Confronto delle levigatrici a nastro migliori
- Preselezione della velocità di avanzamento
- Dotata di una impugnatura supplementare
- Regolazione precisa dell'elemento abrasivo
- Struttura compatta, ergonomica e leggera
- Con centramento automatico dell’abrasivo
- Facilmente collegabile ad aspiratore esterno
- Adatta anche a levigare superfici molto ampie
- Design che permette di lavorare anche i bordi
- Dotata di un pratico sacchetto per la raccolta
- Comoda impugnatura con varie posizioni
- Protezione frontale regolabile a piacere
- Prestante e affidabile motore da 850 W
Come scegliere una levigatrice a nastro
Indice
Particolarità e ambiti d’impiego
Nella sfera del bricolage, così come in quella di tipo professionale, è indispensabile avere la possibilità di intervenire con efficacia e rapidità su vari tipi di materiali diversi. Molto spesso, infatti, lavori di manutenzione, restauro e costruzione presuppongono di operare più o meno a lungo su determinati elementi, in modo da renderli idonei alla destinazione di uso prevista.
Fra i molti lavori di finitura necessari a un pezzo grezzo per poter essere successivamente impiegato nel migliore dei modi, vi è senz’altro la levigatura. Questo diffuso e imprescindibile procedimento consiste nell’asportare materiale in eccesso e nell’eliminazione di imperfezioni, le quali potrebbero pregiudicare un montaggio perfetto o la resa estetica finale dell’oggetto in questione.
Un tempo simili lavorazioni venivano eseguite manualmente, procedendo a molteplici, faticose e lunghe sessioni di utilizzo di carta vetrata. Oggi, per fortuna, il progresso tecnologico fornisce macchinari adatti all’esecuzione di simili interventi, come ad esempio la levigatrice a nastro, la quale garantisce l’ottenimento di risultati eccellenti, minimizzando sforzi fisici e tempistiche.
Nel momento in cui si valuta di acquistare un attrezzo per sgrossare il legno, tuttavia, è indispensabile capire quale scegliere a seconda delle previsioni d’impiego e delle caratteristiche del dispositivo. È bene considerare se si intende farne un uso sporadico e hobbystico, oppure molto frequente, magari addirittura intensivo o professionale. Inoltre, è importante capire con quali materiali si opererà.
Leviga con facilità anche materiali molto resistenti
La levigatrice a nastro per legno, o carteggiatrice a nastro, è progettata principalmente per iniziare a lavorare superfici grezze, idealmente per poi fare la rifinitura con altra strumentazione di precisione. Tuttavia, con un po’di pratica, le levigatrici a nastro possono risultare adatte altresì a lavori di rifinitura accurati, poiché permettono di ricavare grandi superfici lisce con risultati molto soddisfacenti.
Il funzionamento della levigatrice nastro è davvero semplice. Quest’ultima opera infatti grazie a un motore, il quale, per mezzo di un meccanismo di trasmissione, imprime il moto a due rulli paralleli, collegati tra loro grazie a cinghie e pulegge. Su tali rulli è montato il nastro abrasivo, il quale gira su se stesso, asportando di conseguenza il materiale dall’oggetto con il quale è posto a contatto.
Comprendere la levigatrice a nastro come funziona è assolutamente importante al fine di poterne definire con una certa precisione gli utilizzi. Sono infatti moltissimi i lavori in cui utensili di questo genere possono trovare una collocazione d’impiego ideale e questi possono appartenere tanto all’ambito amatoriale quanto a quello professionale, ad esempio
- Falegnameria
- Costruzioni edili
- Artigianato ed ebanisteria
- Manutenzione e produzione industriale
Tali casistiche sono solamente un’esemplificazione, ma la loro definizione, seppure sommaria, risulta efficace al fine di rendere l’idea della notevole versatilità delle levigatrici a nastro e, per estensione, dall’enorme utilità dimostrabile in ogni officina o laboratorio. Contestualmente, occorre spendere qualche parola riguardo ai materiali lavorabili in questo modo.
Immaginando la levigatrice a nastro a cosa serve, sarà molto semplice, soprattutto per i neofiti, associare simili attrezzi alla lavorazione del legno. In effetti, l’intervento su essenze lignee è senza dubbio il principale campo d’applicazione, poiché falegnami e artigiani in genere necessitano spesso di sgrossare grandi superfici, levigare, smussare e asportare materiale da tavole, pannelli e così via.
Non è tuttavia difficile immaginare come anche la sfera edile e costruttiva possa trarre giovamento dal giusto uso di dette apparecchiature. Serramenti, rivestimenti, elementi di copertura e via dicendo, infatti, possono spesso necessitare di modifiche sul campo prima della posa in opera, magari una finitura necessaria a togliere qualche millimetro di spessore.
Sovente, però, anche a livello industriale e manifatturiero una scartatrice a nastro si può impiegare con successo. Utilizzando nastri abrasivi idonei, può diventare un utensile multifunzione, il quale, agendo in maniera similare a una mola, risulta adoperabile per rifinitura di metalli, affilatura e sbavatura di pezzi precedentemente tagliati, sebbene usare una levigatrice a nastro per ferro sia senz’altro meno comune.
Caratteristiche costruttive
Ogni operatore, indipendentemente dal fatto che agisca in ambito professionale o si dedichi a lavori di stampo amatoriale, sa molto bene quanto sia fondamentale la qualità costruttiva di un prodotto. Comprare utensili con strutture poco solide, infatti, pur rappresentando un’alternativa economica, porta spesso a una bassa efficienza lavorativa, oltre a una scarsa longevità dell’oggetto stesso.
Non fanno eccezione le levigatrici a nastro, le quali si dovranno considerare sotto questo aspetto anche in base alla mole di lavoro affrontata. Ovviamente questo non significa che macchinari realizzati per l’utilizzo nel fai da te debbano risultare meno robusti di una levigatrice a nastro professionale, bensì sarà necessario trovare un equilibrio ottimale.
In questo senso, in fase di acquisto, è senz’altro importante considerare i materiali costruttivi, così da poter individuare la levigatrice a nastro migliore in base alle proprie necessità. Di solito le conformazioni costruttive sono in plastica, oppure in metallo leggero, come ad esempio l’alluminio. Alcuni modelli, però, risultano delle combinazioni dei due materiali.
Le levigatrici a nastro in plastica, pur essendo leggere e maneggevoli, sono meno resistenti all’usura generale, mentre le levigatrici a nastro in metallo sono di norma pensate per un uso più gravoso e continuativo in ambito professionale, sebbene possano risultare meno semplici da movimentare. Le configurazioni miste sono senz’altro quelle più facili da adattare a vari utilizzi, anche su grandi superfici.
