Recensione DJI Spark Combo Mini

Munito di una fotocamera con sensore CMOS da 12 MP, DJI Spark Combo Mini può catturare foto dall’alto di pari risoluzione e registrare video in Full HD a 30 fps. I contenuti saranno salvati rispettivamente in formato JPG e MP4 sulla scheda Micro-SD estraibile da acquistare a parte, la quale può avere una capacità massima di 64 GB.

Poiché la action cam è installata su un gimbal meccanico a 2 assi che si combina alla tecnologia UltraSmooth, qualsiasi contenuto acquisito risulterà privo di sfocature anche in presenza di vento o qualora si dovessero eseguire delle virate repentine. Un simile accorgimento inoltre consente di regolare l’inclinazione tra 0 e 85° al fine di ottenere l’inquadratura perfetta.

Con dimensioni di 14,3 x 14,3 x 5,5 cm per un peso di 300 g, questo drone risulta talmente compatto e leggero da poter essere portato con sé ovunque. A tal scopo nella confezione originale è inclusa una borsa a tracolla in cui riporlo insieme a tutti i suoi optional, compresi il radiocomando, le 8 eliche di ricambio e i 4 paraeliche con cui fornirgli una maggiore protezione.

Controllo a gesti

Per maggiore comodità o per agevolare gli utenti alle prime armi, è possibile far eseguire al drone specifiche azioni compiendo dei gesti. Ad esempio con Selfies basterà ricreare un quadrato con le dita per confezionare un autoscatto senza spostare l’inquadratura, mentre con Palm Control lo si potrà manovrare facendogli seguire i movimenti delle proprie mani.

Ovviamente un simile meccanismo non consente di adoperare tutte le opzioni disponibili, per questo motivo è consigliabile installare sul proprio smartphone la app DJI Go 4. Grazie a essa non solo si potrà godere della trasmissione live view in HD della vista del dispositivo, ma si riuscirà anche a ritoccare rapidamente quanto acquisito aggiungendo dei filtri, così da disporre di un prodotto già pronto per essere condiviso sui social media.

In ogni caso per far eseguire a DJI Spark Combo Mini qualsiasi tipo di manovra è necessario servirsi del radiocomando in dotazione, il quale può essere combinato col proprio telefonino, purché esso sia lungo non più di 16 cm e spesso tra i 6,5 e gli 8,5 cm, altrimenti non sarà possibile installarlo nell’alloggiamento dedicato.

VPS e GEO

Ad assicurare una portata di 100 m al controller ci pensa la connettività wi-fi da 2,4 e 5,8 GHz di cui è munito il dispositivo, grazie alla quale potrà essere pilotato entro tale raggio d’azione e riuscirà a librarsi a un’altezza non superiore ai 50 m. Mantenendo una velocità costante di circa 20 Km/h, ci si potrà divertire a farlo volare per almeno 16 min ininterrotti, dopodiché sarà necessario ricaricare la batteria ai polimeri di litio da 1480 mAh integrata.

Chi è inesperto non deve aver paura di danneggiarlo, poiché DJI Spark Combo Mini ha incastonati sulla sua scocca una serie di sensori visivi VPS attraverso i quali riuscirà a rilevare qualsiasi ostacolo davanti a sé in un raggio di 5 m. Inoltre, disponendo di una batteria intelligente abbinata a 12 funzioni di protezione, è in grado di stimare in modo accurato l’autonomia residua, così da avvisare prontamente chi sta guidando.

La funzionalità “ritorno al punto iniziale” consente di riportare il drone automaticamente in un luogo precedentemente impostato. Per riuscire nell’impresa sfrutta il sistema di posizionamento satellitare GPS GLONASS, mentre con GEO l’apparato non potrà andare in una no-fly zone, evitando così di incorrere in sanzioni.