Confronto delle saldatrici a filo migliori
- Controllo elettronico velocità alimentazione bobina
- Molti sistemi di sicurezza tecnologicamente avanzati
- Possibilità di saldare in modalità MIG/MAG o MMA
- Dotata di ottime caratteristiche di maneggevolezza
- Può effettuare buone saldature senza l’utilizzo di gas
- Estrema semplicità d'uso in qualunque situazione
- Regolazione amperaggio fino a massimo di 250 A
- Pannello di controllo intuitivo e semplice da usare
- Alimentatore motorizzato, può contenere 2 rotoli
Come scegliere una saldatrice a filo
Indice
Applicazioni e peculiarità
Risulta quanto mai frequente nell’ambito manutentivo e costruttivo, sia a livello amatoriale che professionale, avere la necessità di ricorrere a procedimenti di saldatura. Tale specifica ed estremamente diffusa lavorazione consente di effettuare un’unione permanente tra due lembi di materiale metallico. Sebbene esistano varie metodologie che permettono di ottenere buon risultati in questo campo, nello specifico qui parleremo di una particolare tecnica, denominata MIG/MAG, e della tipologia di macchinario con il quale è possibile svolgere quest’operazione, vale a dire la saldatrice filo continuo.
A differenza delle saldature TIG o MMA eseguibili con una saldatrice inverter, le quali si avvalgono di un elettrodo, fondibile o meno, nelle saldatrici a filo è quest’ultimo elemento che, avanzando all’interno della torcia, funge da materiale d’apporto. Anche seguendo tale procedimento, tuttavia, è possibile identificare delle diverse possibilità operative, le quali riguardano soprattutto la presenza e la natura chimica del gas impiegato per proteggere dall’ossidazione il bagno di saldatura.
Esistono tre diverse modalità che definiscono la funzionalità specifica dei suddetti macchinari, ovvero
- MIG, o metal inert gas
- MAG, o metal active gas
- MIG senza bombola di gas protettivo
La funzione del gas nel procedimento di saldatura è quella di produrre attorno all’area di fusione una cupola atmosferica protettiva che impedisca il contatto del materiale fuso con ossigeno e idrogeno, eventualità che produrrebbe un’ossidazione dannosa per la buona riuscita della lavorazione. Una saldatrice MIG è equipaggiata a tale scopo con una bombola di gas inerte, normalmente argon o elio: senza addentrarsi troppo a fondo nelle caratteristiche chimiche, sarà sufficiente dire che il primo garantisce una protezione maggiore, mentre il secondo, conducendo meglio il calore, serve per saldature più spesse o su materiali come rame e alluminio.
Una saldatrice MAG, invece, permette l’uso di una miscela di gas, solitamente argon e anidride carbonica, particolarità che determina una maggiore stabilità operativa su acciaio ed elementi ferrosi, oltre che una migliore penetrazione del materiale d’apporto, che determina una giunzione più efficace. Al contrario, per quanto riguarda i dispositivi che non prevedono la presenza di una bombola, si parla di saldatura a filo animato, dove quest’ultimo, per merito del suo rivestimento, sviluppa il gas di protezione inerte nel momento stesso della fusione.
Le miscele con anidride carbonica si usano principalmente per spessori elevati
È necessario, però, fare un’importante precisazione riguardante la scelta tra i tre suddetti procedimenti. Se tra MIG e MAG la differenza è unicamente di tipo tecnico, da stabilire quindi in base al materiale sul quale si sta operando, il discorso è diverso se invece si parla della saldatura senza bombola di gas. Nei primi due casi, sarà obbligatorio lavorare in un ambiente chiuso per evitare che colpi d’aria disperdano l’atmosfera protettiva. In assenza di serbatoio di gas, invece, sarà possibile saldare anche all’esterno, ma tenendo conto del fatto che il risultato finale potrebbe essere di qualità leggermente inferiore.
In linea generale, comunque, si può affermare che una saldatrice a filo professionale ha alcuni pregi che la rendono preferibile ad altri macchinari, in particolare una maggior produttività del procedimento, il quale non dovrà essere interrotto per procedere alla sostituzione dell’elettrodo, oltre che un risultato finale più resistente e di qualità complessivamente migliore. Grazie a tali dispositivi, inoltre, è possibile operare su una più ampia gamma di materiali e su diversi spessori.
Elementi strutturali
Una volta fatta chiarezza riguardo alle differenti possibilità di utilizzo è necessario capire la saldatrice a filo come funziona e come è fatta. Comprendendo, infatti, quali sono gli elementi che generalmente costituiscono la struttura di tali macchinari e individuandone lo scopo preciso, sarà più semplice farsi un’idea esaustiva del modo in cui essi agiscono. Di conseguenza, si potrà capire meglio come possono essere utilizzati efficacemente dall’operatore.
