Confronto delle fotocamere mirrorless migliori
- Usa la messa a fuoco rapida e accurata 4D Focus
- Consente connessioni wireless tramite wi-fi o NFC
- Sfrutta sensore APS HD CMOS Exmor da 24,3 MP
- 4K Photo estrae fotogrammi da 8 MP dai videoclip
- Porte USB 2.0, HDMI tipo D e Remote da 2,5 mm
- Fino a 350 foto grazie alla batteria da 1200 mAh
- Usa un doppio stabilizzatore di immagine Dual IS
- Tecnologia DFD rende Autofocus veloce e preciso
- Può realizzare clip in Timelapse e in Stop Motion
Come scegliere una fotocamera mirrorless
Indice
Componenti strutturali
Al giorno d’oggi sul mercato si trovano tantissime apparecchiature per l’acquisizione fotografica, ma solo gli appassionati e gli esperti del settore sanno che per ottenere dei risultati di qualità superiore non ci si può affidare a un dispositivo qualsiasi quanto piuttosto a prodotti professionali come le fotocamere mirrorless.
Qualora ci si stesse domandando una fotocamera mirrorless cos’è, per conoscere la risposta bisogna partire dalla traduzione di questo termine, il cui significato letterale è “senza specchio”.
Infatti il principale tratto distintivo di tutte le fotocamere mirrorless è l’assenza del pentaprisma, ossia una superficie riflettente presente in qualsiasi macchina fotografica Reflex, poiché il suo ruolo consiste nell’incanalare la luce che passa dall’obiettivo verso sensore e mirino ottico.
La mancanza di questo elemento non deve far temere sulla bontà delle fotocamere mirrorless, le quali anzi riescono a catturare foto e video assicurando prestazioni ottimali grazie alle componenti strutturali di cui dispongono, tra cui vi sono
- Memoria
- Schermo
- Batteria
Non importa se si tratta di un’immagine o un filmato, indipendentemente dal contenuto acquisito esso verrà salvato sulla memoria interna delle fotocamere mirrorless o molto più frequentemente su una scheda SD, SDHC o SDXC estraibile, la quale generalmente va acquistata a parte per poi inserirla nell’apposito slot.
Solitamente situata nelle immediate vicinanze, la batteria nelle fotocamere mirrorless di norma consiste in una pila ricaricabile agli ioni di litio anch’essa removibile dimodoché se ne possa inserire un’altra identica con cui estendere la loro autonomia e non rimanere a corto di energia sul più bello della propria sessione fotografica.
Capace di assolvere a svariati scopi, lo schermo grande tra i 3 e i 3,2” è ormai diventato una costante nella maggior parte delle fotocamere mirrorless, in quanto può servire sia per visionare in anteprima quanto ripreso finora così come le impostazioni correnti e la scena di fronte a sé in diretta.
Pur essendo sempre collocato sul retro delle fotocamere mirrorless, esso può avere un’installazione fissa o mobile, dove in quest’ultimo caso si riuscirà ad aprirlo come fosse un’anta di un mobiletto oppure a orientarlo in tutte le direzioni arrivando persino a fargli compiere una rotazione di 180°. Infatti inclinandolo a tal punto verso l’alto si sarà notevolmente agevolati nel confezionare selfie perfetti.
Le più silenziose in fase di scatto sono quelle con otturatore computerizzato sul piano focale
Per godere di un’inquadratura ottimale bisogna ricorrere al miglior mirrorless con mirino elettronico, ovvero un secondo piccolo schermo LCD o OLED di appena 0,39” e dall’alta risoluzione presente in molte fotocamere mirrorless, poiché per guardarlo bisogna posizionarsi con un occhio solo a distanza ravvicinata così da non sbagliare l’acquisizione anche in giornate particolarmente soleggiate.
Un altro elemento ricorrente nelle fotocamere mirrorless è il flash integrato detto pop up, perché fa la sua comparsa sul profilo superiore dell’apparato solo quando viene estratto dall’utente.
Esso rappresenta un valido alleato con cui aumentare la luminosità in ambienti scarsamente illuminati, ma qualora si avesse bisogno di una fonte di luce più mirata o con potenza maggiore basterà comprare a parte dei flash esterni per fotocamere mirrorless da montare sull’attacco metallico della slitta accessori laddove presente.
Nella confezione originale di tutte le fotocamere mirrorless sono sempre inclusi degli optional con cui migliorarne l’esperienza d’uso. Tra questi è normale trovare
- Cavo di ricarica
- Caricabatterie
- Cavetto USB
- Treppiedi
- DVD
- CD
Se il cavo di ricarica e il caricabatterie sono indispensabili per rifornire di energia le fotocamere mirrorless, il cavetto USB si rivela utile per collegarle al pc, sul quale sarà possibile mantenere i file in ordine e ritoccare persino quelli in formato RAW semplicemente installando i software contenuti nell’eventuale DVD o CD contenuto nella dotazione del prodotto.
Qualora la versione in proprio possesso abbia nella parte bassa una particolare filettatura, sarà possibile installarla su un treppiedi così da mantenerla immobile per tutto il tempo necessario.
Sensore e proprietà
Oltre all’obiettivo, i principali responsabili della qualità del risultato finale sono il processore di immagini, ossia la tecnologia di elaborazione con cui sono equipaggiate le fotocamere mirrorless, e il sensore ottico, il quale è composto da molteplici lenti di spessore e distorsione diverse con cui osservare lo scenario di fronte a sé. Di quest’ultimo componente se ne distinguono 3 tipologie
- Quattro Terzi
- Full frame
- APS-C
Le fotocamere mirrorless Quattro Terzi devono il loro nome alla lunghezza della diagonale di questo elemento, la quale corrisponde a 4/3” per una misura complessiva di 17,3 x 13 mm e un fattore di crop di 2x.
