Confronto dei droni migliori
- Si trasporta con facilità richiudendo le 4 braccia
- È abbinabile a occhiali VR da acquistare a parte
- In Sport Mode può avere una velocità di 65 Km/h
- 8 modalità di ripresa video QuickShot anche in 4K
- Grazie ad ActiveTrack 2.0 sa sempre dove si trova
- Riesce a stare in volo fino a 31 minuti ininterrotti
- Funziona a 500 m d’altitudine e 1 Km di distanza
- Il radiocomando integra un display da 4,3 pollici
- Ha una fotocamera da 12 MP con sensore CMOS
- Usa FlightAutonomy 2.0 e 7 sensori di prossimità
- Dispositivo e controller salvaspazio e richiudibili
- Foto panoramiche a 360 gradi e a 32 megapixel
- Ha un attacco compatibile con GoPro Hero 5 e 6
- Mentre vola è possibile fargli eseguire 4 traiettorie
- La dotazione include zainetto e gimbal estraibile
Come scegliere un drone
Indice
Contesti e utilità
Chiunque almeno una volta nella vita ha sognato di potersi librare nel cielo, magari per osservare la propria città dall’alto o semplicemente per provare l’ebbrezza del volo fino al palazzo accanto. Se in passato per realizzare un simile sogno occorreva necessariamente salire su un aeromobile, oggi si può riuscire nell’intento ricorrendo a un mini drone professionale o amatoriale e rimanendo coi piedi ben saldi per terra.
Se ci si sta domandando cos è un drone, la risposta è facile, si tratta di un dispositivo elettronico controllabile a distanza al fine di farlo volare e nei modelli migliori può persino svolgere ulteriori funzioni, come nel caso dei droni professionali, i quali possono essere impiegati per vari scopi lavorativi e ludici, tra cui
- Studi scientifici
- Perlustrazione
- Esplorazione
- Sorveglianza
- Agricoltura
- Fotografia
- Trasporto
- Pesca
Quando si dispone di un mini drone con telecamera, quest’ultima, nonostante abbia dimensioni ridotte, permetterà di realizzare un servizio fotografico di buona qualità per puro divertimento o riprese professionali a scopo lavorativo, magari in occasione di un matrimonio o per girare un documentario sulla natura.
In questi casi la migliore drone camera è montata su uno stabilizzatore meccanico gimbal quasi sempre a 3 assi, il quale, essendo motorizzato e dotato di giroscopio, consente di regolare l’inclinazione e dunque di ottenere inquadrature migliori. Nei mini droni con telecamera economici invece la action camera è installata in modo fisso e spesso non è nemmeno possibile orientarla a proprio piacimento.
Seguendo un funzionamento simile ma con un’applicazione del tutto diversa, il drone con termocamera, come suggerisce il nome, è un modello munito di uno strumento con cui rilevare a distanza il calore emesso da persone, animali o oggetti. Dunque crea fotografie o riprese aeree in tempo reale in cui le differenti sfumature di colore indicano la distribuzione delle temperature nell’area inquadrata.
Ovviamente questi droni professionali vengono usati di norma in ambito industriale per eseguire termografie al fine di verificare la dispersione di calore dagli edifici, controllarne la struttura e l’ambiente circostante. Se poi è un mini drone silenzioso lo si potrà adoperare persino per la videosorveglianza, così da scongiurare eventuali accessi non autorizzati in specifiche zone.
Chi ha da gestire ampi appezzamenti di terra deve sapere che è possibile utilizzare droni in agricoltura per disporre di mappe aggiornate sullo stato delle colture ed effettuare distribuzioni aeree mirate a bassa o alta quota di polveri, capsule, granulati e liquidi. A tal scopo il dispositivo possiede in aggiunta un serbatoio la cui capacità può arrivare addirittura a 10 L e degli ugelli con cui rilasciare il prodotto in esso contenuto.
Può rivelarsi utile per monitorare determinate aree lavorative
Dunque questo device è progettato per la cosiddetta “agricoltura di precisione”, dove servendosi di sensori termici e multispettrali si può analizzare l’ambiente e in caso di anomalie intervenire con azioni adeguate.
In questo modo è possibile rilevare la presenza di zanzare e contrastarle, riscontrare gli accumuli di acqua dopo un forte evento meteorologico, effettuare l’impollinazione artificialmente e addirittura verificare lo stato di maturazione dell’uva nelle vigne.
Potendo sopportare il peso di un serbatoio pieno, un drone trasporto oggetti può muovere carichi da 3 a 40 Kg in base al modello, rivelandosi così un ottimo facchino. Se poi è dotato di 2 braccia meccaniche riuscirà a eseguire operazioni manuali come attivazione e disattivazione di interruttori e taglio di cavi dell’alta tensione.
Esistono varianti di drone per pesca a lunga distanza, grazie ai quali il pescatore può rimanere sulla riva o sulla barca mentre l’apparato monitora con una fotocamera il passaggio dei pesci e si occupa del lancio di pasture ed esche. Dunque si tratta di un drone impermeabile di solito con una resistenza ad acqua e polvere di almeno IP67.
Se simili dispositivi rimangono a pelo d’acqua, per esplorare i fondali occorre invece servirsi di un drone subacqueo, il quale assomiglia a un piccolo carro armato con le ruote capace di spingersi fino a 100 m di profondità nei droni professionali migliori. Esso, navigando attraverso le correnti, riesce a effettuare riprese video del paesaggio sottomarino e può essere agganciato in superficie a un faro galleggiante o a una boa.
Struttura e caratteristiche
Se non si sa quale scegliere tra i vari modelli disponibili e si è alle prime armi occorre capire un drone cos è e quali sono i tratti distintivi che contraddistinguono un prodotto dall’altro. A tal scopo bisogna innanzitutto analizzarne la struttura, la quale solitamente è composta da
- Batteria
- Sensori
- Rotori
- Eliche
- Tasti
- Spie
Alla base del funzionamento del drone mini o grande c’è sempre una batteria ricaricabile, normalmente ai polimeri di litio, grazie alla quale si potrà godere di una certa autonomia o tempo di volo strettamente legato alla sua capacità, dopodiché sarà necessario ricaricare il velivolo collegandolo al computer o a una presa a muro attraverso il cavo in dotazione.
