Confronto delle pialle filo spessore migliori
- Profondità del taglio unica passata di ben 2,4 mm
- Elevata precisione e semplicità di varie regolazioni
- Permette larghezza di taglio massima di 317 mm
- Regolazione profondità di passata da 0 a 2 mm
- Dimensione della piallatura a filo pari a 210 mm
- Può piallare a spessore fino alla misura di 120 mm
- Con motore potente e performante da 2100 W
- Velocità di avanzamento di ben 500 cm al minuto
- Piani di lavoro robusti e ampia superficie operativa
Come scegliere una pialla filo spessore
Indice
Caratteristiche operative generali
Che si tratti di classica passione esercitata a livello di hobby, di semplice manutenzione o di vero e proprio coinvolgimento professionale in progetti costruttivi di vario genere, la lavorazione del legno è sicuramente uno degli ambiti di intervento più comuni.
È tuttavia necessario considerare che, soprattutto laddove si intenda lavorare il legno grezzo invece di elementi già precedentemente sagomati, se non dotati della giusta strumentazione si rischia di ottenere un risultato di piallatura a filo approssimativo, se non scadente.
In tal caso, uno degli utensili più utili è senza ombra di dubbio la pialla filo spessore, con la quale sarà possibile sagomare con precisione i pezzi in lavorazione. Talvolta chiamata anche piallatrice da banco, essa non è altro che un’evoluzione della più piccola e meno performante pialla elettrica.
Se quest’ultima può essere impiegata agevolmente e con facilità da molti hobbysti, anche alle prime armi, per intervenire su elementi lignei di dimensioni relativamente contenute che non richiedano precisioni estreme, la prima macchina è invece fondamentale laddove sia indispensabile ricercare un certo grado di minuziosità con la piallatura a filo.
Come può risultare ovvio, è necessario capire bene la pialla filo spessore migliore come funziona e, per arrivare a questo, non si può prescindere dalla comprensione dei procedimenti di piallatura.
Intervento | Caratteristiche |
---|---|
Piallatura a filo | Lavorazione che prevede lo scorrimento del pezzo con la lama posta al di sotto dello stesso, con tavola inclinabile e banchi di appoggio impostati ad altezze differenti |
Piallatura a spessore | L’elemento sul quale si sta intervenendo viene trascinato sotto al coltello su un piano continuo, impostando una altezza massima tra quest’ultimo e le lame |
Una volta esplicata la differenza tra le due modalità operative di piallatura, risulta dunque più semplice inquadrare il modo di funzionamento e a cosa serve la pialla filo spessore: il pezzo viene lavorato in un modo su una facciata e su un lato, dopodiché l’operazione prosegue operando sulla facciata e sulla costa rimanente.
Questa peculiare metodologia, conseguibile grazie alla possibilità di convertire la struttura del macchinario ruotando la tavola inclinabile e predisponendola per una o per l’altra lavorazione, consente di ottenere delle assi squadrate e levigate in maniera estremamente pulita e precisa, il che garantirà di disporre di elementi i quali non procureranno alcun tipo di problema in fase di assemblaggio.
Sebbene tale modus operandi permetta di rettificare le superfici, vale a dire eliminare qualsiasi imperfezione fisica, e, quindi, di raggiungere dei risultati di alta qualità, i quali risultano senza dubbio migliori di quelli ottenibili con una semplice pialla manuale, questa strumentazione può non essere sempre adatta a tutte le tipologie di utenze.
Per impieghi sporadici e poco impegnativi, infatti, una pialla a filo può quasi sempre essere considerata come una scelta sovrabbondate, mentre si configura facilmente come la migliore opzione qualora si operi in maniera continuativa, se non addirittura professionale, su legno massello, magari per la produzione di mobilia o per la costruzione di altre strutture similari.
Dimensioni e ingombro
Uno dei principali aspetti di cui tenere conto allorquando si decide di procedere a un acquisto di una pialla a spessore deve essere senza dubbio lo spazio a disposizione. Tali macchinari, infatti, risultano spesso decisamente voluminosi, motivo per il quale vengono spesso considerati adatti unicamente all’impiego all’interno di un autentico laboratorio di falegnameria
Questo, però, non può essere un assunto imprescindibile, poiché anche gli hobbysti potranno dotarsi di una pialla a filo spessore, considerando alcuni importanti fattori, come ad esempio
- Le eventuali necessità di movimentazione
- La metratura disponibile all’interno della propria officina
- Le misure medie indicative dei pezzi su cui si andrà a operare
- Lo spazio di manovra rimanente dopo aver posizionato la macchina
Di norma, una pialla a filo spessore non è un oggetto mobile pensato e realizzato per essere trasportato o movimentato di frequente. Ovviamente questo non significa che non sia possibile, per una qualsiasi esigenza, installarlo in un luogo differente da quello al cui interno si è soliti lavorare.