Da questo formato alcuni produttori hanno successivamente sviluppato il Micro Quattro Terzi, il quale, pur condividendo le medesime specifiche tecniche, risulta meno ingombrante del formato tradizionale, contribuendo così alla realizzazione di fotocamere mirrorless ancora più compatte.
La migliore mirrorless economica è sempre dotata della variante APS-C, acronimo di “Advanced Photo System Type-C”, la cui grandezza può essere di 23,6 x 15,7 mm o 22,3 x 14,9 mm in base al marchio del prodotto, implicando un fattore di crop tra 1,5x e 1,6x.
Il fattore di crop è la proprietà che, nelle fotocamere mirrorless, rappresenta il rapporto tra la diagonale del sensore e quella del full frame.
Sensore | Dimensioni | Fattore di crop |
---|---|---|
Quattro Terzi | 17,3 x 13 mm | 2x |
Full frame | 24 x 36 mm | 1x |
APS-C | 23,6 x 15,7 o 22,3 x 14,9 mm | 1,5x o 1,6x |
Dunque le fotocamere mirrorless full frame, il cui significato è “pieno formato”, sfruttano un sensore da 24 x 36 mm, il quale è di fatto il più grande attualmente in commercio e corrisponde allo standard della pellicola da 35 mm.
Di conseguenza tutte le fotocamere mirrorless fullframe garantiscono immagini nitide e poco rumorose, in quanto a parità di circostanze riescono a catturare la maggiore quantità di luce possibile rispetto alle altre varianti, le quali invece per questo motivo possono conferire allo sfondo un effetto più o meno sfocato detto “bokeh”.
Perciò i modelli full frame sono delle fotocamere mirrorless professionali dotate di componenti dai costi più elevati poiché finalizzati a garantire i migliori risultati mentre le altre tipologie sono pensate per un utilizzo amatoriale e per chi vuole risparmiare o non ha esigenze fotografiche particolari. Altre proprietà con cui valutare quale mirrorless comprare sono
- Stabilizzatore di immagine
- Risoluzione foto e video
- Velocità di scatto
- Messa a fuoco
- Framerate
Il numero di pixel contenuti in un’immagine e in un filmato rappresentano rispettivamente la risoluzione foto e quella video espresse in Megapixel (MP), dove quest’ultima nelle fotocamere mirrorless 4K può arrivare all’omonimo formato e avere un framerate elevato misurato in fps, acronimo di “Frame Per Second”, il quale, indica il numero di fotogrammi che è capace di catturare in un secondo.
Funziona in maniera simile la velocità di scatto, conosciuta anche come “raffica”, ovvero quante singole fotografie riesce a realizzare in un secondo, il cui valore può andare da 3 a 10 nelle fotocamere mirrorless economiche per arrivare persino a 100 nella migliore mirrorless professionale.
Certe scattano solo se la persona ha gli occhi aperti grazie a un particolare tipo di autofocus
Un altro aspetto da non sottovalutare nelle fotocamere mirrorless è la messa a fuoco, il cui uso corretto permette di distinguere chiaramente il soggetto ripreso evitando fastidiose sfocature.
Spesso nella fotocamera mirrorless migliore è il dispositivo stesso ad applicarla automaticamente attraverso il ricorso ad autofocus (AF), il quale può basarsi sul semplice contrasto oppure sul riconoscimento di volti e persone in questo caso addirittura seguendole in ogni loro spostamento.
Al fine di ottimizzare i propri sforzi, specie se si vuole girare una clip camminando, può far comodo servirsi di fotocamere mirrorless munite di stabilizzatore di immagine, ossia una tecnologia integrata capace di contrastare sobbalzi e movimenti di solito lungo 3 o 5 assi così da ridurre l’effetto sfuocato senza dover ripetere l’acquisizione o intervenire in post-produzione.
Tipologie e obiettivi
In un mercato saturo di prodotti per la fotografia è inevitabile chiedersi tra le tante fotocamere mirrorless quale scegliere o se invece sia meglio puntare a dispositivi di altro genere. La risposta non è così scontata e anzi il consiglio è quello di confrontare tra loro le caratteristiche dei vari modelli dopodiché fare delle valutazioni basate sul rapporto qualità prezzo e sulle proprie esigenze di utilizzo.
Chi non sa se orientarsi verso fotocamere mirrorless o bridge deve sapere che le prime riescono a garantire una resa finale migliore a un costo leggermente maggiorato purché si ricorra a un obiettivo dalla lunghezza focale adeguata per l’occasione d’uso, mentre una fotocamera bridge si distingue per la sua compattezza e la possibilità di sfruttare un potente zoom senza cambiare ottica.
Nonostante abbiano numerosi punti in comune, vi sono altrettante peculiarità a fare la differenza tra mirrorless e Reflex a cominciare dalle loro dimensioni. Infatti le fotocamere mirrorless riescono ad avere le stesse prestazioni di una macchina fotografica Reflex ma con ingombro e peso che in certi casi arrivano ad avvicinarsi a quello di una fotocamera compatta, risultando così molto più maneggevoli e facili da trasportare.
Aspetti a confronto | Mirrorless | Reflex |
---|---|---|
Fascia di prezzo | Media | Alta |
Dimensioni | 12 x 10 x 7 cm | 14 x 12 x 8 cm |
Obiettivo | Intercambiabile | Intercambiabile |
Mirino | Elettronico | Elettronico o ottico |
Peso | Da 250 g a 1 Kg | Da 400 g a 1,2 Kg |
Per capire le ragioni di tale grandezza ridotta bisogna partire da cos è una mirrorless, ossia un apparato al quale manca il pentaprisma, la cui assenza implica che non esistono fotocamere mirrorless con mirino ottico, le quali per funzionare necessitano della luce convogliata da questa superficie riflettente.
Dunque la fotocamera mirrorless compatta si avvale esclusivamente della variante elettronica, la quale può consistere in un display sul retro o in un secondo piccolo schermo posto subito sopra di esso.
