Confronto delle smerigliatrici angolari migliori
- Peso di soli 1,9 kg per un'alta maneggevolezza
- Monta dei dischi con un diametro di 125 mm
- Può tagliare anche il calcestruzzo e la pietra
- Cavo di alimentazione con lunghezza di 2,5 m
- Presenta una elevata compattezza strutturale
- Motore prestante, realizzato con materiali solidi
- Con un motore potente e prestante da 750 W
- Dotata di tecnologia di sicurezza no-volt release
- Presente sistema di avvio graduale del motore
Come scegliere una smerigliatrice angolare
Indice
Usi e funzionamento
Chiunque sia appassionato di bricolage manutentivo e costruttivo, così come anche chi, anche solo indirettamente, sia venuto in contatto in qualche modo con operazioni rientranti in tale ambito lavorativo, sa molto bene come sia estremamente frequente la necessità di fare modifiche di sorta su elementi di varia natura, i quali possono poi andare a costituire strutture o impianti.
A tale scopo nei decenni passati spesso i lavoratori si abituavano a operare con strumentazioni generiche le cui capacità erano notevolmente limitate dalla tecnologia a disposizione, oppure con attrezzi manuali che richiedevano molte ore di uso e parecchio sforzo fisico. Al contrario, oggi esistono macchinari indispensabili e tra questi vi è senza alcun dubbio la smerigliatrice angolare.
Nonostante tale utensile, a volte chiamato flessibile da taglio o mola a disco, sia alquanto conosciuto, il progresso tecnico ha permesso alle case costruttrici di progettare e immettere sul mercato modelli con caratteristiche differenti, in grado di assolvere a molti compiti diversi e personalizzati in modo tale da risultare particolarmente utili a determinate fasce di utenti.
Le smerigliatrici angolari sono ormai apparecchi innovativi a tal punto che, sebbene il loro funzionamento rimanga pressoché inalterato, occorre procedere a un attento esame per capire bene come scegliere e soprattutto quale scegliere tra le diverse possibilità di acquisto. Tale disamina, ovviamente, sarà utile anche per comprare la smerigliatrice angolare migliore in base alle proprie necessità.
Chiaramente, a maggior beneficio di coloro che magari hanno ancora poca esperienza operativa, è necessario partire dalle basi, andando a identificare quali sono gli ambiti di uso più frequenti. Essendo un versatile e flessibile attrezzo da lavoro, infatti, la smerigliatrice angolare può essere utilizzata in tante varietà di situazioni differenti da molti utenti.
Lavorazione | Materiale | Ambito |
---|---|---|
Taglio | La funzione principale della smerigliatrice angolare, grazie alla quale è possibile tagliare con più o meno precisione metalli, elementi lapidei, piastrelle, tubature plastiche e talvolta anche legno | Lavorazione eseguita in qualunque sfera operativa, dal settore industriale ai cantieri edili e l’impiantistica, compresi ovviamente i classici impieghi di fai da te |
Smerigliatura e affilatura | Eseguita in modo prevalente su metalli di ogni genere, serve a eliminare bave derivanti da tagli o altre lavorazioni, livellare spessori eccessivi, rifinire saldature o ripristinare fili taglienti | Operazione svolta perlopiù in ambito meccanico, metalmeccanico e industriale, ma anche in edilizia e nel bricolage |
Pulizia | In modo simile alla levigatura, è possibile procedere a una pulizia preparatoria ad altre lavorazioni su pietra, metallo e ceramica | Utilizzo della smerigliatrice a batteria più particolare e meno diffuso, sebbene adattabile alla fase primaria di manutenzioni e restauri |
Lucidatura | Adattando velocità, giri e utilizzando accessori adeguati, è possibile lucidare e spazzolare metalli, in modo da rimuovere, anche adoperando smerigliatrici professionali, ossidazioni e corrosioni superficiali | Anche questa è un’applicazione meno frequente, ma eseguita specialmente dai carrozzieri e nelle officine meccaniche |
Alla luce della categorizzazione di usi riportata, la quale non può ovviamente essere onnicomprensiva data la grande versatilità di tali apparecchi, ora è senz’altro più semplice comprendere la smerigliatrice angolare a cosa serve. In questo senso, oltre a essere utilizzata giornalmente da molti operatori appartenenti a settori produttivi diversi, si dimostra infatti imprescindibile nel fai da te.
Infatti, se un hobbysta sarà in grado di tagliare anche i materiali normalmente più resistenti, come ad esempio i metalli, ferrosi e non, i professionisti del campo edile e meccanico traggono eguale giovamento dall’usare le smerigliatrici angolari. Cantieri, fabbriche, officine e realizzazione di impianti sono infatti ambiti di uso estremamente frequenti.
Se il nome stesso identifica una caratteristica fondamentale, ovvero lavorare per mezzo di un procedimento facente uso di materiale abrasivo, nello specifico lo smeriglio, cioè un tipo di corindone, la smerigliatrice angolare agisce secondo dei principi piuttosto semplici. Ciò la rende anche facile da adoperare anche per chi non avesse esperienza al riguardo.
È quindi possibile anticipare come funziona il flessibile angolare. In parole povere, un motore trasferisce energia cinetica attraverso un albero interno di trasmissione, il quale la trasforma in un moto rotatorio impresso alla testina. A quest’ultima è collegato un disco, diverso a seconda del lavoro da svolgere, che messo a contatto con la superficie da trattare permette il taglio, la sbavatura e così via.
