Confronto delle oliere migliori
- Il beccuccio è in silicone ed è leggermente ricurvo
- L’altezza totale raggiunta con il tappo è di 25 cm
- Recipiente realizzato in ottimo vetro borosilicato
- Forma a goccia dalla sagoma sinuosa e affusolata
- Capienza tra le più elevate disponibili da 1000 cc
- Componenti removibili e lavabili con lavastoviglie
- Ampolliera di linea conica per accogliere 500 ml
- Dosatore in acciaio inox con innesto a pressione
- Estetica simile a modelli professionali tradizionali
Come scegliere una oliera
Indice
Utilità e tipologie
Condimento essenziale per la maggior parte delle ricette della gastronomia italiana, il nettare ricavato dalla premitura delle olive detiene un posto d’onore nelle cucine e sulle tavole di ogni giorno, è un ingrediente per molti irrinunciabile sia in cottura sia sulle pietanze crude, come una fresca insalata o per creare saporiti intingoli e salsine.
Ricco di preziose sostanze antiossidanti, i polifenoli, e di una ricchezza di gusto inconfondibile dalle mille sfumature dettate dalle sue varietà geografiche, viene definito oro giallo o verde proprio per le sue speciali qualità.
Impedisce all’olio di assorbire gli odori dall’ambiente
Il modo migliore per conservare e soprattutto servire il delicato oro liquido è appunto quello di utilizzare un’adeguata oliera salvagoccia da riporre nel pensile della cucina, da lasciare esposta sul ripiano o da portare direttamente in tavola per consentire ai commensali di condire il piatto in base al proprio gusto.
In commercio è possibile trovarne di diverse tipologie, differenti per struttura, materiali, modalità e finalità d’impiego. Per tale ragione ogni acquirente può facilmente individuare quale scegliere in base alle proprie necessità.
Tipologia | Dettagli | Finalità |
---|---|---|
Oliera da tavola | Modello di capienza medio bassa, spesso di forma cilindrica e trasparente | Dosare quantità ridotte di fluido adatte a condire |
Oliera da cucina | A forma di bottiglia con tappo in sughero o spesso in metallo e con lungo ugello | Versare anche quantità più abbondanti, utili in fase di preparazione della ricetta |
Oliera da viaggio | Piccoli barattolini e bottigliette in plastica o silicone dal corpo flessibile e chiusure ermetiche | Adatte a essere riposte in borse porta pranzo, nelle ceste per pic nic e set da campeggio |
Oliera spray | Costituita da un nebulizzatore agganciato al corpo, in genere cilindrico, della bottiglia | Distribuire il condimento riducendo notevolmente la dose impiegata sia a crudo sia nella cottura |
Oliera acetiera | Particolare versione di solito ad ampolla, al cui interno è inserita un’ampollina piccola per l’aceto con ugello indipendente | Soluzione di design utile per dotarsi di un unico oggetto per entrambi gli ingredienti |
Set oliera | Composto da due bottigliette, inclusa l’acetiera, inserite in un unico supporto, talvolta completi di saliera e pepiera | Tra le scelte maggiormente comuni per permettere ai commensali di condire autonomamente la pietanza |
Data la cospicua quantità d’olio consumata annualmente nelle famiglie è frequente l’abitudine di acquistare, spesso direttamente dai produttori locali, forniture maggiori di oli contenute in lattine dai 5 ai 25 L, da consumare poi quotidianamente versandole nelle apposite oliere.
Attraverso l’impiego della giusta oliera è molto più semplice dosare la perfetta quantità di intingolo, contrariamente a ciò che avviene versandolo direttamente dalla bottiglia, con il risultato di eccedere nei grassi e di sprecarne una buona parte lasciata nel piatto.
Anche la più capiente delle ampolliere è sempre piuttosto comoda da impugnare e maneggiare. Il flusso di fuoriuscita è ben proporzionato e favorisce l’uniformità nell’irroramento degli alimenti posti nei tegami, come accade con la miglior oliera con nebulizzatore utile per ungere bene le teglie e per la cottura in forno, oppure direttamente in piatti, pirofile e coppe pronte per il servizio.
Funzionalità dei componenti
Dato l’ampio numero di varianti presenti sul mercato, i componenti strutturali delle ampolliere per condimenti possono differire tra una soluzione e l’altra, tuttavia, è possibile individuare alcuni elementi ricorrenti.
A ognuno di essi sono connesse una specifica valenza e funzione, per cui sarebbe auspicabile fossero sempre presenti nel prodotto che si desidera comprare, oppure di valutarne attentamente la conformazione e la fattura.
