Confronto dei guanti in lattice migliori
- Utilizzabili per esplorazioni come per medicazioni
- Taglia S, vestono misure comprese tra 6 a 6 e 1/2
- Superficie liscia, con polvere all'interno, AQL 1.0
- Con finissima polvere d’argilla al loro interno
- Contiene ben 100 unità di misura L, taglia 7
- Sottili per mantenere sempre buona sensibilità
Marzocchini Guanti lattice monouso
- Resistenti alle forature e a strappi accidentali
- Taglia L, veste comodamente fino a misura 8 e ½
- Scatola scorta da 100 pezzi singoli ambidestri
- Confezione da 100 pezzi monouso ambidestri
- Con un bordino lungo la circonferenza del polso
- Facilissimi da indossare e da togliere, taglia L
Come scegliere i guanti in lattice
Indice
Utilità e caratteristiche
Sono diversi gli ambiti in cui si rivela utile adoperare protezioni per le mani, e vi sono attività per cui si rende addirittura necessario al fine di tutelarsi dal contatto con determinate sostanze. I guanti in lattice migliori possono schermare l’epidermide e mantenerla pulita, integra e sana mentre si svolgono comuni faccende quotidiane o si lavora in particolari contesti.
Si tratta di accessori utilissimi per:
- Cuochi
- Medici
- Dentisti
- Estetisti
- Tatuatori
- Veterinari
- Farmacisti
- Meccanici
- Casalinghe
- Parrucchieri
Tutte queste categorie possono trovare beneficio dall’uso di guanti in latex, evitando di sporcarsi le mani con sostanze difficili da rimuovere e assicurando a se stessi e alle persone oggetto dei loro interventi un’igiene totale.
La superficie di ciascun guanto in lattice può essere perfettamente liscia o dotata di una fitta puntinatura, atta a creare un grip eccellente, il quale è indispensabile se si maneggiano piccoli oggetti in lavori di precisione. Non a caso queste tipologie di guanti in lattice resistenti sono solitamente usate in ambito medicale, ad esempio per inserire e disinserire i cateteri.
I guanti in lattice per meccanici, in aggiunta al grip 3D con microrilievi su tutta la superficie, presentano pure colorazioni specifiche, spesso sui toni dell’arancione. Questo assicura al datore di lavoro di osservare a distanza l’effettivo indosso del DPI da parte dei dipendenti, per un ambiente di lavoro sicuro e a norma di legge.
I guanti in lattice viola o blu sono invece spesso scelti da medici e da quanti lavorano in cucina, in modo da poter essere certi di individuare e recuperare rapidamente anche il minimo pezzetto in caso di rottura.
Oltre ad essere resistenti, guanti neri lattice, guanti in lattice bianchi o altre tipologie diversamente colorate devono essere facili da calzare. A facilitare l’indosso possono concorrere 2 differenti fattori:
- Presenza di polvere
- Clorinatura
All’interno spesso è possibile riscontrare la presenza di una sottile polvere, inserita in parte per far scorrere le mani agevolmente mentre li si sta infilando e quando li si dovranno togliere. Essa impedisce inoltre che parte inferiore e superiore della superficie interna, soprattutto in corrispondenza della parte sagomata delle dita, possano rimanere attaccate tra loro.
La polvere può essere comune talco, oppure spesso amido di mais, delicato sulle mani e perfetto pure se si desidera calzare i guanti in lattice mentre si cucina, dimodoché eventuali residui siano perfettamente commestibili e non arrechino problemi ai commensali. Qualche casa produttrice opta invece per polvere di argilla, dalle note proprietà assorbenti, la quale limita i fastidi dovuti a un’eventuale sudorazione in caso di indosso prolungato e lascia l’epidermide liscia e morbida al tatto.
La polvere di amido di mais non crea problemi se si preparano pasti per celiaci
Infine la clorinatura è un particolare processo messo in atto in fase di produzione. Essa consiste nel trattamento con acqua e cloro della parte interna o esterna dei guanti in lattice, per renderne la superficie setosa e particolarmente liscia a contatto con la pelle.
