Migliore levigatrice orbitale del 2024

Migliore levigatrice orbitale del 2024

Potente, versatile, adatta a rimuovere imperfezioni da diverse superfici e materiali, una levigatrice orbitale come Bosch PSM 200 AE farà la felicità di tutti gli amanti del fai da te. Particolarmente adatta per il legno, ma all'occorrenza in grado di levigare anche materiali molto più resistenti, una macchina del genere risulta fondamentale per fare fronte a tutte quelle necessità di chi si impegna con frequenza in vari progetti costruttivi.

Confronto delle levigatrici orbitali migliori

Bosch PSM 200 AES

Il modello più venduto

Bosch PSM 200 AES

(4)

Offerta: 110,00 € Prezzo: 27,50 Sconto: 27,50 (100%) *

  • Impugnatura rivestita in gomma soft grip
  • Adatta per levigare anche ampie superfici
  • Motore potente e prestante da ben 200 W

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Makita BO3711

Il prodotto migliore in assoluto

Makita BO3711

(4.7)

Offerta: 98,90 € Prezzo: 104,22 Sconto: 5,32 (5%) *

  • Velocità variabile, da 4000 a 11000 orbite al minuto
  • Già dotata di una pratica graffetta ferma carta
  • Possiede motore monofase con doppio isolamento

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Bosch PSM 80 A

Miglior rapporto qualità e prezzo

Bosch PSM 80 A

(4.5)

Offerta: 63,48 € Prezzo: 83,31 Sconto: 19,83 (24%) *

  • Può levigare una superficie di 104 cm²
  • Oscillazioni con un diametro di 1,4 mm
  • Sono inclusi in dotazione 3 fogli abrasivi

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Black+Decker KA320EKA-QS

Buona alternativa

Black+Decker KA320EKA-QS

(3.8)

Offerta: 61,94 € Prezzo: 64,25 Sconto: 2,31 (4%) *

  • Potenza operativa elevata pari a 240 W
  • Cavo di alimentazione lungo ben 2,3 m
  • Sistema di fissaggio con velcro e graffetta

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Come scegliere una levigatrice orbitale

Usi e funzionamento

Nell’ambiente domestico concernente la manutenzione, specialmente del legno, può capitare di dover rinnovare superfici rovinate e oggetti ormai usurati, come per esempio pavimenti, serramenti o mobilia. Sarà quindi indispensabile avere a portata di mano la levigatrice orbitale, così da poter rimuovere verniciature rovinate o altre irregolarità, prima di procedere con rifiniture per il restauro.

Capire come si usa la levigatrice orbitale per legno è piuttosto semplice, soprattutto perché è uno strumento molto versatile, particolarmente diffuso nell’ambito amatoriale e può essere utilizzato per lavorare materiali diversi. La scartavetratrice può infatti essere impiegata con successo per rimuovere protuberanze o imperfezioni varie e levigare superfici di diversa natura, sia a fini estetici che pratici.

Capita piuttosto sovente all’interno di tali campi manutentivi e costruttivi, infatti, di aver la necessità di smussare angoli altrimenti troppo acuminati, talvolta taglienti e quindi potenzialmente pericolosi. Nella stessa ottica, molti amanti del bricolage potrebbero avere l’esigenza di aggiustare di qualche millimetro lo spessore di alcuni elementi, tipo la porta non inquadrata bene nella sua mascherina.

In maniera similare, per hobby o per professione, spesso gli artigiani si ritrovano a dover restaurare mobilia antica, la cui superficie può essere stata rovinata dallo scorrere del tempo, dall’umidità o dall’incuria. Nella medesime casistiche può rientrare la riqualificazione estetica di parti di serramenti, interni o esterni, scrostati e corrosi dagli agenti atmosferici.

Ognuna delle suddette lavorazioni, citate ovviamente a titolo esemplificativo, presuppone che il lavoratore possa eliminare la parte superficiale e rovinata dell’oggetto in questione usando carta vetrata, per poi poter procedere a successivi interventi migliorativi. In tali casi, dunque, non si può prescindere dall’uso della levigatrice orbitale migliore, o carteggiatrice.

Materiali Interventi Utenza
Legno L’ambito d’uso più classico, per scrostare vecchi strati protettivi, rifinire costruzioni o ridare lucentezza a pavimenti in parquet e altri oggetti Tipicamente amatori e hobbysti di sorta, ma anche restauratori e artigiani
Rivestimenti ceramici Rimessa a nuovo di piastrelle molto rovinate, oppure pulizia di pavimenti e rivestimenti murali sporcati da interventi edilizi o di tinteggiatura Lavorazione di tipo prettamente casalingo, di norma conseguente a ristrutturazioni e simili
Pietre o marmo In modo similare alle piastrelle, è un’operazione che può servire a ripulire elementi rovinati Tipologia di intervento non molto diffusa, tuttavia a volte praticata nel fai da te
Murature e intonaci Scrostatura di strati di vernice vecchia e rovinata, propedeutica a nuove tinteggiature o intonacature Eseguita in ambito domestico, quasi sempre solo su superfici di piccola metratura
Metallo Rimozione di copiose manifestazioni di ruggine e ossidazioni, ad esempio da carrozzerie o altre strutture Di norma eseguita in ambito semi professionale o all’interno di officine specializzate

È dunque evidente come la levigatrice rotorbitale o orbitale possa essere impiegata con successo in molti ambiti differenti e al fine di ottenere risultati operativi di buon livello in lavorazioni richiedenti di levigare superfici aventi caratteristiche assai diverse. Va tuttavia specificato come le levigatrici orbitali vengano usate principalmente su elementi lignei, laddove possono offrire le migliori prestazioni.

Detto ciò, risulta utile spendere qualche parola su come funziona a livello pratico tale strumento, talvolta chiamato levigatore. Esso è in grado di svolgere la medesima lavorazione che un qualunque operatore può svolgere anche a mano usando un foglio di carta abrasiva, tuttavia avendo l’innegabile vantaggio di far risparmiare un cospicuo quantitativo di tempo ed energie fisiche.

La levigatrice orbitale per legno, infatti, si basa su un principio semplicissimo, vale a dire la rimozione tramite abrasione di quantità più o meno elevate di materiale. Ciò è possibile poiché la vibrazione della carta abrasiva in movimento esegue dei tagli molto sottili sulla superficie da trattare, portando quindi al distacco degli strati superficiali.

