Migliore soundbar del 2024

Migliore soundbar del 2024

Capita guardando la tv di ritrovarsi a vedere uno show e non riuscire ad apprezzarlo appieno a causa della scarsa qualità audio. Per risolvere questo inconveniente non serve riempire la stanza di ingombranti altoparlanti, è sufficiente avvalersi di Samsung HW-K450, la soundbar compatta in grado di racchiudere in sé tutto il necessario per creare un suono dinamico e coinvolgente, capace di rapirci e farci immergere completamente in ciò che stiamo guardando, sia esso un film, un concerto o un documentario.

Confronto delle soundbar migliori

Samsung HW-K450

Il modello più venduto

Samsung HW-K450

(4.6)

Offerta: 149,00 € Prezzo: 199,00 Sconto: 50,00 (25%) *

  • Audio ottimizzato automaticamente con SmartSound
  • Dotata di Bluetooth per collegarsi ad altri dispositivi
  • Sistema a 2.1 canali grazie al subwoofer wireless

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Samsung HW-MS550/ZF

Il prodotto migliore in assoluto

Samsung HW-MS550/ZF

(4.3)

Offerta: 274,99 € Prezzo: 349,99 Sconto: 75,00 (21%) *

  • 6 altoparlanti e 2 canali per una potenza di 450 W
  • Si abbina bene a qualsiasi tv grazie al design flat
  • Con Multi-Speaker Control per bassi più potenti

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Sony HT-S350

Miglior rapporto qualità e prezzo

Sony HT-S350

(4.6)

Offerta: 260,00 € Prezzo: 65,00 Sconto: 65,00 (100%) *

  • Basta un cavo per collegarla al tv tramite HDMI-ARC
  • Nella confezione è incluso un piccolo telecomando
  • Modalità Night migliora l’ascolto a basso volume

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Come scegliere una soundbar

Descrizione generale

Per uso domestico o all’interno di un’attività commerciale, al giorno d’oggi chiunque possiede almeno un televisore, il cui utilizzo varia in base alle proprie abitudini e necessità. Si tratta in ogni caso di un apparecchio con un’interattività cresciuta nel tempo e in continua evoluzione per adattarsi alle nuove tecnologie e al tipo di trasmissioni multimediali immesse sul mercato. Così il piccolo schermo oggi non mostra solo ciò che propongono i canali nazionali, ma riesce anche a riprodurre strumenti esterni, quali DVD, Blu-Ray e decoder satellitari, e a comunicare con altre apparecchiature elettroniche condividendone i contenuti.

Nel tempo questi apparecchi si sono evoluti passando dall’essere pesanti e ingombranti a sottili e leggeri a tal punto da poter essere fissati alla parete tramite apposite staffe. La tendenza a miniaturizzare ha sicuramente portato vantaggi in termini di estetica e portabilità, ma in campo audio ha anche inevitabilmente creato delle limitazioni fisiche. Infatti essendo i televisori sempre più compatti hanno sempre meno spazio riservato agli altoparlanti integrati, i quali seppur di buona fattura spesso finiscono col riprodurre suoni a qualità talmente bassa da rendere l’esperienza di visione poco soddisfacente.

In questi casi l’unica soluzione è ricorrere a un sistema di amplificazione esterno fatto di uno o più altoparlanti. Con gli impianti home theatre ci si ritrova a collocare nella stanza da 3 a più unità, andando così a occupare spazio prezioso. Se invece si è alla ricerca di una soluzione salvaspazio e di qualità allora non si può non prendere in considerazione l’idea di acquistare una soundbar. Il nome stesso indica chiaramente cos’è, ovvero una barra audio con al suo interno diversi speaker, la quale è progettata per essere posizionata nelle vicinanze del televisore, senza però fargli da sostegno come avviene invece con la soundbase.

In dotazione talvolta vengono fornite anche 2 piccole casse esterne

A livello di struttura, all’interno la bar contiene diversi altoparlanti, protetti esternamente da una mascherina simile a una retina forata. Al di sotto, invece, solitamente ci sono dei piccoli piedini utili al fine di tenere l’apparecchio a una certa distanza da un’eventuale superficie d’appoggio, in modo da far passare più aria possibile attraverso le griglie di aerazione. Esse comunemente sono collocate sotto o nella parte posteriore insieme ai connettori. In alcuni casi sul frontalino si può trovare un piccolo display LCD, elemento invece sempre presente è il sensore a infrarossi necessario a ricevere il segnale del telecomando.

La forma di una soundbar ricorda quella di una scatola rettangolare o cilindrica lunga e stretta, per questo le sue dimensioni raramente superano la lunghezza di 1 m per 10 cm di altezza e 10 di profondità con un peso in media intorno ai 2 kg ma che in alcuni casi può arrivare anche a 5. Esistono poi particolari modelli curvi progettati proprio per adattarsi in tutto e per tutto al design di certe tv. Solitamente si tratta di un oggetto dal design minimale, al fine di mimetizzarsi il più possibile con l’ambiente senza dare nell’occhio. Per questo motivo di norma ha colori neutri e all’occorrenza giusto qualche spia di stato e pulsante di controllo collocati sul frontalino o a lato.

Proprio perché con pochi fronzoli, anche nella confezione originale non ci si dovrà aspettare una ricca dotazione, in quanto spesso al suo interno, oltre all’unità principale, si trovano solo un telecomando con batterie quasi sempre incluse, un manuale di istruzioni, a volte dei cavi di collegamento e in alcuni casi un subwoofer.  In commercio vi sono anche soundbar con radio, le quali hanno integrato al loro interno un sintonizzatore per ascoltare le frequenze FM della propria zona.

Materiali e specifiche

In base all’altoparlante da cui risuona, una canzone può essere percepita in maniera diversa da chi la ascolta. Tale percezione è data da un insieme di caratteristiche fisiche e tecniche dell’apparecchio. Nel primo caso il suono varia in base ai materiali da cui è composta la cassa. Se in plastica l’altoparlante sarà più leggero ma con una minor qualità audio, se in legno invece sarà più pesante ma garantirà maggiore rigidità e isolamento e di conseguenza più definizione.