Elemento | Funzione | Materiale |
---|---|---|
Scocca esterna | La carcassa contenente il motore e tutti gli ingranaggi di trasmissione del moto | Molto spesso in plastica dura e resistente, talvolta irrobustita con parti metalliche |
Motore | L’insieme dei meccanismi regolanti il funzionamento effettivo della levigatrice a nastro per tutta la durata del lavoro | Prevalentemente costruito in metallo, in modo da assicurare affidabilità e durabilità |
Impugnatura con interruttore | Singola, doppia e talvolta tripla, è indispensabile per dirigere con versatilità ed efficienza la carteggiatrice a nastro nella lavorazione | Realizzata con le stesse specifiche della scocca, deve risultare ergonomica, facile da manovrare e solida |
Rulli | Gli elementi rotanti i quali consentono al nastro abrasivo di espletare la propria funzione | Quasi sempre in plastica, anche se le levigatrici a nastro di fascia alta per l’industria li hanno in metallo |
Visti gli elementi componenti la struttura basilare di una levigatrice a nastro per legno, è possibile scendere nel dettaglio ponendo l’accento su alcune variabili importanti in tal senso. In primis, le dimensioni dell’apparecchio dovranno consentire una maneggevolezza spiccata, almeno per quanto riguarda i modelli portatili, pensati per sopperire a necessità di un impiego versatile.
Sebbene sia possibile anticipare come alcune strumentazioni siano invece progettate per usi stazionari, la classica levigatrice a nastro portatile di norma ha lunghezza attorno ai 45 cm e larghezza difficilmente superiore ai 30 cm. Va detto come una mini levigatrice a nastro possa presentare misure inferiori, al costo di minore efficacia sulle grandi superfici.
Un ragionamento simile si può estendere anche al peso di questo utensile nel suo insieme, il quale, sempre considerando un utilizzo non fisso, non dovrebbe superare i 4 kg. Un buon bilanciamento tra questi fattori può aiutare a capire come scegliere il prodotto ideale, che sia facile da maneggiare, ma al contempo resistente, performante e duraturo nel tempo.
In questo senso, dunque, è possibile identificare come le levigatrici a nastro siano differenti rispetto a levigatrici orbitali. Se quest’ultima, infatti, risulta molto più leggera e semplice da movimentare, risultando adatta a impieghi più leggeri, la levigatrice a nastro professionale è usata per conseguire risultati rapidi in lavorazioni molto più consistenti, specialmente la sgrossatura.
Infine, dovrà essere presente almeno una buona impugnatura ergonomica con interruttore, preferibilmente rivestita in gomma morbida soft grip, la quale garantisce una presa ottimale anche in fase di finitura. Alcuni modelli presentano due o addirittura tre impugnature, posizionate per consentire all’utente una manovrabilità ottimale a prescindere dalla casistica di uso specifica.
Utilizzo stazionario
Quanto esposto finora in merito alle caratteristiche strutturali della levigatrice a nastro riguarda ovviamente un impiego presupponente di tenere saldamente l’apparecchio con entrambe le mani, procedendo a passarlo direttamente sulla superficie da levigare. Tale casistica richiede una struttura leggera e maneggevole, da poter trasportare in caso di uso a domicilio.
Esistono tuttavia altre possibilità di impiego, tra cui la levigatrice a nastro da banco, vale a dire un apparecchio realizzato appositamente da installare in maniera fissa su un piano lavorativo stabile. Simili soluzioni risultano normalmente molto più potenti e performanti rispetto ai prodotti portatili, sebbene, per loro stessa natura, presentino dei limiti operativi.
Nella fattispecie, infatti, tali alternative, pur risultando adatte per l’impiego all’interno di laboratori professionali, determinano inevitabilmente una minore maneggevolezza. A fronte della loro tipologia costruttiva, evidentemente non si possono adoperare come le levigatrici nastro per trattare, ad esempio, grandi superfici, pavimenti in legno, mobili od oggetti inamovibili.
Al contrario, risultano utili nell’ottica di operare su manufatti facili da movimentare, tipicamente nell’ambito del modellismo, oppure laddove sia richiesta un’elevata precisione di finitura. Dette macchine, infatti, presentando carcasse più voluminose, godono di una maggiore stabilità, la quale è in grado anche di garantire una più elevata accuratezza.
Chiaramente le levigatrici a nastro da banco presenteranno specifiche dimensionali differenti, dal momento che l’altezza può superare i 50 cm e il peso complessivo è quasi sempre maggiore di 10 kg. Solitamente detti modelli particolari presentano scocche in alluminio e piedini in gomma, i quali contribuiscono ad assorbire buona parte delle vibrazioni prodotte.
Alcune strutture sono stabili anche senza fissaggio
A differenza delle normali levigatrici a nastro portatili, inoltre, sono molto spesso dotate di elementi atti a renderle multifunzionali. In particolare, oltre ai nastri abrasivi, talvolta sono equipaggiate anche con dischi simili a quelli di una mola o con cilindri smeriglianti oscillanti, i quali compiono movimenti verticali, così da aumentare notevolmente le possibilità operative.
Fatta obbligatoria menzione di questa possibilità particolari, è importante anche valutare l’esistenza di qualche levigatrice a nastro industriale, ma anche per uso amatoriale, presentante delle particolarità di regolazione utili a renderla adatta a essere usata in modo stazionario. Tale possibilità dipende proprio dalla conformazione strutturale del modello in questione.
È bene specificare come questo tipo di versatilità sia presente soprattutto nelle migliori levigatrici a nastro di fascia medio alta. Nonostante detti modelli richiedano di norma degli sforzi economici maggiori in fase di acquisto, è importante sottolineare come essi siano in grado di incrementare di molto l’operatività dell’utente.
Un ulteriore vantaggio può venire apprezzato in maniera particolare da coloro i quali, per qualunque motivo, non riescono fisicamente a rimanere chinati troppo a lungo, magari per via di problematiche alla schiena. Allo stesso tempo, il consiglio di affidarsi a una simile levigatrice a nastro per metallo è utile anche per chi non è dotato di mano ferma e rischia di graffiare le superfici o di applicare troppa pressione.
Questa peculiarità d’impiego è permessa dalla predisposizione strutturale avente sulla parte superiore della levigatrice a nastro per legno una superficie metallica liscia. Capovolgendo questo utensile con il rullo verso l’alto, tale piattaforma si può fissare a un banco da lavoro, consentendone l’impiego stazionario, utile in molte operazioni di precisione.
