Confronto delle scale telescopiche migliori
- Realizzata in lega di alluminio, peso di 14, 2 kg
- Estensione massima 3,8 m, a compasso solo 180 cm
- Carico massimo di 150 kg, piedini antiscivolo
- Portata massima consentita pari a 150 kg
- Compatta e leggerissima, pesa solamente 9,5 kg
- Montanti legano cerniere con 18 punti di fissaggio
- Con piedini antiscivolo di sicurezza alla base
- 13 passi alla sua massima estensione da aperta
- Altezza massima 3,8 m, peso supportato 150 kg
Come scegliere una scala telescopica
Indice
Struttura e componenti
Scegliere di occuparsi di manutenzioni, grandi o piccole che siano, richiede l’acquisto di tutta una serie di utensili e accessori base per agevolare i vari passaggi. La scala telescopica è forse uno degli elementi più indispensabili sul mercato, a prescindere dalle caratteristiche dell’intervento da eseguire.
Dalle piccole riparazioni casalinghe fino alle grandi opere di impronta professionale, questo attrezzo assicura la possibilità di poter agire su altezze diverse con estrema praticità. I vantaggi nell’utilizzo di tale strumento, tuttavia, non si riducono tutti all’ampia metratura che è possibile coprire con un solo accessorio.
Se da tale punto di vista, infatti, anche i trabattelli sono in grado di assicurare una discreta flessibilità d’uso, la scala telescopica dispone di alcune caratteristiche che la rende davvero insostituibili. Esse infatti sono suddivise in sezioni di scale a pioli estendibili secondo necessità, assicurando:
- La possibilità di coprire altezze e inclinazioni differenti
- Un ingombro minimo quando non in uso
- Una sicurezza e una stabilità maggiore rispetto ai modelli ordinari
- Una buona semplicità di gestione dei movimenti in luoghi ristretti e angusti
- Grande facilità di trasporto
A prescindere dal differente sistema di chiusura ed estensione che contraddistingue i singoli esemplari, ciascuna scala allungabile garantisce un’apertura minima e massima, debitamente riportata su ognuna di esse. Le parti che ne compongono la struttura sono piuttosto standard, anche per rispettare una serie di prerequisiti imposti dalle normative di sicurezza.
Elementi | Caratteristiche generali |
---|---|
Pioli o gradini | Barre orizzontali zigrinate o dotate di trattamento antiscivolo. Si parla di piolo quando la superficie di appoggio è compresa fra 20 e 80 mm, gradino per dimensioni maggiori. |
Tronco o tronchi di salita | Uno o due lati della scala, composti da due assi laterali e pioli o gradini. Fornisce un appoggio alla persona in fase di salita e discesa. |
Piedini | Realizzati in materiale plastico, sono posizionati alla fine di ciascuno dei binari laterali. |
Sistema di blocco | Ciascun modello è dotato di un proprio meccanismo che consente di bloccare la scala all’altezza desiderata, evitandone la chiusura involontaria. |
Cerniera snodata | È il meccanismo che unisce e controlla l’angolazione in apertura dei due tronchi della scala. |
Chiusura di sicurezza | Cordino, stretch o gancio di plastica per chiudere la scala quando è in posizione compatta. Ciò evita che la stessa si apra in fase di trasporto o spostamento. |
Leva di rilascio | Il rilascio è un meccanismo a leva o a gancio che permette ai due versanti della scala telescopica di aprirsi secondo le varie possibilità previste dal modello e bloccarsi all’angolazione ideale. |
Tronco di sostegno | Lato utilizzabile solo come supporto dei modelli lunghi, come nel caso della scala allungabili 10 metri. Prevede sempre una o più barre di collegamento fra i montanti laterali. |
Piattaforma e guardacorpo | Superficie piatta nella parte superiore della scala, che consente ampio spazio di manovra. Il guardacorpo è una barra di presa situata nei pressi della piattaforma. |
Esistono infine diversi accessori complementari per necessità specifiche. Fra i principali ricordiamo i ganci per sospendere questi attrezzi alle botole o ai muri, la fune da trascinamento per consentire un’apertura agevole della scala, oppure due ruote in plastica o una borsa in tela, entrambi pensati per offrire un trasporto agevole e confortevole.
