Migliore paranco a catena manuale del 2024

migliore paranco a catena manuale del 2024

All’interno di ambiti operativi di vario genere, come ad esempio l’industria, la meccanica e l’edilizia, è estremamente frequente la necessità di sollevamento di pesi notevoli a determinate altezze. In una simile ottica, un paranco a catena come Silverline 633705 può rivelarsi un supporto ottimo per movimentare con successo carichi di ogni tipo. Molto performante, solido e affidabile soddisfa diverse esigenze, tanto entro il campo professionale quanto quelle rientranti in classiche e meno gravose situazioni di tipo casalingo.

Confronto dei paranchi a catena migliori

Silverline 633705

Il modello più venduto

Silverline 633705

(4.2)

Offerta: 73,02 € Prezzo: 18,26 Sconto: 18,26 (100%) *

  • Compatto e utilizzabile anche in spazi ristretti
  • Solide catene fatte di acciaio zincato e indurito
  • I meccanismi interni sono trattati termicamente

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ECD Germany IP-010

Il prodotto migliore in assoluto

ECD Germany IP-010

(4.2)

Offerta: 49,99 € Prezzo: 69,99 Sconto: 20,00 (29%) *

  • Elevata portata di sollevamento pari a 2000 kg
  • Buon rapporto di riduzione, minimo sforzo fisico
  • Dotato di un pratico sistema di blocco frenante

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Vigor VPC/1T

Miglior rapporto qualità e prezzo

Vigor VPC/1T

(4.2)

Offerta: 62,40 € Prezzo: 15,60 Sconto: 15,60 (100%) *

  • I ganci possono vantare una resistenza elevata
  • Le maglie di carico calibrate sono molto solide
  • Può sollevare oggetti fino a un’altezza di 2,5 m

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Come scegliere un paranco a catena

Potenzialità d’impiego e funzionamento

Tra le problematiche più pressanti che da sempre hanno afflitto il genere umano in campo lavorativo, una delle maggiori, se non forse quella più gravosa in assoluto, è sempre stata la necessità di sollevare e movimentare di oggetti pesanti.

Laddove l’energia fisica di uno o più individui, infatti, non era sufficiente, si presentava l’esigenza di poter ricorrere a meccanismi di vario genere, i quali, sfruttando alcune basilari leggi fisiche, consentissero di amplificare la forza applicabile.

Ciò poteva permettere, di conseguenza, di tirare, innalzare o comunque muovere secondo l’esigenza, blocchi da costruzione, acciaio, colonne e persino navi.

Ai giorni nostri, la tecnologia, almeno per le applicazioni più impegnative, permette di usufruire di grandi macchinari atti al sollevamento, tuttavia, in molti casi risulta essere estremamente più pratico l’impiego del semplice ma ingegnoso paranco a catena, o argano manuale a catena.

Nella fattispecie, sono svariate le circostanze d’utilizzo del paranco a catena, molto spesso chiamato anche paranco manuale, e tra le principali è possibile identificare

  • Edilizia
  • Agricoltura
  • Metalmeccanica
  • Fai da te ed esigenze casalinghe generiche

I contesti di tipo lavorativo, professionale o meno, sono certamente quelli entro cui più classicamente si inseriscono le potenzialità del paranco a mano.

Si pensi, ad esempio, a cantieri di piccole dimensioni ove non sia possibile o conveniente installare gru a carrello o altre apparecchiature di sollevamento del genere, ma in cui, comunque, può facilmente presentarsi la necessità di portare da un piano all’altro dell’edificio oggetto quali travi di legno, putrelle in ferro e confezioni di laterizi.

Allo stesso modo, in campo agricolo può esservi spesso il bisogno di movimentare e stoccare all’interno di fienili o altri locali adibiti allo scopo, imballi di foraggio, forniture di mangimi oppure legname e simili.

In tali casi i paranchi manuali possono essere estremamente funzionali. La situazione può essere molto simile all’interno di officine meccaniche, impianti siderurgici e altre attività produttive di sorta.

Per gli operatori del settore può essere all’ordine del giorno dover alzare senza carrello elevatore, spesso con frequenza molto elevata, voluminosi oggetti in acciaio, stampi di forgiatura e metalli, quindi figure professionali di questo genere non possono fare a meno di paranchi a catena che li agevolino nel compimento di dette manovre.

Ovviamente i lavoratori impiegati in questi ambiti non sono gli unici a poter usufruire delle grandi potenzialità del miglior paranco a catena, poiché anche a livello domestico esso può tornare estremamente utile per il sollevamento di vari oggetti.