A tal proposito, è necessario tuttavia specificare che, mediamente, queste tipologie di pialle a filo spessore presentano dei pesi superiori ai modelli manuali, ampiamente variabili tra i 20 e i 50 kg, con gli esemplari più potenti e dedicati all’uso professionistico i quali possono anche sfiorare pesi molto elevati attorno ai 100 kg.
Qualora si prevedesse, dunque, di dover ricorrere a spostamenti più o meno frequenti, sarebbe bene optare per pialle a filo spessore le quali non superino i 30 kg.
La piallatura si può eseguire in più passate, in base alla altezza massima del pezzo
Lo stesso si può dire per quanto riguarda le dimensioni dei locali entro cui si ci dedica abitualmente alle attività lavorative. Una pialla a filo e spessore, infatti, può avere delle misure strutturali estremamente variabili, soprattutto in base alla destinazione d’uso prevista.
In linea generica, le pialle a filo spessore più piccole non risultano comunque inferiori ai 40 x 40 cm di lato, con altezze di 40 o 50 cm; prodotti più ingombranti, invece, possono superare abbondantemente i 140 cm di larghezza e lunghezza.
In tale ottica, sarà quindi importante valutare lo spazio disponibile all’interno della propria officina o garage, senza dimenticare che, dopo aver posizionato la pialla a filo spessore, dovrà essere presente uno spazio di manovra adeguato all’intorno, quantificabile in almeno 70 o 80 cm lungo tutto il perimetro.
In modo similare, dovrà essere valutata anche la dimensione media dei pezzi sui quali si intende andare a operare. In base alla misura del piano di lavoro inclinabile, compresa solitamente tra un minimo di 30 x 50 cm di lunghezza fino ad arrivare a valori in grado di superare i 100 x 600 cm sempre in lunghezza, infatti, sarà possibile intervenire su elementi più o meno grandi.
Ricapitolando, quindi, ipotizzando di lavorare prevalentemente su legname di dimensioni modeste all’interno di locali relativamente piccoli, sarà più indicato l’orientamento verso una pialla a filo spessore economica, magari mobile e non eccessivamente voluminosa.
Al contrario, nel caso in cui non ci fossero problemi di spazio operativo e si intendesse levigare pezzi più ingombranti, allora sarebbe meglio valutare di acquistare una pialla a spessore più grande, tenendo presente che capire quale scegliere passa anche dall’esame dei rapporti qualità prezzo.
Prestanza del motore
Come può risultare facilmente intuibile, ciò che influenza pesantemente la reale ed effettiva capacità operativa di una pialla spessore è la potenza che il motore trasmette a un albero rotante, normalmente tramite un’alimentazione elettrica monofase, quindi a 230 V.
Può essere diverso il discorso per quelle pialle a filo spessore progettate in modo specifico per l’ambito industriale, i quali possono richiedere un impianto che supporti una tensione trifase, quindi a 380 V.
Tali casi sono però limitati a migliori pialle filo spessore di fascia decisamente alta, mentre il mercato rivolto a un pubblico meno settoriale propone di solito di comprare normali motori elettrici monofase, quindi collegabili alla rete domestica.
Alcuni modelli possono essere dotati di elementi supplementari, come seghe o frese
La capacità operativa del motore, vale a dire la potenza, viene espressa in watt e influisce, oltre che sul quantificabile assorbimento energetico, anche e soprattutto sulle tipologie di legno su cui si potrà lavorare. Va da sé, infatti, che se si ha l’intenzione di lavorare principalmente su essenza morbide e medie, come per esempio abete e castagno, possono essere sufficienti wattaggi relativamente bassi.
Al contrario, se si ha in previsione di effettuare piallatura a filo e spessore anche su legname più duro, tipo il rovere, sarà indispensabile dotarsi di una pialla filo spessore capace di trasmette a un albero rotante un’adeguata potenza, definendo prestazioni elevate e notevole affidabilità.
Qualunque sia il caso specifico, comunque, in linea generale, è possibile dividere in tre fasce distinte la potenza dei motori che si possono trovare montati su una pialla filo spessore, cioè
- Tra 1000 e 1500 W
- Tra 1500 e 2000 W
- Superiori ai 2000 W
Nonostante non sia possibile generalizzare e offrire una panoramica infallibile a riguardo, poiché la qualità costruttiva del motore stesso può influire sulle prestazioni della pialla a filo spessore a prescindere dalla sua potenza, si può assegnare una fascia di utilizzo a ogni wattaggio.
