Confronto dei pedometri contapassi migliori
- Misura solo dopo 10 passi di fila per evitare errori
- Sensore tri-axis avanzato offre precisione elevata
- Comoda clip per fissarlo alla cintura o alle tasche
- Spazio di memoria salva sette giorni di rilevamenti
- Modalità Action per monitorare un’attività singola
- Cordino per tenerlo al collo incluso nella dotazione
- Display LCD di grandi dimensioni e facile da leggere
- Si spegne se non rileva dei movimenti per 1 minuto
- Realizzato in plastica ABS assai robusta e durevole
Come scegliere un pedometro contapassi
Indice
Funzionamento e benefici
Per mantenersi in forma, oltre a mangiare sano è indispensabile praticare dello sport, ma non tutti hanno il tempo di andare in palestra o le facoltà fisiche ed economiche per riuscirci. Per fortuna, la camminata è considerata un’attività fisica davvero valida, se praticata quotidianamente, a passo sostenuto e almeno per mezz’ora.
Numerosi studi scientifici hanno dimostrato che fare almeno 10.000 passi al giorno aiuta a tenersi in allenamento in modo semplice ma efficace. Conviene però avere uno strumento in grado di informare gli utenti quando raggiungono questo obbiettivo, e tale accessorio può essere individuato nel pedometro.
Si tratta di un apparecchio elettronico in grado di contare ogni passo effettuato da chi lo utilizza, generalmente registrando i movimenti compiuti dai fianchi. Inoltre, calcolando in modo approssimativo o grazie ai dati forniti dall’utente la lunghezza della falcata, indica la distanza complessiva percorsa durante la giornata. Il pedometro può essere usato in tante occasioni, ovvero
- Jogging
- Passeggiate
- Sul tapis roulant
- Durante tutto il giorno
Nonostante sia un dispositivo pensato principalmente per gli sportivi, nulla vieta di portarlo con sé nella vita quotidiana per calcolare quanto ci si muove effettivamente. Ciò permette di valutare la propria sedentarietà e se necessario agire di conseguenza per diventare maggiormente attivi.
Spesso, infatti, basta comprare un pedometro contapassi e utilizzarlo per accorgersi di camminare troppo poco ed essere spronati a migliorarsi. Il sistema che permette al misuratore di passi di funzionare si chiama accelerometro, ed è uno strumento in grado di rilevare gli spostamenti di un corpo e la loro velocità.
Esistono tante tipologie di pedometri sul mercato, distinti principalmente in base alla struttura o alla quantità di funzioni fornite. Tuttavia, il parametro fondamentale da valutare per capire quale scegliere e dotarsi del pedometro migliore è indubbiamente la sua praticità d’uso.
Si deve poter usare senza essere tenuto in mano tutto il tempo
Considerando di valutare il miglior pedometro, si dovrà guardare a uno strumento leggero e compatto, poiché dev’essere facile da portare sempre con sé senza risultare scomodo o ingombrante. Allo stesso tempo però bisogna assicurarsi che sia facile da leggere in qualsiasi situazione.
Ciò significa informazioni chiare, indicate con caratteri ben leggibili e descritte in modo intuitivo per consentire a chiunque di capirle. Questo perché gli utenti alle prime armi dovrebbero riuscire a sfruttarlo con la stessa facilità di quelli con maggior esperienza.
Infatti, il grande vantaggio della camminata è che si tratta di un’attività adatta a tutti, a prescindere da età, forma fisica e livello di preparazione atletica. Ovviamente con il tempo si possono aumentare velocità e distanza percorsa, ma per iniziare non sono richieste abilità particolari.