Si può immaginare, ad esempio, il classico hobbysta che deve calare dalla soffitta pezzi e attrezzature necessarie ai lavori in cui si sta impegnando, oppure, più semplicemente, l’esigenza di portare molte borse di spesa, casse d’acqua, provviste di legna e via dicendo dal cortile ai piani elevati dell’abitazione.

Durante il sollevamento le carrucole girano in senso antiorario

La grande versatilità dei paranchi a catena, nello specifico, è riconducibile al modo nel quale esse agiscono. Pur senza addentrarsi troppo in formule fisiche, il paranco a catena funzionamento molto semplice: all’atto pratico è un sistema di carrucole per sollevare pesi basato su principi assolutamente basilari.

Divenendo, a tutti gli effetti, una carrucola composta operante in modo similare a una leva, il paranco manuale a catena moltiplica la forza esercitata dall’utilizzatore, demoltiplicando allo stesso tempo il peso del carico sollevato.

Sebbene il paranco elettrico possa, in presenza di oggetti molto più difficili da movimentare, risultare più performante durante il sollevamento, il paranco funzionamento manuale è certamente più affidabile, poiché neutralizza quasi del tutto il rischio di problemi dovuti a guasti meccanici, elettrici o strumentali.

Componenti strutturali e dimensioni

Una volta esplicato, benché per sommi capi, come funziona un paranco manuale a fune, termine spesso adoperato per identificare le catene, può di certo essere altrettanto utile spendere qualche parola sulla sua struttura, al fine di comprendere quale comprare.

In tal modo sarà sicuramente più semplice comprendere come i paranchi a catena vadano usati e, quindi, quale può essere il loro adattamento, in base alle proprie necessità specifiche. Tale discorso vale ovviamente anche a livello economico, nell’ottica di ricercare validi rapporti qualità prezzo.

In aggiunta, l’esame attento delle varie componenti può essere utile anche per valutare quali caratteristiche debba avere la zona ove il paranco a catena verrà installato, a seconda delle dimensioni e dell’ingombro di quest’ultimo.

In ultimo, dette particolarità possono aiutare a scegliere se le proprie esigenze di sollevamento sono compatibili con l’uso di questi paranchi manuali o se, al contrario, potrà essere più indicato acquistare un paranco elettrico.

A tal proposito occorre operare una prima e importante distinzione, la quale è legata alla modalità d’uso del paranco a catena.

La maggior parte dei modelli, infatti, è azionata dall’operatore, il quale, tirando la concatenazione di anelli deputata a tale scopo, solleverà il carico, imprimendo una forza inversamente proporzionale al rapporto di trasmissione, ovvero il coefficiente di demoltiplicazione determinato dalle caratteristiche fisiche del paranco a catena.

In altri casi, invece, specie laddove la capacità di sollevamento è più elevata, il paranco manuale può essere dotato di una leva di azionamento che, agendo in maniera simile a una ruota dentata, può ridurre ulteriormente lo sforzo fisico da applicare.

La presenza di tale organo identifica il cosiddetto paranco a cricchetto, il cui principio di funzionamento fisico è comunque analogo agli altri modelli.

Elemento Funzione
Catene di sollevamento Sono le funi metalliche cui viene agganciato il carico da movimentare, vale a dire quelle sostenenti il peso dell’oggetto durante le operazioni di sollevamento
Catene di trazione Poste all’estremità opposta del meccanismo di leva, sono quelle su cui l’utente applicherà la forza di trazione per procedere allo spostamento
Ganci Ve ne sono due, dei quali uno servirà all’installazione del paranco manuale a catena, mentre all’altro verranno agganciati i carichi durante il sollevamento
Sistema di carrucole Protetto da un guscio, o armadio, è l’ingranaggio entro il quale scorrono le catene in acciaio, composto da un minimo di due carrucole montate su un albero

I suddetti elementi sono quelli componenti la struttura del paranco a catena migliore e consentono di scendere più nel dettaglio riguardo il meccanismo regolante il sollevamento. Quando viene tirata la fune metallica, essa passa in una prima grande carrucola che, per mezzo di alberi e pignoni, svolge un’azione di trazione su una seconda ruota più piccola.

A ogni passaggio, o impronta, di maglie da un elemento all’altro, il demoltiplicatore cresce, compensando l’effetto della forza di gravità, la quale tenderà ad attirare il carico verso terra. Ovviamente, nel caso in cui le funi, spesso chiamate anche catene senza fine, vengano utilizzate nel senso inverso, il carico si abbasserà invece di elevarsi.