I componenti a cui dedicare maggiore attenzione in fase di valutazione sono concentrati soprattutto nella parte superiore dell’oggetto, poiché al di sotto vi è generalmente solo il corpo principale o ampolla di una oliera che può avere varie forme, e richiede anch’esso alcune importanti riflessioni. Le altre parti essenziali sono:
- Tappo
- Ugello
- Innesto
Il tappo è di solito in sughero nelle migliori oliere in ceramica o vetro dai toni più classici, mentre nelle versioni moderne è realizzato prevalentemente in plastica, silicone e acciaio, richiamando talvolta il materiale di composizione dell’intero accessorio o alcuni suoi dettagli.
Non è sempre inserito nella dotazione il tappo il quale, se presente, funge di solito da copertura per l’ugello o beccuccio da cui fuoriesce l’olio. Quest’ultimo nella maggior parte delle soluzioni è posizionato sull’estremità superiore del tappo e può essere dritto o leggermente ricurvo.
La qualità principale del beccuccio dosatore è che sia salvagoccia, ovvero abbia la capacità di non far cadere l’ultima parte di fluido quando lo si finisce di versare, evitando così di farla scivolare lungo il corpo e sporcare il piano.
Quindi la migliore oliera antigoccia è la versione ideale da possedere in quanto a igiene e pulizia. Tale funzione può essere attuata attraverso diverse tipologie di assetto, a volte combinate tra loro.
Salvagoccia | Caratteristica |
---|---|
Beccuccio svasato | Il taglio obliquo del dosatore permette di far scivolare indietro l’ultima goccia quando si solleva l’utensile, facendola rientrare lungo il canale del beccuccio stesso |
Collo di raccolta | È costituito da una sorta di corona la quale avvolge tappo e ugello. Presenta un piccolo foro sulla base utile a far ricadere all’interno dell’ampolliera le gocce raccolte nel collo |
Beccuccio con coperchietto | Solitamente in acciaio inox munito di coperchietto semovente, dal diametro corrispondente a quello del foro dosatore, che si apre per lasciare uscire l’olio e si richiude in autonomia quando si risolleva |
In alternativa, qualora non si fosse soddisfatti del sistema presente sulla propria oliera, se ad esempio ci si è orientati su un articolo di design ma meno funzionale, si potranno reperire in commercio tappi aggiuntivi con funzione salva goccia a pressione, da inserire nel collo della bottiglia collocandoli sull’imboccatura.
Molto comune soprattutto nell’ambito delle tipologie di oliera professionale che si è abituati a vedere nelle cucine dei ristoranti, è la presenza dell’ugello lungo posizionato all’esterno, sulla parte laterale del recipiente, mentre dal lato opposto si trova il manico.
Qui, solitamente la parte superiore presenta un coperchio il quale non è removibile come negli altri esempi ma è comunque apribile tutto o in parte. Esso funge da copertura dell’imboccatura dedicata al riempimento del contenitore.
Infine, altro fattore decisivo da considerare al fine di capire come scegliere la miglior oliera ideale per la propria cucina è l’innesto, il quale blocca i componenti del tappo e del beccuccio. Tale connessione può avvenire a incastro nel collo della bottiglietta o, ancora più di frequente, per avvitamento sul bordo munito di scanalature, intorno al quale girarlo fino a fermarlo completamente.
Il foro sull’innesto o alla base del beccuccio favorisce un versamento fluido
Nelle soluzioni maggiormente funzionali e di qualità, l’innesto crea la chiusura ermetica così da evitare fuoriuscite e talvolta la giuntura è equipaggiata con la guarnizione circolare in gomma, la quale segue il perimetro del bordo e svolge l’importante funzione di bloccare l’ingresso di aria all’interno del contenitore.
Bloccare il contatto con l’aria, quindi con l’ossigeno, protegge dall’eventualità di incorrere nell’ossidazione del ricco succo di premitura delle olive la quale lo porterebbe ben presto alla spiacevole conseguenza dell’irrancidimento.
Materiali idonei
I materiali impiegati per realizzare la parte destinata a contenere l’olio e gli altri elementi della struttura tra cui ugelli, innesti e coperchi, sono individuabili all’interno di una vasta gamma di scelta. Si tratta, tuttavia, sempre di composizioni specifiche per alimenti e in special modo quelle più adeguate a contenere ingredienti preziosi e delicati quale è il nostro oro giallo.
I materiali sono combinati per favorire praticità ed efficace conservazione dell’olio
Alcune opzioni di acquisto possono comportare dei costi superiori, motivati da materiali di qualità elevata in termini di resistenza e durabilità, altre invece cedono una parte di tali attributi in favore di una composizione meno dispendiosa la quale, sebbene non assicuri la stessa fattura, risulta maggiormente economica come contenitore d’uso quotidiano.
