Migliore fototrappola per sorveglianza del 2024

migliore fototrappola per sorveglianza del 2024

Quando un estraneo si aggira con fare sospetto attorno alla propria casa, o qualora dal proprio magazzino fossero sparite delle attrezzature da lavoro, può far comodo affidarsi a una fototrappola come Apeman DH-3. Si tratta di una fotocamera da esterni che senza farsi notare resterà nascosta e in standby per tutto il tempo per poi attivarsi allo scattare del sensore di movimento, attimo in cui inizierà prontamente ad acquisire foto e video di qualsiasi persona o animale che verrà a trovarsi all'interno del suo ampio raggio d’azione.

Confronto delle fototrappole migliori

Apeman DH-3

Il modello più venduto

Apeman DH-3

(4.2)

Offerta: 46,99 € Prezzo: 11,75 Sconto: 11,75 (100%) *

  • Tra un’acquisizione e l’altra impiega appena 0,5 s
  • Può durare fino a 6 mesi grazie a 8 batterie AAA
  • Di notte riesce a coprire fino a 20 m di distanza

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Victure HC400

Il prodotto migliore in assoluto

Victure HC400

(4.2)

Offerta: 46,89 € Prezzo: 69,99 Sconto: 23,10 (33%) *

  • Supporta schede di memoria SD massimo da 32 Gb
  • All’interno un LCD da 2,4” per anteprime e settaggi
  • Durata dei filmati personalizzabile da 1 s a 10 min

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Apeman H55

Ottima alternativa

Apeman H55

(4.2)

Offerta: 64,99 € Prezzo: 75,99 Sconto: 11,00 (14%) *

  • Montaggio facile con gli accessori in dotazione
  • Pesa solo 285 g senza le 8 pile di cui necessita
  • Può realizzare clip velocizzate in Time Lapse

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Come scegliere una fototrappola

Descrizione e utilità

Contemplare la natura in tutta la sua bellezza è un comportamento tipico dell’essere umano, il quale se in passato ne aveva bisogno specialmente per procacciarsi il cibo oggi invece lo fa per ragioni legate a studio, professione o semplice passione.

Si va così dalle ricerche faunistiche e ambientali praticate da biologi e agricoltori sfruttando la tecnica video-fotografica del fototrappolaggio, ossia l’osservare il comportamento rispettivamente di animali e piante nel loro habitat, alla realizzazione di documentari in location naturalistiche.

Esiste anche la cosiddetta “caccia fotografica” con cui i cacciatori studiano le mosse delle loro prede al fine di presumere i loro spostamenti futuri e di conseguenza riuscire a catturarle.

Indipendentemente dal fenomeno di proprio interesse, un altro fattore da considerare è il tempo, in quanto non è detto che queste azioni si verifichino immediatamente, ma anzi in alcuni casi potrebbero volerci uno o più giorni, come avviene per la fioritura di certe piante, mentre in altri tale informazione è di fatto sconosciuta e imprevedibile, come quando si attende il passaggio di uno o più animali in ambienti esterni circoscritti.

In simili situazioni non si può restare per ore appostati su un albero o dietro a un cespuglio, oltretutto correndo il rischio di cadere e farsi male, ma conviene piuttosto delegare il compito a una fototrappola, ovvero un’apparecchiatura elettronica in grado di attivarsi in modo automatico non appena riscontra la presenza di animali o persone rilevando movimenti e variazioni di calore davanti a sé per poi scattare foto della scena.

Di norma può lavorare a una temperatura tra i -20° C e i 60° C

Se ci si sta domandando cos’è una fototrappola, la risposta è semplice, si tratta di una speciale scatola realizzata in plastica e metallo, con dimensioni di circa 14 x 9 x 7 cm e con un peso tra i 250 e i 500 g, dunque appositamente progettata con dimensioni ridotte così da posizionarla più facilmente e al tempo stesso risultare più discreta e difficile da notare per chiunque vi passi vicino.

Questo è uno dei motivi per cui una fototrappola videosorveglianza può essere usata per vigilare su casa, giardino, azienda e orto al fine di prevenire intrusioni, furti e danneggiamenti, all’occorrenza persino allertando in tempo reale chi di dovere.

Infatti se installata all’interno di allevamenti e fattorie la fototrappola può rivelarsi un buon sistema di monitoraggio della schiusa delle uova in un nido e può effettuare la sorveglianza scongiurando eventuali razzie di pollame da parte di animali selvatici come volpi e faine, la cui presenza sarà immortalata nitidamente grazie alla messa a fuoco automatica anche qualora il loro passaggio fosse veloce.

Per riuscire ad assolvere al loro scopo normalmente le fototrappole hanno un rivestimento impermeabile capace di resistere alle intemperie anche per mesi e seguono un design dai colori camouflage per mimetizzarsi perfettamente con l’ambiente circostante e così diventare invisibili a chiunque.

A facilitare l’integrazione di tali strumenti ci pensa pure la griglia situata sul retro di ogni fototrappola mini o tradizionale, la quale abbinata a speciali supporti, cinghie e piastre di fissaggio permette di installarla su qualsiasi elemento, inclusi i tronchi degli alberi per i quali esistono speciali corde elastiche da passare attorno.

Struttura e componenti

Essendo pensati per il monitoraggio delle situazioni più disparate senza essere visti, magari per fare sorveglianza indagando su atti vandalici, danneggiamento, furto di attrezzature e abbandono di immondizia in ambienti esterni non autorizzati, come nel caso delle fototrappole rifiuti, questi dispositivi già dalla progettazione seguono criteri ben precisi.