Dal punto di vista dimensionale, l’estensione del paranco a catena dipende dalle altezze cui esso può effettuare il sollevamento del carico, tuttavia, può essere certamente utile darne un’idea di massima, grazie alla quale si potrà iniziare a valutare il luogo migliore per l’installazione.

Lo svolgimento delle catene può essere variabile dai 5 ai 10 metri, considerando ovviamente come, essendo esse ripiegate tra le carrucole, tale lunghezza debba essere dimezzata per considerare l’ingombro effettivo del paranco manuale a catena dopo la messa in opera.

L’armadio celante le carrucole, nella stragrande maggioranza dei paranchi a catena di forma tondeggiante, può avere diametro variabile da 10 a 20 cm, mentre l’intera struttura nel suo insieme può presentare un peso compreso dai 4 ai 30 kg.

Ganci e funi

Essendo gli elementi chiave che garantiscono la funzionalità dei migliori paranchi a catena è ovviamente indispensabile valutare con particolare attenzione le specifiche dei ganci e delle catene.

Entrambe queste componenti, infatti, devono presentare caratteristiche identificanti l’uso sicuro del macchinario e, allo stesso tempo, designanti il miglior equilibrio possibile tra durabilità nel tempo ed efficienza in ogni occasione di sollevamento.

La considerazione di queste peculiarità passa inevitabilmente dalla valutazione delle proprietà fisiche, vale a dire i materiali costruttivi e la strutturazione di tali elementi. I ganci, in primis, devono essere considerati con attenzione, poiché saranno responsabili dell’effettivo sostegno del peso durante la lavorazione.

Tanto il gancio cui sarà collegato l’oggetto da movimentare quanto quello necessario a installare il paranco a catena manuale, dovranno essere solidi, resistenti e affidabili.

Nello specifico, la forgiatura di tali elementi avviene in un unico stampo, di solito in acciaio temprato o inossidabile, ovvero un metallo abbastanza robusto da poter sostenere carichi importanti ma, allo stesso tempo, duraturo e meno soggetto all’usura.

In alcuni paranchi a catena essi, invece che in acciaio, possono essere realizzati anche in leghe di alluminio, più leggere ma più duttili e deformabili, quindi adatti principalmente a movimentare carichi non eccessivi. Mediamente, le misure in lunghezza variano dagli 8 ai 15 cm, con gole di apertura da 20 a 30 mm.

Alcuni modelli montano corde o fili in nylon e non sollevano più di 200 kg

Molto importante risulta anche la chiusura del gancio del paranco a catena manuale. la quale di norma consiste in un fermaglio, avente la forma di una semplice placca metallica.

Quest’ultima è fissata alla base del gancio tramite viti passanti e una molla, la quale consente l’apertura solo nel senso interno, mentre in chiusura verrà pressata proprio dalla forza della molla contro la parte uncinata del gancio.

Ciò significa, in parole povere, che l’operatore, prima del sollevamento, potrà agganciare il carico semplicemente spingendo verso l’interno il fermaglio in acciaio, il quale si richiuderà poi automaticamente, cosicché non siano possibili aperture accidentali o improvvise.

Quasi ogni paranco a catena manuale, inoltre, presenta anche un meccanismo girevole, il quale permette al gancio di ruotare a 360°, rendendo dunque semplici le operazioni di sollevamento e imbragatura del carico, a prescindere dalla posizione di quest’ultimo.

Allo stesso modo, andranno prese in considerazione le proprietà della fune, anch’essa di norma realizzata in lega di acciaio, temprata e preferibilmente con caratteristiche atte a proteggerla da agenti ossidanti. Le catene del paranco manuale sono sempre calibrate, dicitura identificante semplicemente la possibilità di utilizzo per impieghi gravosi.

Nello specifico, però, alcuni paranchi a catena possono essere descritti come bonificati o cementati: anche in questo caso si tratta di particolari forgiature, le quali rendono dette concatenazioni adatte agli usi più impegnativi. Ovviamente ogni argano a catena manuale sarà dotato di elementi studiati in modo specifico per i carichi innalzabili.

Altre possibilità in tal senso possono riguardare trattamenti particolari subiti dalla fune del paranco a catena in fase di realizzazione, in modo da risultare più efficiente nel sollevamento, come ad esempio

  • Zincatura
  • Elettrosaldatura
  • Trattamento termico

Pur senza scendere troppo nel dettaglio riguardo ai procedimento di forgiatura e manifattura di tali elementi, è sufficiente affermare che l’elettrosaldatura è un metodo alternativo al più classico stampaggio, adoperato perlopiù per paranchi a catena operanti in ambiti puramente professionali.