Può quindi essere eseguita da chi non ha mai fatto sport o vuole rimettersi in forma, per fare riabilitazione dopo un infortunio, oppure seguendo un programma di allenamento più intensivo. Anche chi pratica già altre attività dovrebbe integrare una buona passeggiata giornaliera alla propria routine, poiché questa porta numerosi benefici, come
- Riduzione dello stress
- Perdita o mantenimento del peso
- Rafforzamento del sistema immunitario
- Miglioramento della circolazione sanguigna
Tra i consigli migliori c’è quello di camminare preferibilmente all’aperto, se le condizioni climatiche lo consentono. Questo perché ricaricarsi di ossigeno e allontanarsi dagli ambienti della propria routine quotidiana aiuta notevolmente a distendere i nervi.
Inoltre, durante le belle giornate, il sole favorisce la produzione della vitamina D rinforzando così le ossa. L’importante, comunque, è cercare di mantenere un’andatura sostenuta e costante per riuscire a stimolare la circolazione sanguigna e il metabolismo.
Chi non ha del tempo da ritagliarsi per una passeggiata dovrebbe, se possibile, cercare di seguire dei semplici consigli come sfruttare i tragitti casa lavoro oppure quelli per andare a fare la spesa o altre commissioni, per esempio parcheggiando l’auto più distante dal luogo in cui ci si deve recare o scendendo dal mezzo pubblico una fermata prima.
Tipologie per struttura
Generalmente i conta passi sono digitali, per poter fornire tutte le informazioni tramite uno schermo. La maggior parte di essi ha un display LCD integrato, le cui dimensioni variano in base al pedometro ma in genere ne occupano gran parte della superficie frontale.
Questo spesso è retroilluminato, per risultare leggibile persino sotto il sole o al buio. Alcuni modelli di pedometro, invece, si collegano tramite connessione wireless allo smartphone dell’utente, sfruttando il suo schermo. Ciò permette di fornire dati più dettagliati, ma richiede l’uso di due dispositivi.
Perciò il consiglio è di comprarlo solo se si ha la possibilità di tenere il telefono a portata di mano mentre si cammina. Chi invece per non avere distrazioni decide di lasciarlo a casa dovrebbe acquistare un pedometro con display integrato.
Un altro punto comune da ricercare in un pedometro contapassi è la resistenza. Si tratta quasi sempre di prodotti dotati di un buon rapporto qualità prezzo perché sono economici, ma vengono realizzati con materiali robusti e durevoli, soprattutto la plastica ABS, e nella maggior parte dei casi sono impermeabili.
Quindi, per capire come scegliere il contapassi migliore occorre considerare le differenze strutturali, le quali consistono nel sistema con cui tenere il pedometro sempre con sé. In questo modo si saprà quale risulta più comodo in base alle proprie preferenze.
Posizionamento | Fissaggio | Dimensioni | Peso |
---|---|---|---|
Cintura | Clip | 5 x 6 x 2,5 cm | 40 g |
Tasca | Nessuno | 4 x 5 x 1,5 cm | 20 g |
Caviglia | Cinturino | 25 x 4 x 0,8 cm | 50 g |
Polso | Cinturino | 20 x 3 x 0,5 cm | 40 g |
Collo | Cordino | 5 x 5 x 2 cm | 30 g |
Per quanto riguarda la scocca, il pedometro da cintura, da tasca e da collo si somigliano parecchio, infatti spesso i loro sistemi di fissaggio sono intercambiabili. Ad esempio, i modelli con la clip possono essere tenuti nelle tasche, mentre a quelli senza basta aggiungere un cordino per poterli indossare al collo.
Hanno tutti una forma simile, ovvero rettangolare, tendenzialmente con i bordi arrotondati. Presentano inoltre dei tasti con cui accenderli, resettarli e all’occorrenza cambiare alcuni parametri o passare a un’altra schermata.
Infatti i pedometri migliori di questo tipo, oltre a mostrare tantissime informazioni, permettono di scegliere l’unità di misura di alcuni dei valori registrati come la distanza percorsa, di inserire dati personali che possono aumentare l’accuratezza del sensore e persino di salvare un tot di rilevamenti in memoria.