Alcuni modelli, oltre a differire nei materiali usati, possono essere dotati del cosiddetto “bass reflex”, ovvero un’apertura frontale per far uscire aria e suono convogliandoli davanti alla cassa e non posteriormente, eliminando così rimbombo e inutili dispersioni. Altri elementi di cui non si può non tenere conto nella scelta di qualsiasi diffusore e dunque anche di una soundbar sono le specifiche tecniche. Infatti ogni altoparlante possiede caratteristiche in grado di dare una percezione più o meno forte e accurata del suono, tra queste

  • Potenza d’uscita
  • Potenza elettrica
  • Impedenza
  • Pressione acustica

Espressa in Watt RMS (W), acronimo di “Root Mean Square”, la potenza d’uscita è la quantità di energia che è in grado di emettere l’altoparlante senza distorcere ed è un dato fisso e immutabile. Tale valore non va confuso con la potenza elettrica, anch’essa indicata in Watt (W), la quale rappresenta invece quanta energia elettrica serve all’apparecchio per funzionare. In questo caso il valore varia nel tempo in base all’uso che se ne fa. Infatti una soundbar pc impegnata nella riproduzione di un brano avrà un consumo elettrico maggiore rispetto a una in standby in attesa di comandi.

Occorre distinguere poi tra la potenza d’uscita totale, quella della sound bar e quella dell’eventuale woofer, interno o esterno che sia. Infatti non è insolito che quest’ultimo da solo abbia un valore maggiore rispetto al dispositivo. In ogni caso la potenza d’uscita totale è data dalla somma dei Watt RMS emessi da ciascuna unità e solitamente quello è il valore riportato sulla confezione del prodotto, anche se una distinzione dei valori viene di norma fatta all’interno del libretto di istruzioni.

Una barra con bassa impedenza rende meglio in ambienti piccoli

Grandezza elettrica che quantifica il grado di facilità con cui la corrente alternata attraversa un circuito elettrico è l’impedenza. Questo è il motivo per cui si misura in Ohm (Ω), unità di misura della resistenza elettrica. Nella mini soundbar questa grandezza simboleggia il carico che essa è in grado di fornire. Perciò, conoscendo quanto può erogare al massimo, si può sapere se essa riuscirà a farsi sentire distintamente in ogni parte della stanza. In generale l’impedenza di una soundbar con subwoofer integrato ha un valore compreso tra i 4 e gli 8 Ohm.

A dare il senso di una maggiore o minore percezione di volume è la pressione acustica o SPL, acronimo di “Sound Pressure Level”, la quale, misurata in decibel (dB), esprime quanto efficacemente l’apparecchio è in grado di trasformare la potenza elettrica ricevuta in energia acustica, tenendo conto anche delle variazioni di pressione nell’aria subite dalle onde sonore. Per questo motivo la SPL varia in base all’ambiente circostante e a dove ci si trova rispetto alla fonte del suono, facendocelo percepire forte a distanza ravvicinata e sempre più debole più ci si allontana.

Prese e connessioni

Chiunque si stia domandando a cosa serve una soundbar non avrà grosse difficoltà a intuirlo. Nasce principalmente come sostituto delle casse integrate della tv, le quali spesso o sono poco potenti o creano effetti spiacevoli al punto da rovinare l’esperienza di visione. In realtà questi dispositivi possono essere collegati non solo al televisore ma a una più ampia varietà di apparecchi, andando dal decoder satellitare, al computer fino addirittura allo smartphone. Per questo motivo è necessario distinguere tra 2 tipologie di collegamenti: con cavo e senza.

Connettore Tipo Modalità
RCA Cavo Digitale
Mini-jack Cavo Analogico
Cavo ottico Cavo Digitale
DLNA Wireless Digitale
NFC Wireless Digitale
Airplay Wireless Digitale
HDMI Cavo Digitale
HDMI-ARC Cavo Digitale
HDMI-CEC Cavo Digitale
USB Cavo Digitale
Wi-Fi Wireless Digitale
Bluetooth Wireless Digitale

In molti casi la soundbar dispone sia di connettori per un collegamento con cavo sia di tecnologie wireless in cui non serve nessuna presa. Il tipo di connessione da utilizzare dipende dall’apparecchio che si vuole mettere in comunicazione. In caso di collegamento con cavo, quasi sempre è presente l’apposita presa per cavo ottico, non sempre invece si trova quella RCA, la quale è composta da 3 spinotti ciascuno con un colore diverso al fine di indicare se rappresenta il canale audio destro, quello sinistro o il segnale video.

Un altro connettore quasi sempre disponibile è il mini-jack da 3,5 mm, il quale, pur veicolando segnali analogici, si ritrova in molte apparecchiature elettroniche di uso comune. Infatti è lo stesso tipo di presa presente in tutti i computer, sia desktop che laptop, nei tablet e negli smartphone. Talvolta fa la sua apparizione anche la presa USB, parecchio comoda per collegare una pen drive e in alcuni casi ascoltare la musica in essa contenuta.

Si possono collegare al dispositivo anche altri altoparlanti se non addirittura un impianto hi-fi

Se ci si sta chiedendo come collegare soundbar a tv la risposta è semplice, si potrà farlo tramite cavo HDMI, la cui tipologia di presa al giorno d’oggi è presente ormai in qualsiasi televisore. In questi casi per facilitare l’operazione è importante che l’ingresso del tv sia ti tipo HDMI-ARC, dove ARC è acronimo di Audio Return Channel.

