Confronto dei dispositivi anti abbandono migliori
- Grazie a un’app manda notifica al proprio cellulare
- Contatta via messaggio dai 3 ai 5 numeri in rubrica
- Agganciabile a qualsiasi tipo di cintura e spallaccio
- In caso di dimenticanza, usa un allarme a 2 livelli
- Si può abbinare al portachiavi opzionale Tippy Fi
- In tessuto idrorepellente lavabile a mano a 30° C
- Compatibile con sistemi di avviamento Start & Stop
- Possiede un USB con cui alimentare un altro device
- Comunica attraverso onde radio a bassa frequenza
Come scegliere un dispositivo anti abbandono
Indice
Utilità e impiego
I ritmi della vita moderna portano ad avere giornate dense di impegni in cui ci si destreggia tra lavoro e famiglia facendo del proprio meglio. Essere sempre di corsa e con tanti pensieri per la testa può portare senza volerlo a gesti impensabili come quello di dimenticare nell’automobile il proprio figlio.
Così succede che, magari dopo una notte insonne cercando di accudirlo tra i dolori della prime colichette o i fastidi della dentizione, si crede di averlo già portato all’asilo o a casa dei nonni, quando invece è rimasto nel sedile posteriore all’interno del parcheggio aziendale.
Un’eventualità di tal genere ha più possibilità di verificarsi quando ci sono dei cambi di routine.
Se, ad esempio, è abitualmente uno dei genitori ad accompagnare il figlio, magari proprio il fatto che non si è soliti fare un determinato tragitto, congiuntamente all’eventualità che il bebè si addormenti cullato dai movimenti della vettura, può far sì che inavvertitamente ci si distragga un solo attimo e si intraprenda automaticamente la strada che si percorre ogni giorno.
L’occhio magari è abituato a vedere il seggiolino sul sedile posteriore, perché è sempre lì sebbene il piccolo non ci sia durante la settimana, ma solo nel weekend quando si esce tutti assieme. Dunque, scendendo dall’auto, può malauguratamente accadere che non ci si renda conto che il bebè è rimasto lì.
Una simile azione involontaria viene classificata dagli psicologi come “blackout cognitivo”, ossia una patologia in grado di generare un vuoto di memoria a tutti gli effetti. Alla base di questa amnesia dissociativa di solito vi sono momenti di forte stress emotivo o traumi capaci di farci scordare informazioni personali importanti.
Indipendentemente dal periodo dell’anno e dalle condizioni climatiche, la temperatura nell’abitacolo aumenta di circa 10° C in appena 15 min, arrivando a superare i 40° C se la vettura è parcheggiata al sole. Proprio per questa ragione non bisognerebbe mai lasciarvi chiuso dentro il proprio bebè da solo, nemmeno se si avesse da sbrigare una breve commissione.
Se usato correttamente, può salvare la vita dei propri piccoli
In tali condizioni chiunque si trovi al suo interno può manifestare sintomi di ipertermia, meglio conosciuta come “colpo di calore”, e disidratazione, le quali possono causare problemi al sistema cardiocircolatorio, neurologico e respiratorio fino addirittura alla morte. Ciò vale per gli adulti ma ancora di più per i neonati, la cui temperatura corporea in questi casi può salire fino a 5 volte più rapidamente.
Per evitare risvolti spiacevoli e tutelare la salute del proprio piccino di certo è utile mettere in campo tutta la propria buona volontà, ma può essere una saggia scelta affidarsi anche a un ulteriore supporto come un dispositivo anti abbandono seggiolino auto, ovvero uno strumento capace di avvisare prontamente noi stessi e i nostri cari qualora ci si dovesse involontariamente allontanare da lui.
Esiste una legge per cui vi è obbligo dispositivo anti abbandono bambini per tutti i veicoli in cui viene trasportato un infante di età compresa tra 0 e 4 anni.
Dunque questo accessorio diventa un acquisto necessario per tutti i genitori, ma anche da poter mettere a disposizione di nonni, zii, amici, babysitter e in generale chiunque abbia l’esigenza di fare viaggi lunghi o l’abitudine di percorrere brevi tragitti con a bordo un pargoletto.
Non importa quale sia la ragione o la durata dello spostamento, se per esigenze lavorative o per svago, ma chi si prende cura di un bambino, oltre a dotarsi del dispositivo anti abbandono migliore, per rendersi maggiormente consapevole ed evitare dimenticanze dovrebbe adottare tutti se non alcuni dei comportamenti suggeriti nel vademecum del Ministero della Salute, tra cui
- Tenere gli effetti personali sul sedile posteriore
- Mettere la borsa del cambio su quello anteriore
- Controllare l’abitacolo prima di chiudere
Infatti se, ad esempio, per prendere il proprio telefonino occorre girarsi, ci si accorgerà immediatamente del bebè dietro di sé, così come vedere i ricambi subito accanto può rappresentare un ottimo promemoria.
Per quanto validissimi, usare simili accorgimenti potrebbe non essere sufficiente dunque è bene ottimizzare i propri sforzi servendosi di un dispositivo anti abbandono omologato, in modo da tutelare sempre al meglio i propri piccoli e, al tempo stesso, rispettare le normative vigenti e non incorrere in sanzioni.
Struttura e caratteristiche
Dovendo rilevare l’infante all’interno di un’automobile e segnalarlo alle persone care in caso di un nostro allontanamento, per capire un dispositivo anti abbandono come funziona è necessario sapere che ogni modello può assumere forme diverse ma ha una struttura costituita da elementi indispensabili per assolvere al suo scopo, tra questi i più ricorrenti sono
- Connettività
- Sensore
- Batteria
Quando si viaggia con dei piccoletti generalmente li si fa stare sul sedile posteriore ben allacciati ai propri sistemi di ritenuta. Il dispositivo anti abbandono per constatare la presenza di un pargoletto a bordo sfrutta sempre un sensore collocato sulla seduta, il quale può essere di pressione o capacitivo.