Viceversa, la zincatura e i trattamenti termici sono frequenti e sono utili nel garantire una migliore resistenza all’usura generica, al surriscaldamento e alle forze di attrito. Per quanto riguarda l’aspetto dimensionale della catena manuale, le maglie hanno dimensioni dai 10 ai 30 mm in lunghezza e dai 5 ai 15 mm in larghezza.

Capacità di sollevamento

Come risulta molto semplice intuire, in concomitanza con le specifiche costruttive e dimensionali, nel valutare le possibilità di acquisto del paranco manuale è indispensabile capire come scegliere il migliore per le proprie esigenze di sollevamento e dunque studiarne la portata, vale a dire quanto peso effettivo sarà in grado di sostenere e muovere.

Contestualmente, è altrettanto essenziale considerare a quale altezza massima il carico potrà essere sollevato. Queste due caratteristiche, infatti, permettono un’identificazione precisa delle possibilità operative del paranco manuale a catena e, di conseguenza, quali saranno gli impieghi per i quali esso potrà essere adoperato con successo.

Tale studio di dati serve dunque a riconoscere il modello di paranco a catena manuale più adatto alle proprie esigenze.

I più performanti possono contenere fino a 4 carrucole

L’importanza delle verifica di dette peculiarità deriva dal fatto che ogni paranco a catena rintracciabile in commercio può adattarsi meglio a una determinata sfera lavorativa, poiché, a seconda dell’uso previsto, i valori di sollevamento, tanto in altezza quanto in portata massima, potranno essere molto differenti.

In linea generica, è possibile affermare che simili macchinari hanno una capacità di carico, o di sollevamento, variabile dal minimo di 200 al massimo di 5000 kg, movimentabile a quote da 3 a 6 m.

In tale ottica è bene specificare come detti dati dipendano dalla modalità costruttiva: al maggiore peso innalzabile corrisponde una minore elevazione, considerando come il demoltiplicatore di forza venga accresciuto da ogni giro della fune sulla carrucola.

Ciò significa che i paranchi in grado di movimentare pesi maggiori avranno, all’interno dell’armadio di contenimento, più carrucole in acciaio, al fine di consentire elevata prestanza di sollevamento e minore dispendio di energia fisica.

Portata Elevazione Impiego
Da 200 a 1000 kg Da un minimo di 2 m a un massimo di 6 m Necessità di livello hobbystico ed esigenze di sollevamento perlopiù domestiche
Da 1000 a 2500 kg Altezze variabili di solito fra i 2 e i 4 m Usi mediamente gravosi, all’interno di officine meccaniche e piccoli cantieri
Da 2500 a 5000 kg Sollevamento possibile di norma fino a un massimo di 3 m Ambiti professionali, come impianti industriali di produzione o contesti edili

È evidente come il paranco manuale a catena, utilizzando, seppure amplificata, unicamente la forza umana per il sollevamento, determinino delle limitazioni in altezza all’aumentare del peso massimo movimentabile. Tutto ciò, però, deve essere considerato contestualmente alle necessità specifiche.

Da tale punto di vista, infatti, può essere facilmente comprensibile come un paranco a catena 3000 kg sia con tutta probabilità sovrabbondante in circostanze d’impiego tipicamente casalinghe, ove esso venga utilizzato per movimentare legname da ardere, attrezzature hobbystiche e via dicendo.

In tali contesti può di certo essere più adatto un paranco a catena 500 kg, il quale potrà garantire elevazioni maggiori.

Viceversa, officine, impianti di stampaggio, cantieri in cui non sia possibile l’installazione di gru a carrello e altre situazioni similari difficilmente potranno usufruire con efficacia del paranco a catena 200 kg, siccome grandi pezzi metallici in lavorazione, putrelle o pacchi di laterizi avranno pesi ben superiori a tale limite.

Allo stesso tempo, è facile che, all’interno di frangenti lavorativi del genere, i materiali non necessitino di essere sollevati ad altezze enormi. In questi casi, dunque, il paranco a catena 5000 kg, il quale raramente potrà superare i 3 m di elevazione, può risultare una scelta adeguata.

Allo stesso modo, fabbriche di medie dimensioni e cantieri di ristrutturazione non molto impegnativi o sprovvisti di carrello elevatore possono utilizzare con efficacia modelli manuali meno costosi e performanti, ad esempio il più classico paranco a catena 1500 kg, il quale può innalzare carichi anche fino a 4 m.