Un motore rientrante nella categoria inferiore, ovvero sviluppante tra i 1000 e i 1500 W, è solitamente inseribile nella schiera dei modelli adatti principalmente per un utilizzo amatoriale. Essendo anche, di solito, meno costose, queste pialle filo spessore possono risultare ottime per hobbysti senza eccessive pretese, abituati a lavorare su legname non troppo duro e in maniera non particolarmente impegnativa.
Diversamente, un motore con un numero di watt compresi tra i 1500 e i 2000 W può già essere considerato adattabile a operazioni di asportazione più gravose. Tali pialle a filo spessore possono soddisfare già sia il bricolage intenso così come alcune esigenze professionali, arrivando a dimostrarsi buone anche come macchinari da inserire all’interno dell’officina di un piccolo artigiano.
Sarà, a questo punto, molto semplice intuire come wattaggi superiori ai 2000 W, oltre che risultare di solito prerogativa di una pialla filo spessore piuttosto costosa, sono specifici principalmente per l’impiego di asportazione puramente professionale, o comunque per le necessità più consistenti e variegate degli esperti del settore.
Materiali costruttivi e lame
Dopo aver valutato le specifiche riguardanti aspetti importanti come la conformazione strutturale e la potenza sviluppabile dal motore, per capire come scegliere, una pialla a filo e spessore deve anche essere esaminata prendendo in considerazione i materiali con i quali è stata costruita.
Le pialle a filo spessore che permettono di eseguire entrambe le lavorazioni, infatti, sono dotate di 2 distinti tavoli di appoggio, di tipo inclinabile, i quali dovranno essere ruotati per operare in una modalità piuttosto che nell’altra: sarà dunque necessario che tali superfici siano realizzate con un materiale robusto e resistente all’usura.
Oltre alla versatilità e alla possibilità di convertire velocemente e con semplicità la pialla filo spessore per procedere ai diversi tipi di piallatura, infatti, le particolarità costruttive risultano essere importanti anche per quanto riguarda la durabilità negli anni.
Normalmente, i tavoli di una pialla a spessore sono realizzati in ghisa o alluminio, materiali che presentano sempre un’ottima durata nel tempo. La ghisa, pur essendo più pesante e quindi meno semplice da maneggiare, assicura una maggior stabilità dell’intera pialla a filo spessore, mentre i piani di tipo inclinabile di alluminio hanno delle caratteristiche che li rendono più resistenti all’usura.
La rotazione della lama può variare tra i 3000 e i 10000 giri al minuto
Va detto, inoltre, che tali criteri incidono proprio sulla già nominata stabilità durante l’impiego della pialla filo spessore, la quale risulta estremamente importante per lo svolgimento di operazioni di asportazione di precisione. Alcuni esemplari, soprattutto quelli con dimensioni più compatte, sono dotati di piedini in gomma i quali, oltre a stabilizzare la pialla filo e spessore, servono ad assorbire le vibrazioni prodotte durante il lavoro.
Altre pialle a filo spessore, inoltre, hanno una predisposizione per poter essere montate su un banco operativo, normalmente tramite bulloni o morsetti, mentre i prodotti più voluminosi sono già costruiti su strutture di sostegno metalliche.
In tali casi, le 4 gambe, anch’esse dotate di piedini in gomma, servono a sostenere la pialla a filo nella sua interezza, ad assorbire le vibrazioni e a offrire la necessaria stabilità operativa.
Un altro aspetto molto importante riguarda la lama e la sua qualità, da cui dipende anche la varietà applicativa. Le pialle a spessore possono montare su albero da 2 a 4 lame contemporaneamente, a seconda del tipo di cilindro presente: quest’ultimo elemento, chiamato anche tamburo o testa porta lama, è collegato tramite cinghie di trasmissione a detto albero motore e presenta degli alloggiamenti per l’inserimento dei coltelli.
Durante la lavorazione, il cilindro della pialla a filo spessore, proprio a seguito del movimento impresso dal suddetto albero pialla, ruota insieme agli elementi taglienti che ospita e, in tal modo, procede alla asportazione del materiale in eccesso in mm velocità dal pezzo su cui si sta intervenendo.
Esistono in commercio gamme differenti di coltelli, particolarmente adatti a un tamburo specifico, i quali possono presentare una forma elicoidale o dritta. Tale aspetto dipende principalmente dalla tipologia costruttiva della pialla filo spessore, mentre il materiale della lama varia in base alla lavorazione di asportazione da eseguire e può essere
- In acciaio rapido
- In carburo d’acciaio
- Con rivestimento diamantato o in titanio
La tipologia specifica di coltello deve essere scelta a seconda dell’utilizzo della pialla filo spessore, sebbene, per impieghi amatoriali e di tipo non professionale, vengano solitamente montate lame in acciaio rapido, o HSS, le quali risultano sufficientemente versatili.