Per l’esattezza, modelli del genere vanno ancorati al piano utilizzando metodi differenti, a dipendenza della predisposizione e della regolazione del macchinario. Questi fissaggi possono avvenire adoperando
- Staffe
- Morsetti
- Supporti di stabilità specifici
A prescindere dalla metodologia di ancoraggio prevista, è chiaro come una simile possibilità incrementi notevolmente la versatilità e di conseguenza, nell’ottica dotarsi della miglior levigatrice a nastro per metalli e legno, è bene prendere in considerazione tale peculiarità. Prodotti di questo genere possono risultare particolarmente utili per operatori poliedrici abituati a svolgere lavorazioni diverse.
Potenza e accessori
È facile intuire, similarmente a come accade ogni qualvolta in cui si valuta di comprare un macchinario meccanizzato utile a semplificare l’esperienza lavorativa, come anche le levigatrici a nastro si debbano prendere in considerazione valutandone le specifiche tecniche. Tra queste, la più importante è senza dubbio il tipo di motore e la potenza da esso erogata.
Qualunque levigatrice a nastro manuale, aggettivo che non identifica un utilizzo indipendente da una fonte energetica quanto più la possibilità di trasportarla e maneggiarla facilmente, monta infatti un motore, il quale può funzionare alimentato in diverse maniere. La sua potenza influisce ovviamente su molte variabili strettamente tecniche e operative.
Come prima cosa, è bene specificare che non esistono solamente apparecchi elettrici, bensì è possibile anche dotarsi di un modello a batteria, il quale sarà normalmente più facile da movimentare, ma mediamente meno potente. Il grande vantaggio di simili soluzioni risiede nell’assenza di cavi e nella possibilità di uso anche in mancanza di fonti energetiche.
Tali levigatrici a nastro, a dire il vero globalmente non molto utilizzate, funzionano per mezzo di una batteria ricaricabile, che può avere una potenza da 9 a 20 V. A seconda dell’amperaggio, variabile da 1,5 a 4 Ah, la pila avrà un’autonomia di 3 o 4 ore di utilizzo, prima di necessitare di ricarica con apposita base per almeno 3 ore.
Un’ulteriore alternativa riguarda le levigatrici a nastro alimentate tramite aria compressa. Pur risultando anch’esse molto maneggevoli, il loro utilizzo risulta piuttosto situazionale. Esse, infatti, necessitano ovviamente di collegamento a un compressore indipendente, cosa che ne rende difficile un uso esterno a un’officina attrezzata.
Non sempre potenze elevate garantiscono avanzamenti rapidi
Sebbene esistano ovviamente una serie di eccezioni in tal senso, molto spesso una levigatrice a nastro industriale viene predisposta per l’alimentazione pneumatica. In detti contesti, infatti, gli impianti di aria compressa sono molto estesi e possono alimentare varie attrezzature, ma in campo amatoriale difficilmente si preferirà questa soluzione.
In maniera similare a come accade ad esempio per la levigatrice orbitale, le strumentazioni preferite sia in ambito amatoriale che in campo professionale funzionano per mezzo dell’energia elettrica. Soprattutto nel caso in cui si ricerchi una levigatrice a nastro con struttura portatile, è importante che il cavo di collegamento abbia una lunghezza di almeno 2,5 m.
La potenza di tali motori è estremamente variabile, partendo da un minimo di 400 W per gli apparecchi adatti a usi molto sporadici leggeri e arrivando fino ai 2000 W di levigatrici a nastro per impieghi gravosi e di tipo professionale su grandi superfici. Nella sfera amatoriale, di norma, un motore con potenza da 800 a 1200 W è quasi sempre adeguato.
Il wattaggio, poi, influenza anche la rapidità di lavorazione. I giri a vuoto del motore, infatti, sono convertibili nella velocità di avanzamento dei nastri, espressa in m/min. Potenze medie di norma sviluppano avanzamenti variabili da 200 a 500 m/min, considerando che qualche levigatrice a nastro portatile consente anche la regolazione di tale valore in base alle necessità.
A prescindere dalla potenza sprigionata dal motore, inoltre, a seconda dei rapporti qualità prezzo, è possibile trovare alcuni utili accessori che possono migliorare notevolmente l’esperienza di uso delle levigatrici a nastro per legno, ad esempio
- Avvolgicavo
- Protezioni frontali
- Sistemi di aspirazione
- Guide parallele e angolari
- Valigetta per stoccaggio e trasporto
I supporti avvolgicavo sono molto utili soprattutto quando la levigatrice a nastro ha un filo con lunghezza notevole, il quale può essere raccolto così da non rischiare danni durante lo stoccaggio. Quest’ultimo alcune volte è semplificato dalla presenza di comode valigette entro cui è possibile alloggiare l’utensileria, anche quando essa deve essere trasportata al di fuori dell’officina.
In un’ottica di sicurezza, invece, le protezioni frontali risultano utili a evitare che i trucioli prodotti vengano proiettati sull’utente o nell’area di lavoro. Similarmente, i sistemi di aspirazione, con o senza adattatore, contengono la dispersione della polvere, raccolta entro un sacchetto in dotazione oppure tramite dispositivi esterni come aspirapolveri e simili.
Le guide, siano esse parallele o angolari, invece, sono accessori utili quando la levigatrice a nastro è predisposta per poter essere capovolta e utilizzata in modo stazionario. Simili elementi di regolazione aiutano a mantenere il parallelismo o a eseguire lavorazioni oblique, potendo contare su una notevole precisione operativa.
Rulli e manutenzione
Una volta scelta la levigatrice a nastro più adatta alle proprie esigenze specifiche e dopo aver valutato le specifiche strutturali e tecniche, è importante ancora prendere in considerazione alcune variabili legate all’elemento che effettivamente consente di svolgere la levigatura, vale a dire l’abrasivo e i rulli sui quali quest’ultimo dovrà trovare alloggiamento.
Come prima cosa è necessario tenere presente che, a fronte della lavorazione eseguita i nastri abrasivi per levigatrice a nastro sono naturalmente soggetti a usura. Ciò significa che questo utensile dovrà permetterne un cambio rapido, semplice e intuitivo, così da consentire all’utente di minimizzare le tempistiche. Solitamente il procedimento per la sostituzione è il seguente
- Allentare le leve di tensione
- Togliere dalla sede la carta vetrata
- Controllare il senso di scorrimento
- Inserire lateralmente il nastro abrasivo
- Agire sulle leve per ripristinare la tensione
- Se necessario, eseguire la regolazione del centraggio con utensile in moto
La maggior parte delle levigatrici a nastro consente di eseguire tale operazione senza ricorrere a un uso di attrezzi di alcun tipo, dal momento che per intervenire sulla tensione è sufficiente agire su apposite levette, le quali allentano o tendono una molla interna. Quest’ultima è appunto la responsabile del tensionamento, necessario al corretto scorrimento dei rulli.