Modelli e struttura
Data la grande quantità di apparecchi presenti sul mercato dedicato, adattabili tanto a un uso professionale quanto a quello amatoriale, al fine di stabilire con ragionevole certezza quale possa essere la miglior smerigliatrice angolare da comprare in base alle proprie necessità operative è inevitabile dover valutare in primis le peculiarità principali dei diversi modelli.
La prima importante distinzione in merito può essere operata considerando le caratteristiche costruttive atte a identificare una smerigliatrice angolare progettata e costruita per poter dare il meglio di sé in un ambito lavorativo specifico. Sono infatti principalmente 3 le tipologie di strumenti del genere ritrovabili in commercio, vale a dire
- Assiale
- Portatile
- Da banco
Il modello assiale è fondamentalmente la mini smerigliatrice angolare, la cui particolarità risiede nelle dimensioni particolarmente contenute. Essa è infatti formata da un corpo cilindrico, il quale raramente supera i 35 cm di lunghezza e 1,5 kg di peso, e dalla testina diritta, sulla quale non viene montato un disco, bensì molette abrasive, scovolini e accessori simili.
Sebbene risulti decisamente meno performante rispetto ai modelli classici, la smerigliatrice angolare piccola di tale genere è realizzata per eseguire lavorazioni di pulizia o smerigliatura di precisione, soprattutto in ambito metalmeccanico e modellistico. Permette infatti di operare all’interno di fori, interstizi e altre zone altrimenti impossibili da raggiungere diversamente.
Molto più performanti, versatili e adatte a interventi di varia natura sono invece le smerigliatrici angolari portatili. Questa definizione identifica infatti i modelli più classici e utilizzati, i quali, pur essendo meno facilmente adoperabili all’interno di situazioni richiedenti elevata precisione, si configurano come un equilibrato mix tra potenza e manovrabilità.
A seconda del modello e della tipologia di disco ospitabile dalla smerigliatrice flessibile di questo genere, essa può avere delle dimensioni variabili tra i 30 e i 40 cm in lunghezza con un peso mediamente compreso tra i 2 e i 6 kg. Tale configurazione è senza dubbio quella favorita in ogni ambito, tanto quello tipicamente amatoriale quanto quello professionale.
Il cavo di alimentazione può essere lungo fino a 5 m
È tuttavia possibile descrivere ancora un’ulteriore tipologia di apparecchio, denominato smerigliatrice da banco, oppure mola da banco. Normalmente dotati di notevole potenza operativa, questi modelli sono, come intuibile dal nome stesso, senza impugnatura e da utilizzare in modo stazionario, dopo il fissaggio a un piano operativo stabile.
Pur essendo meno usate per il taglio, ma quasi esclusivamente per smerigliatura, affilatura e rifinitura di metalli, sono macchine favorite da operatori che si impegnano quotidianamente in lavorazioni di tale genere. La smerigliatrice da banco presenta spesso due dischi alla estremità opposte di un corpo voluminoso a basse vibrazioni, il quale può superare i 50 cm di larghezza e i 10 kg di peso.
Essendo però la classica smerigliatrice angolare l’apparecchio più utilizzato e versatile, è utile concentrarsi primariamente sui suoi aspetti peculiari, riguardanti la struttura composta da scocca in metallo e plastica resistente al calore. Tale aspetto è importante nell’ottica di poter lavorare senza la preoccupazione che le scintille possano danneggiare l’utensile.
La testina cui viene agganciato il disco presenta molte volte la cuffia protettiva, proprio per contenere la dispersione delle suddette scintille prodotte e proiettate durante la smerigliatura. Ovviamente, dovendo essere comoda da utilizzare e quanto più maneggevole possibile, la smerigliatrice angolare dovrà presentare un corpo macchina ergonomico e facile da impugnare saldamente.
A tal proposito è bene sottolineare come quasi tutti i modelli di mola angolare presentino doppia impugnatura. La prima impugnatura è formata proprio dal retro dell’utensile stesso, mentre la seconda è fissata in modo perpendicolare a quest’ultimo e spesso è regolabile in diverse posizioni. Come consiglio generale, è preferibile siano entrambe rivestite in materiali antiscivolo.
Alimentazioni e potenza
Così come la struttura è un fattore fondamentale nell’ottica di definire quali possano essere le migliori smerigliatrici angolari da acquistare a seconda dell’utilizzo previsto, anche la tipologia di alimentazione è una discriminante che deve essere considerata con attenzione. Alla stessa maniera, di conseguenza, anche la potenza erogata deve necessariamente essere presa in esame con attenzione.
A tal proposito, è possibile identificare più di un sistema di alimentazione della smerigliatrice angolare tra cui quella ad aria compressa. Nel complesso, questa è di certo l’eventualità meno comune, poiché limitata quasi sempre al flessibile piccolo di tipo assiale. Come è facile comprendere, tale funzionamento richiede l’impiego di un compressore o di un sistema di distribuzione pneumatico.
A fronte di ciò, la smerigliatrice angolare funzionante tramite aria compressa è molto poco adoperata in ambito amatoriale e modelli simili sono ritrovabili perlopiù all’interno di impianti di produzione industriale, carrozzerie e officine specializzate. La strumentazione pneumatica, infatti, pur risultando leggera e meno bisognosa di manutenzione, risulta relativamente poco versatile.
Al contrario, è decisamente più frequente usare la smerigliatrice angolare a batteria. Intuitivamente, quest’ultima è alimentata per mezzo di un accumulatore, il quale può essere staccato dal corpo macchina per essere ricaricato, di norma tramite basette apposite e per un tempo variabile da 3 a 5 ore, in base all’amperaggio, solitamente compreso tra 1,5 e 4 Ah.