Per contro, laddove, si debba operare con la pialla a filo spessore per asportazione di materiale su essenze particolarmente dure, possono essere usati come lama elementi in carburo o diamantati, i quali sono però piuttosto costosi e, di norma, destinati alla sfera professionale.
In qualunque caso, ovviamente, la scelta e il montaggio della lama deve avvenire previo controllo delle specifiche dimensionali supportate dal modello di piallatrice a filo e spessore in questione, ovvero lunghezza e larghezza, variabili tra i 15 e i 40 cm. Va inoltre segnalata l’esistenza di lame reversibili, le quali, una volta usurato un lato, possono essere girate e riutilizzate dal lato opposto.
Regolazioni e accessori
Versatilità e affidabilità generale di una pialla filo spessore sono determinate, oltre dai fattori succitati, anche dalla possibilità di regolazione offerta, la quale si traduce nella possibilità di controllo in mm velocità e mm lunghezza che l’operatore può esercitare sulla lavorazione.
Va da sé che, laddove tali valori siano alti, l’hobbysta potrà effettuare regolazioni più precise, potendo dunque godere di una maggiore precisione. L’intervallo entro cui tali parametri possono essere impostati, inoltre, definirà, in concomitanza con le dimensioni della tavola di lavoro, le misure in mm lunghezza e una altezza massima dei pezzi sui quali si potrà lavorare.
L’impostazione fondamentale della pialla a filo spessore risulta essere la profondità di taglio, vale a dire l’effettiva penetrazione della lama all’interno del pezzo, la quale determina, di conseguenza, la quantità di materiale asportato in mm velocità.
Questo parametro viene, di norma, impostato variando la differenza tra tavola e tavola, oppure, per quanto riguarda una pialla a spessore, agendo sulla distanza intercorrente tra il cilindro, o albero, contenente le lame e il piano d’appoggio inclinabile. Tale intervallo di regolazione può essere differente da una pialla a filo all’altra e andare da un minimo di 1 mm a un massimo di 5 o 6 mm velocità.
Le manopole per movimentare il pezzo possono essere munite di piedini antiscivolo
Tale regolazione va, di solito, impostata a intervalli variabili tra 1 e 2 mm velocità. È bene specificare comunque che, soprattutto nel caso di una pialla filo spessore avente una potenza non molto elevata, occorre avere l’accortezza di non asportare spessori superiori a 1,5 mm velocità per passata: ciò permetterà di non sforzare in maniera eccessiva il motore.
Nonostante ciò, comunque, qualche pialla filo spessore in commercio permette di impostare sul piano inclinabile una profondità di taglio con altezza massima anche superiore ai 3 o 4 mm velocità per passata.
Oltre alle possibilità di regolazione della profondità di asportazione a ogni avanzamento, una piallatrice a spessore può presentare accessori di diverso genere, tra cui
- Guide laterali
- Aspirazione dei trucioli
- Prolunghe per la tavola di lavoro
- Manopole per la movimentazione e avanzamento del pezzo
- Aste millimetrate per la regolazione della profondità di passata
Le guide laterali, talvolta di tipo inclinabile per lavorazioni oblique e ormai parte integrante di ogni pialla filo spessore, sono particolarmente utili per mantenere il parallelismo durante la lavorazione di piallatura. In tal senso possono risultare indispensabili anche le prolunghe per la tavola inclinabile e i piani di lavoro, le quali permetteranno di lavorare pezzi con maggiore lunghezza.
Per aumentare ulteriormente il comfort e la sicurezza, è possibile ritrovare manopole o altri attrezzi da usare come spintori, utili a movimentare sulla tavola l’elemento ligneo in avanzamento senza rischiare di avvicinare le dita alla zona di taglio.
Il meccanismo per impostare sui piani la profondità di passata e di avanzamento della pialla filo spessore, azionabile tramite manovelle o rotelle apposite, agisce spesso in sinergia con aste millimetrate, le quali consentono un controllo totale su tali regolazioni.
In aggiunta a tutto ciò, inoltre, risulta fondamentale la presenza di una bocchetta per aspirazione dei trucioli e della segatura prodotta durante la lavorazione di avanzamento. Una pialla da banco, infatti, produce una grande quantità di trucioli e non potrebbe quindi operare senza la presenza di un aspiratrucioli, poiché rischierebbe intasamenti continui.
Va specificato che, a seconda dei tipi di piallatura effettuata, dovrà essere cambiata la posizione della bocchetta di aspirazione della pialla a filo e spessore.
Sicurezza e manutenzione
Di per sé, una miglior pialla filo spessore professionale, oltre a non presentare particolari rischi durante l’impiego, è normalmente dotata di tutti i dispositivi di protezione previsti per legge. Oltre all’interruttore per lo spegnimento d’emergenza, ovvero un pulsante rosso solitamente a forma di fungo, sono infatti quasi sempre presenti coperture che non permettono il contatto accidentale delle lame e protezioni per il sovraccarico.