Ovviamente in un drone con fotocamera i consumi saranno maggiori e l’acquisizione di riprese video ridurrà inevitabilmente i minuti di volo a disposizione. Fondamentali per librarsi in aria, i rotori e alle estremità le eliche non mancano mai e possono essere presenti in quantità variabile. Di solito la maggior parte delle versioni ne possiede 4 e per questo motivo vengono definiti quadricotteri, mentre quelli con 6 esacotteri e quelli con 8 ottacotteri.
Proprietà | Valori medi |
---|---|
Capacità della batteria | Da 500 a 4000 mAh |
Distanza massima | Da 10 a 7000 m |
Tempo di volo | Da 5 a 30 min |
Temperatura | Da -20° a 40° C |
Altitudine | Da 10 a 2000 m |
Con l’aumentare del numero di questi elementi inevitabilmente crescono anche peso e dimensioni del prodotto, ragion per cui i droni per riprese professionali di norma ne avranno 8 mentre un mini drone economico solo 4. Inoltre ogni rotore può disporre di 2 o 3 eliche drone professionale o amatoriale, le quali a volte sono in materiale flessibile per attutire eventuali urti e non danneggiare persone e oggetti con cui si scontrano.
Sulla scocca di qualsiasi drone principianti e tradizionale si trovano da uno a più tasti, ovvero il pulsante di accensione e pure uno con cui avviare le riprese video e foto nel drone con la telecamera. Inoltre possono esserci delle piccole spie luminose con cui segnalare la sua presenza in lontananza a chiunque passi e il livello di carica residua della batteria.
Essendo progettati per volteggiare a mezz’aria in spazi aperti e luoghi chiusi, per evitare gli ostacoli esistono mini droni economici con GPS capaci di creare una mappatura dell’ambiente circostante e così rendersi facilmente individuabili.
Altri quadricotteri sono pure dotati di sensori di prossimità a infrarossi o a ultrasuoni grazie ai quali riescono a evitare qualsiasi elemento d’intralcio in volo fino a una distanza massima di pochi o molti metri in base al modello.
A volte possono avere dei piedini gommati o dei pattini di atterraggio
Per un corretto funzionamento del drone radiocomandato occorre verificare che l’ambiente in cui lo si adopera sia idoneo a cominciare dalla temperatura, la quale non dovrebbe superare i parametri indicati sulle specifiche tecniche del prodotto.
Un discorso simile vale anche per l’altitudine, poiché non tutti riescono a volare al di sopra di una certa altezza a causa della crescente diminuzione di pressione atmosferica mano a mano che si sale di quota, è questo il caso del micro drone con videocamera, il quale non potrebbe resistere a lungo per via delle sue dimensioni ridotte.
Questa caratteristica a volte può dipendere pure dalla distanza massima supportata dall’apparato e dal suo radiocomando, la quale può essere di 10 m nel drone per principianti per arrivare a 7 Km nei droni semi professionali.
Si pensi ad esempio a quelli impiegati per riprese professionali di documentari nella natura selvaggia, i quali necessariamente devono potersi spostare di parecchio per riuscire a seguire i predatori più veloci o ad assicurare un’ampia inquadratura.
Ovviamente tale valore dipende dalla tecnologia utilizzata dal sistema di controllo per l’invio di istruzioni al drone telecomandato con telecamera, la quale può consistere nel Bluetooth nel mini drone per bambini o molto più spesso in segnali a infrarossi o wi-fi a 2,4 o 5,8 GHz.
Grandezza e accessori
Vedendo tanti prodotti diversi è lecito domandarsi come scegliere un drone professionale o amatoriale adatto ai propri scopi. Il consiglio è quello di valutare il rapporto qualità prezzo, le dimensioni e il peso, i quali rendono l’apparato idoneo all’uso in certi luoghi e non in altri.
Ad esempio un drone grande, risultando alquanto pesante e ingombrante, andrebbe manovrato sempre all’aperto senza preoccuparsi di limitazioni spaziali soprattutto qualora fosse munito di sensori con cui rilevare eventuali ostacoli.
Al contrario un drone piccolo di dimensioni e peso contenuto è la scelta ideale per chiunque si approccia per la prima volta a questo tipo di velivoli, inclusi i quadricotteri più piccoli. Infatti si presta a un utilizzo dentro casa e in ambienti chiusi, poiché è talmente leggero che non sopporterebbe forti raffiche di vento e inoltre di norma il raggio d’azione in cui controllarlo è limitato a pochi metri.
Peculiarità | Piccolo | Grande |
---|---|---|
Velocità massima | 10 Km/h | 95 Km/h |
Raggio d’azione | 10 m | 7000 m |
Dimensioni | 10 x 10 x 4 cm | 43 x 32 x 43 cm |
Dotazioni | Nessuna o con fotocamera | Sensori anti-collisione e GPS |
Luoghi | Casa e ambienti interni | All’aperto in ampi spazi |
Eliche | 3,5 cm | 12 cm |
Vi sono poi varianti particolarmente minute come il mini drone con telecamera, il quale è un giocattolo a tutti gli effetti, il drone tascabile, talmente piccolo da stare in una tasca durante il trasporto, e il Micro Drone 4.0, un modello compatto che spesso, oltre a poter volare, consente di catturare immagini e video 4K o Full HD, dunque di alta qualità.
Tra i modelli più diffusi in quanto estremamente facili da portare con sé ovunque si trovano i mini droni pieghevoli, le cui braccia possono essere disposte lungo il corpo centrale riducendo così le loro dimensioni a circa 15 x 10 x 10 cm mentre da aperte l’apparato potrà avere una grandezza complessiva di 30 x 25 x 10 cm, prestandosi dunque a un utilizzo all’aperto. Sempre destinati all’uso in esterni, esistono droni professionali dalle dimensioni ragguardevoli, fino a 2,5 x 2,5 x 1,5 metri.
I più grandi possono raggiungere i 40 Kg di peso
In base alla grandezza del mezzo varierà pure la lunghezza delle singole eliche drone quadricottero, andando da unità di appena 3,5 cm ad altre mediamente intorno ai 12 cm. A rendere il dispositivo più o meno pesante sono non solo le dimensioni e i materiali utilizzati, i quali consistono in plastica nel mini drone economico e in metalli leggeri e resistenti come la fibra di carbonio nei droni professionali migliori, ma contribuiscono anche gli accessori di cui dispone a cominciare dalla fotocamera.
