Migliore maschera antigas del 2024

Migliore maschera antigas del 2024

Non esclusivamente situazioni apocalittiche o belliche, ma anche l’esecuzione giornaliera o sporadica di lavori che producono residui tossici o esalazioni nocive, sono alcune tra le circostanze che possono insidiare l’apparato respiratorio umano. Adoperare all'occorrenza una valida maschera antigas è il metodo migliore per tutelare la propria salute in simili casi, e un modello di qualità come Nasum M101 è di certo in grado di offrire gradi di protezione notevoli, uniti sempre all'ideale comfort di utilizzo in ogni frangente.

Confronto delle maschere antigas migliori

Nasum M101

Il prodotto migliore in assoluto

Nasum M101

(4.2)

Offerta: 24,99 € Prezzo: 29,99 Sconto: 5,00 (17%) *

  • Filtro a 3 strati con valvola per respirazione
  • Regolabile per adattarsi alla forma del viso
  • Realizzata in morbido silicone alimentare

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3M 6800

Il prodotto migliore in assoluto

3M 6800

(4.2)

Offerta: 129,98 € Prezzo: 32,50 Sconto: 32,50 (100%) *

  • Previene accumuli interni di umidità e calore
  • Bardatura a 4 cinghie, alta comodità d’uso
  • Dotata di ampia visiera in policarbonato

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3M 6002

Il prodotto migliore in assoluto

3M 6002

(4.2)

Offerta: 70,32 € Prezzo: 17,58 Sconto: 17,58 (100%) *

  • Buon livello di protezione da vapori e polveri
  • Confortevole e leggera, pesa appena 108 g
  • Facilmente adattabile a svariate situazioni

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3M 6200

Il prodotto migliore in assoluto

3M 6200

(4.2)

Offerta: 23,99 € Prezzo: 6,00 Sconto: 6,00 (100%) *

  • Design elimina interferenze nel campo visivo
  • Attacco a baionetta compatibile con vari filtri
  • Adoperabile anche per lunghi periodi di tempo

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Come scegliere una maschera antigas

Utilizzi e funzionamento

Nell’immaginario popolare la maschera antigas è un oggetto di uso non certo comune, tipicamente indossato in contesti bellici, scenari apocalittici, fughe di materiale radioattivo, esplosioni nucleari e così via. Sebbene questo pensiero non sia del tutto errato, però, esistono anche frangenti molto meno inusuali in cui l’utilizzo di tali dispositivi è all’ordine del giorno.

A fronte, ad esempio, delle sempre crescenti soglie di inquinamento o del possibile contatto, accidentale o meno, con sostanze nocive di varia natura, le situazioni al cui interno è necessario ricorrere a determinate misure protettive dell’apparato respiratorio sono più numerose e frequenti di quanto si possa pensare.

Alcune hanno un design replicante i modelli destinati agli usi bellici

Per comprendere ciò è tuttavia indispensabile capire come funziona la maschera anti gas. Usato per la prima volta nella sua forma più conosciuta dalle truppe inglesi durante la prima guerra mondiale, questo dispositivo protettivo è, in senso generico, un respiratore atto a impedire l’entrata nei polmoni di esalazioni o particelle nocive per la salute.

In parole povere, le maschere antigas militare filtrano l’aria prima dell’inspirazione, purificandola da determinate sostanze che, se inalate, possono provocare gravi danni a polmoni, bronchi o altre parti dell’organismo. Alla luce di ciò, è più semplice immaginare come, ancora oggi, possano essere svariati i campi di utilizzo di questi prodotti.

Ambito Utilità Grado protettivo richiesto
Militare Evitare l’inalazione di esalazioni tossiche in genere oppure derivanti dall’esplosione di ordigni lacrimogeni, urticanti o fumogeni Alto
Edile e industriale Proteggere l’operatore da residui di lavorazione dispersi nell’aria, ad esempio polveri sottili, vernici tossiche, amianto e simili Medio alto
Medico Tutelare il personale all’interno di laboratori e strutture di ricerca, laddove vengano adoperati composti chimici o biologici, organici o inorganici Medio alto
Fai da te Ridurre la possibilità di respirare fumi nocivi di solventi, prodotti vernicianti, particelle di legno o altri materiali lavorati Medio
Ludico Rievocare eventi storici, organizzare rappresentazioni artistiche, o solamente a scopo estetico, ad esempio realizzare travestimenti per feste a tema e simili Basso o nullo

Lasciando da parte le possibilità più apocalittiche riguardanti catastrofi naturali, rivolte violente, conflitti armati o altre situazioni estreme che possano richiedere l’impiego di una vera e propria maschera antigas nucleare, dunque, sono davvero molti gli ambiti rientranti in una sfera più comune in cui può essere utile, e talvolta obbligatorio, indossare tali protezioni.