Nel primo caso funge da bilancia misurando il peso del bebè, il quale deve rientrare nel range indicato sulle specifiche tecniche del dispositivo anti abbandono, poiché qualora superasse tale soglia limite l’apparato potrebbe danneggiarsi o non effettuare una rilevazione corretta. I sensori capacitivi invece funzionano riscontrando un corpo in grado di condurre elettricità.
Questo cuscinetto ha spesso un’apertura orizzontale nella quale inserire lo spartigambe, in modo da evitare che il piccolo possa scivolare in avanti se si muove.
A mezzo della medesima fessura il dispositivo anti abbandono può essere fissato anche in navicella e ovetto, sempre allo stesso modo, facendo passare la cinturina centrale inferiore e poi agganciandola alle altre, sia nei sistemi di ritenuta a 3 come in quelli a 5 punti.
Per tenerlo ancora più fermo basta un piccolo quadratino di velcro sotto la seduta
Per funzionare questo sensore necessita di una batteria ricaricabile o sostituibile. Ovviamente quest’ultima è la più conveniente, poiché consente di usare l’apparato magari con i figli più piccoli dopo che i grandi sono cresciuti, o di passarlo ai cuginetti, altrimenti il dispositivo anti abbandono avrà una vita più breve.
Dunque un investimento maggiore talvolta giustifica una durata longeva e questa ulteriore possibilità.
Una buona pila comunque, anche qualora non fosse ricaricabile, normalmente è in grado di durare per qualche anno e non solo mantiene costantemente attivo il rilevatore, ma anche la connettività di cui dispone.
Essa nella stragrande maggioranza dei casi è di tipo Bluetooth e a volte consiste in onde radio a bassa frequenza come quelle presenti all’interno dei giocattoli.
Oltre al manuale di istruzioni, non di rado nella confezione originale dei dispositivi anti abbandono bambini si possono trovare pezzi con cui agevolare il fissaggio, come un biadesivo con sopra del velcro per ancorarli alla seduta o alla cintura addominale oppure una cinghia con anelli per adattarli ad altri meccanismi di sicurezza più datati e non integrali.
Specifiche tecniche
Il funzionamento di qualsiasi dispositivo anti abbandono si basa, oltre che sui sensori, pure su un software capace di interpretare correttamente i dati rilevati e di conseguenza elaborare la risposta più appropriata. Infatti gli eventuali allarmi scattano talvolta quando viene spento il motore dell’autovettura ma molto spesso qualora lo strumento perda la connessione col guidatore.
Ciò accade perché ciascuna delle connettività usate ha una sfera d’azione diversa, ragion per cui il raggio di allontanamento tollerato sarà di 2 m per un dispositivo anti abbandono a onde radio a bassa frequenza e si estenderà fino a 10 m per uno munito di Bluetooth.
Peculiarità | Valori medi |
---|---|
Raggio di allontanamento | Da 2 a 10 m |
Contatti memorizzabili | Da 2 a 5 numeri |
Tempo di intervento | 40 s |
Durata della batteria | Circa 2920 ore |
Spessore del sensore | 0,10 cm |
Livelli di allarme | 1 o 2 |
Alimentazione | Da 9 a 12 V |
Limiti di peso | Da 2,5 a 36 Kg |
Il collegamento appunto serve a mettere in comunicazione tutti gli elementi dei kit anti abbandono e talvolta pure il proprio smartphone. Infatti spesso proprio grazie a esso si riuscirà a interagire col software alla base del dispositivo anti abbandono per ritoccarne le configurazioni ma persino per garantire invio e ricezione di notifiche e messaggi di allerta, i quali si diversificano per livelli di allarme.
Generalmente il dispositivo anti abbandono bambini quando scatta mostra segnali visivi e sonori tramite accessori o sul telefonino stesso del guidatore una volta trascorso un tempo di intervento all’incirca di 40 s, ma alcuni sistemi anti abbandono dispongono di un secondo livello di allerta, il quale si attiva in caso di mancata risposta da parte dell’utente.
Di solito si alimenta con una batteria CR 2430 sostituibile solo in alcune varianti
Solo queste tipologie di dispositivo seggiolino anti abbandono passeranno alla fase successiva, ossia mandare SMS ai contatti di emergenza impostati in precedenza, mediamente dai 2 ai 5 numeri della propria rubrica.
Questi saranno contattati tutti insieme contemporaneamente, in quanto non è possibile sapere con certezza quale di loro riceverà e visualizzerà il messaggio e potrà accorrere per primo e, come è evidente, ogni minuto è prezioso per un intervento tempestivo che abbia esito positivo.
Dovendo sorreggere l’infante rispettando i limiti di peso indicati sulle specifiche tecniche del prodotto, solitamente il sensore del dispositivo anti abbandono ha uno spessore di circa 0,10 cm ed è inserito in un’imbottitura morbida, di norma in poliestere.
Tale conformazione non lascia percepire spigoli né tantomeno risulta scomoda, fattori da non sottovalutare, specie se il bebè dovrà rimanere seduto per qualche ora in occasione di lunghi viaggi.
Talvolta il rilevatore, oltre a sfruttare una batteria con una durata media di circa 2920 ore, si combina all’alimentazione a 9 V dell’accendisigari per fornire energia a ulteriori optional non sempre presenti.
Essi possono consistere ad esempio in un piccolo display, capace di mostrare a colpo d’occhio al guidatore notifiche visive circa lo stato della connessione del dispositivo anti abbandono omologato, ma pure in segnali acustici che emettono allerte sonore.
