Migliore spalliera svedese del 2024

Descrizione generale

Nata inizialmente per la riabilitazione dei pazienti affetti da artrite, la spalliera svedese è diventata nel corso del tempo uno strumento ginnico estremamente versatile, poiché è facilissimo da usare, tuttavia dà la possibilità di aumentare la difficoltà degli esercizi con il progredire della propria abilità.

Inoltre, può essere utilizzata in tanti modi a prescindere dalle proprie capacità, eseguendo movimenti diversi e permettendo di allenarsi in modo completo senza dover ricorrere a tanti attrezzi. Nel complesso, quindi, la spalliera svedese consente di

1. Fare stretching
2. Correggere la postura
3. Evitare dolori alla schiena
4. Tonificare e potenziare i muscoli
5. Far lavorare più parti in contemporanea

La sua notevole completezza è il motivo per cui non si utilizza più solo come spalliera per palestra, e quindi esclusiva di ambienti pubblici, infatti tanti hanno deciso di procedere con il suo acquisto per installarla nella propria casa, anche perché lo spessore ridotto e il fissaggio a muro la rendono poco ingombrante.

È importante però non confondersi con il quadro svedese, poiché si tratta di uno strumento creato dallo stesso inventore, realizzato con forme e materiali piuttosto simili, e molto spesso affianca le spalliere da palestra. In particolare si usano entrambi in ambito scolastico, perché contribuiscono a sviluppare varie abilità davvero importanti nel periodo di crescita.

Tendenzialmente il quadro svedese si usa per arrampicare o compiere evoluzioni particolari, e si adopera molto spesso assieme ad altre persone. Questo, combinato alla sua oscillazione, costringe gli utenti a svolgere un ottimo lavoro di squadra e a coordinarsi con tutti, perché altrimenti nessuno riuscirebbe a muoversi come si deve.

Gran parte degli esercizi alla spalliera svedese si esegue in sospensione, perciò la schiena rimane sempre dritta. In questo modo si riuscirà a correggere eventuali posture errate e a tenere la colonna vertebrale sempre ben distesa, riducendo notevolmente il rischio di farsi del male a causa di movimenti effettuati in posizioni sbagliate.

Come se non bastasse, allenarsi con le spalliere svedesi significa coinvolgere diverse fasce muscolari contemporaneamente. Per esempio, facendo addominali distesi a terra si contrae quasi esclusivamente quella parte, mentre facendoli appesi alla scala svedese occorre attivare spalle e braccia.

È un eccellente aiuto per chi trascorre la maggior parte della giornata seduto

L’uso della spalliera svedese contribuirà in modo davvero efficace a prendersi cura del proprio corpo, aumentando la forza, migliorando la definizione dal punto di vista estetico, e permettendo di svolgere tanto stretching prima e dopo ogni allenamento.

Grazie a ciò sarà pressoché impossibile incorrere in infortuni, poiché allungare i muscoli all’inizio permette di riscaldarli e prepararli adeguatamente, soprattutto se sono estremamente tesi dopo una giornata stressante, mentre farlo alla fine evita il rischio di contratture dovute a notevoli sforzi fisici.

Tale livello di sicurezza è un altro dei tanti motivi della sua diffusione in tanti ambienti, infatti è possibile trovare la spalliera svedese anche in palestre scolastiche e soprattutto in centri di riabilitazione. Infatti, era stata inventata proprio per consentire a persone con problemi alle articolazioni di tenersi in forma senza sforzare queste ultime, allungandole e dando sollievo al dolore.

Conviene sempre rivolgersi a un fisioterapista se si ha bisogno della spalliera ginnastica per motivi di salute fisica. Solo un esperto saprà dare i giusti consigli a riguardo, valutando le condizioni di ognuno e decidendo chi dovrebbe comprare una spalliera svedese da tenere in casa, o per lo meno recarsi in una palestra per usarla, e chi invece dovrebbe evitarla a causa di condizioni particolari.

Forme e materiali

Persino le migliori spalliere svedesi hanno una struttura estremamente essenziale, infatti si tratta di un oggetto la cui forma ricorda una scala, composta di due spessi supporti laterali uniti tra loro da un numero variabile di pioli.

È possibile distinguere leggere differenze tra un modello e l’altro, perciò un consiglio è quello di conoscere i vari dettagli. Solo così si riuscirà a capire come scegliere la spalliera svedese migliore.