Tra i materiali solitamente impiegati e maggiormente efficaci per conservare i condimenti sono ravvisabili:
- Vetro
- Acciaio
- Plastica
Le alternative di oliera in vetro con salvagoccia sono certamente fra le più vendute. Le tipologie di vetro impiegato per questo uso sono quello comune, lo stesso impiegato a esempio per i bicchieri, il vetro temperato, altamente resistente grazie al processo di tempratura che avviene intorno ai 640° C, e il vetro borosilicato, conosciuto per la sua durezza e resistenza al calore.
Il vetro offre il vantaggio della trasparenza poiché raramente è colorato. Per questo le oliere fatte in tale modo sono prevalentemente destinate all’uso durante i pasti, non a lunghe conservazioni, a causa del possibile intervento controproducente della prolungata esposizione alla luce.
Grazie alla trasparenza è possibile monitorare la quantità d’olio ancora presente e valutarne la sua integrità tramite l’osservazione del colore. In più, in alcune occasioni l’interno del vetro è graduato in millilitri con apposite tacche.
È molto comune l’abbinamento del recipiente in vetro ad altri componenti in acciaio, come accade in talune varianti di oliera a spruzzo in vetro con coperchio e nebulizzatore in acciaio. Le possibilità offerte dai produttori nell’ambito della tipologia di oliera in acciaio si distinguono per la resistenza del materiale all’usura e agli agenti corrosivi presenti negli alimenti o nei detersivi.
Queste qualità sono ampliate nel modello di miglior oliera inox, componente largamente utilizzato oggi nella produzione di utensili per la cucina tra cui le pentole. Esso può costituire tutto l’oggetto, oppure solo tappo e coperchio.
Può fare la differenza in termini di qualità della fattura l’alternativa di oliera acciaio inox 18/10, sigla riferita alla percentuale del 18% di Cromo e il 10% di Nickel, alla base anche delle più tenaci pentole e padelle oggi in commercio.
Il peso si aggira fra i 200 e i 500 gr
Nella categoria di oliera plastica è possibile effettuare una distinzione, da un lato vi sono quelle realizzate totalmente in questo materiale, meno comuni e impiegate soprattutto nelle soluzioni da porta pranzo, viaggio e pic nic.
Dall’altro vi sono quelle in cui la plastica costituisce solo il tappo e il supporto di base in cui collocare le boccette, solitamente le più vendute per il loro buon rapporto qualità prezzo. Esempio classico è il caso della simpatica oliera in plastica con beccuccio, tappo e base dello stesso colore.
Altre soluzioni disponibili sono quelle dal gusto antico e rustico. Un esempio è la decorata oliera in ceramica la quale di solito viene abbinata al tappo in sughero oppure in acciaio inox munito dell’ugello dello stesso acciaio.
Tra i pezzi utilizzati soprattutto in passato, vi sono la particolare oliera rame, la quale per quanto ricca di fascino risulta complessa nella cura, e i raffinati cristallo e argento inclusi spesso nei corredi di nozze, relegati a occasioni speciali e meno adatti all’uso quotidiano.
Quando si parla di materiali adeguati al contatto con alimenti si fa particolare riferimento alla crescente attenzione da parte dei produttori nell’eseguire lavorazioni prive di sostanze tossiche, ovvero Bisfenolo A, Piombo e Cadmio, potenzialmente dannose per l’organismo. Per cui è sempre più frequente trovare indicazione sulle confezioni dell’assenza di tali sostanze.
Vantaggi e praticità
Decidere quale sia la miglior oliera da comprare non è una scelta da poco, poiché spesso ci si trova di fronte a modelli poco validi che comportano una serie di spiacevoli conseguenze, tra cui superfici e ripiani sempre sporchi e quella fastidiosa impronta di unto lasciata sulla tovaglia.
Dunque, l’efficace ampolliera per servire e conservare un buon extravergine, deve possedere una serie di piccoli ma decisivi requisiti affinché possa aggiungere vantaggi al ménage domestico anziché problemi. Essa dovrebbe sempre essere:
- Comoda da impugnare
- Dotata di chiusura ermetica
- Pratica da riempire quando vuota
- Adeguatamente capiente per l’uso
- Facile da smontare per il periodico lavaggio
Che sia dotata di manico o meno, la miglior oliera deve avere delle caratteristiche strutturali volte a renderla comoda da impugnare per una presa salda e sicura ed evitare scivolamenti, scongiurabili altresì in presenza della chiusura ermetica, poiché giunture non perfettamente impenetrabili possono far colare il liquido dai lati ogni volta che si tenta di versarlo, sporcando mani e ripiano.