Tipologie a confronto
Se non si sa quale scegliere tra i tanti dispositivi anti abbandono in commercio occorre basare la propria valutazione non solo sul rapporto qualità prezzo ma anche sulla variante più adatta a soddisfare le proprie esigenze. Fondamentalmente i modelli si suddividono in integrati e universali in base al tipo di installazione.
Come suggerisce il nome, i sistemi anti abbandono integrati sono dei seggiolini auto già dotati al loro interno di tutta la tecnologia necessaria a rilevare il bebè e ad allertare chi si prende cura di lui qualora venga lasciato incustodito nel veicolo. Per questo motivo è un dispositivo anti abbandono omologato, dunque conforme agli standard di legge, ma certamente dal prezzo più elevato.
Per quanto riguarda i dispositivi anti abbandono universali, essi riescono ad assolvere al loro scopo senza bisogno di comprare un nuovo seggiolino, poiché si adatteranno facilmente a quello già in proprio possesso, indipendentemente dalle fattezze. Così facendo non sarà necessario cambiarlo man mano che il pargoletto cresce, permettendo l’installazione su navicelle, ovetti e sulle versioni appartenenti a vari gruppi.
Caratteristiche | Integrati | Universali |
---|---|---|
Connettività | Bluetooth | Bluetooth, onde radio o entrambi |
Componenti | 1 | 1 o 2 |
Dimensioni | 50 x 80 x 60 cm | Da 15 x 10 x 2,5 cm a 30 x 25 x 1 cm |
Portabilità | Limitata, dovuta al maggior ingombro | Facile da spostare, poiché piccolo e leggero |
Allerta | 1 o 2 livelli | 1 o 2 livelli |
Prezzo | Elevato | Economico |
Peso | Da 6 a 13 Kg | Da 50 a 200 g |
Essendo più economico e pratico da trasportare, il dispositivo anti abbandono universale può far comodo a chi ha necessità di spostare spesso l’accessorio da una macchina all’altra permettendo di risparmiare parecchio e riuscire a fare tutto con un unico acquisto da prestare magari anche ai nonni o alla babysitter. Ciò è possibile perché si tratta di un pratico kit antiabbandono dotato di uno o 2 componenti con cui assolvere al suo scopo.
Il primo caso corrisponde a un sensore anti abbandono bambini dalle sembianze di un cuscinetto o di un tappetino in poliestere da inserire sotto la seduta, le cui dimensioni si aggirano intorno ai 30 x 25 x 1 cm e dal peso tra i 50 e i 200 g, il cui obiettivo è quello di riscontrare la presenza del bebè basandosi sulla pressione o sulla conduttività elettrica.
Altri dispositivi anti abbandono omologati invece consistono in un rilevatore da agganciare alla cintura di sicurezza o a specifici elementi del seggiolino, quali spallacci e spartigambe, della grandezza di circa 15 x 10 x 2,5 cm per un peso medio tra i 50 e i 100 g, poiché quasi sempre in plastica.
La sua attivazione si basa sulla chiusura della clip, la quale per il dispositivo anti abbandono significa che il bebè è correttamente seduto e allacciato.
Tale aggancio di norma è antimanomissione, dunque non può essere aperto facilmente dai piccini, in quanto presuppone una forza che non sono in grado di esercitare. Quindi anche se si divertono a giocare col dispositivo anti abbandono perché è a portata dello loro manine non riusciranno a sganciarlo in alcun modo.
Alcuni offrono funzionalità aggiuntive acquistando servizi a pagamento
Poiché cuscino e gancio generalmente per funzionare sfruttano la connettività Bluetooth, in questo caso il dispositivo anti abbandono potrebbe non allertare prontamente se il cellulare è spento, senza connessione dati o peggio ancora qualora lo si abbia scordato a casa.
Per questo motivo certi dispositivi anti abbandono abbinano a tali strumenti un secondo componente o un tracker, a volte incluso nella dotazione, acquistabile separatamente come optional o addirittura in quanto unica unità da cui è costituito il sistema anti abbandono.
Esso può presentarsi come un elemento da inserire nell’accendisigari della macchina al fine di allertare quando si gira la chiave e si spenge il motore per ricordarci così dell’infante a bordo o un portachiavi provvisto di Bluetooth che inizia a illuminarsi e suonare non appena ci si allontana dal mezzo di un determinato numero di metri, permettendo di accorgersi immediatamente di un’eventuale dimenticanza anche senza avere con sé il telefonino.
Posizionamento e installazione
Essendo dispositivo anti abbandono obbligo di legge, dopo aver capito come scegliere il prodotto più adatto in base a prezzo e necessità, almeno al primo utilizzo occorre assicurarsi di posizionarlo correttamente per poi effettuare il settaggio dei parametri iniziali, così dalle volte successive basterà semplicemente servirsene senza fare altro.
Per quanto riguarda l’installazione, se i dispositivi anti abbandono integrati vanno giusto collocati sul sedile posteriore, per riuscire nell’impresa con quelli universali bisogna seguire le indicazioni riportate sul manuale di istruzioni, dove di norma viene suggerito di
- Mettere il rilevatore sotto alla seduta
- In alternativa, agganciare alla cintura
Quando il dispositivo anti abbandono è munito di un sensore seggiolino capacitivo o di peso, necessariamente esso va sistemato in corrispondenza della seduta, precisamente sotto all’imbottitura in caso di cuscinetto, altrimenti sopra se si tratta di un tappetino sottile. Affinché non si sposti durante il tragitto, può far comodo fermarlo aiutandosi con eventuali anelli integrati o con velcri e cinghie in dotazione.
In tale maniera ogni antiabbandono bimbi riuscirà ad assolvere al suo scopo senza creare un dislivello eccessivo e dunque garantendo il massimo del comfort al piccolo. A questo punto basta adagiare il pargoletto facendolo sedere correttamente sul dispositivo anti abbandono e accertandosi che stia comodo e ben assicurato in modo da non scivolare in avanti mentre siamo alla guida.