A prescindere dalla quantità di funzioni integrate, i comandi dovrebbero essere preferibilmente pochi, intuitivi e facili da utilizzare. Parlando della clip del pedometro da cintura, questa ricorda una molletta, è piuttosto solida, e spesso dotata di un rivestimento antiscivolo per rimanere saldamente ancorata e non rischiare di cadere a causa dei movimenti delle gambe.
Se la clip è abbastanza resistente può essere fissata persino alle scarpe
Anche il pedometro da polso e quello da caviglia hanno un aspetto simile, il quale ricorda un orologio, infatti tendenzialmente l’unica differenza è la lunghezza del cinturino. Quest’ultimo di norma è regolabile per adattarsi a vari utenti, ma conviene comunque controllare le misure e sceglierne una adeguata prima di procedere con un acquisto.
Spesso i dispositivi multifunzione come gli Smartwatch o le Smartband possono essere utilizzati come orologio pedometro. Esistono infine applicazioni predefinite o da scaricare sul proprio smartphone in grado di rilevare passi, velocità e tutto il resto.
Sono assai comode perché evitano di acquistare altri apparecchi, permettono di usare la modalità contapassi senza internet quindi non consumano traffico dati né tanta batteria e in genere danno informazioni aggiuntive sul proprio stato di salute generale. Tuttavia non sono molto precise, perciò è meglio comprare un pedometro vero e proprio.
Funzionalità aggiuntive
La quantità di funzioni integrate in un pedometro dipende principalmente dall’efficienza del suo sensore, poiché questo determina il livello di accuratezza. Il miglior pedometro è quello con il sensore a 3 assi, poiché monitora tutti i movimenti compiuti dal corpo in orizzontale, verticale e obliquo. In questo modo l’apparecchio riuscirà a distinguere i passi da altri movimenti.
Per esempio, non saranno conteggiati gesti come sedersi, rialzarsi, chinarsi, o qualunque spostamento breve che coinvolge il bacino. Spesso per ottenere ciò il pedometro è progettato in modo da iniziare a registrare solo dopo il quinto o decimo passo consecutivo.
I sensori più utilizzati negli apparecchi multifunzione si chiamano MEMS, o Micro Electro Mechanical Systems, e vantano una notevole precisione. Oltre al numero di passi e alla distanza percorsa, le informazioni fornite sono
- Ora
- Calorie consumate
- Frequenza cardiaca
- Tracciato del percorso
- Monitoraggio del sonno
- Velocità istantanea e media
- Raggiungimento degli obbiettivi
Tantissimi modelli di pedometro forniscono data e ora, per comodità o per registrare con ordine tutte le misurazioni giornaliere nello spazio di memoria, quando presente. Ciò consentirà di controllare costantemente i progressi e continuare a migliorarsi.
Per incrementare le proprie abilità può essere utile un pedometro che notifica il raggiungimento dei 10.000 passi giornalieri, oppure un obbiettivo superiore o inferiore a seconda delle capacità di ciascun utente. In questo modo si potrà aumentare progressivamente la quantità di lavoro.
Certe versioni funzionano come dei veri e propri activity tracker, poiché forniscono uno spettro completo delle condizioni fisiche durante la giornata e mentre ci si allena. Indicano quindi a quale velocità ci si sta muovendo e ne calcolano la media, monitorano la frequenza cardiaca e valutano quante calorie vengono consumate tenendo conto di tutti questi parametri. Inoltre valutano la distanza percorsa in metri o miglia, a seconda delle impostazioni previste dal modello specifico.
Tra questi il pedometro gps vanta un’accuratezza superiore, soprattutto se monta anche un altimetro, poiché oltre a rilevare meglio i movimenti è in grado di distinguere la zona in cui ci si trova. Per esempio, camminare in montagna è più faticoso e fa bruciare una quantità elevata di calorie, ma un pedometro economico basilare non coglie tale differenza.
