Migliore mandolina del 2024

Utilità e caratteristiche

Nell’ampia varietà di attrezzi da cucina spicca per la sua utilità la mandolina tagliaverdure, uno strumento indispensabile che dovrebbe essere presente in ogni casa, grazie alla quale si sarà in grado di affettare e tagliare in men che non si dica verdure, ortaggi e frutta. Spesso desideriamo preparare delle pietanze a base di questi ingredienti ma siamo scoraggiati dai lunghi tempi necessari ad affettare sottilmente numerose melenzane, zucchine e patate, soprattutto se cuciniamo per tutta la famiglia. Grazie a questo sistema di taglio la preparazione di tali ingredienti diventa facile e veloce.

La sua funzione è proprio quella di rendere maggiormente rapide le tempistiche richieste ad affettare svariate tipologie di alimenti, semplificando un’operazione altrimenti complessa da realizzare a mano, ovvero quella di riuscire a creare fettine di spessore omogeneo per realizzare una cottura perfetta e uniforme. Il particolare nome di questo utensile da cucina ricorda quello dello strumento musicale, in effetti la sua semplice struttura lo ricorda vagamente. Nello specifico, la forma della mandolina per verdure è quasi sempre rettangolare, con una superficie superiore dotata di scanalature, che riportano alla mente l’immagine delle corde musicali.

Esistono in commercio anche modelli a manovella o elettrici, rapidi e pratici ma più dispendiosi e ingombranti

Le melodie che scaturiscono dal mandolino cucina sono perfette chips di patate, fantasie di colorate carote a julienne, simpatici bastoncini di zucchine e molto altro ancora, frutto della nostra fantasia in cucina. La prima importante distinzione da operare quando si vuole scegliere il giusto prodotto è capire se necessitiamo di un attrezzo domestico o di uno professionale, in base al nostro livello di esperienza e all’utilizzo che ne faremo. La mandolina professionale richiede una maggiore manualità ed esperienza oltre a un maggiore investimento economico. Risulta principalmente adatta a chi ne farà un uso quotidiano, molto intenso e per la preparazione di grandi quantità di alimenti.

Per le classiche preparazioni domestiche e la cucina di tutti i giorni, invece, è possibile orientarsi verso una mandolina da cucina, più intuitiva, semplice da utilizzare e anche generalmente meno voluminosa delle altre. Inoltre, è più facile da lavare e da conservare quando non viene utilizzata. All’interno di questa categoria sono disponibili sul mercato diversi modelli, che si distinguono per materiali, dimensioni e funzionalità, i quali sono in grado di accontentare le esigenze e le tasche di tutti gli appassionati di cucina, sia che si tratti di principianti alle prime armi sia di cuochi esperti.

Struttura e componenti

L’estetica della mandolina varia in base al modello, dai più semplici caratterizzati da materiali plastici dai colori sgargianti, ai design più seriosi e robusti tipici della mandolina professionale caratterizzati da strutture in brillante acciaio inossidabile. La forma è rettangolare, con linee squadrate o leggermente arrotondate, in alcuni rari casi può presentare una forma rotonda. Le dimensioni sono in media 10 x 40 x 15 cm che, nel caso di una mandolina professionale, aumentano fino a superare i 50 cm di lunghezza e i 2,5 Kg di peso, contro quello più esiguo e contenuto di circa 1 o 1,2 kg nel caso di un modello ad uso prettamente domestico.

A prescindere da quale tipologia si deciderà di acquistare ci sono degli elementi comuni e sempre presenti che rappresentano la struttura fondamentale dell’utensile. Si tratta dalla base rettangolare, al centro della quale è posizionata l’affilata lama e il componente salvadita, indispensabile per proteggere da tagli accidentali. La base può essere realizzata in acciaio inossidabile oppure in plastica più o meno resistente, una mandolina in acciaio assicura maggiore resistenza e durabilità, quella in plastica è più leggera ed economica ma molto meno durevole. Le lame sono anch’esse in acciaio inox mentre il salvadita è in plastica. Tra gli elementi che possono variare tra un modello e l’altro troviamo:

• Manico o impugnatura
• Rialzo posteriore e anteriore
• Distanziatore lame
• Contenitore di raccolta
• Fessure per incastro
• Supporti antiscivolo

In alcuni casi troviamo un’impugnatura ergonomica posizionata nella parte superiore della base, che consente di mantenere salda la presa sull’attrezzo mentre lo si utilizza. Può essere costituita da una vera e propria maniglia oppure da un manico unico centrale, talvolta rivestito in gomma o con grip antiscivolo in rilievo. Un’altra dotazione frequente è la presenza di uno o due rialzi, o piedini, uno anteriore e l’altro posteriore i quali agevolano il movimento della mano e allo stesso tempo creano lo spazio sotto le lame per la raccolta dell’alimento affettato.