La presenza di tale tipologia è fondamentale per riuscire a fare la connessione con un unico cavo. Se invece il piccolo schermo possiede un semplice attacco HDMI ma senza funzione ARC, oltre al cavo HDMI sarà necessario avvalersi di un secondo filo solo per l’audio, solitamente o RCA o cavo ottico. Se poi la televisione ha un connettore HDMI-CEC si avrà l’indiscutibile vantaggio di poter controllare il dispositivo con il solo telecomando tv.

Chi di cavi non ci capisce nulla e non vuole impelagarsi in imprese macchinose prediligendo una semplicità d’uso assoluta, quasi sempre avrà a disposizione una connessione wireless, ovvero una soluzione che non contempla il loro uso. Tra queste vi è il collegamento wi-fi alla propria connessione internet DLNA che sfrutta la condivisione dati tramite rete domestica e il collegamento Bluetooth, ovvero un particolare protocollo di comunicazione ormai presente non solo in molti televisori, ma anche in tantissimi cellulari, computer e lettori mp3.

Ormai tutti possiedono uno smartphone dotato di vari tipi di tecnologie per la connettività. Oltre alle classiche wi-fi e Bluetooth, nei modelli di ultima generazione non è raro trovare NFC, la connessione in grado di far comunicare tra loro dispositivi collocati a poca distanza l’uno dall’altro. Anche gli utenti Apple non si devono sentire esclusi, poiché è vero che fino a pochi anni fa tali apparecchi potevano interagire solo con altri dello stesso marchio, oggi però fortunatamente non è più così. Infatti vi sono soundbar subwoofer wireless non targate Apple ma comunque dotate di AirPlay, il protocollo che permette la fruizione di contenuti in streaming provenienti da dispositivi come macbook e iPhone.

Sistemi e posizionamento

Se dal di fuori per un occhio inesperto un modello vale l’altro, in realtà guardando al suo interno la realtà dei fatti è ben diversa. All’esterno infatti si vede solo una cassa in plastica o legno con sul frontale una retina e sul retro le prese di collegamento. Dentro alla soundbar però si trovano più altoparlanti integrati di tipo attivo, i quali perciò non necessitano di essere collegati a un amplificatore. Il numero di unità dipende dal tipo di sistema, il quale solitamente può essere

  • 2.0
  • 2.1
  • 3.1
  • 5.1
  • 7.1

Nel caso di un sistema 2.0 si tratta di una soundbar senza subwoofer in cui 2 canali sono distribuiti semplicemente tra almeno una coppia di casse collocate alle 2 estremità del dispositivo. Se invece si parla di soundbar 2.1 significa che al suo interno si trovano minimo 2 altoparlanti posti a lato più un woofer in posizione centrale. Discorso simile anche per le soundbar 3.1, le quali hanno integrati almeno 3 speaker e un woofer. Esso ha lo scopo di amplificare i bassi, creando così un maggior campo sonoro rispetto alle basiche casse, indipendentemente dal loro numero.

Come nel 2.0, in un sistema 2.1 il suono è stereo, poiché in entrambi l’audio è distribuito su 2 canali, ma in quest’ultimo c’è un maggior realismo dato dalla presenza del subwoofer. Esistono poi sistemi 2.0 e 2.1 con più casse, dunque non c’è da stupirsi se in commercio si trova una sound bar tv con 6 altoparlanti integrati ma con dicitura 2.0, perché semplicemente significa che l’audio è stereo ed è suddiviso tra 2 canali equamente distribuiti tra gli altoparlanti presenti, ovvero in questo caso 3 destri e 3 sinistri. Se invece lo stesso dispositivo ha dicitura 2.1, ciò corrisponde alla presenza di un woofer integrato.

In una soundbar 5.1 il suono viene distribuito tra 5 canali, corrispondenti a un minimo di 5 altoparlanti se non di più, ai quali va aggiunto il woofer. Nel caso di una soundbar 7.1 invece i canali sono 7 per almeno 7 speaker più il woofer. Perciò indipendentemente da quanti sono i canali essi sono sempre equamente suddivisi in base al numero di altoparlanti presenti. La ripartizione dell’audio avviene sempre in base al canale, distinguendo tra destra, centro e sinistra, ma in alcuni casi però può fondarsi anche sul tipo di frequenza.

Gli apparecchi con dicitura “.1” sono sempre dotati di un subwoofer esterno

Il suono, si sa, è composto da frequenze alte, medie e basse e a ognuna di esse può corrispondere uno specifico altoparlante. Perciò in questi casi gli alti saranno riprodotti dai tweeter, i medi dai midrange e i bassi dai woofer, tra cui il subwoofer se presente. Per questo motivo il variare della distribuzione dei canali e delle frequenze modifica la percezione sonora.

Indipendentemente dal tipo di sistema, dove posizionare la soundbar è abbastanza ovvio, ovvero occorre disporla sempre abbastanza vicino all’apparecchio di cui deve riprodurre il suono. Nel caso del televisore dunque la collocazione classica è quella subito davanti sullo stesso mobile o ripiano, altrimenti fissata al muro con viti e staffe o appoggiata su una mensola nelle immediate vicinanze. In questo modo si sarà facilitati nel fare le connessioni via cavo e quelle senza filo saranno certamente più stabili.

Nel caso in cui il dispositivo abbia in dotazione un subwoofer, la sua posizione non è vincolata, poiché studi scientifici hanno dimostrato che l’orecchio umano non è in grado di localizzare le basse frequenze, perciò esso può essere collocato nelle vicinanze del tv insieme all’unità principale o altrimenti dalla parte opposta della stanza. Se poi nella confezione sono presenti anche 2 diffusori esterni, essi vanno trattati come altoparlanti posteriori, dunque andrebbero posizionati dietro a chi ascolta.

Formati e codifiche

Se si è alla ricerca di un consiglio soundbar valido, uno degli aspetti assolutamente da non sottovalutare è strettamente legato all’uso che si intende farne. Al fine di venire incontro alle esigenze di tutti gli utenti e al tempo stesso essere in grado di comunicare con gli ultimi ritrovati tecnologici, questo genere di dispositivi supporta sempre più formati audio.

