Confronto delle fotocamere bridge migliori
- Possibilità di controllo via app e backup su cloud
- Usa memoria interna da 20 MB e una scheda SD
- Adopera 4 pile AA alcaline, ricaricabili o al litio
- Con slitta accessori conforme a standard ISO 518
- Zoom ottico 83x aumentabile a 166x Dynamic Fine
- 5 differenti modalità di registrazione in Timelapse
- 4K Photo/Video per cogliere i dettagli dell’azione
- Editing eseguibile dal touchscreen posto sul retro
- Possibilità di ritoccare messa a fuoco, Post Focus
Come scegliere una fotocamera bridge
Indice
Utilità e tipologie
Che sia per immortalare i ricordi di una gita al lago o per pura passione capita a tutti prima o poi di avere la necessità di scattare fotografie e girare filmati. Spesso per maggiore praticità ci si ritrova a eseguire tali operazioni semplicemente estraendo lo smartphone dalla tasca dei pantaloni, ma qualora si vogliano confezionare dei prodotti di qualità superiore sarà bene procurarsi una fotocamera bridge.
Se ci si sta domandando fotocamera bridge cos è la risposta è più facile di quel che si possa immaginare. Questo dispositivo per l’acquisizione foto e video, nato nel 1990 per soddisfare le esigenze degli appassionati alle prime armi, ha dimensioni piuttosto contenute ed è dotato di accorgimenti grazie ai quali trova largo impiego in svariate occasioni e su diverse tipologie di soggetti, tra cui
- Birdwatching e stormi di uccelli
- Atleti durante le competizioni
- Animali nel loro habitat
- Location naturalistiche
- Cielo notturno e stelle
- Skyline cittadino
- Sciami di insetti
- Ampi panorami
Le fotocamere bridge, il cui nome tradotto significa “ponte”, assumono questa denominazione, in quanto si collocano sul mercato in una posizione intermedia tra una fotocamera compatta e una macchina fotografica reflex. Pur ricalcando nell’aspetto le caratteristiche di quest’ultima, specialmente per via dell’impugnatura gommata e alquanto pronunciata, internamente non dispongono di uno specchio e non consentono la sostituzione dell’obiettivo.
Modelli a confronto | Fotocamera bridge | Fotocamera compatta |
---|---|---|
Impugnatura | Gommata | Opzionale |
Dimensioni | 12 x 12 x 10 cm | 10 x 6 x 4 cm |
Zoom | Da 60x a 200x | Da 3x a 64x |
Peso | Da 450 a 1000 g | Da 100 a 250 g |
Prezzo | Medio | Basso |
Proprio per queste ragioni la fotocamera bridge ha inevitabilmente una resa inferiore rispetto alle reflex usate da fotografi professionisti, ma offre l’indiscutibile vantaggio di non richiedere manutenzioni continue e acquisto di accessori ad hoc spesso a caro prezzo con cui ottimizzare i propri sforzi in determinate condizioni di ripresa.
Nonostante sia poco più grande e certamente con un peso maggiore di una compatta, la fotocamera bridge risulta robusta ma estremamente maneggevole e in aggiunta si presta egregiamente a catturare particolari e soggetti situati a parecchia distanza da noi grazie alle lenti di elevata qualità e allo zoom ottico, digitale e combinato ad alta capacità di ingrandimento per merito del quale è conosciuta anche come “superzoom”.
Per garantire foto e clip prive di sfocature, alcune integrano uno stabilizzatore di immagine
Al fine di garantire un buon risultato in tal senso, in una fotocamera mirrorless è necessario cambiare obiettivo scegliendone uno adatto all’occasione d’uso, con una macchina fotografica bridge invece non ci si dovrà porre questo problema, poiché, pur servendosi di un’ottica fissa, riuscirà comunque ad avere le prestazioni di un grandangolo e di un teleobiettivo semplicemente modificando l’apposita opzione.
Con una simile varietà di prodotti può risultare difficile capire quale scegliere, ma l’importante è concentrarsi sia sul budget a propria disposizione che sulle proprietà più interessanti o utili ai nostri scopi, orientandosi così sulla tipologia maggiormente indicata e magari persino al miglior rapporto qualità prezzo della sua categoria.
Caratteristiche e accessori
A fare la differenza tra una fotocamera bridge e l’altra sono non solo peso e dimensioni, ma anche alcune caratteristiche fisiche. Per quanto riguarda il corpo macchina esterno, esso nei modelli rugged può essere circondato da un rivestimento più o meno impermeabile capace di proteggerlo da eventuali schizzi d’acqua e granelli di polvere, ovvero tutti quei fattori con cui può entrare facilmente in contatto mentre si adopera l’apparato all’aperto.
L’interno delle macchine fotografica bridge invece segue una struttura piuttosto lineare, in quanto sono costituite dai medesimi componenti, quali
- Sensore ottico
- Obiettivo
- Schermo
- Mirino
- Flash
Essendo un device alquanto compatto e pensato per un uso amatoriale, la fotocamera bridge monta un obiettivo fisso, dunque non intercambiabile, al fine di venire incontro agli utenti più inesperti. Il suo scopo è quello di convogliare la luce verso il sensore ottico digitale, il quale solitamente è in formato 1/2,3” nelle varianti economiche, mentre le fotocamere bridge con sensore da 1 pollice sono quelle capaci di confezionare scatti di qualità superiore, poiché nitidi, dettagliati e dai colori fedeli.
Lo scopo di questo elemento è quello di convertire la scena inquadrata in un segnale elettrico da mostrare sullo schermo integrato situato sul retro della fotocamera bridge. Si tratta di un display LCD luminoso grande tra i 3 e i 3,2” sul quale vengono mostrate le immagini in diretta insieme a una serie di opzioni. Per queste ragioni a volte è di tipo touchscreen, ossia sensibile al tocco, e in altri casi è addirittura inclinabile in orizzontale e in verticale.