Se in certi contesti lavorativi è normale avere quotidianamente a che fare con rifiuti pericolosi da smaltire e, più in generale, con prodotti tossici, chimici, biologici o di altra natura, anche la sfera amatoriale richiede spesso di premunirsi efficacemente indossando maschere antigas professionali, ad esempio durante lunghe sessioni di verniciatura a spruzzo, saldatura o levigatura.

Al di fuori di detti frangenti, inoltre, una maschera antigas è spesso adoperata a scopo ludico o artistico, anche se in questi casi è spesso sufficiente dotarsi di modelli non davvero funzionanti ma con la sola funzione estetica. Sempre a proposito di tempo libero, anche per esercitazioni in quota con piccoli aerei è talvolta richiesto l’uso di apparecchi simili unitamente ad altri ausili respiratori.

Modelli e struttura

Fatta menzione di alcune delle numerose occasioni di impiego di tali dotazioni protettive, per comprendere quale scegliere e come avere la sicurezza di acquistare la miglior maschera antigas avente le caratteristiche adeguate agli usi previsti, è necessario fare alcune distinzioni di tipo strutturale e in base alle peculiarità costruttive.

A questo proposito è bene in primis spiegare la differenza che c’è tra le 2 tipologie di maschere anti gas presenti sul mercato, i cui requisiti sono stabiliti dalle normative UNI EN 405, ovvero

  • Semimaschera
  • Con struttura a pieno viso

La semimaschera è un tipo di maschera antigas che copre solamente naso e bocca, da non confondere tuttavia con le mascherine di tipo chirurgico adoperate in ambito medico. Nonostante il design, questi modelli, di certo i più diffusi, offrono comunque protezioni efficaci, principalmente da vapori nocivi, organici o meno, e da particelle volatili di varia natura e dimensione.

Sono tuttavia adoperate negli ambienti meno saturi e con rischio minore, poiché per circostanze più particolari è spesso necessario adoperare le strutture a pieno viso. Dette maschere antigas sono equipaggiate con una visiera che copre anche gli occhi, mettendo al riparo da soluzioni acide, agenti irritanti per le mucose o composti chimici tossici.

A prescindere da ciò, ogni maschera antigas funzionante e conforme alle normative di riferimento UNI EN 405 presenta 2 attacchi laterali per altrettanti filtri. Questi elementi sono collegati a valvole a flusso unico che facilitano l’inspirazione, mentre, tipicamente in corrispondenza della bocca, vi è un’ulteriore valvola, sempre monodirezionale, per l’espirazione.

Il retro della maschera antigas è invece corredato da elementi di aggancio, tipicamente cinghie, bardature nucali o calotte. È facile dedurre come tali appendici servano ad agganciare in modo stabile la struttura alla testa dell’operatore, garantendo un’aderenza perfetta delle guarnizioni di tenuta laterali alla pelle del viso.

I filtri per le polveri sono contrassegnati con lettera P e colore bianco

In questo senso è importante assicurarsi che la maschera antigas, in particolar modo la parte a contatto con la cute, sia realizzata con materiali atossici e anallergici, di norma silicone alimentare o polimeri gommosi chiamati elastomeri. La composizione costruttiva garantisce all’utente un uso sicuro anche per lunghi periodi di tempo, senza incorrere in reazioni allergiche o irritazioni.

Qualora si adoperasse un modello di maschera a gas a pieno viso è bene sincerarsi anche del materiale costruttivo della visiera. Quest’ultima, realizzata nella maggior parte dei casi in policarbonato o simili, in base alla normativa UNI EN 166:2004, deve essere antigraffio e resistente agli urti, garantendo adeguata visibilità.