Infatti, seppure spesso si tratti di un piccolo elemento con sensore ottico da 1 pollice, essa richiede un’installazione su un supporto fisso o mobile, il quale in quest’ultimo caso sarà un gimbal meccanico motorizzato e munito di giroscopio grazie al quale si riuscirà a spostare l’inquadratura durante il volo senza perdere in stabilità ed evitando sfocature anche in fase di trasmissione delle immagini.
Certi poi offrono la possibilità di aggiungere optional da comprare separatamente o reperibili nel kit drone completo in dotazione, tra cui
- Braccia meccaniche
- Gancio di carico
- Cannoncino
- Occhiali VR
- Serbatoio
- Luci
Certe attività richiedono l’utilizzo di specifici accessori, come il gancio di carico con cui trasportare oggetti in volo, le braccia meccaniche per afferrare utensili o eseguire semplici movimenti allungandole e accorciandole, magari per raggiungere un interruttore collocato ad altezza elevata, e del cannoncino giocattolo con cui sparare acqua o piccoli pallini di gomma, molto in voga tra i mini droni per bambini.
Esistono inoltre optional più complessi di solito riservati a particolari settori, quali ad esempio il serbatoio per il concime agricolo o le esche per pesci fino ad arrivare a interruttori per il controllo e l’attivazione di meccanismi di fuochi d’artificio e file di luci LED, ai quali potrebbe essere necessario affiancare una batteria extra per assicurargli una maggiore autonomia in termini di minuti di volo.
A questi poi vanno aggiunti zaini e borse con cui trasportare agevolmente il migliore drone con telecamera professionale e persino occhiali VR per la realtà virtuale attraverso i quali osservare il mondo dal punto di vista dell’apparato.
Procedure d’avvio
Che si tratti di una variante economica o professionale, può capitare di non sapere come pilotare un drone con telecamera, specialmente se si è alle prime armi. In questi casi è bene chiedere alcuni consigli a utenti più esperti, ma bisognerebbe intanto partire dalle indicazioni fornite sul manuale di istruzioni contenuto nella confezione originale del prodotto, dove di norma si suggerisce di
- Premere il pulsante di accensione sul dispositivo
- Attivare e collegare radiocomando o telefono
- Avviare la procedura di decollo per farlo alzare
- Eseguire manovre e acrobazie a mezz’aria
- Impostare una modalità e ritoccare i settaggi, se serve
- Far atterrare su una superficie piana e priva di ostacoli
- Spengere controller e apparato per poi riporli con cura
Chi è al primo acquisto dovrebbe munirsi di un mini drone per iniziare, il quale rappresenta la scelta più indicata per i principianti. Se invece si tratta di una versione particolare potrebbero rivelarsi necessarie delle operazioni preliminari.
Ad esempio in un drone bambini può migliorare l’esperienza d’uso l’installazione di alcuni accessori, ma lo stesso discorso può valere anche per un drone professionale, come quello usato in agricoltura per l’impollinazione artificiale, mentre in caso di modello pieghevole bisogna ricordarsi di aprire le braccia del mezzo.
Quando è pronto, occorre posizionare il mini drone quadricottero o tradizionale lontano da qualsiasi ostacolo, cosicché abbia abbastanza spazio di manovra, e premere il pulsante di accensione sulla scocca del dispositivo e quello del rispettivo radiocomando. In alternativa a volte è possibile assumerne il controllo attraverso la app originale da scaricare sul proprio smartphone.
Qualsiasi sia il metodo scelto, almeno al primo utilizzo bisogna accertarsi che il collegamento tra i 2 apparecchi sia avvenuto correttamente, altrimenti non sarà possibile effettuare alcun movimento. Solo allora si può procedere con il decollo facendolo sollevare lentamente verso l’alto fino a portarlo a qualche metro d’altezza.
Per risultare meno ingombranti, certi hanno telecomandi con antenne e stick pieghevoli
Una volta in quota si potrà iniziare a fargli compiere manovre spericolate giocando con i 2 joystick laterali o selezionando il comando appropriato sul display del telefono mentre si osserva la scena in prima persona.
Nel caso di un drone con telecamera 4k adoperato per realizzare degli scatti fotografici occorrerà posizionarlo strategicamente per ottenere inquadrature uniche oppure selezionare una modalità di volo ad hoc per l’occasione.
Per ottimizzare il risultato conferendogli la giusta stabilità spesso i migliori droni con telecamera permettono di regolare l’angolo delle riprese video a distanza attraverso il giunto cardanico motorizzato su cui è montata e la trasmissione in diretta delle immagini in alta qualità.
Inoltre se si ha bisogno di risparmiare spazio sul proprio drone fotografico sarà possibile modificare alcune impostazioni, tra cui il formato in cui vengono salvati i contenuti, i quali con certe app potranno essere addirittura ritoccati sul momento per pubblicarli subito sui propri social media in totale autonomia.
Certi droni video 4K o Full HD inoltre allertano l’utente con spie luminose, avvisi sonori e notifiche sul telefono per segnalare eventuali problemi o quando la batteria si sta esaurendo.
Queste informazioni sono alquanto utili, in quanto ci permetteranno di intervenire per tempo riportando a terra il drone fotocamera. In ogni caso, una volta terminata la propria sessione, bisognerà effettuare l’atterraggio su una superficie piana e priva di ostacoli nelle vicinanze.
A questo punto non resta che spengere il quadricottero con telecamera e il rispettivo sistema di controllo remoto per poi riporre con cura entrambi in una borsa idonea. Se poi si tratta di un mini drone portatile basterà semplicemente metterlo nella tasca del giubbotto o dei pantaloni, mentre con un modello pieghevole bisogna ricordarsi prima di richiudere le braccia lungo il corpo, così da ridurre il suo ingombro ed essere agevolati nel trasporto.
Funzioni e modalità
Dopo aver osservato il prodotto e analizzato le sue specifiche tecniche possono comunque rimanere dei dubbi su quale drone comprare, ma spesso a determinare la scelta sono le eventuali funzioni di cui dispone. Tali opzioni sono presenti solo in varianti appartenenti a una fascia di prezzo media e alta dove le più ricorrenti sono
- Decollo e atterraggio automatico
- Modalità di volo intelligenti
- Ritorno al punto iniziale
- Follow me
- Headless
Al fine di agevolare gli utenti più inesperti evitando di fargli danneggiare l’oggetto alla partenza o all’arrivo per via di manovre errate o movimenti troppo bruschi, nei mini droni per iniziare può capitare di riscontrare funzionalità con cui atterrare e decollare automaticamente con estrema facilità, poiché è sufficiente premere uno o più tasti.