Di norma, una saldatrice a filo continuo con gas è strutturata nel seguente modo
- Torcia
- Bobina
- Bombola di gas
- Pannello di controllo
- Cavo con pinza di massa
- Sistema di avanzamento e controllo
La torcia è collegata al macchinario tramite un cavo, al cui interno passano il flusso di gas e l’elemento che funge da materiale d’apporto, il quale viene srotolato da una bobina interna al corpo macchina. La velocità di avanzamento, come vedremo in seguito, viene impostata dall’utente o controllata da un meccanismo regolato elettronicamente. Tutte le differenti variabili operative possono essere impostate direttamente dal pannello di controllo, il quale, a seconda del modello, può risultare più o meno intuitivo.
La pinza di massa, con il relativo cavo, andrà collegata al pezzo da saldare. Come facilmente intuibile, la bombola dovrà essere connessa all’apposito innesto, normalmente posto sulla parte posteriore del macchinario, e qui è individuabile la differenza saldatrice a filo con gas e senza. Laddove è consentito operare senza l’apporto di gas esterno, non sarà ovviamente necessaria la presenza della bombola, bensì la bobina dovrà essere caricata con l’adatto rotolo animato. Esistono, inoltre, alcuni modelli di saldatrice a filo MIG MAG che consentono anche di lavorare in modalità TIG, MMA o entrambi. In tali casi, ovviamente, oltre alle particolarità strutturali di cui sopra, saranno presenti elementi comuni a una saldatrice inverter, ovvero la torcia per elettrodo in tungsteno o la pinza per elettrodo fusibile.
Il passaggio dei fili nella torcia è protetto da uno strato di materiale isolante
Ora che sono stati individuati i pezzi fondamentali, può risultare più semplice comprendere il funzionamento generale di un apparecchio per saldatura a filo continuo. Quest’ultimo, viene srotolato e fatto avanzare internamente alla torcia dall’apposito meccanismo. Poi, tramite la trasformazione di corrente che avviene all’interno dell’apparecchio, viene innescato l’arco elettrico che determina la fusione del materiale e la conseguente saldatura. Nel caso si utilizzi una saldatrice a filo con gas, esso verrà insufflato dalla torcia stessa attorno al bagno di fusione, mentre una saldatrice a filo no gas proteggerà il lavoro dall’ossidazione contestualmente alla saldatura.
Amperaggio e diametri
Il vantaggio più concreto e immediato di una saldatura simile è senza dubbio la grande versatilità. Rispetto ad altri procedimenti, infatti, una saldatrice a filo senza gas o con, oltre a risultare più produttiva e veloce, permette di operare su una più ampia gamma di materiali, consentendo di effettuare giunzioni su acciai di diverso tipo, titanio, ottone, rame, nichel e leghe di metalli normalmente più difficilmente lavorabili, come alluminio e magnesio. Per poter sfruttare appieno tali peculiarità, tuttavia, occorre conoscere i diametri dei fili impiegabili e la potenza adeguata.
La potenza è determinata dall’amperaggio che il dispositivo è in grado di sviluppare: ovviamente, più tale valore è elevato e maggiore sarà la capacità operativa. In linea generale, comunque, una saldatrice a filo 220V professionale dovrebbe produrre un amperaggio di almeno 80 A. Al di sotto di tale soglia, la temperatura sviluppata non sarà sufficiente a fondere a dovere il materiale d’apporto, portando a un risultato finale sicuramente molto approssimativo. Per un uso amatoriale possono essere sufficienti amperaggi compresi tra i 100 e i 160 A, tuttavia esistono modelli che sono in grado di sviluppare amperaggi fino a 250 A. A tal proposito, però, andrà valutato anche il voltaggio: poiché la corrente casalinga è erogata a 220-230 V, se l’impiego previsto è domestico non si dovrà acquistare una saldatrice a gas funzionante a 380 V, che è la tensione impiegata invece nelle officine e nelle fabbriche.
La modalità a impulsi garantisce l’ottimale penetrazione di materiale nel pezzo
L’amperaggio, o corrente di saldatura, definisce, in parole povere, lo spessore massimo del materiale saldabile, il quale andrà valutato anche in base al diametro dell’elemento che scorre all’interno della bobina e della torcia. Tali diametri possono variare da un minimo di 0,6 mm a un massimo di 2,4 mm e, in base alla loro composizione, permettono di effettuare saldature su pezzi spessi da 0,6 a 5 mm. I fili utilizzabili possono normalmente essere composti di acciaio semplice, acciaio inox o alluminio: i primi servono principalmente per operare su metalli ferrosi e altri acciai, mentre gli altri sono impiegabili per saldare su tutti gli altri materiali.