Infatti per assolvere a questi e ad altri scopi occorre capire come funziona una fototrappola, la quale ha una struttura alquanto definita che solitamente comprende

  1. Sensori di movimento
  2. LED a infrarossi
  3. Vano batterie
  4. Microfono
  5. Memoria
  6. Ottica
  7. Presa

Nella parte frontale della fototrappola sono incastonati tra i 20 e i 40 LED a infrarossi capaci di emettere raggi di luce bianca o rossa raramente visibili a occhio nudo in modo da illuminare il paesaggio davanti a sé quando attivati, ovvero in tutti quei contesti particolarmente bui, inclusa la notte, momento in cui riuscirà a scattare foto e acquisire video in bianco e nero in ambienti esterni di vario genere.

Queste lucette nelle fototrappole inoltre contribuiscono al funzionamento di uno o più sensori di movimento normalmente di tipo PIR, acronimo di “Passive InfraRed Sensor”, i quali sono detti passivi per la loro capacità di riconoscere calore da radiazioni infrarosse emesse o riflesse da oggetti, persone e animali e addirittura gli eventuali spostamenti attuati da questi ultimi.

Ovviamente per lavorare in maniera corretta una fototrappola necessita di essere alimentata e ciò di solito avviene attraverso 6 o 8 pile alcaline da inserire nell’apposito vano batterie di norma nascosto sotto la base.

Proprio perché il suo scopo è documentare la scena di fronte a sé, ogni fototrappola sul davanti possiede un’ottica fotografica comprensiva di obiettivo e lente per catturare immagini e filmati, un microfono contraddistinto da dei forellini per registrarne l’audio e una memoria su cui salvare il tutto, la quale raramente è irremovibile ma anzi quasi sempre si tratta di una scheda SD estraibile in qualsiasi momento.

Dunque nel primo caso per accedere ai contenuti memorizzati si dovrà necessariamente collegare la fototrappola professionale o amatoriale al computer sfruttando la presa micro-USB integrata e il cavo in dotazione.

Può disporre di un ulteriore attacco con cui alimentarla esternamente

Alcuni modelli di fototrappola per migliorare l’usabilità hanno uno sportello sul frontalino, il quale una volta aperto rivela un piccolo schermo LCD a colori tra i 2 e i 2,5 pollici che abbinato a un tastierino contenente frecce direzionali e tasti come Menù, Ok e Indietro permette di avere un’anteprima di quanto girato finora e all’occorrenza ritoccarne le impostazioni.

Un simile accorgimento può risparmiare spiacevoli errori di inquadratura consentendo di correggerli prontamente sul momento. Questo sportellino inoltre si dimostra alquanto utile nel proteggere le parti sensibili della fototrappola tenendole al riparo dagli agenti atmosferici a cui saranno esposte negli ambienti esterni e da qualsiasi altro elemento di disturbo, poiché anche una semplice goccia d’acqua può compromettere la buona riuscita di una foto.

Chi ambisce alla realizzazione di contenuti multimediali ricchi di dettagli pure in contesti scarsamente illuminati dovrebbe ricorrere a una fototrappola notturna munita di flash, in quanto l’unica in grado di cogliere tutti i colori e le sfaccettature di ambienti esterni e soggetti immortalati.

Tale optional nelle fototrappole migliori può presentarsi come una lampadina incandescente da 35 mm da attivare manualmente premendo un grilletto così da generare il tradizionale lampo bianco e confezionare immagini a colori o altrimenti può basare il suo funzionamento sugli infrarossi emettendo una lieve luce rossa al momento dello scatto, il cui risultato finale sarà invece in bianco e nero.

Se poi si vuole essere avvisati in tempo reale di quanto sta accadendo, specialmente in caso di intrusione, basterà servirsi di una fototrappola con sim, dentro la quale, come suggerisce il nome, può essere inserita una schedina telefonica di quelle usate per i cellulari così da sfruttare la rete mobile per la comunicazione e condivisione di file tramite MMS ed email.

Caratteristiche e proprietà

Ogni componente di una fototrappola possiede specifiche proprietà, le quali gli consentono di confezionare contenuti multimediali variabili per nitidezza, modalità, colori e inquadratura ma anche di avere performance diverse in base alle risorse a disposizione, specialmente in termini di spazio di archiviazione e durata.

Per questi motivi quando si pensa a come scegliere la migliore fototrappola o quella più adatta alle proprie esigenze occorre prestare attenzione non solo al rapporto qualità prezzo dell’oggetto ma anche alle informazioni riportate sulle specifiche tecniche e sul manuale di istruzioni.

Parametro Valori medi
Risoluzione video 640 x 480 px, 720p, Full HD, 4K
Velocità di scatto Da 0,2 a 0,6 s
Angolo di visione Da 50° a 125°
Risoluzione foto Da 8 a 22 MP
Impermeabilità IP56, IP66, IP67
Numero di LED Da 20 a 40
Alimentazione Da 6 a 8 pile alcaline AA o AAA
Azionamento 940 nm, 850 nm
Autonomia Da 4 a 8 mesi
Memoria Scheda SD da 8 a 32 Gb
Distanza Da 20 a 60 m di notte, illimitata di giorno

Una delle prime caratteristiche da valutare per capire quale scegliere tra le migliori fototrappole è la risoluzione foto, ossia la massima capacità di acquisizione dell’ottica misurata in Megapixel (MP), che sarà elevata nelle fototrappole professionali e in alcune di quelle amatoriali, le quali saranno in grado di effettuare scatti a colori o in bianco e nero di pregiata qualità.

