Confronto degli ecoscandagli migliori
- GPS integrato per marcare gli spot in cui tornare
- Può essere usato sia in modalità fissa che portatile
- Display luminoso a colori da 3.5” a due schermate
- Staffa facile da montare e soprattutto da sganciare
- Profondità massima raggiunta 700 m nell’acqua dolce
- Frequenza CHIRP ClearVu per massima risoluzione
- Funzione Smart Imaging per immagini dettagliate
- Standby a risparmio energia disattivabile da remoto
- Rilevamenti ultra rapidi a 15 scansioni al secondo
- Fino a 100 m di profondità con cavo e 45 m wireless
- Batteria ricaricabile dura 10 ore con una sola carica
- Allarme di profondità e di rilevamento di un pesce
Come scegliere un ecoscandaglio
Indice
Descrizione e utilizzo
Grazie alla sua tecnologia a impulsi sonori, ecoscandaglio si usa per misurare la profondità dei mari o di altri specchi d’acqua durante la navigazione, e risulta particolarmente utile nella ricerca dei pesci per chi pratica la pesca come lavoro o come hobby. Esistono infatti diversi modelli, con livelli di precisione e di potenza diversi, in grado di aiutare sia i principianti che i professionisti. Il suo funzionamento consiste nel trasformare in immagini le onde sonore, per capire cosa si trova in acqua, sia sospeso che appoggiato sul fondo, e valutare la posizione, le dimensioni e la distanza da noi o dalla nostra imbarcazione.
La tipologia di ecoscandaglio più indicata per la navigazione è quella chiamata profondimetro, in quanto serve solo a tracciare la profondità del fondale per ridurre qualsiasi rischio di incidente. Infatti, conoscendo cosa succede al di sotto della nostra barca, sarà facile evitare i fondali troppo bassi per non incagliarsi, oppure gli scogli o altri elementi per non urtarli e rischiare quindi di danneggiare la chiglia.
Se invece abbiamo bisogno di valutare la temperatura dell’acqua e la presenza di pesci, dovremo optare per un ecoscandaglio fishfinder, grazie al quale pescare diventerà un gioco da ragazzi. Anche in questo caso è comunque utile fare una mappatura del fondale, in quanto certi tipi di pesce sono facili da trovare in punti dalle conformazioni particolari, per esempio dove ci sono più rocce, oppure sui pendii più ripidi.
Conoscere cosa succede sotto di noi garantisce una navigazione sicura
Ma come funziona un ecoscandaglio pesca? La sua tecnologia a impulsi sonori riflessi è la stessa usata dai sonar e dai radar, e può essere trovata in natura sotto forma di eco-locazione, in animali come i pipistrelli o i delfini. Una sonda emette l’onda sonora, la quale procede nell’acqua finché non incontra un ostacolo, sul quale rimbalza per poi tornare indietro. A quel punto basta rilevare il tempo impiegato dall’impulso per andare e tornare, dividerlo a metà, e moltiplicarlo per la velocità del suono in acqua, la quale ammonta a circa 1.5 km al secondo. Non dovremo ovviamente compiere queste operazioni a mano, in quanto tutti i calcoli sono eseguiti automaticamente dal nostro ecoscandaglio gps.
Questa approssimazione è sufficiente in navigazione e in pesca, tuttavia se usiamo il pratico ecoscandaglio cartografico per tracciare una mappa dei fondali abbiamo bisogno di eseguire ulteriori misurazioni per riuscire a ottenere un calcolo assolutamente preciso. Avremo quindi bisogno di una sonda in grado di misurare la temperatura, la pressione, e persino il grado di salinità, per poter calcolare qual è l’effettiva velocità del suono nell’acqua in ogni zona da noi scandagliata.
Composizione e funzionamento
Per capire come si usa un ecoscandaglio è fondamentale conoscere la sua composizione, la quale si divide essenzialmente in tre parti. Queste sono quasi sempre vendute tutte insieme, tranne nel caso dei modelli professionali, i quali ci consentono di scegliere separatamente i pezzi per riuscire a ottenere la maggior precisione possibile. Nonostante esistano diversi tipi di ecoscandaglio, i quali si distinguono per precisione, forma e scopo, le componenti fondamentali sono sempre le stesse:
- Corpo
- Monitor
- Antenna GPS
- Trasduttore o sonda
Solitamente realizzato in plastica resistente agli urti, il corpo ha spesso ha un monitor e una tastiera per facilitare la navigazione attraverso lo schermo e le impostazioni. Quest’ultima spesso si limita a una serie di tasti, tuttavia nei modelli di ecoscandaglio più moderni possiamo godere anche di un touchscreen. È inoltre impermeabile, per evitare danni dovuti a schizzi o cadute accidentali in acqua. Le classi di impermeabilità si possono trovare nelle indicazioni del nostro ecoscandaglio gps e vanno da IPX7 a IPX9, ovvero dalla resistenza a un’immersione temporanea alla protezione da pressioni elevate fino a 5 m di profondità, e persino alle alte temperature.
