Confronto dei lavatesta portatili migliori
- Completo di pratico doccino in plastica e gomma
- Supporto centrale in metallo, altezza regolabile
- Base ampia e stabile, tubo di scarico da 1,5 m
- Include anche pratici accessori per il montaggio
- Tubo di scarico in plastica retraibile a soffietto
- Peso di appena 3 kg, semplice da movimentare
Sanqiao Ciotola regolabile con scarico
- Nella confezione tappo in gomma per il lavabo
- Base provvista di piedini in gomma antiscivolo
- Snodo si muove di 180° per maggiore comfort
Come scegliere un lavatesta portatile
Indice
Utilità e struttura
Badare all’igiene personale e avere un aspetto curato sono fattori particolarmente importanti, in special modo per quanti non hanno la capacità di provvedere da soli a gesti semplici come fare uno shampoo. Sia per i professionisti che offrono le loro prestazioni a domicilio come per i privati, poter contare sul miglior lavatesta portatile è un vantaggio non da poco.
Si pensi a badanti che si occupano di persone anziane, assistenti che hanno a che fare con disabili in sedia a rotelle e, talvolta, con malati allettati impossibilitati a muoversi e costretti sempre nella stessa posizione. Con un lavatesta portatile per disabili qualunque tolettista potrà provvedere in modo semplice alla cura igienica ed estetica, senza causare loro disagio o dolori dovuti all’assunzione di posizioni poco consone.
Alcuni presentano anche un serbatoio per l’acqua
Di contro, un lavatesta portatile per parrucchiera, potrà rivelarsi indispensabile in occasioni particolari, come la preparazione delle acconciature per sposa, ma pure per tutti gli hair stylist che vogliano garantire un servizio personalizzato a domicilio anche per altri eventi e cerimonie oppure a clienti con mobilità ridotta.
A quanti si stessero chiedendo come è fatto un lavatesta portatile per casa si può facilmente rispondere che si tratta di un supporto verticale con ampia base, un’asta centrale e una vaschetta posta a sormontarla. A essa è collegato un tubo di scarico, per operare in completa pulizia e rapidità.
Elemento | Descrizione | Caratteristiche |
---|---|---|
Base | Ampia e stabile, poggia solitamente in terra grazie a una conformazione a 3 razze o a 5, detta anche a stella | Ogni braccio può essere lungo fono a 30 cm, per un diametro complessivo solitamente compreso tra i 50 e i 60 cm |
Asta | Quasi sempre telescopica, fa da congiunzione tra la base e la vaschetta | Mediante una manopola si può regolare da un minimo di 75 cm a un massimo di circa 150 cm |
Vaschetta | Ampia e dai bordi alti, ha un incavo per accogliere la nuca e limitare gli schizzi | Quasi sempre nera, è antimacchia e facile da pulire grazie alla superficie liscia. Eventuali rilievi sul fondo favoriscono il drenaggio dell’acqua |
Snodo | Elemento di raccordo tra asta e vaschetta, quasi sempre basculante | I migliori si muovono di 180° per agevolare l’appoggio della testa sulla vaschetta da qualunque posizione, senza causare tensioni al collo |
Tubo di scarico | Spesso a soffietto, si collega al foro in fondo alla vaschetta per svuotarla dall’acqua | Possibilità di allungamento da 100 a 150 cm circa, fa scorrere l’acqua facendola defluire verso lo scarico di vasca, lavandino o bidet |
Quanti sceglieranno di usare un lavatesta portatile professionale anche in casa, oltre a godere di una piacevole coccola nel farsi lavare i capelli, potranno dire addio a posizioni scomode e scorrette, piegati in avanti sul piatto doccia o la vasca, oppure indietro sui lavabi.
Decidere di acquistare il miglior lavatesta portatile, dunque, a prescindere dall’indiscutibile comodità che questo rappresenta, eviterà dolori alle braccia e alla schiena, assicurando una postazione ben organizzata per mantenere ordine e pulizia, in qualunque stanza si usi.
Inoltre, un buon lavatesta per disabili in sedia a rotelle o per anziani può essere impiegato pure per tagliare i capelli a quanti non possono recarsi in un salone di bellezza, implementando la sua utilità e contribuendo a farli sentire bene con sé stessi di fronte allo specchio.
