Recensione Nikon 1 J5

La confezione originale di Nikon 1 J5 comprende il tappo BF-N1000, la cinghia a tracolla AN-N1000, il cavo USB UC-E20, il software ViewNX 2, il caricabatterie MH-31 e la batteria ricaricabile agli ioni di litio EN-EL24 da 850 mAh, la quale garantisce un’autonomia di 250 scatti.

Nelle sue dimensioni di 9,83 x 5,97 x 3,15 cm per 265 g di peso vanno inclusi il rivestimento anteriore e posteriore, il quale assicura un’impugnatura salda, e un microfono stereo integrato con cui acquisire l’audio durante le riprese. Al centro del frontalino si trova l’attacco su cui montare gli obiettivi 1 Nikkor per le fotocamere mirrorless di questo marchio, i quali sono intercambiabili.

La bontà della resa finale è data dal sensore CMOS in formato CX retroilluminato grande 13,2 x 8,8 mm e dal processore di immagini Expeed 5A, i quali permettono di realizzare fotografie con risoluzione massima di 20,8 MP e video in 4K persino in Slow Motion o in Timelapse.

Cattura i momenti migliori

Ricorrendo alla modalità di ripresa Best Moment Capture si potranno cogliere tutti i dettagli di un’azione rapida. Per riuscirci occorre prima scegliere gli scatti di proprio gradimento con Smart Photo Selector, poi decidere quali archiviare con Selezione Attiva e infine optare per quello che più ci rappresenta con Slow View, ossia ricavandolo da una sequenza al rallentatore.

Se poi si volessero immortalare ricordi capaci di dare un senso di movimento a chi li guarda, basterà ricorrere alla funzione Motion Snapshot di Nikon 1 J5, il cui risultato sarà un filmato rallentato di 4 s con alla fine un’immagine fissa. È proprio questo contrasto tra dinamismo e staticità a rendere la scena ancora più realistica.

Come per molte fotocamere mirrorless pure questa archivia i contenuti acquisiti su una scheda di memoria Micro SD, Micro SDHC o Micro SDXC a propria scelta, dove le foto saranno salvate in JPG o RAW con una qualità compresa tra 2 e 20,8 MP, mentre i video in MOV in 4K a 15 fps, Full HD a 60 fps o in altri formati dal minor livello di dettaglio.

AF ibrido avanzato

Usando una messa a fuoco fondata sulla rilevazione di fase per cogliere ogni spostamento del soggetto e su quella basata sul contrasto al margine del fotogramma, rispetto ad altre fotocamere mirrorless questa riesce a essere nettamente più accurata, poiché nel primo caso individua 171 punti e nel secondo 105. Ciò vale per l’area AF singola, mentre per quella automatica si passerà a 41 aree diverse.

Per focalizzare l’attenzione su un particolare basta semplicemente sfiorare la superficie del display LCD TFT touchscreen da 3” e 1037000 punti, il quale è orientabile verso il basso di 86° e verso l’alto di 180°. In quest’ultimo caso affiancando la modalità Autoritratto o Autoscatto si riusciranno a confezionare selfie perfetti e a rendere la pelle del volto morbida e vellutata. Ovviamente, oltre a mostrare l’inquadratura in diretta, lo schermo visualizza le impostazioni e permette di modificarle in parte con un tocco e in ogni caso con la pulsantiera accanto.

Un altro metodo per ritoccare le configurazioni di Nikon 1 J5 consiste nel servirsi della connettività wi-fi da 2,4 GHz di cui è provvista. Dopo averla attivata premendo il tasto dedicato, si riuscirà a mettere mano su svariati parametri, guardare le anteprime di quanto ripreso e scattare da distanza ravvicinata.