Se la domanda è fotocamere mirrorless o Reflex, non c’è una risposta giusta, ma per decidersi ci si può basare sulla tipologia di mirino di proprio gradimento e sul costo complessivo dell’oggetto.
Infatti le fotocamere mirrorless, oltre a rientrare in una fascia di prezzo media, possono contare solo su quello elettronico, mentre le seconde all’occorrenza pure su quello ottico ma comportando inevitabilmente una spesa finale più elevata.
Spesso hanno impugnatura gommata o rivestimento zigrinato per assicurare una presa salda
Gli appassionati di fotografia e i professionisti del settore normalmente finiscono col dotarsi di entrambi i device nel corso del tempo, perché ognuno di essi gode di ottica intercambiabile e alle volte addirittura condivisibile, ragion per cui sarà possibile montare alcuni obiettivi mirrorless su una Reflex e viceversa, purché ci si serva di appositi adattatori, in quanto ogni marchio usa un attacco proprietario.
Purtroppo non esistono fotocamere mirrorless ottica fissa, per questo all’interno della confezione originale può capitare di trovarne in dotazione una preinstallata, ma in ogni caso sarà sempre possibile acquistare un elemento adatto alle proprie esigenze solitamente scegliendo tra
- Grandangolari
- Teleobiettivi
- Monofocali
Se gli obiettivi mirrorless grandangolari sono più indicati per fotografare ampi panorami, i teleobiettivi servono invece per confezionare ritratti o cogliere particolari situati a parecchia distanza da noi, come ad esempio il volteggiare dei volatili nel cielo, altrimenti basterà adoperare dei monofocali o universali per immortalare gli scenari più disparati anche se a scapito di una resa inferiore rispetto alle altre 2 tipologie.
Prese e connessioni
Ormai quasi tutti le fotocamere mirrorless a cominciare dalle più economiche fino ad arrivare a quelle di fascia alta possiedono degli speciali attacchi con cui metterle in comunicazione con particolari periferiche o altri device al fine di rendere piacevole e produttiva la sessione fotografica e alcune delle operazioni successive più comuni.
Dunque se non si sa come scegliere una macchina fotografica mirrorless adatta alle proprie esigenze, prima di ogni acquisto è consigliabile guardare anche alle prese e alle connessioni wireless di cui dispone, prediligendo soprattutto quelle di cui si può avere più bisogno.
Porte | Dispositivi | Finalità |
---|---|---|
Mini jack da 3,5 mm | Microfono esterno | Catturare i suoni circostanti |
Remote da 2,5 mm | Telecomando | Controllare da breve distanza |
Slitta accessori | Flash, LED e lampeggiatori | Migliorare l’esperienza d’uso |
Micro HDMI | Televisore HD | Fornire un’anteprima |
Micro USB | Computer | Fare un backup dei file |
Anche le fotocamere mirrorless per iniziare nascondono dietro a uno sportellino gommato degli attacchi Micro HDMI di tipo D e Micro USB di tipo B, i quali servono rispettivamente per trasmettere le immagini acquisite direttamente sullo schermo del proprio televisore HD e per archiviare le riprese effettuate sul pc, così da poter fare spazio nella memoria in vista delle prossime sessioni fotografiche.
Per riuscire nell’intento ovviamente è fondamentale stabilire un collegamento cablato tra le fotocamere mirrorless e le apparecchiature di interesse usando appositi cavi, i quali di norma sono inclusi nella dotazione originale e comunque si possono acquistare separatamente pure in un momento successivo.
Assai frequente è il supporto alla stampa diretta, la quale non necessita di alcun software
Esistono inoltre delle prese pensate per l’abbinamento di ulteriori periferiche, tra queste c’è Remote da 2,5 mm a cui è possibile attaccare un telecomando di scatto, il quale permette di dare il via all’acquisizione senza toccare la fotocamera mirrorless economica ed evitando così di spostare accidentalmente l’inquadratura.
Se poi si vuole migliorare l’audio dei propri filmati basterà associare al mini jack da 3,5 mm delle fotocamere mirrorless un microfono shotgun o omnidirezionale in base alle proprie esigenze.
Le migliori fotocamere mirrorless video 4K hanno sempre al centro del profilo superiore una slitta accessori, ovvero un particolare aggancio in metallo con cui si riuscirà a fissare e ad alimentare optional quali flash esterni, lampeggiatori e faretti LED con cui illuminare la scena in maniera appropriata mentre vengono registrate delle clip di notte o al buio.
Questi attacchi non sono l’unico modo per interagire con le macchine fotografiche mirrorless, le quali anzi generalmente riescono a comunicare attraverso varie tipologie di connettività wireless, tra cui le più ricorrenti sono
- Wi-fi da 2,4 GHz
- Bluetooth
- WPS
- NFC
- GPS
Frequenti in molti modelli economici, la connessione wi-fi da 2,4 GHz e quella Bluetooth vengono normalmente usate per controllare le fotocamere mirrorless da distanza ravvicinata spesso servendosi di una app da scaricare sullo smartphone.
Almeno al primo utilizzo è necessario effettuare l’accoppiamento tra le fotocamere mirrorless e i device in gioco, ma, qualora essi fossero compatibili con WPS e NFC, si potranno ridurre drasticamente i tempi di questa procedura in un caso premendo un apposito pulsante e nell’altro limitandosi ad avvicinare gli apparati.
Solo la miglior fotocamera mirrorless ha un modulo GPS integrato con cui riesce ad acquisire informazioni sulla location dello scatto e a imprimerle direttamente su di esso, ma in tutti gli altri casi tali dati potranno essere raccolti dal GPS del cellulare collegato, permettendo in questo modo di conoscere comunque una posizione geografica accurata.