Installazione e manutenzione

Allorquando sarà stato individuato, e successivamente acquistato, il paranco semplice più adatto alle proprie esigenze, bisognerà localizzare il punto migliore per la sua installazione, in modo tale che risulti comodo durante il sollevamento ma, allo stesso tempo, rispetti tutte le prescrizioni del caso in merito.

Ovviamente tali operazioni di messa in servizio dovranno avvenire previa consultazione del manuale d’uso del paranco a catena manuale, al cui interno saranno esplicate tutte le specifiche riguardanti il montaggio, cosicché quest’ultimo possa avvenire in totale sicurezza.

È bene ricordare, inoltre, come il paranco mobile, a merito della sua stessa natura strutturale, possa essere messo in uso, dopodiché smontato e rimontato all’occorrenza, nel caso in cui non si prevedesse un utilizzo continuativo o una necessità di sollevamento giornaliera.

Nella fattispecie, siccome il paranco a catena piccolo o grande che possa essere, deve essere posizionato usufruendo del gancio superiore, sarà indispensabile che quest’ultimo possa essere chiuso attorno a un supporto già esistente o montato per l’occasione.

La soluzione generalmente preferita consta di una barra in acciaio, o comunque, metallica imbullonata a strutture portanti, come travi, balconate o simili.

In alternativa, è possibile impiegare occhielli avvitati o tassellati, ma, a prescindere dall’ancoraggio scelto, sarà indispensabile accertarsi che esso, così come l’elemento in acciaio cui è collegato, sia in grado di sostenere il peso del paranco a catena manuale a pieno carico.

Nel caso di dubbi in proposito, è possibile richiedere perizie specifiche, le quali possono essere svolte da ingegneri e altri tecnici specializzati.

In qualunque caso, dopo aver localizzato il luogo più consono, prima di mettere in funzione il carrello e iniziare il sollevamento con i paranchi a catena sarà necessario verificare quanto segue

  1. La fune di carico non deve presentare torsioni
  2. Entrambi i ganci devono risultare liberi di ruotare in entrambi i sensi
  3. Vi dovrà essere una linea perpendicolare tra il gancio superiore e quello inferiore

È inoltre utile menzionare la possibilità di installazione del paranco manuale a catena avvalendosi di bracci a sbalzo, grazie ai quali il carico potrà essere movimentato anche in senso orizzontale, al fine di spostarlo agevolmente in zone magari poco spaziose.

Nonostante si tratti di una rarità in campo amatoriale, siccome esigenze del genere sono più frequenti in contesti professionali, come ad esempio cantieri e officine senza carrello elevatore, è bene specificare come tali strutture, chiamate anche a bandiera, vengano incravattate e imbullonate a colonne, pali in acciaio o altri elementi portanti.

Sono spesso presenti meccanismi frenanti di emergenza

Ovviamente, dopo l’installazione e l’adeguata messa in uso per il sollevamento del mini paranco a catena manuale, occorrerà prestare attenzione al corretto mantenimento dell’efficienza.

Essendo dispositivi manuali, il cui funzionamento è del tutto indipendente da motori o altre fonti energetiche esterne, le operazioni di manutenzione sul paranco a catena sono davvero minime, tuttavia è comunque indispensabile adottare qualche piccolo accorgimento.

Prima di ogni utilizzo, ad esempio, è necessaria un’ispezione visiva per sincerarsi dell’assenza di torsioni nelle catene e danni evidenti ai ganci. Nel caso questi ultimi risultassero crepati o il fermaglio di acciaio non si chiudesse più, sarà indispensabile provvedere alla sostituzione immediata.

Almeno una volta alla settimana in caso di sollevamento costante e giornaliero, oppure ogni volta che saranno messi in funzione, i paranchi manuali necessitano di lubrificazione.

Ciò significa che le catene di carico, o di trazione, in acciaio dovranno essere trattate con apposito grasso oppure olio idraulico, mentre non sarà necessario applicare alcunché sulla fune deputata al sollevamento.

Sempre prima di mettere in funzione il paranco a catena manuale, se possibile, è consigliabile provare, e stringere nel caso in cui si notassero allentamenti, i bulloni o gli altri eventuali elementi di tenuta sostenenti la barra di acciaio cui il paranco a catena è agganciato.

Criteri di sicurezza

Infine, l’impiego del paranco a catena manuale, pur non presentando un rischio di per sé, deve seguire alcune norme di sicurezza, le quali sono applicabili in generale a qualunque lavorazione che preveda il sollevamento con carrello o meno e la presenza di carichi in sospensione.