Seguendo un principio simile è possibile ordinare al mini drone GPS di tornare al punto iniziale, ossia di recarsi in un luogo preciso precedentemente impostato sfruttando la mappa 3D generata dal sistema di geolocalizzazione di cui è dotato, opzione alquanto utile quando il livello di autonomia residua è scarso.
Se poi si tratta di un drone con videocamera, attivando la funzione Follow me si riusciranno a effettuare acquisizioni rimanendo sempre al centro dell’inquadratura, anche qualora fossimo a praticare sport in movimento.
Ciò è reso possibile dalla tecnologia di tracciamento di cui è provvisto ogni quadricottero professionale, la quale nei migliori droni radiocomandati permette di selezionare il soggetto da seguire automaticamente, sia esso una persona o un animale, indicandolo sullo schermo del telefono o del sistema di controllo remoto.
In questo modo si disporrà di un drone per riprese aeree del tutto indipendente, poiché capace di catturare il centro dell’azione in totale autonomia senza bisogno di indicazioni da parte nostra.
Alcuni scattano foto e si muovono seguendo i movimenti delle mani
Chi non è del settore potrebbe non accorgersi del fatto che tutti i droni telecomandati con telecamera o senza hanno un verso preciso, ossia un lato anteriore e uno posteriore, e potrebbe riscontrare delle difficoltà nel governarli correttamente.
Per questo i migliori droni con telecamera sono Headless, ovvero possiedono una funzionalità di guida in cui l’unico fronte di riferimento è quello dell’utente, il quale così non rischierà di confondersi. Molto frequenti nel drone 4K e in tutte le varianti capaci di fare riprese professionali sono le modalità di volo intelligente.
Attivando una di queste opzioni si ordinerà al dispositivo di seguire una traiettoria aerea precisa e allo stesso tempo di scattare foto o effettuare riprese video e il tutto avverrà automaticamente. Così facendo non ci si dovrà preoccupare delle inquadrature e anzi si otterranno prospettive uniche e dal forte impatto visivo.
Per riuscire nell’intento è possibile far eseguire al mini drone video 4K o Full HD un giro attorno a noi in modo da mantenere un’altezza costante muovendosi in cerchio oppure salendo gradualmente a spirale mentre continua a inquadrarci.
Altrimenti per ottenere un effetto cinematografico lo si può far partire da terra per poi farlo alzare in verticale o in diagonale sempre con l’obiettivo puntato verso di noi a volte anche qualora si stesse facendo una trasmissione in diretta social.
Osservazioni e normative
Per consentire un funzionamento ottimale anche al miglior drone economico è consigliabile prendersene cura già mentre lo si usa, verificando di disporre di un tempo di volo sufficiente e abbastanza spazio sulla memoria.
Se così non fosse, basterà avere a portata di mano una o più batterie di riserva e schede Micro-SD da acquistare a parte, in questo modo si disporrà della autonomia necessaria e non si sarà costretti a interrompere la propria sessione né tantomeno a cancellare foto importanti.
Pur facendo attenzione, può capitare di usurare o danneggiare delle parti fondamentali, ma fortunatamente è possibile comprare pezzi di ricambio originali o direttamente dei kit drone con videocamera o senza comprensivi di più elementi diversi, inclusi gli attrezzi con cui smontare e rimontare l’apparato. Tale operazione di solito è eseguibile sia sui mini droni che nei quadricotteri tradizionali.
Se poi ci si vuole sentire più tranquilli si potrà persino stipulare una assicurazione drone professionale o amatoriale. Altro aspetto da non sottovalutare è la pulizia, la quale gioca un ruolo ancor più importante nel drone telecamera, poiché se il suo obiettivo è sporco si otterranno riprese video e foto compromesse.
Dunque dopo ogni sessione è consigliabile passare con un panno morbido in microfibra all’occorrenza leggermente inumidito con acqua l’ottica e i vari sensori anti-collisione, i quali sono fondamentali per evitare qualsiasi ostacolo.
Oltre a prendersi cura dello strumento, occorre sapere che in base alle sue caratteristiche e al contesto in cui lo si utilizza potrebbe rivelarsi necessario conseguire un apposito attestato per ottenere il quale bisogna frequentare un corso in presenza o online presso un ente accreditato per poi sostenere un esame di abilitazione.
Le versioni giocattolo non sono soggette ad alcuna regola
Secondo la normativa vigente dettata dall’ENAC, acronimo di “Ente Nazionale per l’Aviazione Civile”, la licenza per piloti è obbligatoria per governare tutti i droni tra i 2 e i 25 Kg di peso usati in ambito lavorativo, in quanto si tratta di dispositivi con cui è necessario mantenere un contatto visivo, anche qualora si ricorra a un radiocomando.
Perciò se ad esempio si sfrutta un drone 300 grammi professionale per realizzare servizi fotografici in occasione di eventi bisognerà possedere di questa certificazione e persino essere iscritti in un apposito registro.
Esistono ovviamente piccoli droni senza patentino controllabili per puro divertimento da chiunque, sia adulti che bambini senza alcun limite di età se non quello indicato sulla confezione originale del prodotto.
Infatti qualsiasi mini drone sotto i 300 grammi e capace di viaggiare a una velocità massima non superiore ai 60 Km/h non richiede tale attestazione e si può adoperare dentro e fuori casa, evitando luoghi trafficati e no-fly zone come gli aeroporti.
Al momento tutti i droni 300 grammi o con peso superiore usati a scopo ludico possono essere guidati senza restrizioni, ma dal 1° luglio 2020 anch’essi necessiteranno del patentino drone professionale o amatoriale, poiché entrerà in vigore il nuovo Regolamento Europeo, i cui principi sono dettati nelle normative
- UE 2019/945
- UE 2019/947
Se il regolamento delegato UE 2019/945 del 12 marzo 2019 definisce le linee guida a cui devono attenersi i sistemi aeromobili senza equipaggio e gli operatori di paesi terzi che li pilotano, il regolamento di esecuzione UE 2019/947 del 24 maggio 2019 spiega nel dettaglio le procedure per un utilizzo corretto di tutte le tipologie di questi velivoli, inclusi i droni 4K.