Il monitor è molto spesso uno schermo LCD e si può trovare di diverse dimensioni, le quali solitamente ci verranno indicate in pollici. Le sue immagini potranno essere in bianco e nero o a colori, in 2D o in 3D. Le unità di misura più diffuse con cui ci forniscono informazioni su profondità e spostamenti sono metri o piedi, e potranno quindi essere quasi sempre personalizzati secondo le proprie preferenze. Nei modelli wireless corpo e monitor non ci sono, infatti vengono sostituiti dal nostro smartphone o tablet. L’antenna GPS, invece, non è sempre presente, tuttavia è assai utile in quanto ci consente di sapere sempre dove siamo, realizzare mappe nautiche e salvare gli spot di pesca più interessanti per sapere sempre come tornarci.
In alcuni casi permettono di condividere dati, immagini e posizione anche direttamente sui social
L’elemento più importante è il trasduttore, poiché è la parte in grado di emettere e ricevere in ritorno gli impulsi sonori. I suoi materiali di costruzione sono la plastica o bronzo, entrambi pensati per resistere agli urti e alla pressione. Nei modelli da imbarcazione, questo viene generalmente installato a poppa, ovvero nella parte più stabile in quanto non soggetta a impatti violenti con l’acqua, tramite delle apposite staffe che quasi sempre ci verranno fornite assieme al resto delle componenti.
È di fondamentale importanza in questo caso fare attenzione all’inclinazione di queste ultime quando lo installiamo, poiché è questa che ci consentirà di effettuare rilevamenti corretti, consentendo ai fasci sonar di rilevare effettivamente profondità e angolazioni al massimo delle potenzialità dello strumento. Tuttavia ne esistono altre tipologie, come i passanti, i quali richiedono di praticare un foro sullo scafo, oppure quelli interni, nel caso in cui non fosse necessario forare lo scafo, ovvero quando è composto di un materiale sottile ma resistente come la vetroresina. Nel caso dell’efficiente ecoscandaglio portatile da riva, invece, il trasduttore si trova in una sfera di plastica, la quale va lanciata in acqua tenendola legata alla lenza.
Sonda e frequenze
A seconda della potenza della sonda, riceveremo informazioni più o meno dettagliate: per esempio, la frequenza classica va dai 50 ai 200 kHz. Quella bassa ci fa vedere una zona ristretta, ma è in grado di raggiungere profondità molto elevata, mentre con 200 kHz è possibile analizzare aree più vaste ottenendo una definizione elevata.
Quasi tutti i migliori modelli di ecoscandaglio hanno ormai almeno una doppia frequenza, la quale è in grado di offrire una maggiore precisione rispetto a quella classica, proprio per iniziare con una ricerca generale e arrivare poi a un’immagine precisa del fondale e dei pesci. In base al numero di kHz utilizzati è possibile distinguere diverse funzioni.
Tipologia | Frequenza utilizzata | Funzione |
---|---|---|
Doppia | 90 o 290 kHz | Uguale alla frequenza classica ma più precisa |
CHIRP | Da 28 a 210 kHz | Frequenze multiple per immagini dettagliate |
Down view | Da 450 kHz in su | Immagini del fondale quasi fotografiche |
Side view | Da 450 kHz in su | Uguale alla down view ma per le zone ai lati della barca |
In sintesi, al crescere della frequenza aumenta la definizione dell’immagine che potremo ottenere, ed è quindi importante capire di quanta potenza necessitiamo in base all’uso che ne faremo. Ad esempio, per un ecoscandaglio pesca da principianti sarà sufficiente una frequenza classica o doppia. Tutti i rilevamenti effettuati saranno trasformati in immagini, le quali ci verranno mostrate attraverso lo schermo.
Questo deve quindi poter essere ben leggibile sia al buio che sotto la luce diretta, per luminosità e dimensioni, le quali variano in base alla grandezza del corpo del nostro ecoscandaglio, che a sua volta generalmente corrisponde a quella dell’imbarcazione su cui viene usato. Avremo quindi bisogno di una sonda in grado di misurare la temperatura, la pressione, e persino il grado di salinità, per poter calcolare qual è l’effettiva velocità del suono nell’acqua in ogni zona da noi scandagliata.
Lettura dei rilevamenti
Per utilizzare il nostro ecoscandaglio in modo corretto, è di fondamentale importanza capire come leggere i dati e le immagini mostrati dal monitor. La prima cosa da tenere in considerazione è il funzionamento della sonda, la quale nei modelli più avanzati è pensata per rilevare persino la temperatura, la pressione e il grado di salinità dell’acqua, per consentirci di misurare senza approssimazioni la velocità del suono emesso. In questo modo non rischieremo errori di calcolo e potremo eseguire dei rilevamenti assai più accurati.