Formato Nome Compressione
MP3 MPEG-1 Audio Layer 3 Lossy
WAV Waveform Audio File Format Lossless
AIFF Audio Interchange File Format Lossless
MP4 MPEG4-14 Dipende
PCM Pulse Code Modulation Lossless
LPCM Linear Pulse Code Modulation Lossless
ALAC Apple Lossless Audio Codec Lossless
FLAC Free Lossless Audio Codec Lossless
VMA Windows Media Audio Lossy
OGG OggVorbis Lossy
AAC Advanced Audio Codec Lossy
APE Monkey’s Audio Lossless

Qualsiasi formato audio digitale è il risultato di una compressione effettuata tramite specifici algoritmi di codifica. Tale compressione fa sì che i formati audio si dividano in 2 grandi famiglie: Lossless e Lossy. Nel primo caso il suono mantiene la resa originale e il file risultante ha dimensioni di poco ridotte, poiché non viene scartata nessuna informazione. Nel secondo invece la qualità può essere più o meno alta ma sempre inferiore all’originale, in quanto vengono escluse alcune informazioni al fine di generare file di piccole dimensioni.

Non tutte le soundbar compatte supportano la totalità dei formati audio esistenti, anzi solitamente in base alla fascia di appartenenza si andrà da modelli con giusto i formati base, come MP3, WAV, VMA, OGG, FLAC, AAC, ad altri con estensioni di nicchia, come AIFF e APE. Dunque è sempre bene andare a leggere le specifiche tecniche e prestare attenzione ai formati audio supportati dal dispositivo, altrimenti si corre il rischio di non poter ascoltare i propri contenuti preferiti. Oltre alla tipologia di file audio supportati bisogna tenere conto anche dei tipi di codifiche che sono alla base di altoparlanti e impianti audio multicanale, inclusa la soundbar. Tra queste vi sono

  • Dolby Digital
  • Dolby Surround
  • Dolby True HD
  • Dolpy Pro Logic
  • Dolby Atmos
  • DTS Digital Surround
  • DTS:X

Questi sistemi suddividono la sorgente sonora in più canali e il modo in cui lo fanno dipende dalla codifica supportata dalla sound bar. I principali protagonisti sul mercato sono Dolby e DTS, i quali realizzano codifiche audio multicanale lossy rispettivamente per home cinema e supporti multimediali, quali DVD e Blu-Ray. Sulla carta DTS ha una resa migliore rispetto a Dolby, poiché essendo meno compresso conserva una maggiore quantità di informazioni.

Codifiche più recenti, come Dolby Atmos, sono state sviluppate in origine in ambito cinematografico per poi passare al mercato consumer. Poiché supportano tale codifica, le soundbar dolby atmos dovrebbero garantire un risultato superiore, ma non vanno sottovalutate nemmeno le soundbar dts x, le quali, basandosi su questo innovativo tipo di codifica, promettono di creare un suono che si muove intorno all’ascoltatore, proprio come succede nella vita reale.

Se il Dolby Atmos può avere un sistema non superiore a 7.1, una soundbar con dts x può supportare una configurazione massima di 11.2 canali, garantendo così un suono multidimensionale e di conseguenza più realistico. Una qualità così alta è l’ideale per chi ha la passione per il cinema e vuole godere appieno in casa propria di un’esperienza di visione talmente indimenticabile da far immergere completamente in ciò che si sta guardando.

Modalità d’uso

Una volta collocata nella stanza in cui si intende usufruirne e fatti tutti i collegamenti opportuni, incluse eventuali operazioni preliminari, è possibile iniziare a utilizzare la soundbar compatta per ascoltare i propri contenuti preferiti. Le fasi da seguire indipendentemente dal modello sono

  1. Collegare il dispositivo via cavo o wireless all’apparecchio da riprodurre
  2. In caso di connessione senza fili, associarlo all’apparecchiatura o a rete internet
  3. Iniziare a usufruire del contenuto selezionato mediante telecomando
  4. All’occorrenza modificare le impostazioni di volume e modalità audio
  5. Al termine spegnere l’altoparlante ed eventualmente scollegare da rete elettrica

Indipendentemente dall’apparecchio da collegare, è sempre buona norma consultare il manuale di istruzioni e osservare la propria sound bar per capire il tipo di collegamento da utilizzare, poiché in base alla tipologia possono esserci delle operazioni preliminari da eseguire. Se il dispositivo viene collegato via cavo al televisore, spesso sarà già pronto all’uso, se invece la connessione è senza fili sarà inevitabilmente necessario associare la soundbar wireless all’apparecchio da utilizzare, assicurandosi che anche quest’ultimo sia dotato della stessa tipologia di connessione.

Qualora si tratti di una soundbar wifi, dopo averla collegata alla corrente e tenendo a portata di mano l’apparecchiatura da associare, occorre selezionare la sorgente corrispondente al wi-fi e seguire la procedura indicata sullo schermo, il tutto facendo in modo che entrambi gli apparecchi siano connessi alla solita rete wi-fi e alla stessa banda Ghz. Nel caso di soundbar bluetooth occorre effettuare il cosiddetto “pairing”, ovvero l’associazione tra dispositivi, selezionando la sorgente Bluetooth e seguendo le indicazioni riportate sul proprio smartphone o sul libretto di istruzioni. Una volta eseguite le procedure di associazione wireless, anche questo tipo di apparecchi sono pronti all’uso.

Dopo aver effettuato le opportune connessioni ai dispositivi, è possibile finalmente iniziare a sentire il contenuto di nostro interesse, sia esso una trasmissione tv, una partita di calcio, un film in streaming o la propria playlist di mp3. Ovviamente durante l’ascolto può capitare di avere la necessità di modificare alcune impostazioni. Per farlo ci si potrà avvalere del telecomando in dotazione, talvolta di una app da scaricare sul proprio smartphone e in alcuni casi si potranno svolgere alcune operazioni attraverso il controller della tv.