Un simile accorgimento, per quanto banale, consente di orientarlo verso i propri occhi in modo da non assumere posizioni scomode per guardarlo, rivelandosi così un valido aiuto con cui controllare i dettagli di ogni ripresa della fotocamera bridge specie quando si vogliono confezionare degli autoscatti.
Per tale ragione i modelli dotati di questo componente sono di fatto fotocamere bridge con mirino elettronico, ma la stessa definizione può essere applicata anche a quei prodotti che subito sopra montano un secondo display più piccolo.
Possiedono uno o più microfoni con cui catturare i suoni nelle vicinanze
Questo piccolo schermo a differenza di quello principale non mostra le impostazioni disponibili sulla fotocamera bridge ma esclusivamente l’inquadratura, la quale viene riprodotta a risoluzione maggiore al fine di ottimizzarne la visione quando si avvicina l’occhio.
Seppure la variante elettronica sia tutt’oggi quella più diffusa, esistono ancora versioni di fotocamera bridge con mirino ottico, in cui l’immagine visualizzata non è una rappresentazione digitale bensì la vista effettiva della scena di fronte a sé.
Se poi ci si dovesse trovare in un ambiente con scarse condizioni di luce quasi sempre si potrà contare su un flash integrato, il quale spesso ha una collocazione a scomparsa sulla parte alta della fotocamera bridge migliore. In quest’area inoltre non è raro trovare la cosiddetta “slitta accessori”, ovvero un particolare aggancio metallico con cui è possibile ancorare e alimentare alcuni optional. Tra le componenti per macchina fotografica bridge da comprare a parte vi sono
- Mirino a punto luminoso
- Microfono esterno
- Flash secondario
- Binocolo
Quando si vuole seguire un soggetto tenendo entrambi gli occhi aperti si può ricorrere a un mirino a punto luminoso da installare sulla slitta accessori della fotocamera bridge oppure a un binocolo, mentre per migliorare le condizioni di ripresa per quanto concerne luce e profilo sonoro basterà dotarsi rispettivamente di un flash secondario, da combinare con quello principale, e di un microfono esterno.
Normalmente nella confezione originale di una fotocamera bridge si trovano cavo USB per il collegamento al pc, caricabatterie, tappo copriobiettivo con eventuale cordoncino per coprire l’ottica quando l’apparato viene riposto, borsa e cinghia a tracolla, le cui estremità vanno fatte passare attraverso gli anelli in metallo situati su entrambi i lati del dispositivo. Ovviamente qualora si avessero esigenze specifiche bisognerà necessariamente acquistare accessori aggiuntivi compatibili con la fotocamera bridge in proprio possesso.
Ottica e zoom
Chi è in cerca di consigli su come scegliere la fotocamera bridge più indicata ai propri scopi dovrebbe concentrarsi soprattutto sulle specifiche tecniche del prodotto con particolare attenzione alla sua ottica, guardando non solo al tipo di obiettivo e alla grandezza del sensore montati al suo interno, ma pure ad alcune caratteristiche intrinseche.
Proprietà dell’ottica | Valore minimo | Valore massimo |
---|---|---|
Focale equivalente | 15 mm | 2000 mm |
Risoluzione | 12 MP | 20,4 MP |
Zoom | 12x | 200x |
Spesso ben sottolineata sulla confezione originale di ogni fotocamera bridge, la risoluzione indica in Megapixel (MP) il numero di pixel presenti nell’immagine, sia essa una semplice fotografia o il fotogramma di un video. In entrambi i casi a una cifra elevata corrisponderà un maggior livello di dettaglio nel risultato finale.
In qualsiasi fotocamera bridge non si può non tenere conto della lunghezza focale, ovvero la distanza espressa in millimetri (mm) tra il centro dell’obiettivo e il sensore ottico. Si tratta di un parametro variabile il cui valore effettivo è frequentemente indicato sul bordo esterno della lente e che può essere classificato in base a 3 categorie
- Grandangolare
- Teleobiettivo
- Normale
Con una lunghezza focale inferiore ai 35 mm l’obiettivo è di tipo grandangolare e rappresenta la scelta ideale per fotografare pianure e altri paesaggi piuttosto vasti, poiché si riuscirà a catturarli nella loro interezza e qualsiasi particolare al loro interno apparirà più piccolo. Si potranno avere simili prestazioni utilizzando la miglior bridge full frame, la quale per queste ragioni non ha bisogno di ritagliare i bordi esterni dell’inquadratura.
Al contrario se si vuole realizzare un ritratto o comunque riprendere un soggetto vicino a noi, bisognerà stringere su di lui adoperando una lunghezza focale superiore ai 70 mm, la quale è tipica di un teleobiettivo. Qualora invece la distanza fosse intorno ai 50 mm, si disporrà di un obiettivo normale capace di fornire una visuale simile a quella dei nostri occhi.
Per ottimizzare la resa finale spesso è sufficiente servirsi della messa a fuoco automatica o autofocus
Questo parametro è legato a posizione e grandezza del sensore ottico con cui è equipaggiato il dispositivo, ma per avere un’idea precisa dell’ingrandimento che si riuscirà a ottenere con la fotocamera bridge in proprio possesso è consigliabile cercare nelle specifiche tecniche la sua focale equivalente.
Si tratta del rapporto tra la lunghezza focale effettiva e quella di un obiettivo uguale montato su una fotocamera bridge full frame, la cui ottica ha le stesse dimensioni della pellicola analogica, ovvero 36 x 24 mm, e attualmente è di fatto la più grande in commercio.
Quando invece si parla di escursione focale si fa riferimento al rapporto tra la distanza massima e minima, il cui risultato è sempre seguito da una “x” minuscola e in una fotocamera bridge rappresenta di fatto la sua capacità di ingrandimento, meglio conosciuta come zoom.
