Migliore servizio piatti del 2024

Materiali a confronto

La tavola rappresenta il cuore dell’abitazione, intorno alla quale ci si riunisce per gustare un delizioso pasto con la famiglia nella quotidianità o in occasione di pranzi o cene in compagnia dei propri ospiti. Oltre alla preparazione di pietanze buone da gustare e belle da vedere, è il modo in cui si apparecchia a giocare un ruolo importante, al fine di rendere l’atmosfera accogliente. Fra tutte le stoviglie che occupano lo spazio sulla tovaglia, il protagonista indiscusso è il servizio piatti decorati o minimale che si sceglierà per accogliere le proprie preparazioni.

Tra l’800 e il 900 si differenziano le stoviglie in base alla pietanza da servire

La storia delle stoviglie da tavolo inizia nelle civiltà antiche dove i materiali di composizione denotavano la classe socio economica di chi li possedeva, dalla terracotta delle famiglie più umili fino a quelli in oro incastonati di pietre preziose della nobiltà. Anche in tempi moderni la scelta di un servizio di piatti da cucina è uno dei primi acquisti che si effettua quando si entra in una nuova casa e, se in passato erano parte di un vero e proprio corredo, oggi le scelte seguono sì logiche di stile e gusto estetico ma sempre più vanno fondendosi con requisiti di materiali pratici e resistenti.

Ogni materiale ha le sue caratteristiche specifiche, per tale ragione occorre identificare le proprie esigenze al fine di scegliere il modello più giusto. I due parametri fondamentali, intorno ai quali ruota la valutazione sul tipo di articolo da acquistare, sono la resistenza e il design, poiché ogni persona desidera oggetti decorati in base al proprio gusto che allo stesso tempo possano resistere ai diversi utilizzi, al contatto con gli alimenti e all’urto con forchette e coltelli. Vetro temperato e grès sono soluzioni decisamente resistenti e molto valide, tuttavia, la scelta principale che comunemente i consumatori si trovano a compiere, in base all’utilizzo che si ha intenzione di farne, è tra:

• Servizio piatti porcellana
• Servizio piatti ceramica

La prima opzione, a causa della preziosità del materiale, delle sue particolari qualità estetiche e delicatezza veniva in passato riservata alle occasioni speciali, a pranzi e cene dei giorni festivi o in occasione di ospiti particolari che si desiderava colpire con una “mise en place” curata in ogni minimo dettaglio, dalle stoviglie ai bicchieri, passando per posate e tessuti. Attualmente, invece, è comune trovare modelli in porcellana resistente, a temperature da -15 a 300°C, adatta anche a un utilizzo quotidiano e più informale. La ceramica, essendo più scadente ed economica, è la più scelta per i pasti di tutti i giorni, laddove la praticità prevale sull’estetica e agli accessori da cucina non viene riservata particolare attenzione o delicatezza nell’utilizzo e nel lavaggio.

Componenti principali

La seconda valutazione da effettuare, è decidere il numero di pezzi di cui si ha bisogno, in base al numero di commensali che quotidianamente consumano i pasti oppure operando una stima di quelli necessari ad accogliere famiglia e ospiti durante occasioni particolari. Generalmente un servizio piatti per occasioni speciali si acquista per un numero maggiore di persone, mentre per un corredo quotidiano si può tener conto dei componenti del nucleo familiare, con qualche pezzo in più da sostituire a quelli che si possono scheggiare o rompere nel normale ménage domestico.

In commercio è possibile trovare set piatti da 6 e 12 pezzi, per più persone invece si può optare per un servizio piatti 18 pezzi e ancora un servizio piatti 36 pezzi. Inoltre, esistono set di piatti specifici per le principali festività, come Natale o Pasqua, decorati a tema e i quali possono essere composti da 54 o 72 pezzi, utili per 18 o 24 commensali.  In ogni caso ognuno di essi dovrebbe necessariamente contenere almeno 3 elementi per persona, i quali sono:

1. Piatto fondo
2. Piatto piano
3. Da dessert

Il primo elemento detto anche fondina, talvolta di forma simile a una scodella, è caratterizzato da una parte centrale concava più o meno profonda e un bordo rialzato, con un diametro che nella maggior parte dei casi va dai 20 ai 23 cm, preposto a contenere le minestre o zuppe e i primi. Quello piano non presenta concavità ed è utilizzato per i secondi, i contorni e altre pietanze non liquide, presenta un diametro dai 24 ai 28 cm, con punte anche di 30 cm nel caso di quelli da pizza, i quali però solo raramente fanno parte di un set tradizionale, sebbene possano essere acquistati a parte in aggiunta. Infine, il set include anche un piattino piano più piccolo, con diametro 19 o 20 cm, ideale per gustare la frutta e i dessert.