Qualora la clorinatura fosse interna si potrebbe evitare l’inserimento di talco e trovarsi al cospetto di guanti monouso in lattice senza polvere, giacché la mano scivolerebbe comunque agilmente fino alla punta delle dita. Se invece il trattamento riguarda la parte esterna si avrà un miglioramento nella resistenza in relazione ai detergenti più comuni, per una durata e una sicurezza maggiori.
Differenti tipologie
In base alle attività che si devono svolgere è bene valutare quale tipologia si riveli più adatta a tutelare al meglio l’epidermide, tenendo conto delle caratteristiche peculiari di ciascun materiale.
I guanti lattice, difatti, non sono l’unica soluzione possibile, sebbene si tratti senza dubbio della migliore in fatto di elasticità. Questo perché, grazie alla duttilità del materiale naturale, in fase di produzione è decisamente più semplice monitorare il diametro dei microfori, ottenendo performances e texture ottimali.
Inoltre, fattore non da poco, i guanti di lattice al 100% sono solitamente i più economici oltre a presentare la migliore resistenza a strappi o perforazioni, dunque si rivelano perfettamente idonei a soddisfare le esigenze di quanti devono sostituirne più paia al giorno.
Tipologia | Lattice | Vinile | Nitrile | Polietilene |
---|---|---|---|---|
Caratteristiche | Naturali al 100%, realizzati con lattice estratto dall’albero della gomma, sono resistenti, antistatici e ben impermeabili | Perlopiù professionali, sono realizzati in PVC e DINP, ovvero ftalati. Presentano buona malleabilità e adattabilità | Realizzati in Butadine e AcriloNitrile. Molto elastici e con buona resilienza a sollecitazioni meccaniche | Realizzati in CPE o Polietilene, mantengono buona vestibilità e sensibilità. Perfetti per proteggere da sporco e sostanze nocive |
Ideali per | Giardinaggio, piccole medicazioni, estetica, preparazione di cibi, comuni faccende domestiche, riparazione computer | Pulizie domestiche, impieghi generici tra cui estetici, ospedalieri e medici, specialmente esplorazioni | Lavori che prevedano contatto con materie oleose o grasse nel settore alimentare, solventi, fluidi corporei, sostanze di natura chimica e alimenti non alcolici | Ottimi guanti in lattice per alimenti, adatti anche per rifornimenti di benzina, ambiti medicali e veterinari |
Conferimento | Indifferenziato | Plastica | Indifferenziato | Plastica |
Le soluzioni alternative ai guanti lattice monouso sono da prendere in considerazione qualora ci si trovi di fronte a soggetti che mostrino reazioni allergiche nei confronti di tale materiale, solitamente relative all’intolleranza verso una specifica proteina contenuta nei guanti monouso lattice naturale.
Esse possono manifestarsi come lievi dermatiti o prurito localizzato, talvolta con riniti o lacrimazione oculare, sintomi da tenere sott’occhio la prima volta che si procede all’indosso di lattice guanti per essere certi di intervenire tempestivamente, contattando il proprio medico e somministrando un antistaminico qualora occorresse.
Le confezioni contengono solitamente dai 50 ai 100 pezzi
In tal caso è bene ricordare che, per tali soggetti con ipersensibilità verificata verso le proteine del lattice, i guanti in vinile o guanti polietilene, così come i guanti in nitrile, sono soluzioni sicure e altrettanto valide sia in ambito hobbistico che lavorativo.
È bene infine menzionare pure la presenza di particolari soluzioni ibride, come ad esempio quella dei guanti in lattice da meccanico, le quali sono realizzate con interno in latex e presentano una parte esterna rinforzata e zigrinata per un grip ottimale durante ogni tipo di lavoro. In altri casi, se si preferisce una soluzione duratura e non dei guanti in lattice monouso, la parte interna può essere in cotone o materiale felpato per isolare la pelle dalla gomma o dal materiale plastico.
Misure e taglie
Per essere funzionali ed efficaci i guanti monouso in lattice devono essere della misura giusta. La calzata deve ovviamente essere agevole ma ci si dovrà assicurare che tutta la superficie del guanto lattice aderisca perfettamente alla conformazione della propria mano senza creare grinze, pieghe o rigonfiamenti.