Esso è di tipo ottico quando avvicina il soggetto servendosi delle lenti, digitale, se invece sfrutta elaborazioni software, o combinato, qualora utilizzi contemporaneamente accorgimenti ottici ed elettronici.
Gli ingrandimenti eseguibili variano da una macchina bridge all’altra, ma in genere superano largamente quelli attuabili con una compatta. Infatti le migliori fotocamere bridge super zoom sono capaci di arrivare addirittura a 200x quando spinte al massimo delle loro capacità.
Controlli e collegamenti
Vedendo per la prima volta una fotocamera bridge qualcuno potrebbe sentirsi disorientato per via della massiccia presenza di comandi incastonati intorno allo schermo, sulla parte alta e ai lati dell’obiettivo.
In questi casi si può chiedere consiglio a un amico più esperto o semplicemente osservare le scritte stampate sopra a ogni tasto, altrimenti basterà dare una rapida occhiata al manuale di istruzioni del prodotto. Oltre al pulsante di scatto e a quello dedicato all’avvio delle riprese, in una macchina fotografica bridge normalmente si trovano
- Frecce direzionali
- Ghiera modalità
- Ghiera zoom
- On/off
- Menù
Come facilmente intuibile, il bottone o interruttore on/off va usato esclusivamente per accensione e spegnimento della fotocamera bridge, mentre con Menù, Indietro, Ok e frecce direzionali si riuscirà a navigare tra una sezione e l’altra delle impostazioni e pure tra i file precedentemente acquisiti, al fine di rivederli o cancellarli per liberare spazio sulla memoria.
Certe hanno anche le modalità “notte” e “neve”
Generalmente collocata in alto o lateralmente all’ottica della fotocamera bridge, la ghiera zoom permette di aumentare o diminuire il livello di ingrandimento, andando rispettivamente da un minimo contraddistinto dalla lettera W, iniziale di “wide angle”, ossia grandangolo, a un massimo rappresentato da T, il quale indica “telephoto”, ovvero teleobiettivo.
Nel far scorrere questa rotellina della fotocamera bridge è normale riscontrare una certa resistenza, la quale permetterà di avvicinarsi o allontanarsi in maniera fluida dal soggetto.
Un altro elemento simile ma più grande situato sul profilo superiore della bridge fotocamera è la ghiera modalità di scatto, la quale mette a disposizione le cosiddette configurazioni PASM, ossia 3 del tutto o parzialmente automatiche, che sono Program (P), Aperture Priority (A) e Shutter Priority (S) e una manuale (M).
Modalità | Descrizione |
---|---|
Aperture Priority (A) | Permette di ritoccare giusto l’apertura del diaframma |
Shutter Priority (S) | Per stabilire il tempo di posa, ovvero per quanto deve rimanere aperto l’otturatore |
Program (P) | Consente modifiche solo al bilanciamento del bianco e alla compensazione dell’esposizione |
Manuale (M) | Lascia all’utente la libertà di ritoccare le impostazioni di suo interesse |
Automatica | Affida completamente all’apparato la gestione di ogni aspetto |
Paesaggio | In caso di location naturalistiche piuttosto ampie e panorami cittadini |
Ritratto | L’ideale per focalizzarsi su un volto o un particolare preciso |
Macro | Ottima se usata per mettere a fuoco persone e oggetti posti a poca distanza da noi |
Sport | Per evitare sfocature quando il soggetto è in movimento |
Oltre a queste opzioni ormai presenti anche nelle migliori fotocamere bridge economiche, ve ne sono ulteriori soprannominate Scene in quanto dedicate al tipo di soggetto, situazione e ambientazione da immortalare. Una volta terminata l’acquisizione e talvolta persino nel mentre può far comodo il ricorso ad alcuni collegamenti cablati e wireless, di cui i più frequenti nella fotocamera bridge sono
- Micro HDMI
- Micro USB
- Bluetooth
- Mini jack
- Wi-fi
Ben nascoste in uno sportello a scomparsa laterale non è raro trovare delle prese con cui mettere le bridge fotocamere in comunicazione con altri dispositivi attraverso l’uso di appositi cavi.
Infatti se l’attacco micro HDMI può essere utile per visualizzare le immagini contenute nella fotocamera bridge direttamente sul televisore, l’uscita mini jack viene usata principalmente per abbinare un microfono esterno al fine di catturare meglio i rumori circostanti, mentre la porta micro USB funge da tramite col pc per il trasferimento dei file acquisiti su quest’ultimo.
Le varianti più moderne di fotocamera bridge poi dispongono anche di connettività senza fili, le quali permettono di associare l’apparato a device dotati della medesima tecnologia, quali ad esempio smartphone e tablet.
Così facendo si potrà ricorrere al Bluetooth per controllare l’apparecchio da distanza ravvicinata attraverso un apposito telecomando o un’applicazione da scaricare. Se invece si vogliono inviare le proprie riprese al computer, a una periferica di archiviazione o sul cloud basterà adoperare una fotocamera bridge wifi provvista dell’omonima connessione.
Utilizzo e cura
Dopo aver acquistato la migliore fotocamera bridge per il proprio scopo, sia esso l’osservazione dei volatili in una riserva e del paesaggio naturale o il perfezionamento della propria tecnica fotografica, i più inesperti potrebbero necessitare di alcuni suggerimenti per capire come usare al meglio un simile strumento fin da subito. Tra le indicazioni riportate nella stragrande maggioranza dei manuali di istruzioni si consiglia di
- Azionare il dispositivo con un tasto
- Scegliere la modalità più adatta
- Ritoccare le impostazioni necessarie
- Posizionare correttamente l’apparato
- Osservare la scena e puntare verso il soggetto
- Scattare una fotografia o iniziare a filmare
- Spengere e riporre con cura al termine
Il primo step per iniziare ad adoperare la fotocamera digitale bridge consiste nel ricordarsi di accenderla sfruttando un apposito tasto o un interruttore spesso contraddistinto dalla dicitura on/off o dall’analogo simbolo.