Basterà avere l’accortezza di coprire il fondo della vaschetta con un foglio di giornale o un asciugamano da gettare o scrollare al termine del taglio, così da non far otturare lo scarico del lavatesta portatile, trasformando la pulizia delle punte tagliate da una noiosa operazione a un’azione rapidissima e molto meno fastidiosa.
Materiali e ingombro
Quando si valuta di procedere con un acquisto come quello del lavatesta portatile, tra le prime domande a sorgere spontanee vi sono quelle di chi si chiede di quale ingombro si debba tener conto e se, a fronte della spesa, si possa contare su una certa durabilità.
Design e materiali dei migliori modelli di lavabo per capelli portatile sono studiati ad hoc non solamente per semplificare la collocazione in appartamento, ma pure per agevolare un eventuale trasporto qualora ad avvalersene fosse un parrucchiere che svolge il suo lavoro a domicilio dai clienti.
Se si desidera approfondire l’aspetto dei materiali, quelli più utilizzati sono senza dubbio estremamente robusti e durevoli nell’arco di diversi anni, ovvero
- Acciaio inossidabile
- Plastica ABS
- Gomma
L’asta centrale, cuore del supporto verticale, è quasi sempre in acciaio inossidabile, cava all’interno per inserire una seconda unità che consente l’allungamento del lavatesta portatile mediante una specifica manopola. Questa è invece in plastica ABS, resistente agli urti e spesso scanalata lungo la circonferenza per assicurare una presa perfettamente ergonomica e consentire la rotazione senza richiedere uno sforzo eccessivo col polso.
In plastica ABS è anche la base d’appoggio, la quale solitamente consta in un unico pezzo o può essere formata da una parte centrale alla quale agganciare o in cui inserire le razze, ovvero i bracci. In plastica robusta, quasi sempre nera per non mostrare eventuali tracce di tinture o altri prodotti chimici durante il trattamento della chioma, è pure la vaschetta del lavatesta portatile. Questa ha quasi sempre un ingombro pari a 40 x 50 cm, e una profondità che va dai 14 ai 25 cm circa.
I materiali resistono a ruggine e macchie di tintura
La gomma è invece usata principalmente per il tappo, i piedini antiscivolo al di sotto della base e per eventuali bordature nella zona d’appoggio della nuca, al fine di ottenere un comfort migliore quando ci si appoggia al lavatesta portatile basculante. In gomma è spesso anche la giuntura del doccino, così da poterla adeguare alla maggior parte dei rubinetti domestici.
Discorso a sé è quello del tubo di scarico. Quelli forniti in dotazione con la confezione originale dei lavatesta portatili economici sono spesso in plastica e a soffietto, così da ridurne l’ingombro quando non sono in uso e adattarli alla distanza tra il lavabo portatile e i sanitari che faranno defluire l’acqua. Un buon consiglio, però, è quello di dotarsi pure di un tubo di riserva, magari in metallo e ricoperto in gomma, per poter intervenire tempestivamente in caso di rottura, soprattutto se ci si trova in casa di clienti.
Si potrà sostituire pure lo snodo, qualora risultasse usurato dopo qualche tempo, avendo cura di verificare il diametro dei raccordi e di acquistare ricambi compatibili, sebbene esistano pure adattatori o riduttori da usare in caso si notassero delle piccole difficoltà in prossimità dell’attacco.
Infine, se si prevede di utilizzare il lavatesta portatile per anziani in stanze da bagno molto piccole o in spazi particolarmente ristretti, si dovrà tener conto della conformazione della base. Quella a 5 razze, per quanto maggiormente stabile, richiede un’area d’appoggio maggiore e, conseguentemente, una più elevata distanza dalla base della sedia o dei sanitari.
Affinché un lavatesta portatile basculante possa dunque rispondere appieno alle reali esigenze di chi dovrà usarlo o sottoporsi ai trattamenti, è buona norma prendere le misure degli ambienti che dovranno ospitarlo prima di comprare il proprio modello preferito.