La corrente di saldatura a filo continuo, oltretutto, determina anche la modalità di trasferimento del materiale, che può essere per corto circuito, a goccia o a spruzzo. Nel primo caso, detto anche short arc, che si verifica con un basso amperaggio, la lavorazione risulterà più imprecisa, sebbene sia più facilmente adattabile a piccoli spessori. Il trasferimento a goccia, o globular transfer, invece, è prodotto da correnti medie e avviene fondamentalmente per gravità: ciò significa che non è possibile operare in questo modo laddove le superfici da saldare non siano orizzontali. Per contro, con amperaggi elevati, si assiste alla saldatura a spruzzo, vale a dire lo spray arc, che, sebbene risulti veloce da eseguire, può essere difficilmente controllabile, soprattutto se non si ha molta esperienza nell’utilizzo di una saldatrice a filo senza gas.
Per una saldatura a filo continuo, inoltre, quest’ultimo può essere principalmente di due tipi, cioè
- Pieno
- Animato
L’elemento pieno può essere impiegato unicamente di una saldatrice a filo con gas, poiché, per contrastare efficacemente l’ossidazione, necessita di operare all’interno dell’atmosfera protettiva, inerte o attiva che sia. Le rotelle di fili animati, invece, sono inseribili nelle bobine delle saldatrici a filo senza gas: l’atmosfera che protegge il bagno di fusione, infatti, viene generata direttamente dalla combustione dell’elemento animato.
Regolazioni operative
Sebbene possa dare molte soddisfazioni a livello operativo, è necessario sottolineare che non è immediato imparare a utilizzare efficacemente una saldatrice a filo continuo senza gas. Occorrono, infatti, molte ore di applicazione per poter essere in grado di stabilire velocemente quale possa essere la miglior regolazione saldatrice a filo. Le macchine più recenti forniscono dei programmi preimpostati, contenenti ad esempio i parametri ottimali per saldare l’alluminio, selezionabili dall’utente in base alla lavorazione specifica, tuttavia questa prerogativa è presenti quasi sempre soltanto in apparecchi tecnologicamente molto avanzati e particolarmente costosi.
Se si intende quindi sviluppare una certa abilità nel campo e potersi cimentare in opere di diverso tipo, è fondamentale capire come regolare la saldatrice a filo continuo prima di utilizzarla. La maggior parte delle impostazioni, di norma, possono essere manipolate direttamente dal pannello di controllo, su cui sono presenti potenziometri, levette e interruttori adatti allo scopo. Attraverso tali regolazioni sarà possibile settare la propria saldatrice MIG MAG nel migliore dei modi, potendo contare su parametri adeguati al tipo di lavorazione che si sta per eseguire.
Regolazione | Effetto |
---|---|
Fuoriuscita del gas | Determina la quantità di gas, espressa in litri al minuto, che esce dalla torcia durante la saldatura, influenzando la protezione del bagno di fusione |
Velocità dell’uscita, o del trascinamento | Tale valore definisce la velocità con cui la bobina della saldatrice a filo espelle quest’ultimo all’interno della torcia, agendo sul modo di trasferimento |
Corrente di saldatura | Identifica l’amperaggio utilizzato per la singola lavorazione e influenza la temperatura prodotta, stabilendo quindi la funzionalità operativa |
Il parametro di fuoriuscita del gas, a differenza degli altri due valori, deve essere settato direttamente dalla bombola e dipende principalmente dal diametro dei fili utilizzati. Per eseguire una buona saldatura, questo parametro deve essere regolato in base anche al diametro dell’ugello di entrata: in linea generica, per ogni millimetro di diametro si dovrà calcolare un litro di gas al minuto. In ogni caso, comunque, non si può scegliere un’insufflazione con un valore inferiore ai 10 l/min: da lì in poi, all’aumentare dello spessore del pezzo, del diametro dell’ugello e dei fili, dovrà corrispondere un maggiore afflusso di gas. Come è facile intuire, nel caso in cui si utilizzi una saldatrice a filo continuo senza gas, o saldatrice a filo animato, tale impostazione non sarà necessaria.
La velocità di trascinamento e la corrente di saldatura, invece, sono regolazioni che vanno di pari passo e andrebbero quindi impostate in maniera direttamente proporzionale, perché una bobina che gira troppo velocemente in relazione alla corrente impostata non permetterà una fusione efficace. Va detto, tuttavia, che negli ultimi anni quasi tutti i modelli sono dotati di parametri interni di sinergia, che gestiscono autonomamente tali valori, in modo che l’operatore, dopo averne impostato uno, possa già lavorare con gli adeguati settaggi. Ciò consente di usufruire della modalità a impulsi, o pulsed arc, ormai presente nella maggior parte dei modelli professionali, con la quale intervenire agevolmente su materiali sottili e di diverso tipo.