Tale eventualità potrebbe infatti diminuire la sensibilità durante i lavori svolti e falsare la percezione tattile, fattore trascurabile se si stanno facendo le pulizie in casa ma di vitale importanza quando si eseguono esplorazioni in ambito medico o zootecnico.
Taglia | Misura | Circonferenza | Lunghezza |
---|---|---|---|
XXXS | 4 | 18 – 19 cm | 14 – 15 cm |
XXS | 4 o 5 | 19 – 20 cm | 15 – 16 cm |
XS | 5/5.5 | 20 – 21 cm | 16 – 17 cm |
S | 6/6.5 | 21 – 22 cm | 17 – 18 cm |
M | 7/7.5 | 22 – 23 cm | 18 – 19 cm |
L | 8/8.5 | 23 – 24 cm | 19 – 20 cm |
XL | 9 o 10 | 24 – 25 cm | 21 – 22 cm |
XXL | 11 o 12 | 25 – 26 cm | 22 – 23 cm |
Per individuare taglia e misura corrette spesso le confezioni riportano su un lato dei disegni esplicativi che possono essere di grande aiuto. Basterà poggiare la propria mano sulla sagoma di quella rappresentata in icona per verificare la calzata corrispondente.
In alternativa si dovrà fare riferimento alle misure in cm, le quali dovranno essere prese prima di effettuare almeno il primo acquisto online di guanti in lattice. La procedura prevede di dotarsi di un metro da sartoria e misurare
- Circonferenza del palmo
- Lunghezza dalla punta del medio al polso
- Lunghezza del medio dalla base della falange alla punta
Una volta segnate le misure in cm si potranno confrontare con quelle riportate dai produttori dei guanti in lattice, confrontandole semmai con le taglie che vanno dalla XXXS fino alla XXL per vestire al meglio ogni mano.
I più piccoli guanti in lattice per bambini possono essere indossati a partire dai 4 anni fino circa al raggiungimento dei 10, un’età in cui spesso ci si cimenta con progetti artistici o primi esperimenti in cucina aiutando genitori e nonni, ed è quindi opportuno scongiurare pasticci e disastri inzaccherando le manine e quanto sta intorno.
Le misure seguono lo standard della norma EN 420:2003
Esistono poi guanti in lattice monouso lunghi capaci di coprire ben oltre il polso, fin quasi al gomito, la cui lunghezza della manichetta varia dai 35 fino ai 55 cm. Tali guanti lattice lunghi spesso sono svasati e si allargano leggermente in prossimità dell’apertura, consentendo di infilare all’interno anche parte della manica e tutelare l’avanbraccio.
Questo requisito è essenziale per chi svolge lavori in ambito meccanico e non vuole sporcare la divisa con olii o acidi oppure, ad esempio, per i veterinari che effettuano esplorazioni in contesti zootecnici con animali di grande taglia. Quasi sempre si tratta di guanti in lattice senza polvere e guanti lattice neri, con uno spessore maggiore rispetto a quelli usa e getta.
Sicurezza e normative
Al fine di acquistare il miglior tipo di guanti in lattice o di altro materiale, tenendo conto di quelle che saranno le occasioni d’uso, è opportuno conoscere alcune delle normative che regolano la produzione e indicano con esattezza quali siano i contesti in cui l’utilizzo è obbligatorio, consigliato o consentito.
Innanzitutto, in quanto DPI secondo il regolamento EU 2016/425, possono essere contraddistinti in dispositivi di
- Categoria I
- Categoria II
- Categoria III
La CAT 1 è quella che può essere usata per attività quotidiane con rischio minimo, la CAT 2 è di tipo intermedio, mentre la CAT 3 è quella che, in accordo con la norma EN ISO 347 – 5:2016 VIRUS, può essere usata anche per impegni più gravosi e specifici, proteggendo da virus, batteri, sostanze nocive e addirittura da radiazioni.