Il rialzo più elevato mantiene l’efficace posizione “in discesa” che agevola l’operazione di taglio

Anche nei modelli più semplici ed essenziali spesso troviamo una manopola laterale che regola il distanziatore delle lame, un sistema molto semplice grazie al quale ruotando la ghiera la lama si allontana dalla sua base, ottenendo uno spessore più ampio della fetta. Sulla mandolina regolabile lo spessore standard è di 2 mm, con una possibilità di variazione da 1 a 6 mm, raggiungendo i 9 mm nella mandolina affettaverdure professionale. Per la raccolta degli alimenti tagliati, talvolta, è accessoriata da una vaschetta o contenitore da agganciare alla struttura.

Sulla base, nella maggior parte dei casi, troviamo delle fessure per incastrare lo strumento su un qualsiasi tipo di recipiente o pentola. Questo dettaglio assicura maggiore sicurezza per l’utilizzatore, evitando che la mandolina cucina possa spostarsi improvvisamente, e permette di far cadere direttamente nella ciotola le verdure, nel momento in cui vengono tagliate. Sempre per mantenere ben ferma la struttura, spesso troviamo dei piedini o delle strisce di gomma antiscivolo, che in base al modello possono essere posizionate sotto i rialzi o direttamente sulla base.

Tipologie di lame

Merita un’attenzione particolare nella scelta della mandolina migliore il componente della lama, poiché possiamo trovarci di fronte a diverse possibilità quando scegliamo il prodotto giusto per noi. Il materiale di composizione è generalmente l’acciaio inox tuttavia in alcuni modelli più recenti troviamo una lastra in ceramica. Tale soluzione, sebbene più delicata da manutenere, rimane sempre affilata e si rivela incredibilmente utile per rallentare l’ossidazione di frutta e ortaggi. Questi, non entrando a contatto con il metallo, non tenderanno ad annerirsi o quantomeno lo faranno in tempi decisamente più lunghi, consentendo di mantenere vivido e inalterato a lungo il loro colore.

Le lame possono essere singole o doppie, caratterizzate da un profilo liscio o seghettato, adatte dunque anche per gli alimenti dalla consistenza più morbida e tendenzialmente acquosa come ad esempio i pomodori o le melenzane mature. Una delle caratteristiche peculiari da valutare è la loro posizione, poiché è possibile trovare 3 possibili opzioni, la cui differenza non riguarda la forma della fetta che ne risulta, ma piuttosto influisce sulla forza da esercitare in base alla consistenza dell’alimento da affettare.

La larghezza della superficie di scorrimento non è standard ma variabile, e può andare dai 2 cm fino a 6 cm nei modelli domestici, fino a raggiungere anche i 12 cm nelle mandoline professionali. Possiamo trovarci di fronte a lame fisse oppure intercambiabili. Nel primo caso non è possibile sostituirle e offrono un’unica tipologia di taglio, quello a fette. Nel secondo caso, invece, il prodotto è equipaggiato con diverse lastre in grado di tagliare gli ingredienti in diverse forme e in alcuni casi è possibile altresì regolarne lo spessore specifico.

Per rifare il filo alle lame lisce si potrà usare una pietra per affilare, inclinando la lama di 20° e protraendo l’operazione per circa 5 minuti

Si tratta di un attrezzo per sua natura molto intuitivo, maneggevole e pratico, quindi se non avete mai utilizzato una affettatrice mandolino e non sapete come si usa, non avrete difficoltà a imparare velocemente il suo corretto funzionamento. Sono sufficienti solo alcuni tentativi affinché il suo impiego diventi semplice e automatico, a quel punto non se ne potrà più fare a meno. Il procedimento su come usare la mandolina richiede pochi e semplici passaggi:

1. Lavare e pulire accuratamente gli alimenti da affettare
2. Regolare lo spessore desiderato tramite la manopola
3. Fissare il tagliaverdure su recipiente o piano stabile
4. Infilzare l’ortaggio o il frutto nei dentini del salvadita
5. Con una mano impugnare l’utensile tenendolo fermo
6. Con l’altra mano far scorrere l’alimento sulla parte tagliente
7. Ripetere il procedimento fino a ottenere la quantità desiderata