La sonda invia e riceve in modo costante migliaia di segnali, perciò i dati sul nostro schermo progrediranno continuamente, facendo scorrere l’immagine da destra verso sinistra man mano che questa si aggiorna. Lo schermo proseguirà con lo scorrimento anche quando il fishfinder è fermo, dandoci quindi l’illusione di trovarci sopra a una zona di fondale piatta. Si dovrà sempre ricordare che
- La sonda esamina il fondale costantemente
- Lo schermo scorre anche se ecoscandaglio è fermo
- Per immagini accurate la sonda va tenuta in movimento
- La sonda scannerizza in coni e non in linea retta
Se pratichiamo pesca da riva, possiamo mantenere il dispositivo immobile e attendere l’apparizione di pesci nel suo raggio di azione. Se invece eseguiamo pesca da traino, o stiamo sfruttando il GPS ecoscandaglio per tracciare una rotta o una conformazione accurata del fondale, dovremo mantenere la sonda in costante movimento. Per evitare errori di valutazione è bene tenere presente la conformazione a cono della scansione della sonda, dovuta all’espansione delle onde sonore. Infatti, se nel nostro schermo appare un pesce, questo non si trova necessariamente sotto al trasduttore, ma è nella zona coperta dal cono.
Per capire l’esatta posizione dei pesci, quindi, bisogna ricordare prima di tutto qual è l’ampiezza della frequenza, e quindi del cono, con cui stiamo scandagliando. Inoltre, per ottenere un calcolo accurato occorre controllare sempre la scala di profondità, solitamente posta in un angolo del monitor del nostro ecoscandaglio. È altrettanto importante tenere in considerazione la presenza di zone cieche, dovute ai disturbi di superficie.
Sarà infatti difficile, se non impossibile, rilevare oggetti che si trovano poco al di sotto della superficie d’acqua. A causa di onde, bolle, correnti, alghe o altro, alcune delle onde vengono riflesse troppo velocemente, creando questo disturbo. Per ridurre il problema occorre utilizzare frequenze più elevate, e ampliare quindi il cono d’azione di ogni ecoscandaglio.
Saper leggere bene il monitor è particolarmente utile quando si pesca
A livello grafico, il fondale viene rappresentato con una linea, mentre di solito i pesci appaiono sotto forma di archi di varie dimensioni. Per distinguere se sul fondale c’è fango, sabbia o roccia basta valutare lo spessore delle linee. Infatti, quando il segnale colpisce oggetti duri ritorna con maggiore forza, mostrando quindi figure nitide e linee spesse. Al contrario, superfici morbide manderanno indietro un segnale debole. Se la sonda riceve un doppio segnale, significa che il fondale è così duro da aver fatto rimbalzare l’impulso sulla superficie e poi di nuovo sul fondo prima di essere ricevuto.
Tipologie in commercio
La principale distinzione da fare nella scelta di questo dispositivo è quella tra profondimetro e fishfinder, infatti se ne abbiamo bisogno solo per navigare in sicurezza, potremo optare per un modello in grado di rilevare semplicemente le variazioni di profondità e l’eventuale presenza di ostacoli da evitare. Se invece desideriamo pescare, necessiteremo di un apparecchio più preciso. Le altre distinzioni riguardano la struttura, le dimensioni e alcune funzioni, ma anche in questo caso per capire quale scegliere ci basterà pensare allo scopo per cui ce ne serviremo.
Tipologia | Utilizzo e vantaggi |
---|---|
Ecoscandaglio portatile | Ottimo per la pesca da riva o da piccole barche, è leggerissimo e funziona a batteria |
Ecoscandaglio wireless | Invia i rilevamenti con il Bluetooth al monitor o direttamente allo smartphone o tablet, elimina la necessità di cavi di collegamento |
Ecoscandaglio da polso | Sfrutta la tecnologia wireless e quella portatile, ci consente di avere sempre le mani libere |
Ecoscandaglio GPS | Ci fornisce sempre la nostra posizione, traccia le rotte e consente di ritornare in zone specifiche per la pesca |
I modelli fissi sono potenti e ingombranti, perciò sono adatti solo alle imbarcazioni di grandi dimensioni, in quanto non ha senso installarli a riva o su una piccola barca, dove una potenza più contenuta è sufficiente. Entra quindi in gioco l’immancabile ecoscandaglio portatile, il quale non deve essere installato ma dovrà solo essere agganciato alla lenza e quindi lanciato in acqua con essa. Ha il vantaggio di essere incredibilmente leggero, facile da usare, non richiede la presenza di impianti elettrici in quanto funziona a batteria, e può essere comodamente tenuto in tasca.
È però indicato solo per una pesca stazionaria, poiché non è in grado di tracciare rotte e ha una portata limitata a 50-100 metri di profondità. Le batterie più usate sono quelle agli ioni di litio, in quanto possono essere ricaricate con grande rapidità, non subiscono effetto memoria, e la loro leggerezza non aumenta il peso del dispositivo.