Alcune batterie possono essere ricaricate senza l’ausilio di una basetta
La smerigliatrice a batteria monta quasi sempre soluzioni energetiche agli ioni di litio, con una potenza da 18 V e autonomia media da 4 a 6 ore di lavoro. Il grande vantaggio della smerigliatrice angolare a batteria è determinato dalla possibilità di operare anche in zone aperte e distanti dalle reti elettriche, oltre dall’assenza di cavi nella zona di intervento.
Come spesso accade, tuttavia, la smerigliatrice a batteria ha potenza molto inferiore a quella garantita da un motore elettrico, il quale di norma garantisce prestazioni generiche senz’altro più elevate. A motivo di ciò, i modelli ad alimentazione elettrica sono quasi sempre preferiti alle smerigliatrici a batteria in qualunque ambito, rappresentando di solito un buon compromesso tra maneggevolezza e potenza.
Oltre a non necessitare di attenzioni particolari riguardanti le ore di autonomia, il flessibile elettrico è più versatile, poiché, a merito della più elevata potenza operativa, è in grado di intervenire con efficacia anche sui materiali più duri, come ad esempio i metalli. In aggiunta, questi modelli sono spesso compatibili con usi intensivi e più gravosi.
La smerigliatrice angolare ad alimentazione elettrica più adatta al caso specifico, tuttavia, si può identificare anche in base alla potenza del motore, quasi sempre del tipo a spazzole e carboncini, vale a dire la tipologia standard di motori per elettroutensili, il quale consente, tramite lo sfregamento delle spazzole, il passaggio di energia tra le componenti di trasmissione del moto.
La potenza, oltre a definire i campi di applicazioni, influisce su parametri operativi utili a individuare la prestanza effettiva della smerigliatrice angolare. I range di potenza possono variare in media
- Da 400 a 700 W
- Da 700 a 1400 W
- Da 1400 fino a 2500 W
I modelli con motori fino a 700 W sono assimilabili, almeno per quanto riguarda le possibilità d’impiego, alla smerigliatrice angolare a batteria. Questi wattaggi, infatti, sono tipici di smerigliatrici adatte a lavorazioni non molto impegnative e per impiego sporadico, non consentendo di intervenire con efficienza su materiali più resistenti e difficili da trattare.
Per un utilizzo amatoriale o semi professionale, invece, un apparecchio con potenza fino a 1400 W è più che sufficiente. Questo range è senz’altro il più comune, dal momento che permette di lavorare con efficacia su molti elementi di diversa natura, anche in modo relativamente gravoso, pur rientrando in una fascia qualità prezzo economica ma di buon livello.
Viceversa, la smerigliatrice angolare grande, realizzata nello specifico per l’impiego continuativo di tipo professionale, ad esempio in ambito edile e meccanico, può presentare potenza fino a 2500 W. Ovviamente, oltre a risultare molto più costosi, simili apparecchi sono senz’altro sovrabbondanti per quanto riguarda un uso non troppo esigente e prettamente orientato al fai da te.
In base alla potenza può essere considerata la velocità raggiungibile dal flessibile grande o piccolo. Il numero di giri a vuoto determina la rapidità di rotazione del disco e, quindi, i tempi operativi. Essa può variare da 3000 a 15000 giri/min, ma idealmente, per assicurare versatilità, le smerigliatrici angolari dovrebbero poter sviluppare velocità compresa almeno tra 6000 e 10000 giri/min.
Varietà di dischi
Come risulta senz’altro intuitivo, oltre alle caratteristiche costruttive e tecnologiche del macchinario stesso, una smerigliatrice angolare deve essere scelta anche avendo un occhio di riguardo per le tipologie di dischi che può montare. Sono parecchie le possibilità in tal senso e, ovviamente, è bene farne una panoramica per averne un’idea precisa.
Data la notevole versatilità di questi macchinari, infatti, in base a uso previsto e ai materiali da trattare, è possibile identificare il disco smerigliatrice angolare più adatto all’intervento da eseguire. L’assortimento di tali elementi sul mercato è notevole, pertanto occorre prendere in considerazione alcune variabili fondamentali, grazie alle quali sia possibile operare adeguatamente.
Una prima distinzione in tal senso può riguardare la composizione stessa del disco, la quale determina su quali tipologie di materiali è possibile lavorare. Pur essendo la maggior parte di questi accessori progettata per il taglio, inoltre, ne esistono alcuni specifici per svolgere altri tipi di operazioni usando la smerigliatrice angolare.
Tipologia | Caratteristiche | Intervento | Adattabilità |
---|---|---|---|
Diamantato | Rivestito con polveri metalliche abrasive e granuli di diamante, molto performante, ma più costoso | Utile per il taglio ad alta velocità dei materiali più resistenti, adoperato in abbinamento alla smerigliatrice professionale specialmente in ambito edile | Può tagliare cemento, armato e non, pietra, muratura, calcestruzzo e simili |
Da taglio standard | Realizzato in bachelite, è di certo meno duraturo del diamantato, ma anche più economico | Il disco per smerigliatrice a batteria o elettrica più comunemente impiegato per il taglio generico, sia nella meccanica che all’interno del bricolage classico | Specifico per il taglio di metalli in genere, di acciaio inox oppure di altri elementi non metallici e non molto duri come pietra tenera, piastrelle e cotto |
Lamellare | Composto di materiale abrasivo, può essere lamellare o rigido | In base alla grana e alla durezza, viene utilizzato sulla smerigliatrice angolare per sbavare e levigare | A seconda della grammatura è adattabile a ogni tipo di materiale e può essere usato anche per superfici non piane |
Da pulizia | Conformato come una spazzola, può presentare fili in acciaio, ottone o nylon | Usato soprattutto per eliminare tracce di ossidazioni o ruggine, per rifinire saldature e per la sverniciatura | La diversa composizione dei fili lo rende utilizzabile in diversi casi con smerigliatrici a batteria ed elettriche, su superfici metalliche e non, su piani più delicati, murature e anche legno |
Per lucidatura | Realizzato in feltro, in fibra sintetica o naturale, richiede il montaggio sulla smerigliatrice professionale di un platorello | Impiegato per lucidare superfici delicate o con profili curvi, a merito della morbidezza e della flessibilità | Adatto a metalli opachi, con satinature e delicati in genere, ove sia necessario procedere con la smerigliatrice a batteria usando una certa delicatezza |
In aggiunta alle tipologie suddette, è possibile anche menzionare l’esistenza del disco flessibile per legno, utilizzato, appunto, per il taglio di essenze legnose, assi, travetti e altri elementi del genere. Va specificato, tuttavia, come la smerigliatrice angolare per legno possa essere così impiegata, tenendo conto, però, che non è il suo utilizzo primario.