Alcuni dispositivi intelligenti sono talmente sofisticati da sentire quando l’utente sta salendo le scale e conteggiano a parte tale movimento in quanto richiede più energia. Altri capiscono quando l’atleta inizia a correre, andare in bici o effettuare ripetizioni di vario tipo per allenarsi, e cambiano automaticamente le proprie impostazioni.
Diversi modelli possono essere usati anche come cronometri
Certi tipi di pedometro hanno la funzione di monitoraggio del sonno, con cui valutano per quanto tempo e come una persona dorme. Così si conoscerà la qualità del proprio riposo e si saprà se è necessario migliorarlo, per esempio cercando di rilassarsi prima di coricarsi o andando a letto prima.
Tutto ciò aiuta a tracciare un profilo completo delle attività giornaliere, delle reazioni del proprio fisico a esse e in generale dello stato di salute. La memoria del pedometro contapassi, quando presente, non è particolarmente capiente, di norma salva circa 7 giorni di attività.
Chi desidera conservare tutti i dati per un periodo prolungato dovrebbe acquistare un modello dotato di Bluetooth, grazie a cui connettersi a una app sullo smartphone e registrare lì tutti i rilevamenti. In certi casi si potrà persino ricevere le notifiche sul pedometro o utilizzarlo per scegliere la musica da ascoltare.
Altre funzioni meno comuni possono essere la sveglia, la facoltà di monitorare una singola attività in parallelo al normale rilevamento giornaliero e l’allarme di emergenza. Questo è utile per chiedere aiuto con un segnale sonoro in caso di pericolo o infortuni.
Infine, quasi tutti i dispositivi sono dotati di spegnimento automatico dopo circa un minuto di inattività, per risparmiare batteria. Questa può variare a seconda del modello di pedometro ma in genere è simile a quelle usate negli orologi. Altrimenti si tratta di pile al litio ricaricabili tramite cavo USB e ottimamente performanti, tanto da avere un’autonomia di circa 1 mese e mezzo a fronte di una ricarica di poche ore.
Scelta e utilizzo
Una volta conosciute tutte le possibili funzioni di un pedometro, la scelta dipende ovviamente dal tipo di utilizzo che se ne vuole fare. Infatti, un modello basilare non è sufficiente per gli atleti professionisti, come un dispositivo molto sofisticato e meno economico può rivelarsi una spesa eccessiva e poco utile per i principianti.
Occorre quindi considerare la frequenza d’uso, l’intensità dell’attività praticata, il proprio stato di salute soprattutto per quanto riguarda la forma fisica, il livello di esperienza, il luogo in cui ci si muove e lo scopo da raggiungere.
Obbiettivo | Funzionalità necessarie |
---|---|
Monitorare l’attività giornaliera | Conteggio dei passi |
Perdere peso | Indicazione delle calorie consumate |
Migliorare le prestazioni | Spazio di memoria, impostazione di obbiettivi |
Fare escursioni in montagna | Altimetro, GPS |
Controllare la propria salute | Cardiofrequenzimetro |
Le facoltà di base bastano per chi vuole solo controllare quanto si muove ogni giorno e occasionalmente va a correre o a camminare. In genere si adeguano a utenti che hanno già raggiunto risultati soddisfacenti e vogliono solo mantenerli costanti, oppure a quelli il cui fisico, solitamente per motivi di salute, non permette di aumentare l’intensità degli allenamenti.
Una delle funzioni più utili del pedometro è senza dubbio la possibilità di impostare degli obbiettivi aumentando gradualmente la loro difficoltà. Solo così sarà possibile migliorarsi costantemente, scegliendo il ritmo dei progressi secondo le proprie abilità.
Alcuni modelli si limitano ad avvisare al raggiungimento dei 10.000 passi quotidiani, mentre altri permettono di impostare manualmente il traguardo desiderato. In questi casi è ovviamente comodo avere a disposizione uno spazio di memoria in cui salvare tutti i rilevamenti e confrontarli tra di loro.