La diffusione ridotta della spalliera svedese curva si deve alla scarsa versatilità in campi diversi dalla riabilitazione. È indicata per chi ha gravi problemi alla schiena, in quanto distende con efficacia tutta la colonna vertebrale.

Di norma la spalliera svedese da casa ha una o due campate, ovvero le sezioni delimitate dai due supporti verticali, mentre la spalliera palestra può occupare un’intera parete in larghezza. Questo perché nell’ambiente domestico viene usata da uno, massimo due utenti alla volta, mentre se tanti atleti si allenano nello stesso posto c’è bisogno di molti attrezzi.

Per quanto riguarda i pioli, ne esistono due forme diverse per adeguarsi ad atleti di varie stazze. Solitamente si trovano quelli a sezione rotonda, il cui diametro si aggira tra 3 e 3,5 cm, poiché possono essere impugnati facilmente quasi da chiunque, addirittura dai bambini quando sono abbastanza sottili.

Chi ha le mani grandi dovrebbe invece acquistare una spalliera svedese con pioli a sezione ovoidale, la quale in genere misura circa 2 x 4 cm, poiché avrà più spazio per avvolgere i palmi in una presa comoda e salda.

Di norma lo spazio tra i pioli va da 10 a 25 cm circa

Il numero delle asticelle è variabile da 7 a 16, e la scelta dipende dal tipo di allenamento per cui sono indicate. In particolare occorre ricordare che spesso, quando i pioli aumentano in numero, la distanza tra uno e l’altro si riduce.

Per il potenziamento muscolare ne basta una quantità ridotta, mentre quando si pratica stretching è utile avere tanti livelli per incrementare gradualmente l’estensione. Se si desidera agganciare i piedi alle sbarre, bisogna riuscire ad appoggiare il tallone su un piolo e raggiungere quello superiore con la punta.

Quasi sempre ce ne sono uno o due in cima posti in modo da sporgere in avanti rispetto agli altri. Sono fatti per consentire all’utente di appendersi per le mani e svolgere esercizi spalliera svedese quali addominali o trazioni, senza estendere eccessivamente le spalle all’indietro o sbattere le ginocchia.

Parlando dei materiali, la scelta di questi ultimi dipende dal rapporto qualità prezzo per quanto riguarda la robustezza, ma per il resto si tratta di gusto personale e comodità. La spalliera svedese metallo è economica e generalmente in acciaio o ferro, mentre la spalliera legno può essere di pino, abete, faggio o acero.

Il legno nelle spalliere palestra è confortevole al tatto, non provoca tanta sudorazione ai palmi e offre un design elegante, per adattarsi all’arredamento domestico quando non si ha la possibilità di installarle in una stanza apposita per allenarsi.

La loro capacità di carico, ovvero il peso che sono in grado di sostenere, si aggira intorno ai 100 kg, mentre quella della spalliera svedese acciaio può arrivare a 150 o 200 kg. Il metallo quindi sopporta meglio atleti di massa elevata o un uso frequente e prolungato.

Tende a risultare più freddo e scivoloso al tatto, ma ha il vantaggio di poter essere installato all’esterno se necessario, in quanto non rischierà di arrugginire o inzupparsi e rovinarsi a causa delle intemperie. Questo perché tutte le tipologie di spalliera svedese migliori, se destinate all’uso in esterni, sono ricoperte di vernice antiruggine, la quale dev’essere ripassata se nel tempo inizia a scrostarsi. In entrambi i casi si trovano finiture opache o lucide ma naturali, oppure con colori accesi e divertenti.

A volte la spalliera svedese è certificata, DIN per il legno e GS o TUV per il metallo. Ciò garantisce la costruzione secondo le norme di sicurezza stabilite dalle normative europee, solo con materiali che rispondono a determinati requisiti di robustezza e qualità.

Misure e accessori

Uno dei requisiti indispensabili per capire quale scegliere come miglior spalliera svedese per la propria abitazione sono le giuste misure spalliera svedese, poiché queste si devono adattare allo spazio disponibile in casa e al fisico di chi andrà a utilizzarle.