I materiali lignei, infatti, per loro stessa natura necessitano di utensili appositi per essere tagliati, poiché in linea generica tali apparecchi lavorano con velocità elevata che tende a bruciare e rovinare i profili legnosi. Pur non potendo parlare della vera e propria smerigliatrice angolare legno, però, è bene specificare che si possono montare dischi appositamente realizzati per tale impiego.
Oltre alla composizione, un disco smerigliatrice angolare deve essere valutato anche in base alla sua conformazione, la quale può essere liscia, segmentata o scanalata, valutando la prima come adatta per tagli netti e veloci, mentre le altre specifiche per impieghi gravosi su materiali duri. In ogni caso, tutti i dischi riportano l’indicazione riguardante il tipo di lavoro per il quale sono stati progettati.
È anche importante specificare come ogni utensile abbia un numero massimo di giri cui può lavorare senza rovinarsi, altro dato indicato sulla superficie del disco stesso. In tal senso, per la massima versatilità, è bene dotarsi di una smerigliatrice angolare con regolatore di velocità e giri, in modo da poter utilizzare dischi di diverso genere in base alle esigenze.
In aggiunta, è fondamentale fare attenzione anche al diametro interno del disco, o alesaggio, il quale di norma è 22,23 mm, oltre al diametro esterno, le cui misure sono da
- 115 mm
- 125 mm
- 180 mm
- 230 mm
- 350 mm
Di norma, specialmente nell’ambito amatoriale e semi professionale, è più facile imbattersi in una smerigliatrice angolare 115 mm o in una smerigliatrice angolare 125 mm. Questi diametri consentono di operare con efficacia su materiali anche resistenti aventi spessori massimi variabili tra 5 e 6 cm. Sono anche utilizzabili per lavori di relativa precisione.
Il disco con diametro 180 mm, in maniera similare a quello avente la misura di 350 mm, è poco impiegato in linea generale. Tali dimensioni, infatti, sono utilizzate principalmente in ambiti specializzati, laddove vi siano necessità di uso ben precise, e non sono molti i macchinari che consentono il montaggio di queste tipologie di elementi da taglio.
In situazioni professionali, o laddove sia indispensabile tagliare elementi più spessi, anche superiori ai 10 cm, è frequente l’impiego della smerigliatrice angolare 230 mm. Questa, infatti, consente di operare senza problemi anche su materiali molto resistenti, ad esempio i metalli ferrosi, risultando adatta principalmente all’ambito edile, manutentivo e costruttivo.
Regolazioni e accessori
Appurato come, senza alcun dubbio, la capacità di montare una determinata tipologia di disco, unitamente alle caratteristiche di quest’ultimo e alle specifiche costruttive dell’utensile, sia una tra le peculiarità più importanti di cui tenere conto, risulta altrettanto utile considerare la presenza di altri accessori e di regolazioni, capaci di determinare una maggiore versatilità generale.
Una valutazione primaria, in tal senso, è di certo quella riguardante la possibilità di modificare a piacimento il numero dei giri a vuoto del motore e, di conseguenza, la rapidità di rotazione del disco. Ciò è possibile per mezzo del variatore di velocità, del quale però non sono dotati tutti i modelli, poiché prerogativa dei dispositivi di fascia medio alta.
In un’ottica di personalizzazione dell’intervento e di migliore conduzione della lavorazione in senso ampio, la smerigliatrice angolare con regolatore di giri è ottima, in quanto consente di impostare la velocità di lavorazione in modo congeniale al materiale da trattare. La giusta regolazione, tuttavia, presuppone un’esperienza operativa di un certo tipo.
Talvolta è consegnata all’interno di una comoda valigetta
A prescindere da ciò, però, è anche bene specificare come, essendo ogni disco progettato per lavorare con un limite massimo di rotazioni, con la smerigliatrice angolare velocità variabile si potrà certamente contare su una maggiore versatilità. In una sfera operativa orientata unicamente al bricolage, tuttavia, tale aspetto può essere spesso tralasciato, in favore di un minore dispendio economico.
Prendendo ancora in considerazione esigenze più ampie rispetto al classico fai da te, esiste la possibilità di dotarsi di supporti di adattamento utili a montare la smerigliatrice angolare per consentirne un uso stazionario. Tali basi di supporto vanno fissate a un banco di lavoro stabile e permettono di adoperare tali utensili ad esempio per effettuare tagli in serie.