Stando a queste leggi, dal 1° luglio tutti i droni sotto i 250 grammi non avranno bisogno di alcuna attestazione e dunque potranno essere guidati da chiunque indipendentemente dal loro ambito di impiego, invece ogni drone 250 grammi esatti e tutte le varianti con peso superiore richiederanno il certificato da pilota sia se usati a scopo ricreativo che per esigenze lavorative.
In ambito lavorativo inoltre è sempre necessario possedere una assicurazione drone professionale o tradizionale. Dovranno adeguarsi alle leggi più recenti non solo i nuovi utilizzatori ma anche tutti coloro che in passato hanno comprato droni portatili. Dunque se il proprio bambino guida un drone 300 grammi acquistato qualche anno fa dovrà necessariamente dotarsi pure lui dell’apposita licenza.
Recensioni dei migliori droni
1. DJI Mavic Pro
Adatto ad operazioni di tipo hobbistico e altrettanto valido se usato in ambito lavorativo, il drone professionale DJI Mavic Pro risulta alquanto pratico da portare con sé ovunque e di facile utilizzo grazie alla visuale in prima persona offerta dal controller incluso in dotazione abbinato al proprio cellulare.
Per chi è alla ricerca di un velivolo capace di trasmettere e catturare immagini di alta qualità mentre è in movimento o sospeso a mezz’aria, garantendo massima visibilità dei soggetti e stabilità nell’andatura, DJI Mavic Pro costituisce una scelta sicura.
Si tratta di un drone professionale pieghevole dal peso di 743 g che da aperto è grande 30,5 x 24,4 x 8,5 cm mentre richiudendo le 4 braccia e i rispettivi rotori lungo il corpo misura 8,3 x 8,3 x 19,8 cm. Un simile accorgimento permette di trasportarlo agevolmente ovunque per poi utilizzarlo per effettuare riprese aeree con una fotocamera da 12 MP integrata.
Pensato come supporto operativo per appassionati e professionisti dei settori più disparati, questo innovativo dispositivo, oltre a scattare foto, può fare riprese video 4K, C4K, 2,7K, Full HD e HD a 30 fps, godendo della stabilizzazione a 3 assi offerta da un gimbal meccanico, grazie al quale si riusciranno a ottenere inquadrature perfette.
Visuale in prima persona
L’innovativo controller di DJI Mavic Pro, compreso nella confezione originale, possiede un’interfaccia assolutamente intuitiva attraverso la quale chiunque riuscirà a sorvolare i cieli di qualsiasi luogo in tranquillità e sicurezza. I comandi infatti sono facilmente configurabili e permettono di avere tutte le funzionalità a portata di mano.
Per manovrare questo drone professionale occorre adoperare il radiocomando e inserirvi nella parte bassa il proprio smartphone, poiché attraverso il suo schermo si potrà godere di una visuale in prima persona a 1080p 30 fps, se l’apparato è vicino, oppure a 720p 30 fps, il tutto rigorosamente in diretta grazie alla connettività wi-fi da 2,4 o 5 GHz.
Affinché l’operazione vada a buon fine, il telefonino deve avere una porta Micro-USB, USB-C o Lightning, essere lungo 16 cm e spesso tra i 6,5 e gli 8,5 cm, altrimenti lo si dovrà usare senza controller, ma scaricando la app DJI Go 4, o ancora acquistando a parte gli occhiali per la realtà virtuale DJI Goggles da indossare per un’esperienza più immersiva in Full HD.
Rilevatori ottici e a ultrasuoni
Che sia per sorvolare edifici, addentrarsi in spazi chiusi, eseguire piroette o andare in avanscoperta di luoghi mai esplorati prima, questo drone professionale può raggiungere una velocità di 65 Km/h in Sport Mode e assicurare una autonomia di 27 minuti di volo grazie alla batteria ricaricabile ai polimeri di litio da 3830 mAh integrata, dopodiché sarà necessario collegarlo a una fonte di energia usando il cavo in dotazione.
Servendosi della tecnologia FlightAutonomy basata su 5 sensori ottici, 2 rilevatori di distanza a ultrasuoni e 24 unità di elaborazione, DJI Mavic Pro può evitare qualsiasi ostacolo a 15 m da esso, rimanendo fermo o aggirando l’elemento di intralcio. Inoltre disponendo del sistema GPS e GLONASS sarà sempre in grado di capire dove si trova.
Il salvataggio di foto e video avviene su una scheda di memoria Micro-SD estraibile con capacità massima di 128 GB, la quale va comprata separatamente, altrimenti non sarà possibile catturare alcuna scena. Inoltre si potrà personalizzare l’acquisizione in base alle proprie esigenze scegliendo tra i formati JPG e DNG per le immagini e tra MP4 e MOV per i filmati.
2. DJI Mavic 2 Zoom
È normale aver paura di perdere il proprio drone con videocamera durante il volo, specie se si è alle prime armi, ma con DJI Mavic 2 Zoom non si dovranno avere simili timori, in quanto dispone di tecnologie di tracciamento grazie alle quali si riuscirà sempre a sapere dove si trova in tempo reale.
Nonostante il peso di ben 905 g, in quanto drone professionale pieghevole DJI Mavic 2 Zoom da aperto misura 32,2 x 24,2 x 8,4 cm mentre da chiuso solo 21,4 x 9,1 x 8,4 cm, poiché le sue 4 braccia e i rispettivi rotori vengono fatti rientrare nel corpo centrale al fine di fargli occupare meno spazio quando lo si ripone o lo si trasporta.
Dopo aver ricaricato per 90 min l’apparato e per 135 min il telecomando, si sarà subito pronti a pilotarlo in un raggio di 8 Km da quest’ultimo, sia usando il radiocomando che servendosi della app DJI Go 4, la quale va prima scaricata e installata sul proprio telefonino.
Essendo dotato di una fotocamera stabilizzata su un gimbal a 3 assi, rispettivamente per inclinazione, rollio e panorama, questo dispositivo può acquisire foto a 12 MP in JPG e DNG e video 4K o con risoluzione 2,7K, Full HD e HD in MP4 e MOV.
QuickShot e Dolly Zoom
Innanzitutto occorre indicare a DJI Mavic 2 Zoom il modo in cui muoversi nell’aria selezionando prima di scattare una delle 8 modalità di ripresa Quickshot di cui dispone, tra Helix, Circle, Boomerang, Dronie, Rocket, Slow Motion, Sphere Panorama e Intelligent Flight. Ciò è fondamentale per la buona riuscita di qualsiasi acquisizione e soprattutto per ottenere la resa desiderata.