Uso e mantenimento
Chi per anni si è limitato a fare foto col proprio telefono oppure ha utilizzato un modello di macchina fotografica economico dalle funzionalità ridotte potrebbe sentirsi spaesato di fronte ai tanti pulsanti e alle molteplici prese delle fotocamere mirrorless, ragion per cui in questi casi è meglio affidarsi ai consigli riportati sul manuale di istruzioni di questi prodotti, dove normalmente viene suggerito di
- Premere il tasto on/off per l’accensione
- Adottare una modalità di scatto idonea
- Modificare le impostazioni, se necessario
- Posizionare adeguatamente il dispositivo
- Puntare e dare il via all’acquisizione
- Spegnere e riporre con cura l’apparato
Innanzitutto bisogna ricordarsi di accendere la camera mirrorless facendo scorrere l’apposito interruttore a slitta o semplicemente sfiorando il tasto dedicato.
Dopodiché occorre scegliere una delle modalità di scatto di cui dispone, le quali generalmente sono concentrate su una ghiera collocata sul profilo superiore resa facilmente distinguibile dalle altre per la presenza di scritte e icone esemplificative.
Chi opta per una delle opzioni automatiche, assai frequenti nelle fotocamere mirrorless per video, sarà subito pronto a scattare fotografie, ma in caso di configurazioni semi-automatiche o manuali molto spesso si dovranno modificare delle impostazioni, come ad esempio quelle inerenti la messa a fuoco, l’esposizione e il livello di zoom.
Alcune hanno un sistema di stabilizzazione dell’immagine persino nell’obiettivo
Solo allora si potrà trovare una posizione adeguata per ciascuna inquadratura o installare la propria mirrorless fotocamera su un treppiedi, magari collegando anche altri accessori, quali un flash esterno e un telecomando di scatto remoto. A questo punto non resta che scrutare attentamente la scena attraverso il mirino elettronico del dispositivo per poi dare il via alla fase di acquisizione, possibilmente facendo prima delle prove.
Se si sta registrando una clip con le fotocamere mirrorless video è importante non dimenticarsi di interrompere le riprese, altrimenti si corre il rischio di sprecare risorse preziose o peggio di dover concludere in anticipo la propria sessione fotografica.
In ogni caso al termine si potrà visionare in anteprima sullo schermo quanto girato finora o altrimenti spegnere la macchina mirrorless premendo il tasto on/off.
Anche qualora si trattasse di fotocamere mirrorless per principianti, mentre le si usa e una volta finito di utilizzarle, bisognerebbe prendersene cura adottando alcuni semplici accorgimenti, ovvero
- Mettere a tracolla o riporre in borsa
- Coprire la zona obiettivo con un tappo
- Pulire gli obiettivi dopo averli smontati
- Fare attenzione a temperatura e umidità
Quando si ha finito di adoperarle, è consigliabile sfruttare i 2 ganci situati ai lati di tutte le macchine mirrorless per installarvi i passanti della tracolla o in alternativa mettere in una borsa adatta il dispositivo evitando di inserirlo a stretto contatto con altri optional, oggetti appuntiti o comunque impropri.
A tal scopo è buona norma coprire l’obiettivo delle fotocamere mirrorless con il tappo fornito in dotazione, così da preservare la lente da graffi e urti. Non bisogna poi dimenticarsi della pulizia delle fotocamere mirrorless, la quale andrebbe eseguita innanzitutto sui singoli obiettivi solo dopo averli smontati in modo da riuscire a trattare persino la superficie in corrispondenza dell’attacco.
Per la lente invece basta servirsi di un soffietto o un pennello a setole morbide con cui spazzare via eventuali residui polverosi, mentre per eliminare macchie grasse e aloni si dovrà ricorrere a un panno in microfibra leggermente inumidito con acqua tiepida. Con questi metodi si potrà pulire pure il corpo delle fotocamere mirrorless, ovviamente cercando di evitare i buchini del microfono e quelli delle prese.
Un aspetto spesso trascurato ma assai rilevante sono temperatura e umidità dell’ambiente in cui ci si trova, i cui valori dovrebbero rientrare nelle specifiche del prodotto in proprio possesso, altrimenti per evitare danni irreparabili chi conta di farne uso in luoghi con condizioni climatiche estreme dovrebbe anzi scegliere una delle tante fotocamere mirrorless tropicalizzate, ovvero resistenti a polvere e liquidi.
Recensioni delle migliori fotocamere mirrorless
1. Sony Alpha 6000
Ottenere foto di pregiata qualità senza sovraccaricarsi di peso è possibile con la fotocamera mirrorless Sony Alpha 6000, la quale seppur leggera può fotografare ad alta risoluzione grazie al potente sensore ottico e all’obiettivo Power zoom incluso nella dotazione e all’occorrenza intercambiabile con altri.
Grande 12 x 6,69 x 4,51 cm e con un peso di appena 285 g che diventano 344 g inserendo nei rispettivi slot batteria e scheda SD, Sony Alpha 6000 sul lato destro è rivestita da una morbida impugnatura in pelle mentre al suo interno monta un processore Bionz X con dimensioni di 23,5 x 15,6 mm e un sensore APS HD CMOS Exmor da 24,3 MP.
Sfruttando l’innesto E comune alle fotocamere mirrorless dello stesso marchio è possibile montare svariati obiettivi intercambiabili acquistabili a parte, come ad esempio Zoom Standard, Teleobiettivo, Grandangolo a focale fissa e Macro Standard, mentre nella scatola originale del prodotto si trova Power zoom 16-50 mm.
A garantire dai 60 ai 90 min di riprese o dalle 310 alle 360 fotografie ci pensa la batteria ricaricabile agli ioni di litio NP-FW50 da 1080 mAh, della quale all’occorrenza ci si potrà sempre procurare un’unità sostitutiva o ancor meglio una aggiuntiva con cui raddoppiare l’autonomia a disposizione.