La movimentazione verticale di materiali pesanti, infatti, è strettamente regolamentata in ogni ambito, lavorativo e non, pertanto sarà indispensabile, al fine di garantire lo svolgimento non rischioso delle operazioni con il paranco a catena manuale, attenersi alle prescrizioni in materia.

In particolare, per quanto riguarda l’uso di tali apparecchi manuali, è fondamentale leggere con attenzione e mettere in pratica quanto riportato sul manuale d’uso. Alcune regole generiche in tal senso sono

  1. Rimanere sempre entro i limiti di sollevamento
  2. Evitare di lasciare a lungo l’oggetto fermo in sospensione
  3. Le catene non devono essere annodate o congiunte con altre
  4. L’imbragatura andrà realizzata con specifiche fasce atte allo scopo

Ovviamente, se dette indicazioni sono dipendenti in larga parte dal buonsenso dell’operatore, possono sussistere prescrizioni più precise, le quali dovranno sempre essere verificate consultando gli appositi libretti rilasciati dal produttore insieme a tutti i paranchi a catena manuali.

Le stesse misure cautelative impongono chiaramente di non utilizzare in modo improprio il paranco a catena manuale e che ogni carico, prima del sollevamento, dovrà essere agganciato in modo consono e mai sulla punta del gancio.

Inoltre, bisognerà tenere presente che ai bambini dovrebbe essere interdetto l’accesso al paranco a catena, così come a persone sotto l’effetto di alcool o sostanze stupefacenti. In aggiunta, sarà assolutamente importante evitare manomissioni di ogni tipo e non sostare al di sotto dell’area di carico durante le operazioni di sollevamento.

Nell’ottica di adoperare in ogni frangente soltanto strumentazione sicura e adatta allo scopo sarà sempre bene verificare quale scegliere e in tal senso si dovrà appurare la presenza sul paranco manuale a catena, solitamente sull’armadio entro cui sono contenute le carrucole e il resto degli ingranaggi, della marcatura CE.

Quest’ultima è di norma apposta su una targhetta in acciaio, sulla quale dovranno essere presenti anche le indicazioni riguardanti il massimo carico di sollevamento consentito.

Tali dispositivi di sollevamento manuali, oltretutto, devono risultare conformi alle normative, nazionali ed europee, regolamentanti la realizzazione di simili apparecchi. La rispondenza a dette direttive deve essere certificata tramite apposita documentazione allegata al paranco a catena manuale.

Gli elementi usurati dovranno essere sostituiti da personale specializzato

A tale proposito è bene specificare come un paranco a catena debba risultare conforme alla norma europea EN 13157 del 2004, la quale è poi stata recepita dagli enti nazionali secondo la nomenclatura UNI EN 1357:2009.

Quest’ultima disciplina la movimentazione dei carichi, specificando i requisiti di sicurezza che devono possedere tutti gli apparecchi di sollevamento azionati a mano.

Allo stesso modo, il Decreto Legislativo 81/08 prevede che ogni dispositivo in grado di portare in quota pesi superiori ai 200 kg debba essere installato previo lo svolgimento di sopralluogo da parte degli enti competenti a livello territoriale, vale a dire ARPA, ASL e INAIL.

Gli stessi organismi preposti dovranno poi essere chiamati a svolgere verifiche periodiche sul paranco manuale a catena, secondo le frequenze e le modalità descritte dalla suddetta legislazione.

Infine, qualora il paranco a catena sia impiegato in ambito lavorativo, magari in sinergia con il carrello elevatore, per il sollevamento di materiali ed elementi necessari allo svolgimento di altre attività, risulta sempre indispensabile indossare tutti gli opportuni dispositivi di protezione individuale.

Nella fattispecie, per quanto riguarda il sollevamento di carichi sospesi, gli elementi fondamentali sono caschetto da cantiere e scarpe antinfortunistiche. Tenendo presente che i fermagli di acciaio dei ganci manuali sono azionati da una molla a scatto, è consigliabile munirsi di guanti spessi, al fine di evitare di pizzicare le dita nelle chiusure.

Recensioni dei migliori paranchi a catena

1. Silverline 633705

Dimensionato in modo tale da poter essere impiegato efficacemente e senza problema anche in spazi ristretti, il paranco a catena Silverline 633705 risulta essere adatto a varie tipologie di utenti, i quali potranno contare sulla possibilità di utilizzarlo sempre con pochissimo sforzo fisico.

Silverline 633705

Il modello più venduto

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Ideato e progettato per essere utilizzato in modo particolarmente efficiente anche all’interno di zone operative ristrette, Silverline 633705 ha un armadio di chiusura delle carrucole assai compatto. Grazie a questa peculiarità, sarà semplice agganciarlo laddove sia utile, senza limitazioni derivanti dall’ingombro.