Se nonostante l’accensione continuassimo a visualizzare un’inquadratura nera sulla fotocamera bridge, bisognerà controllare che non vi siano elementi d’intralcio a coprire l’ottica, come ad esempio il tappo copriobiettivo, il quale va sempre rimosso all’inizio di ogni sessione. A questo punto bisogna scegliere la configurazione di scatto più adatta ruotando la ghiera modalità situata nella parte alta di tutte le macchine bridge.
Dopodiché potrebbero esserci delle impostazioni da modificare, quali ad esempio la risoluzione, l’apertura del diaframma, il tempo di posa o l’esposizione della fotocamera bridge. Se poi si avesse necessità di ingrandire un particolare della scena, basterà girare la rotellina dello zoom, la quale consente di passare gradualmente dall’ampia visione del grandangolo rappresentata dalla lettera W a quella più ristretta del teleobiettivo indicata da T.
Si può usare pure per fotografare la luna in tutte le sue fasi
Quando si è pronti occorre posizionare la fotocamera bridge tenendola saldamente tra le mani o fissandola con la base a un treppiede per riprese ancor più stabili, solo allora si potrà fare qualche scatto di prova al fine di verificare il corretto settaggio di ogni parametro e all’occorrenza ritoccare le opzioni che non ci convincono.
Qualora si tratti di macchine fotografica bridge con mirino è consigliabile prima avvicinarsi con un occhio a quest’ultimo così da osservare attentamente l’inquadratura, puntare nella direzione giusta e con un’inclinazione appropriata e finalmente scattare la fotografia o iniziare a registrare il filmato, in quest’ultima eventualità senza dimenticare di interrompere l’acquisizione al momento opportuno.
Se il modello in proprio possesso ha uno schermo integrato, il quale è alquanto ricorrente nella miglior fotocamera bridge, si potrà visionare subito l’anteprima delle immagini e dei video catturati finora, così da valutare la bontà del risultato finale ed eventualmente se è il caso di ripetere lo scatto.
Una volta terminata la sessione fotografica è importante ricordarsi di spengere la fotocamera bridge in modo da non consumare risorse preziose, dopodiché coprire l’ottica usando il tappo copriobiettivo e riporre l’apparato accuratamente in borsa o semplicemente metterlo a tracolla. Al fine di preservare al meglio la propria fotocamera bridge, è consigliabile periodicamente
- Controllare le risorse a disposizione
- Pulire con cura ottica e microfoni
Un’altra pratica fondamentale consiste nel controllare ogni tanto le risorse disponibili, ovvero lo spazio residuo sulla memoria, sia essa un’unità interna o una scheda SD estraibile, e il livello di carica della batteria da cui è alimentata qualsiasi fotocamera bridge economica e non.
Infine al termine di ogni sessione è buona norma pulire con cura l’ottica passando sopra con un panno morbido in microfibra all’occorrenza leggermente inumidito con acqua per rimuovere eventuali incrostazioni rimaste sull’obiettivo e nei buchini dei microfoni, solo così la propria fotocamera bridge riuscirà a garantire immagini impeccabili poiché prive di elementi di disturbo.
Recensioni delle migliori fotocamere bridge
1. Nikon Coolpix B500
Quando si fa una gita fuori porta bisogna poter contare su un prodotto leggero e affidabile come Nikon Coolpix B500, la fotocamera bridge dal peso ridotto alimentabile con 4 pile AA alcaline, ricaricabili o al litio a seconda delle proprie preferenze e del livello di autonomia di cui si vuole disporre.
Sul retro di questa fotocamera bridge è posizionato un display LCD con diagonale da 7,5 cm, il quale, nonostante i suoi 921000 punti di risoluzione, riesce a mantenere ridotti i consumi e all’occorrenza può scorrere lungo un binario ed essere inclinato di 90° verso l’alto e il basso.
Nei suoi 542 g di peso per 11,35 x 7,83 x 9,49 cm di dimensioni Nikon Coolpix B500 comprende un flash integrato con una portata tra 0,5 e 6,9 m che varia in base al tipo di zoom utilizzato. Infatti quello ottico Nikkor 40x può essere esteso fino a 80x in Dynamic Fine modificando il livello con la ghiera a sinistra.
Avendo dalla sua un sensore CMOS retroilluminato da 1/2,3” riesce ad acquisire foto a 16 MP e video in Full HD 1080p 60i senza l’antiestetico effetto mosso grazie al sistema VR ibrido di riduzione delle vibrazioni, il quale combinando il decentramento ottico con accorgimenti elettronici contrasta qualsiasi spostamento lungo 4 assi.
Alimentazione su misura
Nella scatola originale di Nikon Coolpix B500, oltre alla cinghia a tracolla, al tappo dell’obiettivo LC-CP31 e al cavo USB UC-E16, sono incluse 4 batterie alcaline AA con cui alimentarla, le quali a carica esaurita andranno prontamente sostituite con nuove unità da comprare a parte. All’occorrenza è possibile servirsi di pile ricaricabili o al litio al fine di assicurarsi una maggiore autonomia, la quale passerà da un’ora e mezza rispettivamente a 2 ore e 35 min nel primo caso per arrivare addirittura a 4 ore e 30 min nel secondo.
Fondamentali per il salvataggio di quanto ripreso sono la memoria interna da 20 MB e quella esterna garantita da una scheda SD, SDHC o SDXC da acquistare separatamente, avendo cura di sceglierne una con capacità adeguate alle proprie esigenze, altrimenti si rischia di non avere abbastanza spazio a disposizione in cui preservare i propri ricordi e tutti gli scatti memorabili eseguiti.