Alcune varianti prevedono solo un piatto fondo e uno piano, in altri casi invece ai tre elementi di base viene aggiunta una stoviglia da insalata o contorno, leggermente più grande del piattino da dessert. I corredi più completi poi, solitamente strutturati in kit da 6 persone, possono includere tazzine da caffè, quelle un po’più grandi per bere latte e tè, dotate ciascuna del rispettivo piattino, un portauovo per ogni commensale, o ancora le mugs per gustare il caffè lungo all’americana. Tali tipologie di set completi si prestano bene anche per essere collocate B&B e case vacanza, al fine di offrire sempre agli ospiti, anche stranieri, ampia scelta.

Stile e design

Dopo aver valutato i dettagli pratici si può dare libero spazio alla scelta dello stile del kit per l’apparecchiatura. Il design e l’estetica sono frutto del gusto personale e scegliere per la cucina o la sala da pranzo un corredo dal carattere moderno o classico dipende in larga misura dallo stile generale della propria abitazione e in particolare dell’ambiente cucina, affinché il tutto sia armonico e ben calibrato, nel gusto e nei colori.

L’obiettivo principale da raggiungere è di individuare quella soluzione che rappresenti il giusto mix tra qualità e creatività. La scelta dipende altresì dal genere di apparecchiatura a cui si è abituati o che meglio si confà alle proprie abitudini, ovvero se si predilige l’uso di una tovaglia unica e ampia da stendere sul piano, il quale ne verrà interamente coperto, oppure se si preferiscono le singole tovagliette americane dal carattere contemporaneo, che lasciano il piano scoperto.

Lo stile dei servizi piatti va a completarsi con quello di bicchieri, posate e tessuti di tovaglie e tovaglioli, da sfoggiare con orgoglio con i propri ospiti, garantendo un impatto visivo d’effetto. Anche le forme giocano un ruolo decisivo nell’identificazione dello stile, considerando che la più comune è la sagoma rotonda, maggiormente frequente nelle soluzioni più classiche. Sul versante delle scelte più moderne, invece, una delle forme più frequenti e quella quadrata, caratterizzata da bordi angolati o stondati. Le linee più originali sono quelle a foglia, conchiglia, rombo o a petalo.

Una fondina ha di solito profondità di 4 cm e può contenere circa 700 ml

Fermo restando il gusto e le preferenze personali, gli esperti di stile suggeriscono che le colorazioni più accese conferiscono grinta e personalità maggiormente decise all’ambiente della cucina o della sala da pranzo. D’altro canto un servizio piatti bianchi, come una tela, esalterà maggiormente le variazioni cromatiche dei cibi e delle salse d’accompagnamento rendendo la pietanza bella da vedere oltre che buona da gustare. Inoltre, un brillante servizio piatti porcellana bianca non passerà mai di moda, in questo caso un valido espediente per creare movimento evitando la monotonia, è quello di abbinarlo a dei bicchieri colorati, riprendendo magari gli stessi toni nel tovagliato o nelle posate.

Utilizzo, pulizia e sistemazione

Uno dei principali quesiti sugli utilizzi supportati dalle ceramiche e gli altri principali materiali di fabbricazione è sull’uso del microonde. Nella maggior parte dei casi non si avranno problemi con questo elettrodomestico, l’unica eccezione riguarda la presenza di inserti metallici, bordature o decorazioni in oro o argento, le quali creerebbero scintille causando il danneggiamento dell’apparecchio e del piatto. A farci da guida in tal senso sono delle piccole icone riportate sul fondo, o sulle confezioni, di alcuni modelli di servizio piatti cucina, le quali confermano la possibilità di inserirli in microonde o in lavastoviglie, con anche l’indicazione delle temperature supportate.