Inoltre, la migliore oliera deve essere pratica da riempire attraverso un comodo sistema di apertura o foro per rendere facile e breve tale operazione, avendo cura di non rabboccare la quantità rimasta ma terminare il contenuto, lavare, asciugare e solo successivamente riempirla di nuovo.
Si tratta di dettagli da non trascurare poiché, talvolta, nella valutazione ci si lascia catturare esclusivamente dall’estetica e dal design e può capitare che non ci si soffermi opportunamente sugli aspetti maggiormente concreti e funzionali, ritrovandosi con oliere da tavola o da cucina belle ma troppo piccole, da riempire con eccessiva frequenza.
Il diametro del beccuccio può andare da 15 a 20 mm
È infatti sempre consigliabile orientarsi su un articolo adeguatamente capiente per l’uso specifico e, se si tratta di una versione da usare durante i pasti, anche al numero di commensali i quali solitamente vi partecipano, tenendo presente che man mano che il livello di olio si abbassa, il restante entra in contatto con l’aria presente nella parte superiore.
Pertanto, sebbene in minima parte e molto lentamente, questo progressivo intervento dell’ossigeno potrebbe portare alla perdita di una parte delle sue proprietà, ecco perché l’uso corretto di un’oliera prevede di non rabboccarla periodicamente ma piuttosto di terminarne il contenuto, lavarla, asciugarla e solo dopo aggiungere olio nuovo.
Sarebbe, quindi, opportuno scegliere piccoli contenitori da tavola per assicurare un ricambio del contenuto sistematico e frequente, orientandosi sulla capienza maggiore solo per quegli accessori da utilizzare davanti ai fornelli.
Per la stessa ragione e a tutela del consumatore finale negli ambiti ristorativi o di accoglienza, come B&B, alberghi e case vacanza, la legge 30 ottobre 2014, n. 161 prevede esclusivamente l’uso di piccole bottigliette che siano tassativamente antirabbocco e dotate di etichetta.
In questo modo nessuno potrà aggiungere un prodotto non corrispondente a quello indicato e si può offrire l’opportunità ai propri ospiti di degustare varie tipologie di spremitura da olive differenti e magari proporre abbinamenti con pietanze regionali, da far scoprire ai turisti durante colazioni continentali, pranzi e cene.
Infine, tra i requisiti più importanti non possiamo non menzionare quello della pulizia, poiché l’utensile è destinato, per la natura del liquido contenuto al suo interno, a essere spesso unto e a necessitare di periodico lavaggio al fine di rimuovere eventuali depositi e residui.
Di conseguenza l’espediente decisamente conveniente è dotarsi di soluzioni i cui componenti possono essere rimossi, per cui deve essere facile da smontare e fatta di un materiale semplice da lavare, affinché si possa eseguire l’operazione ogni volta che risulti necessario, senza difficoltà.
Stili e forme
Per la realizzazione degli utensili, nella maggior parte dei casi, la scelta del materiale segue l’indirizzo di stile e di gusto estetico che il produttore ha voluto conferire a quel prodotto, il quale si incontra poi con la preferenza del consumatore.
L’individuazione del design viene effettuata per accordare i singoli accessori all’ambiente della cucina o della sala da pranzo, cercando di rendere armoniosa la dotazione domestica e di conseguenza anche l’apparecchiatura.
Questa scelta parla di noi e della nostra personalità e merita la giusta attenzione, poiché qualsiasi oggetto da cucina o da tavola non svolge solo una funzione meramente utilitaristica ma ha, inoltre, il compito di rendere piacevole ai sensi l’atto di cucinare o di sedersi intorno al tavolo per gustare le prelibatezze quotidiane, agendo altresì sull’umore.
Il mercato delle migliori oliere in vetro, acciaio, ceramica e altri materiali segue questa teoria ed è quindi facile nell’ampio panorama di prodotti ravvisare quella perfetta per il proprio gusto, caratterizzata per colori, decorazioni e design.
Stile | Caratteristiche | Esempi |
---|---|---|
Moderno | Prevalenti materiali di ultima generazione, colori dalle tonalità fredde e minimaliste, linee affusolate ed essenziali | Oliere in acciaio, vetro o combinazione di entrambi |
Classico | Eleganza e raffinatezza, cura dei dettagli con decorazioni e lavorazioni artigianali che riprendono la tradizione | Oliera ceramica, porcellana, vetro, cristallo e oliera argento |
Vintage | Si rifà alle linee anni ’50 e ’60, ai colori dei fast food americani e al genere “industriale” di recente diffusione | Oliera vintage acciaio, con decorazioni e disegni colorati, e in rame |
Rustico | Riprende lo stile di case di campagna, finto usurato, prevalenza di tonalità e materiali naturali | Oliera in rame, ceramica, vetro con tappi in sughero e supporti in legno |
Di design | Collezioni dalle forme originali e particolari spesso mutuate da altri ambiti tra cui natura, architettura e altri tipi di oggetti | Oliera design di solito in vetro e acciaio, a forma di pomo, calice e altro |
Il design si lega strettamente alle forme, le quali contribuiscono a rendere riconoscibile a colpo d’occhio lo stile caratterizzante dei vari modelli. Al di là degli esempi appartenenti a collezioni uniche e ricercate, le forme maggiormente ricorrenti nelle opzioni d’uso comune sono:
- Cilindro
- Ampolla
- A Cono
La forma a cilindro è fra le più adottate nella realizzazione dei set da apparecchiatura e in quelli con nebulizzatore, rende la presa agevole potendo impugnare l’oggetto completamente con la mano, presenta in media il diametro della base di 7 cm e altezza di 20 cm.