Per svolgere lavori sempre precisi, inoltre, occorre che il nastro abrasivo sia correttamente centrato, cosicché non possano verificarsi disassamenti che rischierebbero di rovinare sia il pezzo in lavorazione che il macchinario stesso. Il più delle volte, il centraggio può essere eseguito ruotando un’altra piccola levetta di regolazione atta allo scopo preciso.
Nell’ottica di cambiare adeguatamente i nastri abrasivi, inoltre, occorre conoscere la dimensione esatta dell’abrasivo supportata dalla levigatrice a nastro per metallo o legno. Tali misure, oltre che sulla corretta sostituzione, influenzano ovviamente pure l’area operativa del dispositivo, per cui è necessario valutarle anche in base alle tipologie di lavorazione che si intende eseguire.
In tal senso, è evidente una grande differenza tra levigatrice a nastro e orbitale. Mentre la seconda consente di utilizzare fogli che possono essere tagliati in base al platorello, i nastri abrasivi per levigatrice a nastro hanno delle dimensioni ben precise, riguardanti sia la larghezza del rullo di scorrimento che la lunghezza della tela di carta vetrata da montare.
La larghezza standard del nastro abrasivo è di norma 75 mm, misura che talvolta è riportata in misure anglosassoni, ovvero 3″. La lunghezza varia invece a seconda della levigatrice a nastro, da circa 400 a 600 mm, con dimensioni più ricorrenti che identificano nastri abrasivi con sviluppo pari a 75 x 457, 75 x 533 e 75 x 610 mm.
Alcuni modelli sono dotati di meccanismi di centraggio automatico
Va specificato, però, che, sebbene la stragrande maggioranza delle levigatrici a nastro monti questi formati standard di nastro abrasivo, esistono delle eccezioni, sia per quanto riguarda la lunghezza che per ciò che concerne la larghezza. Modelli per grandi superfici richiedono carta vetrata da 100 mm, mentre altri piccoli apparecchi portatili montano nastro abrasivo da 50, 30 o persino da 9 mm.
A seconda della dimensione dei nastri equipaggiabili sulla levigatrice a nastro, inoltre, è possibile determinare l’effettiva area di levigatura, ovvero la superficie che potrà essere trattata con una singola passata di carta vetrata. Dette dimensioni non possono essere definite con precisione, poiché dipendenti dalla conformazione del macchinario, ma vanno valutate per determinare la rapidità operativa.
Alla stessa maniera, è bene individuare le varie possibilità riguardanti la composizione e la grammatura del nastro abrasivo, il quale è normalmente composto da una miscela di ossidi di corindone o zirconio, sebbene esistano anche miscele diamantate più fini, utilizzabili in situazioni peculiari di tipo professionale per ottenere risultati particolarmente precisi.
Alla composizione stessa è correlata la grana del nastro abrasivo da montare sulla levigatrice a nastro, che dovrà essere adeguata alla lavorazione svolta. Con valori da 40 a 1000 e più, le carte smeriglianti sono estremamente variegate e versatili, valutando che all’aumentare della precisione ricercata dovrà aumentare la grammatura e che le grane sotto i 100 sono adatte a lavori di sgrossatura.
Detto ciò, oltre alle attenzioni riguardanti la sostituzione del nastro abrasivo, la levigatrice a nastro non richiede manutenzioni particolari. Fatti salvi i controlli visivi riguardanti le condizioni di conservazione generali del macchinario, l’unico consiglio riguarda, ogni 2 mesi circa, una lubrificazione con una goccia di olio idraulico l’interno dei rulli, così da mantenerli scorrevoli ed efficienti.
Pulizia e sicurezza generale
Anche la levigatrice a nastro, proprio come altri utensili simili, seppur non richieda molte particolari attenzioni riguardanti la manutenzione effettiva, necessità di alcuni accorgimenti volti a preservarne la funzionalità e il mantenimento in condizioni ottimali. È chiaro, infatti, come uno strumento trascurato possa incorrere più facilmente in usura precoce.
Risulta importante a tale proposito, ad esempio, la conservazione e lo stoccaggio dell’apparecchio e degli eventuali accessori. Nell’ottica di evitare fenomeni di corrosione od ossidazione delle parti metalliche, sarà indispensabile riporre la levigatrice a nastro in un luogo asciutto durante l’inutilizzo, specialmente in assenza di una valigetta dedicata.
Allo stesso modo, anche i ricambi di nastro abrasivo dovrebbero essere conservati in luoghi riparati, preferibilmente al riparo da sbalzi termici e dall’umidità, la quale potrebbe minarne le caratteristiche funzionali. In aggiunta, tutti questi oggetti, levigatrici a nastro comprese, sarà bene che vengano tenute lontane dalla portata dei bambini.
Se queste indicazioni generiche possono di certo risultare utili al fine di evitare che il dispositivo e suoi accessori possano soffrire l’usura, è altrettanto importante seguire alcuni consigli riguardanti la pulizia di tali elementi. Infatti, oltre a essere fondamentali per la buona riuscita di ogni intervento, le operazioni di pulizia possono incrementare la longevità dell’attrezzatura in genere.
Oggetto | Intervento | Uso giornaliero | Uso saltuario |
---|---|---|---|
Piano operativo | Rimozione di ogni accumulo di polveri, detriti, trucioli o altro materiale di risulta | Alla fine di ogni giornata lavorativa o anche durante il giorno in caso di accumuli notevoli | Prima e dopo ogni operazione svolta con la levigatrice a nastro |
Corpo macchina | Soffiaggio con aria compressa e pulizia con un panno asciutto, senza detergenti | A seconda della quantità di polvere prodotta, una o più volta al giorno | Al termine di ogni sessione di lavoro, a prescindere dalla durata, in modo tale da non rischiare intasamenti o accumuli interni |
Rulli | Pulizia con aria compressa, lubrificazione e controllo della cinghia di tramissione | Ogni volta in cui si sostituisce il nastro abrasivo o almeno una volta alla settimana | Prima di iniziare a lavorare, preferibilmente almeno una volta ogni 2 mesi |
Sacchetto aspirazione | Svuotamento e pulizia del filtro eventualmente presente all’interno del sacchetto | Non appena il sacchetto è pieno, almeno una volta al giorno | Quando è raggiunto il livello di contenimento del sacchetto o al termine della lavorazione, prima dello stoccaggio |
In aggiunta, la sicurezza operativa, oltre a risultare strettamente correlata agli interventi manutentivi e di pulizia è senz’altro da tenere in considerazione. Sebbene la levigatrice a nastro non sia un utensile di per sé pericoloso, infatti, esistono alcuni consigli necessari a salvaguardare l’operatore, fatto salvo ovviamente un uso secondo buonsenso.