In aggiunta, la maneggevolezza è determinata anche da un peso di soli 8,1 kg, il quale ne certifica la notevole facilità di movimentazione in ogni occasione. Al netto del lato volumetrico, è comunque da rimarcare anche l’elevata qualità realizzativa, determinata da catene di ottima fattura, forgiate in lega d’acciaio con appositi trattamenti di indurimento e zincatura.

La medesima caratteristica la si può riscontrare negli ingranaggi interni, i quali sono trattati termicamente, in modo da aumentarne la robustezza. Da rimarcare anche la presenza del carico meccanico, cioè il freno che permette all’operatore di agire con massima precisione. La capacità di sollevamento di questo paranco a catena equivale a un massimo di 1000 kg, elevabili fino a 2,5 m di altezza.

2. ECD Germany IP-010

Per merito delle ottime caratteristiche costruttive e della notevole capacità di carico, ECD Germany IP-010 è un paranco a catena che può facilmente essere adoperato anche con l’obbiettivo di fare fronte a necessità relativamente gravose, come quelle di piccole officine meccaniche o cantieri.

ECD Germany IP-010

Il prodotto migliore in assoluto

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Potendo garantire la possibilità di sollevare fino a ben 2000 kg a 2,5 m di elevazione, ECD Germany IP-010 è senza dubbio considerabile come un prodotto piuttosto versatile, sia in ambito lavorativo che domestico. Il rapporto di trasmissione che determina il demoltiplicatore è dichiarato di 2,5:1, valore che identifica una notevole prestanza unita a un’abbondante riduzione della fatica fisica.

Anche a pieno carico, infatti, il sollevamento sarà agevole, richiedendo sforzo minimo. Nel complesso, anche dal punto di vista dimensionale, questo paranco a catena si rivela piuttosto compatto e facile da installare. Sia l’armadio entro cui sono racchiusi i meccanismi di azionamento che le catene sono realizzate in acciaio robusto e durevole, la cui sicurezza è assicurata dal freno di carico.

Non è tutto, però, poiché anche i due ganci risultano assai resistenti e performanti, con chiusura di protezione a scatto e sistema che li rende girevoli. L’apertura di questi ultimi equivale a 22 mm, valore indicante l’aggancio rapido e semplice.

3. Vigor VPC/1T

Realizzato in modo da risultare tanto performante quanto solido e affidabile, il paranco a catena Vigor VPC/1T è un modello che consente una discreta versatilità operativa, tanto in ambito di logistica puramente domestica quanto all’interno di situazioni lavorative non necessariamente di tipo amatoriale.

Vigor VPC/1T

Miglior rapporto qualità e prezzo

Vigor VPC/1T

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Tanto dal punto di vista puramente realizzativo quanto da quello dimensionale, Vigor VPC/1T è senza dubbio un prodotto di buon livello. Nella sua interezza, infatti, il peso contenuto, rapportato alla buona fattura produttiva, identifica un dispositivo affidabile, duraturo e facile da maneggiare.

In particolare, il tutto è costruito con acciaio molto robusto che, oltre ad essere particolarmente resistente nei confronti degli agenti usuranti, offre ottime prestazioni di carico. Il peso totale che questo paranco a catena è in grado di sollevare equivale a 1000 kg, i quali potranno essere innalzati fino a un massimo di 2,5 m da terra.

Inoltre, a fronte dei ben 5 passaggi, o impronte, che le catene svolgono all’interno tra le carrucole e meccanismi annessi, lo sforzo necessario a elevare oggetti anche a pieno carico sarà davvero minimo. I ganci, in aggiunta, sono forgiati con la stessa cura con cui si dimostrano realizzate le catene con maglie calibrate, rivelandosi assai resistenti agli agenti usuranti in genere.

Opinioni finali

Movimentare e portare in quota oggetti pesanti è frequente tanto nelle più classiche situazioni domestiche riguardanti il sollevamento di legname, borse della spesa o altri carichi di varia natura, quanto all’interno di officine, fabbriche e cantieri. Un paranco a catena può essere tra le migliori attrezzature di cui dotarsi, soprattutto laddove lo spazio operativo sia ridotto. Valutando quale scegliere, però, sarà necessario vagliare le molte offerte presenti sul mercato dedicato.