La versione ad ampolla rimanda subito agli articoli di design, tuttavia è comune altresì nelle collezioni d’uso quotidiano. Tale forma rende subito una buona oliera vetro salvagoccia un dettaglio elegante in grado di conferire raffinatezza a ogni mise en place. Qui l’altezza media si aggira intorno ai 12 cm e il diametro di base sugli 8 cm circa.
Se in terracotta, naturalmente isolante, proteggono da luce e sbalzi termici
Infine, l’opzione a cono è quella tipica del modello professionale in acciaio con ugello lungo e manico esterni, tuttavia è frequente anche la variante in vetro che sembra quasi ricordare i becher dei laboratori. Qui, di solito le misure sono leggermente superiori agli altri modelli raggiugendo in media i 20 cm d’altezza e fondo da 10 cm.
La parte del contenitore può contenere volumi di liquido variabili, le più piccole sono quella da viaggio o pic nic in grado di contenere 35 ml circa e sempre tra le capacità contenute troviamo quelle da 100 o 250 ml. Tale parametro in alcune confezioni viene espresso in once, per semplicità si può considerare che 1 oncia corrisponde a 29,5735 ml.
Le medie vanno da 500 a 800 ml mentre spostandosi sui volumi ampi si riscontrano quelli da 1 e 1,5 L per tavolate numerose o adatte all’area dei fornelli, da adoperare dunque nella fase di preparazione delle pietanze.
Consigli e detersione
Sostanze come l’extravergine d’oliva richiedono delle cure speciali per quanto riguarda la loro conservazione, poiché temono l’azione di aria, luce e calore, tre agenti di forte deterioramento i quali potrebbero intaccare la qualità e salubrità del liquido.
Pertanto una oliera dovrebbe essere sempre riposta in luogo il più possibile fresco e asciutto, lontano da forno o fornelli al fine di evitare che il calore, facilmente trasmissibile dai mobili, possa rovinarlo. La temperatura ottimale di conservazione dell’olio è tra i 14° e i 15° C e il luogo adibito non deve essere sottoposto a sbalzi stagionali di temperatura.
Qualora si optasse per una buona oliera acciaio salvagoccia, essa riuscirà a riparare automaticamente dalla luce, mentre quelle in vetro trasparente andranno protette con maggiore cura, evitando di riporle in luoghi in cui vi possa essere un’esposizione diretta. Le bottiglie per olio sono generalmente verde scuro proprio per filtrare la luce e proteggere il contenuto.
Per l’accessorio da servizio vale lo stesso principio, sebbene esse abbiano generalmente capienza inferiore rispetto a quelle da cucina e quindi l’olio, che si consuma in un breve lasso di tempo, tende a rimanervi meno a lungo all’interno, di conseguenza il rischio di deterioramento o irrancidimento risulta molto limitato anche se le pareti sono trasparenti e non colorate.
Tra gli accessori talvolta è inclusa la spazzola lunga per pulire le bottiglie
Una volta svuotata l’ampolliera, la si potrà facilmente riempire svitandone il tappo o impiegando fori e aperture presenti sull’imboccatura adibite proprio a tale scopo. La metodologia maggiormente usata è quella dell’imbuto, il quale favorisce l’ingresso del fluido da latte o bottiglie più grandi.
La pulizia è un passaggio fondamentale per la corretta cura di questa categoria di utensili poiché può capitare di frequente che si creino dei depositi sul fondo della propria oliera dovuti ai naturali sedimenti presenti negli oli. Tali particelle se lasciate a lungo sul fondo potrebbero provocare l’irrancidimento della quantità successiva di liquido che si andrà a collocare.
Alcuni pezzi possono essere comodamente lavati in lavastoviglie ma qualora non sia supportato tale strumento si deve necessariamente optare per la pulizia a mano. Le indicazioni su come pulire oliera ci riportano numerosi metodi “fai da te” basati sull’uso di ingredienti presenti nella maggior parte delle abitazioni o facilmente reperibili da chiunque.