Ovviamente, per evitare incidenti, dovranno essere seguite le elementari norme di buonsenso: tra queste è possibile citare la pulizia dell’area di lavoro, l’utilizzo di ricambi compatibili, la verifica della stabilità della pialla a spessore e il mantenimento nelle operazioni di avanzamento della distanza tra le mani e la lama in movimento.
In aggiunta, occorrerà adoperare sempre gli idonei dispositivi di protezione individuali, vale a dire abbigliamento antinfortunistico, guanti antitaglio e occhiali. Nonostante la pialla spessore sia dotata di meccanismo per aspirazione dei trucioli, sarà comunque bene indossare una mascherina completa per le vie respiratorie, così da evitare l’inalazione delle polveri.
Essendo le pialle a filo macchinari che possono risultare piuttosto rumorosi e superare talvolta i 90 dB, ogni lavorazione dovrà essere affrontata indossando tappi o cuffie per la protezione dell’udito.
Inoltre, come risulta facile dedurre, per mantenere la pialla filo spessore sempre in buono stato conservativo, assicurandone il corretto funzionamento e la massima durata negli anni, dovranno essere seguite alcune indicazioni riguardanti la manutenzione.
Componente | Manutenzioni ordinarie | Manutenzioni periodiche |
---|---|---|
Corpo macchina | Ripulire dopo ogni utilizzo, con l’ausilio di un compressore, eventuali residui di lavorazione | Ogni 2 o 3 mesi, controllare lo stato conservativo di cavi e pulsanti |
Motore | Ogni 10-12 ore di utilizzo, pulire e lubrificare con grasso rulli, cinghie e ingranaggi rotanti | Ogni 6 mesi, controllo ed eventuale cambio cinghie di trasmissione usurate |
Lame | Alla fine di ogni lavorazione, controllare lo stato delle lame e dei bulloni di fissaggio | All’occorrenza, sostituire le lame, seguendo le indicazioni del manuale |
Ogni operazione di manutenzione effettuata su una pialla filo spessore dovrà avvenire soltanto dopo aver scollegato per protezione il macchinario dall’alimentazione elettrica. In particolare, ciò riguarda la sostituzione della lama, procedura di natura anche piuttosto semplice.
Sebbene debbano essere sempre seguiti i passaggi riportati sul manuale d’uso della pialla a filo stessa, in linea generale, sarà sufficiente svitare le viti di fissaggio con l’apposita chiave, spesso fornita con la dotazione iniziale, e smontare la lama usurata.
A quel punto, dopo aver pulito bene con il compressore e uno straccio asciutto l’alloggiamento dei coltelli, si potrà inserire la lama nuova, avendo cura di farla sporgere da albero e tamburo per non più di 1 mm. Dopodiché si potranno avvitare nuovamente i fissaggi e ripartire con la lavorazione di avanzamento del pezzo.
In aggiunta, dopo ogni utilizzo, dovranno essere sempre puliti accuratamente i piani di lavoro della pialla elettrica da banco, specialmente nel caso in cui sia stata effettuata la piallatura a filo di elementi resinosi, ad esempio essenze come pino e larice. La resina qualora dovesse asciugarsi sulla superficie d’appoggio, infatti, potrebbe limitare avanzamento e scorrimento del pezzo, oltre a rovinare le lame.
Nello specifico, detti piani devono essere mantenuti scorrevoli e scivolosi, magari utilizzando piccole quantità di sapone oppure olio. È invece da evitare il grasso poiché, mescolandosi durante le azioni di avanzamento con resine e polveri, potrebbe impastarsi e incrostarsi sulla tavola della pialla a filo.
Recensioni delle migliori pialle filo spessore
1. Triton TPT125
Molto compatta ed estremamente comoda da utilizzare,la pialla filo spessore Triton TPT125 permette di operare su parecchi tipi di pezzi di diversa dimensione, assicurando precisione notevole e risultando adatta per essere adoperata anche da hobbysti non ancora in possesso di molta esperienza.
La possibilità di poter contare su una elevata precisione operativa è assolutamente fondamentale nel momento in cui si affrontano operazioni di piallatura e Triton TPT125 può essere utilissima in tal senso. Oltre a risultare particolarmente semplice da utilizzare e da regolare, questo prodotto può offrire un accentuato comfort d’impiego.
Anche le prestazioni sono elevate, sebbene le sue specifiche non gli permettano di essere considerato adeguato per ambiti professionali. La particolare facilità d’uso di questa pialla filo spessore è garantita da molti fattori, tra cui una manovella per spostare il vano entro cui si muove il tamburo su cui sono montate le lame.