Allo stesso modo la risoluzione video rappresenta la più alta definizione raggiungibile in un filmato ed è espressa in pixel (px) come il prodotto di larghezza per altezza o altrimenti con apposite diciture, quali Full HD e 4K, come per l’appunto nel caso di una fototrappola 4k, ovvero al momento quella in grado di cogliere il maggior numero di dettagli indipendentemente dalle peculiarità degli ambienti esterni in cui si trova.

In base all’ottica fotografica montata e alle sue proprietà varierà la bontà dei file ottenuti e di pari passo lo spazio da loro occupato sulla memoria della fototrappola, il cui limite massimo può oscillare tra gli 8 e i 32 Gb in base al modello.

Solo in alcuni esso può essere oltrepassato acquistando una schedina più grande, ovviamente purché non superi le dimensioni consentite, le quali sono riportate sulle specifiche tecniche dell’oggetto.

Come alimentazione spesso vengono utilizzate dalle 6 alle 8 pile alcaline, le quali possono arrivare ad assicurare un’autonomia dai 4 agli 8 mesi, la soluzione ideale se si vuole lasciare installata la fototrappola in una specifica zona per parecchio tempo.

In tal senso diventa fondamentale verificare il grado di impermeabilità dell’apparato così da avere la garanzia che riesca a sopportare le intemperie a cui sarà sicuramente sottoposto negli ambienti esterni in cui verrà posizionato.

Dunque se si conta di lasciare la fototrappola appesa a un albero sarà meglio optare per un modello con certificazione IP67, in quanto totalmente waterproof, mentre nel caso in cui resti al riparo all’interno di un magazzino ci si potrà orientare verso un prodotto parzialmente resistente agli agenti esterni, come ad esempio una variante con scocca IP56.

Certe integrano piccoli altoparlanti con cui ascoltare le clip registrate

Qualora si abbia necessità di scattare foto agli animali selvatici per non rischiare di perderseli mentre passano davanti alla fototrappola infrarossi è fondamentale possederne una con un tempo di azionamento ridotto e una buona velocità di scatto, così da avere la sicurezza nel primo caso di un accensione rapida e in tempo reale mentre nel secondo di non dover aspettare troppo tra un’acquisizione e l’altra.

Nelle fototrappole di sorveglianza pure le caratteristiche legate alle radiazioni infrarosse sono rilevanti, specialmente il tipo di LED integrati nelle foto trappole, in quanto quelli con raggi da 940 nm, detti “ad alta efficienza”, risultano invisibili a occhio nudo, mentre quelli con IR da 850 nm per illuminare maggiormente l’area da fotografare sfruttano una luce rossa la cui presenza è facilmente riscontrabile da chiunque.

Dunque chi ha necessità di effettuare la sorveglianza di ambienti esterni dovrà munirsi di una fototrappola del primo tipo, mentre il secondo è più indicato per scattare foto agli animali in contesti notturni ottenendo così immagini a colori o in bianco e nero ricche di dettagli.

Ovviamente nell’acquisizione fotografica e video anche il numero di LED gioca un ruolo importante, specie se si conta di farne uso di notte, poiché a una maggiore quantità corrisponde la possibilità di coprire una distanza più lunga di diversi metri.

Allo stesso modo questi elementi combinati insieme all’ottica della fototrappola determinano il suo angolo di visione, ossia la porzione di scena inquadrata, la quale se più ampia permetterà all’occorrenza di effettuare molteplici scatti con un unico rilevamento ottenendo così una visuale ottimale senza lasciarsi scappare nemmeno il passaggio fugace di certi predatori.

Posizionamento e utilizzo

A determinare la buona riuscita di foto e video realizzati con delle fototrappole è soprattutto la loro installazione, la quale dovrebbe rispettare alcuni criteri adeguatamente spiegati sul manuale di istruzioni del prodotto al fine di ottenere subito i risultati sperati senza sprecare più tempo del dovuto.

Prima di poter procedere con l’acquisizione fotografica di persone o animali che transitano nel suo raggio d’azione, è necessario capire come posizionare correttamente la fototrappola in una specifica zona bisogna

  1. Individuare il luogo più adatto
  2. Servirsi dell’accessorio giusto
  3. Verificare la corretta posizione
  4. Effettuare le configurazioni
  5. Fare qualche scatto di prova

Quando si ha in mente uno scopo preciso, come ad esempio acquistare una fototrappola rifiuti per contrastare l’abbandono di questi ultimi in discariche abusive e talvolta essere addirittura avvisati in tempo reale al momento del loro sversamento, è fondamentale scegliere una collocazione adeguata capace sia di immortalare l’oggetto della propria ricerca che di assicurare una buona inquadratura fotografica e video.

A tal scopo occorre tener conto delle capacità della fototrappola, in particolare dell’angolo visivo dell’ottica fotografica di cui dispone, della distanza coperta dal sensore di movimento e dai LED, in quest’ultimo caso specie se si intende scattare foto di animali in contesti notturni.

Un altro aspetto da considerare è la morfologia del terreno, poiché qualora non fosse pianeggiante si dovrà orientare la fototrappola in modo da garantirle un’inclinazione adeguata.

Nel posizionare la videotrappola di solito si cerca di metterla verso Nord, cosicché i raggi del sole non colpiscano direttamente gli infrarossi sfalsandone la rilevazione, inoltre di norma le fototrappole di sorveglianza si installano tra i 20 e i 50 cm di altezza dal suolo per restare facilmente raggiungibili ma al tempo stesso risultare difficilmente visibili.