Montaggio e cura
Una volta comprese le caratteristiche immancabili che il lavatesta portatile dovrà avere e stabilito quale scegliere, dopo aver effettuato il proprio acquisto ci si troverà spesso di fronte a vari pezzi da assemblare. Fortunatamente si tratta di operazioni davvero estremamente facili e rapidissime, anche grazie alla presenza di libretti di istruzioni o fogli ricchi di icone e immagini esemplificative che guidano passo passo al montaggio corretto.
Solitamente, se si vuole capire come si monta un lavatesta portatile con doccetta e scarico, il consiglio è sempre quello di aprire la confezione, mettere tutto il contenuto ordinatamente di fronte a noi, scegliere una superficie perfettamente orizzontale e seguire pochi step basilari quali:
- Inserire le razze sulle apposite fessure della base
- Collocare l’asta al centro della base e bloccarla
- Porre l’eventuale aggiunta telescopica all’asta centrale
- Collegare ad essi la rotellina per il fissaggio e l’allungamento
- Inserire sulla sommità dell’asta l’elemento di raccordo o snodo
- Agganciare saldamente la vaschetta e verificarne la mobilità effettiva
Solo quando si dovranno lavare i capelli con i lavatesta parrucchieri portatili si potrà aggiungere il tubo di scarico, da collegare al foro sulla base della vaschetta e fissarlo bene mediante una fascetta stringitubo, spesso in dotazione assieme a qualche attrezzo utile per serrare dadi, viti e bulloni.
Sarà bene anche posizionarsi in prossimità di un rubinetto e collegare il doccino, in maniera tale da provare l’effettiva riuscita dell’assemblaggio del lavatesta portatile, facendo scorrere brevemente dell’acqua e testando il suo corretto drenaggio.
Oltre alla dotazione di base dei pezzi necessari in fase di montaggio, nella confezione dei migliori tipi di lavatesta portatile per disabili in sedia a rotelle possono essere presenti anche alcuni accessori, utili per aumentare il comfort e semplificare le operazioni anche a chi non fosse un parrucchiere provetto. Tra questi elementi opzionali i più comuni sono
- Serbatoio
- Doccino
- Cuscino
- Ruote
Il serbatoio di scarico ha l’aspetto di una specie di bidone, spesso con una rientranza sottile da un lato per poter essere affiancato all’asta del lavatesta portatile quasi poggiandosi su di essa. Al suo interno potrà confluire l’acqua drenata dal tubo di scarico, per una capacità complessiva che può andare da circa 9,5 fino a ben 18 L.
Per quanto invece riguarda il doccino, o doccetta, può avere testa rettangolare o tonda, talvolta consentendo di regolare la tipologia di getto. Il tubo, in metallo o gomma, è lungo solitamente dai 50 ai 120 cm.
Se presenti, le ruote sulle razze hanno sempre degli stop
Nulla vieta però di cercare lunghezze maggiori di cui servirsi, poiché questo tubo, così come quello di scarico, sono economici e possono essere sostituiti senza problemi ed è anzi buona norma tenerne sempre uno di scorta qualora dovessero verificarsi rotture accidentali mentre si usa il lavatesta portatile.
Il pezzo di raccordo tra tubo del doccino e rubinetto è quasi sempre ad attacco universale, per quanto si possano trovare in commercio adattatori o riduttori in caso servisse creare un collegamento avente un diametro differente.
Infine, per implementare la comodità generale anche di un lavatesta portatile economico, le ruote con copertura in gomma antigraffio potranno contribuire a spostamenti rapidi senza danneggiare i pavimenti o fare alcuno sforzo di sollevamento da una stanza all’altra.
Il cuscino da lavabo per capelli portatile, invece, può essere poggiato sull’incavo della vaschetta per una gradevole sensazione riposante, garantita da materiali come la spugna o il gel di silicone che ben si adattano alle curve delle vertebre cervicali anche dei soggetti più delicati.
Consigli d’utilizzo
Per poter valutare al meglio come scegliere il proprio lavatesta portatile è bene sapere che non si tratta dell’unica soluzione disponibile, sebbene sia di certo la migliore e la più versatile secondo una moltitudine di punti di vista.