Le colonne a staffe entro cui tale meccanismo si muove sono rigide e resistenti, agendo positivamente sull’accuratezza dell’impostazione della profondità di taglio. Questa può essere controllata tramite un’asta graduata e viene regolata tramite scatti di incremento da 1,58 mm: ciò permetterà all’operatore di controllare in ogni momento la lavorazione.
Compatta e prestante
Sebbene nella sua interezza questa pialla filo spessore presenti una conformazione e delle misure, 59 x 37 x 49 cm, che ne determinano una notevole compattezza, essa può garantire comunque versatilità. Oltre a risultare relativamente semplice da trasportare per merito di un peso di appena 28 kg, infatti, presenta delle dimensioni massime di intervento che possono già essere sufficienti per portare a termine molti progetti.
La larghezza di taglio, infatti, può raggiungere i 317 mm, mentre l’altezza dei pezzi da lavorare può variare da un minimo di 32 a un massimo di 152 mm. Le caratteristiche che determinano la versatilità di Triton TPT125, inoltre, si coniugano con una prestanza operativa decisamente interessante, almeno per quanto riguarda l’ambito amatoriale.
La velocità a vuoto di rotazione del cilindro raggiunge gli 8750 giri/min, azionata da un motore sviluppante 1100 W di potenza: per merito di tali valori, la casa costruttrice garantisce una profondità massima di taglio in una sola passata di ben 2,4 mm. Coniugando le specifiche del motore con quelle riguardanti il comfort d’uso, è inoltre da sottolineare la facilità di accesso alle parti interne per effettuare pulizia.
Elevato supporto di appoggio
Una delle qualità più interessanti di tale pialla filo spessore è la presenza di un’ampia superficie di appoggio, sia nel senso di entrata che nel senso di uscita del pezzo. L’effettivo piano operativo, infatti, risulta ampliato sui due lati, offrendo quindi un comodo supporto, anche laddove sia debbano piallare pezzi più lunghi.
Sulla base del corpo macchina sono presenti 4 fori che servono per fissare l’apparecchiatura a un banco da lavoro e questi aspetti, uniti alla presenza di un interruttore di emergenza, determinano un uso facile e sicuro. Dotata anche di un attacco per aspirazione dei trucioli e di altri eventuali residui di lavorazione, Triton TPT125, oltre a garantire precisione, sicurezza e comodità operativa.
Le sue regolazioni semplici e intuitive permettono all’amante del fai da te di sfruttare appieno tutta la potenza del motore, pur contando su un comfort elevato. In aggiunta a ciò, la struttura risulta resistente e dotata quindi di ottime qualità per quanto riguarda la durabilità nel tempo del prodotto.
2. Femi PF 204
Dotata di una potenza e di una versatilità sufficienti a soddisfare le necessità derivanti da un utilizzo orientato principalmente al bricolage, Femi PF 204 è una pialla filo spessore che risulta perfetta per molti degli impieghi più tradizionali, compresi alcuni professionali, purché non troppo impegnativi.
Facilmente utilizzabile sia all’interno dell’officina entro cui ci si dedica al più classico fai da te che nel laboratorio di un piccolo artigiano, questa solida e qualitativamente ottima pialla filo spessore può offrire prestazioni e qualità di alto livello.
Per merito delle sue buone caratteristiche può essere adoperata efficacemente per conseguire rapidamente e facilmente risultati precisi, sia che si tratti di recuperare del legname che di portare a termine qualche progetto costruttivo. Tra le molte ottime qualità di cui può fare bella mostra Femi PF 204, salta immediatamente all’occhio la struttura poco voluminosa e compatta.
Le dimensioni totali sono pari a 80 x 33 x 50 cm, e determinano un peso complessivo di soli 25 kg, un dato piuttosto interessante per apparecchi di questo genere. Tali caratteristiche permettono all’utilizzatore di usufruire di questo prodotto pure al di fuori della propria officina, potendo trasportarlo con relativa comodità per adoperarlo anche a domicilio.
Regolazione di precisione
La precisione operativa su cui si può fare affidamento utilizzando Femi PF 204 è garantita principalmente dalla regolazione micrometrica degli spessori, che possono essere impostati agendo su apposite rotelle. In aggiunta, è anche possibile eseguire lavorazioni inclinate, poiché la guida laterale utile per mantenere il parallelismo del pezzo, può essere inclinata all’interno di un campo angolare variabile tra i 90° i 135°.
Ciò incrementa ulteriormente l’adattabilità di un macchinario che risulta già molto versatile. Infatti, le misure lavorabili sono notevoli: questa pialla filo spessore può, nel caso della prima lavorazione, piallare fino a 210 mm di larghezza, mentre tale misura si riduce a 120 mm laddove si agisca sugli spessori.