Praticità e trasportabilità
Una volta definite le più importanti variabili tecniche, è importante anche accennare ad alcune caratteristiche strutturali, le quali definiranno la praticità generale della saldatrice filo continuo. Sebbene i modelli che necessitano dell’utilizzo complementare della bombola di gas siano concepiti per lavorare prettamente all’interno di locali chiusi, può capitare ad alcuni hobbysti più intraprendenti di dover effettuare interventi a domicilio, pertanto il macchinario dovrà presentare una certa facilità di trasporto e maneggevolezza.
La saldatura MIG/MAG può lavorare con correnti più elevate rispetto a TIG e MMA
I medesimi parametri dovranno essere considerati per l’acquisto di una saldatrice a filo senza gas, che, per sua stessa natura, è adoperabile per lavori anche all’aperto. In tal senso, dunque, sarà bene avere l’accortezza di effettuare alcune considerazioni riguardanti il peso e la dimensione della saldatrice MIG. Per poter contare su un apparecchio semplice da trasportare e, quindi, da utilizzare anche al di fuori della propria officina, sarà necessario che il corpo macchina nella sua interezza abbia delle misure che non superino i 40 x 40 x 20 cm. Allo stesso modo, il peso di un saldatore a filo non dovrebbe superare, indicativamente, i 15 kg. È naturalmente possibile imbattersi in modelli più pesanti e voluminosi, i quali tuttavia sono, di solito, progettati per un uso stazionario.
A determinare il comfort di una saldatrice a filo continuo professionale è anche la lunghezza dei cavi. Sia il cavo di massa che quello che porta la torcia dovrebbero essere sufficientemente lunghi, almeno un paio di metri, così da poter permettere all’operatore di usufruire di uno spazio di manovra adeguato tra il pezzo da saldare e il corpo macchina. Stesso discorso per il cavo di alimentazione, il quale non dovrebbe misurare meno di 3 o 4 m: più questo sarà lungo e maggiore sarà la libertà di intervento, non dovendo per forza di cose disporre di una presa elettrica nelle immediate vicinanze o dotarsi di una prolunga che potrebbe risultare di eccessivo intralcio.
Altri fattori, non meno importanti, che possono influire sulla qualità e sull’esperienza di utilizzo di una saldatrice a MIG sono
- Materiali costruttivi
- Grado di isolamento
- Intuitività dei comandi
- Presenza di maniglie o tracolle
Normalmente, le saldatrici a filo continuo professionali presentano delle strutture metalliche in alluminio o acciaio, che devono assicurare un buon equilibrio tra peso, compattezza, robustezza e sicurezza. Quanto più il prodotto sarà costruito con materiali robusti e maggiore sarà la sua durabilità nel tempo, la sua resistenza all’usura e agli agenti esterni. Lo stesso dicasi dei rivestimenti che assicurano un adeguato grado di isolamento, di solito rappresentati da piedini e maschere di gomma o plastica, che ricoprono i bordi del pannello di controllo.
Per completare il quadro riguardante la praticità d’impiego di una saldatrice a filo senza gas, è possibile ancora citare l’intuitività dei comandi e delle regolazioni, la cui funzione deve essere chiaramente espressa da pittogrammi, icone o scritte comprensibili. Le eventuali luci a led che segnalano il surriscaldamento, la messa in funzione o eventuali anomalie dovranno risultare ben visibili da ogni posizione. Risulta inoltre utile che un saldatore a filo presenti delle maniglie o degli agganci per tracolla per migliorarne la semplicità di trasporto.
Sicurezza e indicazioni supplementari
Nonostante la saldatrice a filo sia più versatile e meno soggetta a errori operativi rispetto ai macchinari che permettono di eseguire soltanto saldature a elettrodo o TIG, vi sono comunque alcuni accorgimenti da adottare per essere sicuri di svolgere un lavoro di bell’aspetto, preciso e duraturo. Una volta effettuate le necessarie regolazioni, risulta particolarmente importante, ad esempio, trovare la giusta distanza operativa e l’angolazione adatta tra la torcia e il pezzo da saldare. Purtroppo non è possibile fornire parametri univoci in tal senso e saranno dunque la perizia e l’esperienza sempre maggiore dell’operatore a definirli.
Allo stesso modo, sarà necessario valutare attentamente la qualità del gas presente all’interno delle bombole adoperate in concomitanza con il saldatore a filo continuo. Una bombola contenente residui o gas non adeguatamente miscelati può creare dei problemi in fase di utilizzo, compromettendo la buon riuscita dell’operazione. Per far fronte a tali rischi sarà sufficiente ripulire bene con panni asciutti le bombole ricaricabili prima di procedere a farle riempire. Inoltre, prima di collegare la bombola alla saldatrice filo continuo, si potrà farla rotolare a terra per assicurarsi che i gas necessari alla saldatura MAG si mescolino tra loro. Pur seguendo ogni migliore indicazione, tuttavia, è possibile incorrere comunque in alcuni difetti tipici di queste lavorazioni, i quali saranno tuttavia meno probabili se le regolazioni vengono effettuate a dovere e i lembi di materiale da saldare vengono puliti accuratamente prima di procedere.