Qualora l’intervento richiedesse l’utilizzo in posizione fissa della levigatrice a nastro, occorrerà, prima di iniziare a lavorare, verificare attentamente il fissaggio della stessa sul banco operativo. Nel caso in cui essa venisse adoperata in maniera manuale, allo stesso modo, il pezzo oggetto di trattamento dovrà essere ben fissato, tramite cagne o morsetti a una struttura stabile.
Sarà ovviamente indispensabile seguire tutte le specifiche riportate sul manuale di uso del modello in questione ed evitare di avvicinare parti del corpo al nastro abrasivo quando quest’ultimo è in movimento. Trattandosi di un macchinario funzionante tramite oggetti in rotazione, sarà bene legare e raccogliere i capelli lunghi, in modo tale che essi non possano impigliarsi nei rulli.
È bene evitare di levigare in atmosfere esplosive o infiammabili
Similarmente, sarà opportuno evitare di indossare indumenti larghi o in materiali sintetici, soprattutto nel momento in cui si affrontano lavorazioni di levigatura del metallo. Inoltre, dovranno essere utilizzati idonei dispositivi di protezione individuale, come guanti antitaglio, occhiali, mascherine per l’apparato respiratorio e scarpe antinfortunistiche.
In particolare, dal momento che le levigatrici a nastro possono avere soglie di emissioni rumorose anche superiori ai 90 dB, sarà indispensabile utilizzare tappi o cuffie auricolari. Quando questo utensile è in funzione, dovrà sempre essere usato collegato con adattatore a impianti di aspirazione, a sacchetto, integrati o esterni, per evitare l’eccessiva dispersione di polvere.
In tal senso sarà anche preferibile operare con le levigatrici a nastro in zone ben aerate, se possibile esterne, e fare delle pause almeno ogni 15 minuti di lavoro consecutivi. Questo accorgimento è necessario per non affaticare le articolazioni e non risentire eccessivamente delle vibrazioni, normalmente comprese tra 3 e 10 m/s², le quali possono causare fastidi circolatori.
Recensioni delle migliori levigatrici a nastro
1. Bosch PBS 75 AE
Precisa in fase operativa, potente e senza alcun dubbio pratica, una levigatrice a nastro come Bosch PBS 75 A, integrata con diversi accessori e funzionalità che la rendono versatile e comoda da usare, può garantire ottimi risultati nel trattamento di qualunque tipologia di superficie, anche la più resistente.
Progettata per trattare una notevole gamma di materiali diversi, Bosch PBS 75 AE rappresenta un equilibrio ideale tra praticità e professionalità. È dotata di un potente motore da 750 W che consente di fare affidamento su una notevole efficacia operativa e su una struttura robusta e resistente con componenti in alluminio che, allo stesso tempo, è comoda da manovrare grazie all’ampia impugnatura.
A tale proposito, però, è bene sottolineare anche la presenza di una seconda impugnatura supplementare, la quale consente di massimizzare il livello di stabilità ed ergonomia, oltre che elevare il comfort di uso per via del rivestimento in gomma morbida soft grip. Il peso complessivo del macchinario nel suo insieme è di circa 3,5 kg, mentre le misure totali sono pari a 12,6 x 36,8 x 49,2.
Oltre ai parametri dimensionali, però, questa levigatrice a nastro offre in aggiunta un livello di funzionalità superiore alla media. In particolare, il sistema di centraggio automatico fa in modo che, quando l’abrasivo viene sostituito, all’accensione esso si posizioni autonomamente nel mezzo della superficie di levigatura, in modo da massimizzare l’efficacia e ridurre al minimo sprechi e tempistiche di lavorazione.
Avanzamento regolabile
Per via della potenza erogata dal motore e delle ottime generalità tecniche, questa macchina consente all’operatore di contare su una velocità di avanzamento regolabile, in modo tale da trattare in maniera ottimale ogni superficie. Grazie a una pratica rotella, infatti, è possibile preselezionare tale parametro, contando in aggiunta su una regolazione elettronica, ottima per levigare anche le superfici più delicate.
Nella fattispecie, la velocità dei giri a vuoto è selezionabile all’interno di un intervallo compreso tra 200 e 350 m/min. A prescindere dalla velocità selezionata, in più, i rulli della levigatrice a nastro sono realizzati con supporti a rotelle che riducono al minimo le vibrazioni, rendendo la levigatura più confortevole, anche a fronte di un livello di emissione sonora di 104 dB.
Nel caso in cui si avesse la necessità di lavorare i bordi dei pezzi, tramite una vite apposita la carta, avente dimensioni 75 x 533 mm, può essere spostata secondo necessità. Non è tutto, però, poiché Bosch PBS 75 AE offre anche un metodo di sostituzione a leva, rapido e intuitivo, in aggiunta a una conformazione che delinea una superficie di levigatura di certo notevole, pari a 76 x 165 mm.
Nutrita dotazione accessoria
In aggiunta a quanto già detto, per poter offrire un quadro completo delle molte funzionalità di Bosch PBS 75 AE è doveroso citare anche la presenza di un pulsante di blocco del pratico interruttore di avviamento e un sistema di aspirazione con contenitore di raccolta, filtro integrato Microfilter e adattatore di attacco. Quest’ultimo si potrà utilizzare per collegare detto utensile a un sistema di aspirazione esterno.
È inoltre specificata la possibilità di utilizzare l’apparecchio in modo stazionario, per merito di una predisposizione utilizzabile acquistando a parte un accessorio per il fissaggio. Nel caso in cui si usufruisca di questa configurazione, è possibile aumentare la precisione operativa adoperando comode guide, parallele e angolari, anch’esse però facenti parti di una dotazione opzionale da acquistare a parte.
Insieme alla levigatrice a nastro stessa, invece, viene consegnata anche una comoda valigetta al cui interno questo utensile può trovare alloggiamento, sia durante le fasi di inutilizzo che quando deve essere trasportato. In ultimo, al momento dell’acquisto viene consegnata una prima striscia abrasiva, grazie alla quale sarà possibile iniziare immediatamente a lavorare ai propri progetti.
2. Makita 9910
Dotata di un design semplice e minimale, tuttavia molto comoda da movimentare Makita 9910 è una levigatrice a nastro che è in grado di garantire una discreta versatilità generale e che risulta particolarmente pratica da adoperare anche per neofiti e operatori con poca esperienza.