Fatta menzioni di tali possibilità, è bene specificare l’esistenza di altri accessori, la cui integrazione o meno sulle smerigliatrici angolari dipende sempre dalla fascia di prezzo entro cui queste ultime rientrano, e che possono migliorare aspetti come l’esperienza di uso o l’incolumità del lavoratore in fase di intervento. I più comuni sono
- Soft start
- Leva di blocco
- Blocco dell’albero
- Interruttore antiriavvio
- Valigetta per il trasporto
- Elevata resistenza al calore
- Sistemi per abbattere vibrazioni e rumore
Qualora non si possieda una smerigliatrice angolare velocità regolabile, la tecnologia soft start risulta particolarmente importante, poiché avvierà la rotazione in maniera graduale, evitando danni al pezzo o al disco. In maniera similare un interruttore antiriavvio è fondamentale per evitare il riavvio accidentale del dispositivo dopo un’interruzione di corrente.
Una funzione similare la assolve la leva di blocco, la quale serve a movimentare e fissare nella posizione preferita la cuffia protettiva del disco, cosicché le vibrazioni non possano farla ruotare. A tal proposito, molte smerigliatrici angolari sono provviste di strutture per l’abbattimento di vibrazioni e rumorosità, rispettivamente comprese in media tra 3 e 10 m/s² e 90 e 120 dB.
Mentre il blocco dell’albero motore serve a facilitare il cambio del disco da parte dell’operatore, una smerigliatrice angolare provvista di speciali rivestimenti, interni ed esterni, certificanti un’elevata resistenza al calore è sempre da preferire, potendo garantire un miglior grado di protezione e longevità del motore. Anche una valigetta per il trasporto è una dotazione molto utile.
Manutenzione e sicurezza
Sebbene sia assolutamente indispensabile procedere a un esame accurato di tutte le peculiarità costruttive e tecnologiche contribuenti a determinare la qualità globale della smerigliatrice angolare, altrettanto importante è, una volta in possesso di tali elettroutensili, procedere a un’adeguata manutenzione, in modo tale da preservarne le funzionalità nel tempo.
Come prima cosa, è bene tenere a mente come la pulizia sia senz’altro un fattore chiave a tal proposito. Se detto aspetto viene trascurato, infatti, si può rischiare l’infiltrazione e l’accumulo di polveri e detriti nelle prese d’aria della carcassa e dentro il motore. Sul lungo periodo, ciò può gravemente minare la funzionalità, anche di una smerigliatrice professionale.
Ogni qualvolta si termina una sessione operativa, quindi, è buona norma utilizzare aria compressa direzionata nelle prese d’aria della smerigliatrice angolare, oltre a un panno asciutto con il quale eliminare eventuali depositi di risulta esterni. È sempre preferibile evitare l’impiego di solventi e altre soluzioni infiammabili, così come anche acqua e detergenti aggressivi.
Per non incorrere in sforzi eccessivi del motore e salvaguardare l’integrità delle smerigliatrici angolari nell’insieme, inoltre, bisognerà evitare di lavorare con dischi usurati, procedendo alla sostituzione tenendo presenti i seguenti consigli
- Scollegare la smerigliatrice a batteria o elettrica
- Allentare con la chiave apposita la flangia di tenuta
- Svitare tutto il filetto della flangia e togliere il disco usurato
- Alloggiare un disco nuovo, controllando che sia in posizione
- Inserire nuovamente la flangia e riavvitarla fino alla chiusura
- Controllare che il disco non abbia gioco e verificare accendendo l’utensile
Oltre alla pulizia e al cambio del disco non vi sono altre manutenzioni particolari da eseguire, a meno di indicazioni specifiche fornite dal manuale di uso. All’occorrenza, è possibile lubrificare leggermente la flangia con poco grasso, qualora diventasse dura da svitare e periodicamente si dovrà eseguire un controllo visivo d’integrità di cavi, interruttori e della smerigliatrice angolare nel suo insieme.
Se la manutenzione è molto importante nell’ottica di prevenire fenomeni di usura precoce del macchinario, altrettanto imprescindibile è adottare tutte le precauzioni necessarie per lavorare in sicurezza. Essendo dispositivi da taglio, infatti, l’impiego delle smerigliatrici angolari è intrinsecamente soggetto all’adozione di alcuni accorgimenti di protezione al riguardo.
Qualora si tagliassero metalli, ad esempio, la lavorazione dovrà avvenire lontano da oggetti infiammabili, taniche contenenti combustibili, atmosfere esplosive o infiammabili e, in generale, distante da qualsiasi possibile innesco. Tale prescrizione è necessaria poiché le scintille scaturite da tagli, sbavature e levigature sono incandescenti e potrebbero pertanto causare incendi.
La chiave per il cambio di disco è quasi sempre in dotazione
Allo stesso modo, vista la modalità d’azione rotatoria, è bene evitare di lavorare con i capelli lunghi sciolti o con indumenti e guanti larghi, i quali possono impigliarsi al disco della smerigliatrice a batteria. Per la stessa ragione, è bene mantenere una ragionevole distanza tra il viso e il pezzo in lavorazione di almeno 50 o 60 cm, in modo da prevenire il contatto con proiezioni di schegge o detriti ustionanti.
Nella medesima ottica, durante l’impiego della smerigliatrice angolare, sarà necessario evitare di indossare capi d’abbigliamento realizzati in tessuto sintetico o in nylon e, più in generale, qualunque tipo di tessuto il quale possa facilmente prendere fuoco oppure fondersi al contatto con scintille. In linea generale, è sempre preferibile usare guanti e tute di protezione apposite oppure abbigliamento ignifugo.