Se invece il proprio allarme seggiolino auto è legato a una clip, bisognerà prima posizionare l’infante e poi agganciare quest’ultima alla cintura di sicurezza, a uno degli spallacci o allo spartigambe, così da attivare il suo funzionamento facendo scattare la chiusura.
Per la stragrande maggioranza dei device, l’installazione termina qui, ma qualora il sistema anti abbandono disponga di un ulteriore optional bisognerà provvedere a collegare anch’esso.
Certi indicano persino se il piccolo si muove o è seduto in maniera scorretta
Ad esempio se il dispositivo anti abbandono auto possiede pure un elemento con display, quest’ultimo dovrà essere inserito nell’accendisigari e attivato girando la chiave della macchina e avviando il motore.
Ovviamente al giorno d’oggi non tutti i veicoli sfruttano il tradizionale avviamento, ragion per cui un dispositivo anti abbandono omologato spesso è compatibile anche con i sistemi Start & Stop, ossia una tecnologia che permette di risparmiare su carburante e rilasciare meno CO2 nell’atmosfera spengendo automaticamente il mezzo dopo un certo lasso di tempo.
Nelle vetture dotate di Start & Stop al posto della chiave per dare il via al motore bisogna mettere il piede sull’acceleratore. Indipendentemente dal tipo di avviamento, a questo punto dovrebbe illuminarsi il display per poi cambiare colore ed emettere suoni dopo qualche secondo così da manifestare lo stato attuale del dispositivo anti abbandono, ovvero se è connesso in modo appropriato.
Con un simile alleato mentre si sta guidando basterà guardare di sfuggita lo schermo o sentire un particolare tono per capire immediatamente se dietro di noi il piccolino si è mosso e non è seduto correttamente, potendo così eventualmente fare una sosta per controllare e risolvere il problema.
Configurazioni iniziali
Se le varianti di sistema anti abbandono bambini plug and play non hanno bisogno di alcun settaggio, poiché non richiedono l’uso del cellulare per funzionare e dunque è sufficiente installarle nella vettura, per i dispositivi antiabbandono che invece adoperano la connessione Bluetooth dello smartphone occorrerà eseguire ulteriori step, tra cui
- Scaricare e installare l’applicazione
- Registrare un nuovo account
- Inserire i dati del proprio bebè
- Associare lo strumento al profilo
- Aggiungere i contatti di emergenza
- Stabilire la prima connessione
Dopo aver verificato le caratteristiche del proprio telefono per quanto concerne il sistema operativo, bisognerà entrare nello store di riferimento per scaricare e installare la app originale del dispositivo anti abbandono omologato, la quale normalmente è disponibile sia per Android che per iOS, risultando così altamente compatibile con la maggior parte dei device in circolazione.
Si procede con l’effettuare la registrazione di un nuovo account generalmente digitando il proprio indirizzo email e una password, dopodiché chi lo desidera può facoltativamente inserire i dati personali del proprio bebè indicando nome, sesso, età e talvolta persino aggiungendo una sua foto.
Questo accorgimento serve soprattutto a chi deve occuparsi di più infanti, in quanto permette di gestire molteplici dispositivi antiabbandono contemporaneamente, di solito fino a un massimo di 4, in modo ordinato senza creare confusione.
I veicoli più moderni hanno già un sistema integrato e omologato, o permettono di acquistarlo come optional
A questo punto rimane da associare il device al profilo appena registrato così da dichiararlo di nostra proprietà e riconoscerlo in maniera univoca dalle volte successive. Ciò può essere fatto anche tramite il QR code all’interno della confezione originale. In questo modo basta che ogni membro della famiglia inquadri il codice per essere tutti connessi con un’unica password al medesimo dispositivo anti abbandono.
Di norma poi viene chiesto di aggiungere dei contatti di emergenza tra quelli presenti nella propria rubrica, i quali rappresentano genitori, nonni, babysitter, amici e in generale tutte le persone di fiducia da interpellare in caso di problemi.
Infine resta da stabilire la prima connessione attivando il Bluetooth sul telefonino e avviando la procedura di pairing, solo così il dispositivo anti abbandono sarà finalmente pronto all’uso.
La configurazione iniziale va eseguita esclusivamente al primo utilizzo al fine di consentire un corretto funzionamento del dispositivo anti abbandono, soprattutto per quel che concerne il suo meccanismo di allerta. Dunque dalle volte successive non sarà necessario rimettere mano alle impostazioni, le quali andranno ritoccate solo per modificare alcuni parametri, come ad esempio aggiungere un nuovo contatto di emergenza a quelli già presenti.
Consigli d’uso
Una volta configurato, non è necessario sforzarsi di capire come funziona il dispositivo anti abbandono, poiché il suo utilizzo risulta facilmente intuibile per chiunque. Infatti basta posizionarlo nella maniera giusta, ovvero sul sedile posteriore se è un prodotto integrato o su seduta e cintura di sicurezza qualora si tratti di un modello universale.
A ogni modo il sistema anti abbandono si attiverà immediatamente non appena viene fatto accomodare il pargolo per poi disattivarsi da solo dopo qualche minuto che lo si è alzato. Un simile meccanismo eviterà di doversi preoccupare di accendere e spengere antiabbandono dispositivo al momento giusto, facendo così risparmiare manovre complicate mentre si ha il bebè in braccio, tempo prezioso e soprattutto la batteria.
Ovviamente se si ha bisogno di ritoccare i settaggi del dispositivo anti abbandono seggiolino auto, ad esempio per modificare o cancellare uno dei contatti di emergenza, lo si potrà fare in qualunque momento accedendo all’applicazione sul telefono.