Spesso col telecomando della tv è possibile alzare o abbassare il volume della barra

Procedure per le quali serve utilizzare il telecomando o la app, oltre a quelle di connessione wireless, sono anche le impostazioni di equalizzazione. In questi casi solitamente viene data all’utente la possibilità di scegliere tra una serie di configurazioni preimpostate, ognuna delle quali si adatta meglio a un certo tipo di contenuto. Tra esse di norma non mancano mai apposite modalità rispettivamente per musica, film, sport, dialoghi e visione notturna a basso volume.

Per chi non riesce a capire quale sia la gamma dinamica maggiormente in grado di risaltare ciò che sta guardando, le possibilità sono 2: lasciare tutto com’è, ovvero con l’opzione standard appositamente progettata per adattarsi praticamente a tutto, oppure optare per una modalità automatica in cui è il dispositivo stesso a valutare il suono in riproduzione e a stabilire di conseguenza come renderlo al meglio.

Dopo aver terminato la fruizione del contenuto di proprio interesse non è necessario ricordarsi di spengere la soundbar per tv, poiché essa è solitamente dotata di una funzione di auto-standby dopo un certo periodo di inattività, solitamente di 20 minuti. Se invece si vuole assolutamente spengerla, non basterà premere il pulsante “Off” sull’apposito telecomando o su quello del televisore, poiché l’uso del tasto di spegnimento non significa disconnetterla dalla corrente, ma farla entrare in standby. Perciò se non si vuole sprecare nemmeno un Watt è necessario staccare fisicamente l’alimentazione elettrica.

Sicurezza e manutenzione

Qualsiasi tipo di prodotto in commercio sulla propria confezione e sulle istruzioni ha dei marchi e delle sigle a garantirne la qualità e certificarne la conformità alle leggi e normative vigenti. Tra queste in una soundbar tv non dovrebbero mai mancare

  • Marchio CE
  • Direttive RoHS
  • Normativa EMC
  • EN 62311:2008
  • IEC 60065:2014
  • EN 300328
  • EN 301893

Oltre al classico marchio CE a simboleggiare la conformità alle leggi della Comunità Europea, nelle soundbar per pc non è raro trovare anche riferimenti alle direttive RoHS relative alle restrizioni sull’impiego di sostanze pericolose nelle componenti costruttive di apparecchiatura elettrica ed elettronica e alla normativa EMC sulla compatibilità elettromagnetica del prodotto. In EN 62311:2008 sono contenuti i criteri che quest’ultimo deve rispettare al fine di garantire un campo elettromagnetico non nocivo per la salute umana, in IEC 60065:2014 invece vi sono riferimenti a requisiti di sicurezza nei dispositivi elettronici per uso domestico con alimentazione a rete elettrica o a batteria.

Inoltre, poiché certi apparecchi sono provvisti di connettività senza fili, come nel caso delle soundbar 5.1 wireless, essi sono tenuti a rispettare specifiche normative inerenti la tecnologia di cui sono dotati, tra cui EN 300328 e EN 301893, le quali riguardano il buon uso dello spettro radio nelle connessioni wireless rispettivamente a 2.4 e 5 Ghz di banda.

Per garantire una lunga vita al dispositivo il rispetto di certe normative non basta, è necessario collocarlo in una zona appropriata e seguire le basilari norme di sicurezza che stanno alla base di tutte le apparecchiature elettriche. Innanzitutto si tratta di un apparecchio da usare esclusivamente all’interno della propria abitazione e non all’esterno, sia perché è progettato per sonorizzare piccoli ambienti e sia per preservarlo al meglio.

Occorre prestare attenzione a non lasciare pelucchi sulla retina durante la pulizia

Solitamente nella zona d’appoggio o sul retro il dispositivo è provvisto di griglie di aerazione utili a evitarne il surriscaldamento, perciò è bene lasciare libere tali prese, evitando di coprire l’apparecchio e possibilmente collocandolo ad almeno qualche centimetro di distanza da altri oggetti in modo da essere arieggiato il più possibile. Se si decide di metterlo in cucina, nulla lo vieta, purché lo si tenga lontano da forno, fornelli e fiamme libere, al fine di scongiurare eventuali incendi.

Trattandosi di un’apparecchiatura elettrica nel collocarlo nell’ambiente bisogna sempre controllare che non sia esposto ad agenti atmosferici e acqua, per questo sarebbe bene tenerlo lontano da finestre, lavandini e fonti d’acqua. La posizione scelta dovrebbe essere comoda anche mentre si svolgono le faccende domestiche, in modo da evitare a detersivi e spray di entrare in contatto col dispositivo.

Il dover prestare attenzione a tanti fattori non significa che la soundbar non richieda pulizia, anzi, proprio perché solitamente ha una retina frontale in corrispondenza dell’uscita degli altoparlanti bisognerebbe fare in modo che nell’apparecchio non entri polvere o altri residui solidi. Per farlo è sufficiente periodicamente spolverare con un panno in microfibra morbido e asciutto, senza mai usare detergenti, spugnette umide e abrasive, le quali non farebbero altro che lasciare graffi sul dispositivo se non addirittura danneggiarlo. Se poi sullo chassis o in corrispondenza dei tasti ci fossero ancora delle incrostazioni, esclusivamente in quelle zone sarà possibile usare un panno leggermente umido.

Recensioni delle migliori soundbar

1. Samsung HW-K450

Facendo zapping capita spesso di passare da scene con effetti sonori tanto assordanti da creare distorsione a dialoghi a volume così basso da costringere ad alzarlo a dismisura. Samsung HW-K450 soundbar elimina ogni eccesso, attraverso la selezione manuale o automatica della modalità più adatta.