Criticità | Descrizione | Causa | Soluzione |
---|---|---|---|
Porosità | Vuoti porosi che indeboliscono il cordone di saldature | Portata del gas di protezione eccessivamente bassa | Impostare una più alta quantità di gas in uscita |
Difetti geometrici | Penetrazione eccessiva nel pezzo o mancanza di materiale | Amperaggio errato, da cui derivano fusioni inadatte | Settare correttamente la corrente di saldatura |
Cricche a freddo | Fratture trasversali che si notano soltanto dopo l’asciugatura | Sono generate da materiale umido e gas di scarsa qualità | Asciugare bene il pezzo e miscelare i gas di protezione |
Cricche a caldo | Fratture longitudinali che si irradiano dal centro della fusione | Sono dovute principalmente alla presenza di impurità | Pulire accuratamente il pezzo da saldare |
In aggiunta alle precauzioni operative da seguire per non rischiare di svolgere lavorazioni approssimative o di scarsa qualità, esistono altre indicazioni riguardanti la sicurezza che sarà bene tenere a mente durante l’utilizzo di una saldatrice a filo. Come prima cosa, è necessario rimuovere dalla zona di lavoro ogni materiale potenzialmente combustile, oltre che evitare di eseguire saldature su elementi con intercapedini infiammabili o in ambienti con alte concentrazioni di vapori instabili. Inoltre, è preferibile rimuovere dalle tasche accendini, fiammiferi e altri oggetti simili.
Sarà, inoltre, indispensabile utilizzare i caschi di protezione. L’emanazione luminosa prodotta da una saldatrice a filo animato potrebbe a lungo andare danneggiare la retina, pertanto non si dovrà mai procedere all’impiego della macchina senza essersi muniti di idonee maschere. Lavorando a contatto con materiale fuso sarà anche necessario evitare abbigliamento in poliestere o simili, indossando pantaloni, guanti, calzature e indumenti protettivi ignifughi adatti allo scopo.
L’uscita di gas durante la lavorazione è comandata da un pulsante sulla torcia
In linea generale, quando si adoperano saldatrici MIG, è bene evitare l’esposizione continua ai fumi di saldatura, effettuando quindi alcune pause, magari durante le fasi di raffreddamento dell’apparecchio. Cavi che risultino spelati o usurati dovranno essere sostituiti con solerzia e, allo stesso modo, non dovranno essere collegate bombole di gas che perdono o che siano evidentemente danneggiate. I regolatori di pressione e gli ugelli dovranno essere mantenuti in buono stato e anch’essi sostituiti se dovessero essere in qualche modo rovinati.
Recensioni delle migliori saldatrici a filo
1. Greencut MIG-185
Grazie alle sue ottime caratteristiche riguardanti versatilità e potenza, la saldatrice a filo Greencut MIG-185 è un prodotto tecnologicamente avanzato, di ottima qualità e adattabile a molte esigenze, capace di soddisfare le necessità lavorative di ogni operatore, professionale o amatoriale.
Nell’ambito della saldatura risulta molto importante poter contare su un apparecchio che permetta di far fronte a un gran numero di situazioni differenti e Greencut MIG-185 offre questa possibilità. Grazie all’ampia varietà di applicazioni consentite, all’elevata qualità tecnologica delle componenti, alla sua affidabilità globale e alla spiccata versatilità, infatti, può essere impiegata con efficacia per ottenere ottimi risultati di saldatura nelle più comuni occasioni operative.
L’utilizzo di questa saldatrice a filo è facilitato dalla sua conformazione strutturale: nell’insieme misura 42 x 20 x 36 cm, risultando compatta e, in virtù di un peso di 15 kg, anche semplice da movimentare. In aggiunta, la spessa e resistente maniglia sulla sommità contribuisce ad aumentare la comodità relativa a un eventuale trasporto. Tale caratteristica agisce sinergicamente con la possibilità di saldare anche senza gas, con fili animati, permettendone l’uso anche in ambienti esterni.
Ampie possibilità applicative
Oltre a consentire di effettuare saldature senza l’impiego di bombole, questa saldatrice a filo può operare sia in modalità MIG che MAG, garantendo una flessibilità operativa tale da poter intervenire con efficacia su una vasta gamma di materiali metallici, ferrosi e non. Può ospitare fili con diametri compresi tra 0,6 e 0,8 mm, offrendo, di conseguenza, la possibilità di lavorare su pezzi con uno spessore minimo di 1 mm e un massimo di 2,3 mm. Tra le regolazioni è presente anche un controllo elettronico della velocità di alimentazione della bobina, grazie al quale i parametri di lavorazione risulteranno sempre ottimali, oltre che una modulazione della modalità a impulsi.