Le zigrinature sul bordo agevolano la presa durante il lavaggio ed evitano che il piatto scivoli dalle mani insaponate

La lavastoviglie ricopre ormai un ruolo importante nella maggior parte delle cucine per la sua notevole comodità e il servizio piatti, sia esso in porcellana, ceramica, vetro o grès, supporta quasi sempre questo tipo di lavaggio senza problemi. L’attenzione principale è da riservare ai pezzi con particolari decorazioni, che non sempre possono essere lavati in lavastoviglie, la quale potrebbe causarne lo sbiadimento dei colori.  Se si possiede un corredo antico, i cui elementi sono particolarmente delicati e ricchi di decori si può optare per la pulizia manuale. I sistemi più usati per una detersione senza rischio di danneggiamento sono

• Sale fino inumidito
• Detersivo per stoviglie
• Mistura di acqua, alcol e aceto

La prima soluzione che prevede il sale fino è particolarmente indicata per ridare nuovo splendore e brillantezza a delle porcellane ingiallite col tempo e in questo caso il sale va strofinato delicatamente sulla superficie e poi risciacquato. L’uso del classico detergente da cucina è una valida opzione con l’accortezza, in presenza di decorazioni, di sceglierne uno non eccessivamente aggressivo e di non strofinare in modo troppo deciso. Infine, l’ultima opzione è da riservare principalmente alla ceramica e consiste nel pulire le stoviglie con una mistura composta da 2 cucchiai di alcol e 2 di aceto per ogni litro d’acqua, risciacquando successivamente sotto l’acqua corrente.

Un ulteriore accorgimento da seguire riguarda la sistemazione nei mobili, poiché i pezzi più pregiati hanno necessità di maggiore delicatezza e andranno sistemati con un panno tra un pezzo e l’altro per evitare raschi e graffi, mentre per le altre opzioni è sufficiente posizionarli impilati. Inoltre, prima dell’acquisto di un nuovo set piatti andrebbero sempre misurate con attenzione mensole, sportelli o credenze atte a contenerli, per evitare che il diametro del set possa risultare eccessivo, e verificare il carico massimo supportato, soprattutto se si intende optare per l’acquisto di un numero cospicuo di pezzi. Esistono inoltre dei distanziatori che aiutano la distribuzione, creando all’interno di uno sportello una sorta di ulteriore ripiano per separare le fondine o le ciotole da pezzi piani e da dessert e facilitarne l’estrazione all’occorrenza.

Sicurezza e consigli

Data la grande offerta presente sul mercato di prodotti destinati ad accogliere le pietanze che quotidianamente si portano sulle proprie tavole, è opportuno porre attenzione alla qualità dei materiali, valutandone la provenienza, l’affidabilità del produttore e una volta che i set piatti in ceramica, porcellana o grès saranno nelle nostre mani sarà fondamentale verificarne l’integrità. La ragione di tale attenzione trova la sua origine nel tema della sicurezza, poiché i servizi di piatti rientrano nella dicitura MOCA, la quale fa riferimento a tutti quei “materiali e oggetti a contatto con gli alimenti”.

Come ogni prodotto destinato a contenere i cibi e le pietanze che si andranno a ingerire, anche il servizio piatti da tavola deve rispettare alcune precise normative che sono:

1. Regolamento (CE) n. 1935/2004
2. Direttiva 2005-31 del 30 aprile 2005

Il Regolamento CE n. 1935/2004, più generale, fa riferimento alle procedure di fabbricazione e agli imballaggi, contro il trasferimento di sostanze che potrebbero essere nocive per la salute umana. La Direttiva 2005-31 riguarda in modo più specifico i rivestimenti, disciplinando tra gli altri aspetti i livelli di piombo e cadmio, presenti rispettivamente nelle smaltature e in alcune particolari colorazioni. Tali sostanze risultano potenzialmente dannose nel caso in cui i cibi ne vengano contaminati, dunque è opportuno eliminare un pezzo che si è scheggiato o graffiato in modo netto per evitare questo tipo di rischi, soprattutto se non si è certi della sua provenienza.

Tra le cause di deterioramento troviamo un’eccessiva acidità dei detersivi e sbalzi repentini di temperatura

Nell’eventualità in cui ci si trovi a dover eliminare uno o più pezzi del servizio piatti è opportuno informarsi sulle norme del proprio Comune di residenza in merito allo smaltimento di tali materiali. Non è, infatti, possibile gettarli nel cassonetto adibito alla raccolta differenziata del vetro, poiché la ceramica, il grès e la porcellana non sono purtroppo sostanze riciclabili. Il pezzo da buttare, dunque, va conferito nella raccolta indifferenziata del secco, e se si tratta di elementi più numerosi è consigliato rivolgersi a uno dei tanti centri comunali di smaltimento rifiuti presenti sul territorio nazionale per consegnarli a chi saprà smaltirli nella maniera più corretta.