Mentre si procede ad affettare verrà in automatico aumentare la velocità e alla fine è molto probabile che, utilizzando la protezione per la mano, non si riesca ad affettare tutto l’alimento fino all’ultima parte, in questo caso è importante non cedere alla tentazione di affettare senza protezione ma tagliare piuttosto manualmente fino alla fine, oppure conservare tutti i ritagli per preparare un ottimo brodo vegetale da usare in mille modi diversi per le preparazioni. Si potranno affettare ortaggi consistenti come patate e carote o diverse verdure come melenzane, cipolla, peperoni e zucchine e anche creare sottili fettine di frutta, come mele, agrumi, kiwi e molto altro.

Formati ottenuti e preparazioni

Possedere un accessorio da cucina utile e versatile come la mandolina affettaverdure ci offre una serie di numerosi vantaggi che facilitano le quotidiane preparazioni. Il primo fra tutti è senza dubbio la riduzione dei tempi necessari a mondare le verdure, le quali sono fondamentali per la nostra salute ma possono richiedere lunghe tempistiche necessarie a prepararle. Scegliendo un modello equipaggiato con diverse lame ampliamo notevolmente le nostre possibilità d’utilizzo, poiché avremo a disposizione numerose opzioni tra cui scegliere, ottenendo

• Fette tonde
• Bastoncini
• Cubetti
• Sezioni Ondulate
• Stick

Il risultato saranno sezioni di alimenti tutte perfettamente identiche, di uno spessore che è possibile stabilire di volta in volta per ogni pietanza. In tal modo otterremo una cottura uniforme, in cui non avremo parti più sottili che si bruciano e altre, doppie, che rimangono crude. Inoltre, affettare tali sane materie prime in modo più creativo permette di realizzare tante simpatiche creazioni per invogliare al consumo di frutta e verdura anche i bambini, proponendo loro colorati fiorellini con fettine di carote, un simpatico bruco formato da fette di cetriolo e pomodoro oppure dando vita ad allegri animaletti realizzati con pezzetti di mele, kiwi e pesche.

In alcuni modelli è incluso l’inserto per grattugiare formaggi, spezie o cioccolato

Integrare frutta, ortaggi e verdura nell’alimentazione quotidiana influisce positivamente sulla salute del nostro organismo e quello dei più piccoli, i quali di solito preferiscono pietanze più saporite e golose rispetto ad alimenti più salutari. In tal modo sarà più facile per tutta la famiglia seguire con regolarità stili alimentari maggiormente sani e nutrienti. Inoltre, rappresenta un validissimo aiuto anche per chi preferisce seguire un’alimentazione vegetariana o vegana.

È divertente dare libero spazio alla fantasia, realizzando tante gustose ricette di verdure che, se acquistate di stagione, permettono di risparmiare anche sulla spesa settimanale. Tutto questo in poco tempo e senza sforzo dato la facilità di utilizzo di questo sistema per affettare. Nessun complicato attrezzo da montare, ma un unico versatile strumento alla portata di tutti, disponibile in tante e diverse versioni per rispondere ad ogni tipo di esigenza. La mandolina acciaio o in plastica non necessità di elettricità e può essere usata in qualunque situazione, è poco ingombrante tanto da poter essere riposta anche in un cassetto e infine, si pulisce facilmente.

Sicurezza di utilizzo

Affrontare l’argomento sicurezza per questo prodotto significa analizzare due punti di vista differenti. Il primo è quello della sicurezza d’uso, in cui gioca un ruolo fondamentale l’attenzione dell’utilizzatore. La mandolina in cucina può rappresentare un validissimo aiuto per la preparazione delle nostre pietanze preferite ma essendo caratterizzata da una lama estremamente affilata, richiede sempre l’impiego dei sistemi di protezione previsti dalla casa produttrice. La semplicità dello strumento potrebbe indurre, erroneamente, il consumatore ad utilizzarlo con poca attenzione.

Il primo indispensabile strumento da utilizzare è il salvadita, un accessorio dalla particolare forma a cappello, una sorta di maniglia da impugnare con la mano, che dalla parte opposta presenta dei dentini, o punte, in cui vanno infilzati gli alimenti che si desidera affettare. Alcuni modelli di fascia superiore presentano una sorta di carrello fissato sulla lastra affettaverdure in cui inserire l’alimento posto nel salvadita, per accompagnare e facilitare lo scorrimento sulla lama. Talvolta nelle confezioni è possibile trovare anche uno speciale guanto antitaglio, in grado di proteggere completamente la mano dalle lame.