Tipologie e funzionalità
Ad oggi esiste sul mercato una discreta varietà di scale in alluminio allungabili fino a 12 metri, capaci di offrire soluzioni specifiche per qualsiasi tipo di contesto di utilizzo, dal cantiere alla casa. In generale si distinguono tre linee principali:
- Da appoggio: una sezione sola viene appoggiata al pavimento (2 piedini a terra), mentre la seconda parte viene allungata verso l’alto e appoggiata a una parete. Questa scala telescopica non è dotata di un proprio sistema di supporto autoportante, e può essere costituita da uno o più tronchi da innestare uno con l’altro (sistema “all’italiana”);
- Doppia: entrambi i lati possono poggiare al pavimento (4 piedini a terra), rendendo così la scala capace di sostenersi in autonomia. A seconda dei modelli la salita e la discesa può essere possibile su entrambi i tronchi oppure su uno solo, mentre l’altro funge da supporto. In quest’ultimo caso sono presenti un guardacorpo e una piattaforma;
- A castello: un lato soltanto consente la salita del personale preposto, e in cima è prevista un’area di stazionamento o cestello, il tutto, inoltre, corredato di apposito corrimano. L’estensione della scala qui avviene nel lato inferiore (quello dei piedini).
Un’ulteriore opportunità è costituita dalla scala telescopica multifunzione, a metà strada fra le prime due tipologie, raccogliendone le peculiarità e aggiungendo una maggiore versatilità d’uso. Al di là della struttura che caratterizza ogni categoria, le differenze principali si evidenziano nelle modalità specifiche di apertura, chiusura e allungamento. Tali dettagli determinano in maniera piuttosto netta come si apre una scala telescopica, ma anche in quali occasioni utilizzarla e come funziona.
Apertura | Caratteristiche generali | Luogo di utilizzo |
---|---|---|
A sfilo | L’apertura è possibile da uno solo dei due lati (sfilamento). Essa può avvenire per scorrimento su di un binario oppure per estrazione. | Appoggiare contro il muro o altra parete verticale. |
A compasso | Gli esemplari con tale meccanismo hanno un’apertura regolabile da angolo acuto fino a una massima estensione ad angolo piano. | I quattro piedini vengono posizionati a pavimento. |
A sistema zoppo | Tale sistema è, in realtà, una derivazione di quello a compasso: il secondo versante è leggermente più corto del primo. | Posizionare su scale, rampe e superfici non piane. |
I modelli con apertura a sfilo sono, in sostanza, costituiti da due tronchi di scala che si sviluppano su un asse parallelo verticale, mentre l’alternativa a compasso prevede un allargamento angolare. Per ottenere la soluzione a sistema zoppo è sufficiente mantenere uno dei due versanti meno allungato dell’altro a seconda del dislivello da gestire.
Per quanto riguarda le versioni “innestabili”, in tal caso i due o più tronchi di scale separate fra loro possono essere assemblate con meccanismi di collegamento differenti a seconda del modello. Gli esemplari comuni, tuttavia, continuano a rimanere quelli multiuso, che di solito combinano fra loro tutti i diversi tipi di apertura.
Requisiti di sicurezza
Negli anni ’90 le scale portatili avevano finito con il provocare numerosi incidenti gravi sul lavoro; pertanto, con il tempo sono state redatte tutta una serie di normative ben precise che specificano:
- Come devono essere costruite
- Come vanno utilizzate
- Di quali accessori di sicurezza occorre dotarsi
Tutto ciò è regolato dal più generale Decreto Legislativo 81 del 2008 (detto anche “Testo Unico sulla Sicurezza”), ma anche dalle norme per l’Italia imposte dall’ACAL, Associazione Costruttori Attrezzature da Lavoro, e dal CEN, Comitato Europeo di Normazione con lo scopo di creare standard di conformità e uniformità fra gli stati della comunità europea. Acquistare scale allungabili di qualità significa anche verificare che le stesse soddisfino tutti i requisiti di sicurezza previsti dalla legge per quel modello specifico.
La normativa europea di riferimento è la UNI EN-131
La regolamentazione prevede una sottosezione ad hoc dedicata a ogni modello specifico e agli adeguamenti richiesti. I dettagli contenuti in questi documenti specificano non soltanto le caratteristiche di progettazione, ma anche le rifiniture di sicurezza e i test da superare prima della messa in vendita di qualsiasi scala telescopica. Nella prima parte della direttiva (UNI EN-131-1) sono contenuti i dettagli relativi alle tipologie e alle funzionalità specifiche per i vari modelli, mentre la seconda (UNI EN-131-2) approfondisce i dettagli, le prove e le marcature necessarie.
Fra i vari obblighi costruttivi tre sono quelli principali, comuni a qualsiasi sorta di modello di scala estendibile: materiali approvati, portata massima e tenuta antiscivolo. Il primo requisito importante riguarda i materiali considerati “a norma”, vale a dire ferro, alluminio e legno. Per quest’ultimo, tuttavia, sono richieste delle specifiche costruttive che definiscono in maniera puntuale e precisa come i pioli debbano essere incastrati nei montanti laterali.