Per merito di tali valori, è possibile lavorare sulla maggior parte delle dimensioni più comuni, potendo inoltre regolare le operazioni di asportazione di materiale fino a un massimo di 2 mm per passata. I 2 coltelli montati sul tamburo hanno delle dimensioni pari a 210 x 20 mm e risultano assolutamente semplici da sostituire.
Piani in alluminio
In aggiunta alla prestanza tecnica sviluppabile per merito principalmente dell’ottimo motore da 1250 W di cui è dotata, questa pialla filo spessore presenta anche dei piani realizzati in una pressofusione di alluminio. Tale materiale, oltre a influire sulla leggerezza dell’apparecchiatura e quindi sulla versatilità, risulta essere solido e resistente all’usura, configurando quindi delle superfici operative durevoli.
Lo stesso criterio di validità e robustezza si può applicare al meccanismo di rulli che fanno scorrere il pezzo. La dotazione iniziale di Femi PF 204 comprende inoltre un pratico utensile che serve a spingere il pezzo quando quest’ultimo non viene lavorato nella modalità che ne prevede il trascinamento verso il cilindro rotante da parte degli appositi rulli.
Per merito di tutte le ottime caratteristiche tecniche, unite a dei validi criteri generali riguardanti la solidità, la stabilità e la potenziale lunga durata nel tempo, questo macchinario è facilmente adattabile a molte esigenze differenti. Tanto un hobbysta quanto un piccolo artigiano, infatti, potranno farci affidamento per portare a termine lavorazioni di vario tipo.
3. Dewalt D27300-QS
Grazie alle caratteristiche tecniche di altissimo livello, le quali consentono di ottenere risultati lavorativi assolutamente di qualità, Dewalt D27300-QS è una pialla filo spessore versatile, capace di soddisfare con facilità ed efficienza anche necessità più particolari e gravose di tipo professionale.
Gli hobbysti più esigenti e navigati spesso non si accontentano di prodotti realizzati per il bricolage, ma potranno trovare pane per i loro denti con Dewalt D27300-QS. Alla luce di una qualità generale di livello elevato e di ottime prestazioni, questo macchinario può essere apprezzato da amatori esperti e operatori professionisti, che potranno usufruire di un notevole concentrato di tecnologia.
Oltre alle molteplici possibilità lavorative offerte, questa pialla filo spessore risulta anche estremamente sicura dal punto di vista dell’utilizzatore come per la durabilità. L’intero apparato elettrico è efficacemente salvaguardato da un sistema di protezione contro i rischi derivanti dal sovraccarico e da un pratico interruttore di sicurezza.
In aggiunta, è presente una protezione per le lame a garanzia della possibilità di ottenere sempre il massimo della precisione, mentre la pulizia operativa è assicurata da un attacco per aspirazione con diametro di 120 mm.
Potente motore a induzione
L’aspetto che, però, maggiormente influisce sulla versatilità d’impiego di questa pialla filo spessore è senza dubbio l’elevata prestanza del motore a induzione. Quest’ultimo può sviluppare una potenza di 2100 W e una velocità a vuoto pari a 6200 giri/min: ciò si traduce in una velocità di avanzamento di 5 m al minuto, grazie pure agli ottimi rulli di trascinamento rivestiti in gomma.
La lavorazione sui fili consente una profondità di taglio per passata di ben 4 mm, mentre, operando sugli spessori, questo valore si attesta attorno a un massimo di 3 mm, ma non è soltanto la potenza a rendere interessante Dewalt D27300-QS. I piani, uno in alluminio rettificato e uno in fusione di ghisa, permettono di operare su pezzi di dimensioni importanti, misurando rispettivamente 1000 x 260 mm e 500 x 250 mm.
Tali specifiche, unite alle incredibili prestazioni raggiungibili dal motore, le quali determinano una grande versatilità generale, identificano, nell’insieme, un prodotto tecnologicamente ottimo, grazie al quale sarà possibile intervenire con successo su essenze sia dure che morbide, oltre che su pezzi con misure notevoli.
Ottima stabilità strutturale
Sebbene dal punto di vista tecnico, Dewalt D27300-QS sia di certo estremamente prestante, le qualità positive non si fermano a questo. Infatti, nonostante le specifiche riguardanti la potenza la identifichino come una macchina di indiscutibile valore tecnologico, anche la struttura risulta intelligentemente realizzata.
La stabilità è garantita dalle 4 gambe di supporto con piedini in gomma, che assorbono le vibrazioni di un prodotto che, in rapporto al motore, gode di una relativa maneggevolezza, date le misure, 113,7 x 54,2 x 51 cm, e il peso di 54,5 kg. Ottime anche le guide regolabili e inclinabili presenti sul piano in alluminio e le lame in acciaio rapido incluse.