Per una presa salda, impugnare sempre manico, carrello e salvadita con le mani perfettamente pulite e asciutte

Il secondo fondamentale aspetto riguardante la sicurezza della mandolina è relativo all’azienda produttrice, in merito alla scelta dei materiali di composizione. Come tutti gli attrezzi da cucina, che entrano in contatto con gli alimenti che andremo a ingerire, è importante che i componenti siano costituiti da materiali non tossici. In particolare occorre valutare che il prodotto sia BPA free, ossia privo di Bisfenolo A, una sostanza di tipo organico rilasciata da alcune plastiche, i cui rischi sono stati dimostrati da diversi studi scientifici e che l’UE ha completamente vietato per alcuni prodotti.

Inoltre, materiali di qualità come la plastica ABS o il polipropilene PP sono considerati sicuri per la salute e permettono di realizzare attrezzi da cucina leggeri ma dotati di buona durezza e solidità. Si tratta di componenti robusti, durevoli e resistenti a

1. Sollecitazioni termiche
2. Deformazioni
3. Processi di corrosione

Se le sollecitazioni termiche potrebbero essere dovute alla vicinanza con elementi molto caldi capaci di far dilatare il filo delle lame riducendone l’efficienza, causando deformazioni temporanee o permanenti, la corrosione potrebbe invece danneggiarlo irreparabilmente a causa del contatto ripetuto con alimenti organici più acidi, come ad esempio agrumi o pomodori. Per tale ragione materiali come ceramica o acciaio inox e plastiche idonee all’uso alimentare sono scelti al fine di ottenere un risultato efficace nel lungo periodo, riducendo eventuali rischi per i consumatori e facendo perdurare la mandolina a lungo nel tempo.

Il successo di questo valido aiuto in cucina non conosce confini, infatti, è diffuso in ogni parte del mondo. In particolare, ci sono numerose aziende statunitensi che lo producono e commercializzano a livello internazionale, per tale motivo può capitare di incorrere nella sigla di certificazione FDA. Si tratta del Food and Drug Administration, un ente di controllo del Dipartimento della Salute americano che vigila sui prodotti alimentari e tutto ciò che con essi entra in contatto. La conformità FDA garantisce che il prodotto non contiene materiali o sostanze nocive per la nostra salute.

Detersione e cura

La pulizia della mandolina per affettare è un procedimento semplice che tuttavia richiede alcuni accorgimenti. Se ne utilizziamo una realizzata in acciaio inox, potrà essere lavata comodamente in lavastoviglie senza rischi di danneggiamento, così come le lame se sono in acciaio inox e removibili. Al contrario se le lame sono in acciaio ma sono fisse la pulizia dovrà essere effettuata a mano, sotto il getto dell’acqua corrente. È importante fare attenzione, anche durante la pulizia, alle lame particolarmente affilate quindi è consigliato utilizzare una spazzolina a setole dure per pulirle senza toccarle con la mano.

Le fette ottenute con questo accessorio possono essere introdotte direttamente in un essiccatore

È frequente che, in seguito all’utilizzo, possano incastrarsi piccoli residui di alimento negli angoli della struttura, i quali possono passare inosservati soprattutto nel caso del lavaggio a mano. Il ristagno di particelle di alimenti non eliminate può creare muffe o batteri e, non da ultimo, causare un progressivo deterioramento. Se utilizziamo un attrezzo affettaverdure in plastica è necessario tenere presente che questa, soprattutto se di scarsa qualità, tende a tingersi a causa dei naturali pigmenti contenuti nelle verdure o nella frutta che andremo ad affettare.

Per tale motivo è fondamentale non ammollare e lavare il più presto possibile l’utensile affettaverdure dopo averlo utilizzato ed altrettanto importante è asciugarlo velocemente per evitare che l’acqua o l’umidità stagnanti possano arrugginire le lame. Componenti smontabili facilitano queste procedure di pulizia ma in ogni caso si tratta di semplici e rapidi accorgimenti. Se notiamo una perdita di efficacia nel taglio e si tratta di lame intercambiabili, può essere utile farle affilare nuovamente. Operare una corretta manutenzione del nostro utensile consente di aumentarne la durabilità nel tempo.