In aggiunta alle saldature MIG e MAG, Greencut MIG-185 ha una predisposizione per saldare anche in MMA, quindi con classico arco elettrico ed elettrodo rivestito. Per supportare al meglio questa elevata varietà operativa, la corrente di saldatura può essere regolata in un campo con un minimo di 25 A fino ad arrivare a un massimo di 185 A. Per merito di questo ampio spettro operativo riguardante sia la potenza che la flessibilità d’impiego, viene assicurata la possibilità di lavorare in maniera pulita, precisa e rapida su tutti i materiali più comunemente adoperati.
Elevata sicurezza
Anche dal punto di vista della sicurezza in ogni fase d’impiego, Greencut MIG-185 può vantare delle caratteristiche assolutamente interessanti. La tecnologia IGBT interviene quando si salda in modalità MMA, scongiurando anche il rischio di far incollare l’elettrodo al bagno di fusione, mentre la sicurezza generale è garantita dalle protezioni elettroniche e dalla ventilazione ad aria, per prevenire surriscaldamento, sovracorrente o sbalzi di tensione. Nell’eventualità in cui si dovesse verificare una di queste condizioni, si accende una spia di allarme e l’alimentazione viene interrotta immediatamente in modo automatico.
La dotazione iniziale di questa saldatrice a filo risulta particolarmente fornita. Essa comprende, infatti, oltre ai cavi, alla pinza e alla torcia indispensabili per lavorare, spazzola e martelletto per la pulizia del cordone, due ugelli di diverso diametro per la bombola di gas e una maschera oscurante. Un apparecchio quindi estremamente versatile, sicuro e affidabile, dotato di una tecnologia grazie alla quale anche gli operatori più esigenti potranno ottenere molte soddisfazioni.
2. Stanley 7061628 Mikromig
Adatta principalmente per utilizzo amatoriale, ma in grado di fornire comunque prestazioni di altissimo livello, Stanley 7061628 Mikromig è la saldatrice a filo ideale soprattutto per chi necessita di un prodotto che possa essere adoperato efficacemente anche in situazioni lavorative meno consuete.
Compatta e particolarmente semplice da usare, Stanley 7061628 Mikromig è perfetta per l’esecuzione di riparazioni casalinghe e per lavorare a domicilio. Essendo realizzata in maniera specifica per la saldatura senza gas, può essere adoperata senza impedimenti anche in spazi aperti, in particolare in virtù della possibilità offerta di collegamento a un generatore di corrente avente una potenza minima di 5,5 kW. La maniglia in plastica rigida, inoltre, ne agevola notevolmente il trasporto.
Sebbene non sia stata progettata e costruita per far fronte a necessità gravose di tipo puramente professionale, questa saldatrice a filo risulta, nella sua interezza, affidabile e potente. Il campo di regolazione dell’amperaggio varia da un minimo di 35 a un massimo di 95 A, con un ciclo di lavoro del 20%: vale a dire che, su 10 minuti di lavorazione, il prodotto sarà in grado di operare per 2 minuti al massimo della potenza. Tali valori, nonostante siano distanti da quelli forniti da apparecchiature di tipo professionale, saranno più che sufficienti per far fronte alle esigenze di un hobbysta.
Ottima maneggevolezza
Dotata di una resistente scocca in acciaio, sulla quale viene applicato uno strato di vernice supplementare antigraffio, Stanley 7061628 Mikromig è in possesso di ottima qualità riguardanti la praticità e la maneggevolezza. Il corpo macchina, infatti, pesa 15 kg, rimanendo quindi nella media, tuttavia presenta una compattezza notevole, grazie alle sue dimensioni di 36 x 21,5 x 39,5 cm. I cavi, ovvero quello di massa e quello della torcia, sono già collegati direttamente all’apparecchio, consentendone un uso immediato e mediamente più rapido, poiché non sarà necessario procedere ogni volta ad effettuare tutti i collegamenti necessari.
Essendo un modello di saldatrice a filo funzionante unicamente senza l’ulteriore apporto di bombole di gas, le regolazioni sono molto basilari, ma, proprio per questo, particolarmente comode da manovrare. Oltre all’interruttore a scatto con il quale si può scegliere la potenza di funzionamento migliore per l’occasione e al pulsante per l’avviamento, l’unica altra impostazione su cui operare è la velocità di avanzamento della bobina contenente i rotoli di fili animati. Questi ultimi sono alloggiabili nell’apposito trascinatore e selezionabili all’interno di uno spettro di diametri che va da 0,8 a 1 mm.
Dotazione iniziale
Una volta fatta menzione dell’elevata semplicità di utilizzo e della praticità generale del macchinario, è bene spendere qualche parola anche riguardo alla dotazione iniziale. Insieme alla saldatrice a filo, infatti, viene consegnato anche un rotolo con un diametro di 0,9 mm, con il quale sarà possibile prendere confidenza con l’apparecchiatura: sebbene non risulti molto lungo, infatti, può essere inserito per iniziare immediatamente a lavorare. Oltre a ciò, viene offerta anche una maschera di protezione, la cui qualità, tuttavia, potrebbe non essere sempre all’altezza della situazione.