A tal scopo occorre prestare attenzione anche alla risoluzione adoperata da questa fotocamera bridge in fase di acquisizione, la quale per le immagini è di 16 MP, 8 MP, 4 MP, 2 MP o VGA mentre per i filmati è possibile selezionare un’opzione inferiore al Full HD e un framerate ridotto a 25 o 30 fps.
Applicazione e cloud
Servendosi della app SnapBridge per smartphone e tablet si riuscirà a conservare un archivio e a condividere fotografie e clip sui propri social network di riferimento. In aggiunta è possibile aggiungere hashtag e sottotitoli, gestire le principali funzionalità di scatto, modificare l’ora corrente sul dispositivo e mantenerlo sempre aggiornato all’ultimo firmware disponibile.
Per riuscirci è necessario scaricare l’aggiornamento sul proprio computer, trasferirne il file sulla scheda SD, reinserirla nella fotocamera bridge e poi procedere con l’installazione aiutandosi con schermo e pulsanti integrati. Con una procedura simile si riuscirà pure a esportare i contenuti acquisiti sul pc al fine di liberare spazio sulla schedina di memoria, altrimenti basterà eseguire il backup gratuito sul cloud Nikon Image Space.
Queste operazioni sono alla portata di tutti con Nikon Coolpix B500, purché si sfruttino le connettività con cui è equipaggiata, ovvero quella wi-fi da 2,4 GHz e quella Bluetooth 4.1, la quale serve principalmente per stabilire un canale di comunicazione col proprio cellulare, utilissimo ad esempio per il controllo a distanza ravvicinata dell’apparato.
2. Nikon Coolpix P950
Osservare la propria città da un punto di vista del tutto nuovo è assolutamente possibile con la fotocamera bridge Nikon Coolpix P950 e le sue 5 modalità di ripresa in Timelapse, le quali consentono di ottenere clip velocizzate e ottimizzate attraverso accorgimenti adatti alla scena rappresentata.
Montando un sensore CMOS da 1/2,3”, un obiettivo Nikkor Super ED e un processore di elaborazione immagini Expeed, Nikon Coolpix P950 è in grado di confezionare fotografie con risoluzione massima di 16 MP e filmati fino a 4K UHD, la cui qualità in entrambi i casi può essere all’occorrenza abbassata per risparmiare risorse preziose.
Nelle sue dimensioni di 14,02 x 10,96 x 14,98 cm per ben 1005 g di peso nella parte posteriore è racchiuso uno schermo LCD da 3,2” orientabile in tutte le direzioni e subito sopra un mirino elettronico OLED da 2359000 punti grande 1 cm da cui vedere in diretta l’anteprima dell’inquadratura.
Alla base del funzionamento di questa fotocamera bridge c’è la batteria ricaricabile agli ioni di litio EN-EL20a per merito della quale si riusciranno a realizzare 1 ora e 20 min di riprese e 290 scatti, dopodiché sarà necessario collegarla a una presa elettrica per almeno 3 ore servendosi del caricabatterie EH-73P incluso in dotazione.
Dynamic Fine Zoom
Ad assicurare degli ottimi ingrandimenti ci pensa lo zoom ottico da 83x, il quale può essere aumentato digitalmente fino a 166x con Dynamic Fine Zoom. Per riuscirci basta usare la rotellina a sinistra dell’obiettivo, il cui scorrimento avviene con il giusto grado di resistenza al fine di farci allontanare o avvicinare in maniera fluida al soggetto. Se poi quest’ultimo dovesse uscire dall’inquadratura, basterà premere il pulsante “ripristina posizione” per tornare a un assetto grandangolare.
Chi ama effettuare riprese in movimento o non è sicuro di riuscire a tenere questa fotocamera bridge ferma per tutto il tempo può ricorrere allo speciale attacco situato sul lato inferiore per fissarla a un treppiedi da acquistare a parte oppure può tranquillamente affidarsi al sistema VR di riduzione vibrazioni di cui è munita.
Nella parte alta di Nikon Coolpix P950 si nasconde un flash a scomparsa capace di illuminare l’area davanti a sé in un raggio compreso tra 0,5 e 11,5 m. Sopra di esso è collocata una slitta accessori, ovvero un particolare aggancio che rispetta lo standard Hot-shoe ISO 518 e in cui potranno essere installati ulteriori optional, quali ad esempio lampeggiatori e il mirino a punto luminoso DF-M1.
5 tipi di Timelapse
Come per le fotografie, anche quando si decide di girare un videoclip con questa fotocamera bridge si può indicare la risoluzione, la quale può andare in ordine decrescente di qualità da 4K UHD a Full HD, HD e HS. Allo stesso modo è possibile intervenire sul framerate, il quale può assumere il valore massimo di 60 fps nei filmati HD 720p per scendere minimo a 25 fps in altre configurazioni.
Gli amanti dei video temporizzati rimarranno certamente soddisfatti dalla possibilità di confezionare dei Timelapse in fase di ripresa senza dover intervenire in post-produzione per velocizzarli. A tal scopo Nikon Coolpix P950 permette di scegliere tra un’acquisizione e l’altra un intervallo temporale appropriato in base al soggetto tra i 10 min di Cityscape, 25 min di Landscape, 50 min di Sunset, 150 min di Night sky e altrettanti di Star Trails.
Se non si ha un’occasione d’uso particolare si può semplicemente adoperare la più generica modalità automatica, altrimenti ci si può servire di Sport, Ritratto, Paesaggio, Birdwatching e Luna oppure di una delle opzioni semi-automatiche e manuali tra P, A, S e M con cui è possibile impostare diversi aspetti seguendo il proprio gusto personale.
3. Panasonic DC-FZ82
Durante un safari per riprendere il comportamento dei predatori nel loro habitat naturale è consigliabile avere con sé Panasonic DC-FZ82, la fotocamera bridge capace di ottenere molti fotogrammi al secondo così da non perdere gli attimi più importanti di un’azione e assicurarsi l’inquadratura perfetta.