Per ottenere risultati soddisfacenti nelle lavorazioni di levigatura e manutenzione, siano esse eseguite su elementi in legno oppure metallici, occorre dotarsi di utensili come Makita 9910, facili da manovrare e versatili. In virtù delle sue particolarità costruttive e tecniche, infatti, può essere impiegata agevolmente da qualunque amante del bricolage.
A riprova di ciò, è bene specificare come anche operatori non molto esperti, o addirittura neofiti, possano trarre vantaggi dal buon uso di questa levigatrice a nastro. In particolare, un’operazione come il cambio della carta abrasiva risulta particolarmente semplice e intuitiva da eseguire, per merito di una apposita leva di blocco e del sistema di centratura automatica.
Anche la sicurezza e la precisione durante le lavorazioni sono salvaguardate, poiché è presente un efficiente apparato di aspirazione delle polveri che eviterà accumuli e dispersioni eccessive di materie di risulta. Esso sarà collegabile al sacchetto fornito in dotazione, oppure a un aspiratore esterno, tramite il bocchettone con diametro di 22 mm.
Struttura compatta
L’elevata semplicità di utilizzo di questa levigatrice a nastro deriva inoltre da una struttura ben progettata, tenendo conto di elevati criteri di ergonomia e comfort. Al netto del fatto che essa è in grado di assorbire buona parte delle vibrazioni durante la lavorazione, contribuiscono alla maneggevolezza le misure di 26,2 x 13 x 13 cm e un peso di soli 2,7 kg.
Benché risulti particolarmente facile da maneggiare in modo tradizionale, Makita 9910 presenta inoltre una superficie superiore piatta che ne consente l’installazione anche a banco, tramite appositi morsetti e accessori da acquistare a parte. In tal modo sarà possibile far fronte con una certa versatilità a esigenze varie e portare a termine diversi progetti.
La buona qualità costruttiva, tuttavia, non si desume solo da tali fattori, ma anche valutando la struttura nel suo insieme in base ai materiali con i quali è stata realizzata. La scocca in plastica dura e resistente, infatti, pur influendo in modo positivo sul peso, risulta molto robusta e può assicurare all’utente una longevità notevole negli anni.
Ottime prestazioni
Se la fattura strutturale è senz’altro degna di nota, altrettanto interessante è la somma delle capacità tecniche che questo prodotto è in grado di offrire all’acquirente. Il motore elettrico che la alimenta, infatti, ha una potenza senza dubbio interessante di 650 W, traducibile in una velocità di avanzamento dei rulli pari a 270 m/min.
Le suddette peculiarità, quindi, configurano una levigatrice a nastro adatta a svariati impieghi, in special modo quelli appartenenti a un ambito amatoriale classico. A riprova di ciò è possibile menzionare le misure di abrasivo che possono essere montate, vale a dire uno standard di 75 x 457 mm, il quale designa proprio il campo del fai da te come impiego ideale.
È utile infine porre l’accento pure sul cavo di alimentazione che ha una lunghezza di 2,5 me garantisce una discreta mobilità nell’area di lavoro, dunque una maneggevolezza di buon livello. Tali dati, quindi, sottolineano la bontà generale di Makita 9910, che potrà senza alcun dubbio trovare facile adattamento all’interno di molte officine e garage dedicati al bricolage.
3. Black+Decker KA86-QS
Complici delle buone caratteristiche tecniche e una struttura con un design particolare, Black+Decker KA86-QS è una levigatrice a nastro di ottima qualità e versatile, che risulta utile anche per lavorare su superfici molto ampie e laddove siano presenti angoli e bordi altrimenti più difficili da raggiungere.
Nel momento in cui si decide di acquistare un utensile adatto a effettuare trattamenti di levigatura su superfici di varia natura è importante valutarne la versatilità, e in tal senso Black+Decker KA86-QS è senz’altro un modello di ottima qualità. È infatti in grado di raggiungere una velocità di avanzamento di 206 m/min, ovvero un valore adatto alla maggior parte delle più classiche esigenze amatoriali.
In virtù di una scocca con un design particolarmente avanzato, seppur discreto e minimale nelle linee, questo prodotto presenta delle caratteristiche che ne certificano la praticità di uso in qualunque situazione. Nella fattispecie, oltre ai materiali robusti con i quali è realizzata, le dimensioni e il peso sono indicatori di una notevole semplicità d’impiego. Nell’insieme misura infatti 30 x 15,3 x 45 cm e pesa 2,3 kg.
Unendo le comunque ottimali specifiche strutturali a delle peculiarità tecnologiche di alta qualità, dunque, è possibile identificare questa levigatrice a nastro come ideale per coprire superfici ampie. Ciò è possibile anche per merito di una praticità derivante da un centraggio automatico dell’abrasivo, che fa in modo che quest’ultimo si allinei in modo automatico nella giusta posizione all’avvio.
Lavori precisi e puliti
Parlando di una levigatrice a nastro, a prescindere dall’impiego previsto, è importante non sottovalutare la capacità del modello in questione di aspirare la polvere e i detriti generati durante la levigatura, ma in questo caso si potrà fare affidamento su un sacchetto raccoglitore integrato. Ciò consentirà di lavorare sempre su oggetti puliti, fattore che aumenta le possibilità di ottenere risultati molto precisi.
Il buon sistema di aspirazione, però, non è l’unico elemento che garantisce all’utente di affrontare con efficacia qualunque tipo di operazione. La conformazione delle impugnature, infatti, è studiata in modo tale da consentire una conduzione confortevole e molto semplice dell’apparecchio, cosa che permetterà anche a neofiti e a hobbysti non molto esperti di lavorare con accuratezza.
Data la comodità derivante dal meccanismo intuitivo di cambio rapido dell’abrasivo e dalla potenza che può scaturire da un solido e affidabile motore elettrico da 720 W, Black+Decker KA86-QS si rivela ottima anche dal punto di vista del risparmio di tempo. Oltre a garantire interventi veloci ed efficaci, infatti, saranno ridotti al minimo anche i tempi tecnici per la sostituzione dell’abrasivo usurato.
Design angolato
Un ulteriore fattore che determina l’eccellenza operativa che contraddistingue Black+Decker KA86-QS è un innovativo design angolato, il quale può tornare molto utile per operare su spigoli e bordi. Nel caso in cui, ad esempio, si dovesse levigare un parquet, per mezzo di tale peculiarità strutturale sarà possibile intervenire anche sugli angoli del pavimento.