Per merito di una spiccata robustezza generale, di una elevata praticità d’impiego e di una notevole affidabilità operativa, Stanley 7061628 Mikromig, pur essendo considerabile come un dispositivo rivolto principalmente al mondo del bricolage, può soddisfare una nutrita schiera di consumatori. Grazie alle sue qualità costruttive e tecnologiche, improntate evidentemente sull’immediatezza e sulla semplicità d’uso, può inoltre essere adatta anche a neofiti della saldatura.
3. IpoTools MIG 250
Un consistente potenziale operativo e avanzati parametri di tecnologia interna sono qualità che rendono la saldatrice a filo IpoToools MIG 250 versatile e performante. Grazie alla semplicità d'uso unita alla prestanza tecnica, può essere adoperata con efficacia da professionisti del settore e da neofiti.
Dotata di ottime caratteristiche costruttive, in merito alle prestazioni tecniche e per ciò che concerne la sua solidità, IpoTools MIG 250 è facilmente adattabile a un’ampia varietà di lavorazioni. Utilizzabile per la manutenzione domestica di tipo amatoriale e impieghi più gravosi rientranti nella sfera tipicamente professionale, consente di ottenere facilmente e con rapidità risultati di alto livello, precisi ed esteticamente gradevoli.
Potendo operare sia in modalità MIG/MAG, con o senza gas di protezione, che in MMA, questa saldatrice a filo consente di far fronte a tutte le più comuni situazioni lavorative. Saldando con la classica tecnica dell’arco elettrico è possibile usare elettrodi di diametro compreso tra 1 e 4 mm, mentre la bobina motorizzata dedicata alla saldatura MIG/MAG può contenere contemporaneamente 2 rotoli dal diametro massimo complessivo di 200 mm. I fili alloggiabili, animati o meno, possono essere compresi tra 0,8 e 1 mm, permettendo di coprire un notevole spettro d’azione.
Elevata potenza operativa
La grande versatilità di questa saldatrice a filo è determinata in buona parte dalla potenza che è in grado di sviluppare, che viene tradotta in una possibilità di regolazione della corrente di saldatura da 20 a 200 A in MMA e da 30 a 250 A per quanto riguarda la modalità MIG/MAG. Anche i cicli di lavoro sono notevoli: 35% a 200 A e 60% a 160 A in MMA, contro 35% a 250 A e 60% a 200 A in MIG/MAG. Tali valori risultano ottimi e rendono l’apparecchio estremamente stabile, permettendo all’operatore di cimentarsi in lavorazioni anche impegnative e relativamente lunghe, senza doversi interrompere troppo spesso per lasciar raffreddare il sistema.
Rimanendo in tema di surriscaldamento e relative protezioni, inoltre, IpoTools MIG 250 risulta ben equipaggiata anche da quel punto di vista. Il macchinario è infatti dotato di un efficace sistema di raffreddamento con due ventole, oltre che di una utilissima protezione dalla sovratensione e dagli sbalzi di corrente. Tali peculiarità, unite alla tecnologia inverter IGBT e all’intuitività del pannello di controllo, consentono un impiego sicuro, semplice e variegato, permettendo di intervenire su molte tipologie di metalli, oltre che su pezzi fini o con spessori relativamente impegnativi.
Libertà di movimento
In aggiunta alle ottime caratteristiche tecnologiche, è da sottolineare anche la maneggevolezza di IpoTools MIG 250. Nonostante gli elevati standard riguardanti la potenza operativa, infatti, questo macchinario è piuttosto comodo da movimentare, soprattutto per via delle dimensioni compatte, 41 x 21,5 x 31 cm, su cui sono distribuiti i 15,6 kg di peso. La lunghezza dei cavi concorre a determinare una notevole libertà operativa: il tubo flessibile della torcia, infatti, misura circa 3 m, mentre i cavi che ospitano la pinza di massa e la pinza per l’elettrodo sono lunghi 2,5 m. Ciò consente dunque al saldatore di muoversi agevolmente nella zona lavorativa.
Per merito di un’elevata qualità globale e di un corpo macchina robusto e resistente, questa saldatrice a filo è estremamente valida, sia per quanto riguarda la versatilità operativa che per ciò che concerne l’affidabilità e la durabilità nel tempo. Performante ma molto semplice e intuitivo da utilizzare, questo ottimo prodotto può facilmente essere adattato a molte necessità di diverso tipo, siano esse di tipo professionale o relative al più classico bricolage manutentivo domestico.