Quando in allarme, talvolta possono notificare dov’è il bambino
Allo stesso modo si potrà cambiare il contenuto del SMS di allerta, il quale solo in alcuni sistemi anti abbandono omologati potrà essere interamente scritto di proprio pugno mentre per la maggior parte ci si dovrà limitare a scegliere tra una serie di frasi preimpostate.
Al fine di consentire un intervento immediato ed efficace alle persone care allertate normalmente all’interno del messaggio viene inserito un link che permette di sapere il luogo in cui è stata parcheggiata l’automobile di solito ricavandolo dall’ultima posizione conosciuta del telefonino del guidatore, indicando così dove bisogna recarsi per soccorrere il pargoletto.
Esistono però anche modelli di ultima generazione meno economici che, essendo dotati di una SIM al loro interno, offrono un servizio dal costo mensile irrisorio con cui riescono a segnalare l’esatta location in cui è situato il dispositivo anti abbandono, indipendentemente dal cellulare del conducente.
Ciò garantisce una sicurezza a tutto tondo, anche qualora lo smartphone del guidatore fosse rimasto a casa o si fosse scaricato e spento, fornendo sempre in questo modo un’indicazione estremamente precisa sul luogo in cui si trova parcheggiata la vettura con il bebè.
Per riuscirci questo speciale collegamento, generato dallo strumento stesso o dal telefonino dell’utente, contiene delle coordinate geografiche visualizzabili su mappe virtuali attraverso qualunque smartphone grazie a noti servizi e applicazioni internet, i quali possono mostrare il percorso più breve per raggiungere il piccolo e guidarci passo passo fino a lui.
Certi effettuano chiamate a numeri fissi e mobili
Spesso un dispositivo anti abbandono in caso di allarme invia notifiche gratuitamente, ma alcune varianti invece dispongono di un numero limitato di SMS gratis, dopodiché bisognerà necessariamente acquistare un nuovo pacchetto, solitamente da 15 messaggi, terminato il quale se ne potranno ovviamente comprare ulteriori nel corso del tempo in base alle proprie necessità.
Durante l’utilizzo dei dispositivi anti abbandono omologati, normalmente non ci si accorgerà nemmeno della loro presenza, ma se il bebè dovesse per qualsiasi ragione rimanere chiuso in macchina entrerà in azione allarme seggiolino anti abbandono, il quale quasi sempre inizia col mostrare notifiche visive e sonore su display e telefonino, dando all’utente il tempo per disattivarle, dopodiché procede mandando degli SMS ai contatti di emergenza.
Terminato il viaggio in automobile si può decidere di lasciare il sensore anti abbandono bambini all’interno dell’abitacolo, così da risultare già pronto e correttamente installato in vista del prossimo spostamento, altrimenti potrà essere tranquillamente rimosso magari per metterlo successivamente su un’altra vettura oppure semplicemente per riporlo.
Cura e certificazioni
Se non tutte le volte, è buona norma periodicamente prendersi cura del dispositivo anti abbandono, in modo da mantenerlo nelle migliori condizioni, assicurargli una lunga vita e soprattutto garantire il giusto comfort al proprio pargolo. Per questo motivo sul manuale di istruzioni viene suggerito di
- Detergere l’aggancio in plastica
- Pulire i tessuti, laddove possibile
- Verificare lo stato dell’apparato
Se si è scelto di acquistare un dispositivo anti abbandono in plastica da agganciare agli spallacci, questo può essere efficacemente e rapidamente pulito, nel caso venga sporcato da rigurgiti, saliva o altro. Basterà detergerlo con una salvietta disinfettante o un panno imbevuto di detergente antibatterico adatto alla cura dei prodotti per bebè.
Generalmente i migliori dispositivi anti abbandono comprensivi di cuscinetto o tappetino hanno un rivestimento esterno, il quale, seppur idrorepellente, non è immune a sporco e piccole perdite, ragion per cui grazie alla presenza di una zip di solito è sfoderabile e lavabile a mano a bassa temperatura senza superare i 30° C.
Una volta eseguita la pulizia di anti abbandono bambini, prima di reinserire il sensore al suo interno occorre accertarsi che il tessuto sia asciutto, altrimenti si rischia di danneggiare irrimediabilmente l’apparecchio. Dopodiché è bene verificare lo stato di funzionamento del dispositivo anti abbandono a cominciare dalla sensibilità del suo rilevatore.
I materiali utilizzati sono sempre anallergici
Al fine di scongiurare falsi allarmi, specie se l’infante non si trova in automobile con noi, occorre non appoggiare oggetti impropri sulla seduta, quali ad esempio la borsa o il telefonino, ma allo stesso modo bisognerebbe allontanare eventuali cinghie e cinture, poiché anche i pesi più contenuti potrebbero essere misurati e innescare gli avvisi di allerta.
Inoltre è consigliabile effettuare alcune prove per accertarsi dell’autonomia della batteria, il cui livello a volte è visibile nella schermata dell’applicazione. Questo controllo è fondamentale, poiché una pila scarica renderà il dispositivo anti abbandono seggiolino del tutto o parzialmente inutilizzabile col serio rischio di non inviare notifiche né tantomeno messaggi in situazioni di bisogno.
Spesso sulla confezione originale e sul manuale d’istruzioni di un dispositivo anti abbandono capita di riscontrare alcune sigle corrispondenti a enti qualificati di certificazione di apparati per la sicurezza in macchina il cui scopo è garantire un ulteriore livello di sicurezza. Tra le più note organizzazioni vi sono
- ADAC
- TCS
- CSI
Oltre al marchio CE, apposto sotto la responsabilità del produttore e volto a indicare la conformità alle leggi della Comunità Europea per l’integrale tutela dei consumatori, molte varianti di dispositivo anti abbandono sono sottoposte a crash test. Ciò avviene simulando delle sollecitazioni dovute a un impatto in caso di incidente automobilistico al fine di provare l’efficienza e l’adeguatezza ai requisiti indicati nelle normative vigenti.