A fronte di un uso tanto semplice e intuitivo, dunque, le levigatrici orbitali professionali risultano ottime per soddisfare le necessità di chi si dedica a questo genere di interventi di manutenzione, restauro o costruzione. Va da sé che, essendo strumenti tanto facili da usare quanto versatili, risulta necessario conoscerne a fondo le peculiarità per capire quale scegliere.

Tipologie di macchinari

Fatta menzione delle numerose possibilità d’impiego, al fine di capire bene cos’è una levigatrice orbitale, è indispensabile tenere presente che di utensili simili e in grado di eseguire lavorazioni di questo genere ce ne sono molti. Ognuno di questi, però, ha delle caratteristiche diverse, le quali influenzano ovviamente le specifiche d’uso.

A seconda delle necessità, infatti, potrebbe essere spesso necessario utilizzare un determinato tipo di vibrazioni di movimento e, sebbene la levigatrice orbitale professionale sia in grado di adattarsi molto bene a diverse situazioni, è opportuno sapere quali altre tipologie esistono, per poter decidere come scegliere tra i vari modelli e, quindi, procedere a un acquisto consapevole e realmente aderente alle proprie necessità.

Nello specifico, una carteggiatrice, o scartatrice, può essere presente sul mercato nelle seguenti varianti

  • Orbitale
  • Levigatrice a nastro
  • Levigatrice rotorbitale

Le differenze fra questi modelli sono evidenti principalmente osservando la struttura costruttiva, ma essi possono differire profondamente anche per quanto riguarda le effettive modalità d’impiego in vari campi, in base alle vibrazioni di movimento generate. A prescindere da ciò, tuttavia, è bene tenere presente come la levigatrice orbitale è di solito quella preferita per uso amatoriale.

Nello specifico, infatti, la levigatrice a nastro ha come prerogativa principale quella di operare per mezzo della striscia di abrasivo ruotante su se stessa e avvolta attorno a due assi posti alle estremità dell’utensile. Questo apparecchio è indicato per operare su superfici molto estese e per rimuovere grandi quantità di materiale in modo rapido, ma non è adatto a lavori di precisione.

Al contrario le altre due tipologie possono risultare molto simili tra di loro, nonostante, all’atto pratico, esistano sostanziali differenze tra levigatrice orbitale e levigatrice rotorbitale. In primis, va menzionato il movimento impresso alla carta vetrata collegata tramite velcro alla piastra.

Le levigatrici orbitali si muovono descrivendo delle orbite al minuto, o vibrazioni, circolari di varia ampiezza, mentre nel caso della levigatrice rotorbitale la lavorazione è eseguita aggiungendo un movimento rotatorio del disco abrasivo su se stesso. Tale peculiarità rende la levigatrice rotorbitale più precisa ed efficiente, ma anche molto più difficile da utilizzare per via della vibrazione.

Entrambe sono macchine realizzate per rifinire e operare con versatilità e sono in grado di adattarsi alle dimensioni di diverse superfici, ma, scegliendo se acquistare la levigatrice orbitale o rotorbitale, è importante valutare la propria esperienza operativa, la casistica d’uso e le vibrazioni trasmesse. Le levigatrici orbitali, infatti, sono genericamente preferite per il bricolage leggero.

Alcuni modelli sono dotati di motori con soft start

Per la massima completezza, però, è possibile anche citare la possibilità di ritrovare altri modelli peculiari, come ad esempio la levigatrice palmare, talvolta chiamata mouse, per via della sua forma caratteristica. Quest’ultima, basata anch’essa su un singolo moto a vibrazioni circolari, ha impugnatura ergonomica e delle dimensioni estremamente ridotte, le quali ne consentono l’uso con una sola mano.

Oltre a un’elevata maneggevolezza, queste peculiari tipologie, montano piastre abrasive dette a delta, vale a dire aventi classica forma triangolare o allungata, tipo un ferro da stiro. Tale conformazione ne identifica un ambito di utilizzo molto specifico, cioè laddove sia necessario andare a operare su oggetti piccoli o aventi strutture irregolari o scomode da raggiungere altrimenti.

Una levigatrice orbitale palmare viene usata con successo per scrostare, o comunque intervenire seguendo una certa accuratezza, su mobilia od oggettistica dove siano presenti angoli molto stretti, adattandosi dunque molto bene anche all’ambito del modellismo, trasmettendo meno vibrazioni.

Dette specifiche rendono queste levigatrici orbitali molto comode allorquando ci si dedichi al restauro e alla riverniciatura di serramenti ed elementi correlati. Sovente detti utensili sono chiamati anche levigatrici per persiane, poiché consentono di scrostare usando carta abrasiva vernici vecchie dagli spazi stretti dei suddetti oggetti, i quali saranno quindi poi pronti per la riverniciatura e la rimessa a nuovo.

Struttura e maneggevolezza

Ci sono diverse caratteristiche che è necessario prendere in considerazione al momento di comprare una levigatrice orbitale professionale o meno, in modo da poter essere certi di scegliere un modello avente le peculiarità più adatte alle esigenze specifiche. In tal senso, oltre a valutare i rapporti qualità prezzo, è bene fare attenzione anche alla maneggevolezza del prodotto stesso.

Nell’ottica di riuscire a prendere in esame le peculiarità strutturali con consapevolezza e avendo le giuste conoscenze tecniche, però, occorre di certo sapere nello specifico come è fatta la levigatrice orbitale. Nella stragrande maggioranza dei casi detti strumenti sono formati dalla impugnatura ergonomica posta alla sommità di un corpo macchina in plastica dura.

All’interno di detta struttura è presente un motore, il quale, per mezzo di un albero e una componentistica meccanica metallica, trasmette il moto di vibrazione e le orbite al minuto a una piastra cui sarà collegata la carta vetrata atta a svolgere l’operazione di levigatura dell’elemento su cui si sta intervenendo.

Sebbene le levigatrici orbitali abbiano di certo rivoluzionato e reso molto meno difficili e lunghi questi tipi di lavorazioni, ciò non toglie che, a seconda dell’operazioni da svolgere, possa talvolta essere necessario lavorare per molte ore. Alla luce di ciò è indispensabile sincerarsi che l’apparecchio abbia impugnatura ergonomica e sia maneggevole e confortevole da adoperare.