In genere l’obbiettivo raggiunto viene segnalato con un suono
Si consiglia di non costringersi ad aumentare ogni giorno, poiché a lungo andare potrebbe risultare troppo faticoso. È meglio puntare a un livello di intensità per un certo periodo, per esempio una settimana, e poi incrementare, oppure farlo solo quando si riesce ad arrivare al traguardo senza sentire un affaticamento eccessivo.
Ci sono altri criteri con cui scegliere il proprio pedometro, per esempio podisti e corridori professionisti dovrebbero optare per modelli estremamente leggeri e poco ingombranti, ma soprattutto facili da leggere e da usare persino muovendosi a velocità elevate. L’illuminazione dello schermo è invece fondamentale per chi si allena la mattina presto o la sera.
Per offrire la maggior accuratezza possibile, vari modelli di pedometro richiedono di inserire alcuni dati personali, come altezza, peso e la lunghezza media del passo. Questa in genere si calcola facendo 10 passi, misurando il tratto percorso e dividendolo per 10. Se invece serve misurare la falcata della corsa è meglio farne circa 30.
A prescindere da dove lo si posiziona, è fondamentale indossare il pedometro contapassi in modo corretto, altrimenti si potrebbero verificare degli errori nei rilevamenti. Alcuni semplici accorgimenti da prendere per essere certi della sua precisione sono
- Evitare di utilizzarlo quando si salta
- Trovare il punto ideale a cui agganciarlo
- Tenerlo sempre con i tasti verso il basso
- Assicurarsi che sia ben fissato o indossato correttamente
Mentre la corsa non risulta problematica per il dispositivo, i salti rischiano di causare errori nella misurazione o di farlo cadere a terra, perciò è meglio toglierlo temporaneamente durante questi esercizi. In questi casi si parla soprattutto delle varianti da cintura, tasca o collo, mentre quelle da polso o caviglia ne risentono meno.
Per quanto riguarda il pedometro da cintura, inoltre, conviene posizionarlo in linea con il centro di una delle cosce, scegliendo se tenerlo a destra o sinistra secondo le proprie preferenze. Questo come quelli da tasca e collo funzionano solo se tenuti dritti, ovvero con i tasti verso il basso. Infine, controllare bene la chiusura di clip e cinturini previene le cadute accidentali del pedometro.
Recensioni dei migliori pedometri contapassi
1. Pingko PK-793
Progettato per evitare il più possibile gli errori di rilevamento, Pingko PK-793 è un pedometro dotato di un sensore intelligente e assai accurato nel suo lavoro. In questo modo dà la garanzia di misurare solo durante le camminate, senza lasciarsi ingannare da altri eventuali movimenti improvvisi del corpo.
Il vantaggio maggiore offerto da Pingko PK-793 è la sua precisione, poiché è integrato con un sensore tri-axis avanzato in grado di monitorare le passeggiate mantenendo un margine di errore davvero ridotto. Infatti, inizia a contare solo dopo 10 passi consecutivi, in modo da evitare di registrare gli spostamenti del corpo di altro tipo.
Presenta un ampio display LCD multifunzione, il quale mostra ogni passo effettuato, le calorie bruciate e la distanza percorsa. Sarà possibile scegliere se vedere i valori di quest’ultima in km o miglia a seconda delle proprie preferenze.
La clip posta sul suo retro lo rende un pedometro adatto a essere fissato alla cintura, ma è abbastanza compatto da poter essere tenuto persino in tasca o in portafogli. Misura solo 5 x 6 x 2,5 cm e pesa appena 40 g. Per funzionare ha bisogno di una batteria AG-13, la cui durata viene prolungata dallo spegnimento automatico che si attiva quando si rimane fermi per un po’.