Samsung HW-K450

Il modello più venduto

Samsung HW-K450

(4.6)

Offerta: 149,00 Prezzo: 199,00 Sconto: 50,00 (25%) *

Trattandosi di un sistema a 2.1 canali, Samsung HW-K450 raggiunge una potenza d’uscita di 300 W grazie non solo alla barra di 90,85 x 5,35 x 7 cm da 2 kg ma anche attraverso il subwoofer wireless attivo di cui è provvista. Quest’ultimo, con le sue dimensioni di 17,9 x 29,9 x 36,1 cm per 4,6 kg ed essendo bass reflex, preso singolarmente riesce a emettere 130 W. Le 2 unità possono essere collocate in punti diversi della stanza, sia perché non necessitano di un collegamento via cavo tra loro e sia perché ognuna di esse ha una propria alimentazione.

Chiunque possiede una playlist musicale composta da file mp3 con le canzoni di proprio gradimento solitamente la custodisce in un supporto portatile come può essere una pen drive, la quale offre l’indiscutibile praticità di essere trasportata e ascoltata ovunque ci sia una presa USB, dal computer all’autoradio della propria macchina. Questa soundbar consente la connessione diretta di una chiavetta USB con possibilità di navigare e riprodurre in modo sequenziale i brani contenuti al suo interno.

SmartSound

Non sempre si ha voglia di ritoccare l’equalizzazione in base a ciò che si sta guardando, per questo Samsung HW-K450 possiede la funzionalità SmartSound, la quale partendo dall’analisi del contenuto riprodotto seleziona in automatico la modalità audio più adatta.  Ciò può essere alquanto utile sia per chi non ha tempo da perdere dietro a impostazioni e manuali d’istruzioni e sia per chi semplicemente non è esperto e non sa da che parte cominciare.

Chi ha anche solo una minima familiarità col mondo delle soundbar apprezzerà senz’altro la possibilità di modificare la gamma dinamica scegliendo tra: Standard, Musica, Clear voice, Sport, Film e Modo notte. In base al programma in onda e alle proprie esigenze basterà selezionare la modalità più adatta tra le 6 disponibili. Se per esempio si sta seguendo un’intervista avvincente sarà bene prediligere l’opzione “Clear voice” in modo da far risaltare al meglio le voci rendendole così anche più comprensibili.

SoundConnect

Nella parte posteriore della struttura si trovano le prese con cui collegare la soundbar ad altri dispositivi. Tra queste vi sono: HDMI In, HDMI Out, AUX In, USB e Optical In. Sebbene tali attacchi consentano un collegamento diretto basato su cavo, è possibile avvalersi anche di connessioni wireless tramite Bluetooth e SoundConnect. Quest’ultimo è un sistema utilizzato per mettere in comunicazione l’apparecchio con un televisore della stessa marca senza bisogno di cavi. Sarà sufficiente premere il tasto “source”, per poi selezionare il modo “TV” e attendere che sullo schermo appaia un messaggio a richiedere la conferma dell’associazione tra i 2 dispositivi.

Grazie alle prese HDMI-CEC è facile collegare Samsung HW-K450 a schermi di qualsiasi marca e sarà possibile anche controllarlo in parte attraverso il telecomando tv. Indipendentemente dal brand del proprio televisore, è sufficiente che anch’esso come l’altoparlante sia dotato di tecnologia HDMI-CEC. In questo modo si riuscirà per esempio a regolarne il volume, ma non il “sound effect”, per il quale è necessario premere un tasto apposito presente solo sul controller originale incluso nella confezione.

2. Samsung HW-MS550/ZF

Chi non vorrebbe improvvisarsi dj durante una festa in casa con amici, sebbene spesso non si abbiano conoscenze adeguate o strumenti giusti. Scaricando l’apposita app con la soundbar Samsung HW-MS550/ZF si potrà suonare la propria musica e dettarne il ritmo, accelerando e diminuendo all’occorrenza.

Samsung HW-MS550/ZF

Il prodotto migliore in assoluto

Samsung HW-MS550/ZF

(4.3)

Offerta: 274,99 Prezzo: 349,99 Sconto: 75,00 (21%) *

Caratterizzata da un design flat e allungato dato dalle dimensioni di 88,9 x 7,1 x 13 cm, Samsung HW-MS550/ZF ha una raffinata finitura in metallo spazzolato che le conferisce un aspetto elegante e la rende facilmente collocabile vicino a qualunque tipologia di schermo piatto. Seppure con un design dalle linee essenziali, non mancano sul lato sinistro 4 pulsanti in rilievo, i quali servono rispettivamente ad abbassare il volume, ad aumentarlo, a selezionare la sorgente e ad accendere o spegnere l’apparecchio.

Con un sistema di questo tipo sarà impossibile sentire la mancanza del subwoofer, grazie alla presenza di ben 6 altoparlanti integrati di cui è provvisto i quali, sfruttando la tecnologia Multi-Speaker, riescono a spostarsi simultaneamente assicurando così bassi potenti e particolarmente performanti per un suono pieno. Nonostante abbia solo 2 canali, questa soundbar ha una potenza d’uscita di 450 W RMS ed è compatibile con Dolby Digital 2.0, DTS 2.0 e formati audio di alta qualità come FLAC, ALAC, WAV e AIFF.

Streaming senza limiti

Dispone di connettività Bluetooth e wireless fondamentali per ascoltare in streaming la musica presente sul proprio telefono o lettore mp3, purché quest’ultimo abbia anche lui almeno uno dei 2 tipi di connessione. Per questo Samsung HW-MS550/ZF non è un semplice altoparlante ma una parte integrante dell’intero impianto audio domestico. Infatti supporta la funzione Multiroom, ossia la possibilità di collegarlo via wi-fi o Bluetooth ad altri dispositivi e altoparlanti sparsi per casa, risultando così compatibile anche con il Wireless Surround Kit, ovvero una coppia di speaker posteriori realizati proprio dalla stessa casa produttrice.