Questi ecoscandagli ci verranno quasi sempre forniti con batterie e caricabatteria inclusi, tuttavia quando siamo in mare aperto non avremo prese di corrente a portata di mano. Per questo motivo offrono quasi sempre un’uscita USB e potranno quindi essere ricaricate tramite un powerbank. Allo stesso modo, avere un caricatore portatile ci aiuterà anche nei modelli wireless per ricaricare il telefono, il quale fungerà da monitor.
I modelli wireless e portatili sono perfetti per i principianti
La tecnologia wireless si può trovare persino nei modelli di ecoscandaglio fissi per ridurre i cavi di collegamento, tuttavia è maggiormente diffusa nei dispositivi portatili. I dati della sonda verranno quindi inviati via Bluetooth allo monitor, o addirittura al nostro smartphone, come ci consentono di fare gli apparecchi più moderni. In questo modo ci basterà acquistare solo la sonda, e avremo addirittura la possibilità di condividere con gli altri i nostri rilevamenti. Per una portabilità ancora maggiore, è possibile provare un modello da polso, il cui schermo sarà quindi simile a un quadrante di orologio e ci consentirà di avere le mani sempre libere.
Infine, l’efficientissimo ecoscandaglio GPS, o cartografico, ci consentirà di navigare conoscendo sempre la nostra posizione, ma soprattutto di tracciare delle mappe dei fondali. Per questo motivo, la tecnologia GPS si può trovare sia nei fishfinder che nei profondimetri. Conoscere e memorizzare una particolare posizione ci permetterà di tornarci quando vogliamo, per aumentare le possibilità di ritrovare la stessa specie di pesci. Potremo inoltre impostare un allarme di profondità per essere informati ogni volta che ci avviciniamo a un dosso o a un pendio ripido, poiché certi pesci si trovano facilmente a profondità specifiche.
Accorgimenti su icone e fauna ittica
Durante la pesca, una delle operazioni più difficili è senza dubbio imparare come individuare i pesci e come effettuare la lettura delle marcature dei pesci. È possibile trovare in commercio ecoscandagli che mostrano delle icone colorate a forma di pesce quando ne rilevano uno, tuttavia questo metodo ci dà informazioni poco precise sulle dimensioni degli animali. Si trovano poi monitor sui quali potremo vedere dei punti o degli archetti, e persino apparecchi ideati per emettere un suono quando rilevano un pesce. Il metodo più diffuso è quello ad archi, perciò bisogna conoscere alcuni trucchi per capire cosa significa se l’arco
- Appare
- È una linea
- È completo
- È parziale
- È lungo
- È corto
Si forma un arco solo se il pesce o la sonda si muovono, mentre se sullo schermo si vedono una linea continua, o più archi consecutivi, sia il sonar che il pesce sono fermi. Se il pesce ha attraversato tutto il cono di onde sonore, comparirà un arco completo, mentre una forma parziale indica un movimento del pesce entro una zona limitata del nostro raggio di azione. Ma la forma delle marcature è influenzata persino dal tipo di pesce, infatti, se vediamo delle linee sottili, non si tratta necessariamente di una situazione di immobilità, ma potremmo aver rilevato la presenza di un animale privo di vescica natatoria, ad esempio un calamaro.
La lunghezza dell’arco non ha alcuna relazione con le dimensioni del pesce, infatti se ne vediamo uno lungo può significare due cose: il pesce si muove lentamente, oppure si trova a grande profondità, ma in ogni caso ha trascorso molto tempo all’interno del cono. Al contrario, se l’arco è corto, il pesce è veloce o più in superficie. Perciò se vogliamo capire le dimensioni del pesce dovremo guardare lo spessore delle linee, infatti i pesci grandi rimanderanno l’immagine di un arco più spesso. Una lettura erronea di ecoscandaglio, spesso dovuta alla poca esperienza, ci può portare a pensare che
- Un arco lungo indica un pesce grande e viceversa
- Il pesce si trova esattamente sotto alla sonda
- Più icone o una linea continua indicano tanti pesci
Quando un pesce compare sul nostro monitor bisogna capire a quale profondità si trova, poiché il cono della sonda diventa sempre più ampio man mano che scende verso il basso. Se l’animale si trova vicino alla superficie, sarà nei pressi del nostro ecoscandaglio, mentre se è lontano dalla superficie ci converrà effettuare più scansioni a corto raggio per individuare la sua posizione esatta.
Per evitare errori di valutazione dovuti all’immobilità di pesce e sonda, possiamo azionare lo schermo verticale, se presente. In questo modo oltre all’immagine scorrevole vedremo anche cosa succede esattamente in un momento preciso. Per quanto il nostro ecoscandaglio sia preciso o potente, potrà essere usato come si deve solo con un po’ di esperienza.
Recensioni dei migliori ecoscandagli
1. Garmin Striker 4
La grande versatilità della staffa fornita con Garmin Striker 4 consentirà di fissarlo su vari tipi di barca, oppure si potrà usarlo come ecoscandaglio portatile con un galleggiante. Grazie al GPS ad alta sensibilità saremo in grado di conoscere la velocità di navigazione e marcare gli spot di pesca.