2. Omron HJ-325-EB
Dotato di una struttura particolarmente sottile, leggera e compatta, il pedometro Omron HJ-325-EBpuò essere comodamente tenuto in una tasca. Presenta inoltre uno spazio di memoria grazie a cui poter controllare al meglio i progressi fatti di giorno in giorno confrontando tra loro i vari risultati.
Strumento ideale per chi desidera prefissarsi come obbiettivo personale il raggiungimento dei 10.000 passi al giorno per rimanere in forma, Omron HJ-325-EB tra le sue funzioni ha quella di avvisare gli utenti quando arrivano a tale traguardo. Altre informazioni fornite sono la distanza percorsa, le calorie consumate e l’orario. Il tutto viene mostrato tramite un display LCD.
Un’altra facoltà assai utile di questo pedometro è la facoltà di salvare i risultati per una settimana, in modo tale da dare la possibilità di controllare miglioramenti e peggioramenti delle proprie prestazioni. Inoltre, chi lo desidera impostando la modalità Action riuscirà a suddividere i normali spostamenti quotidiani dall’attività sportiva vera e propria.
Fisicamente questo accessorio si presenta con dimensioni e peso assai contenuti, ovvero 4,2 x 1,3 x 5,7 cm e appena 18 g. Funziona grazie a una pila CR2 e non ha una clip di fissaggio, perciò va tenuto in tasca, altrimenti si usa il cordino in dotazione per indossarlo al collo.
3. Haptime Contapassi da tasca
Progettato per risultare durevole persino in caso di urti accidentali, il pedometro Haptime Contapassi da tasca è fatto con materiali particolarmente resistenti. Il suo sistema di fissaggio riduce inoltre al minimo il rischio di cadute, anche se lo si usa mentre si corre o ci si muove veloci.
Pratico ed essenziale, Haptime Contapassi da tasca risulta facile da leggere per merito della notevole ampiezza del suo display LCD. Su di esso viene ovviamente mostrato ogni passo eseguito, ma solo quando se ne fanno più di 5 consecutivi per evitare errori dovuti a movimenti improvvisi ma brevi. Si potranno poi vedere la distanza percorsa in km o miglia e le calorie che si sono bruciate.
Oltre ad attivarsi solo quando si sta effettivamente camminando, questo pedometro è in grado di risparmiare energia per aumentare la durata della sua batteria AG-10. Infatti, quando non rileva alcun tipo di movimento per più di un minuto si spegne da sé in modo totalmente automatico.
La sua scocca è molto solida, presenta 3 pulsanti con cui resettare il monitoraggio o impostare i vari parametri, si compone di plastica ABS, misura 5 x 5 x 2 cm e pesa circa 40 g. Essa è inoltre integrata con una clip anti slittamento, al fine di garantire una presa salda e sicura su cinture o tasche.
Opinioni finali
Il primo criterio per capire quale scegliere tra le varie offerte di pedometro sul mercato riguarda senza dubbio la quantità di informazioni fornite. Ovviamente all’aumentare di queste crescono i prezzi, ma nel complesso si tratta sempre di un prodotto piuttosto economico. Per quanto riguarda invece il rapporto qualità prezzo, è bene controllare la resistenza dei materiali, la leggibilità, la praticità d’uso e il sistema con cui va indossato o fissato al proprio corpo. Chi vuole poter risparmiare senza rinunciare a un modello dotato di tante funzioni può sempre attendere il periodo degli sconti.
Un posto come migliore offerta in fascia di prezzo bassa va assegnato a Pingko PK-793, poiché è in grado di fornire una buona quantità di indicazioni tra cui le calorie consumate e la distanza percorsa durante le proprie camminate, e il suo sensore garantisce una precisione notevole. Per evitare di registrare movimenti inconsulti inizia a contare solo dopo il decimo passo consecutivo. È facile da leggere e da usare, soprattutto grazie alla sua comoda clip di fissaggio per la cintura.