Per assolvere al suo scopo, questo drone professionale sfrutta un autofocus ibrido basato sul rilevamento di fase e contrasto in modo da definire con chiarezza i contorni dei soggetti ed essere così più preciso nel seguirli. Tale funzione poi durante il volo assicura una prospettiva ultraterrena grazie all’aggiunta di un intenso effetto visivo chiamato Dolly Zoom, in cui è possibile ritoccare la messa a fuoco manualmente.
Se poi ci si diletta a immortalare tramonti da sogno e paesaggi mozzafiato, per cogliere ogni dettaglio è consigliabile ricorrere alla Super Risoluzione, ovvero a una funzione con cui si possono scattare foto a 48 MP, combinandola con HDR per riprendere con alta gamma dinamica tutte le sfumature dei colori e HyperLight qualora l’illuminazione dovesse essere scarsa.
Tracciamento ActiveTrack 2.0
La rinnovata tecnologia ActiveTrack 2.0 di cui è provvisto questo drone professionale, abbinata al GPS, a Visual Recognition e alla action camera montata, gli consente di creare una mappa 3D del luogo in cui si trova così da sapere sempre la sua localizzazione e non perdersi mai grazie alla predizione della traiettoria tramite algoritmi.
Qualora dovesse trovarsi davanti a un ostacolo fermo o in movimento, DJI Mavic 2 Zoom riuscirà a non urtarlo, ma anzi saprà riconoscerlo ed evitarlo prontamente. Ciò è reso possibile dalla presenza di molteplici sensori di prossimità situati su tutti i lati, sopra, sotto, anteriore, posteriore, sinistra e destra, al fine di assicurargli una visuale a 360° dell’ambiente circostante.
In assenza di vento e in Sport Mode il dispositivo può rimanere in volo fino a 31 min e raggiungere una velocità massima di 72 Km/h, riuscendo così a seguire persino animali in fuga per immortalarli mentre scorrazzano nel loro habitat naturale. Dopodiché sarà necessario riportarlo al massimo della sua autonomia ricaricando la batteria da 3950 mAh attraverso il cavetto USB-C incluso nella confezione originale.
3. Xiaomi FIMI A3
Se non si vuole perdere tempo in lunghe configurazioni, basta dotarsi di Xiaomi FIMI A3, il drone provvisto di 4 rotori e un radiocomando con schermo integrato grazie al quale si riuscirà ad avere una visione in prima persona del panorama sottostante senza bisogno di ricorrere al cellulare.
Col suo design minimale e le sue linee eleganti, Xiaomi FIMI A3 è grande 28,5 x 22,9 x 6,9 cm per 560 g e dispone di 4 rotori a 2 eliche, le quali complessivamente misurano 19 cm di lunghezza per un passo da 3,6 pollici e sono dotate di un meccanismo di sgancio rapido.
Montando una batteria ai polimeri di litio a 3 celle da 2000 mAh, questo drone al 100% della sua autonomia ha un tempo di volo fino a 25 min durante i quali non dovrà superare la distanza massima di 1 Km dal controller e i 500 m di altitudine, poiché si ritroverebbe a operare fuori dal raggio del segnale e in un clima non compatibile con le sue specifiche tecniche.
Per riuscire a orientarsi al meglio, il dispositivo sfrutta il sistema di posizionamento satellitare GPS-GLONASS, integrando l’omonimo modulo e combinandolo con la piattaforma Cortex M7. In questo modo non si rischierà di perderlo mentre lo si pilota e il volo risulterà ancora più fluido grazie alla maggiore responsività dei comandi.
Super accessoriato
Il controllo a distanza tramite frequenze 2,4 e 5,8 GHz è alla portata di tutti grazie al radiocomando incluso nella confezione originale, il quale offre la possibilità di un’esperienza immersiva in prima persona senza bisogno di ricorrere allo smartphone, poiché attraverso lo schermo LCD da 4,3 pollici di cui è provvisto si riuscirà a godere della stessa vista del drone quadricottero.
Avendo un design ergonomico e un’interfaccia semplificata, questo controller potrà essere impugnato a lungo senza arrecare fastidio e risulterà facile da utilizzare per chiunque. Infatti, oltre ai 2 stick laterali, di cui quello di destra per alzarsi e abbassarsi e quello di sinistra per avanzare e retrocedere, se ne trova un terzo più piccolo subito sotto con cui modificare alcuni settaggi.
Tra le impostazioni modificabili in Xiaomi FIMI A3 vi sono delle opzioni extra attivabili esclusivamente qualora ci si serva della porta DYI. Grazie a essa è possibile collegarvi dei particolari meccanismi con cui azionare piccoli razzi, paracadute, fuochi d’artificio e file di luci LED, poiché per riuscirci basterà premere uno speciale tasto dedicato situato nella parte bassa del telecomando.
3 assi combinati
Sul frontale di questo drone è installata una piccola fotocamera da 12 MP con processore di immagini Ambarella ISP e sensore ottico CMOS per confezionare fotografie aeree di altissima qualità. Allo stesso modo si possono eseguire delle riprese in Full HD a 30 fps per poi memorizzarle come file MP4 sulla scheda micro-SD estraibile da acquistare a parte e la cui capacità potrà essere di massimo 64 GB.
Al fine di assicurare risultati fluidi e privi di sfocature contrastando eventuali sobbalzi, questa action cam è montata su un gimbal a 3 assi combinati, di cui 2 conferiscono la giusta stabilità meccanicamente consentendo un’inclinazione di 90° verso il basso e di lato mentre il terzo è uno stabilizzatore elettronico che interviene quando il dispositivo gira su se stesso.
Pensato per accompagnarci in ogni nostra avventura, Xiaomi FIMI A3 dispone di alcune funzionalità di volo intelligente con cui evitare di perderlo accidentalmente, come ad esempio “Follow Me” e “One key return”, e altre per agevolarci nel pilotarlo, prima fra tutti “Headless”, grazie alla quale sarà l’apparato a seguire l’orientamento dell’utente e non il contrario.
