Recensione Sony Alpha 7 Mirrorless

Equipaggiata con un potente sensore CMOS Exmor full frame da 35 mm e il processore di elaborazione delle immagini Bionz X, Sony Alpha 7 Mirrorless è in grado di realizzare fotografie a 24,3 MP di risoluzione e video in Full HD a 60 fps comprensivi di sonoro grazie ai microfoni stereo integrati.

Similmente ad altri modelli di fotocamere mirrorless, anche questa salva le foto nei formati JPG o RAW e i filmati in MP4 con audio AAC o AVCHD 2.0 con codifica Dolby Digital a 2 canali su una scheda di memoria SD, SDHC o SDXC da acquistare a parte e inserire in un apposito slot.

L’interazione col dispositivo è assicurata da svariati pulsanti e 3 ghiere, quella dedicata alle modalità di scatto, una per la gestione dell’esposizione e un’altra per la regolazione della messa a fuoco, mentre per avere tutto sotto controllo basta guardare il mirino elettronico XGA OLED Tru-Finder da 0,5” e il display LCD TFT da 3”.

A prova di polvere

Con un corpo in lega di magnesio grande 12,69 x 9,44 x 5,48 cm per un peso massimo di 474 g, contando la batteria e la scheda SD, Sony Alpha 7 Mirrorless risulta alquanto leggera. A conferirle una certa resistenza ci pensa il rivestimento protettivo a doppio strato che circonda le componenti e i pannelli e i sigilli abilmente posizionati attorno a ghiere e pulsanti.

Oltre a prestare le dovute attenzioni e a pulire periodicamente l’apparato, a evitare accumuli di polvere e di altri residui solidi in corrispondenza dell’attacco E dedicato all’obiettivo è il sistema di protezione ad hoc integrato, il quale consiste in un apposito rivestimento sul filtro ottico e in un meccanismo basato sulle vibrazioni generate dagli ultrasuoni.

La scatola originale del prodotto include l’adattatore AC-UB10, il cavo USB e quello di alimentazione, una tracolla, un tappo per la slitta accessori e un altro come copriobiettivo. Dunque sarà necessario procurarsi a parte un ottica adatta alle proprie esigenze scegliendo tra l’ampia varietà di obiettivi riservati a fotocamere mirrorless del medesimo marchio.

Connessioni wireless e cablate

Come ormai molte fotocamere mirrorless, anche questa può essere messa in comunicazione con altri device senza l’ausilio di fili semplicemente usando le connettività wi-fi e quella NFC, la quale non richiede alcuna procedura per l’accoppiamento, ma solo di posizionare il dispositivo vicino a quello da abbinare in modo da farli sfiorare.

Qualora l’associazione avvenga con uno smartphone, per godere di tutte le funzionalità è necessario installare la app PlayMemories Camera, la quale permette appunto di modificare le impostazioni, ritoccare i file acquisiti e persino il controllo a distanza tramite Smart Remote Control. Così facendo lo schermo del cellulare si trasformerà di fatto in un mirino elettronico con cui regolare diversi aspetti come ad esempio l’apertura dell’otturatore.

Sul lato sinistro di Sony Alpha 7 Mirrorless si può notare uno sportellino gommato a protezione di alcune prese, una micro USB, una micro HDMI di tipo D e 2 mini jack da 3,5 mm di cui uno contraddistinto dal colore verde riservato all’uscita delle cuffie e l’altro con un cerchietto rosso dedicato al microfono esterno. In un alloggiamento poco sopra si trova invece la porta Remote da 2,5 mm alla quale è possibile collegare un telecomando per il controllo remoto.