Quando si parla di spalliera svedese misure ci si riferisce a quelle di una sola campata, e bisogna tenere in considerazione soprattutto l’altezza, la quale in linea di massima dovrebbe superare di almeno un metro quella dell’utente. In base alle dimensioni e agli accessori integrati si possono distinguere tre tipologie, ovvero

• Mini
• Per bambini
• Regolamentare

La versione regolamentare misura 2,50 x 1,70 m e caratterizza qualunque spalliera svedese presente nelle palestre pubbliche, scolastiche e di fisioterapia, ma se ne trovano anche per uso domestico. Quelle mini invece sono ovviamente più ridotte, di solito 80 cm di larghezza e 195 cm in altezza.

Sono diffuse solo nei modelli da installare in casa, dove risultano comode in quanto occupano meno spazio ma si mantengono robuste e sicure. Lo spessore invece è variabile e non dipende da alcun regolamento, ma di solito rimane poco sotto i 20 cm.

Quasi sempre, inoltre, aumenta leggermente nella parte alta perché uno dei pioli sporge in avanti, e in corrispondenza dei punti di appoggio può essere leggermente inferiore, in quanto spesso sul retro dei due supporti verticali sono presenti due rientranze, oblique o a spigolo, pensate per far aderire perfettamente la spalliera svedese al muro persino quando c’è un battiscopa.

La tipologia mini per un attrezzo ginnico svedese è adatta anche come spalliera svedese bambini, tuttavia in certi casi le varianti per i piccoli hanno dimensioni maggiori, in quanto montano tantissimi accessori pensati per consentire loro di allenarsi svolgendo sempre attività diverse e senza mai annoiarsi. Gli attrezzi aggiuntivi in questione possono essere

1. Anelli
2. Corde
3. Trapezi
4. Scalette
5. Barre per trazioni

È possibile trovare costruzioni degne di un parco giochi, alcune delle quali rimangono abbastanza compatte da poter essere tenute in casa, mentre altre vanno tenute in giardino. Le tipologie di spalliera svedese da installare al coperto spesso sono abbastanza alte da poter essere fissate semplicemente incastrandole tra il pavimento e il soffitto, regolando la loro altezza tra 2 e 2,90 m circa per adeguarsi all’ambiente.

In questo modo non sarà necessario praticare fori di alcun tipo per tenerle ferme. Per attutire eventuali cadute è bene mettere dei tappetini alla loro base. Se ne trovano di vario tipo e dimensione, ma nel complesso è importante che siano molto morbidi, quindi in schiuma o gommapiuma, con uno spessore tra 4 e 10 cm.

Larghezza e profondità variano a seconda della quantità di elementi integrati, ma possono raggiungere circa 1 m. Si tratta quasi sempre di spalliere svedesi realizzate in metallo, poiché devono sostenere il peso di numerose aggiunte, mentre i pezzi come trapezi, scalette e altro sono in corda di cotone e legno o plastica.

Alcuni di questi optional si trovano anche per adulti, e oltre a essi ne sono disponibili altri da appendere ai pioli della spalliera svedese, come la panca per i pesi o strumenti per sviluppare addominali e tricipiti, appoggiandosi sui propri avambracci.

I pioli sono comodi da usare come perni per usare elastici fitness

Chi trova scomodo o doloroso tenere la schiena o la testa a contatto con la spalliera per ginnastica può trovare dei comodi teli lunghi e stretti fatti di cotone, spugna, ecopelle o cuoio, da posizionare in corrispondenza del proprio corpo e ripararsi quindi dal rischio di urti. Per lo stesso motivo esistono dei piccoli cuscini progettati per proteggere la nuca.

Altri accessori spesso forniti in dotazione sono viti, tasselli e tutto il necessario per fissare la spalliera svedese al muro e assicurarsi che non si muova o cada. Di norma si tratta di tasselli a forma di L e viti in numero e lunghezza variabili a seconda del modello.

L’importante è assicurarsi del totale appoggio della base al pavimento e della parte posteriore alla parete prima di procedere con il fissaggio, per garantire la massima stabilità. La scelta della stanza è puramente arbitraria, ovviamente è preferibile avere a disposizione un ambiente dedicato ad allenarsi, tuttavia basta avere abbastanza spazio per muoversi, ovvero un raggio di almeno 2 m intorno alla spalliera svedese.

I vari utilizzi

Se si ha intenzione di praticare con la spalliera svedese esercizi specifici, pensare alla tipologia di allenamento può essere utile per riuscire a comprare la miglior spalliera svedese, in quanto il numero di pioli è influenzato notevolmente dal tipo di utilizzo.