Sebbene molte smerigliatrici angolari siano già dotate di appositi sistemi per abbattere, talvolta anche piuttosto sensibilmente, la trasmissione delle vibrazioni e le emissioni rumorose, è consigliabile fare pause frequenti, almeno ogni 20 minuti di lavoro ininterrotto. Ciò consentirà di non affaticare polsi e braccia, contrastando l’insorgenza di problematiche derivanti dalle vibrazioni.
In ultimo, la smerigliatrice angolare dovrà essere tenuta al di fuori della portata dei bambini e si dovranno usare gli idonei dispositivi di protezione individuale. Oltre a un abbigliamento di protezione adeguato, quindi, sarà bene indossare scarpe antinfortunistiche, visiere protettive o almeno occhiali, tappi o cuffie per le orecchie e guanti spessi antitaglio.
Recensioni delle migliori smerigliatrici angolari
1. Bosch Professional GWS 7-125
Realizzata in modo da configurarsi come un buon mix tra comodità di uso, potenza e affidabilità, Bosch Professional GWS 7-125 è una smerigliatrice angolare che, a fronte di ottime caratteristiche costruttive, può soddisfare anche le necessità degli operatori professionali più esigenti e attivi.
Con l’evidente intento di realizzare un dispositivo in grado di aiutare qualunque utente a ottenere risultati di qualità, la casa costruttrice di Bosch Professional GWS 7-125 in fase di progettazione ha prestato particolare attenzione alle peculiarità strutturali. Il design, infatti, è sviluppato appositamente per garantire sia affidabilità nel tempo che elevata maneggevolezza.
La compattezza del corpo macchina, unitamente alla comoda impugnatura da 176 mm, offre un’esperienza di uso confortevole anche durante le lavorazioni più lunghe e gravose. Misurando 36,2 x 13,1 x 12,3 cm e pesando solamente 1,9 kg, questa smerigliatrice angolare consente di operare piuttosto comodamente anche nelle zone più anguste e difficili da raggiungere.
Tali caratteristiche, in aggiunta, contribuiscono ad abbattere le vibrazioni prodotte e trasmesse agli arti, garantendo dunque anche una migliore sicurezza sotto questo aspetto. Oltre a determinare elevata maneggevolezza, la struttura solida e resistente designa un utensile robusto e longevo, che monta un motore innovativo e duraturo, il quale viene raffreddato in modo sempre ottimale.
Rapidità operativa
Nonostante la sua compattezza d’insieme, il dispositivo risulta ottimo anche dal punto di vista prestazionale. Il motore da 720 W, con un emissione rumorosa non eccessiva di 91 dB, infatti, è adatto per affrontare impieghi continuativi, all’occorrenza pure di tipo professionale, dal momento che l’erogazione effettiva di potenza è pari a circa 300 W, ovvero un valore di tutto rispetto per motori di questo tipo.
Tale wattaggio è in grado di produrre una velocità a vuoto di 11000 giri/min, adatta quindi a operare anche sui materiali più resistenti come pietra e calcestruzzo. Il buon equilibrio tra potenza e manovrabilità, dunque, fa di questa smerigliatrice angolare un prodotto ideale sia per le applicazioni più impegnative che per lavori di precisione, il tutto contando su tempi lavorativi piuttosto ridotti.
La buona versatilità di Bosch Professional GWS 7-125 è determinata inoltre dalla possibilità di montare sia dischi che platorelli in gomma per lucidature aventi diametro da 125 mm. È anche consentito l’impiego di spazzole con diametro da 75 mm. Ogni accessorio è intercambiabile e sostituibile con facilità, grazie alla flangia di montaggio con filettatura standard M14 e l’apposita chiave a due perni.
Migliore sicurezza
Fatti salvi gli ottimi aspetti strutturali e prestazionali, Bosch Professional GWS 7-125 è da valutare positivamente pure per ciò che concerne la sicurezza operativa. Oltre a presentare un corpo macchina e un motore con elevata resistenza al calore, infatti, la cuffia protettiva è regolabile a piacimento con facilità, risultando ottima nel proteggere l’utente anche in caso di rottura del disco.
A merito della configurazione delle prese d’aria, inoltre, non si correrà mai il rischio di surriscaldamento. In aggiunta alla protezione dell’operatore, quindi, il motore risulta salvaguardato in ogni sua parte, rivelandosi anche particolarmente prestante. Quest’ultimo aspetto è garantito pure dai carboncini in grafite sintetica delle spazzole interne, che avranno una durata maggiore del normale.
Per completare il quadro descrittivo di questa ottima smerigliatrice angolare è inoltre possibile menzionare la presenza in dotazione di tutto il necessario per cambiare con rapidità e facilità i dischi. Potendo essere impiegata tanto per tagliare materiali molto resistenti quanto per lavorare in zone scomode, la macchina in questione può davvero essere adatta a utenti con esigenze differenti.
2. Makita GA4530R
Adatta per coloro che hanno la necessità di operare in maniera versatile su superfici e materiali di diverso tipo, Makita GA4530R è la smerigliatrice angolare perfetta con cui lavorare nell'ottica di ricercare un ottimo equilibrio tra maneggevolezza e caratteristiche tecniche di buon livello.
Senza alcun dubbio, tra le più importanti caratteristiche che un utente cerca quando acquista dell’attrezzatura lavorativa c’è la versatilità e in tal senso Makita GA4530R è di certo un prodotto che può facilmente rivelarsi adeguato a varie situazioni differenti. In aggiunta a ciò, nel suo insieme si dimostra adattabile sia a un uso sporadico di tipo amatoriale che a lavori più gravosi.