Per agevolare il trasferimento dei contenuti acquisiti sui dispositivi mobili, Panasonic DC-FZ82 adopera la connettività wi-fi da 2,4 GHz, la quale può persino essere stabilità tramite WPS così da non dover mettere mano alle configurazioni, altrimenti bisognerà collegarla al computer attraverso il cavo USB compreso nella dotazione.
Prima di scaricarsi del tutto, questa fotocamera bridge riuscirà a catturare 330 fotografie grazie a una pila ricaricabile agli ioni di litio da 895 mAh, dopodiché andrà necessariamente rifornita servendosi del caricabatterie incluso. Qualora invece ci si volesse assicurare una sessione più lunga, basterà comprare a parte una seconda batteria.
Sia per le immagini che per i video è possibile eseguire degli ingrandimenti, i quali partono dai 60x dello zoom ottico per arrivare ai 120x di quello digitale Intelligent aumentando gradualmente il rapporto di 4x alla volta. In alto ben nascosto si trova un flash a scomparsa, il quale può illuminare la scena di fronte a sé da 0,3 ai 14,1 m.
4K Photo/Video
Quando si vogliono immortalare i momenti migliori di un’azione sportiva con questa fotocamera bridge si può ricorrere alla modalità scatto continuo, la quale può acquisire dai 2 ai 10 fotogrammi al secondo, mentre usando 4K Photo, oltre a mantenere la qualità massima del 4K, si potrà arrivare addirittura a 30 fotogrammi in un solo secondo. Quanto catturato sarà salvato in JPEG o RAW sulla scheda SD, la quale va acquistata separatamente.
Funziona similmente anche la funzionalità 4K Video di Panasonic DC-FZ82, la quale registra con un framerate pari a 25 o 30 fps archiviando i file in AVCHD, altrimenti per risparmiare spazio si potranno confezionare degli MP4 ma riducendo la risoluzione a Full HD o HD e ottenendo così un filmato High-Speed.
Nelle sue dimensioni di 13,02 x 9,43 x 11,92 cm per 616 g sono compresi l’obiettivo Lumix DC Vario e il sensore MOS ad alta sensibilità da 1/2,3”, i quali assicurano scatti a 18,1 MP. A rendere il risultato più preciso ci pensa il mirino Live View Finder grande 0,20 pollici da 1166000 px grazie al quale si riuscirà a inquadrare tutta la scena in un’unica volta godendo di un campo visivo del 100%.
Post Focus ed editing
Chi non è particolarmente esperto sarà agevolato dalla funzione Post Focus, la quale permette di modificare successivamente l’area di messa a fuoco dell’immagine scattata semplicemente indicando il punto esatto sullo schermo touchscreen dell’apparato. Così facendo si potrà cambiare senso e prospettiva della foto focalizzando l’attenzione su un particolare diverso e talvolta persino correggendo eventuali sfocature.
Allo stesso modo si potranno eseguire alcune operazioni di editing direttamente da questa fotocamera bridge senza bisogno di ricorrere necessariamente a un pc. Tra i ritocchi effettuabili vi sono Clear Retouch, ridimensionamento, ritaglio, suddivisione in più clip e modifica o aggiunta di testo in sovraimpressione, così da disporre in un attimo di prodotti già pronti per essere pubblicati sul proprio profilo social.
Tutto ciò è reso possibile dallo schermo LCD TFT con diagonale da 7,5 cm e 1040000 punti di risoluzione situato sul retro di Panasonic DC-FZ82, il quale fornisce un ampio angolo di visione e un campo visivo completo in cui visualizzare tutte le anteprime e le opzioni disponibili, ovvero dalle 12 alle 30 icone per schermata. Inoltre ogni immagine all’occorrenza potrà essere ruotata per conferirle il punto di vista desiderato.
4. Panasonic Lumix DMC-FZ300
Mentre si è in vacanza al mare può capitare che sabbia e schizzi d’acqua sfiorino la nostra fotocamera bridge, ma fortunatamente con Panasonic Lumix DMC-FZ300 non si correrà il rischio di danneggiarla per via del suo nanorivestimento impermeabile capace di resistere a questi fattori.
Alimentata da una batteria ricaricabile agli ioni di litio da 1200 mAh, questa fotocamera bridge prima di esaurire la sua autonomia riesce a immortalare fino a 380 immagini, le quali saranno salvate in formato JPG su una scheda di memoria SD, SDHC o SDXC acquistabile a parte.
Nascosti in un vano a scomparsa sulla destra si trovano un mini jack da 3,5 mm a cui è possibile aggiungere un microfono esterno, un’uscita AV e una micro HDMI per il collegamento a monitor e tv e una porta micro-USB per l’interazione col computer. Se invece non si vogliono adoperare cablaggi, basterà sfruttare la connessione wi-fi 2,4 GHz di cui è munita.
Nella scatola di Panasonic Lumix DMC-FZ300 vi sono cavo AC, caricabatterie, tracolla, paraluce, copriobiettivo con cordicella e un DVD contenente alcuni software di editing, tra cui PhotoFunStudio 9.7. Qualora poi si volessero montare degli optional, come ad esempio un flash aggiuntivo, bisognerà approfittare dell’aggancio a slitta situato in alto.
Impermeabile e antiriflesso
Nei suoi 691 g di peso comprensivi di scheda SD e batteria per 13,16 x 9,15 x 11,71 cm di dimensioni, questa fotocamera bridge, oltre a garantire una presa più salda grazie a una comoda impugnatura in gomma, si serve della tecnologia Nano Surface Coating per evitare effetti indesiderati dati dai riflessi del sole. Inoltre riuscirà a resistere a polvere e schizzi d’acqua per via del suo design rugged appositamente progettato per l’uso all’aperto.