Nel caso in cui necessità lavorative o di altro tipo richiedessero di adoperare la maschera antigas per diverse ore al giorno, sarà fondamentale fare attenzione anche al peso, valutando come i modelli più leggeri e confortevoli possano pesare meno di 100 g, mentre le configurazioni più voluminose hanno pesi a volte superiori ai 500 g.

Tipologie di filtri

Dopo aver individuato alcune delle caratteristiche principali da esaminare per capire come scegliere la maschera antigas migliore e, di conseguenza, poter procedere a un acquisto aderente alle proprie necessità specifiche, è fondamentale fare chiarezza sui vari tipi di filtri collegabili e sulla loro adattabilità a situazioni di diversa natura.

È piuttosto semplice immaginare, ad esempio, come una maschera antigas militare adoperata per operazioni belliche debba garantire protezioni diverse da un modello impiegato da un amatore per eseguire operazioni di verniciatura. La differenza in tal senso la fanno proprio le tipologie di filtri, classificate in base alle sostanze che sono in grado di bloccare.

Il filtro per la maschera antigas è in genere una sorta di panno, racchiuso all’interno di 2 camere forate, contenente carboni attivi o altri agenti che neutralizzano determinati vapori o composti. A seconda della loro funzione contenitiva, tali elementi sono decodificati in base alla normativa UNI EN 14387:2008 con un colore e una lettera.

Sigla Colore Protezione
A Marrone Vapori organici e gas aventi punti di ebollizione superiori a 65 °C
AX Marrone Vapori organici e gas con punti di ebollizione inferiore a 65 °C
B Grigio Gas e vapori inorganici, tranne monossido di carbonio
E Giallo Esalazioni gassose acide, come l’anidride solforosa
K Verde Ammoniaca e suoi derivati organici
NO-P3 Blu e bianco Ossidi di azoto
Ossidi di azoto Rosso oppure rosso e bianco Vapori di mercurio
CO Nero Monossido di carbonio
SX Viola Composti specifici diversi da quelli filtrati dalle altre categorie

Oltre alla codifica che determina da quali tipologie di composti il filtro della maschera antigas può proteggere, è importante esaminare altre specifiche in proposito. Ogni elemento, infatti, ha una scadenza ben precisa, da rispettare in quanto, oltre la data indicata, non sarà più in grado di garantire all’utilizzatore la schermatura ottimale.

In aggiunta, i filtri appartenenti alle categorie A, B, E e K devono essere scelti accuratamente anche in base alla capacità di filtrazione, vale a dire il livello di efficacia garantito in relazione alla concentrazione di vapore nocivo all’interno dell’ambiente in cui si dovrà adoperare la maschera antigas, valore espresso in ppm, vale a dire parti per milione. Le classificazioni in tal senso sono

  • Classe 1
  • Classe 2
  • Classe 3

La classe 1, ovvero quella inferiore, indica la possibilità di usare le maschere antigas in ambienti con basse concentrazioni di elementi tossici, fino a 1000 ppm. Per densità maggiori è possibile usufruire di filtri di classe 2, fino a 5000 ppm, oppure, in caso di concentrazione elevata sino a un massimo di 10000 ppm, sarà possibile usare prodotti di classe 3.

Infine, nonostante ormai quasi ogni maschera antigas sia compatibile con la stragrande maggioranza degli elementi filtranti in commercio, è bene sincerarsi che il dispositivo sia provvisto attacchi universali, preferibilmente del tipo rapido, anche detti a baionetta, i quali assicurano la facilità di procedere a cambi o rimozioni in tempi molto brevi.

Respirazione e indossabilità

È innegabile che le caratteristiche costruttive e i diversi livelli di protezione da sostanze di varia natura siano le prime cose da valutare quando si desidera comprare una maschera anti gas. Contestualmente, però, è indispensabile rivolgere la propria attenzione ad altri criteri riguardanti in particolare il comfort durante le fasi di utilizzo.

Nella fattispecie, è importante tenere a mente che, a prescindere dalla fascia economica di riferimento, la classica maschera antigas non è un dispositivo di ausilio alla respirazione. In questo senso è dunque bene specificare come il suo utilizzo sia consentito solamente in ambienti in cui, sebbene siano presenti inquinanti, vi sia una presenza adeguata di ossigeno.