I valori numerici che provano la suddetta versatilità possono essere individuati in primis tra le specifiche riguardanti il disco. La cuffia di protezione ha una dimensione che consente di installare dischi con diametro di 115 mm, uno spessore massimo di 6,4 mm e un foro di alesaggio standard da 22,23 mm. Ciò consente di impegnarsi senza problemi nelle più comuni lavorazioni amatoriali.
Oltre a ciò, tuttavia, anche la sicurezza operativa è stata tenuta in debito conto durante la progettazione di questa smerigliatrice angolare. Essa è infatti dotata di una funzione antiriavvio, la quale protegge l’operatore dalle rischiose conseguenze di un avvio accidentale, magari successivo a una improvvisa interruzione di energia elettrica, come ad esempio un blackout.
Compatta e maneggevole
Ovviamente è importante valutare la smerigliatrice angolare anche dal punto di vista strutturale, aspetto che può influire notevolmente sull’esperienza di utilizzo. In questo caso, comunque, si parla di un prodotto ergonomico e compatto, il quale potrà facilmente essere adoperato in situazioni anche difficili, laddove si debba intervenire in spazi ristretti o difficilmente accessibili.
Ciò è possibile per merito di una scocca che nella sua interezza misura solamente 9,5 x 31 x 11,5 cm e pesa appena 1,86 kg. La carcassa contenente il motore, inoltre, ha una conformazione con circonferenza di soli 180 mm e un design che, oltre a risultare confortevole e adattabile a molti frangenti operativi, assicura il giusto apporto d’aria per il raffreddamento del motore.
L’ergonomia di Makita GA4530R è incrementata anche da un ottimo bilanciamento generale che è funzionale nell’ottica sia di abbattere le vibrazioni che per garantire comodità d’impiego all’utente. A tale fattore contribuisce anche la pratica impugnatura perpendicolare al corpo macchina, a fronte del suo rivestimento in gomma morbida soft grip che assicura una presa salda.
Elevata qualità costruttiva
Al netto delle dimensioni e di un comodo filo di alimentazione da 2,5 m, in aggiunta alla maneggevolezza, Makita GA4530R ha delle ottime qualità anche per quanto riguarda la qualità realizzativa. La coppia conica, ovvero l’organo preposto alla trasmissione della rotazione, è ottenuta per fresatura da un solo pezzo, al fine di aumentarne la solidità e la prestanza funzionale.
Il motore da 720 W, il quale può sviluppare una velocità a vuoto pari a 11000 giri/min, gode inoltre di una resistenza molto elevata al calore, risultando sicuro in ogni situazione. Nella medesima ottica è da considerare in maniera positiva anche la vernice protettiva che ricopre le parti elettriche e un sistema di protezione dalle polveri realizzato con cuscinetti sigillati.
Tutte le succitate peculiarità, sia quelle prettamente tecnologiche che quelle riguardanti la robustezza e la maneggevolezza strutturale, concorrono dunque a formare un quadro d’insieme che vede questa smerigliatrice angolare ideale sia per neofiti che per utenti più esigenti. È quindi evidente come questo prodotto sia stato realizzato seguendo alti standard qualitativi.
3. Black+Decker KG115-QS
Grazie a una tecnologia di ottimo livello generale e alle sue specifiche tecniche, la smerigliatrice angolare Black+Decker KG115-QS è in grado di offrire prestazioni di alta qualità all'interno dei più comuni ambiti applicativi tipici del fai da te, ma anche in occasioni richiedenti più potenza di esercizio.
Le tecnologie avanzate consentono ormai a chiunque di dotarsi di utensili come Black+Decker KG115-QS, grazie ai quali è possibile fare fronte a molte esigenze differenti, pur facendo affidamento su caratteristiche eccellenti riguardanti sia le prestazioni che la sicurezza d’impiego. Nello specifico, questa ottima macchina è adoperabile per eseguire tagli, rifiniture e pulizie su vari materiali.
La buona versatilità è individuabile anche valutando le peculiarità del solido motore elettrico che la alimenta. La potenza è di 750 W, ovvero un valore che, pur non identificando di norma apparecchi per uso professionali, risulta senza alcun dubbio più che sufficiente per l’ambito amatoriale. Va comunque sottolineato come siano affrontabili senza problemi esigenze di uso più gravose.
Supportati quindi dall’azione efficace di un motore piuttosto potente, su questa smerigliatrice angolare è possibile montare dischi e platorelli con un diametro esterno di 115 mm. Il blocco dell’albero consente un cambio rapido e semplice, contando inoltre sull’applicazione di uno standard che prevede un foro di alesaggio da 22,23 mm e la presenza di una filettatura M14.
No-volt release
Un altro aspetto da rimarcare descrivendo questa smerigliatrice angolare è l’interruttore di sicurezza funzionante per mezzo della tecnologia cosiddetta no-volt release. Nel caso in cui si verificassero interruzioni di corrente oppure sensibili cali di tensione, l’utensile non si riavvierà automaticamente, bensì solamente dopo l’accensione dell’operatore, salvaguardandone quindi la sicurezza.
Nella stessa ottica è possibile parlare del sistema di avvio graduale soft start, il quale presenta una doppia funzione. In primis, consente all’utente di controllare in maniera migliore l’inizio della lavorazione, evitando di incorrere in danni al pezzo da trattare, al disco o al macchinario stesso. In aggiunta, ciò consente di ridurre notevolmente le vibrazioni, evitando l’affaticamento eccessivo degli arti.