In fascia medio alta, tra i miglior prodotti Omron HJ-325-EB è un pedometro contapassi particolarmente degno di nota perché aiuta in modo preciso a tenere traccia dei propri progressi e a raggiungere gli obbiettivi giornalieri. Infatti, riesce a rilevare numerosi dati utili, ma soprattutto li salva in memoria accumulando fino a 7 giorni di misurazioni. Grazie a ciò sarà facile vedere ogni giorno se si verificano miglioramenti o peggioramenti nelle proprie prestazioni. Inoltre, è in grado di tenere traccia delle singole attività sportive.
Concludendo con la fascia medio bassa, una delle proposte migliori è quella di Haptime Contapassi da tasca, un accessorio robusto, leggero, compatto e in grado di rimanere ben saldo alla cintura quando viene fissato su di essa tramite l’apposita clip posta sul retro della scocca, poiché questa è antiscivolo. È capace di allungare la vita della batteria spegnendosi automaticamente quando non ci si muove per più di un minuto e riattivandosi da solo quando l’utente supera i 5 passi consecutivi. Cercando online, quasi tutti i prodotti si possono trovare in sconto, a prescindere dal loro costo iniziale.
Quale pedometro contapassi scegliere? Classifica (Top 3)
Prodotto | Offerta | Sconto | Voto |
---|---|---|---|
Domande frequenti
- Come si resetta un pedometro?
-
Di norma basta cercare il tasto apposito con la scritta Reset, il quale in genere è molto piccolo e posto lungo il bordo del dispositivo. Altre volte invece occorre tenere premuti tutti i pulsanti per circa 5 o 10 secondi.
- Conviene rivolgersi a un medico per stabilire come allenarsi?
-
Chi ha problemi di salute dovrebbe farlo, poiché solo un esperto sa a quanto sforzo ci si può sottoporre senza correre rischi. È quindi bene stilare un programma adeguato alle proprie capacità, soprattutto se si pratica il podismo come attività riabilitativa dopo un infortunio.
- Occorre pulire il pedometro?
-
Serve solo se per qualsiasi motivo dovesse risultare macchiato, per esempio dal fango, o impolverato se non viene usato per un po’. Se è ricaricabile conviene tenere pulita la porta USB, mentre nei modelli a pile si consiglia di pulire il loro alloggio quando vanno sostituite.
- Sono necessari interventi di manutenzione?
-
L’importante è assicurarsi che i contatti non siano ossidati, e controllare l’integrità dei sistemi di fissaggio come clip, cordini e cinturini. Bisogna verificare l’assenza di crepe o danni, i quali potrebbero portare alla caduta dell’apparecchio durante l’uso.
- Quanto dura un pedometro?
-
Se è un prodotto di buona qualità, tenuto con cura e ricaricato regolarmente, può durare senza alcun problema per molti anni. L’importante è evitare di farlo cadere o sbattere contro oggetti rigidi, anche se di norma ha una scocca assai resistente.
- I sistemi di fissaggio si possono sostituire?
-
Il cordino è sicuramente il più facile da cambiare se necessario, come lo è la clip se è avvitata alla struttura e non fusa con essa. Per quanto riguarda i cinturini lo si può fare solo se il modello consente di separarli dal corpo con batteria e display.
- Si possono distinguere modelli da uomo o donna?
-
In generale non ci sono differenze, solamente nel pedometro a orologio le donne tenderanno a scegliere cinturini più corti rispetto agli uomini. Per quanto riguarda l’aspetto estetico, la scelta dipende puramente dal gusto personale.
- I bambini possono usare il pedometro?
-
Certamente, basterà cercare un modello facile da usare e dotato delle funzionalità di base. Ad ogni modo, si tratta di un accessorio indicato soprattutto per tornare in forma, quindi di norma ai più piccoli serve solo in casi particolari di sovrappeso o per riabilitazioni.