Questi strumenti possono servire sia a effettuare la sorveglianza del proprio giardino che a studiare la fauna in ambienti esterni circoscritti, occasione in cui bisognerà proporzionare l’altezza delle fototrappole agli animali osservati, prediligendo una prospettiva fotografica più elevata in caso di orsi, lupi, cervi e cinghiali e una raso terra in presenza di lepri e conigli o qualora si volesse monitorare l’alacre attività di un formicaio.

Per cercare di cogliere con le mani nel sacco chi ruba il raccolto dal proprio appezzamento si può collocare la fototrappola più in alto, come ad esempio su un palo della luce o sotto la grondaia di un tetto, avendo cura in entrambi i casi di conferirle la giusta inclinazione verso il basso.

Se invece si vuole utilizzare in una location naturalistica una fotocamera da caccia può far comodo fissarla al tronco di un albero o ai suoi rami, purché siano robusti e abbiano almeno 15 cm di diametro.

Per riuscirci basta comprare separatamente gli optional necessari o se possibile sfruttare gli accessori solitamente in dotazione con la miglior fototrappola, come la corda elastica da passare attorno al fusto, apposite cinghie da stringere o ancora le placche metalliche da fissare con le viti.

Oltre a data e ora, tra le informazioni impresse su foto e video a volte può inserire temperatura e fase lunare

Dopo averla montata, è importante verificare la posizione della mini fototrappola, altrimenti essa rischia di venire meno al suo scopo o peggio di riprendere da inquadrature di ambienti esterni del tutto inutili perché prive di piante, animali o qualsiasi altro soggetto si desideri immortalare.

Un buon metodo consiste nell’avvalersi di un puntatore laser per capire dove è rivolto l’obiettivo, altrimenti basta semplicemente effettuare il cosiddetto “walk test”, ovvero iniziare a spostarsi nella zona coperta dal sensore di movimento della fototrappola per sperimentare se quest’ultimo riesce a percepire la nostra presenza e di conseguenza ad attivare prontamente l’apparecchio per scattare foto.

A questo punto restano solo da effettuare le configurazioni opportune, scegliendo modalità, qualità della ripresa e all’occorrenza modificando altri parametri. Per assicurarsi un’inquadratura fotografica corretta e avere un’idea del risultato finale è consigliabile fare qualche scatto di prova e visionare subito immagini e filmati.

Se tutto è andato come previsto si può finalmente lasciare il dispositivo a svolgere la sua mansione di videosorveglianza o monitoraggio, altrimenti bisognerà rimettere mano alle regolazioni e riprovare finché non si ottengono dei prodotti multimediali conformi alle proprie aspettative, soprattutto per quel che concerne la resa a colori e la definizione degli ambienti esterni ripresi.

Una volta che l’apparato è operativo solo in presenza di una fototrappola gsm si sarà avvisati in tempo reale di eventuali intrusioni o avvistamenti e in caso di fototrappola wireless si potranno addirittura ritoccare i settaggi a distanza tramite pc, app o smartphone, mentre se si tratta di una variante tradizionale bisognerà periodicamente recarsi sul luogo in cui la si è installata per verificarne lo stato di funzionamento e quanto girato finora.

Impostazioni e funzioni

Dopo l’installazione è fondamentale effettuare sempre una configurazione corretta della fototrappola. Per riuscirci di norma viene richiesto all’utente di installare un software su pc per poi collegarvi la camera attraverso il cavo in dotazione e modificare varie opzioni dal programma, altrimenti coi modelli provvisti di sportellino sulla mascherina si potrà ricorrere a display e tasti collocati al suo interno.

Aspetto Opzioni
Sensibilità del sensore di movimento Bassa, Media, Alta
Intervallo tra acquisizioni Da 1 s a 60 min
Durata delle clip Da 1 s a 10 min
Modalità Foto, Video, Combinata, Time Lapse
Qualità Variabile

Per essere sicuri di non perdersi il passaggio di uno o più animali o di non riscontrare la presenza di un intruso durante la sorveglianza è importante calibrare la sensibilità del sensore di movimento della fototrappola professionale o amatoriale, scegliendo tra bassa, media e alta.

La prima opzione può prevenire eventuali attivazioni insensate della fototrappola caccia o tradizionale, evitando così accensioni ad esempio causate da insetti, mentre l’ultima al contrario può aiutare a far azionare l’apparato al momento giusto, specie nelle situazioni in cui deve accorgersi di movimenti impercettibili magari eseguiti da piccoli animali o da una pianta durante la fioritura.

Tra le configurazioni iniziali riscontrabili in tutte le fototrappole vi è la scelta della modalità, la quale non contempla esclusivamente foto e video, ma permette di optare per una combinazione dei 2 formati o per un Time Lapse.

Quest’ultimo consiste in un filmato temporizzato in cui, partendo da una serie di fotogrammi ottenuti con una certa regolarità, alla fine viene confezionato un prodotto capace in pochi minuti, se non secondi, di riassumere un’azione che nel tempo reale è durata ore o addirittura giorni.

Per riuscire nell’intento dunque viene sfruttato anche l’intervallo tra acquisizioni, il quale può essere personalizzato a propria discrezione selezionando uno tra i diversi valori predefiniti nella fototrappola, così come la durata delle clip e la qualità intesa come risoluzione di queste ultime e delle foto.