Nel caso si desiderino guanti in lattice super resistenti alle sollecitazioni meccaniche, pure grammatura e spessore contribuiscono a creare un ottimo prodotto. Vi sono difatti taluni guanti in lattice neri o di altre colorazioni il cui spessore può andare da 0,1 mm per lavori a basso rischio, fino a ben oltre 0,35 mm per attività che comportano rischi più elevati.
Oltre all’indispensabile marchio CE, categorie e sigle devono essere sempre chiaramente riportate sulla confezione, spesso sul retro o su un lato, e talvolta sono accompagnate anche da una breve spiegazione ad indicare l’ambito di riferimento della legge o norma. Innanzitutto, quasi sempre ben visibile e in evidenza sotto la marca stessa, si potrà leggere la sigla AQL.
Essa rappresenta il livello di qualità accettabile e, nei guanti in lattice migliori, è quasi sempre stimato in valori compresi tra 1.0 e 1.5, ad indicare quanti possano essere gli eventuali difetti accettabili nell’intera partita durante un’ispezione a prova campione, conforme alla normativa ISO 2859-1. Il numero indicato è inversamente proporzionale alla qualità, sebbene non si riferisca alla fattura in sé ma alla possibilità di riscontrare difetti come fori o strappi.
I più adatti per lavori di meccanica hanno un peso che supera gli 8,5 g
Se si riscontra un AQL inferiore a 1.5 in merito ai microfori presenti sulla superficie, allora questi sono da considerarsi efficaci contro eventuali rischi derivanti dal contatto con fluidi biologici e microrganismi secondo la Direttiva 93/42/CEE, mentre in accordo con la normativa EN 374 costituiscono una adeguata barriera pure contro eventuali rischi microbiologici e composti chimici come sodio idrossido (K), dietilammina (G) oppure acido solforico (L).
Sempre in accordo con la medesima direttiva CEE, con norma di riferimento EN 455, saranno impiegabili come dispositivi medici in ambito sanitario guanti in lattice che seguano i requisiti indicati, contraddistinti dal simbolo di una croce di colore rosso ben visibile sulla confezione. Inoltre, se si desidera comprare guanti lattice blu chirurgici, questi dovranno essere sterili secondo la norma CE 0476.
Accompagnata da un’icona che riproduce un bicchiere e una forchetta stilizzati, la dicitura MOCA (Materiali e Oggetti per Contatto con Alimenti) indica l’idoneità all’uso nel settore alimentare. La normativa vigente in tal senso, atta a garantire il non rilascio di sostanze chimiche o dannose e il mantenimento delle caratteristiche organolettiche di ogni cibo, è rappresentata da Reg EU 10/2011, Reg CE 1935/2004 e DM 21.3.73.
Infine è bene sapere che spesso viene indicata con icone apposite pure l’assenza di alcuni tra i più comuni allergeni quali
- Glutine
- Cromo
- Nickel
- Siliconi
- Tiuram mix
Quest’ultimo, talvolta inserito per accelerare il processo di vulcanizzazione nella lavorazione della gomma, può procurare delle lievi dermatiti, pertanto è sempre buona norma accertarsi dell’effettiva composizione di ciascun tipo di articolo prima di effettuare il proprio acquisto in completa sicurezza.
Modo d’uso e smaltimento
Una volta acquistati, è bene imparare ad indossare correttamente i guanti lattice senza polvere o contenenti amidi e argilla, al fine di assicurarsi una perfetta aderenza e iniziare a svolgere le proprie attività senza alcun intralcio. Alcuni consigli andrebbero sempre seguiti, per essere sicuri di ottenere una vestibilità corretta, tra questi è bene ricordare di
- Lavare bene le mani prima dell’inserimento
- Asciugare fino a eliminare ogni traccia d’acqua
- Verificare la posizione del pollice nei modelli ambidestri
- Allargare l’apertura in prossimità del polso e inserire la mano
Sebbene i migliori guanti in lattice colorati o bianchi siano resistenti e ben adattabili, è comunque preferibile tenere le unghie corte per evitare di perforarli in prossimità delle punte. Qualora dovesse verificarsi uno strappo infatti andrebbero prontamente sostituiti con un altro paio integro.