Il secondo punto imprescindibile impone una portata massima dichiarabile pari a 150 kg. Infine, un terzo dettaglio fondamentale è quello relativo alla dotazione obbligatoria di piedini antiscivolo alle estremità inferiori della scala telescopica, e di appoggi antisdrucciolevoli su quelle superiori, per una migliore aderenza alle pareti. Nel caso, tuttavia, dei modelli a compasso, ciò si traduce nell’installazione di quattro piedini, uno per ogni montante.
Gomma o plastica zigrinata sono materiali sicuri e approvati per legge.
Secondo quanto previsto dalle normative UNI EN-131 e ACAL 100, qualunque sia il modello previsto il costruttore è tenuto a fornire le seguenti informazioni:
- Informazioni generali sulla scala
- Passaggi da eseguire per verificarne la stabilità
- Indicazioni sul corretto posizionamento e uso
- Istruzioni e precauzioni
- Modalità di manutenzione
- Pittogrammi con divieti e rischi
- Nominativo del costruttore
Idoneità rispetto alle normative specifiche o, in generale, al D.L. 81/08.
Per quanto riguarda le certificazioni della scala telescopica occorre fare un’ultima precisazione. Mentre la UNI EN-131 ha valenza europea, la ACAL 100 è valida solo in Italia. Esistono alcune differenze fra le due direttive di riferimento, ed è bene esserne consapevoli; ad esempio la legge italiana prevede una portata massima pari a 100 kg, rispetto ai 150 kg consentiti in Europa. A seconda di dove si prevede di utilizzare la propria scala telescopica, sarà opportuno verificare che rispetti le regolamentazioni più adeguate.
Pulizia e manutenzione
Le scale telescopiche in alluminio o in qualsiasi altro materiale richiedono di essere sempre mantenute in un perfetto stato di pulizia. Questo può essere garantito avendo cura di rimuovere residui di terra, cemento o vernice utilizzando una spugna e detergenti idonei al materiale con cui le stesse sono realizzate. In caso di versamento di sostanze oleose o nocive, si raccomanda di interrompere immediatamente l’utilizzo della scala, la quale dovrà essere subito ripulita.
È obbligatorio eseguire una manutenzione generale ogni sei mesi
Questi attrezzi da lavoro vanno sottoposti a verifiche periodiche, da far eseguire a personale specializzato in grado di verificare in maniera approfondita le condizioni generali della scala telescopica e lo stato di usura. A fine intervento i tecnici preposti dovranno rilasciare una nota che evidenzi la data di manutenzione, l’esito della stessa e la firma dell’incaricato.
Al di là della prescrizione semestrale esistono una serie di piccole accortezze alle quali attenersi per garantire lunga vita alla propria scala telescopica ed evitare spiacevoli inconvenienti durante l’utilizzo. Il miglior controllo è di tipo visivo: prima di ogni utilizzo si consiglia di passare in rassegna i vari componenti alla ricerca di crepe, ruggine, oltre alla presenza di parti allentate, usurate o mancanti.
Particolare attenzione va riservata agli elementi di blocco, le protezioni antiscivolo e ai pioli o gradini. Qualora dovessero essere riscontrate anomalie o rotture, sarà necessario segnalare il problema al personale preposto o all’azienda costruttrice; prima di poterne fare ancora uso si dovrà provvedere alla riparazione o, in caso di gravi danni, alla sostituzione del prodotto con uno nuovo.
Occorre inoltre considerare che anche un utilizzo non conforme della scala telescopica può provocare danneggiamenti anche piuttosto gravi. Per tale ragione è sempre consigliabile attenersi a quanto riportato nel manuale di istruzione e nelle precauzioni d’uso suggerite dal costruttore.
A conclusione delle attività necessarie alla cura generale di tali attrezzi, un’ulteriore precauzione riguarda la modalità con cui essi vengono immagazzinati. A prescindere dal materiale con cui essi sono realizzati, infatti, è buona norma evitare di esporli per periodi prolungati a intemperie e calore eccessivo. Anche i locali troppo umidi possono contribuire a usurare i componenti della scala telescopica con rapidità.
Recensioni delle migliori scale telescopiche
1. Finether A-Frame
Liberare le grondaie o cambiare la lampada del portico non saranno più imprese titaniche, ma in un attimo ogni altezza sarà facilmente raggiungibile grazie alla scala telescopica Finether A-Frame, ideale da riporre in garage o in un ripostiglio grazie alla sua compattezza quando viene richiusa.