Potendo dunque contare su tali sistemi, pur non essendo presente un vero e proprio selettore di velocità, Black+Decker KG115-QS consente all’utilizzatore di avere un notevole controllo sull’intervento. Ciò è importante, dal momento che il potente motore è in grado di sviluppare una velocità a vuoto tutt’altro che trascurabile, quantificabile in 11000 giri/min.
Ottima manovrabilità
Alle buone caratteristiche presentate finora è senz’altro da aggiungere una progettazione strutturale di alto livello, evidentemente ispirata a criteri di ergonomia avanzati. La smerigliatrice angolare in sé, infatti, risulta facile da manovrare anche all’interno di situazioni operative non ottimali, ad esempio usandola in spazi angusti, per merito di misure pari a 13,8 x 12,5 x 32,5 cm e di un peso di 2 kg.
La presenza di una comoda impugnatura laterale rivestita in gomma morbida assicura quindi di poter mantenere sempre una presa salda e ottimale. Ciò è possibile a fronte anche di un bilanciamento equilibrato che, oltre a garantire la sicurezza dell’utilizzatore stesso, permette a quest’ultimo di fare fronte alle differenti necessità operative contando su un utensile robusto e affidabile.
Dal punto di vista della sicurezza, è anche presente l’immancabile cuffia protettiva che riduce la proiezione di schegge e trucioli derivanti dalla lavorazione, mentre il cavo di alimentazione da 2 m garantisce comunque una discreta mobilità all’interno dell’area dedicata all’intervento. Solida, sicura e longeva, Black+Decker KG115-QS è senz’altro un’ottima scelta per parecchie fasce di utenza.
Opinioni finali
Per poter contare su una discreta versatilità operativa in ambito manutentivo e costruttivo la smerigliatrice angolare è un utensile assolutamente fondamentale. Valutando però di rintracciare la migliore in base alle proprie necessità specifiche, occorre vagliare con attenzione il mercato dedicato per capire quale scegliere, commisurando i rapporti qualità prezzo, le diverse offerte e gli eventuali sconti.
Tra le smerigliatrici che potrebbero attirare con ragione sia professionisti che appassionati del fai da te domestico, Bosch Professional GWS 7-125 è tra i migliori modelli in una fascia di prezzo medio bassa. Tale apparecchio consente di fare affidamento su una notevole potenza e su qualità costruttive le quali lo rendono adatto a impieghi di ogni tipo.
Qualora si intendesse puntare su una robustezza costruttiva e su caratteristiche assicuranti una longevità notevole negli anni, Makita GA4530R è una buona offerta, la quale, al netto di un costo leggermente più alto, può risultare un investimento oculato anche per eventuali neofiti. Sebbene il dispendio economico non sia elevato, la presenza di uno sconto la renderebbe imperdibile.
Nel caso in cui, invece, l'intenzione fosse quella di ricercare un miglior risparmio, confrontando dispositivi con prezzi più ridotti Black+Decker KG115-QS salta all'occhio con facilità. Compatta, ma comunque funzionale e affidabile, questa smerigliatrice angolare può offrire il meglio di sé in una sfera prettamente di tipo amatoriale e laddove fosse da usare in spazi ristretti.
Quale smerigliatrice angolare scegliere? Classifica (Top 3)
Prodotto | Offerta | Sconto | Voto |
---|---|---|---|
Domande frequenti
- La flangia si può sostituire?
-
Sì, in caso di rottura o qualora la filettatura si rovinasse, la flangia di tenuta del disco si può sostituire, accertandosi della compatibilità del filetto, il quale nella maggior parte delle smerigliatrici angolari ha un diametro M14 e un passo, cioè la misura tra le spire del filetto, di 1,5 mm.
- È possibile equipaggiare dischi più grandi?
-
No, ogni smerigliatrice angolare può ospitare elementi con un diametro esterno ben preciso, pertanto non sarà possibile montare misure differenti.
- Come si capisce quando il disco è da cambiare?
-
Un disco da taglio in bachelite usurato si riconosce perché risulta consumato, pertanto il suo diametro si riduce progressivamente. L'usura degli altri tipi di accessori per smerigliatrice professionale o meno è invece evidente dalla presenza di scanalature e bruciature sui taglienti e sulla superficie.
- Si possono montare frese?
-
Sì, sempre valutando la compatibilità dell'attacco e che siano frese realizzate appositamente per essere usate con la smerigliatrice angolare a batteria o elettrica.
- Durante il taglio è necessario umidificare?
-
Il taglio di alcuni materiali, come ad esempio pezzi molto spessi di marmo, può richiedere talvolta umificazione o lubrificazione con acqua. Di norma è tuttavia meglio evitare tale prassi, a meno di non dotarsi di una smerigliatrice per ferro waterproof specifica, in modo da non rischiare problemi derivanti dall'infiltrazione di schizzi e umidità nel motore.
- Le cuffie di protezione sono sempre mobili?
-
No, alcuni modelli più datati non offrono la possibilità di movimentare la cuffia di protezione, tuttavia ormai la maggior parte delle smerigliatrici professionali consente lo spostamento di questo elemento a seconda della posizione di impugnatura.
- L'alesaggio dei dischi può essere adattato?
-
Fermo restando come, nella maggior parte dei casi, il foro interno del disco, o alesaggio, abbia una misura standard di 22,23 mm, in presenza di smerigliatrici a batteria aventi misure diverse è possibile fornirsi di appositi adattatori.
- Dove si acquistano i dischi di ricambio?
-
Le piattaforme online, così come i negozi di ferramenta e i magazzini dedicati al fai da te, offrono assortimenti molto nutriti di dischi di ogni tipo, adatte alla smerigliatrice per legno così come alla più piccola smerigliatrice a batteria.