Le dimensioni del rotolo abrasivo che è possibile installare sono pari a 75 x 457 mm, traducibili in una superficie di levigatura di 75 x 145 mm. Pur configurandosi dunque come un utensile adatto sia per aree particolarmente ampie che per situazioni richiedenti una certa precisione, a fronte di dette specifiche sarà possibile impiegarlo in modo molto versatile per fare fronte a diverse necessità.
Tutte le suddette qualità dunque, dalle misure lavorabili alla potenza sviluppabile dal solido e affidabile motore, rendono questa levigatrice a nastro utilizzabile con elevata efficacia da molti utenti che presentano necessità differenti, compresi i più esigenti. Ottima per rimuovere grandi quantità di materiale in tempi relativamente brevi senza spendere troppo tempo e fatica.
4. Einhell TE-BS 8540 E
Adattabile a molti usi diversi e integrata con accessori e funzioni che la rendono particolarmente efficace e sicura, Einhell TE-BS 8540 E è una levigatrice a nastro senza dubbio precisa e potente, la quale offre la possibilità di personalizzare diverse impostazioni a seconda delle esigenze specifiche.
Gli operatori più esigenti necessitano spesso di avere a disposizione strumentazione versatile e in tale ottica Einhell TE-BS 8540 E rappresenta un eccezionale compromesso tra potenza e precisione. Le ottime caratteristiche tecniche, infatti, agiscono in sinergia con le specifiche strutturali e le regolazioni, offrendo l’opportunità a ogni utente di ottenere risultati accurati e di buon livello.
La carcassa è compatta e resistente e i rulli su cui scorre l’abrasivo sono conformati in modo da garantire un avanzamento ottimale in ogni situazione. Nel momento in cui sarà necessario procedere alla sostituzione della carta, poi, l’operazione potrà essere eseguita in pochi istanti e senza l’utilizzo di attrezzi supplementari. Inoltre, durante l’intervento la rotazione potrà essere regolata in base alla necessità.
Allo stesso tempo, però, questa levigatrice a nastro risulta anche molto facile e comoda da maneggiare. A ciò concorre la presenza di una impugnatura principale rivestita in gomma soft grip e una secondaria, anch’essa morbida, la cui inclinazione è modificabile. Questa particolarità consente di lavorare sempre nel modo più sicuro e confortevole, indipendentemente dalla situazione specifica.
Preselezione della velocità
Per riuscire a rimuovere grandi quantità di materiale da ogni tipo di superficie, Einhell TE-BS 8540 E sfrutta una velocità di avanzamento piuttosto elevata, variabile da un minimo di 300 a un massimo di 400 m/min. L’utente può impostare detto parametro per mezzo di una rotella di selezione a 6 stadi, per poi fare affidamento su un regolatore elettronico che adatterà la potenza al materiale lavorato.
Ciò è possibile grazie a un motore molto potente da 850 W che, oltre a consentire la rimozione di grandi quantità di materiale in tempi ridotti, può far fronte a tutte le necessità, comprese quelle in cui sia richiesta una maggiore accuratezza. Le regolazioni della velocità di avanzamento, infatti, permettono di impegnarsi in varie operazioni, con la sicurezza di essere supportati da una potenza adeguata.
Queste particolarità vengono inoltre incrementate da una struttura solida e comoda da utilizzare, dato un peso relativamente ridotto di soli 3,1 kg. La stabilità e la robustezza della levigatrice a nastro vengono determinate da misure pari a 17,5 x 17,6 x 41,4 cm. Rimanendo in ambito dimensionale, si potrà montare un abrasivo misurante 75 x 533 mm, che può levigare una superficie di 75 x 140 mm.
Protezione frontale
Un altro aspetto che influisce positivamente sia sulla versatilità che sulla sicurezza di uso è la protezione frontale. Oltre a svolgere una evidente funzione di ritegno dei trucioli, in posizione abbassata essa può fungere anche da comoda guida parallela di precisione. Nel caso in cui, invece, sia necessario operare sui bordi del pezzo o negli angoli, questa potrà essere sollevata e regolata a piacere.
In aggiunta, è possibile menzionare anche un ottimo sistema di aspirazione che contribuirà a mantenere sempre il piano di lavoro perfettamente pulito. Si potrà collegare sia un aspiratore esterno che il sacchetto di raccolta integrato, il quale gode di un aggancio rapido che consentirà di procedere in modo veloce e intuitivo al suo svuotamento quando necessario.
In ultimo, Einhell TE-BS 8540 E è dotata anche di un pratico clip avvolgicavo, grazie al quale lo stoccaggio dopo l’utilizzo avverrà in maniera ordinata, in modo che sia sempre pronta all’immediato uso. All’interno della confezione si trova inoltre un elemento abrasivo incluso, grazie al quale si potrà iniziare a lavorare da subito, senza bisogno di acquisti aggiuntivi.
5. Einhell TC-US 400
Caratterizzata da una struttura fissa che garantisce di ridurre al minimo le vibrazioni, la levigatrice a nastro Einhell TC-US 400 è estremamente versatile e consente di impegnarsi in attività di levigatura di diverso tipo, eseguibili per mezzo di varie regolazioni che garantiranno la massima precisione.
In grado di rispondere alle esigenze più diverse, Einhell TC-US 400 è incredibilmente pratica e versatile. Può essere sfruttata, infatti, sia per la classica levigatura con nastri che come variante a disco, per merito di una struttura stazionaria, molto solida, stabile e sicura, e a fronte di dimensioni pari a 50 x 31,2 x 25,3 cm e di un peso complessivo di 12,1 kg.
Ciò significa che con questa levigatrice a nastro multifunzione sarà possibile lavorare su elementi di diverso genere e su materiali differenti, avendo comunque la certezza di ottenere risultati soddisfacenti e di ottima qualità. I nastri abrasivi sono sostituibili con estrema facilità grazie al pratico dispositivo di serraggio. In aggiunta, il centraggio successivo alla sostituzione è automatico.
Per quanto riguarda gli interventi eseguiti mediante disco abrasivo, il platorello di fissaggio ha un rapido e intuitivo sistema di aggancio con velcro, il che significa che il disco può essere installato o rimosso con un solo semplice movimento quando è usurato. Entrambe le modalità di lavoro offrono una capacità di levigatura ottimale, in grado di soddisfare le esigenze di ogni utente.
Piani inclinabili
Per potersi adattare alle caratteristiche della superficie da lavorare, la levigatrice a nastro in questione è integrata con una guida angolare inclinabile che offre un range operativo variabile da -60° a +60°. Il piano del disco, invece, può essere inclinato fino a 45°, con un supporto girevole, realizzato in alluminio resistente, dotato di scala graduata facile da leggere e da impostare.