Perfetto per molti usi diversi, Garmin Striker 4 potrà essere installato senza problemi sulla poppa di imbarcazioni medio grandi, e persino sui modelli a motore elettrico. Il merito è della grande efficienza della staffa per la sonda, facilissima da disinstallare grazie alla doppia modalità di sgancio, dando la possibilità di godere delle sue prestazioni in molte occasioni diverse. Verrà inoltre fornita una staffa inclinabile e dotata di ventosa, con la quale poggiare il monitor dove più ci aggrada.
Il monitor di questo ecoscandaglio è piuttosto ampio e luminoso, misura 3.5 pollici e offre 2 possibili schermate di visualizzazione, entrambe a colori, chiare e ben definite. Il suo peso è di appena 230 g, perciò lo potremo usare senza problemi anche se non lo teniamo ancorato alla sua apposita staffa. Dispone inoltre di una tastiera semplice e altamente intuitiva, a garantire un uso particolarmente rapido e immediato, in grado di soddisfare le esigenze di utenti con diversi livelli di esperienza.
Frequenza e versatilità
Il trasduttore di Garmin Striker 4 ha una doppia frequenza da 77 e 200 kHz, e grazie alla tecnologia CHIRP è in grado di usare entrambe le onde sonore nello stesso momento per riuscire a offrirci una panoramica chiara e completa di tutto ciò che accade sotto di noi. In questo modo potrà infatti mostrarci sia l’immagine generale del fondale che le analisi ricche di dettagli di zone specifiche. Per aumentare ulteriormente la precisione delle nostre valutazioni, ci fornirà indicazioni per quanto riguarda la temperatura dell’acqua.
Se ci troviamo su un’imbarcazione troppo piccola o priva dei collegamenti elettrici in grado di alimentare questo ecoscandaglio per riuscire a usarlo in modalità fissa, avremo la possibilità di sfruttare un apposito kit portatile, il quale ci aiuterà persino nel trasporto di tutte le componenti. Troveremo infatti una custodia in cui tenere al sicuro i vari pezzi, ma soprattutto ci verrà fornita una batteria ricaricabile, per eliminare la necessità del cavo di alimentazione, e un galleggiante al quale innestare la sonda per lanciarla in acqua.
GPS e portata
Ultima ma non certo per importanza è la presenza di un sistema GPS ad alta sensibilità integrato, grazie al quale potremo sempre sapere dove ci troviamo, e persino conoscere la nostra velocità di navigazione in tempo reale. La sua funzione più utile è senza dubbio la facoltà di marcare gli spot, sia quando ci troviamo sul posto che in momenti successivi esaminando lo storico di navigazione, in modo tale da poterci tornare successivamente senza problemi e in qualsiasi momento, per pescare o per esplorare con più calma zone particolarmente interessanti.
Sarà infatti davvero semplice raccogliere tantissime informazioni sul fondale e su altri elementi come le rocce o la vegetazione con l’aiuto di Garmin Striker 4, grazie all’incredibile efficienza e potenza delle frequenze CHIRP, le quali ci consentiranno di esplorare senza problemi persino in mare aperto. Ciò sarà reso possibile dalla capacità di questo ecoscandaglio di emettere impulsi abbastanza potenti da essere in grado di raggiungere l’incredibile profondità massima di 486 m.
2. Garmin Striker 5CV
La presenza di un trasduttore dotato di CHIRP ClearVu ad alta frequenza rende Garmin Striker 5CV un ecoscandaglio in grado di fornire immagini ad altissima definizione. Sarà infatti in grado di distinguere pesci di vario tipo e dimensione, ed è quindi perfetto per chi si dedica alla pesca specializzata.
Le dimensioni del monitor di Garmin Striker 5CV sono compatte, ma allo stesso tempo forniscono una visuale molto chiara e definita, grazie all’ampio display da 5 pollici a colori, il quale può essere impostato secondo 2 o 3 schermate diverse. Ha un peso piuttosto consistente pari a 430 g, ma rimane comunque comodo da trasportare. Per un utilizzo pratico e senza fatica, ci basterà sfruttare il suo apposito supporto, grazie al quale potremo persino inclinarlo o girarlo a nostro piacimento.
Si tratta di un ecoscandaglio in grado di offrire prestazioni incredibilmente elevate, soprattutto per quanto riguarda la grande precisione dei rilevamenti della sonda e di conseguenza l’altissima definizione delle immagini trasmesse al nostro display. Nonostante ciò rimane comunque piuttosto semplice da usare, grazie alla presenza di una tastiera pratica e intuitiva accanto al display, e di un chiaro ed esaustivo manuale per le istruzioni da consultare in caso di dubbi sull’installazione, il funzionamento o la lettura dei dati.
Installazione e GPS
La comoda staffa a rilascio rapido di Garmin Striker 5CV rende davvero facile installare la sua sonda sulla poppa di tutte le imbarcazioni, e grazie alla presenza di un apposito kit saremo in grado di assicurarla persino sulle barche a motore elettrico. Ci verrà inoltre fornito un cavo di alimentazione, il quale ci darà la garanzia di un utilizzo prolungato e senza pensieri. Si tratta quindi di un ecoscandaglio perfetto per poter esplorare in mare aperto, o in specchi d’acqua particolarmente profondi, anche grazie alla sua portata.