Opinioni finali
Per poter essere in grado di far fronte nel miglior modo possibile alle diverse situazioni che gli si possono presentare, un hobbysta che si rispetti, così come un professionista dell’ambito, dovrà poter contare su un’attrezzatura di buon livello. Una saldatrice a filo può essere indispensabile per svolgere una grande quantità di interventi, ma il mercato in tal senso è variegato e la vastità di offerte presenti può creare confusione, rendendo difficile stabilire quale scegliere tra le molteplici possibilità.
Nel caso in cui si desiderasse un macchinario che sia un equilibrato compromesso tra potenza, versatilità, semplicità di utilizzo e dispendio economico, Greencut MIG-185 potrebbe essere una tra le migliori opzioni. La fascia di mercato di riferimento è media, tuttavia le prestazioni sono assolutamente ottime, trattandosi di un apparecchio che è in grado di affrontare anche impieghi più gravosi. In tale ottica, il prezzo è senza dubbio interessante e potrebbe diventare imperdibile in presenza di uno sconto.
Se, invece, l’esigenza lavorativa fosse quella di avere tra le mani un prodotto che possa essere adatto soprattutto all’uso esterno, magari a domicilio o, comunque, al di fuori della zona lavorativa domestica, Stanley 7061628 Mikromig risulterebbe una scelta adeguata. Ideato e realizzato principalmente per soddisfare le necessità tipiche del bricolage, questo dispositivo, anche in assenza di un’offerta, è proposto a un prezzo molto invitante, sostenibile anche da un neofita desideroso di imparare l’arte della saldatura.
Diversamente, qualora si intenda acquistare un apparecchio estremamente performante, robusto e versatile, senza preoccuparsi troppo di prezzi o sconti, la migliore possibilità è IpoTools MIG 250. L’elevata qualità generale rende, infatti, questo prodotto ideale per ogni impiego, dal classico uso amatoriale alla più impegnativa applicazione professionale. L’inserimento in fascia medio alta corrisponde a un costo più elevato, ma ampiamente giustificato dall’impressionante rendimento qualitativo.
Qualunque possa essere la casistica, in ogni caso, è bene ricordare che i procedimenti di saldatura necessitano di molte ore di applicazione ed esperienza, prima di essere appresi ed eseguiti con perizia. Nonostante ciò, equipaggiarsi con una saldatrice a filo dotata di notevoli caratteristiche tecniche può semplificare e accelerare il processo di apprendimento, permettendo, di conseguenza, anche a un neofita di cimentarsi con successo in situazioni operative interessanti e soddisfacenti.
Quale saldatrice a filo scegliere? Classifica (Top 3)
Prodotto | Offerta | Sconto | Voto |
---|---|---|---|
Domande frequenti
- Come si cambiano i rotoli dei fili?
-
Per procedere alla sostituzione dei rotoli è necessario osservare le indicazioni specifiche riportate nel manuale d’uso. Tuttavia, in linea generale, è sufficiente sfilare la bobina, inserire il nuovo rotolo avendo cura di limarne la parte iniziale da infilare nella torcia e reinserire la bobina al suo posto.
- In che modo vanno conservate le bombole di gas per saldatura?
-
Sebbene non contengano gas esplosivi, le bombole per saldatura dovranno essere stoccate in locali aerati e non eccessivamente umidi, per evitare la corrosione delle parti metalliche.
- Quali parametri vanno controllati prima di sostituire i fili per saldatura?
-
Bisogna verificare sul manuale d’uso dell’apparecchio la dimensione massima e il peso del rotolo che la bobina può ospitare.
- Si può saldare l’alluminio senza gas?
-
No, la saldatura sull’alluminio deve sempre essere eseguita con l’ausilio del gas protettivo.
- Cosa fare se i cavi della pinza o della torcia sono corti?
-
Innanzitutto, prima dell’acquisto di una saldatrice a filo, è sempre bene verificare che la lunghezza dei cavi sia congeniale alle proprie esigenze. In caso contrario, comunque, è possibile acquistare delle apposite prolunghe.
- È possibile escludere la regolazione sinergica dei parametri?
-
No, i modelli automatici e semi automatici sono progettati appositamente per dispensare l’operatore dal regolare tutti i parametri di lavorazione, garantendo l’ottimale impostazione in modo elettronico.
- In che cosa consiste l’inversione di polarità?
-
La polarità inversa, ovvero quando la torcia viene collegata al polo positivo del macchinario e il pezzo da saldare al polo negativo, è la normale impostazione per la saldatura. Viceversa, la polarità diretta, cioè la torcia connessa al negativo e il pezzo al positivo, è il collegamento usato per la saldatura con fili animati.
- Le bombole di gas sono sempre ricaricabili?
-
No, alcune sono ricaricabili, mentre altre sono identificate come vuoti a perdere. Prima dell’acquisto di una bombola è bene verificare tale caratteristica.