4. DJI Mavic Air
Avere il minimo dell’ingombro durante il trasporto di un drone professionale e dei suoi accessori è possibile con DJI Mavic Air, poiché, oltre a possedere un corpo pieghevole, dispone pure di un radiocomando richiudibile, il quale, una volta aperto, offre un alloggiamento in cui ospitare uno smartphone.
Con installata al di sotto una action cam con sensore CMOS da 12 MP montata su un gimbal meccanico a 3 assi capace di inclinarsi da -100° a 22°, rollare da -30° a 30° e ruotare orizzontalmente da -12° a 12°, DJI Mavic Air è in grado di confezionale prodotti multimediali di qualità mentre è in volo.
Per i filmati è possibile scegliere una risoluzione tra HD, Full HD, 2,7K e 4K da salvare in MP4 e MOV sulla memoria interna da 8 GB e sulla scheda Micro-SD estraibile da acquistare a parte in modo da disporre della migliore capacità senza bisogno di cancellare file prima di ogni sessione.
Ovviamente questo drone professionale è capace di acquisire in formato JPG e DNG anche scatti singoli, a raffica, ossia da 3 a 7 fotogrammi di fila, panoramici a 180° e a 360°, in quest’ultimo caso addirittura con una resa a 32 MP data dall’unione di 25 immagini immortalate in 8 secondi.
FlightAutonomy 2.0
Pensato per un uso in mobilità così come per chi in casa non ha abbastanza spazio per riporlo in sicurezza, questo drone professionale pieghevole da aperto ha dimensioni di 16,8 x 18,4 x 6,4 cm, invece da chiuso di 16,8 x 8,3 x 4,9 cm, poiché le braccia e i 4 rotori principali si ripiegano lungo il corpo aerodinamico.
Nonostante la grandezza, DJI Mavic Air risulta alquanto leggero, pesando appena 430 g per via delle sue staffe in magnesio a sostegno di 7 sensori di prossimità, dei quali 6 sono collocati 2 davanti, 2 dietro e 2 sotto e uno a infrarossi in basso. Questi elementi compongono il sistema FlightAutonomy 2.0, raccogliendo e inviando informazioni in tempo reale sul mondo esterno per ottimizzarne le prestazioni e farlo volare in avanti o all’indietro per evitare qualsiasi ostacolo.
Servendosi della funzione ActiveTrack, il dispositivo riuscirà a riscontrare la presenza di ben 16 persone o animali diversi nello stesso momento consentendo all’utente di scegliere chi seguire, indipendentemente dal fatto che il soggetto sia fermo o in movimento. Per riuscirci può contare su una velocità massima di 68,4 Km/h in modalità Sport e una autonomia di 21 minuti di volo garantiti dalla batteria ricaricabile al litio da 2375 mAh.
Radiocomando richiudibile
Per pilotare DJI Mavic Air si può ricorrere al controller incluso nella dotazione, il quale garantisce una visuale in prima persona semplicemente posizionando il proprio smartphone tra le 2 barrette pieghevoli inferiori. Affinché la procedura vada a buon fine, il telefonino dovrà disporre di porta Lightning, Micro-USB o USB-C ed essere lungo non oltre i 16 cm e spesso tra i 6,5 e gli 8,5 cm.
La trasmissione del segnale video in diretta avverrà tramite wi-fi e a una risoluzione di 720p a 30 fps non solo sullo schermo del proprio telefono ma pure su DJI Goggles, ovvero degli occhiali per la realtà virtuale da acquistare a parte. Inoltre per modificare le impostazioni si può intervenire direttamente dallo smartphone installando la app DJI Go 4.
Chi è alla ricerca dell’inquadratura perfetta, dovrà solo ordinare al drone professionale di posizionarsi in punti precisi segnalati sul display attraverso le opzioni Forward, Backward, Free e Coordinate della funzione TapFly. Se invece non si vuole perdere tempo dietro alle configurazioni, è possibile fargli iniziare a scattare foto e riprendere video eseguendo dei semplici gesti, i quali saranno riconosciuti da SmartCapture.
5. GoPro Karma
Chi possiede già una action cam dello stesso marchio potrebbe trovarsi agevolato nel posizionarla su GoPro Karma, il drone pieghevole che può essere riposto ordinatamente nello zaino in dotazione e poi montato su un gimbal estraibile per vedere il panorama sottostante in prima persona.
Proprio per la sua robustezza data dal peso di 1,06 Kg, GoPro Karma si presta a essere utilizzato all’aperto anche in condizioni meteo non del tutto ottimali. Infatti può resistere a raffiche di vento fino a 35 Km/h mantenendo una velocità massima di 55 Km/h, il tutto riuscendo a raggiungere un’altitudine di 4500 m e una distanza massima di 1000 m.
Ad assicurare un tempo di volo fino a 20 min, ci pensa la batteria ricaricabile estraibile collocata all’interno del drone, alla quale è sufficiente rimanere attaccata alla corrente per appena un’ora per tornare al 100% della sua autonomia.
Essendo un modello pieghevole, da chiuso le sue dimensioni sono di 36,5 x 22,43 x 9 cm mentre da aperto diventano di 30,3 x 41,1 x 11,7 cm, ovvero la grandezza ideale per adoperarlo in ampi spazi aperti. Inoltre, possedendo 4 rotori principali, riuscirà ad avere un andamento stabile persino in giornate ventose.
4 modalità
Come per tutti i prodotti di questo genere, è possibile far eseguire a questo drone qualsiasi tipo di manovra servendosi di un sistema di controllo remoto dotato di un LCD da 5 pollici, grazie al quale si avrà una vista a 720p di quanto inquadrato in diretta per governarlo al meglio attraverso alcuni pulsanti e 2 stick laterali anche per molteplici sessioni, poiché la sua durata si aggira intorno alle 4 ore.
Se invece si vuole lasciare agire GoPro Karma in totale autonomia, basterà attivare una delle 4 modalità di volo disponibili. La prima è Orbit con cui farlo girare attorno a un punto di interesse, poi c’è Cable Cam per indicargli le zone di partenza e di arrivo, Reveal per inquadrare lentamente dal basso verso l’alto e infine Dronie per mantenere il pilota sempre al centro della scena.
Simili accorgimenti permettono di non preoccuparsi eccessivamente della guida del dispositivo ma di concentrarsi piuttosto sulla resa finale di foto e video acquisiti tramite la fotocamera GoPro Hero 5 o Hero 6 da acquistare separatamente. Infatti è solo grazie a essa se si riusciranno a ottenere inquadrature incredibili da guardare coi propri occhi sul display del radiocomando e da rendere indelebili salvandoli sulla memoria della action cam per poi rivederli in seguito.