In caso contrario è possibile fare uso di maschere a gas, ma solamente in sinergia con un autorespiratore. Esistono sul mercato modelli completi, sviluppati in modo specifico per rendere indipendente la respirazione dell’utilizzatore dall’ambiente circostante, tuttavia si tratta di soluzioni costose, di tipo professionale e con rapporti qualità prezzo molto elevati.

Durante l’uso è bene evitare sforzi che possano indurre affanno

Per le applicazioni più comuni, è sufficiente assicurarsi che il prodotto sia fornito delle apposite valvole monodirezionali atte a coadiuvare la respirazione, favorendo il ricircolo di aria filtrata all’interno della maschera antigas e opponendo poca resistenza tanto all’inspirazione quanto all’espirazione. Tale verifica è ancora più importante utilizzando conformazioni a pieno viso.

Queste ultime, infatti, se non strutturate secondo detti criteri, possono provocare ristagni di aria espirata, i quali, oltre a rendere difficoltosa la respirazione naturale, generano calore e umidità, appannando di fatto la visiera e riducendo la visibilità dell’operatore. Oggigiorno, tuttavia, quasi tutte le maschere antigas presentano standard elevati in tal senso.

In modo similare, è bene anche sincerarsi dell’indossabilità del dispositivo, il quale dovrà aderire alla perfezione alla pelle, nell’ottica di creare tra il viso e la parte interna della maschera gas un’atmosfera sigillata, grazie alla quale si possa avere la sicurezza di inalare solamente aria perfettamente filtrata e non contaminata.

A tal proposito, può rivelarsi utile riportare dei consigli sulla procedura di utilizzo, vale a dire, in parole povere, per capire come si indossa la maschera antigas, seguendo un semplice iter, ovvero

  1. Montare i filtri dissigillati
  2. Inspirare e tenere il respiro
  3. Portare al viso il dispositivo
  4. Regolare e serrare le cinghie retrostanti
  5. Assicurarsi che l’adesione sia perfetta e non entri aria dall’esterno
  6. Espirare in modo da espellere qualunque contaminante già inspirato

Sebbene ogni viso possa avere fisionomia differente, ogni maschera antigas ha una misura, tipicamente piccola, media o grande, in modo da potersi adattare a ogni esigenza. Le bardature di chiusura sono tuttavia sempre regolabili, cosicché sia possibile indossare il prodotto in modo confortevole e perfettamente aderente alla faccia.

Prima dell’uso in ambienti contaminati, comunque, per capire come indossare le maschere antigas, è sempre bene testarle preventivamente più volte in atmosfere sicure. In questo modo, nel momento in cui risulta necessario indossare rapidamente il dispositivo, sarà più semplice e veloce trovare la tensione di chiusura adeguata.

Manutenzione e pulizia

In ultimo, una volta individuata la maschera antigas che meglio si conforma alle personali esigenze di impiego, è importante comprendere come quest’ultima può essere mantenuta sempre funzionale e sicura, considerando come, per sua stessa natura, è un oggetto esposto a sostanze nocive e potenzialmente usuranti.

Anche le migliori maschere antigas, infatti, necessitano di un’accurata manutenzione, tanto per ciò che concerne il mantenimento del suo scopo, ovvero proteggere la salute dell’operatore, quanto dal punto di vista dell’igiene. È bene specificare come sui manuali di uso di ogni prodotto sia sempre riportato ogni consiglio o prescrizione utile in merito.

In linea generica, comunque, dopo ogni utilizzo in atmosfere contaminate le maschere gas dovranno essere pulite con cura, rimuovendo però prima i filtri, i quali non dovranno essere lavati per impedire il rilascio delle sostanze trattenute. La loro sostituzione dovrà avvenire in accordo con le ore di utilizzo e le istruzioni dei produttori.

A seconda delle istruzioni riportate sui manuali d’utilizzo talvolta, di solito per i casi nei quali la maschera antigas viene adoperata giornalmente e in atmosfere particolarmente contaminate, può sussistere la prescrizione di provvedere con frequenza semestrale o annuale a far eseguire, da professionisti o laboratori incaricati, manutenzioni specifiche come

  1. Prove di tenuta in pressione
  2. Verifiche di tenuta delle valvole
  3. Disinfezione o sanificazione profonda
  4. Sostituzione delle membrane interne delle valvole

A prescindere da tali trattamenti peculiari, tuttavia, la maggior parte delle ordinarie operazioni di pulizia riguardanti la maschera a gas possono essere svolte in casa dall’utente. Occorre tenere presente che, per una manutenzione accurata, quando possibile, è preferibile prima di tutto smontare il sistema di cinghie o la bardatura di aggancio.