Minori vibrazioni consentono più elevata precisione operativa

Ciò presuppone la presenza di impugnature rivestite in gomma soft grip, grazie a cui sia possibile mantenere sempre una presa sicura, nonostante le vibrazioni. È bene specificare come qualche carteggiatrice più compatta sia ideata per essere movimentata usando una sola mano, mentre altre levigatrici orbitali più voluminose hanno doppia impugnatura ergonomica per essere usate a due mani.

Le medesime finalità riguardanti il comfort d’impiego dovranno essere tenute a mente esaminando le dimensioni dell’apparecchio. Di norma una levigatrice orbitale professionale adatta per lavori gravosi è lunga dai 30 ai 40 cm, mentre i modelli palmari, di dimensioni più ridotte e quindi meglio movimentabili, possono avere lunghezze mediamente attorno ai 25 cm.

Allo stesso modo, influisce sulla comodità d’uso anche il peso dell’apparecchio, il quale, per quanto riguarda i prodotti più voluminosi può arrivare fino a un massimo di 2 kg. Ovviamente la levigatrice orbitale legno avente un peso compreso tra 800 g e 1,5 kg sarà più semplice da maneggiare, stancando di meno le articolazioni.

Al netto delle importanti caratteristiche strutturali determinanti la facilità d’uso delle migliori levigatrici orbitali, pensando agli elementi sui quali si prevede di intervenire con maggiore frequenza, è bene valutare quale sia la forma più consona della piastra, ovvero la parte cui dovranno essere collegati i dischi abrasivi per levigatrice orbitale professionale.

Nello specifico, queste ultime possono essere di forma

  1. Rotonda
  2. Rettangolare
  3. Triangolare, o a delta

La piastra con velcro di forma rotonda è una peculiarità tipica di strumentazione molto compatta, quasi sempre di tipo palmare e da utilizzare con una sola mano. Pur non essendo indicate per svolgere levigature su superfici molto estese, queste conformazioni sono adatte a lavorare per mezzo della carta abrasiva pezzi con bordi curvilinei o rotondità di sorta.

Al contrario, le piastre rettangolari determinano maggiore efficienza, oltre alla possibilità di intervenire in meno tempo su aree anche molto ampie. Una levigatrice orbitale di questo tipo, di conseguenza, si rivela molto utile per coloro i quali ne fanno un uso intensivo, operando su oggetti voluminosi e geometrie regolari.

Se, invece, le necessità specifiche richiedono di poter usufruire di maggiore versatilità generale, la piastra con velcro triangolare, anche detta a delta o a ferro da stiro, risulta di certo più indicata, poiché si configura come via di mezzo ottimale tra la capacità di raggiungere angoli impossibili da lavorare adoperando la carta vetrata rettangolare e discreta superficie lavorabile in poco tempo.

Alimentazioni e potenze

Nel momento in cui si considera di acquistare un utensile in grado di incrementare la propria operatività, a prescindere dal campo di applicazione specifico, non sono solamente le variabili strutturali a dover essere prese in esame. Le capacità tecnologiche influenzanti le prestazioni, infatti, sono sempre fondamentali, anche per quanto riguarda la levigatrice orbitale.

Nello specifico, le levigatrici per parquet, per persiane o per qualunque tipo di operazione di restauro devono essere scelte valutando quali sono le potenzialità di lavoro offerte, filtrate in base alle proprie necessità. Questo è molto importante per non correre il rischio di comprare una levigatrice orbitale magari molto economica, ma poco prestante.

In tal senso, quindi, per avere la ragionevole certezza di dotarsi della miglior levigatrice orbitale a seconda dell’uso previsto, è necessario considerare in primis la sua modalità di alimentazione. La maggior parte dei modelli funziona per mezzo di un classico motore elettrico collegabile tramite un filo all’impianto domestico da 220 V.

È essenziale effettuare pause regolari e non levigare per molte ore consecutive

Esistono però anche altre possibilità, come ad esempio la levigatrice orbitale a batteria, quindi dotata di un accumulatore ricaricabile tramite apposite basette, normalmente in un tempo variabile dalle 3 alle 5 ore. In questi casi, uno dei fattori da valutare sarà l’autonomia, variabile da 4 a 6 ore e dipendente dall’amperaggio, di solito da 1,5 a 4 Ah.

Sebbene sia meno utilizzata e meno ricercata nel campo del classico fai da te, inoltre, è utile menzionare la possibilità di dotarsi della levigatrice orbitale ad aria. In questo caso il motore non funzionerà direttamente tramite energia elettrica, ma grazie a una specifica alimentazione pneumatica ricavata dal collegamento a un compressore.

Alimentazione Potenza Vantaggi Utilizzi
Elettrica Da un minimo di 60 a un massimo di 500 W Elevata potenza operativa, spiccata versatilità e possibilità di lavorare anche materiali più resistenti Adatta per tutti gli usi, compresi quelli semi professionali
A batteria Quasi sempre 18 V, sebbene esistano modelli da 9 e 12 V Migliore maneggevolezza generica, non necessita di reti elettriche nelle vicinanze e può essere usata facilmente anche all’aperto Gamma di usi più limitata, tuttavia spesso sufficiente per i più classici ambiti amatoriali
Ad aria compressa Variabile a seconda della pressione d’uso richiesta, di solito attorno ai 6 bar Molto leggera e facile da movimentare, meno bisognosa di manutenzione in genere Quasi sempre impiegata in ambito professionale, all’interno di officine e impianti di produzione

Per quanto, nell’ottica di fare una panoramica quanto più completa possibile su tali utensili, fosse di certo necessario menzionare alimentazioni alternative, la maggior parte delle levigatrici orbitali utilizzate in ambito amatoriale e semi professionale è di tipo elettrico. Se la levigatrice orbitale aria compressa viene impiegata in modo molto situazionale, quella a batteria risulta spesso troppo poco potente.

A fronte di ciò, quindi, sono molti gli operatori che prediligono levigatrici orbitali elettriche, i quali garantiscono un funzionamento continuo, quindi indipendente dalla capacità e della autonomia di un accumulatore, oltre a una potenza operativa sufficiente ad affrontare in maniera efficace qualunque tipo di operazione.