Queste verifiche effettuate da società del settore sono obbligatorie per legge per i sistemi di ritenuta integrati di ultima generazione, i quali dispongono già di un dispositivo anti abbandono al loro interno, mentre non sono tenuti a svolgerle i produttori di dispositivi antiabbandono universali.
Norme e conformità
Sentendo il bisogno di dare una risposta forte ai drammatici fatti di cronaca che tra il 2010 e il 2019 hanno visto morire per ipertermia in macchina un neonato all’anno nel nostro Paese, nella speranza di limitare se non addirittura scongiurare le conseguenze del fenomeno dell’amnesia dissociativa, il Parlamento Italiano è stato il primo al mondo a intervenire nel 1° ottobre 2018 modificando l’art. 172 del Codice della Strada.
Si tratta della cosiddetta Legge Salva Bebè, n. 117/2018, la quale, oltre all’obbligo già presente di dotarsi di seggiolini auto con sistema di ritenuta, ha reso il dispositivo anti abbandono legge imponendo la sua installazione in qualsiasi veicolo in cui viene trasportato un infante di età inferiore ai 4 anni.
Pur dovendo entrare in vigore il 1° luglio 2019, mancando i termini di omologazione di questi accessori, di fatto la legge è slittata al 23 ottobre 2019, giorno in cui è avvenuta la sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.
Nell’art. 4 del decreto 122/2019 vengono definite le caratteristiche tecniche, costruttive e funzionali a cui deve rispondere il dispositivo anti abbandono per essere a norma, tra cui
- Segnalare in modo chiaro eventuali allerte
- Azionarsi automaticamente a ogni utilizzo
- Confermare al conducente la sua attivazione
- In caso di allarme, usare segnali visivi e acustici
- Disporre di un sistema di comunicazione
- Se alimentato a batteria, indicarne l’autonomia
- Facoltativamente, può inviare SMS o chiamate
- Basare il suo funzionamento su sensori
- Non compromettere la sicurezza del seggiolino
Per assolvere al loro scopo i dispositivi anti abbandono devono notificare con chiarezza all’utente le situazioni di emergenza, per questo si dovrebbero azionare in automatico non appena l’infante viene seduto sopra o assicurato alla cintura e confermare la loro attivazione con spie e suoni, poiché solo così si potrà essere certi di aver eseguito un’installazione corretta.
Allo scattare dell’allarme, affinché esso possa essere percepito, il miglior dispositivo anti abbandono emette sempre segnali visivi e acustici per attirare l’attenzione del guidatore. Se quest’ultimo non disattiva la notifica ricevuta o comunque non interviene, entra in azione il sistema di comunicazione, il quale può facoltativamente sfruttare la rete mobile del cellulare per chiamare o mandare SMS ai contatti preimpostati, al costo stabilito da ciascun operatore.
La stragrande maggioranza dei sistemi anti abbandono bambini ricorre all’alimentazione a batteria. In questi dispositivi anti abbandono legge impone che l’utente possa conoscere l’autonomia residua in modo da sapere quando il livello di carica è in esaurimento magari tramite LED, segnali acustici o accedendo all’apposita applicazione sul proprio telefonino.
Secondo l’art. 3 DM 122/2019, può anche non essere della stessa marca del seggiolino
Affinché la rilevazione del bebè abbia successo, i dispositivi anti abbandono omologati devono basare il loro funzionamento su sensori antiabbandono capacitivi, di pressione o da agganciare a una delle cinture di sicurezza, e ovviamente il tutto deve avvenire senza compromettere l’integrità o alterare la struttura del sistema di ritenuta del mezzo.
Non esistendo ancora alcuna omologazione sui dispositivi anti abbandono bambini, ogni produttore è tenuto a rilasciare pubblicamente un’autodichiarazione di conformità ai requisiti elencati nel decreto attuativo n. 122 del 2 ottobre 2019. Se il dispositivo anti abbandono in proprio possesso non dovesse rispondere a queste caratteristiche si incorrerà in multe più o meno salate.
Dal 6 marzo 2020 infatti è scattato l’avvio delle contravvenzioni per chi non rispetta le prescrizioni legate ai sistemi anti abbandono auto.
Queste persone incorreranno nelle sanzioni amministrative previste dall’art. 172 del Codice della Strada, ossia una multa da 81 a 326 €, oltre alla decurtazione di 5 punti dalla patente di guida, la quale può persino essere sospesa da 15 giorni a 2 mesi se colti in fallo per 2 volte in 2 anni.
Acquistare un dispositivo anti abbandono seggiolino auto di certo comporta una spesa iniziale, a dire il vero abbastanza economica e contenuta se si considera quale sia l’enorme aiuto capace di darci qualora dovesse verificarsi un attimo di disattenzione.
Ognuno di questi dispositivi offre sì il vantaggio di evitare guai con la legge, ma soprattutto assicura di garantire al proprio pargoletto la sicurezza che merita, poiché capace di tutelare la sua salute e proteggerlo anche da involontarie eventuali sviste e dimenticanze.
Recensioni dei migliori dispositivi anti abbandono
1. Chicco BebèCare Easy-Tech
Qualsiasi modello di macchina e seggiolino è compatibile con il dispositivo anti abbandono Chicco BebèCare Easy-Tech, installabile su cinture e spallacci e facilmente trasferibile da una vettura all’altra, così da poter essere condiviso tra mamma, papà, nonni, babysitter e chiunque trasporti il piccolo.