La pulizia della visiera della maschera antigas prevede semplicemente l’impiego di acqua tiepida corrente e sapone neutro, purché quest’ultimo non contenga elementi oleosi, grassi o cere. Il resto della struttura, invece, si potrà igienizzare mediante immersione sempre in acqua tiepida, non più calda di 50 °C, e sapone, e strofinando con una spazzola morbida.

È consigliabile non lasciare il prodotto troppo tempo in ammollo, limitandosi al periodo necessario alla pulizia, per poi risciacquare e lasciar asciugare in un luogo ventilato, preferibilmente non a contatto diretto con i raggi del sole. È fondamentale evitare solventi, sgrassanti, benzina, prodotti aggressivi o processi di sterilizzazione.

Eventuali residui grassi possono essere rimossi con alcool isopropilico

Qualora si intendesse disinfettare la maschera antigas, magari in seguito al contatto con fluidi biologici di sorta, è possibile adoperare soluzioni a base di ipoclorito di sodio, cioè la classica candeggina. In tal caso, però, questa dovrà essere diluita secondo proporzioni indicative di 250 o 300 ml in 4 o 5 litri di acqua seguendo poi le medesime indicazioni del lavaggio semplice.

Infine, è bene tenere a mente come, quando non utilizzata, la maschera antigas debba essere stoccata al riparo da atmosfere contaminate, ambienti molto umidi e da sbalzi eccessivi di temperatura. In linea generale si dovrà pure evitare il contatto con agenti corrosivi, oltre che l’esposizione diretta al sole.

Recensioni delle migliori maschere antigas

1. Nasum M101

Molto comoda e pratica da usare per merito principalmente della struttura morbida e adattabile, Nasum M101 è un tipo di maschera antigas utilizzabile per proteggere con efficacia l’operatore durante quelle tipiche lavorazioni del fai da te che producono polveri e residui potenzialmente pericolosi.

Nasum M101

Il prodotto migliore in assoluto

Nasum M101

(4.2)

Offerta: 24,99 Prezzo: 29,99 Sconto: 5,00 (17%) *

Con una struttura realizzata in morbido ed elastico silicone alimentare, Nasum M101 è un dispositivo a semimaschera ideale per svariate applicazioni operative, amatoriali e non. Il materiale si adatta bene alla pelle del viso, non produce ristagni umidi o calore e garantisce un grado di tenuta ottimale, senza tuttavia ostacolare la respirazione.

Quest’ultima è al contrario favorita dalle valvole collegate a filtri a 3 strati inclusi, i quali assicurano il filtraggio superiore al 99% delle particelle e delle esalazioni prodotte da vapori organici e gas come benzene, anilina e simili. La maschera antigas è quindi adatta ai più comuni usi amatoriali, poiché, peraltro, non intralcia il campo visivo.

Nel complesso, il peso, comprensivo dei 2 filtri montati, è inferiore ai 400 g e la struttura è anche molto semplice da indossare. Le cinghie di tenuta, infatti, in modo similare al ponte nasale, sono regolabili con estrema facilità, così da potersi adattare senza alcun problema a qualunque tipo di fisionomia facciale.

2. 3M 6800

Grazie al design studiato per rivelarsi tanto confortevole quanto sicuro anche nelle situazioni più critiche, 3M 6800 si configura come una maschera antigas di alto livello, versatile e comoda da adoperare ma anche in grado di offrire elevati gradi di schermatura nei confronti di contaminazioni di vario genere.

3M 6800

Il prodotto migliore in assoluto

3M 6800

(4.2)

Offerta: 129,98 Prezzo: 32,50 Sconto: 32,50 (100%) *

Anche a fronte di una struttura voluminosa con un peso di circa 400 g, 3M 6800 può essere adattata a differenti contesti, dato l’attacco a baionetta che consente il collegamento a filtri specifici per sostanze di diversa natura. La bardatura a 4 cinghie, inoltre, ne certifica la comoda indossabilità e ampie possibilità di regolazione.

