizzare per i centri scommesse sportive?
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Si, risulta estremamente comoda e vantaggiosa per questo tipo di attività dato il numero di ricevute prodotte giornalmente.
- È necessaria manutenzione?
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È consigliato pulire la scocca con detergenti domestici per superfici in plastica, panno inumidito d’acqua per il cabinet interno e circa ogni 6 mesi rimuovere la polvere con aria compressa.
- Qual è la temperatura massima raggiunta?
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In media la temperatura massima raggiunta dalla stampante termica durante il funzionamento è di 45° o 50° C.
- Fungono anche da dispositivi fiscali?
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No, non possono essere considerate come registratori di cassa ma sono ideate per ottenere ricevute non fiscali.
- È utilizzabile per le comande di un ristorante?
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Si, collegando a periferica al proprio terminale. Attraverso il software fornito dal produttore è possibile stampare testi, loghi e simboli di valuta.
- Permette di stampare documenti Pdf o Word?
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Si, di solito si è in grado di stampare file in Pdf, Word, Excel e le corrispondenti versioni per altri sistemi operativi, adattando il file alle dimensioni supportate dallo specifico modello.