NFC One-Touch
Ormai diffuse in moltissime fotocamere mirrorless, anche in questa sono presenti delle connessioni senza fili con cui eseguire il backup del girato sullo smartphone e persino servirsi di quest’ultimo per il controllo a distanza dell’apparato, purché si scarichi la app PlayMemories Camera. Per riuscirci si può adoperare la connettività wi-fi o quella NFC One-Touch, la cui procedura di accoppiamento tra device consiste nel posizionarli vicino fino a farli sfiorare.
Quanto acquisito viene archiviato su una scheda di memoria SD, SDXC o SDHC, dove le immagini vengono salvate in JPG o RAW in formato 3:2, 16:9 o Panoramica con risoluzione tra 24 e 5,1 MP in base al formato scelto mentre i filmati in AVCHD 2.0 o MP4, nel primo caso con audio a 2 canali con codifica Dolby Digital Stereo.
Sulla destra di Sony Alpha 6000 uno sportellino in gomma nasconde le prese Micro USB e Micro HDMI di tipo D, le quali servono rispettivamente per trasferire contenuti al pc e per visualizzarli comodamente dal proprio televisore HD. Se invece si desidera tenere in ordine foto e video sul computer basta ricorrere al programma in dotazione Imaging Edge mentre con Capture One si potranno ritoccare gli scatti in RAW.
4D Focus
Se la messa a fuoco tradizionale tiene conto esclusivamente del fattore spaziale, il 4D Focus di questa fotocamera mirrorless garantisce un’ampia copertura 2D in termini di ampiezza e altezza, rapidità di esecuzione 3D indipendentemente dalla distanza a cui si trova il soggetto e stabilità nel tempo 4D, poiché riesce a predire con estrema precisione i suoi prossimi spostamenti.
Una simile caratteristica fa sì che Sony Alpha 6000 non perda mai di vista la persona o l’animale inquadrato, il quale anzi sarà costantemente tracciato dall’algoritmo. Sfruttando un avanzato autofocus ibrido per assolvere al suo scopo si baserà anche sul rilevamento di fase accelerando notevolmente l’operazione, mentre a garantire una vasta inquadratura ci pensano i 179 punti di AF automatico.
A illuminare un paesaggio notturno o una location dai toni cupi ci pensa il flash pop up integrato TTL, il quale prima dello scatto emette 3 lampi di monitoraggio per analizzare la quantità di luce presente nella scena, dopodiché lo si potrà adoperare in modalità Auto, Sincronizzazione lenta, posteriore o ad alta velocità, Riduzione occhi rossi e controllo wireless in base alle proprie esigenze.
2. Panasonic Lumix DMC-G7
Riprendere un atleta durante una competizione sportiva è facilissimo con la fotocamera mirrorless Panasonic Lumix DMC-G7, in quanto basterà servirsi degli scatti in sequenza o in alternativa della funzionalità 4K Photo, la quale permette di ottenere delle immagini dai singoli fotogrammi dei video.
Chi ambisce a risultati di qualità prima di scattare deve solo guardare attraverso il mirino elettronico LVF OLED da 2360000 punti cercando di tenere una distanza di almeno 17,5 mm dalla lente oppure può ricorrere al display LCD TFT da 3” e 1040000 punti con controllo touch statico che si apre ad anta sulla sinistra.
Grande 12,49 x 8,62 x 7,74 cm senza considerare le sporgenze per un peso di 410 g, Panasonic Lumix DMC-G7 è un modello a obiettivo singolo capace di supportare quelli 3D con standard Micro Quattro Terzi mentre sul profilo superiore ha una slitta accessori su cui è possibile installare ulteriori optional acquistabili separatamente.
Similmente ad altre fotocamere mirrorless, anche la confezione originale di questo prodotto include copertura per attacco a slitta, copriobiettivo, tracolla, caricabatteria, cavi USB e AC e un DVD contenente gli applicativi per pc PhotoFunStudio 9.7 con cui riordinare quanto acquisito e Developer Studio 4.3 per lo sviluppo in formato RAW.
Capiente batteria
Potendo contare sulla batteria ricaricabile DMW-BLC12E agli ioni di litio da 1200 mAh, Panasonic Lumix DMC-G7 riuscirà a confezionare circa 350 fotografie prima di esaurire del tutto la sua autonomia, momento in cui andrà collegata a una presa di corrente sfruttando il caricabatterie incluso o in alternativa si potrà proseguire la sessione fotografica montando una seconda unità identica da comprare a parte.
Nascosti sulla destra da uno sportellino gommato si celano 3 attacchi, ovvero la porta USB 2.0 per il collegamento al pc, la presa micro HDMI di tipo D grazie alla quale si riuscirà a visualizzare sullo schermo del tv tutto il girato e l’ingresso Remote da 2,5 mm per l’abbinamento a un telecomando per il controllo remoto.
Come ormai molte fotocamere mirrorless pure questa dispone della connettività wi-fi da 2,4 GHz grazie alla quale potrà essere messa in comunicazione con altri device muniti della medesima tecnologia. Per riuscirci basta premere un apposito pulsante oppure selezionando l’opzione QR code verrà mostrato questo speciale codice dal display sul retro, il quale andrà inquadrato e scansionato col device da associare.
4K Photo/Video
Il sensore Live MOS grande 17,3 x 13 mm può confezionare foto da 16 MP, le quali saranno memorizzate in JPG, RAW o MPO, e filmati in 4K, Full HD, HD o VGA con salvataggio in AVCHD o MP4. L’archiviazione dei file avverrà su una scheda SD, SDHC o SDXC da acquistare a parte, avendo cura di procurarsene una dalla capienza adeguata alle proprie esigenze, altrimenti si rischia di dover rinunciare a ricordi preziosi.
Oltre a registrare 4K video nell’omonimo formato, questa fotocamera mirrorless possiede la funzione 4K Photo, grazie alla quale, partendo da riprese effettuate a 30 fps, l’utente sarà libero di scegliere i fotogrammi di proprio gradimento ed estrarli in modo da ottenere delle fotografie da 8 MP. Questo stratagemma si rivela particolarmente valido per cogliere i momenti più importanti di una competizione sportiva, come ad esempio il momento esatto in cui viene tagliato il traguardo al termine di una corsa.