Spesso è possibile ritoccare le impostazioni da breve distanza con un telecomando

Quando si usa una fototrappola invisibile per scoprire chi ruba gli attrezzi da lavoro in cantiere oppure se è il cane del vicino o altri animali a fare i bisogni sui fiori in giardino, avere una prova fotografica del colpevole può non bastare ma potrebbe fare la differenza ricevere un messaggio di notifica in tempo reale al momento dell’accaduto.

Sono proprio questi i contesti in cui possono far comodo alcune funzioni aggiuntive di cui dispongono sempre le fototrappole professionali e alcune di quelle amatoriali, tra cui le più diffuse sono

  • Password di sicurezza
  • Controllo tramite app
  • Connessione internet
  • Invio di MMS o email

Per proteggere questa speciale macchina fotografica da malintenzionati che magari, sapendo di essere stati ripresi, vogliono far sparire le prove della loro presenza sul posto e delle loro malefatte, può rivelarsi un buon deterrente stabilire una password di sicurezza, così il ladro non potrà accedere ai contenuti multimediali della videosorveglianza al fine di cancellarli.

Se poi si vuole essere avvisati in tempo reale al primo movimento riscontrato bisognerà orientarsi verso una fototrappola MMS dal prezzo più elevato, in quanto capace di inviare questi particolari messaggi multimediali a uno o più numeri di cellulare preimpostati.

Qualora si preferisse ricevere un’email di avviso o si volesse impartire dei comandi a distanza al proprio apparato ci si dovrà servire di un modello dotato di connessione internet, la quale può avvalersi dell’infrastruttura mobile dei telefonini, come nel caso della fototrappola 4g compatibile con l’omonimo standard di rete, o più semplicemente la connettività senza fili offerta dal modem di casa ricorrendo a una fototrappola wifi.

Ovviamente una simile caratteristica normalmente consente anche di poter esercitare in tempo reale sulle fototrappole il controllo tramite app installata su smartphone e tablet, dunque la possibilità di regolarne i settaggi mentre ci si trova da tutt’altra parte senza bisogno di essere sul posto.

Privacy e obblighi

Un aspetto spesso sottovalutato in fase di acquisto di una fototrappola per videosorveglianza è la privacy, un problema comune a tutti i dispositivi che assumono questo specifico ruolo. Per non rischiare di incorrere in violazioni delle normative vigenti, in particolare dell’articolo 13 del decreto legge 196/2003, bisogna considerare gli ambienti in cui sarà posizionata.

Infatti se la fototrappola viene installata in luoghi pubblici e privati ma a libero accesso si dovrà necessariamente esporre il cartello con la dicitura “area videosorvegliata” in cui occorrerà indicare la motivazione delle riprese e la persona responsabile.

Per questo motivo lo stesso comportamento dovrà adottarlo pure chi intende divulgare immagini e filmati di animali realizzati in ambienti esterni con una fototrappola professionale o amatoriale a scopo di ricerca in ambito faunistico all’interno di un bosco o una riserva naturale, in questo caso al fine di allertare le eventuali persone di passaggio.

Se invece l’obiettivo è la sorveglianza della propria abitazione al fine di proteggerne i suoi beni e i suoi occupanti non sarà necessario appendere alcuna targhetta, così da cogliere di sorpresa qualsiasi malintenzionato.

In generale dal punto di vista legale l’unico responsabile del trattamento dei dati acquisiti con una fototrappola è esclusivamente il suo proprietario, il quale per non violare la privacy di nessuno dovrebbe essere consapevole delle leggi in vigore così da rispettarle.

In tal senso diventa fondamentale accertarsi di avere il controllo esclusivo sui contenuti registrati e per riuscirci occorre mettere in pratica tutti gli stratagemmi atti a evitare la manomissione della fototrappola, come dotarsi di lucchetti e cavi antifurto e di un’apposita cassetta di sicurezza in cui installarla.

A volte a lato ha un forellino antimanomissione in cui inserire un lucchetto o un cavo in acciaio

Ovviamente avere dalla propria quanto girato dalla fototrappola per denunciare un crimine alle autorità competenti una prova fotografica può rendere più credibile la propria testimonianza ai loro occhi, soprattutto in sede di interrogatorio, ma potrebbe rivelarsi un’arma a doppio taglio, specie dal punto di vista legale.

Se esporre il cartello in aree soggette a videosorveglianza tutelerà sia i nostri diritti che quelli degli altri, qualora ci si dimenticasse o si rifiutasse di farlo si potrebbe incorrere in sanzioni più o meno salate se non addirittura in procedimenti penali in cui oltretutto le prove prodotte dalle proprie fototrappole potrebbero non essere valide.

Dunque per non avere guai con la giustizia e riuscire a rilevare la presenza di animali e malintenzionati in casa propria o in altre proprietà private è sempre buona norma valutare attentamente se il proprio monitoraggio rientra nell’accezione di videosorveglianza intesa dal decreto legge 196/2003, noto come codice della privacy.

Infatti, se così fosse, in tal caso è doveroso regolarsi di conseguenza installando la targhetta “area videosorvegliata” accanto o nelle immediate vicinanze della fototrappola, ancor meglio se all’interno dell’inquadratura in cui andrà a effettuare la ripresa fotografica o video, senza dimenticarsi di compilare correttamente gli spazi bianchi subito sotto al disegno esemplificativo.