Sarà possibile procedere alla sanificazione dei guanti tra un’azione e l’altra, se la professione svolta non determina l’obbligo di un nuovo paio, ad esempio quando si interviene su un paziente e si passa al successivo.
Per la sanificazione si procede come si farebbe lavando le mani nude, con acqua e sapone oppure usando un gel a base alcolica. In questo caso il gel disinfettante deve rimanere a contatto con tutta la superficie almeno 30 secondi, e lo si dovrà far evaporare completamente strofinando palmi, dita e dorso fino a quando i guanti in lattice non risulteranno asciutti.
Sulla confezione è sempre riportata la data di scadenza
In merito a come togliere i guanti lattice sarà opportuno partire dal polsino, spesso recante un bordino arrotolato salvastrappo. Prendendo un lembo del polsino dei guanti in lattice lunghi o corti si arrotolerà la manichetta verso il basso, avendo cura di afferrare anche il polsino della mano opposta.
In questo modo ciascun guanto lattice finirà all’interno dell’altro e si potranno estrarre al contrario non venendo a contatto con la loro superficie, sulla quale potrebbero essere rimaste sostanze nocive per la pelle che rimarranno all’interno.
A chi si domandasse i guanti in lattice dove si buttano è opportuno ricordare che, benché essi siano realizzati in materiale naturale, è sempre opportuno conferirli nel cassonetto per la raccolta differenziata. Differente è invece il conferimento di guanti in nitrile, guanti in vinile o polietilene, che andranno gettati insieme alla plastica per evitare che la degradazione del PVC, la quale può richiedere fino a 1000 anni, favorisca l’emissione di diossina.
Infine, un consiglio utile per preservare al meglio la propria scorta di guanti lattice lunghi o corti, è quello di conservarli in un luogo fresco e asciutto, avendo cura che la temperatura circostante non superi mai i 60 °C. In questo modo potranno rimanere a nostra disposizione senza problemi anche un paio d’anni, pure a confezione aperta, pronti ad assisterci nelle nostre faccende giornaliere o al lavoro.
Recensioni dei migliori guanti in lattice
1. Glovely Biosafe Plus
Medici e dentisti non possono fare a meno di dotarsi di prodotti di qualità come Glovely Biosafe Plus monouso, con i quali poter visitare, effettuare eventuali esplorazioni e anche piccoli interventi di medicazione, sempre assolutamente certi di tutelare la salute del paziente così come la propria.
In ambito medicale mantenere un’accurata igiene durante il contatto medico paziente è fondamentale, soprattutto nell’eseguire operazioni che prevedano il contatto con fluidi corporei, pertanto di dovranno sempre scegliere dispositivi di protezione la cui qualità sia indiscussa e non lasci spazio ad alcun dubbio.
Glovely Biosafe Plus monouso sono venduti in una pratica scatola contenente 100 pezzi ambidestri, al cui interno è stata inserita una sottile e delicata polvere capace di agevolare l’utente mentre procede a infilarli e sfilarli, evitando che la sudorazione possa farli appiccicare alla pelle.
Ad attestare la bontà di questo prodotto contribuisce il valore AQL, che è di 1.0, dunque particolarmente basso a indicare l’esigua probabilità di trovare difetti di fabbricazione come piccole forature o strappi che renderebbero inutilizzabile il pezzo singolo, il quale deve essere integro per espletare la propria funzione correttamente. La taglia proposta è una M, corrispondente alla misura 6 o 6,5.
2. Mapa 992247
Un indosso particolarmente confortevole contraddistingue i praticissimi guanti in lattice monouso Mapa 992247, ambidestri e intercambiabili, perfetti per dedicarsi a hobby come il giardinaggio o tutelare la salute dell’epidermide mentre si svolgono le proprie faccende domestiche quotidiane.
Per quanti hanno necessità di tenere le proprie mani perfettamente asciutte mentre eseguono lavori con obbligo di indosso dei guanti in lattice, la formula innovativa dei sottili Mapa 992247 può rappresentare un grande aiuto in tal senso.