È difatti quella che meglio coniuga leggerezza e stabilità, con la conseguente possibilità di effettuare spostamenti, anche frequenti, senza problemi di sorta, aspetto indispensabile ad esempio per un professionista che abbia più appuntamenti nella medesima giornata e voglia comunque mostrare una dotazione di buon livello da poter mettere in auto o nel furgone senza essere stremato al termine di una giornata o di una rampa di scale.
Tipologie | Lavatesta portatile | Lava testa gonfiabile | Lavabo portatile |
---|---|---|---|
Caratteristiche | Design sottile e leggero, la soluzione più pratica per prestazioni professionali con il minimo sforzo e una manutenzione irrisoria | Al bisogno può essere gonfiato, a fiato o con l’aiuto di una pompa. Ha spesso foro di drenaggio per l’acqua | Possiede un serbatoio per lo scarico, alcuni non necessitano di trovarsi vicino a un rubinetto per funzionare, talvolta pure con acqua calda |
Ingombro | Contenuto, ma ulteriormente riducibile in fase di stoccaggio o trasporto ripiegando la vaschetta o smontandola insieme alla base | Minimo da sgonfio, può raggiungere dimensioni di circa 50 x 60 cm e una profondità di 25 cm | Relativamente importante, quasi sempre si tratta di considerare una sorta di parallelepipedo da 60 x 50 x 150 cm |
Peso | Da 2 a 4,5 kg | Meno di 500 g | Oltre i 5 kg |
Vantaggi | Ben si presta anche a uso professionale, per essere trasportato a domicilio o spostato agevolmente in casa | Utilizzabile anche da supini, facilissimo da riporre, leggero e pratico pure per i bimbi | Ideale anche in saloni da parrucchiere. Da scegliere in casa solo se si vuole una postazione completa |
Munirsi di un lavabo portatile per parrucchieri, dotato dunque di serbatoio, più pesante e massiccio, è una scelta meno economica ma potrebbe essere quella maggiormente indicata per chi ha in casa malati o disabili che non possano raggiungere la stanza da bagno.
Di contro, per via della sua leggerezza e immediata praticità, un modello di lavatesta portatile per lavabo che sia gonfiabile, con forma a vaschetta o a ferro di cavallo, può essere adatto a bimbi o a persone allettate, ma di certo si tratta di una soluzione provvisoria e non idonea ad attività professionali.
I bordi alti sono sempre anti schizzo
Qualora la scelta del proprio acquisto ricadesse invece sul versatile lavatesta portatile parrucchiera, sarà bene seguire qualche consiglio su come si usa al meglio, per poter effettuare ogni operazione senza fatica e in modo funzionale. I passaggi da seguire sono davvero semplici e richiedono di
- Posizionare il lavateste portatile
- Collegare ad esso il tubo di scarico
- Adoperare lo stringitubo a vite per fissarlo
- Inserire il tubo in vasca o bidet per scaricare l’acqua
- Far accomodare seduto chi deve farsi lavare i capelli
- Regolare la vaschetta e far poggiare il collo completamente
- Collegare il doccino al rubinetto o usare quello della doccia
- Far defluire tutta l’acqua alla fine di shampoo e risciacqui
Al termine dello shampoo o dei trattamenti si dovrà avere cura di pulire bene sia la vaschetta come l’asta e la base del lavatesta portatile, soprattutto se si sono usati prodotti chimici come tinture contenenti ammoniaca o acqua ossigenata. Basterà sciacquare a lungo con acqua tiepida e passare un panno morbido, asciugando tutto per bene prima di riporre per evitare macchie di ruggine.
Se lo si desidera si potrà porre un tappetino sotto la sedia di chi si sottopone al lavaggio o intorno al lavatesta portatile, ma mai sotto di esso. I piedini in gomma infatti, ove presenti, non garantirebbero la stessa aderenza al suolo se fra di esso e la base fosse interposto del tessuto.
Recensioni dei migliori lavatesta portatili
1. Giubra 2606
Se in casa ci sono dei disabili oppure persone con mobilità ridotta, il lavatesta portatile Giubra 2606 può di sicuro rappresentare un grande aiuto in tutte le quotidiane operazioni di igiene personale, senza mai dover essere costretti a penalizzare il comfort e la piena comodità di quanti lo utilizzano.