La sua sonda è infatti in grado di coprire fino a 335 m di profondità in acqua salata, mentre in acqua dolce raggiunge l’incredibile distanza di 700 m. Sarà quindi un gioco da ragazzi tracciare mappe batimetriche dei fondali o semplicemente delle rotte da seguire, soprattutto per merito della grande sensibilità del sistema GPS integrato. Grazie a esso infatti avremo informazioni costanti sulla velocità di navigazione, e quando troviamo un luogo proficuo per la pesca lo potremo marcare per tornarci quando più ci aggrada.
Frequenze e CHIRP
La caratteristica in grado di conferire il maggior livello di efficienza a Garmin Striker 5CV è senza dubbio la sua facoltà di usare tanti tipi diversi di frequenza per sondare le profondità subacquee. Potremo scegliere una frequenza classica, la quale usa 50, 77 o 200 kHz, e funziona persino in modalità CHIRP, emettendo nello stesso momento la frequenza media e quella alta. In questo modo riusciremo a ottenere dalla nostra scansione sia i dati generici che quelli più precisi in modo rapido e altamente efficace.
Come se non bastasse, questo ecoscandaglio è inoltre dotato di una tecnologia incredibile chiamata CHIRP ClearVu, la quale funziona a frequenze multiple davvero elevate, ovvero 260, 455 e 800 kHz. Usando questa funzione riceveremo sul nostro display delle immagini con una risoluzione così alta da risultare simili a delle foto. Avremo quindi a disposizione un apparecchio semplice ma molto efficiente, ci darà persino la possibilità di dividere lo schermo in 3 o 2 schermate per osservare di volta in volta gli aspetti che ci interessa tenere sotto controllo. È quindi adatto per la pesca ma allo stesso tempo perfetto per eseguire delle scansioni idrografiche.
3. Deeper Sonar Pro+
Facile da usare e da portare sempre con sé, Deeper Sonar Pro+ è un ecoscandaglio adatto sia a esperti che a principianti, e può essere usato in pesca da riva o da traina. Le sue immagini sono molto definite e ricche di colori grazie ai quali sarà semplicissimo distinguere i pesci da rocce e vegetazione.
Grazie alla perfetta combinazione tra la tecnologia portatile e quella wireless, Deeper Sonar Pro+ è uno dei dispositivi da pesca ed esplorazione subacquea più piccoli e leggeri sul mercato. Si presenta come una sfera di 6.5 cm di diametro, il cui peso ammonta ad appena 100 g, e non ha neppure bisogno di un monitor per poter funzionare. Ci basterà infatti collegarlo tramite Bluetooth al nostro smartphone per ottenere un display ad alta definizione, e potremo optare per il tablet nel caso in cui volessimo una visuale più ampia.
Se poi consideriamo l’ottima tecnologia Smart Imaging in dotazione, potremo stare certi di ricevere solo immagini ad altissima definizione sul nostro telefono. In questo modo sarà davvero facile leggere i dati sullo schermo e interpretarli in modo rapido ed efficace. Si tratta infatti di un ecoscandaglio perfetto per utenti alle prime armi, in quanto non necessita di alcun tipo di installazione. Sarà sufficiente collegare il trasduttore alla lenza della nostra canna da pesca e lanciarlo per metterlo subito all’opera.
Applicazione e portata
Installando l’app compatibile con Deeper Sonar Pro+ sui nostri dispositivi portatili potremo non solo vedere tutte le immagini rilevate in modo chiaro e preciso, ma persino salvarle per poterle condividere sui social o con i nostri amici. Avremo a disposizione 3 diverse tavolozze di colori tra cui scegliere per distinguere i vari elementi rilevati dagli impulsi sonori. Fondale, pesci e altri oggetti subacquei saranno tutti indicati con colorazioni diverse, per consentire anche ai meno esperti di capire velocemente cosa si trova esattamente al di sotto della superficie.
La portata di questo ecoscandaglio va da un minimo di 0.5 fino a un massimo di 80 metri in profondità, e si può allontanare fino a 100 metri dal nostro smartphone senza perdere la connessione. Ciò ci consentirà di eseguire con grande facilità le mappature di esplorazione prima di iniziare a pescare, in modo tale da conoscere già la conformazione del fondale e potersi concentrare solo sui pesci. È perfetto per la pesca da riva, ma si adatta senza problemi persino a quella da traina o da kayak.
Sonda e alimentazione
La sonda di Deeper Sonar Pro+ sa lavorare con grande precisione e ad alta velocità, infatti esegue fino a 15 scansioni al secondo sfruttando due frequenze da 90 o 290 kHz, in modo tale da fornirci le informazioni in tempo reale. Un altro rilevamento davvero utile sarà quello della temperatura, il quale ci consentirà inoltre di lavorare in sicurezza. Questo dispositivo infatti funziona a temperature dai -20° ai 40°, perciò se il monitor ci indica valori superiori o inferiori potremo interrompere la scansione per non causare danni accidentali di alcun genere.