Il design di questa maschera antigas a pieno viso è ben bilanciato, garantendo il comfort durante le fasi di utilizzo, anche per merito della realizzazione in silicone e materiale elastomerico, morbido e ipoallergenico, ma ad alta tenuta sulla pelle. La visiera, invece, è in policarbonato antigraffio e resistente agli urti, come da normativa UNI EN 166:2004.

Nel contempo, la visibilità non risulta compromessa, così come la respirazione, adeguatamente coadiuvata dalle valvole costruite secondo il sistema Cool Flow. Quest’ultimo assicura bassa resistenza a inspirazione ed espirazione, oltre a favorire un ideale e abbondante ricircolo interno, il quale determina un accumulo minore di calore, sudore e umidità.

3. 3M 6002

Ideale per chi si cimenta con discreta frequenza nell’esecuzione di lavorazioni di diverso tipo, la maschera antigas 3M 6002 può essere utilizzata senza problemi anche per sessioni operative di lunga durata, poiché la sua struttura risulta poco ingombrante, semplice da indossare e particolarmente leggera.

3M 6002

Il prodotto migliore in assoluto

3M 6002

(4.2)

Offerta: 70,32 Prezzo: 17,58 Sconto: 17,58 (100%) *

Realizzata appositamente per venire incontro con efficacia ad amatori o professionisti spesso impegnati in opere di verniciatura a spruzzo e simili, 3M 6002 offre in dotazione 2 filtri adatti a tale uso. Questi ultimi, infatti, combinano la protezione di classe 2 da sostanze del gruppo A e P, vale a dire polveri e vapori organici di solventi, adesivi e prodotti detergenti.

Chiaramente, qualora fosse necessario soddisfare esigenze diverse, gli elementi filtranti sono sostituibili con facilità per mezzo del metodo di attacco rapido a baionetta. È da segnalare inoltre come la resistenza alla respirazione sia molto bassa, a fronte della presenza delle doppie valvole monodirezionali atte a garantire migliore respirabilità.

La conformazione costruttiva di questa maschera antigas è di tipo a semimaschera, con una comoda bardatura nucale, regolabile in base alla conformazione facciale e del cranio. Ciò rende possibile l’impiego del dispositivo anche per molte ore consecutive, dal momento che il peso complessivo è estremamente ridotto, pari ad appena 108 g.

4. 3M 6200

Progettata in modo da rivelarsi versatile e confortevole in qualunque frangente, una maschera antigas come 3M 6200 è adatta a diversi contesti, considerando la conformazione a basso profilo ben bilanciata, che garantisce minore resistenza alla respirazione e non intralcia il campo visivo dell’utente.

3M 6200

Il prodotto migliore in assoluto

3M 6200

(4.2)

Offerta: 23,99 Prezzo: 6,00 Sconto: 6,00 (100%) *

Particolarmente comoda da indossare anche per lunghi periodi, 3M 6200 è un modello facile da adattare a differenti esigenze. Anche l’indossabilità si rivela ottima, poiché rapida da regolare ma efficace, essendo costituita da un’imbracatura per la testa con supporto, adatta a garantire la tenuta ideale sul viso, e da una fascia per il collo.

La configurazione a semimaschera ha un profilo basso per garantire l’ampiezza del campo visivo e pesa solamente 250 g. La struttura in sé è inoltre molto ben bilanciata, per merito dei 2 attacchi laterali a baionetta a cui collegare i terminali di filtraggio, da acquistare a parte. Questi sono chiaramente connessi alle valvole deputate a facilitare la respirazione.

Tali caratteristiche designano questa maschera antigas come un buon prodotto utilizzabile pure per le sessioni di lavoro mediamente più lunghe, tenendo inoltre presente il materiale elastomerico che compone la struttura. Quest’ultimo è infatti morbido e confortevole, fattorie che assicura in ogni occasione elevati gradi di comodità e sicurezza.

Opinioni finali

La salvaguardia della propria salute è senza dubbio una priorità assoluta, pertanto, soprattutto a livello lavorativo ma non solo, è fondamentale dotarsi di adeguati dispositivi di protezione. Tra questi vi è la maschera antigas, ma, per capire quale scegliere e dotarsi del migliore modello in base alle proprie necessità, è indispensabile vagliare un’ampia gamma di offerte.