La polvere inserita all’interno di ciascuna delle 100 unità contenute nella confezione è infatti della finissima polvere di argilla, dalle note capacità assorbenti. Questa soluzione lascia l’epidermide perfettamente asciutta e anche estremamente morbida, come succede dopo una maschera di bellezza, e facilita l’inserimento e l’estrazione del guanto al termine delle operazioni.
La taglia di questo modello ambidestro usa e getta è contrassegnata come una M, e corrisponde a una misura 7. Per chi non avesse dimestichezza con tali parametri, il tutto si traduce in circa 24 cm di circonferenza, escluso il pollice, per 20 cm di lunghezza dalla punta del medio fino a coprire la prima parte del polso. Estremamente adattabili, confortevoli e flessibili, assicurano una buona esperienza tattile e movimenti agevoli, anche se portati per diverse ore.
3. Marzocchini Guanti lattice monouso
Particolarmente resistenti e dunque adatti allo svolgimento di parecchie attività, Marzocchini Guanti lattice monouso accompagnano le nostre giornate donando buona sicurezza anche quando si stanno maneggiando sostanze potenzialmente irritanti o nocive per la pelle delle mani.
In casa o a lavoro, sui mezzi pubblici o durante lo svolgimento di attività artistiche o che possano potenzialmente macchiare dita e palmi, è importante avere sempre a disposizione una nutrita quantità di pezzi, come quella di 100 unità offerta da Marzocchini Guanti lattice monouso ambidestri, disponibili dalla taglia S fino alla XL.
Il materiale di composizione, naturale perché ricavato dall’albero della gomma, è noto per la sua grande resistenza sia ad eventuali strappi come a piccole perforazioni, le quali renderebbero l’articolo inutilizzabile. Lo spessore è particolarmente sottile, al fine di non infastidire le sensazioni tattili di quanti li indossano per precauzione o per obbligo imposto dalla professione e necessitano di una presa salda e di avere una estrema sensibilità di tocco.
Per quanto siano impermeabili e resistenti a sollecitazioni meccaniche, sarebbe meglio impiegarli solo per tempi limitati in presenza di idrocarburi, grassi di varia origine e olii in generale, verso i quali non si registra un’ottima tollerabilità, che si evince invece relativamente all’acetone. Tale particolare li rende ideali per chi si occupa di onicotecnica.
4. Icoguanti Guanti in lattice
Con polvere fine all’interno e bordino sui polsi, Icoguanti Guanti in lattice monouso si prestano bene a tutte le occasioni di utilizzo più comuni e possono essere indossati con la medesima efficacia a casa o sul proprio luogo di lavoro assicurando di volta in volta una buona sensibilità e aderenza.
Se si desidera fare scorta di un buon numero di pezzi da avere sempre a disposizione, Icoguanti Guanti in lattice monouso in confezione da 100 possono rappresentare la scelta ideale. Il bordino posto sulla zona del polso agevola la calzata, al pari della polvere di amido vegetale posta all’interno, mentre evita strappi e arrotolamenti mantenendo la mano ben tutelata.
La classificazione è CE di tipo 1, ovvero quella relativa ai rischi minori, dunque si tratta di dispositivi idonei ad attività relativamente leggere, le più comuni faccende domestiche o il taglio dei capelli e l’applicazione della tintura da parte di un parrucchiere, i massaggi in un centro estetico o attività nelle quali vi è possibilità di contatto con fluidi biologici.
Anche la preparazione di pietanze e il contatto con alimenti sono consentiti, in questo caso si impedirà il trasferimento di colorazioni e odori sgraditi. La taglia indicata sulla scatola è la L, ovvero una misura 8/8.5, relativa a una circonferenza del palmo di circa 21 cm e a una lunghezza dal medio al polso di 18 cm.
Opinioni finali
Decidere quale scegliere in merito alle varie tipologie di guanti in lattice può essere semplice, se si ha l’accortezza di optare per un acquisto che tenga conto delle occasioni d’uso e della propria tollerabilità cutanea in merito al materiale e alle eventuali polveri interne.