In questo modo, i pezzi da trattare potranno essere levigati da diverse angolazioni. Ciò significa che Einhell TC-US 400, pur non potendo essere impiegata per intervenire su superfici come i pavimenti, è in grado di essere adattata per lavorare sia superfici mobili piane che oggetti più piccoli e dalle forme irregolari o con profili angolati, il che determina notevole versatilità.
È presente anche un attacco per collegare un dispositivo di aspirazione, il quale può essere utilizzato a prescindere dalla modalità di levigatura in cui ci si sta impegnando. All’interno della confezione si trova sia un abrasivo da rulli che un disco compatibile, entrambi con grana 80. A fronte di ciò, si potrà procedere a lavorare immediatamente, scegliendo la modalità in base alle esigenze.
Sicura e prestante
Oltre a risultare quindi adattabile a vari interventi diversi, Einhell TC-US 400 è anche molto sicura, poiché unitamente alle specifiche dimensionali, la struttura presenta 4 piedini gommati che offrono un livello di stabilità ottimale, oltre che a essere in grado di ridurre sia le vibrazioni che le emissioni rumorose. In questo modo, la precisione e il comfort saranno notevoli.
Al netto delle buone caratteristiche costruttive, è possibile anche menzionare una notevole prestanza dal punto di vista tecnico. Il motore elettrico da 375 W trasmette il moto alle appendici di levigatura per mezzo di sicure e durevoli cinghie trapezoidali e può sviluppare una velocità massima quantificabile in 1450 giri/min. Tali valori sono ottimi per impieghi di tipo amatoriale.
Per merito di tutte le suddette peculiarità, questa levigatrice a nastro è in grado di offrire un livello di versatilità certamente superiore alla media, dal momento che può essere impiegata con successo ed efficacia in lavorazioni di diverso tipo. Funzionale e performante, essa risulta quindi adatta a fare fronte alle più comuni necessità di utenti amatoriali, compresi quelli più poliedrici.
Opinioni finali
Particolarmente indicata per lavorare con efficacia su superfici grezze o molto ampie, la levigatrice a nastro è un utensile indispensabile per ogni intraprendente amante del fai da te. Per orientarsi nella vasta gamma di offerte disponibili sul mercato, è necessario però tenere a mente le esigenze specifiche, così da stabilire quale scegliere con la sicurezza di ritrovare i migliori rapporti qualità prezzo.
Molto spesso, infatti, anche i modelli di fascia medio alta come Bosch PBS 75 AE, possono essere acquistati a prezzi interessanti, soprattutto grazie alla presenza di sconti vantaggiosi. Ciò consente di dotarsi di prodotti che, oltre a risultare versatili, altamente funzionali e in grado di lavorare anche i materiali più resistenti senza alcuna difficoltà, dureranno a lungo negli anni.
Valutando invece un'alternativa altrettanto valida, ma specifica per utenti che ne facciano magari un uso meno impegnativo oppure più sporadico, Makita 9910 si configura come un apparecchio di buona qualità generale, che potrà soddisfare una vasta gamma di acquirenti di varia natura. Semplice nel design ma molto maneggevole, la si può comprare affrontando una spesa di certo in linea con le sue peculiarità.
Nel caso in cui il budget a disposizione fosse più limitato, al contrario, anche in assenza di uno sconto migliore, sarà possibile approfittare di modelli come Black+Decker KA86-QS e Einhell TE-BS 8540 E. Nonostante il prezzo più contenuto, queste varianti sono comunque in grado di offrire a hobbysti e amanti del bricolage prestazioni di alta qualità e ottime prospettive operative.
In alternativa, se le necessità lavorative richiedono di dotarsi di una levigatrice a nastro che possa garantire miglior versatilità, possibile per mezzo di una progettazione volta alla multifunzionalità, Einhell TC-US 400 è senza dubbio una buona offerta da prendere in seria considerazione. Le ottime specifiche costruttive vanno di pari passo con un dispendio economico di certo ragionevole.
Quale levigatrice a nastro scegliere? Classifica (Top 5)
Prodotto | Offerta | Sconto | Voto |
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Domande frequenti
- Come si individua il senso di scorrimento del nastro abrasivo?
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I nastri abrasivi riportano sempre, al di sotto della superficie lavorante, una freccia atta a determinarne il senso di scorrimento sulla scartatrice a nastro, evitando errori durante la sostituzione dello stesso da parte dell'operatore.
- È possibile invertire l'avanzamento?
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No, nell'ottica di massimizzare l'effetto di asportazione dei nastri abrasivi l'avanzamento della carteggiatrice a nastro avviene solamente in un senso per tutta la durata del lavoro.
- Quante grane ocorrono per una levigatura completa?
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Dipende dallo stato iniziale del pezzo da trattare e dal risultato ricercato. In linea generale, comunque, per ottenere risultati soddisfacenti, di solito si consiglia di utilizzare almeno 3 tipi di nastro abrasivo, partendo sempre dalla grammatura più grossolana e procedendo verso la più fine.
- In quale modo si passa da lavorare il legno al metallo?
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È sufficiente sostituire il nastro abrasivo per legno della scartatrice a nastro con uno adeguato a lavorare su metallo. In aggiunta, è bene svuotare il contenitore di raccolta, in modo da evitare che le scintille incandescenti del metallo rischino di innescare incendi nella polvere di legno.
- Occorre esercitare molta pressione?
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No. Al contrario, le levigatrici a nastro non richiedono l'esercizio di pressione sul macchinario. L'operatore dovrà soltanto dirigere l'apparecchio, preferibilmente seguendo le eventuali venature del pezzo trattato.
- La cinghia di trasmissione si deve sostituire?
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La cinghia di trasmissione è un elemento soggetto a inevitabile usura nel tempo. Nel caso fosse da sostituire, spesso i manuali di uso delle levigatrici a nastro riportano le istruzioni necessarie in tal senso. In caso contrario, può essere consigliabile far eseguire il cambio a un meccanico o a un tecnico specializzato.
- Può lavorare anche plastica e pietra?
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Certamente sì. Sebbene sia progettata principalmente per legno e metallo, la levigatrice a nastro professionale può operare efficacemente anche su materie plastiche e lapidee, previo ovviamente l'equipaggiamento con nastri abrasivi adatti allo scopo.
- Si possono levigare spigoli e bordi sottili?
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Sì, nel caso in cui con il funzionamento classico non sia possibile riuscire a raggiungere efficacemente spigoli, teste di travetti o bordi sottili, si può raggiungere un risultato soddisfacente in tal senso montando la levigatrice a nastro da banco.