Col telecomando incluso o semplicemente sfruttando il collegamento HDMI-ARC al tv si riescono a gestire vari aspetti della soundbar, tra cui volume, Sound Effect ed EQ setting. Inoltre scaricando la app Samsung Audio Remote si possono non solo fare le regolazioni di base, ma ci si può anche avvalere di extra parecchio interessanti, come la “modalità party” con cui è possibile accelerare o rallentare la velocità del brano riprodotto e aggiungerci all’occorrenza degli effetti, proprio come farebbe un dj professionista.

OneCable e OneMount

La presenza di cavi è ridotta al minimo grazie a OneCable, ovvero l’utilizzo di un unico filo per alimentare sia il televisore che la soundbar. Così non solo si avrà un cavo in meno di cui preoccuparsi, ma non servirà nemmeno occupare una presa nel muro, lasciandola così libera per collegarci altre apparecchiature. A ridurre ulteriormente l’ingombro con un occhio all’estetica ci pensa anche OneMount, ossia un sistema di montaggio facilitato per collocarla a incastro subito sotto lo schermo senza dover bucare la parete.

La propria posizione rispetto a Samsung HW-MS550/ZF non è importante, poiché grazie alle tecnologie Multi-Speaker Control e Wide Sound Coverage suonerà tutto allo stesso modo. Se ciò non dovesse bastare, sarà sufficiente modificare la modalità audio DSP scegliendone una in base alle proprie esigenze tra le 5 disponibili: Movie, Music, Clear voice, Sports e Standard. Quest’ultima è quella impostata di default e solitamente si adatta bene a ogni situazione, ma ci sono programmi che rendono meglio con l’appropriata gamma dinamica, come nel caso dei concerti e delle partite di calcio, i quali è sempre meglio guardare rispettivamente con Music e Sports.

3. Sony HT-S350

Non bisogna per forza recarsi al cinema per gustarsi appieno le scene d’azione di un film, basta avvalersi di Sony HT-S350, la soundbar subwoofer senza fili che collegata al proprio televisore consente di cogliere esplosioni, spari e tutti gli effetti tipici del genere action sia a volume basso che alto.

Sony HT-S350

Miglior rapporto qualità e prezzo

Sony HT-S350

(4.6)

Offerta: 260,00 Prezzo: 65,00 Sconto: 65,00 (100%) *

Aprendo la confezione originale di Sony HT-S350 dal peso di ben 10,2 kg troviamo 2 unità, non solo una soundbar a 2.1 canali da 2,4 kg per 90 x 6,4 x 8,8 cm, ma pure un subwoofer wireless. Inoltre nella scatola ci sono anche un manuale di istruzioni, una guida rapida, un cavo ottico e un telecomando con batterie incluse, ovvero tutto il necessario per fare un’installazione corretta e completa senza lasciare nulla al caso e accompagnando passo dopo passo anche i più inesperti.

Mentre si sta seguendo una trasmissione può capitare di non riuscire ad apprezzarne l’audio al meglio. In questi casi non c’è da rassegnarsi ma piuttosto da modificare l’equalizzazione. Per farlo non serve andare alla ricerca di chissà quali impostazioni, ma basta cambiare la modalità audio, scegliendo quella più indicata tra: Standard, Sports, News, Music, Game e Cinema. Se invece non si vuole perdere tempo a capire quale sia la scelta più adatta ci penserà il dispositivo stesso a farlo automaticamente, purché sia attiva la modalità “Auto Sound”.

Subwoofer wireless

A dare la giusta profondità spaziale ci pensa il subwoofer wireless incluso nella confezione insieme alla soundbar. Trattandosi di un modello senza fili non sarà necessario alcun cavo a fungere da collegamento tra le 2 unità, per ciascuna basterà giusto collegare alla parete quello dell’alimentazione. L’ampia apertura frontale da 16 cm è sinonimo di alte prestazioni, infatti il subwoofer da solo è in grado di generare 150 W di potenza. Sono appunto le sue dimensioni di 19 x 38,2 x 39 cm per un volume di 28 l e 7,8 kg di peso a garantire bassi corposi e profondi.

Proprio perché senza fili, entrambe le unità sfruttano la connettività Bluetooth 5.0 con profili A2DP e AVRCP, i quali consentono rispettivamente la trasmissione di segnali audio stereo e la gestione di device multimediali come per esempio il computer. Oltre alla connessione tramite Bluetooth è possibile collegare il televisore tramite presa HDMI, la quale se di tipo ARC consente di controllare Sony HT-S350 usando il telecomando del tv. Ovviamente nella confezione originale è presente anche un controller, così da mettere in condizione di usarlo anche chi fosse sprovvisto di connessione HDMI-ARC.

Consumi ridotti

L’inserimento di un simile impianto nella propria abitazione non deve far temere aumenti vertiginosi nella bolletta della luce. Infatti quando è in funzione solo la soundbar consuma 30 W, il subwoofer invece 25 W e in caso di standby il consumo di ciascuna delle 2 unità si riduce a soli 0,5 W. Inoltre al fine di garantire il massimo del risparmio è provvista anche di una speciale funzione per cui dopo 20 minuti di inattività entra automaticamente in standby.

Per godersi appieno le esplosioni e gli effetti presenti nei film di azione non serve necessariamente andare al cinema, basta abbinare la propria televisione o il proprio computer a Sony HT-S350. Grazie alla combinazione di S-Force Pro Front Surround col decoder a 5.1 canali senza uscire di casa si potrà avere nel proprio salotto non solo un maggior campo sonoro, ma anche un effetto surround cinematografico.

Opinioni finali

Nel momento della scelta la presenza di uno sconto e una particolare offerta sono certamente allettanti, ma è sempre meglio avere un consiglio utile e mirato alle proprie esigenze. Chi infatti cerca una sound bar per tv in grado di riprodurre contenuti con effetto surround non avrà grossi problemi a trovarla, poiché è un dispositivo nato principalmente per assolvere a tale funzione. Sfruttando la presa HDMI-ARC il collegamento sarà immediato e basterà un unico cavo per farlo. Se invece si ha bisogno di ascoltare contenuti in streaming trasmessi dal proprio smartphone, ci si riuscirà avvalendosi di modelli dotati di connettività wireless o quantomeno di una presa micro-jack da 3,5 mm, solitamente onnipresente.