In occasioni simili può far comodo ricorrere anche a Burst, ovvero una funzionalità di Panasonic Lumix DMC-G7 dedicata agli scatti in sequenza, dove la velocità di esecuzione può andare da 2 a 40 fps in base alla risoluzione selezionata e catturare fino a 13 immagini in RAW o addirittura 100 usando altre estensioni di file.
3. Panasonic Lumix DMC-GX80
Tremolii e sobbalzi possono capitare nel corso di una ripresa in movimento, ma con la fotocamera mirrorless Panasonic Lumix DMC-GX80 non si avranno più di questi problemi, in quanto essa dispone di un doppio stabilizzatore di immagine, uno montato al suo interno e l’altro nell’obiettivo.
Mettere su carta le proprie fotografie è facilissimo con Panasonic Lumix DMC-GX80, poiché supporta la stampa diretta attraverso apparecchiature compatibili con la tecnologia PictBridge, altrimenti bisognerà trasferire i file sul proprio computer servendosi del cavo USB in dotazione o della connettività wi-fi da 2,4 GHz di cui dispone.
Come per la maggior parte delle fotocamere mirrorless, pure questa ha sul retro uno schermo LCD TFT da 1040000 punti e grande 3” con cui ritoccare le impostazioni a cominciare dalla sua luminosità, mentre avvicinandosi con un occhio al mirino LCD Live View Finder da 2764800 pixel si potrà osservare la scena di fronte a sé.
Potendolo usare per registrare videoclip, il dispositivo possiede un microfono stereo capace di ridurre drasticamente il rumore di fondo del vento, mentre lo speaker mono permetterà di sentire l’audio di quanto girato durante la visione delle anteprime. Indipendentemente dall’operazione eseguita, si potrà contare sulla capiente batteria DMW-BLG10 agli ioni di litio da 1025 mAh.
Post Focus
Disponendo di una messa a fuoco basata sul contrasto proprio come accade per altre fotocamere mirrorless anche questa può sfruttare le modalità Singola (AFS), Flessibile (AFF), Continua (AFC) e Manuale (MF) prendendo come riferimento per l’autofocus le opzioni Tracking, 49 aree, Area singola, Multi-personalizzato, Pinpoint e rilevamento viso o occhi.
A ottimizzare la resa finale ci pensa la tecnologia DFD, acronimo di Depth From Defocus, la quale assicura una velocità di 0,07 s e 6 fotogrammi al secondo rendendo di fatto più preciso l’inseguimento di animali in fuga persino mentre si sta girando un video. In ogni caso se al termine delle riprese ci si accorgesse di aver focalizzato l’attenzione sul particolare sbagliato sarà possibile modificare questo aspetto con la funzione Post Focus, la quale permette di intervenire in seguito quando ormai i contenuti sono già stati acquisiti.
I più creativi potranno servirsi di Panasonic Lumix DMC-GX80 per confezionare persino clip con accorgimenti cinematografici, quali filmati velocizzati in Timelapse magari per riassumere in pochi minuti un viaggio durato ore e animazioni in Stop Motion, ovvero una particolare tecnica di ripresa in cui a ogni movimento del soggetto vengono catturati molteplici fotogrammi. Si potrà riuscire nell’impresa persino di notte, purché si sfrutti il flash TTL integrato.
Sistema Dual IS
Nonostante le dimensioni di 12,2 x 7,06 x 4,39 cm, il suo peso di 426 g comprensivo di batteria e scheda di memoria può arrivare a 493 g montando sul supporto Micro Quattro Terzi l’obiettivo H-FS12032 con ottica 12 – 32 mm compreso nella dotazione originale o una delle altre varianti dello stesso marchio munite del medesimo attacco.
Servendosi del sensore MOS Digital Live grande 17,3 x 13 mm in rapporto 4:3, Panasonic Lumix DMC-GX80 è in grado di confezionare fotografie a 16 MP e video in 4K a 25 fps o in Full HD a 50 fps, i quali nel primo caso saranno salvati in JPG, RAW o MPO mentre nel secondo in AVCHD o MP4 sulla scheda SD.
Chi vuole evitare l’effetto mosso riuscirà nel suo intento grazie al sistema Dual IS, ossia un doppio stabilizzatore di immagine strategicamente inserito sia nel corpo della fotocamera mirrorless che nel suo obiettivo al fine di rendere il risultato a prova di sfocature grazie a un meccanismo capace di contrastare ogni spostamento lungo 5 assi.
4. Olympus E-M10 Mark II
Scattare foto e video godendo della qualità di un obiettivo M Zuiko e salvando sullo smartphone quanto acquisito è possibile con Olympus E-M10 Mark II, la fotocamera mirrorless dotata di connessione wi-fi e controllo remoto tramite app grazie ai quali riuscirà a eseguire scatti wireless a regola d’arte.
Come per molte altre fotocamere mirrorless, anche questa ha nella sua confezione originale caricabatteria, copriobiettivo e un obiettivo M Zuiko Digitale ED 14 – 42 mm dalla forma sottile e con possibilità di controllo remoto senza l’ausilio di fili.
Ad alimentare il tutto ci pensa la batteria BLS-50 agli ioni di litio da 1210 mAh, la cui autonomia dichiarata va dalle 320 alle 750 fotografie, ma si riuscirà a preservarne al meglio la carica ricorrendo alla Sleep Mode, ovvero un’opzione per lo spegnimento automatico dopo 1, 3, 5 o 10 minuti di inattività.