Quando si tratta di sicurezza ed efficienza, la qualità sembra non essere mai abbastanza. Ebbene, non è il caso in questione: questa scala telescopica alluminio, infatti, è pensata per soddisfare a pieno ogni tipo di necessità. L’ampiezza di estensione va dagli 86 cm in modalità ripiegata fino ai 186 centimetri in apertura “a compasso” e ai 3,8 m se completamente allungata. Le dimensioni da chiusa invece si riducono fino a raggiungere l’invidiabile compattezza di 47 × 16 × 86 cm.
Dispone di 6 pioli per ognuno dei 2 tronchi, ciascuno distanziato di 30 cm dal successivo, più una barra stabilizzatrice a pavimento per maggiore solidità in fase di appoggio a muro. Realizzata in lega di alluminio ultraresistente, pesa 13 kg e ha una portata massima di 150 kg, nel pieno rispetto dei requisiti UNI EN-131. Grazie allo stretch per una chiusura stabile e al kit di 2 ruote e 2 piedini extra inclusi, Finether A-Frame rappresenta una risposta eccellente per chi esige massima versatilità.
2. Facal 9689505
Saldature robotizzate e materiali d'eccellenza fanno della scala telescopica Facal 9689505 un'incredibile supporto da avere sempre a portata di mano quando occorre. Il suo peso esiguo e la possibilità di decidere l'ampiezza dell'apertura la rendono ideale in qualsiasi situazione senza creare ingombro.
Dagli incalliti appassionati del fai da te ai manovali professionisti la sicurezza e la resistenza sono due elementi imprescindibili. In tal caso, Facal 9689505 offre una soluzione molto performante, ideale per chi non vuole lesinare da nessun punto di vista. Si tratta di una scala alluminio telescopica di grandissimo valore, il cui punto di forza sono le cerniere fuse con un’anima d’acciaio al loro interno, garanzia di indistruttibilità e di totale resistenza agli agenti atmosferici.
Quando aperta a compasso 152 cm è la sua massima altezza, ma se spalancata a sfilo raggiunge in tutta comodità i 310 cm. Un ulteriore elemento importante di questo modello è che i gradini non sono interni al montante, ma sono realizzati all’esterno e fissati alle barre laterali con ben 6 saldature robotizzate. L’adeguamento normativo è garantito dalla certificazione UNI EN-131, che ne specifica anche la massima portata fino a 150 kg.
3. Todeco 13 Pioli
Leggera, compatta ma assolutamente performante, la versatile scala telescopica Todeco 13 Pioli ben si presta ad essere riposta in casa, per aiutarvi in qualche lavoretto occasionale, o ad essere trasportata nel portabagagli dell'auto o di un furgoncino per essere usata come ausilio professionale.
Riuscire a ottimizzare al meglio gli spazi non soltanto in fase di utilizzo, ma anche nel deposito e nel trasporto, può essere una necessità reale. Per tali esigenze Todeco 13 Pioli rappresenta davvero un prodotto eccezionale. Si tratta di una scala telescopica compatta a sfilo dal design brillante, realizzata in lega di alluminio e con un peso di soli 10 kg. I suoi 13 pioli si sviluppano fino a 3,8 m, ma può essere richiusa con estrema facilità semplicemente premendo un pulsante e richiudendo il laccio a strappo.
I pioli sono distanziati di 30 cm ciascuno e le dimensioni da aperta sono di 380 x 48,5 x 9 cm. Del tutto conforme alla normativa UNI EN-131, questo modello è fatto per durare nel tempo e garantire una buona versatilità sia per usi domestici che per necessità più professionali. Perfetta per essere utilizzata sia in spazi aperti che in ambienti chiusi, si adatta a qualsiasi tipo di contesto e situazione, mantenendo sempre stabilità e sicurezza al centro dell’esperienza d’uso.
Opinioni finali
Acquistare tutto il necessario per potersi dedicare a manutenzioni e piccoli lavoretti con la massima comodità e serenità possibile è un passaggio indispensabile. In quest’ottica, munirsi di una buona scala in alluminio telescopica è ad oggi la migliore soluzione per assicurarsi prodotti di qualità, capaci di durare nel tempo e resistere all’usura.
Ideali per ridurre al minimo gli sforzi nel lavorare in altezza, esse dispongono ad oggi di tutta una serie di dispositivi di sicurezza davvero efficienti, per azzerare ogni rischio e agevolare la vita di chi le utilizza. Quando si parla di ottimo rapporto qualità – prezzo non si può fare a meno di pensare a Finether A-Frame, fra le migliori scale telescopiche allumino ad oggi in vendita.