Conviene quindi informarsi in anticipo su cosa è possibile fare sfruttando questo attrezzo, e adeguarsi di conseguenza in base alle proprie necessità fisiche. Nel complesso, facendosi aiutare dai pioli di una spalliera svedese è possibile ottenere vantaggi come

• Appendersi
• Mantenersi in equilibrio
• Aumentare la difficoltà di alcuni esercizi
• Bloccare il movimento indesiderato di alcuni arti

Nella maggior parte dei casi per appendersi si utilizza il piolo sporgente in cima, poiché questo lascia lo spazio per il corpo dell’utente. Se ci si sospende tenendo la schiena rivolta verso la spalliera svedese si possono eseguire gli addominali, sollevando le gambe fino a formare un angolo di 90°. Per iniziare è meglio tenere le ginocchia piegate, mentre i più allenati le tengono dritte.

Se invece si ha il viso rivolto verso la spalliera svedese, si è nella posizione giusta per le trazioni, anche se spesso conviene avere una sbarra apposita da integrare, poiché si tratta di un movimento piuttosto ampio e richiede un distanziamento maggiore dal resto della struttura per evitare urti.

Spesso la spalliera svedese è utilissima persino come semplice appoggio, infatti prima di iniziare ad allenarsi è fondamentale il riscaldamento, il quale tante volte richiede di aiutarsi afferrando un piolo per mantenersi in equilibrio quando si solleva una gamba.

Aiuta nell’equilibrio anche durante gli esercizi di allungamento

Inoltre, la facoltà di agganciare a essa accessori come la barra per trazioni, la panca o altro, evita di dover praticare ulteriori fori sul muro di casa per fissare tutti questi attrezzi singolarmente. La spalliera svedese è altrettanto efficiente durante lo stretching, infatti aiuta soprattutto ad aumentare progressivamente l’intensità degli allungamenti man mano che si acquisisce elasticità.

Per esempio, per incrementare l’estensione delle gambe si può stare in piedi davanti alla spalliera svedese e appoggiare un tallone a un piolo tenendo il ginocchio teso salendo di un gradino quando una determinata posizione smette di causare tensione ai legamenti.

Allo stesso modo, se stando seduti con le gambe dritte si riesce già a raggiungere i propri piedi senza fatica, appoggiando questi ultimi al muro e afferrando una sbarra per avvicinarsi a essa piegando i gomiti si potranno allungare  ulteriormente tutti i tendini posteriori.

Chi invece pratica spesso addominali o dorsali a terra sa quanto sia difficile svolgere alcuni movimenti senza che la parte opposta del corpo si sollevi inavvertitamente, ma non tutti possono avere qualcuno a disposizione per tenerla ferma.

Usando la spalliera svedese sarà sufficiente ancorare i piedi alle asticelle più basse o a quelle intermedie se si desidera tenere le gambe tese, per riuscire a sollevare l’intero busto senza alcun problema. Lo stesso vale all’opposto, infatti afferrando il primo piolo dal basso con le mani si potranno muovere le gambe per sviluppare l’addome basso.

Gli atleti con maggior esperienza saranno addirittura in grado di alzare dal pavimento i glutei e la schiena, praticando un esercizio a corpo libero chiamato Dragon Flag. Per quanto riguarda l’uso nel campo della riabilitazione, la spalliera svedese aiuta soprattutto chi ha problemi alla schiena, come

1. Lordosi
2. Scoliosi
3. Scapole alate

Un buon metodo per curare almeno in parte la lordosi consiste nel mettersi in piedi dando la schiena alla spalliera svedese, sollevare le braccia in alto fino a prendere con le mani il primo piolo raggiungibile e alzare le gambe in modo da restare sospesi e aiutare la colonna vertebrale a distendersi.

Per raddrizzare le scapole bisogna mettersi in piedi di fronte alla spalliera svedese, aggrapparsi alla sbarra corrispondente all’altezza delle proprie spalle, e piegare le ginocchia fino a toccare i talloni con i glutei. In riscaldamento i piedi poggiano a terra, poi si posizionano sul primo gradino.

Infine, chi soffre di scoliosi deve sedersi su una panca, ancorare i piedi alla spalliera svedese e portare il busto all’indietro cercando di tenerlo dritto. Per adeguare al meglio il tipo di esercizi, l’intensità, la frequenza e il numero di ripetizioni al proprio fisico conviene sempre rivolgersi a un esperto, come un personal trainer o un fisioterapista.