Il primo espediente è aggiungere nel contenitore acqua e bicarbonato da agitare e lasciar agire per alcuni minuti, risciacquando con acqua calda. Una seconda possibilità è quella di inserire acqua, una goccia di detersivo per piatti e del riso o pastina, cous cous, sale grosso, ovvero piccoli alimenti solidi che ruotando sul fondo andranno a raccogliere e portar via ogni sedimento e residuo di grasso.
È la stessa funzione attuata dalle perle di acciaio reperibili in commercio per la pulizia di brocche, vasi e decanter, che vanno però introdotte e fatte roteare con delicatezza all’interno di una oliera se questa è in vetro, giacché le sue pareti sono più sottili e delicate di quelle delle bottiglie.
Altro valido espediente sono le spazzole specifiche con manico lungo e setole solo sulla base utili per arrivare sul fondo dei recipienti cilindrici o a bottiglia. Per il risciacquo è sempre da preferire l’acqua tiepida o calda.
Dopo aver compreso come lavare efficacemente si può passare all’asciugatura dei propri recipienti per conservare o servire il condimento. La soluzione ideale è asciugare all’aria, poiché panni, canovacci e tessuti potrebbero rilasciare delle particelle di stoffa che rimarrebbero sulla superficie interna. In alternativa si può optare per dei fogli di carta da cucina.
Una simpatica idea per valorizzare la vera oliera migliore, rendendola un accessorio versatile, è quella di impiegarla per usi diversi o paralleli al solo olio d’oliva, riempiendola con aceto balsamico, salsa di soia e altri condimenti tipici di cucine straniere.
Ancora, è facile creare salsine o oli aromatizzati aggiungendo alla base di olio d’oliva, sesamo, lino, o canapa, spezie ed erbe aromatiche quali rosmarino, salvia e basilico. Quelle secche possono essere introdotte sul fondo senza problemi, mentre per quelle fresche si dovranno seguire alcuni passaggi:
- Lavare rametti e foglioline
- Asciugare ogni parte con cura
- Collocare le erbe in una oliera
- Coprire completamente con l’olio
- Lasciar macerare per 2 settimane
È importante conservare questa boccetta in un luogo ben fresco e asciutto, al riparo da qualunque fonte di calore e luce. Trascorso il tempo necessario si potranno condire le diverse pietanze con queste piacevoli aggiunte di sapore, oppure scegliere di aromatizzare l’olio con aglio, peperoncino, tartufo e tutto ciò che la fantasia suggerisce.
Recensioni delle migliori oliere
1. Tescoma Vitamino
Semplice ma funzionale, ideale in cucina e per l’apparecchiatura, l’utile oliera Tescoma Vitamino in vetro borosilicato trasparente può contenere fino a 500 ml di olio di cui non disperde nemmeno una goccia grazie al suo beccuccio ricurvo in silicone, munito di relativo tappo in plastica.
Dispone di tutti gli accorgimenti necessari alla perfetta conservazione e distribuzione dei condimenti la pratica oliera Tescoma Vitamino, la quale presenta una buona capienza di media entità da 500 ml, ideale a renderla utile sia per la fase di cottura delle pietanze sia per condirle a crudo prima di consumarle.
Tra le caratteristiche della composizione si nota la scelta del resistente vetro borosilicato, il quale le permette di proteggersi bene da piccoli colpi accidentali che possono verificarsi in cucina. Il vetro trasparente, inoltre, permette l’osservazione del liquido all’interno, rendendo visibili colori e sfumature.
Il contenitore si impugna comodamente ed è altresì dotato di innesto salva goccia completo di beccuccio in silicone leggermente ricurvo, a sua volta coperto dal largo tappo in plastica che lo avvolge integralmente. Le dimensioni risultano nella media con il diametro della base di 7,5 cm e dell’imboccatura da 5,5 cm e l’altezza complessiva di 25 cm, mentre il peso si attesta sui 218 g.
2. Guzzini Oliera Gocce
L’eleganza del corpo in vetro temperato trasparente e ultra resistente si fonde con la sagoma affusolata e tondeggiante nella Guzzini Oliera Gocce, la quale riesce a offrire la considerevole capienza di 1L per contenere olio oppure aceto ed è in più smontabile e lavabile in lavastoviglie.
La praticità richiesta nella vita quotidiana incontra il delicato design della Guzzini Oliera Gocce, caratterizzata da linee morbide e affusolate le quali ricordano la sagoma della goccia, alleggerite ulteriormente dalla trasparenza del vetro temperato, principale responsabile dell’ottima tenacia dell’oggetto.