Il suo valore commerciale la posiziona in fascia media, offrendo però a chi sceglie di acquistarla tutte le migliori funzionalità e caratteristiche, tipiche dei prodotti professionali. Grande versatilità, robustezza senza pari e l’aggiunta di alcuni piccoli componenti compresi nell’offerta rendono questo esemplare la migliore risposta in fatto di lavorazioni in quota.
Se non si vogliono accettare sconti e compromessi in fatto di eccellenza, e non si hanno limiti di budget, Facal 9689505 è una buona alternativa per gli amanti dei dettagli di estrema qualità. La sua massima estensione è del tutto in linea con quella delle altre scale alluminio allungabili della sua categoria, ma la differenza di questo modello risiede in alcuni componenti.
I gradini sono comodi, ampi e sporgenti verso l’esterno, per dare maggiore spazio e respiro alla salita e alla discesa. La cerniera è inoltre realizzata tramite un processo costruttivo speciale ed esclusivo, che la rende particolarmente robusta e duratura, cosa che ne giustifica il prezzo più alto rispetto ad altri modelli di scala telescopica.
Una valida alternativa è rappresentata anche da alternative da appoggio con apertura a sfilo, com’è il caso di quest’ottimo esemplare di scale alluminio telescopiche. Todeco 13 Pioli è una proposta da non sottovalutare qualora si voglia spendere il giusto senza esagerare ma, al contempo, avere accesso ad alcune fra le caratteristiche significative di tali attrezzi per lavorare in altezza. Il suo punto di forza essenziale risiede nell’estrema compattezza, che tuttavia non le impedisce di allungarsi fino a esibire tutti i suoi pioli, realizzati in lega di alluminio.
Sicurezza e solidità da una parte, maneggevolezza ed efficienza dall’altra, sono tutti fattori determinanti nella scelta della migliore soluzione per lavorare al meglio. Modelli compatti, oppure attrezzi più impegnativi che vanno dalla scala telescopica 5 metri in su: quale che sia l’esigenza in termini di spazio e altezza, ci sarà sempre un’ampia varietà di modelli da valutare.
Quale scala telescopica scegliere? Classifica (Top 3)
Prodotto | Offerta | Sconto | Voto |
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Domande frequenti
- La scala telescopica si può bloccare a mezze altezze?
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Questi attrezzi si possono bloccare a ogni gradino o piolo aggiuntivo, i quali sono solitamente distanziati a circa 30 cm uno dell’altro. Non è quindi obbligatoria l’apertura integrale.
- Tutti i modelli possono essere utilizzati a ponte?
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No, soltanto le scale che specificano questo tipo di apertura possono essere aperte in modalità ponte in totale sicurezza.
- La scala doppia è pericolosa?
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La scala doppia è pericolosa? Ogni modello è dotato di un manuale di istruzioni e specifiche d’uso che consentono di salire e scendere senza problemi. I pericoli possono derivare da un utilizzo non conforme degli stessi, o da una valutazione dei rischi non esaustiva.
- Le scale telescopiche da appoggio si possono utilizzare su superfici non piane?
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No, questi esemplari non possono essere utilizzati su dislivelli: i due piedini a pavimento devono essere posizionati alla stessa altezza.
- Qual è l’altezza massima per una scala multifunzione?
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Qual è l’altezza massima per una scala multifunzione? Le scale doppie, ovvero quelle con apertura a compasso o zoppa possono arrivare per legge fino a un massimo di cinque metri. Per i modelli, invece, con una configurazione da appoggio, è obbligatoria invece un’altezza non superiore ai 15 metri, come previsto dal D.P.R. 547/55.
- Si può salire fino all’ultimo gradino?
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In linea generale è consigliabile non andare oltre il terzultimo passo, utilizzando gli ultimi tre pioli solo come appoggio per le mani, soprattutto quando la scala telescopica non è dotata di montanti di lunghezza ulteriore pari a 60 cm circa.
- Si possono innestare insieme due scale normali?
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Le scale a innesto all’italiana sono un modello specifico, dotato di un sistema di aggancio particolare che ne garantisce la sicurezza e la stabilità. Per tale ragione non è possibile unire due modelli che non siano specificamente predisposti per tale tipo di utilizzo.
- Quali sono i DPI previsti per questi attrezzi?
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Si raccomanda di indossare guanti di protezione, scarpe antinfortunistica ed elmetto copricapo da cantiere, per una sicurezza totale. Nei casi di attività che contemplano il distacco di entrambe le mani dalla scala telescopica o un elevato rischio di caduta, sarà necessario dotarsi anche di apposita imbragatura.