Tra le fasce di prezzo più abbordabili è spesso possibile trovare prodotti molto efficaci, utilizzabili in modo abbastanza versatile e acquistabili senza problemi anche in assenza di sconti. È questo il caso di Nasum M101, progettata proprio per offrire un miglior equilibrio tra comfort di utilizzo, dispendio economico ed efficacia protettiva.

Nel caso in cui le necessità operative imponessero invece di adoperare migliori standard, nell’ottica di affrontare quotidianamente situazioni più impegnative o ad alto rischio, 3M 6800 è un’alternativa di ottima qualità. Il costo di acquisto è adeguato agli alti livelli di tutela garantiti e potrebbe rivelarsi ancora più interessante in seguito all’applicazione di uno sconto.

Se l’ambito di impiego è di tipo amatoriale, ma richiede un prodotto indossabile con facilità anche per svariate ore, magari per svolgere lunghe lavorazioni di verniciatura o simili, 3M 6002 può rivelarsi un’interessante offerta. Il rapporto qualità prezzo è davvero conveniente e ben si adatta a situazioni operative di vario tipo.

Infine, ritornando a considerare apparecchiature di buon livello, ma vendute a prezzi particolarmente allettanti, vale di certo la pena prendere in considerazione 3M 6200. Molto confortevole e versatile, soprattutto per via delle peculiarità costruttive, è anch’essa utilizzabile con efficacia all’interno di svariati frangenti, sia a livello professionale che amatoriale.

Quale maschera antigas scegliere? Classifica (Top 4)

Prodotto Offerta Sconto Voto
Nasum M101 Nasum M101 24,99 € 29,99 * 5,00 € (17%) (4.2)
3M 6800 3M 6800 129,98 € 32,50 * 32,50 € (100%) (4.2)
3M 6002 3M 6002 70,32 € 17,58 * 17,58 € (100%) (4.2)
3M 6200 3M 6200 23,99 € 6,00 * 6,00 € (100%) (4.2)

Domande frequenti

È compatibile con altri DPI?

Le maschere antigas a pieno viso sono quasi sempre compatibili con tappi, cuffie auricolari e caschetti mentre le semimaschere possono essere utilizzate in concomitanza anche con occhiali protettivi o schermi per saldatura.

La dotazione iniziale include sempre i filtri?

Non sempre. Qualche maschera antigas è venduta completa di filtri, generalmente di tipo A o P, mentre in altri casi è necessario acquistare a parte elementi filtranti adatti alle sostanze con le quali si verrà in contatto.

Sono efficaci contro batteri o virus?

L’efficacia contro agenti biologici non è valutabile in modo universale, ma, in linea generale, i filtri adatti a tali occasioni sono quelli inseriti nella classificazione FFP, ovvero filtranti facciali per particelle, e di classe 2 o 3.

Come va smaltito il filtro esausto?

Un filtro per maschere antigas che abbia esaurito la sua efficacia va smaltito in base al tipo di sostanza filtrata, ma, in linea di principio, è da smaltire imbustato e sigillato tra i rifiuti misti oppure speciali.

Cosa indica la sigla CBRN?

L’acronimo CBRN identifica un tipo di maschera antigas, normalmente adoperata in particolari contesti professionali, in grado di tutelare l’utilizzatore da rischi chimici, biologici, radioattivi e nucleari.

Qual è la scadenza del filtro?

Un filtro sigillato, quindi inutilizzato, ha una scadenza variabile da 5 a 10 anni, mentre il suo esaurimento in fase di utilizzo è da valutare a seconda delle concentrazioni di esalazioni da filtrare. Ogni prodotto, comunque, riporta chiaramente la data di scadenza sulla confezione.

È indossabile se si porta la barba?

In teoria sì, sebbene sia da tenere in conto la possibilità che la barba ostacoli la tenuta della maschera antigas e la sua capacità sigillante.

In che modo vanno conservati i filtri?

Gli elementi filtranti per la maschera antigas devono essere conservati all’interno della loro custodia sigillata fino all’utilizzo, preferibilmente in locali asciutti a temperatura ambiente, non esposti a sbalzi termici eccessivi o ai raggi diretti del sole.