Di norma, la levigatrice orbitale impiegata da un amante del fai da te molto intraprendente e sempre alle prese con nuovi progetti di costruzione o manutenzione, dovrebbe avere potenza compresa tra i 100 e i 200 W, mentre una levigatrice persiane utilizzata in modo saltuario può avere anche un wattaggio inferiore a tali valori.

È chiaro che, sebbene garantiscano più elevata potenza d’impiego, le levigatrici orbitali elettriche possono risultare inevitabilmente meno maneggevoli dei modelli a batteria, soprattutto per via dell’ingombro del cavo di alimentazione. A tal proposito, sarà bene prediligere apparecchi aventi cavi lunghi almeno 2 m.

In ultimo, la prestanza della migliore levigatrice orbitale dovrà essere valutata anche in base al numero di oscillazioni od orbite al minuto prodotte, valore dipendente dalla potenza e determinante la rapidità d’esecuzione.

Sebbene alcune levigatrici orbitali consentano la preselezione di velocità variabile per adattare quest’ultima all’intervento specifico, di norma essa varia da 10000 a 30000 orbite al minuto, con diametri di oscillazione da 1,5 a 2 mm.

Abrasivi e altri accessori

Una volta valutate le caratteristiche costruttive e tecnologiche che contribuiscono a rendere efficiente e adatta alle proprie esigenze le levigatrici orbitali, è indispensabile rivolgere la propria attenzione sulla possibilità di poter usufruire di accessori atti a semplificare e rendere più confortevole l’esperienza d’uso.

Essendo un prodotto atto a rimuovere strati superficiali tramite l’abrasione, ovviamente, sarà necessario come prima cosa valutare le diverse possibilità esistenti riguardanti i dischi abrasivi per levigatrice orbitale. A titolo informativo è possibile specificare come, di norma, i fogli abrasivi siano composti da sabbie di corindone, più o meno friabile a seconda della grana.

Quest’ultimo parametro, a prescindere dal materiale con cui la carta abrasiva è realizzata, è fondamentale per poter svolgere al meglio il lavoro che si intende portare a termine. La grana, o grammatura, varia da un minimo di 40 a un massimo di 600, sebbene alcune lavorazioni particolarmente accurate richiedano l’utilizzo di fogli abrasivi aventi grammature superiori a 1000.

All’aumentare della grana diminuisce il diametro del corindone abrasivo, cosicché le operazioni più impegnative riguardanti elementi molto rovinati i quali devono essere trattati più a fondo vengano svolte applicando alle levigatrici orbitali grammature normalmente non superiori a 120. La scelta della grana, ovviamente, è demandata all’esperienza e alle esigenze dell’utente.

La grana della carta abrasiva spesso è identificata con la lettera K o P

Ciò che risulta importante è valutare come, nel momento in cui ci si dota di un set di fogli abrasivi di diversa grana, con o senza velcro, siano rispettate le forme e le dimensioni della piastra. Sarà indispensabile rispettare anche il numero e la disposizione dei fori della piastra, così come il metodo di attacco.

Quest’ultimo può essere a velcro oppure a graffette. Nel caso del velcro, risulta molto semplice la sostituzione del disco o dell’abrasivo triangolare, poiché sarà sufficiente applicare la pressione necessaria affinché esso si attacchi alla piastra. Il velcro presenta però lo svantaggio di una minore affidabilità, poiché la carta abrasiva si può staccare durante gli impieghi più gravosi.

Molte levigatrici orbitali, invece, montano delle graffette sotto la piastra, grazie alle quali è possibile collegare i fogli abrasivi altrettanto facilmente. Il foglio dovrà infatti essere fatto passare al di sotto della graffetta, la quale quando verrà rilasciata tratterrà con maggior forza l’elemento. I modelli migliori usano entrambi i sistemi di fissaggio, per ulteriore affidabilità.

Fatte le dovute considerazioni riguardanti i fogli abrasivi, dei quali molto spesso si trovano vari esemplari di diversa grammatura nella dotazione iniziale delle levigatrici orbitali, è possibile citare altri utili accessori, i quali contribuiscono a rendere il prodotto più interessante, vale a dire

  • Prolunga
  • Foracarta
  • Piastra di ricambio
  • Valigetta per il trasporto
  • Sistema di aspirazione della polvere e sacchetto

La prolunga è un elemento molto pratico, soprattutto qualora il macchinario venga utilizzato per operare in spazi stretti o comunque difficili da raggiungere, come ad esempio le fessure tra le barre orizzontali delle persiane. Tale accessorio permette di prolungare la piastra con velcro, in modo tale da permettere di infilare la carta abrasiva in ogni spazio.

Il foracarta, a onor del vero, non è un accessorio così comune, dal momento che i fogli abrasivi sono venduti già adeguatamente sagomati e forati. Esso torna però utile nel caso in cui l’utente utilizzi rotoli di tela da tagliare prima della sostituzione sulla misura della piastra triangolare con velcro e il foracarta consentirà di praticare i giusti fori per aspirazione.

Ovviamente la disposizione dei fori dipende dalla geometria e dalle peculiarità della piastra su cui i fogli abrasivi andranno montati. Oltre a quella montata sull’utensile stesso, alcune levigatrici orbitali hanno in dotazione piastre intercambiabili con velcro di forme differenti, talvolta aventi attacco rapido SDS, grazie alle quali sarà possibile usufruire di maggiore versatilità operativa.

Sebbene sia prerogativa difficile da ritrovare nei modelli più economici di fascia bassa, talvolta la levigatrice orbitale per muri e per legno viene venduta all’interno di comode valigette, quasi sempre in plastica dura, le quali consentono il trasporto e lo stoccaggio rapido, permettendo di avere a portata di mano anche abrasivi di ricambio.

In ultimo, è fondamentale che il prodotto consenta di aspirare la polvere prodotta durante la levigatura. A tale scopo, molte levigatrici orbitali, oltre a consentire l’attacco di un sistema di aspirazione, sono dotati di sacchetti i quali, collegati all’apposita bocchetta, raccolgono la polvere di risulta, richiedendo all’utente solamente lo svuotamento quando pieni.