Proprio nell’ottica di poter installare un macchinario per il sollevamento in luoghi ristretti, una soluzione come quella presentata da Silverline 633705 può senza dubbio essere molto valida. A fronte di una generale compattezza dimensionale e di una buona elevazione, questo paranco manuale può facilmente installato in varie posizioni, comodità cui si aggiunge un ottimo rapporto qualità prezzo, interessante anche in assenza di sconti.

Qualora le necessità operative imponessero di dotarsi di un modello che consente di elevare in quota carichi anche piuttosto pesanti, si rivela di sicuro interessante la buona offerta rappresentata da ECD Germany IP-010. Pur garantendo una notevole facilità di applicazione a molte situazioni differenti e una qualità costruttiva generale comunque di alto livello, il miglior risparmio economico potrebbe attirare allo stesso modo diversi utenti.

Nel caso in cui, viceversa, il mero aspetto del dispendio monetario non sia tra le priorità, bensì si ricerchi un paranco a catena che offra una notevole quantità di prerogative strutturali, le quali Vigor VPC/1T può essere l’alternativa più interessante. Rispetto ad altri modelli manuali con attributi simili, il costo risulta lievemente più alto, al netto della possibilità di applicare uno sconto, tuttavia è bene sottolinearne la durabilità e la resistenza.

Alla luce di quanto appena considerato, è utile come sia di certo importante vagliare con attenzione i diversi prezzi che possono orientare la preferenza verso un paranco a catena piuttosto che un altro. Allo stesso tempo, però, è indispensabile anche specificare come la ricerca del migliore paranco manuale debba passare prima di tutto dalla definizione delle proprie necessità. La versatilità, infatti, può spesso rappresentare il criterio di scelta più valido.

Quale paranco a catena scegliere? Classifica (Top 3)

Prodotto Offerta Sconto Voto
Silverline 633705 Silverline 633705 73,02 € 18,26 * 18,26 € (100%) (4.2)
ECD Germany IP-010 ECD Germany IP-010 49,99 € 69,99 * 20,00 € (29%) (4.2)
Vigor VPC/1T Vigor VPC/1T 62,40 € 15,60 * 15,60 € (100%) (4.2)

Domande frequenti

Come si distinguono le catene di sollevamento da quelle di trazione?

Le catene di trazione del paranco manuale, ovvero quelle sulle quali applicare la forza necessaria al sollevamento del carico hanno due capi. Posizionandosi di fronte ad esse, l’estensione alla propria destra dovrà essere tirata per sollevare, mentre quella alla propria sinistra per calare il gancio o il carico a esso imbragato.

Il paranco manuale a catena deve essere protetto dalle intemperie?

I trattamenti applicati sulle funi in acciaio e l’adeguata lubrificazione contribuiscono a proteggere da ossidazione e ruggine, tuttavia, se possibile, è sempre preferibile evitare che il paranco a catena rimanga esposto agli agenti atmosferici.

In quale modo deve essere imbragato il carico?

Ogni manuale d’uso riporta le istruzioni designanti le modalità di imbragatura prima del sollevamento con il paranco manuale a catena, tuttavia, in linea generica, essa dovrà essere svolta sempre con l’ausilio di fasce apposite, in modo tale che l’oggetto da elevare sia equilibrato, non penda di lato e non si corra il rischio di distacco di pezzi.

La temperatura ambientale influisce sulla possibilità d’uso?

A seguito dei fenomeni di dilatazione termica di acciaio e metalli in genere, temperature molto elevate o troppo rigide possono inficiare l’impiego corretto del paranco a catena. I manuali di istruzioni riportano però sempre le temperature di esercizio, di norma comprese tra -10 °C e + 50 °C.

Il carico può essere lasciato in sospensione per brevi periodi?

Sì, la presenza del freno meccanico sul paranco manuale a catena serve a permettere il blocco delle catene durante il sollevamento, ma è bene tenere a mente che, quando possibile, è meglio evitare di mantenere gli oggetti sospesi.

Si può usare anche per trainare in senso orizzontale?

No, il paranco a catena è specifico per il sollevamento verticale. Il traino e, in generale, i movimenti orizzontali, necessitano l’impiego di verricelli e argani adatti allo scopo.

Quali fasce si possono adoperare per l’imbragatura?

In commercio si trovano cinghie in poliestere, da acquistare a parte, in grado di reggere portate differenti sempre indicate nella confezione, appositamente progettate al fine di realizzare le imbragature per il sollevamento dei carichi manuali su carrello o su paranco a catena.

Può essere usato per sollevare capi di bestiame?

No, il paranco a catena deve essere impiegato unicamente per il sollevamento di oggetti, mai con animali o persone.