Spesso chi è in sedia a rotelle fatica a trovare una comoda posizione per farsi lavare i capelli, per questo ricorrere a un lavatesta portatile come Giubra 2606 è senza dubbio un’idea vincente. Il tubo di scarico estensibile fino a 150 cm e con diametro di 12 mm permette di far defluire l’acqua in un secchio o nello scarico di bidet, vasca o lavandino.
Il tubo telescopico in acciaio è resistente a macchie e ruggine, e si collega alla base in materiale plastico con forma di stella a 5 punte nella parte inferiore, mentre in alto ospita il raccordo snodabile che fa da attacco per la vaschetta anch’essa in plastica scura e semplice da pulire.
Le misure sono di 45 cm in larghezza, 46 cm in profondità e 86 cm in altezza, che può però essere aumentata fino a circa 140 cm grazie alla manopola al centro del tubo centrale di sostegno. La confezione include pure un doccino in plastica con raccordo in gomma, il quale si adatta perfettamente alla maggior parte dei rubinetti.
2. Altèax P2000
Se si è un po’in là con gli anni ma non si vuole rinunciare a un’immagine sempre impeccabilmente curata, il lavatesta portatile Altèax P2000 è un eccellente compromesso, utile al fine di poter trasformare la propria abitazione in un salone da parrucchiere ogni volta che lo si desidera.
La resistente vaschetta in plastica di Altèax P2000 misura 34 cm in larghezza, 50 cm in lunghezza e ha una profondità di 14 cm. L’intero lavatesta portatile, invece, dotato di asta telescopica e regolabile a piacimento, può essere fissato a 83 cm senza allungamenti e raggiungere i 120 cm al massimo dell’estensione.
Le istruzioni per provvedere in completa autonomia al montaggio sono chiare e permettono di effettuare operazioni rapide e precise anche grazie alla presenza di un cacciavite e una chiave inglese, gli unici attrezzi che si renderanno necessari e si trovano già inclusi nella confezione originale.
Stabilità ottimale e robustezza sono garantite dalla base a 5 razze, che rimane ben ancorata al pavimento pure quando la vaschetta viene adattata al collo dell’utente grazie al suo snodo inclinabile. La fascetta stringitubo in acciaio è inclusa e fissa saldamente all’attacco corrispettivo il tubo di scarico in plastica, il quale è retraibile e può arrivare a 146 cm se allungato al suo massimo.
3. Sanqiao Ciotola regolabile con scarico
Leggero e pratico, Sanqiao Ciotola regolabile con scarico è un lavatesta portatile che ben si presta a soddisfare le più disparate esigenze dei professionisti che operano a domicilio, i quali necessitano di contare su una dotazione robusta e facile da trasportare e movimentare rapidamente.
Per i parrucchieri che effettuano servizio a domicilio è indispensabile avvalersi di strumenti e accessori che possano contribuire non solamente alla buona riuscita del lavoro che dovranno svolgere, ma soprattutto a dare ai clienti una sensazione di comfort e un’esperienza piacevole. A tal scopo Sanqiao Ciotola regolabile con scarico risulta una scelta ideale.
Dotato di un’asta di supporto centrale robusta in acciaio può essere regolato da un minimo di 1 m fino a un massimo di circa 1,4 m, assecondando una comoda posizione di chi si sottopone al lavaggio grazie alla possibilità di inclinare i 180° la vaschetta in PP, che misura 48 x 50 cm ed è profonda circa 25 cm, evitando così schizzi e rovesciamenti d’acqua.
Questa scorre all’interno del tubo verso lo scarico, per un rapido drenaggio, ma può rimanere nel contenitore, se occorre, usando il tappo in gomma. La qualità dei materiali di questo lavatesta portatile è di prim’ordine, come attestano le manopole in ABS e i rinforzi in acciaio alla base. Infine, trasporto e montaggio sono semplicissimi, e il peso di circa 4 kg non ostacola la movimentazione in appartamento, sulle scale o dal cofano dell’auto o del furgone.