Pulizia e sicurezza

Proprio come ogni altro utensile pensato per facilitare la vita operativa di un lavoratore, a prescindere dal fatto che egli sia un hobbysta o un professionista, anche la levigatrice orbitale deve essere mantenuta efficiente e in buone condizioni. Le giuste cure e attenzioni, infatti, ne garantiranno la durata estesa negli anni.

Fortunatamente, le levigatrici orbitali non sono affatto dispositivi particolarmente delicati, ma è comunque importante assicurarsi che ogni componente si mantenga sempre in buone condizioni per evitare inceppamenti o perdite di efficacia. In quest’ottica, dunque, più che manutenzione vera e propria, è fondamentale la pulizia accurata.

Al fine di garantire quindi al prodotto di risultare longevo, affidabile e sempre funzionale, sarà bene seguire qualche piccola indicazione al riguardo, ad esempio

  1. Stoccare in luoghi asciutti
  2. Procedere alla sostituzione di abrasivi molto usurati
  3. Controllare che i vari fori della piastra non siano occlusi
  4. Badare che le prese d’aria del motore siano sempre libere
  5. Controllare visivamente a ogni uso lo stato conservativo di cavi e accessori

Ulteriori suggerimenti possono riguardare la pulizia da effettuare ogni qualvolta la sessione lavorativa sia giunta al termine. Se presente un sacchetto di raccolta dei trucioli, quest’ultimo dovrà essere svuotato, mentre può essere utile ripulire la macchina con dell’aria compressa, in modo da evitare l’accumulo di trucioli e polveri, evitando comunque sempre liquidi di qualunque tipo.

Le operazioni di pulizia delle levigatrici orbitali, ovviamente devono avvenire ad alimentazione scollegata e, in qualsiasi frangente lavorativo, è consigliabile operare sempre con il sistema di aspirazione adeguatamente in funzione o, dove presente, il sacchetto di raccolta collegato al dispositivo.

La polvere prodotta dalla levigatura, infatti, può intralciare il percorso della levigatrice orbitale, rischiando addirittura di finire sotto la piastra o il velcro e provocare graffi sulla superficie oggetto di intervento. Inoltre copre la visuale, impedendo talvolta di avere un controllo adeguato sulla lavorazione e, quindi, aumentando il rischio di incorrere in errori operativi.

In tal senso, dunque, è importante fare pause, almeno ogni 15 minuti, e, quando possibile, lavorare in spazi aperti o quantomeno in ambienti ben arieggiati. Oltre a essere un intralcio operativo, la produzione di polveri può essere anche un ostacolo nell’ottica di lavorare in sicurezza.

La rumorosità media si aggira tra 75 e 90 dB

Le micropolveri del legno, infatti, se inalate in grandi quantità, possono creare disagi respiratori, per cui, in aggiunta a quanto già detto, sarà indispensabile intervenire muniti di mascherina protettiva. Pure guanti, occhiali, tappi auricolari e opportuno abbigliamento antinfortunistico sono altrettanto importanti quando si usano le levigatrici orbitali.

In ultimo, sempre tenendo presente il punto di vista della sicurezza, è bene spendere due parole riguardo a rumorosità e vibrazioni, le quali possono creare fastidi ad articolazioni e circolazione periferica. Sebbene i livelli di emissione sonora varino notevolmente da un modello all’altro, per contrastare problemi sarà sufficiente dotarsi delle già citate protezioni auricolari.

Di contro, per quanto riguarda le vibrazioni, anch’esse variabili a seconda del modello e del tipo di impugnatura ergonomica, sarà sufficiente assicurarsi di non usare la levigatrice orbitale per troppo tempo di seguito, effettuando frequenti pause. In linea generica, sarà comunque bene preferire una levigatrice orbitale che trasmetta vibrazioni inferiori a 3 o 4 m/s².

Recensioni delle migliori levigatrici orbitali

1. Bosch PSM 200 AES

Versatile, funzionale e pensata per lavorare angoli e superfici di medie e ampie dimensioni, Bosch PSM 200 AES è caratterizzata da una impugnatura confortevole e una struttura leggera e maneggevole. È integrata con diversi accessori e vanta una potenza che garantisce prestazioni ottimali.

Bosch PSM 200 AES

Il modello più venduto

Bosch PSM 200 AES

(4)

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Incredibilmente versatile e integrata con moltissimi accessori, Bosch PSM 200 AES è una macchina che permette di operare su qualsiasi superficie, anche le più difficili. Sarà infatti possibile raggiungere non solo gli angoli più difficili, ma anche lucidare alla perfezione superfici che non sono piane.

Estremamente semplice da utilizzare, sarà sufficiente collegarla alla corrente elettrica e impostare la velocità più adatta per ottenere prestazioni eccellenti in qualsiasi situazione. Grazie alla sua notevole potenza di 200 watt e all’efficiente sistema di riduzione delle vibrazioni, sarà possibile un utilizzo prolungato senza mai correre il rischio eventuale di surriscaldare il motore.

Il peso ridotto di soli 1,4 kg, unitamente a misure pari a 38 x 30 x 12 cm, inoltre, garantisce l’uso confortevole della levigatrice orbitale senza incorrere in un eccessivo sovraccarico articolare, a fronte di un’ottima manovrabilità. La presenza della doppia impugnatura rivestita in gomma antiscivolo consente una presa molto salda ed elevato livello di precisione in qualsivoglia circostanza.

Alta velocità operativa

Al fine di poter lavorare su tutti i tipi di materiali, ma anche di eseguire al meglio diversi livelli di levigatura, dalla fase di sgrezzamento alle rifiniture finali, Bosch PSM 200 AES offre la possibilità di impostare ben 6 diverse velocità di rotazione della piastra orbitante. Quest’ultima, infatti, può essere regolata elettronicamente a partire da 6000 oscillazioni/min e fino ad arrivare a 26000 oscillazioni/min.

Inoltre, la possibilità di scegliere la modalità di avviamento dolce farà raggiungere alla piastra la velocità desiderata in modo graduale, evitando il rischio di graffi e imprecisioni. A ciò va aggiunto un efficiente sistema di aspirazione Microfilter, che eviterà la dispersione di polvere e residui durante tutto il nostro lavoro. Inoltre, c’è la possibilità di scegliere il metodo di raccolta in base alle esigenze.