L’alimentazione di questo ecoscandaglio avviene tramite una batteria al litio ricaricabile integrata al suo interno, la cui durata può essere prolungata dalla funzione di standby per il risparmio energetico. Questo potrà essere attivato nei momenti di riposo, e disattivato comodamente dal nostro smartphone. Ci verrà fornito un cavo micro USB per la ricarica, il quale potrà essere tenuto assieme al manuale per le istruzioni e al dispositivo vero e proprio in una pratica borsa, per facilitarne il trasporto.
4. Lucky FF718LiC
Scegliere se impiegare Lucky FF718LiC in modalità fissa o portatile permetterà di sfruttarlo nella pesca da riva, da qualunque imbarcazione, e persino su ghiaccio. Gli allarmi pensati per avvisare se raggiungiamo la profondità desiderata o rileviamo un pesce lo rendono un ecoscandaglio facile da usare.
Caratterizzato da una tecnologia 2 in 1, Lucky FF718LiC potrà essere usato collegando con un cavo la sonda al monitor, ma la presenza di un’antenna ci consentirà di sfruttare la maggiore libertà di movimento della modalità portatile. Avremo quindi a disposizione un trasduttore altamente versatile, il quale potrà essere agganciato alla poppa della barca tramite gli appositi strumenti di installazione, oppure trainato accanto all’imbarcazione collegandolo al troll, e persino lanciato con la lenza grazie alla presenza di un galleggiante.
Appare quindi chiaro come tale ecoscandaglio sia perfetto per ogni tipo di pesca, sia da traino per le imbarcazioni grandi che da kayak, ma è altrettanto adatto alla pesca da riva e a quella su ghiaccio. Se usiamo il trasduttore con il cavo riusciremo a sondare fino a 100 m in profondità, indipendentemente dalla dolcezza o salinità dell’acqua. Se invece si sfrutta la modalità wireless si avrà a disposizione una portata di 45 m per lanciare sonda e lenza fino a un massimo di 100 m di distanza.
Allarmi e batteria
Grazie alla presenza di un pratico manuale per le istruzioni sarà un gioco da ragazzi capire come installare e come usare Lucky FF718LiC, tuttavia riceveremo un grosso aiuto dal monitor stesso durante la ricerca dei pesci. Potremo infatti attivare un allarme di profondità per sapere quando raggiungiamo un livello in cui è probabile trovare una certa specie di pesci, e persino un allarme pensato per avvertirci ogni volta che un animale entra nel cono di onde sonore, così da non costringerci a guardare costantemente il monitor durante l’intera sessione.
Come se ciò non bastasse, avremo persino la possibilità di zoomare le immagini mostrate dal nostro display per avere la certezza di non scambiare un altro oggetto subacqueo per un pesce. È inoltre presente un terzo allarme, il quale ha la funzione di segnalare quando la batteria del nostro ecoscandaglio si sta scaricando. Si tratta infatti di una batteria ricaricabile tramite cavo USB, il quale ci sarà fornito in dotazione, in grado di operare fino a 10 ore consecutive con una sola carica.
Sonda e alimentazione
Il display presente sul monitor compatto e leggero di Lucky FF718LiC è a LED, e vanta un’illuminazione altamente efficace grazie alla quale sarà garantito un ottimo livello di visibilità in tutte le condizioni di luce. La sua ampiezza ammonta a 2.8 pollici, e ci mostrerà le immagini a colori per renderle ancora più semplici da valutare. In base al tipo di pesca o semplicemente alle nostre preferenze, avremo la facoltà di scegliere la modalità di visualizzazione tra tre diverse schermate disponibili.
Le indicazioni fornite da questo ecoscandaglio sono molto chiare ed esaustive, grazie alla notevole portata del trasduttore. In modalità fissa questo sfrutterà una frequenza di 200 kHz, mentre se lo usiamo senza cavo avremo a disposizione 125 kHz. In ogni caso, la precisione dei rilevamenti è davvero precisa, e ci verrà fornita con grande rapidità. Riceveremo inoltre i valori della temperatura dell’acqua, ovvero un’altra informazione assai utile quando si tratta di localizzare tipologie specifiche di pesci.
Opinioni finali
Sul mercato è possibile trovare una grande offerta di ecoscandagli a prezzi più o meno elevati, tuttavia in questo caso quando si tratta di capire quale scegliere è davvero importante trovare il miglior prodotto per le proprie esigenza prima di valutarne il costo. Ad ogni modo, in ogni fascia di prezzo è possibile trovare delle offerte in grado di soddisfare tantissimi utenti diversi. Basti pensare alla fascia più bassa, dove si incontra Garmin Striker 4, il quale dispone di un ottimo GPS ad alta sensibilità e di una notevole portata in grado di scandagliare anche a grandi profondità, in modalità fissa oppure portatile per adattarsi a vari tipi di imbarcazione senza problemi.