Avere un sistema in grado di comunicare con altri apparecchi rappresenta una comodità non da poco. È proprio questa particolarità a fare di Samsung HW-K450 la soundbar con la migliore connettività sul mercato, poiché senza l’uso di fili può essere abbinata a casse wireless, computer, tv e telefoni tramite connessione Bluetooth. Inoltre grazie a un’apposita funzione può essere controllata non solo attraverso il telecomando in dotazione ma anche tramite quello del proprio televisore. In questo modo sarà possibile non solo risparmiare spazio ma anche avere la comodità di interagire con più dispositivi con un unico controller.

Capita di ritrovarsi ad affrontare problemi di estetica e di spazio ogni volta che si vuole collocare un nuovo oggetto nel proprio salotto. Col miglior design della sua categoria dato dalle sue fattezze flat e compatte, Samsung HW-MS550/ZF è un modello di fascia alta che non lascerà alcun dubbio. Pur essendo composto da un’unica unità, è in grado di generare un’ampia presenza sonora. Inoltre con le sue piccole dimensioni sarà facile collocarlo sotto a qualsiasi televisore integrandosi al tempo stesso con l’ambiente circostante.

Quando si guarda il proprio programma preferito spesso si è talmente rapiti da non accorgersi di avere il volume troppo alto e disturbare chi ci sta intorno. Oltre ad avere un ottimo rapporto qualità-prezzo, Sony HT-S350 è la soundbar di fascia media con le migliori performance. Seppur dotata di un subwoofer in grado tramite i suoi potenti bassi di trasmettere le stesse emozioni di un impianto cinematografico, selezionando l’apposita modalità sarà possibile avere anche a basso volume un audio comprensibile e senza perdita di qualità.

Con una soundbar consigli particolari non servono, perché sarà quasi impossibile non riuscire a collegarla alla propria televisione o ad altre apparecchiature multimediali. Laddove non arrivano i cavi riuscirà sicuramente la connettività wi-fi e Bluetooth, le quali sono universalmente supportate. Altri fattori da non sottovalutare per capire quale scegliere tra i tanti modelli in commercio sono, non solo sconti e offerte, ma anche le codifiche supportate.



Se si conta di usare il dispositivo per vedere film in alta definizione con effetto surround pari a quello del cinema, in questi casi è bene non lasciarsi scoraggiare dai prezzi un po’ più alti e optare per una soundbar dts e per tutti quei modelli in grado di supportare i top di gamma nei sistemi audio, ovvero Dolby Atmos e DTS:X. Essi, in quanto apparecchiature di fascia alta, sono certamente più cari, ma riescono a rendere il suono talmente realistico e tridimensionale da avere una resa nettamente superiore rispetto a qualsiasi altoparlante economico.

Quale soundbar scegliere? Classifica (Top 3)

Prodotto Offerta Sconto Voto
Samsung HW-K450 Samsung HW-K450 149,00 € 199,00 * 50,00 € (25%) (4.6)
Samsung HW-MS550/ZF Samsung HW-MS550/ZF 274,99 € 349,99 * 75,00 € (21%) (4.3)
Sony HT-S350 Sony HT-S350 260,00 € 65,00 * 65,00 € (100%) (4.6)

Domande frequenti

Si può abbinare a una console per videogiochi?

È possibile, ma per averne la certezza assoluta occorre verificare il tipo di prese di cui dispone la console o se possiede quantomeno tecnologie per la connettività senza fili.

Può essere messo nella propria auto?

Sulla carta non si potrebbe, poiché si tratta di un dispositivo progettato per essere usato in ambiente domestico con alimentazione elettrica, ma procurandosi un adattatore per accendisigari che rispetti il wattaggio e collegando la soundbar all’autoradio tramite mini-jack da 3,5 mm dovrebbe comunque riuscire a funzionare correttamente.

Il subwoofer wireless necessita di ricarica? Se sì, dopo quanto?

Il subwoofer, così come eventuali altoparlanti posteriori e la stessa unità principale, sono sempre alimentati a corrente elettrica e non consentono alimentazione a batteria. Di conseguenza non necessitano di essere ricaricati in nessun caso.

È possibile posizionarla in verticale?

Non sempre, occorre verificarlo sul manuale di istruzioni. In generale va sempre messa in orizzontale al fine di evitarne il surriscaldamento, ma in alcuni modelli è possibile disporla anche in verticale in tutta sicurezza.

Quale collegamento è preferibile tra cavo e wireless?

Solitamente l’uso dell’uno o dell’altro è indifferente, ma in alcuni casi le connessioni wireless possono essere soggette a salti, ritardi o interferenze dovute alla presenza di altri dispositivi o a una distanza eccessiva dalla soundbar. Per questo motivo il collegamento via cavo garantisce una maggiore stabilità del segnale.

Ci si può attaccare una tastiera musicale?

Quasi sicuramente, l’importante è verificare sempre la compatibilità tra le connessioni della tastiera e quelle dell’apparecchio.

È possibile collegarlo a un amplificatore?

No, essendo lui stesso un amplificatore, non è possibile connetterne un altro. La soundbar può essere collegata a sorgenti sonore esterne, come televisione, smartphone, decoder satellitare e computer, in alcuni casi anche a impianti hi-fi e altoparlanti esterni.

Vibrazioni eccessive potrebbero farla saltare dal fissaggio a parete?

Se ben fissato, qualunque vibrazione anche la più forte non potrà mai far saltare il dispositivo dal suo alloggiamento, il quale è studiato appositamente per sostenere il suo peso in qualsiasi condizione, anche in caso di bassi potenti.