Il display LCD TFT montato sul retro di Panasonic Lumix DMC-FZ300 ha una diagonale di 3 pollici, una risoluzione di 1040000 punti ed è dotato di un rivestimento antiriflesso. Inoltre, potendolo aprire come fosse un’anta sulla sinistra dell’apparato, si rivelerà un valido alleato in diverse circostanze, incluse quelle in cui si desiderasse confezionare dei selfie a regola d’arte, poiché si potrà sempre godere di un’anteprima della scena e all’occorrenza ritoccare le impostazioni necessarie.
A far sì che l’inquadratura non si muova ci pensa lo stabilizzatore ottico di immagine Hybrid OIS a 5 assi, il quale compensa 5 tipologie di spostamento, ovvero verticale, orizzontale, le 2 rispettive rotazioni e persino quella sul suo stesso asse, mentre a mantenere fisso l’orizzonte interviene la funzione Level Shot, la quale sfrutta un algoritmo capace di riconoscere automaticamente quale sia la giusta inclinazione.
Creative Control
Sulla parte alta di Panasonic Lumix DMC-FZ300, oltre ai tasti Fn1, Fn2, quello per l’avvio delle riprese e l’interruttore on/off, vi è una ghiera girevole con sopra impresse diverse diciture, ciascuna delle quali indica una diversa modalità di scatto. Infatti ruotandola si potrà scegliere tra P, A, S, M, scatto panorama, guida scene, Intelligent Auto, C o personalizzata, Creative Video e Creative Control.
Quest’ultima opzione consente a chiunque di ottenere immagini uniche con la propria fotocamera bridge, in quanto si riuscirà a personalizzare il risultato aggiungendo uno dei 22 filtri messi a disposizione, tra cui Expressive, Retro, Fantasy e Star filter. Inoltre sarà possibile ricorrere a effetti specifici e alquanto particolari, come quello capace di miniaturizzare ogni elemento dello scenario e quello giocattolo.
Chi punta a filmati di qualità dovrebbe servirsi della funzionalità 4K Video, la quale permette di realizzare clip nell’omonima risoluzione, mentre adoperando 4K Photo si potranno acquisire fino a 30 fotogrammi al secondo in alta definizione, l’ideale ad esempio quando si devono riprendere delle rapide azioni sportive.
5. Canon PowerShot SX540 HS
Nell’immortalare un concerto dal vivo può risultare difficile trovare sul momento la configurazione giusta, per questo la fotocamera bridge Canon PowerShot SX540 HS dispone di uno stabilizzatore d’immagine e diversi filtri, effetti e modalità di scatto con cui confezionare foto e video estremamente creativi.
Sfruttando la connessione wi-fi da 2,4 GHz e quella Dynamic NFC, questa fotocamera bridge può essere abbinata al proprio smartphone, purché prima vi si installi la app Canon Camera Connect, la quale consente di controllare il dispositivo da distanza ravvicinata e pure di esportare sul telefono quanto acquisito.
Attraverso queste connettività senza fili sarà possibile fare un backup sulla Canon Connect Station acquistabile a parte e persino stampare le fotografie tramite tecnologia Direct Print. Indipendentemente dalle operazioni eseguite si potrà contare su un’autonomia tra i 205 e i 290 scatti e di 300 min per i filmati grazie alla batteria agli ioni di litio NB-6LH da 1060 mAh.
Pur pesando complessivamente appena 442 g per 12 x 8,17 x 9,19 cm, Canon PowerShot SX540 HS dispone di un sensore CMOS da 1/2,3” retroilluminato e ad alta sensibilità da 20,3 MP, il quale combinato al processore di immagini Digic 6 con tecnologia iSAPS garantisce risultati di pregiata qualità.
Stabilizzazione Intelligent IS
Per evitare sfocature e conseguenze indesiderate è cruciale non spostare l’apparato. È proprio per scongiurare simili situazioni che Canon PowerShot SX540 HS si serve dello stabilizzatore d’immagine dinamico avanzato a 5 assi Intelligent IS al fine di contrastare qualsiasi sobbalzo accidentale e assicurare sempre un’inquadratura corretta anche qualora si utilizzi lo zoom, il quale può andare dai 50x dell’ottico ultragrandangolare ai 100x di ZoomPlus fino ai 200x della modalità combinata.
Inoltre potendo contare sullo Zoom Framing Assist sarà impossibile non trovare un soggetto o un particolare da ingrandire all’interno della scena. Se poi la fotocamera bridge deve rimanere assolutamente immobile è consigliabile montarla su un treppiedi usando l’attacco sottostante. Una volta posizionata, si potrà procedere selezionando un’opzione di scatto tra Smart Auto, Hybrid Auto, Manuale, Creative Shot e Luce scarsa oppure optare per un effetto creativo come fish-eye, miniatura e giocattolo.
Allo stesso modo sarà possibile avvalersi di un presettaggio adeguato per i filmati, scegliendo tra Standard, Fuochi d’artificio, iFrame, Short Clip, Poster, Monocromatico e Ritratto. Il risultato delle acquisizioni sarà salvato sulla scheda di memoria SD come JPG di qualità variabile e in formato tra 4:3, 16:9, 3:2 e 1:1 mentre i video come file MP4 con risoluzione Full HD o HD a 29,97 fps e durata massima compresa tra i 30 e i 60 min.
Short Clip e Hybrid Auto
Chi vuole fare brevi riprese magari per pubblicarle già pronte sui propri social network di riferimento può servirsi della modalità Short Clip, la quale gira in HD a 29,97 fps per circa 30 min e comunque senza superare i 4 GB di spazio per file. Con Hybrid Auto invece basta puntare e catturare, dopodiché ci penserà il dispositivo stesso a scegliere le configurazioni più adatte tra 58 scene per confezionare un simpatico filmato dei momenti subito prima dello scatto.