Opinioni finali
Dotarsi di un buon lavatesta portatile è il modo migliore per assicurare ai clienti o ai propri cari il massimo comfort durante lo shampoo e i trattamenti, per questo valutare quale scegliere è importante soprattutto in relazione alle necessità che si dovranno affrontare e non solo in merito al miglior rapporto qualità prezzo.
Se in casa abitano dei disabili o persone con ridotta mobilità, avvalersi del lava capelli portatile Giubra 2606 è sicuramente un’ottima scelta. Stabile, robusto e dotato di doccino in gomma con attacco universale agevolerà di molto la routine di igiene quotidiana. Il suo costo è medio, perfettamente in linea con le caratteristiche offerte.
Perfetto per tutte le nonnine che non rinunciano a un look ordinato in attesa delle visite di figli e nipoti, Altèax P2000 ha una vaschetta con snodo ampiamente inclinabile per accogliere il collo comodamente. Tra i prezzi di prodotti simili, questo risulta particolarmente economico, ideale per provare a usare il lavatesta portatile anche senza dover attendere uno sconto dedicato.
Infine, per tutti quei parrucchieri che a domicilio effettuano acconciature o tagli ma vogliono coccolare ancor più le proprie clienti anche proponendo un lungo shampoo rilassante, Sanqiao Ciotola regolabile con scarico si mostra una soluzione particolarmente adatta. Facile da montare e trasportare può essere messo in auto e sollevato senza sforzo, e il costo di fascia media è un ulteriore punto a suo favore.
Comprare i modelli di lavatesta portatile migliori è il modo più sicuro per godere di tale acquisto nel tempo, senza dover ricorrere alla sostituzione di pezzi di ricambio. Potranno essere d’aiuto sconti stagionali o qualche offerta lampo, frequenti in questa categoria di prodotti, un gradito incentivo per provare con mano l’effettiva comodità di una postazione dedicata alla cura della persona per un maggior benessere.
Quale lavatesta portatile scegliere? Classifica (Top 3)
Prodotto | Offerta | Sconto | Voto |
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Domande frequenti
- È adatto anche per chi ha chiome lunghe?
-
Certamente sì, le vaschette di ogni lavatesta portatile hanno sempre una capienza adeguata ad accogliere pure capelli molto lunghi.
- Cosa fare se il lavabo superiore si muove?
-
Potrebbe essere sufficiente avvolgere l’innesto con poco nastro isolante e dunque avvitare il lavabo, in modo che si ripristini uno spessore corretto che eliminerà ogni movimento traballante.
- Può essere trasportato in ogni auto?
-
Sicuramente sì, occorrerà però smontarlo e accorciare al minimo il tubo telescopico per posizionare comodamente il lavatesta portatile nel cofano o sul sedile posteriore della vettura.
- L’acqua si può aprire direttamente dal doccino?
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Dipende dalla tipologia di tubo con doccino inclusa nella confezione del lavatesta portatile. In alcuni casi una levetta consente tale operazione, in altri si dovrà agire sul rubinetto cui il tubo è collegato.
- Si può scegliere di usare il telefono della doccia?
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Certamente sì, qualora non si avesse o non si volesse usare il doccino in dotazione si potrà usare senza problemi anche quello di casa collegato al rubinetto della vasca o della doccia.
- È necessario scaricare nel lavabo o nella vasca?
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No, se non si potesse usare il lavatesta portatile in bagno si potrà far confluire l’acqua in un recipiente, un secchio o un bidone abbastanza capienti e poi svuotarli in un secondo momento.
- Può essere usato pure per bambini?
-
Nei primi anni sono più indicati altri modelli, ad esempio quelli gonfiabili. Dopo i 6 anni sarà possibile usare anche un lavatesta portatile inclinabile, purché con tubo telescopico e base basculante, ben adattabile all’altezza dei più piccoli, per cui potrebbe però rendersi necessario un rialzo sulla sedia.
- Nei modelli con serbatoio l’acqua è calda?
-
Non sempre, a tal scopo il lavatesta portatile per parrucchieri deve essere dotato anche di uno scalda acqua, che può portarla solitamente fino a circa 45 °C.