Per levigature di breve durata, o che comunque producono poca polvere, sarà sufficiente sfruttare la vaschetta di raccolta integrata con la levigatrice orbitale. Tuttavia, l’adattatore che consente l’attacco a un dispositivo di aspirazione esterno permetterà di lavorare più a lungo senza la necessità di interrompersi ogni volta che la vaschetta si riempie per svuotarla.

Doppia piastra

L’incredibile versatilità delle piastre è senza dubbio un punto di forza di Bosch PSM 200 AES. La piastra rettangolare è quella più adatta alle grandi superfici, date le sue misure di 18 x 9 cm, determinanti un’area di levigatura variabile da 104 a 164 cm². La piastra a delta aggiuntiva, invece, può essere integrata a quella rettangolare per ottenere una levigatrice orbitale molto versatile.

Inoltre, la punta a ferro da stiro di tale elemento può essere ruotata a piacimento per raggiungere comodamente anche le angolazioni più difficili, evitando all’utente di dover assumere posizioni faticose con il corpo. Oltrettutto, in questo modo, sarà possibile l’uso in modalità palmare. Le piastre in dotazione sono inoltre estremamente facili da sostituire, grazie a un attacco di tipo SDS.

In aggiunta, in dotazione nella pratica valigetta in grado di contenere tutti gli elementi e proteggerli dagli urti durante lo stoccaggio o il trasporto, si trovano altri utili accessori. In particolare, sono compresi fogli di carta abrasiva con fissaggio a microvelcro, 1 di forma rettangolare e 1 a delta, entrambi con grana da 80.

2. Makita BO3711

Altamente funzionale, efficiente e dotata di un design dinamico e moderno, la levigatrice orbitale Makita BO3711 si presta per essere utilizzata in molte circostanze diverse. Permette di aspirare le polveri tramite aspiratore e consente di lavorare superfici piane, ma anche angoli in maniera precisa.

Makita BO3711

Il prodotto migliore in assoluto

Makita BO3711

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Incredibilmente pratica e in grado di rispondere alle esigenze di ogni tipo di utente, Makita BO3711 è un concentrato di professionalità ed efficienza. Ha una struttura piuttosto discreta e leggera che misura 25,3 x 9,2 x 15,3 cm e pesa solamente 1,6 kg, il che significa che può essere utilizzata anche dagli utenti meno esperti con estrema facilità per ottenere risultati impeccabili.

Oltre a essere confortevole e semplice da maneggiare, questa levigatrice orbitale di buona qualità è anche piuttosto comoda da impugnare. Le doppie impugnature hanno una conformazione che risponde positivamente ad avanzati criteri di ergonomia e sono ricoperte da un morbido rivestimento in gomma soft grip, grazie al quale l’utensile potrà essere impiegato per lunghe sessioni lavorative.

Rimanendo sempre in tema di dati dimensionali riguardanti sia la maneggevolezza che la prestanza operativa, la base della piastra, la quale presenta una forma rettangolare, misura 9,8 x 18 cm, mentre la carta abrasiva che può essere utilizzata ha delle dimensioni di 9,3 x 22,8 cm. Ciò assicura la possibilità di levigare con rapidità anche in presenza di superfici ampie.

Buona potenza

Semplice ma completa e funzionale, Makita BO3711 risulta anche pratica e potente. Non a caso essa si presta per completare sia lavori di precisione che interventi su aree di piccole dimensioni, senza tralasciare la possibilità di trattare con efficacia e discreta velocità anche gli elementi con superfici più ampie.

Detta efficienza è determinata da un motore elettrico monofase avente una potenza di 190 watt, cioè un valore ottimo nell’ottica di soddisfare esigenze di tipo amatoriale. Questo wattaggio consente alla levigatrice orbitale di sviluppare una gamma di velocità variabile da un minimo di 400 orbite al minuto, fino ad arrivare a un massimo di 11000 orbite al minuto, con oscillazioni del diametro di 2 mm.

Facendo riferimento alla praticità d’uso, è poi possibile citare la possibilità di regolare la velocità d’azione, riuscendo così a trattare ogni tipo di superficie con la dovuta cura. Inoltre, anche sotto sforzo il motore mantiene la velocità costante, permettendo di ottenere risultati impeccabili, mentre il cavo di alimentazione da 2 m garantisce in aggiunta un buon raggio d’azione.

Doppio isolamento

Versatilità e funzionalità sono quindi caratteristiche distintive di Makita BO3711, il cui motore dispone inoltre di un doppio isolamento, consentendo l’uso dell’apparecchio anche con prese elettriche non dotate di impianto di messa a terra. Sempre valutando la praticità d’uso, va citata la graffetta per fermare la carta abrasiva e gli appoggi in alluminio che incrementano la stabilità della piastra.

Mentre questa ottima levigatrice orbitale è in azione, poi, è chiaramente possibile attivare anche l’opzione di aspirazione delle polveri per mezzo di un comodo sacchetto, oppure tramite il collegamento a un aspiratore. In questo modo si potrà mantenere la superficie di lavoro sempre perfettamente pulita e ottenere un livello di precisione superiore.

Alla luce di tutte queste peculiarità riguardanti facilità d’impiego ed efficienza, questo apparecchio si presta anche a un utilizzo frequente su molti materiali diversi, come ad esempio il classico legno, ma anche plastica e metalli. Inoltre si può adattare sia alle esigenze degli utenti più esperti che di quanti sono ancora alle prime armi con i trattamenti di levigatura.

3. Bosch PSM 80 A

Leggera, compatta e adattabile a svolgere lavori di precisione, una levigatrice orbitale come Bosch PSM 80 A è pensata per levigare e lucidare elementi piccoli e difficilmente raggiungibili. È anche integrato un sistema di aspirazione che permette di mantenere pulita la superficie di lavoro.

Bosch PSM 80 A

Miglior rapporto qualità e prezzo

Bosch PSM 80 A

(4.5)

Offerta: 63,48 Prezzo: 83,31 Sconto: 19,83 (24%) *

Piccola, discreta e funzionale, Bosch PSM 80 A è ottimale per lavori di precisione. Di piccole dimensioni, ovvero 30 x 25,5 x 12 cm, e particolarmente leggera, ha una potenza di 80 watt che consente di lavorare con efficacia su superfici piccole e medie, grazie ad una superficie di levigatura di 104 cm², e di raggiungere anche i punti più difficili con estrema semplicità.