Avendo un corpo totalmente in metallo, Olympus E-M10 Mark II pesa appena 342 g che diventano 390 g inserendo pila e scheda di memoria nei rispettivi slot. Nelle sue dimensioni di 11,95 x 8,31 x 4,67 cm sono inclusi un sensore Live MOS 4/3” da 16 MP, il processore di immagine TruePic VII e un attacco su cui è possibile montare circa 40 diversi obiettivi Micro Quattro Terzi.
Silent Shutter
L’acquisizione di foto e video avverrà sempre in maniera silenziosa, poiché questo modello sfrutta un otturatore computerizzato sul piano focale e un’apposita configurazione grazie ai quali non emetterà alcun suono, nemmeno il tipico click chiaramente percepibile al momento dello scatto come avviene invece in molteplici fotocamere mirrorless.
Sul profilo superiore di Olympus E-M10 Mark II spiccano diverse ghiere metalliche, di cui una con le opzioni On, Off e Flash e un’altra esclusivamente dedicata alle modalità, la quale si nota facilmente per via di una serie di scritte e simboli. Quest’ultima permette di scegliere tra iAuto, P, A, S, manuale M, Template per creare un collage di fotogrammi, Art con cui aggiungere effetti, come Diorama e Vintage, e 25 Scene.
Creare clip originali giocando col tempo è un’operazione alla portata di tutti e senza bisogno di ricorrere a complicati programmi di editing. Infatti con questo apparato si potranno girare video velocizzati in Time Lapse così come quelli al rallentatore in Slow Motion in entrambi i casi ricorrendo alla risoluzione 4K, Full HD o HD e con un framerate compreso tra 24 e 50 fps.
Scatti wireless
Scaricando sul proprio smartphone la app Olympus Image Share e adoperando la connettività wi-fi di cui è provvisto il dispositivo si riuscirà persino a sfruttare il suo obiettivo per scattare fotografie e memorizzarle direttamente sul proprio cellulare, così da averle subito pronte per la condivisione sui social network. Tra le modalità scatti wireless disponibili vi sono Live View, Rec View, Autoscatto, Zoom e Live Composit, la quale fornisce un’anteprima dell’immagine che va gradualmente a comporsi.
Per vederla basterà dare un’occhiata allo schermo da 3” 1037000 punti e 285 dpi posto sul retro di questa fotocamera mirrorless, il quale, oltre a essere touchscreen solo in certe aree e ricorrendo a specifiche funzionalità, consente un’inclinazione di 40° verso il basso e 85° in alto. A migliorare l’esperienza d’uso sono la possibilità di intervenire sulla luminosità adottando un livello adeguato tra i 7 messi a disposizione e lo stabilizzatore di immagine a 5 assi basato sullo spostamento del sensore.
A fornire un’inquadratura in diretta della scena in tutta la sua interezza ci pensa il mirino elettronico OLED da 2360000 punti di Olympus E-M10 Mark II, il quale si occupa pure di mostrare informazioni inerenti diaframma, tempi di scatto, bilanciamento del bianco, flash e altro ancora.
5. Canon EOS M100
Per confezionare il selfie perfetto non serve assumere pose scomode ma semplicemente girare lo schermo LCD di Canon EOS M100, la fotocamera mirrorless provvista di un pratico display inclinabile collocato sul retro ed equipaggiata con modalità Eco per spengerlo quando non lo si sta usando.
Con una grandezza di 22,3 x 14,9 mm il sensore CMOS APS-C abbinato al processore di immagini Digic 7 consente di ottenere splendide fotografie con risoluzione di 24,2 MP e filmati in qualità Full HD a 60 fps senza mai perdere il giusto orientamento dell’inquadratura grazie a un rilevatore intelligente dedicato.
Al pari di altre fotocamere mirrorless pure questa al centro del frontalino dispone di un attacco EF-M compatibile con obiettivi EF ed EF-S, purché in quest’ultimo caso ci si avvalga di un adattatore EF-EOS M acquistabile separatamente, mentre nella confezione originale del prodotto si trovano cavo di alimentazione, caricabatterie, tracolla e l’immancabile tappo copriobiettivo.
Realizzata in policarbonato e interamente circondata da un rivestimento zigrinato persino in corrispondenza della zona d’appoggio del pollice situata sul retro dell’apparato, Canon EOS M100 misura 10,82 x 6,71 x 3,51 cm per complessivamente 302 g di peso in cui sono inclusi batteria, scheda di memoria e un sistema di stabilizzazione di immagine a 3 assi.
LCD touchscreen
Sul lato posteriore, come ormai la maggior parte delle fotocamere mirrorless, anche in questa è montato uno schermo LCD TFT grande 3” da 1040000 punti ad alta risoluzione e di tipo touchscreen. Infatti basta sfiorarlo con le dita per ritoccare qualsiasi settaggio non sia di proprio gradimento, compresa la sua luminosità, il cui livello può essere modificato scegliendo tra 5 preset.
Inoltre essendo inclinabile verso l’alto di circa 180°, questo display ci aiuterà mostrando la vista dell’inquadratura in tempo reale insieme ad alcune icone e diciture inerenti le impostazioni correnti e all’occorrenza le anteprime di quanto acquisito finora semplicemente premendo un apposito pulsante e le frecce direzionali sulla destra per scorrere tra i file presenti e infine indicare quello da visualizzare.
A rendere la messa a fuoco di Canon EOS M100 più accurata ci pensa il sistema AF a punti di cui dispone, il quale mostra sulla schermata una griglia 7 x 7 contenente fino a 49 aree diverse. Per la selezione si potrà procedere manualmente con le modalità Smooth Zone o 1-point, mentre servendosi di Face + Tracking si delegherà il compito al dispositivo, il quale seguirà in maniera automatica il soggetto riconoscendone il volto.
Risparmio energetico
Questa fotocamera mirrorless è in grado di preservare al meglio le sue risorse evitando di consumare energia inutilmente, purché si abiliti la Eco Mode, la quale disattiva lo schermo dopo 15 o 30 s oppure 1, 3, 5, 10 o 30 minuti di inattività mentre se non si utilizza l’apparato per 30 s o 1, 3, 5 o 10 minuti esso verrà spento automaticamente senza bisogno di premere alcun tasto.