Se abbiamo bisogno di un apparecchio di livello professionale, il quale possa essere usato sia per la pesca che per le mappature idrografiche grazie alla sua facoltà di registrare immagini ad altissima definizione, occorre spostarsi in una fascia piuttosto elevata. Uno dei prodotti migliori presenti in questa categoria è senza dubbio Garmin Striker 5CV, grazie alla sua facoltà di operare a frequenze elevatissime per ottenere un livello di precisione incredibile. Chi non ha le possibilità di affrontare un investimento simile potrà però cercare online, dove è davvero facile trovare questo apparecchio in sconto.
La fascia media è solitamente la più versatile per trovare ecoscandagli interessanti, infatti tra questi spicca un prodotto particolare chiamato Deeper Sonar Pro+. La sua tecnologia innovativa lo rende perfetto per gli utenti esperti ma soprattutto per i principianti, ed è uno strumento indispensabile per chi pratica la pesca da riva. Si tratta infatti di un apparecchio portatile, facile da usare e da trasportare, e dotato di un ingombro irrisorio in quanto non dispone di un monitor. È infatti caratterizzato dalla tecnologia wireless, grazie alla quale ci basterà avere lo smartphone a portata di mano per vedere i rilevamenti della sonda.
Scendendo leggermente verso una fascia medio-bassa si trova molto altro, e in particolare un prodotto degno di nota è Lucky FF718LiC. Si tratta di un apparecchio incredibilmente versatile in quanto si adatta a ogni tipo di pesca senza alcun problema, ed è inoltre davvero facile da usare grazie ai numerosi sistemi per avvisarci quando troviamo un pesce o raggiungiamo una profondità specifica. Per concludere, sarà facile trovare ecoscandagli molto validi per tutte le tasche, ma sarà altrettanto semplice cercare dei convenienti sconti online grazie ai quali avremo la certezza di acquistare il migliore per le nostre esigenze.
Quale ecoscandaglio scegliere? Classifica (Top 4)
Prodotto | Offerta | Sconto | Voto |
---|---|---|---|
Domande frequenti
- Quali possono essere le cause di un malfunzionamento?
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Se la sonda non funziona correttamente, potrebbe essere a causa di incrostazioni esterne dovute a un periodo prolungato passato in acqua. In alternativa, si possono verificare avarie in caso di urti durante la navigazione, o a causa dell’ossidazione o della rottura di cavi o componenti interne.
- Quali operazioni di manutenzione richiede un ecoscandaglio?
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Se possibile, è meglio tenere il trasduttore in acqua solo quando serve, e tenerlo all’asciutto quando la barca è attraccata. In ogni caso, è sempre consigliabile pulirlo bene dopo ogni utilizzo, per mantenere il suo corretto funzionamento.
- Quanto pesano in media i modelli fissi? E quelli portatili?
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Il monitor degli ecoscandagli fissi più diffusi in commercio ha un peso variabile, il quale si aggira tra i 200 e i 500 g circa. I modelli portatili sono invece molto leggeri per essere trasportati senza problemi, infatti anche il trasduttore pesa a malapena 100 g.
- Perché i pesci vengono visualizzati come archi?
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Se il pesce percorre tutta la traiettoria del cono, la sua rilevazione è a forma di arco a causa della variazione nella lunghezza delle onde. Quelle che si trovano all’estremità del cono, infatti, percorrono una distanza maggiore, e vengono quindi indicate come più lontane dalla sonda.
- Come eliminare il problema delle misurazioni a sonda ferma?
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Occorre muovere il dispositivo continuamente e a velocità costante, oppure eseguire una mappatura preventiva con il GPS dalla riva o dalla barca. In questo modo conosceremo tutti i livelli di profondità, e non ci faremo ingannare dalla sonda che rallenta o si ferma.
- Come distinguere i pesci da esca dalla vegetazione?
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Anche se i pesci da esca e la vegetazione hanno forme simili quando compaiono sul display, ci vengono mostrati di un colore diverso. Se lo schermo è in bianco e nero, basta ricordare che le esche stanno sospesi e non sul fondo, e spesso si raggruppano quindi compaiono a grappoli.
- Come appaiono gli altri elementi subacquei?
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Le alghe e la vegetazione si vedono come punti o linee, spesso verticali, mentre le depressioni sono semplicemente delle V lungo la linea del fondale. Se questa linea è lunga e dritta si tratta probabilmente di un fondale morbido, mentre in presenza di pietre si vedono delle macchie.
- È importante conoscere il tipo di fondale o di vegetazione per la pesca?
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Sì, perché ci aiuta a individuare specie particolari, infatti alcune vivono solo tra le alghe, altre in presenza di fondali sabbiosi, e alcune nelle depressioni. Allo stesso modo, ci sono specie trovabili solo a determinate profondità, e persino dove l’acqua ha una temperatura specifica.