Questa levigatrice orbitale pesa appena 898 g ed è molto comoda da utilizzare grazie a una impugnatura morbida ricoperta da un rivestimento soft grip. Nonostante le dimensioni ridotte, però, è comunque molto pratica e potente, ed è in grado di raggiungere ben 22500 orbite al minuto, ognuna dal diametro di 1,4 millimetri.

Tali dati garantiscono la possibilità di trattare anche le superfici più difficili senza difficoltà, in modo da ottenere una lucidatura impeccabile. È molto semplice da utilizzare e si adatta, quindi, con facilità anche alle esigenze degli utenti meno esperti e di quanti stanno muovendo i primi passi nel mondo del fai da te.

Ottima specifiche costruttive

La versatile funzionalità di Bosch PSM 80 A si evince anche dalla piastra di levigatura con forma a ferro da stiro, costituita da due parti: quella anteriore è girevole, mentre quella posteriore è fissa. La punta girevole risulta molto utile nell’ottica di sfruttare al meglio tutta la superficie della carta prima di doverla sostituire, così da ridurre al minimo gli sprechi e massimizzare l’efficacia.

Inoltre, la sostituzione del foglio abrasivo è immediata e semplice, per via del fissaggio effettuabile con microvelcro. Concorre all’incremento della semplicità d’uso anche il design, globalmente molto ergonomico e che contribuisce ad abbattere le vibrazioni in fase di lavoro, il quale presenta un interruttore di azionamento comodo anche per gli operatori mancini.

All’interno della confezione della levigatrice orbitale si trovano 3 fogli di carta abrasivi inclusi, con grana 80, 120 e 180, e una pratica valigetta, grazie alla quale si potrà stoccare e trasportare l’attrezzatura lavorativa senza rischiare che si danneggi. Tutte le suddette particolarità configurano un apparecchio pensato per soddisfare gli utenti più esigenti, ma allo stesso tempo i neofiti.

Pulizia operativa

Quando si utilizza una levigatrice orbitale, si finisce inevitabilmente per produrre polvere e detriti che, se dispersi nell’aria, potrebbero limitare la visuale, influendo negativamente sulla qualità del risultato finale. In tal caso, però, si può fare affidamento su un sistema di aspirazione polvere integrato Microfilter, con un efficace filtro lamellare in grado di raccogliere gran parte dei residui.

I detriti aspirati vengono raccolti all’interno del contenitore realizzato in materiale trasparente, in modo che la quantità di polveri raccolte sia facilmente visibile. Quando il livello di riempimento raggiunge il limite massimo, è possibile svuotare il contenitore con facilità: sarà possibile semplicemente rimuovere il serbatoio, aprirlo, svuotarlo e riposizionarlo al suo posto.

In alternativa, nel caso in cui si svolgano operazioni più impegnative, è possibile collegare anche un sistema di aspirazione della polvere indipendente per ottenere risultati impeccabili ed evitare di doversi interrompere per lo svuotamento. In ultima analisi, Bosch PSM 80 A è quindi l’alleata ideale per lavori di precisione e una valida scelta per tutti gli amanti del fai da te.

4. Black+Decker KA320EKA-QS

Semplice da maneggiare, pratica e funzionale, la ottima levigatrice orbitale Black+Decker KA320EKA-QS è un concentrato di potenza e professionalità. Consente di levigare superfici medio grandi con precisione e di regolare la velocità in base alle esigenze, garantendo inoltre elevate funzionalità generali.

Black+Decker KA320EKA-QS

Buona alternativa

Black+Decker KA320EKA-QS

(3.8)

Offerta: 61,94 Prezzo: 64,25 Sconto: 2,31 (4%) *

Di certo molto efficiente e professionale, Black+Decker KA320EKA-QS è lo strumento ideale per gli amanti del fai da te anche di tipologia più intensa e per quanti desiderano occuparsi personalmente di progetti, eventualmente più impegnativi, di manutenzione o costruzione in casa, senza tuttavia richiedere l’intervento di un esperto.

Pur essendo molto potente e integrata con accessori e funzionalità aggiuntive, è una levigatrice orbitale comunque semplice da utilizzare e può essere usata senza difficoltà anche dagli utenti meno esperti. Uno dei vantaggi principali è il fatto che sia maneggevole grazie alle doppie impugnature rivestite in gomma soft grip. Misura 34 x 9,8 x 42,2 cm e pesa 2,52 kg.

La superficie operativa di appoggio è notevole, grazie alla piastra integrata dal formato 9,1 x 18,9 cm, mentre la dimensione della carta abrasiva compatibile è di 9,2 x 23 cm. Risulta inoltre particolarmente sicuro l’aggancio degli elementi abrasivi, che possono essere fissati alla piastra rettangolare utilizzando un doppio sistema con velcro e graffette.

Notevole potenza

Ideale per trattare, levigare e lucidare superfici di dimensioni medio grandi e adatta anche a lavori lunghi, Black+Decker KA320EKA-QS vanta una potenza di ben 240 watt, ovvero un valore superiore alla media per strumenti di questo tipo. In virtù di ciò, è in grado di raggiungere una velocità a vuoto da 7000 a 15000 giri/min, traducibili in 14000 e 30000 oscillazioni/min.

Per la massima versatilità, la velocità può essere regolata manualmente in modo da poter trattare ogni superficie con la dovuta cura, ottenendo sempre risultati impeccabili. Il diametro delle oscillazioni è di 2 mm, con uno scostamento eccentrico aggiuntivo pari a 1 mm, il quale garantisce un ulteriore incremento della già ragguardevole area di levigatura.

Questa particolare versatilità rende tale levigatrice orbitale l’alleata ideale per affrontare lavorazioni di ogni tipo e per potare a termine con successo, rapidità ed efficacia anche i lavori più difficili. Il cavo di alimentazione lungo 2,3 m, poi, garantisce una libertà di movimento ottimale, sebbene i valori riguardanti vibrazioni e rumorosità siano pari a 9 m/s² e circa 98 dB.