Karma Grip
Nella confezione originale di GoPro Karma si trova lo zaino impermeabile Karma Case con dimensioni di 54 x 32 x 15 cm, il quale, essendo al suo interno sagomato e abbastanza capiente, può ospitare il drone quadricottero ripiegato su se stesso e tutti i suoi accessori, inclusi il cavo di ricarica, il controller e una speciale asta grande 20,5 x 4,3 x 4,3 cm per 245 g e con una autonomia di 95 min, la quale può essere tenuta nel supporto a slitta sullo spallaccio sinistro.
Si tratta di Karma Grip, ovvero un gimbal meccanico che può essere montato sull’apparato oppure tenuto in mano come se fosse un selfie stick. Esso, oltre a effettuare una stabilizzazione a 3 assi, ha una levetta con cui avviare le riprese e diversi pulsanti con cui aggiungere HiLight Tag e ritoccare svariate impostazioni.
Se poi si ha bisogno di ulteriore aiuto nel guidare il velivolo è possibile trasformare un amico nel proprio copilota facendogli installare sul proprio telefonino la app GoPro Passenger, la quale offre una visione in tempo reale del mezzo mentre è in volo e il pieno controllo della action camera, così da poter acquisire video e foto di proprio gradimento.
Opinioni finali
Gli appassionati non avranno problemi a comprare droni professionali adatti alle loro esigenze e al giusto prezzo, ma chi è inesperto potrebbe necessitare di consigli per capire quale scegliere. Ovviamente la presenza di una speciale offerta o uno sconto dedicato possono invogliare nell'ottica di acquisto di un prodotto, ma bisognerebbe guardare innanzitutto alle sue caratteristiche.
Gli utenti alle prime armi possono essere agevolati nella guida del velivolo da particolari meccanismi di sicurezza. Il dispositivo di fascia alta DJI Mavic Pro dispone di alcuni tra i migliori accorgimenti con cui evitare automaticamente ostacoli fermi e in movimento, i quali consistono in molteplici rilevatori ottici e a ultrasuoni.
Può capitare che il proprio aeromobile telecomandato si allontani troppo da noi, ma servendosi di un modello di fascia alta col migliore sistema di tracciamento come DJI Mavic 2 Zoom si saprà sempre la sua collocazione grazie alla sua capacità di creare mappe 3D dell’ambiente circostante.
Per non spendere uno sproposito ma al tempo stesso non rinunciare alla possibilità di catturare immagini aeree di alta qualità, occorre cercare un prodotto di fascia media al miglior rapporto qualità prezzo come Xiaomi FIMI A3, il quale, essendo munito di una fotocamera da 12 MP, garantisce riprese a risoluzione elevata.
Durante gli spostamenti è facile stancarsi trasportando oggetti pesanti, per questo motivo bisognerebbe affidarsi alla migliore portabilità offerta da DJI Mavic Air, il prodotto di fascia alta che non solo all'occorrenza si ripiega su se stesso ma possiede persino un radiocomando richiudibile per ridurre al minimo l'ingombro complessivo.
Quando si praticano attività outdoor o si è spesso in viaggio può far comodo avere dalla propria GoPro Karma, l’apparato di fascia alta provvisto di alcune tra le migliori dotazioni, poiché nella confezione originale sono compresi uno zaino impermeabile e un giunto cardanico estraibile capace di fungere addirittura da selfie stick.
Sconti allettanti e offerte lampo possono essere un buon modo per accaparrarsi droni professionali dai prezzi elevati, ma comunque è consigliabile verificare sempre le specifiche della variante di proprio interesse. Infatti se non si necessita di particolari optional è possibile risparmiare parecchio acquistando un modello economico con giusto le funzioni base.
Quale drone scegliere? Classifica (Top 5)
Prodotto | Offerta | Sconto | Voto |
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Domande frequenti
- Possono avere uno scopo educativo?
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Certamente, ad esempio esistono droni professionali e amatoriali con cui è possibile migliorare in totale autonomia le proprie conoscenze di specifici linguaggi di programmazione informatica utilizzandoli per riconfigurare alcune funzioni.
- Come preservarlo al meglio dagli urti?
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Oltre a prestare attenzione mentre lo si pilota, è consigliabile adoperare droni professionali muniti di sensori anti-collisione capaci di evitare persone, animali e oggetti e installare sopra ai rotori dei paraeliche compatibili.
- Dove vengono memorizzate riprese video e foto?
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Nei droni con telecamera il salvataggio avverrà su una memoria interna o su una scheda Micro-SD talvolta inclusa nella dotazione, altrimenti i file saranno archiviati sul proprio smartphone durante la trasmissione in streaming delle riprese.
- È necessario assicurare anche i droni con telecamera giocattolo?
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No, tale tipologia al momento non rientra tra i device che necessitano di assicurazione, la quale diventa obbligatoria per i droni professionali usati in ambito lavorativo.
- Può atterrare sull'acqua?
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Non sempre, poiché l'atterraggio a pelo d'acqua è eseguibile esclusivamente con un modello dotato di una certa impermeabilità mentre con uno tradizionale non ci si riuscirà e anzi così facendo lo si potrebbe danneggiare irrimediabilmente.
- Cosa fa quando incontra un ostacolo?
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Qualora disponga di sensori di prossimità, si accorgerà subito dell'elemento di intralcio fermandosi qualche metro prima oppure aggirandolo, mentre se non è provvisto di questi accorgimenti lo urterà a meno che non si riesca a farlo virare per tempo.
- Occorrono dei permessi per usarlo per riprese video?
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Dipende, in quanto per rispettare il regolamento UE 2016/679 il mezzo andrebbe usato nella propria abitazione o in luoghi pubblici senza violare la privacy altrui né tantomeno raccogliere informazioni private o riservate, per le quali invece è necessario il consenso del soggetto immortalato.
- È possibile ricaricarlo mentre si è fuori casa?
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Certo, molti droni con telecamera hanno tra i propri optional da acquistare a parte un caricabatterie per auto con cui rifornirli tramite l'accendisigari mentre si è alla guida, altrimenti si potrà ricorrere a un powerbank, purché abbia prese e voltaggio adeguati.