Un’altra funzionalità interessante di Canon PowerShot SX540 HS soprattutto per gli artisti è Creative Shot, la quale partendo da un’unica acquisizione crea altre 5 foto uniche, poiché ognuna si differenzia dall’altra per il ricorso a filtri particolari.
Tra gli effetti fotografici My Colors selezionabili con questa fotocamera bridge vi sono Vivavoce, Neutro, Seppia, Bianco e nero, Diapositiva, Blu, Verde e Rosso vivace, Carnagione chiara e scura, mentre in qualsiasi modalità verranno sempre corretti in automatico gli occhi rossi, così da risparmiarci eventuali lavori di post-produzione.
Opinioni finali
Chi cerca uno strumento per l’acquisizione fotografica con specifiche tecniche avanzate e al tempo stesso facile da utilizzare e non eccessivamente costoso può affidarsi a una fotocamera bridge, il cui prezzo generalmente non è elevato, ma, qualora lo fosse, potrà essere alleggerito da una speciale offerta o uno sconto dedicato.
Acquistare un apparato di fascia bassa al miglior rapporto qualità prezzo è possibile con Nikon Coolpix B500, il modello versatile poiché permette di scegliere il tipo di pile AA con cui alimentarlo, tra alcaline, ricaricabili o al litio, e all’occorrenza di archiviare sullo smartphone quanto acquisito attraverso wi-fi e Bluetooth 4.1.
Confezionare un prodotto dal forte impatto visivo senza sprecare tempo ed energie a trovare le giuste regolazioni è facilissimo con Nikon Coolpix P950, il device di fascia alta con alcune tra le migliori modalità di ripresa sia automatiche che manuali con cui si riuscirà persino a realizzare video in Timelapse.
Quando si vuole catturare un soggetto molto distante da noi bisogna poter contare sul migliore ingrandimento possibile come quello offerto dal dispositivo di fascia media Panasonic DC-FZ82, il quale permette di sfruttare uno zoom ottico da 60x per aumentarlo quanto basta fino a 120x in digitale.
Chi ama fotografare gli animali in contesti naturalistici dovrebbe procurarsi un apparecchio di fascia media dotato della migliore resistenza a polvere e schizzi d’acqua. È questo il caso di Panasonic Lumix DMC-FZ300, la fotocamera bridge circondata da uno speciale rivestimento protettivo capace di contrastare questi fattori.
Per dare libero sfogo alla propria creatività non è necessario ricorrere a costosi programmi di fotoritocco ma piuttosto adoperare i migliori effetti e filtri di cui dispone Canon PowerShot SX540 HS, lo strumento di fascia bassa con cui si possono ottenere foto e filmati stabilizzati e all’occorrenza personalizzabili con varie opzioni.
Vedendo tante offerte e sconti speciali è normale non sapere quale scegliere tra i vari modelli di fotocamera bridge. Ovviamente è importante tenere conto dei prezzi, ma lo è ancor di più valutare ogni prodotto sulla base delle caratteristiche fisiche e delle funzionalità che è in grado di offrire.
Quale fotocamera bridge scegliere? Classifica (Top 5)
Prodotto | Offerta | Sconto | Voto |
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Domande frequenti
- Riesce a scattare fotografie dal finestrino di un aereo?
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Certo, ma per evitare risultati imprevisti causati da eventuali riflessi sul vetro è bene montare sull’obiettivo della fotocamera bridge un filtro polarizzante, il quale inoltre rappresenta la scelta ideale per esaltare l’azzurro del cielo.
- In che modo la si può proteggere dalla pioggia?
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Per godere di una certa protezione dagli agenti atmosferici è consigliabile optare per un modello rugged con un grado di impermeabilità adeguato alle proprie esigenze, altrimenti basterà adagiarle sopra una speciale copertura in plastica trasparente lasciando libera l’area davanti all’obiettivo.
- Qual è un valido metodo per non far muovere l’inquadratura?
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Generalmente è buona norma tenere la fotocamera bridge con 2 mani e non con una sola, altrimenti per riprendere azioni in movimento è meglio procurarsi una variante munita di stabilizzazione di immagine, mentre in caso di scene statiche basta fissarla su un treppiede.
- A cosa serve l’applicazione per smartphone?
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Laddove disponibile, la app per cellulare assolve a svariate funzioni, tra cui aggiornamento del firmware del dispositivo, modifica delle sue impostazioni, scatto a distanza, backup dei file su telefono o cloud e a volte velocizza le operazioni necessarie alla loro pubblicazione sui social media.
- Come assicurarsi una sessione più lunga?
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Se la fotocamera bridge è equipaggiata con batteria estraibile, basterà acquistare a parte una pila extra da portare con sé e inserire al momento opportuno, mentre in tutti gli altri casi si sarà agevolati dall’uso di un powerbank, purché abbia porte e wattaggi adeguati.
- È possibile ritoccare video e immagini sul momento?
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Di solito nelle versioni con schermo posteriore sono consentite diverse operazioni di editing, tra cui ridimensionamento, ritaglio, aggiunta di scritte in sovraimpressione, suddivisione in più clip e la possibilità di estrapolare un fotogramma da un filmato.
- Con quali stratagemmi si può contrastare la luce diretta del sole?
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Servendosi di un paraluce a baionetta da posizionare sull’obiettivo, il quale riesce a deviare queste intrusioni luminose eliminando il fastidioso effetto foschia e dunque migliorando la resa dei colori. Esso inoltre contribuisce a tenere al riparo da graffi e urti la lente della fotocamera bridge.
- Consente gli scatti a distanza?
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Dipende dal prodotto in proprio possesso, poiché è sufficiente ricorrere alla app per smartphone o a un telecomando Bluetooth nelle varianti provviste della medesima connettività, in altri casi invece spesso basta collegare un cavo di scatto alla porta accessori.