Elemento distintivo è la capienza della parte interna, la quale raggiunge i 1000 cc equivalenti a 1 L, dunque, non si è costretti a riempirla con eccessiva frequenza e il suo impiego risulta vantaggioso sia davanti ai fornelli durante la cottura degli ingredienti sia per arricchire il servizio da tavola.
Nella parte superiore di questa oliera si trova il beccuccio in silicone, completo di tappo a pomello in plastica dura. I diversi componenti sono removibili per il riempimento del recipiente e sono tutti lavabili sia a mano sia in lavastoviglie, avendo cura di asciugarli subito dopo. L’articolo risulta poco voluminoso nonostante la notevole capienza, poiché misura 11 x 29 cm e pesa 526 g.
3. Life Style Azzayt
Tipologia di oliera in stile professionale e dalla tradizionale forma a cono, la Life Style Azzayt si colloca tra le scelte maggiormente durevoli grazie al corpo in acciaio inossidabile a finitura lucida. Il dosatore, dello stesso materiale, risulta anti goccia grazie al bordo svasato e resistente alla corrosione.
Estetica di forma conica dai toni tradizionali rielaborata con la più adeguata composizione di materiali moderni, sono i tratti caratterizzanti di Life Style Azzayt, realizzata nello stile degli utensili professionali interamente in acciaio inossidabile con finitura lucida, noto per le sue proprietà di resistenza agli agenti corrosivi e facilità di pulizia.
Tale composizione rende questa oliera una scelta sicura e durevole, in grado di accogliere gli oli impiegati per cuocere e condire gli alimenti fino alla quantità di 500 ml. Sull’imboccatura è collocato l’innesto in plastica con inserimento a pressione nel bordo, agganciato al suo interno vi è il beccuccio con taglio svasato anti goccia realizzato anch’esso in acciaio inox.
L’ugello dosatore e l’innesto si possono rimuovere facilmente per facilitare l’operazione di riempimento dell’interno e altresì la pulizia, la quale può essere effettuata comodamente in lavastoviglie. Infine, dimensioni e peso rientrano nella media della categoria con 11 x 22 x 12 cm e 281 g.
4. Nifogo Despenser salvagoccia
Adatta sia per ambienti domestici sia professionali, la moderna e funzionale oliera Nifogo Despenser salvagoccia assicura la conservazione in piena sicurezza per via delle parti BPA free, tra cui il tappo svitabile atto a coprire l’imboccatura larga, ideale a ricolmare anche senza l’uso dell’imbuto.
La perfetta conservazione del delicato ingrediente per condire le pietanze si può realizzare nel Nifogo Despenser salvagoccia BPA free, dalla forma simile alla bottiglia e alle più recenti borracce ecologiche. È infatti uno degli esempi di oliera fatta integralmente in acciaio inossidabile, dal tappo al vano di riempimento.
L’unica eccezione è il beccuccio in plastica di 3 cm che opera l’ottimale distribuzione del condimento. Il tappo si svita completamente presentando la larga apertura la quale rende estremamente facile il riempimento perfino senza imbuto. Il coperchio in acciaio completa l’assetto e protegge dall’ingresso di aria, polvere e altri corpuscoli.
L’accessorio può essere usato per conservare vari tipi di oli ma altresì aceto, salsa di soia o vino per sfumare le preparazioni in cottura. Il volume di olio ospitabile è di 750 ml per questo le dimensioni raggiungono i 25,5 x 7,3 cm, mentre il peso è piuttosto leggero con 233 g. La confezione include l’utile pennello da cucina.
5. Classe Italy Forma Conica
Se si ricerca l’ideale oliera per distribuire i condimenti sulle pietanze, che sia piccola e maneggevole ma esteticamente accattivante, la risposta adatta è Classe Italy Forma Conica, perché composta in vetro borosilicato atossico e con assetto volto a impedire la caduta di gocce all’esterno.
L’attenta cura dei dettagli si concretizza nella lunga serie di importanti dotazioni le quali rendono Classe Italy Forma Conica una delle più valide tipologie di oliera, prevalentemente da servizio ma usufruibile in qualunque circostanza grazie alla resistenza del vetro borosilicato che si oppone egregiamente agli sbalzi termici, adatto anche al lavaggio in lavastoviglie.
Da menzionare è la lavorazione priva di sostanze tossiche tra cui piombo, cadmio e BPA per la totale sicurezza del consumatore. L’articolo è piccolo e maneggevole, con capienza di 250 ml, diametro da 9 cm e altezza totale di 17,5 cm. La forma e la trasparenza conferiscono attributi moderni allo stile, preservando la comodità della presa.