Qualora si voglia optare per una buona scorta, Glovely Biosafe Plus in confezione da 100 sono comodi e pratici da indossare, dotati di un piccolo bordino sul polso per evitare l’arrotolamento e lo strappo quando li si indossa o li si toglie. Il costo è assolutamente nella media, accessibile a chiunque.
Nella medesima fascia economica Mapa 992247 vantano una flessibilità tra le migliori e assicurano un’epidermide asciutta e morbida grazie all’inserimento di polvere d’argilla, naturalmente assorbente. Il rapporto qualità prezzo è ideale, se si pensa alle loro caratteristiche peculiari e alla grande delicatezza.
Praticissimi da indossare in svariate occasioni, Marzocchini Guanti lattice monouso rappresentano la scelta migliore per un utilizzo in vari ambiti, sia domestici che lavorativi, per via di una buona resistenza meccanica durante attività medio leggere. Il prezzo è adeguato alle loro caratteristiche intrinseche.
Infine, Icoguanti Guanti in lattice rappresentano la miglior protezione durante le esplorazioni mediche ma pure per quanto concerne il contatto con i detersivi durante le pulizie domestiche, grazie alla loro ottima impermeabilità. Il costo anche in questo caso è allineato ai prezzi degli altri prodotti, ma non sono assicurate sicurezza e resa.
L’efficacia offerta e la possibilità di evitare il contatto con germi, batteri, virus e agenti patogeni di altra natura sono senza dubbio ragioni sufficienti per dotarsi dei migliori guanti in lattice, sebbene questi possano costituire anche nella quotidianità un valido aiuto nel pulire casa, cucinare e svolgere altri lavori preservando mani pulite e prive di odori. Sconti e offerte frequenti, inoltre, possono incentivare a comprare online più di una confezione, per averli sempre a portata di mano.
Quali guanti in lattice scegliere? Classifica (Top 4)
Prodotto | Offerta | Sconto | Voto |
---|---|---|---|
Domande frequenti
- Dove si buttano i guanti in lattice?
-
Nonostante il materiale sia naturale al 100%, i guanti lattice, soprattutto se sono venuti a contatto con sostanze detergenti o agenti chimici, andrebbero gettati insieme all’indifferenziata per uno smaltimento corretto.
- Si possono indossare uno sopra l’altro?
-
Per incrementare la protezione in assenza di un modello dello spessore adeguato, possono essere indossati uno sopra l’altro, soprattutto se vi è della polvere ad agevolare l’operazione, sebbene l’aumentato spessore farà diminuire la sensibilità tattile.
- Perché hanno colori sgargianti?
-
I guanti in lattice blu o viola sono spesso usati da quanti lavorano nella ristorazione, in modo che si possa identificare ed eliminare a colpo d’occhio un eventuale brandello strappatosi qualora dovesse finire all’interno della pietanza in preparazione. Arancio e giallo sono invece adatti a uso nella meccanica, per migliorare la visibilità dell’operatore anche in scarse condizioni di luce.
- Tutti possono fare allergia?
-
Il manifestarsi di eventuali reazioni allergiche è altamente soggettivo. Se si intende comunque usare i guanti in lattice, alcuni di essi sono realizzati estromettendone in produzione la proteina responsabile dell’intolleranza. Si tratta però di prodotti meno economici rispetto a quelli standard.
- I guanti in lattice per bambini sono resistenti?
-
Certamente sì. Sono adatti a supportare le primarie attività artistiche senza rovinarsi ed evitando che tinte persistenti possano entrare a contatto con le loro manine.
- Ogni quante ore vanno cambiati?
-
Normalmente le tipologie usa e getta sono ideati per un impiego rapido o per essere indossate circa un paio d’ore.
- I residui di polvere macchiano gli abiti?
-
Assolutamente no. Che si tratti di amido di mais, argilla o talco basterà spazzolare i tessuti per eliminare ogni traccia.
- Possono essere usati dai tatuatori?
-
Sì, al pari di quelli in materiali plastici, i modelli in latex proteggono le mani del tatuatore mentre esegue il suo lavoro, impedendo che entri a contatto con eventuali tracce biologiche del cliente