Valutando anche l’utensile per spingere il pezzo in lavorazione, questa pialla filo spessore risulta dunque essere assolutamente indicata per tutti quegli operatori particolarmente esigenti. Nonostante ciò, tuttavia, i comandi e le regolazioni sono piuttosto intuitivi e, di conseguenza, potrebbero essere adoperate senza problemi anche da un neofita della piallatura.
Opinioni finali
Per poter operare efficacemente sul legno, in particolar modo su elementi grezzi, procedendo quindi a una piallatura molto precisa, è indispensabile ricorrere all’utilizzo di una pialla filo spessore. Nel mercato riservato, tuttavia, è possibile ritrovare un’ampia scelta di prezzi e può non essere così semplice stabilire quale scegliere per avere la sicurezza di dotarsi di un modello capace di rispondere a varie esigenze.
Nel caso in cui si desideri procurarsi uno tra i migliori prodotti disponibili in fascia medio bassa, Triton TPT125 è senza dubbio una buona scelta. Nonostante non possa essere adoperata in contesti professionali, la grande semplicità d’uso e la sua robustezza generale la rendono una macchina adatta anche ai neofiti, il cui costo è invitante anche in assenza di sconti.
Se, invece, la casistica operativa richiede l’impiego di una pialla filo spessore dotata di un motore prestante, ma anche di una buona compattezza strutturale, la miglior offerta tra altre simili è individuabile in Femi PF 204. Le sue caratteristiche la rendono affidabile e consentono di conseguire un’elevata precisione, potendo inoltre contare su una notevole convenienza economica.
Qualora, al contrario, risultasse indispensabile perseguire il massimo della potenzialità operativa, la migliore pialla filo spessore nella fascia di riferimento è senza dubbio Dewalt D27300-QS. Il prezzo è impegnativo, tuttavia risulta in linea con l’alta qualità, configurandosi come un investimento molto oculato, soprattutto nell’ottica di poter coprire un’ampissima gamma di lavorazioni di diverso genere.
Di certo orientarsi verso un determinato modello oppure su un altro, può essere anche una questione economica, tuttavia, in presenza di offerte o di qualche sconto interessante, potrebbe risultare bene non lesinare troppo, valutando bene i rapporti qualità prezzo. Una pialla filo spessore può incrementare la precisione e la resa di chiunque tragga soddisfazione quando si cimenta nella lavorazione del legno.
Quale pialla filo spessore scegliere? Classifica (Top 3)
Prodotto | Offerta | Sconto | Voto |
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Domande frequenti
- Può operare soltanto su legno?
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Sì, la pialla a filo è un elettroutensile progettato e realizzato appositamente per la lavorazione di elementi lignei e non è adatto per altri materiali.
- È possibile eseguire soltanto la piallatura a filo?
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Certamente sì, anche se, proprio grazie alla possibilità di operare in entrambi i modi, la pialla filo spessore è pensata per lavorare in maniera completa su tutte le facce del pezzo da levigare.
- Quanto durano i coltelli?
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Dipende ovviamente dall’uso prevalente e dalla qualità della lama. Normalmente, comunque, i coltelli di buona qualità, se vengono impiegati in accordo con le specifiche costruttive delle pialle a filo, possono essere adoperati per molte ore, prima che si usurino e se ne renda necessaria la sostituzione.
- La pialla filo spessore può lavorare anche i legni molto duri?
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Usando lame resistenti e di qualità, con l’ausilio di un motore potente e avendo cura di asportare non più di 1 mm per passata, è certamente possibile la piallatura a filo completa anche di essenze particolarmente dure, come l’olivo e altri legnami esotici.
- Si può eseguire la piallatura di legni verniciati o impregnati?
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Sì, anche se sarebbe preferibile ricorrere a un prima asportazione con carta abrasiva per non rischiare di sporcare troppo le lame della pialla filo spessore durante il primo avanzamento.
- La bocchetta di aspirazione può essere collegata a un sacco?
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È possibile collegare la bocchetta di aspirazione dei trucioli della pialla a filo sia a un dispositivo di aspirazione secondario, per esempio un bidone aspiratutto, come a tubi plastici che scarichino all’interno di sacchi o altri contenitori aspiratrucioli appositamente predisposti i residui di piallatura.
- Dove si possono trovare i ricambi per le cinghie usurate?
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Su diversi negozi in rete, in ferramenta o nei magazzini per il fai da te, tuttavia è sempre consigliabile rivolgersi alla casa produttrice della pialla filo spessore, così da non rischiare di acquistare ricambi non compatibili.
- Qual è la altezza massima da terra per montaggio su banco?
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Tale misura varia a seconda delle caratteristiche fisiche e dell’altezza dell’operatore. In linea generale, comunque, una altezza massima ideale della pialla a filo è compresa tra gli 80 e i 90 cm da terra.