5 fogli abrasivi

Tra le numerose caratteristiche che rendono Black+Decker KA320EKA-QS un valido acquisto per qualunque tipologia di utente è bene citare inoltre la dotazione accessoria, al cui interno è possibile trovare ben 5 fogli abrasivi. Ciò permetterà di cimentarsi immediatamente nei propri progetti, potendo inoltre stoccare il tutto in una pratica valigetta in plastica.

Per poter avere sempre una buona visuale sulla superficie di lavoro e per non rischiare che la polvere depositata porti a commettere degli errori durante la fase di levigatura, l’apparecchio è dotato anche di un sacchetto per la raccolta, grazie al quale i detriti provocati dalla levigatura vengono aspirati immediatamente, lasciando la base d’appoggio sempre perfettamente pulita.

A fronte delle ottime specifiche costruttive e tecniche, oltre che della dotazione accessoria, questa levigatrice orbitale è in grado di rendere semplice e rapida ogni operazione di levigatura, comprese quelle richiedenti l’utilizzo di un macchinario con elevate prestazioni, tanto per quanto riguarda la potenza effettiva che per ciò che concerne la possibilità di operare velocemente su aree ampie.

Opinioni finali

Alleata ideale per gli appassionati di fai da te, di lavori di manutenzione e piccole riparazioni in casa, la levigatrice orbitale è uno strumento molto semplice da utilizzare ma estremamente affidabile e utile. Tra i migliori utensili disponibili sul mercato, però, può essere difficile orientarsi e stabilire quale scegliere, a fronte delle numerose offerte, pertanto è fondamentale tenere bene a mente le proprie esigenze.

Prevedendo di impegnarsi in maniera frequente in impegnativi progetti di restauro e rinnovo, i quali quindi possano richiedere l'uso di macchinari piuttosto potenti e di alta qualità, nella migliore fascia medio alta dedicata al bricolage è possibile trovare la levigatrice orbitale Bosch PSM 200 AES. Questo dispositivo versatile ed efficiente è venduto a un prezzo che rappresenta un ottimo investimento.

Pur rimanendo all'interno di uno standard costruttivo altrettanto elevato, grazie al quale risulti possibile fare affidamento su ottime capacità lavorative, tuttavia abbassando un poco il dispendio economico necessario al suo acquisto, una macchina altrettanto valida è Makita BO3711. Le prestazioni certificano una buona fattura costruttiva, offerta a un costo allettante anche senza sconti.

Nel caso in cui l'ambito di utilizzo rimanga limitato a sporadici interventi, per il cui svolgimento non sia indispensabile avere a portata di mano una potenza molto elevata, Bosch PSM 80 A si configura come una levigatrice orbitale dotata di un eccellente rapporto qualità prezzo. Tenendo a mente anche la miglior maneggevolezza, appartiene a una fascia di prezzi assai interessante.

Nell'ambito del fai da te è spesso possibile imbattersi in uno sconto, ma non sempre un prezzo conveniente è sinonimo di qualità. Al contrario, Black+Decker KA320EKA-QS, nonostante possa essere acquistata con uno sforzo economico tutt'altro che proibitivo, è una levigatrice orbitale in grado di garantire elevata affidabilità, versatilità e una potenza adatta anche alle necessità degli hobbysti più esigenti.

Quale levigatrice orbitale scegliere? Classifica (Top 4)

Prodotto Offerta Sconto Voto
Bosch PSM 200 AES Bosch PSM 200 AES 110,00 € 27,50 * 27,50 € (100%) (4)
Makita BO3711 Makita BO3711 98,90 € 104,22 * 5,32 € (5%) (4.7)
Bosch PSM 80 A Bosch PSM 80 A 63,48 € 83,31 * 19,83 € (24%) (4.5)
Black+Decker KA320EKA-QS Black+Decker KA320EKA-QS 61,94 € 64,25 * 2,31 € (4%) (3.8)

Domande frequenti

In base a cosa si imposta la velocità variabile?

Utilizzando levigatrici orbitali che consentono di importare le orbite al minuto e quindi la velocità di rotazione e di levigatura, è utile considerare che rapidità più elevate sono adatte a materiali molto duri e a sgrossature, mentre lavori di precisione richiedono un più basso numero di oscillazioni.

Esistono levigatrici orbitali specifiche per persiane in legno?

No, ma qualora si rendesse necessaria la levigatura di persiane rovinate è consigliabile munirsi di una levigatrice orbitale o di una levigatrice rotorbitale piccola e maneggevole a cui sia possibile collegare una prolunga per raggiungere gli interstizi più sottili.

Per la levigatura del parquet occorre un dispositivo professionale?

Di norma sono sufficienti levigatrici orbitali per legno con piastre ampie. Per trattare superfici molto estese, esiste la possibilità di rivolgersi a specialisti che fanno uso di levigatrici orbitali professionali adatte allo scopo specifico.

Come si sostituisce la piastra?

La piastra, con o senza velcro, è suscettibile di usura e può essere spesso cambiata per venire incontro a esigenze di levigatura particolari. Ciò è possibile acquistando ricambi compatibili, quando essi non sono compresi nella dotazione iniziale, e svitando semplicemente le viti che collegano l'elemento al macchinario, oppure tramite sistema di aggancio SDS.

Quanta polvere può contenere il sacchetto?

Dipende dalle levigatrici orbitali, tuttavia, di norma, i sacchetti per aspirazione compresi non sono molto capienti e devono essere svuotati dopo circa 2 ore di utilizzo continuativo.

Sono reperibili apparecchi fissi?

Sì, esistono macchinari da banco che possono essere fissati a un piano di lavoro, tuttavia sono utilizzabili solamente per piccoli oggetti mobili e non permettono di levigare superfici come pavimenti, mobilia o altri elementi di grandi dimensioni.

Si possono usare prima della verniciatura protettiva?

Sì, molto spesso le levigatrici orbitali vengono impiegate per rimuovere vecchi strati di vernice ormai rovinata, proprio nell'ottica di ripulire la superficie e prepararla alla successiva applicazione di impregnante o simili prodotti protettivi.

Rimuove anche la colla?

Se lo strato di colla non è molto spesso sì, tuttavia collanti molto resistenti, anche se secchi, possono consumare e impastare la grana della carta abrasiva, rovinando anche la tenuta del velcro, per cui tale utilizzo è consigliato solo in presenza di esigue quantità di materiali collosi.