Certificazioni e normative

Per avere garanzie sulla bontà delle componenti di una foto trappola e su dove sia meglio utilizzarla, oltre a guardare alle caratteristiche riportate sulla confezione originale e a far sì che corrispondano alle proprie esigenze, in tutte le fototrappole è buona prassi riscontrare la presenza di importanti certificazioni relative a questi aspetti, tra cui

  • CE
  • IP

A tutelare i consumatori italiani ci pensa il marchio CE, in quanto simbolo del rispetto delle normative vigenti nella Comunità Europea, inclusa l’Italia, mentre chi vuole avere la certezza che la fototrappola riesca a sopravvivere restando esposta per mesi alle intemperie dovrebbe cercare un prodotto capace di resistere ad acqua e polvere in quanto conforme allo standard internazionale IP, acronimo di International Protection.

A tale sigla per convenzione viene sempre aggiunta una coppia di cifre o altrimenti una sola a sua volta seguita o preceduta dalla lettera “X”. Il primo valore indica la resistenza a polvere, sabbia e ad altre particelle solide, mentre il secondo quella relativa all’acqua.

Per entrambi vale la regola che all’aumentare del numero riportato sale di pari passo il livello di tollerabilità, il quale se corrispondente a “X” sarà nullo per quello specifico fattore. Ad esempio, i dispositivi con protezione IP56 sono waterproof e parzialmente resistenti alla polvere, mentre una fototrappola professionali di solito è IP67, ossia talmente impermeabile da poter sopportare brevi immersioni a un metro di profondità.

Dunque se la fototrappola viene posizionata in prossimità del suolo del proprio giardino per monitorare la presenza di talpe, topi e altri piccoli roditori, essa dovrebbe possedere una certificazione IP66, così non sarà necessario eliminare la sua programmazione giornaliera o addirittura disinstallarla ogniqualvolta si deve annaffiare il prato o si attiva il timer dell’irrigazione.

Sfruttando la modalità “test” si possono scattare manualmente delle immagini di prova

Anche se la fototrappola può tollerare l’acqua è comunque buona norma verificare di aver chiuso correttamente ogni apertura, come il vano batterie e l’eventuale sportello sul frontalino, poiché ad essere waterproof è solo il rivestimento esterno e non la parte interna, altrimenti si rischia di non riuscire a effettuare correttamente la videosorveglianza di cui si ha bisogno.

Quest’ultima infatti dovrebbe rimanere ben sigillata, specie se si conta di lasciarla in ambienti esterni esposta alle intemperie, per evitare di ritrovarsi con foto e video rovinati dalla presenza goccioline di pioggia rimaste sulla lente dell’ottica o ancor peggio di compromettere l’integrità dei sensori di movimento.

Per preservare al meglio la fototrappola è consigliabile svolgere periodicamente alcune semplici operazioni di manutenzione, come sostituire le batterie, qualora iniziasse a spengersi all’improvviso con una certa frequenza, e controllare lo spazio disponibile sulla memoria, specie se non si dovesse avviare la registrazione in caso di attivazione del sensore PIR.

Un’altra buona prassi consiste nel pulire la fototrapopola almeno una volta al mese e comunque tutte le volte che si ritiene necessario, per esempio quando la buona riuscita di un’acquisizione fotografica è compromessa dall’obiettivo sporco.

In questi casi basta passare su corpo macchina e lente con un panno morbido leggermente inumidito solo con acqua, senza ricorrere a spray o detersivi liquidi, ma eventualmente applicando una piccola goccia di sgrassatore esclusivamente in corrispondenza di eventuali tracce di resina, così da scioglierle.

Recensioni delle migliori fototrappole

1. Apeman DH-3

Cogliere un intruso con le mani nel sacco non è mai facile, ma con la fototrappola Apeman DH-3 e il suo design a tema mimetico abbinato alle dimensioni ridotte si riuscirà a camuffare lo strumento con gli ambienti esterni e a riprendere il soggetto senza che se ne accorga.

Apeman DH-3

Il modello più venduto

Apeman DH-3

(4.2)

Offerta: 46,99 Prezzo: 11,75 Sconto: 11,75 (100%) *

Avendo in dotazione una tracolla e un supporto a muro con cui all’occorrenza fissarla a tronchi e rami degli alberi, questa fototrappola è perfetta per essere usata all’aperto, poiché riuscirà a rimanere discreta grazie al design mimetico e alle sue dimensioni di 10 x 9 x 12 cm per 449 g.

Infatti il suo corpo waterproof IP66 abbinato a 8 pile AAA in standby avrà un consumo di appena 0,2 mA riuscendo così a resistere addirittura per 6 mesi. L’ottica integrata da 16 MP di Apeman DH-3 permette di ottenere immagini di pari risoluzione e videoclip in Full HD a una velocità di 0,5 s persino in notturna per merito di 26 LED a infrarossi da 940 nm capaci di coprire fino a 20 m di distanza.

Per impostarla correttamente basta aprire lo sportello e servirsi del display interno da 2,4” e degli 8 tasti accanto, così da rivedere il girato e controllare sul momento la giusta angolazione di ripresa.

2. Victure HC400

Chi vuole immortalare ogni dettaglio del patrimonio faunistico di un territorio anche di notte può ricorrere a Victure HC400, la fototrappola con ottica ad alta definizione capace di registrare in notturna fino a 20 m di fronte a sé grazie ai LED a infrarossi e al pratico ed efficace flash integrato.

Victure HC400

Il prodotto migliore in assoluto

Victure HC400

(4.2)

Offerta: 46,89 Prezzo: 69,99 Sconto: 23,10 (33%) *

Oltre all’inserimento nell’apposito vano di 8 batterie AA con cui assicurarsi un’autonomia di circa 6 mesi, per archiviare su Victure HC400 fino a 16000 foto e quasi 10 ore di girato occorre acquistare a parte una scheda SD da 32 Gb.