Tra le note distintive vi è la parte superiore composta dall’innesto perfettamente aderente finalizzato a realizzare la chiusura ermetica, dotato di forellino per l’aria per rendere l’erogazione scorrevole. Subito sopra è collocato il beccuccio erogatore ricurvo, avvolto dal collo a corona disegnato per accogliere le gocce e riportarle all’interno dell’area sottostante.
Opinioni finali
Nell’ambito delle dotazioni domestiche è disponibile una vasta gamma di soluzioni in grado di accontentare esigenze, gusti estetici e tasche di tutti. Le ampolliere o bottigliette per contenere e servire un buon extravergine d’oliva hanno prezzi piuttosto accessibili, i quali possono variare per materiali e dettagli speciali, volti a favorire l’erogazione e la protezione della materia prima.
All’interno dell’offerta di recipienti in vetro borosilicato troviamo Tescoma Vitamino, appartenente alla fascia economica ancora più conveniente qualora si verificassero degli sconti, con media capienza da 500 ml ideale in cucina e per il servizio. Simile ma con un prezzo di poco superiore vi è il [recensione=2Guzzini Oliera Gocce, con uno tra i migliori design, elegante ma funzionale poiché assicura comunque l’elevata capacità di 1 L.
Da non lasciarsi scappare quando si ha la fortuna di riscontrare delle offerte è altresì Life Style Azzayt, valida soluzione se si è alla ricerca del modello dalla forma tradizionale a cono, simile a quello degli chef, ma non si sa quale scegliere. Le varie caratteristiche di qualità, tra cui la composizione in acciaio inox a finitura lucida, non vanno a gravare sul costo il quale si mantiene decisamente contenuto.
La scelta del miglior recipiente in stile moderno per conservare e servire può ricadere su Nifogo Despenser salvagoccia appartenente alla stessa categoria di costo basso imbattibile se in sconto, nonostante sia composta integralmente in acciaio inossidabile, abbia capienza tra le più elevate da 750 ml e disponga della comoda apertura per attuare il riempimento in maniera facilitata e in breve tempo. In questa confezione è altresì incluso il pennello da cucina.
Infine, nell’ambito delle opzioni particolarmente economiche ma che si fanno notare per le proprie dotazioni vi è Classe Italy Forma Conica, oliera che presenta la migliore tra le tante composizioni atossiche, prive di piombo, cadmio e BPA. Si distingue per l’assetto superiore formato dall’innesto a chiusura ermetica e beccuccio ricurvo, munito di collo di raccolta delle gocce. Tale sistema evita di sporcare mani e ripiano, assicurando igiene e pulizia.
Quale oliera scegliere? Classifica (Top 5)
Prodotto | Offerta | Sconto | Voto |
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Domande frequenti
- I materiali possono contaminare odore e sapore del contenuto?
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Non vi è nessun rischio di contaminazione se si sceglie una sicura oliera, la cui composizione sia specifica per il contatto con gli alimenti.
- Si possono acquistare beccucci di ricambio?
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Talvolta i produttori predispongono beccucci di ricambio da sostituire a quelli in proprio possesso. È sufficiente controllare la loro disponibilità per quella specifica marca.
- Con quale intensità fuoriesce l’olio?
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L’uscita nella migliore oliera da servizio dovrebbe avvenire con un sottile filo, distribuendo la giusta quantità senza eccedere con le dosi, mentre può essere relativamente corposo nelle opzioni da cucina.
- È possibile impiegare una normale oliera per il succo di limone?
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Le migliori oliere di vetro e acciaio inox sono quelle adatte, poiché sono resistenti agli agenti corrosivi, salvo non lasciare il succo troppo a lungo e lavarle poi accuratamente.
- Nelle versioni senza coperchio c’è pericolo che il contenuto si ossidi?
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I fori dei beccucci dosatori sono generalmente molto stretti, a volte il loro diametro non raggiunge 1 cm, quindi è molto difficile si possa arrivare all’ossidazione.
- Potrebbe capitare che il tappo venga via mentre si versa il contenuto?
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Tale eventualità è piuttosto rara, poiché è ben visibile la tenuta del tappo ancor prima di riempire il vano. In caso contrario è probabile che quella oliera sia difettato o usurato.
- Dopo un certo tempo il tappo potrebbe emanare odore di rancido?
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Rispettando quei pochi accorgimenti utili a mantenere pulite le superfici e assicurare l’igiene non si dovrebbe verificare tale circostanza. Per questo motivo la maggior parte dei componenti è smontabile e lavabile.
- La tipologia di oliera in acciaio si arrugginisce?
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Non vi è pericolo di formazione di ruggine se si sceglie la migliore oliera in acciaio inossidabile, il quale resisterà all’usura e ai lavaggi, compresi quelli in lavastoviglie.