Poiché facilmente posizionabile su cintura o spallaccio, questo dispositivo anti abbandono universale grande 16 x 11 x 2,5 cm per 59 g si adatta a qualsiasi sistema di ritenuta senza alterarne gli standard di sicurezza ed entra in funzione con la chiusura della sua clip posteriore.
Dopo aver sistemato il piccolo e Chicco BebèCare Easy-Tech sfruttando la linguetta in plastica sul retro, per attivarlo basta chiudere l’aggancio, dopodiché ci penserà l’omonima app compatibile con iOS e Android ad avvisare del nostro eventuale allontanamento. Almeno al primo utilizzo bisogna installarla, creare un account e aggiungere dai 3 ai 5 numeri di emergenza scegliendoli dalla propria rubrica.
Non appena il conducente si allontana dall’automobile lasciando incustodito al suo interno il piccoletto subentreranno 2 livelli di avviso. Il primo è un allarme acustico e visivo notificato sul telefonino e silenziabile in 40 secondi, in caso di mancata risposta partirà il secondo, ovvero degli SMS contenenti informazioni utili a geolocalizzare il veicolo.
2. Tippy Pad
Se si vuole garantire un’adeguata sicurezza e morbidezza al proprio piccino, basta servirsi del dispositivo anti abbandono Tippy Pad, il quale col suo cuscinetto imbottito assicurerà una seduta soffice senza rinunciare alla pulizia per via del suo tessuto idrorepellente, sfoderabile e lavabile.
Con la sua forma ovale e schiacciata, Tippy Pad è un cuscino in tessuto idrorepellente, sfoderabile e lavabile a mano a 30° C da disporre sulla seduta possibilmente adoperando la piccola fessura per farci passare l’ancoraggio spartigambe del seggiolino auto in proprio possesso, così da usufruire di un fissaggio più sicuro.
Oltre al sensore di pressione, nel suo peso di 200 g per 31,6 x 21 x 2,8 cm è incluso pure un modulo Bluetooth grazie al quale può connettersi al proprio smartphone attraverso l’omonima connessione. Per funzionare è necessario installare la app Tippy disponibile per Android 5.0 e iOS 10.0 e memorizzare massimo 2 numeri di emergenza.
Ad assicurare sulla bontà del dispositivo anti abbandono ci pensano la conformità alle normative europee CE e la certificazione CSI. Inoltre per rendere la sua azione ancora più efficace è possibile acquistare separatamente il portachiavi Tippy Fi, il quale permette di essere avvisati anche quando ci si scorda il telefono.
3. Steelmate Baby Bell ITB BSA-1
Per tenere il proprio neonato al riparo da campi energetici nocivi è sufficiente ricorrere a Steelmate Baby Bell ITB BSA-1, il dispositivo anti abbandono capace di sfruttare onde radio a bassa frequenza come quelle presenti nei giocattoli, così da rendere l’abitacolo un posto più sicuro per tutti.
Il funzionamento di questo dispositivo anti abbandono si basa su un sensore di pressione a forma di dischetto grande 10 x 10 x 3,2 cm per 100 g da inserire sotto all’imbottitura del seggiolino e che attraverso onde radio a bassa frequenza si connette a un display, il quale ha raffigurata sopra la faccia stilizzata di un bebè.
Una volta inserito questo elemento nell’accendisigari basterà osservare il colore assunto dal disegno nel corso del viaggio, poiché esso sarà verde ad avviamento avvenuto e pargolo adeguatamente posizionato mentre diventerà rosso qualora non fosse correttamente seduto e in ogni caso non appena il motore viene spento, sia ricorrendo alla chiave sia con sistemi Start & Stop.
Ciò è possibile grazie all’alimentazione a 9 – 12 V fornita dall’automobile e alla batteria integrata nel cuscinetto capace di funzionare per 4 anni percependo infanti tra i 2,5 e i 36 Kg ed emettendo un allarme sonoro e luminoso se ci si dimentica di loro nell’abitacolo.
4. Inglesina Ally Pad
Chi è in cerca di una soluzione tecnologica facile da usare può contare sul dispositivo anti abbandono Inglesina Ally Pad, in quanto per funzionare necessita solo di un cellulare provvisto di connettività Bluetooth e di un’apposita app da scaricare e installare al fine di configurarlo.
Interamente realizzato in poliestere e facilmente estraibile per il lavaggio a mano a 30° C, Inglesina Ally Pad ricorre a una batteria della durata di 4 anni e a un sensore di peso per rilevare la presenza del bambino nella vettura indipendentemente dall’età, poiché riesce ad adattarsi a ovetti e seggiolini auto più grandi, purché dotati di cinture a 3 punti.
Questo cuscino dalle dimensioni di 29 x 18,5 x 0,1 cm per 100 g si collega allo smartphone grazie alla connettività Bluetooth e a un’apposita app disponibile sia per Android 5.0 che per iOS 10.0 e superiori al fine di allertare prontamente il conducente e altri 2 numeri di emergenza in caso di eventuali dimenticanze.
Il dispositivo anti abbandono avvisa l’utente in 2 modi, innanzitutto tramite una notifica chiaramente visibile e udibile dal proprio cellulare alla quale, in mancanza di risposta, segue l’invio di un SMS contenente le coordinate geografiche del proprio telefonino al momento della disconnessione dall’apparato.
5. Foppapedretti Babyguard
Quando si possiedono diverse soluzioni per viaggiare in macchina col proprio piccolo può far comodo avere Foppapedretti Babyguard, il dispositivo anti abbandono capace di adattarsi a qualsiasi sistema di ritenuta indipendentemente dal tipo di cintura utilizzata, se integrale o meno.