Ovviamente la quantità di file memorizzabili dipenderà dalla durata dei filmati, che può oscillare da 1 s a 10 min, e dalla risoluzione adottata, la quale arriva al massimo a 12 MP per le immagini e a 1080p per i video. Sulla parte alta del corpo waterproof IP66 grande 13,5 x 9,3 x 7,2 cm per 280 g di peso di questa fototrappola sono incastonati 24 LED neri da 940 nm capaci di produrre un flash visibile fino a 12 m in visione notturna.

Se poi si vuole dare un’occhiata a quanto acquisito finora basterà ricorrere al piccolo LCD da 2,4” situato subito sotto allo sportello o altrimenti avvalersi del collegamento al pc sfruttando il cavo in dotazione.

3. Apeman H55

Non serve trovarsi sul posto per documentare la fioritura di una pianta quanto piuttosto ricorrere ad Apeman H55, la fototrappola capace di realizzare clip temporizzate in cui viene riassunto in pochi secondi un processo durato parecchie ore senza bisogno di editare il girato in seguito.

Apeman H55

Ottima alternativa

Apeman H55

(4.2)

Offerta: 64,99 Prezzo: 75,99 Sconto: 11,00 (14%) *

Una volta aperto come fosse un libro, Apeman H55 racchiude al suo interno svariati pulsanti retroilluminati di verde e uno schermo a colori da 2” con cui vedere e sentire le anteprime grazie all’altoparlante integrato.

Inoltre tramite i tasti su, giù, menù, indietro e M si sarà in grado di gestire le impostazioni di qualità, durata e modalità di ripresa, tra le quali è inclusa Time Lapse, ovvero l’acquisizione di più fotogrammi a intervalli di tempo predefiniti. Eseguiti i settaggi opportuni non resta che richiudere questa fototrappola e posizionarla correttamente aiutandosi con gli accessori in dotazione, tra cui la corda elastica.

Oltre alla grandezza di 14,4 x 10,4 x 7 cm per 285 g senza le 8 pile AA di cui necessita, questo strumento possiede una scocca mimetica e impermeabile certificata IP66 grazie alla quale può integrarsi perfettamente con la natura circostante diventando invisibile, anche qualora i 40 LED a infrarossi da 940 nm di cui dispone fossero in funzione.

4. Ltl Acorn 5210

Per essere avvisati in tempo reale quando uno o più animali stanno devastando l’orto non è necessario fare un appostamento, ma installare la fototrappola Ltl Acorn 5210, la quale, non appena i suoi 3 sensori riscontreranno un movimento, catturerà la scena e la invierà via MMS o email.

Ltl Acorn 5210

Prodotto professionale

Ltl Acorn 5210

(4.2)

Offerta: 229,00 Prezzo: 249,90 Sconto: 20,90 (8%) *

Nelle sue dimensioni compatte di 14 x 9 x 6,5 cm per 245 g questa fototrappola sotto alla scocca certificata IP54 possiede un PIR centrale e 2 laterali. Questi ultimi, ampliando l’angolo di visione fino a 120°, servono ad allertare con ulteriore anticipo il sensore principale al fine di diminuire il tempo di reazione.

Un altro parametro utile a migliorare questo aspetto è la sensibilità, la quale può essere configurata scegliendo tra 3 diversi livelli. Sfruttando un’ottica da 12 MP, Ltl Acorn 5210 può scattare fotografie a questa risoluzione e videoclip a 640 x 480 px con durata da 1 a 60 s, sui quali all’occorrenza potranno essere sovraimpressi data, ora, temperatura e fase lunare corrente al momento della ripresa.

Oltre all’archiviazione su una scheda SD da massimo 16 Gb, ogni contenuto multimediale potrà addirittura essere inviato via MMS a uno o più numeri di cellulare o a molteplici indirizzi email, ovviamente purché prima siano stati fatti i settaggi opportuni.

5. Apeman H70

Osservare il comportamento dei lupi nel loro habitat naturale può essere pericoloso, per questo motivo è meglio procurarsi Apeman H70, la fototrappola waterproof che può rimanere esposta alle intemperie per mesi senza danneggiarsi né tantomeno esaurire batterie e memoria.

Apeman H70

Opzione rilevamento piroelettrico

Apeman H70

(4.2)

Offerta: 64,49 Prezzo: 76,99 Sconto: 12,50 (16%) *

Dopo aver inserito una scheda SD non superiore ai 32 Gb e impostato la modalità di proprio gradimento tra acquisizioni temporizzate, foto, video o una combinazione delle ultime 2, questa fototrappola sarà in grado di raggiungere risoluzioni di 20 MP e 1080p e in caso di filmati riuscirà persino a registrare il sonoro grazie al microfono integrato.

Prima di iniziare è importante ricordarsi di modificare alcuni settaggi, tra cui la durata della clip e la facilità di scatto del sensore di movimento. Oltre al rivestimento impermeabile IP66, il corpo di Apeman H70 dal peso di 521 g per 14,5 x 10,5 x 6,8 cm vede sul frontalino l’obiettivo, una spia di stato e una finestrella a protezione.

Questa preserva i 40 LED a infrarossi da 850 nm, la cui luminosità è all’occorrenza regolabile così da farli notare ancor meno ai potenziali intrusi pure in contesti particolarmente bui dove si riuscirà a ottenere immagini in bianco e nero ad alta definizione.