Con questo accorgimento Canon EOS M100 riuscirà a immortalare fino a 410 foto, registrare circa 125 min di filmati e mostrare anteprime del proprio girato per ben 4 ore di fila. Ad assicurare simili prestazioni contribuisce anche la batteria ricaricabile agli ioni di litio LP-E12 da 875 mAh con cui è equipaggiata di cui è possibile comprare a parte una seconda unità per prolungare l’esperienza d’uso.
Per riuscire nell’intento è fondamentale non dimenticare di procurarsi una scheda di memoria SD, SDHC o SDXC dalla capacità adeguata, poiché è qui che saranno salvate in JPG o RAW le fotografie e in MP4 i video, i quali potranno avere risoluzione VGA, HD o Full HD, durata massima di 30 min o grandezza non superiore ai 4 GB.
Opinioni finali
Al primo acquisto è normale non sapere quale scegliere tra le tante fotocamere mirrorless presenti sul mercato. Ovviamente basarsi su sconti e offerte può di certo far risparmiare, ma per evitare di ritrovarsi con un modello inadatto è bene guardare sia al prezzo che alle funzioni con cui è equipaggiato.
Oltre a consentire un utilizzo tradizionale, Sony Alpha 6000 dispone di alcuni tra i migliori controlli a distanza. Infatti avvalendosi della connessione wi-fi di cui è dotato questo dispositivo di fascia alta riuscirà a comunicare col proprio smartphone e a eseguire qualsiasi operazione, purché prima si installi un’applicazione sul telefono.
Chi desidera immagini subito pronte senza bisogno di alcun ritocco dovrebbe puntare a un apparato di fascia media munito delle migliori funzioni come Panasonic Lumix DMC-G7, il quale può girare video in 4K, estrapolare fotografie da 8 MP direttamente dai fotogrammi e all’occorrenza scattare a raffica fino a 100 foto di fila.
Se si ha l’abitudine di fare riprese in movimento può far comodo avere dalla propria il migliore sistema di stabilizzazione dell’immagine come quello integrato in Panasonic Lumix DMC-GX80, il prodotto di fascia media capace di contrastare qualsiasi spostamento lungo 5 assi, poiché sfrutta la stessa tecnologia anche nel suo obiettivo.
Quando le occasioni d’uso sono le più disparate occorre una fotocamera mirrorless di fascia media provvista della migliore versatilità. È questo il caso di Olympus E-M10 Mark II, la quale, oltre ad avere un’ottica smontabile inclusa nella sua dotazione, è compatibile con ben 40 obiettivi diversi.
Trovare un modello di fascia media al miglior rapporto qualità prezzo della sua categoria non è impossibile con Canon EOS M100, poiché è in grado di acquisire foto e video ad alta risoluzione mostrando la scena in diretta sullo schermo touchscreen attraverso il quale si potranno pure modificare le impostazioni.
Focalizzarsi sui prezzi delle fotocamere mirrorless non sempre porta a una scelta adeguata alle proprie esigenze, per questo conviene in ogni caso verificare le specifiche tecniche, in quanto anche le versioni dai costi più elevati possono diventare accessibili grazie a una speciale offerta o a uno sconto dedicato.
Quale fotocamera mirrorless scegliere? Classifica (Top 5)
Prodotto | Offerta | Sconto | Voto |
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Domande frequenti
- Può mostrare sul display la livella elettronica?
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In molti casi sì, l’importante è ricordarsi di attivare la giusta impostazione, solo così si potrà usare la livella elettronica per verificare la corretta angolazione dell’inquadratura, la quale, se è dritta, di solito assume una colorazione verde.
- Come evitare foto sfocate?
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Per riprese statiche basta ricorrere a un treppiede mentre per le scene in movimento è consigliabile affidarsi a fotocamere mirrorless con sistema di stabilizzazione dell’immagine, ancor meglio se doppio, ovvero integrato nel corpo e nell’obiettivo.
- Possono confezionare video temporizzati?
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A volte sì, senza bisogno di intervenire in post-produzione, basta procurarsi delle fotocamere mirrorless capaci di realizzare filmati velocizzati in Timelapse o rallentati in Slow Motion registrando ad alta risoluzione con framerate elevato.
- Quali accorgimenti permettono di mantenere bassi i consumi?
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È sufficiente prediligere fotocamere mirrorless con display OLED piuttosto che LCD e con funzionalità di risparmio energetico, come la disattivazione dello schermo e l’autospegnimento dell’apparato dopo un certo lasso di tempo.
- Come fare per non perdere i momenti salienti di un’azione sportiva?
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La scelta più facile consiste nell’affidarsi a fotocamere mirrorless con scatto a raffica o con una modalità capace di acquisire filmati a risoluzioni elevate per poi estrapolarne dei fotogrammi da cui ricavare fotografie di qualità e dall’immagine ben definita.
- Sono compatibili con schede SD da 128 GB?
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Dipende, poiché sarà possibile adoperare queste schedine solo nelle fotocamere mirrorless provviste dell’apposito slot in cui inserirle e purché esse non superino la capacità massima consentita, la quale è dichiarata nelle specifiche tecniche.
- In che modo si può preservare al meglio l’obiettivo?
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Pulendolo periodicamente e riponendolo con sopra l’apposito tappo, ma, laddove disponibile, può far comodo dotarsi di un copriobiettivo intelligente, il quale si apre e chiude automaticamente ogniqualvolta la fotocamera mirrorless viene accesa o spenta.
- Consentono la creazione di animazioni in Stop Motion?
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In certi casi sì, infatti alcune fotocamere mirrorless sono in grado di ricorrere a questa particolare tecnica di ripresa catturando tante fotografie di seguito, le quali riproposte in rapida successione simulano lo spostamento del soggetto.