Connettendosi al proprio smartphone tramite Bluetooth, questo dispositivo anti abbandono basa il suo funzionamento sulla app Babyguard compatibile con iOS 10.0 e Android 5.0. In caso di allarme, innanzitutto mostra una notifica sul cellulare del conducente, il quale ha 40 s di tempo per disattivarla, dopodiché procede mandando SMS con un link di geolocalizzazione ai 3 numeri di emergenza preimpostati.
Oltre all’unità principale comprensiva di una batteria della durata di 2920 ore, all’interno della confezione originale di Foppapedretti Babyguard grande 34 x 24 x 2,5 cm vi sono il manuale di istruzioni e 2 cinghie, una con velcro per navicelle con aggancio addominale e una con anelli per i seggiolini sprovvisti di cintura integrale.
Questo cuscino in poliestere dalle dimensioni di 24 x 30 x 1 cm per 110 g è completamente sfoderabile e lavabile a mano grazie a una zip. Per servirsene basta posizionarlo sopra alla seduta e laddove possibile far passare attraverso la sua fessura lo spartigambe.
Opinioni finali
Con un bimbo in casa o uno in arrivo diventa indispensabile preoccuparsi di come lo si farà viaggiare con noi in macchina, eventualità in cui serve necessariamente un dispositivo anti abbandono. Se non si sa quale scegliere, oltre a guardare ai prezzi, tenendo conto di eventuali sconti promozionali e offerte lampo, bisognerà decidersi tra modello integrato o universale.
Per merito della sua estrema versatilità Chicco BebèCare Easy-Tech è l’accessorio di fascia bassa che presenta uno tra i migliori rapporti qualità prezzo rispetto a tanti altri concorrenti sul mercato in quanto rappresenta una soluzione economica capace di agganciarsi facilmente a spallacci e cinture di ogni tipologia.
Dovendo restare per parecchio tempo a stretto contatto con la pelle del piccino, i materiali della seduta sono fondamentali. Per questo anche il miglior dispositivo anti abbandono di fascia bassa, come potrebbe essere considerato [recensione=2Tippy Pad, usa esclusivamente rifiniture costituite da tessuto idrorepellente e rivestimento completamente sfoderabile e lavabile a mano.
Poiché solo il migliore sistema di allerta può dare la certezza di non dimenticare il proprio pargolo in automobile, basta adoperare un modello come Steelmate Baby Bell ITB BSA-1, l’apparato di fascia bassa il cui funzionamento è basato sull’accensione del motore combinato all’invio di SMS di aiuto ai contatti preimpostati.
Potendo avvisare più persone contemporaneamente quando necessario mandando loro un messaggio di testo contenente le coordinate geografiche, Inglesina Ally Pad è un dispositivo anti abbandono di fascia media che può contare sulla migliore connettività offerta dal Bluetooth Low Energy e da un apposita app disponibile per telefonini Android 5.0 e iOS 10.0.
Per riuscire a stare su qualsiasi sistema di ritenuta occorre uno strumento provvisto dei migliori optional. Tra i vari disponibili, Foppapedretti Babyguard è un’ottima soluzione di fascia media che all’interno della sua dotazione include 2 cinghie, una in velcro e una ad anello, per facilitare l’installazione su cinture integrali e non.
Quando a prendersi cura di un bambino sono diversi familiari può far comodo procurarsi un dispositivo anti abbandono universale. Esso, oltre ad avere un prezzo contenuto e talvolta ribassato da uno sconto dedicato o una speciale offerta, ha inoltre l’impagabile vantaggio di poter essere spostato con facilità da un veicolo all’altro.
Quale dispositivo anti abbandono scegliere? Classifica (Top 5)
Prodotto | Offerta | Sconto | Voto |
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Domande frequenti
- Si può usare insieme alla copertura estiva?
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Certamente, poiché tutte le fodere e i rivestimenti di norma hanno uno spessore talmente ridotto da non influire sulle capacità di rilevamento del dispositivo anti abbandono.
- È possibile collegarlo direttamente al motore?
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Sì, tramite presa OBD solitamente posta alla sinistra del volante e nella parte inferiore del vano piedi. I modelli muniti di questo attacco comunicano in modo diretto con l’avviamento per poi trasmettere i dati alle altre componenti del dispositivo anti abbandono.
- Se il Bluetooth del cellulare è disattivato si rischia la multa?
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Dipende dalle caratteristiche della variante in proprio possesso. Sì, qualora essa basi il suo funzionamento sul Bluetooth, in quanto l’assenza di connessione sarà vista come una non conformità ai requisiti del decreto attuativo 122/2019 e dunque sarà sanzionabile.
- Può essere abbinato a un riduttore?
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Certo, purché quando lo si utilizza si abbia l’accortezza di posizionare l’eventuale sensore di pressione sopra di esso o subito sotto in base alla conformazione del dispositivo anti abbandono.
- Supporta indirizzi email al posto dei numeri di telefono?
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No, al momento in commercio non esistono versioni capaci di mandare email di allerta, piuttosto vengono inviati SMS e chiamate al fine di avvisare le persone care in maniera immediata.
- Le normative vigenti valgono anche per gli stranieri?
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Sì, la legge si applica per le macchine con targa italiana e straniera appartenenti a residenti in Italia mentre sono esenti coloro che risiedono all’estero e guidano veicoli con targhe di altri paesi.
- È compatibile coi sistemi Isofix?
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Generalmente sì, in quanto Isofix rappresenta uno standard di fissaggio dei seggiolini auto tramite 2 aperture universali, le quali non influiscono sull’installazione né tantomeno sul funzionamento del dispositivo anti abbandono.
- Il decreto ha validità pure per i camion?
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Sì, non importa se si tratta di un mezzo per il trasporto di persone o merci, chiunque viaggi con a bordo un infante di età inferiore ai 4 anni su autovetture, autocarri e camion è tenuto a dotarsi di apparecchi di sicurezza come il dispositivo anti abbandono.