Opinioni finali

Vista la particolarità dell’oggetto, è facile non sapere quale scegliere tra i tanti modelli di fototrappola in commercio, ragion per cui non si possono seguire esclusivamente sconti e offerte del momento, puntando magari all'articolo più economico, ma occorre valutare andando al di là del prezzo e guardando al contesto d'uso.

Se l’obiettivo è scoprire chi sta rovinando i fiori in giardino, basterà orientarsi su un prodotto di fascia media come Apeman DH-3, il quale, avendo uno dei migliori rapporti qualità-prezzo del suo genere, riuscirà ad assolvere al compito acquisendo scatti e filmati a risoluzione elevata persino di notte.

Per documentare la fauna del luogo è consigliabile ricorrere a Victure HC400, il dispositivo di fascia media in grado di offrire durante la ripresa la migliore nitidezza grazie all’ottica ad alta definizione, ai LED a infrarossi e al flash, i quali garantiscono un raggio d’azione di parecchi metri.

Chi vuole riprendere processi particolarmente lunghi dovrebbe affidarsi a un apparecchio capace di assicurare le migliori prestazioni. È questo il caso di Apeman H55, la fototrappola di fascia media in grado di funzionare per mesi senza scaricarsi, né tantomeno usurarsi a causa delle intemperie per via della sua scocca impermeabile.

Quando qualcuno si introduce nel proprio magazzino per riscontrare la sua presenza e all’occorrenza intervenire tempestivamente può far comodo servirsi di Ltl Acorn 5210, l’apparato di fascia alta dotato del miglior sistema di rilevamento della sua categoria in quanto capace di catturare la scena e all’occorrenza inviarla in allegato via MMS o email.

Scattare foto agli animali nel loro habitat senza farsi scoprire è semplice con Apeman H70. Infatti, oltre ad avere dimensioni ridotte, questo device di fascia media può contare sul miglior design del suo genere per mimetizzarsi perfettamente col paesaggio diventando invisibile a chiunque, ovviamente purché lo si posizioni all’altezza giusta.

Nello scegliere la fototrappola adatta ai propri scopi bisognerebbe sempre tenere conto del luogo in cui si intende installarla e della qualità del risultato finale. Alcune caratteristiche possono far lievitare i prezzi, ma il loro costo potrà talvolta essere alleggerito dalla presenza di una speciale offerta o di uno sconto dedicato.

Quale fototrappola scegliere? Classifica (Top 5)

Prodotto Offerta Sconto Voto
Apeman DH-3 Apeman DH-3 46,99 € 11,75 * 11,75 € (100%) (4.2)
Victure HC400 Victure HC400 46,89 € 69,99 * 23,10 € (33%) (4.2)
Apeman H55 Apeman H55 64,99 € 75,99 * 11,00 € (14%) (4.2)
Ltl Acorn 5210 Ltl Acorn 5210 229,00 € 249,90 * 20,90 € (8%) (4.2)
Apeman H70 Apeman H70 64,49 € 76,99 * 12,50 € (16%) (4.2)

Domande frequenti

Alla fototrappola si possono inviare comandi via sms?

Dipende, poiché alcune versioni munite di scheda SIM si limitano ad avvisare con un sms allo scattare del sensore di movimento, mentre altre consentono una comunicazione bidirezionale in cui l’utente può persino impartire uno specifico ordine inviando un messaggio preciso.

C’è un metodo per tenerla al riparo dalla pioggia?

Sì, a tal scopo spesso è sufficiente acquistare a parte un apposito tettuccio in metallo, il quale serve a proteggere l’obiettivo da piogge e schizzi d’acqua provenienti dall’alto in modo da non sporcare l’ottica con fastidiose goccioline e assicurarsi così immagini nitide.

Si può mettere su un treppiedi?

Normalmente è possibile, in quanto molte fototrappole hanno nella parte bassa una filettatura adatta a ospitare la vite di fissaggio a vari accessori, tra cui il treppiede che quasi sempre è incluso nella dotazione originale.

È possibile attivarla ogni giorno alla stessa ora?

Certo, quasi tutte le fototrappole offrono la possibilità di impostare una programmazione giornaliera, detta anche “timer”, in cui basta indicare ora di accensione e di spegnimento del dispositivo, dopodiché ci penserà lui stesso a rispettare questi orari quotidianamente.

Esistono metodi alternativi per alimentarla?

Sì, solo nei casi in cui il prodotto, oltre alle pile alcaline, consenta l’uso di batterie NiMH o la possibilità di collegare una fonte esterna attraverso un ingresso da 6 o 12 V grazie al quale, se lo si colloca in una zona ben soleggiata, si potrà addirittura ricorrere a piccoli pannelli solari.

È consigliato l’uso in apicoltura?

Assolutamente sì e anzi conviene servirsi di un simile apparecchio di sorveglianza in questo ambito al fine di scongiurare eventuali sabotaggi di arnie e furti di miele, api e telaini.

L’autospegnimento può essere impostato?

Sì, di norma è possibile configurare l’apparato affinché si spenga da solo una volta trascorso un determinato lasso temporale, il quale viene scelto dall’utente tra una serie di valori predefiniti andando da 1 a 10 min e in alcuni casi arrivando persino a diverse ore dopo.

L’intensità delle lucette può essere ridotta?

Non sempre, solo certe varianti permettono di regolare la luminosità dei LED così da renderli più discreti, funzionalità utile specialmente in quei contesti in cui non si vuole far notare la presenza del dispositivo.