Migliore compostiera domestica da giardino del 2024

migliore compostiera domestica da giardino del 2024

La gestione dei rifiuti, tanto a livello globale quanto in ambito casalingo, è senza dubbio uno dei problemi più spinosi. I vari scarti di origine organica possono risultare complessi da smaltire correttamente, tuttavia una compostiera come Toomax Z651T041 può rappresentare la soluzione ideale, permettendo a chiunque di ridurre la produzione di spazzatura umida, oltre a consentire di partecipare attivamente a un più ecologico ricircolo di sostanze nutritive che saranno utili alla salute del terreno e della propria abitazione.

Confronto delle compostiere migliori

Toomax Z651T041

Miglior rapporto qualità e prezzo

Toomax Z651T041

(4.2)

Offerta: 34,90 € Prezzo: 8,73 Sconto: 8,73 (100%) *

  • Struttura realizzata in materiale poliuretanico
  • Può essere montata in meno di 10 minuti
  • Dimensioni adatte a ubicazione in giardino

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Brixo 043112 F Ecobox

Opzione capiente

Brixo 043112 F Ecobox

(4.2)

Offerta: 47,00 € Prezzo: 11,75 Sconto: 11,75 (100%) *

  • Dotata di ancoraggi per fissaggio sul terreno
  • Elevata capacità di contenimento pari a 420 L
  • Porta avente predisposizione per lucchetto

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Art Plast BC380

Il modello più venduto

Art Plast BC380

(4.2)

Offerta: 59,43 € Prezzo: 63,00 Sconto: 3,57 (6%) *

  • Facile da lavare, non assorbe liquidi o umidità
  • Resiste a sbalzi di temperatura e intemperie
  • Apribile tramite 4 saracinesche presenti su lati

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Come scegliere una compostiera

Funzionamento e benefici

Negli ultimi decenni, nelle case di ognuno di noi, risulta sempre più importante procedere a una gestione oculata dei rifiuti domestici, di qualunque natura essi siano. La raccolta differenziata, in tal senso, permette sicuramente di smaltire in modo meno dannoso ogni tipo di materiale, compresi gli scarti organici.

Questi rappresentano circa 1/3 dei rifiuti prodotti da una famiglia, tuttavia possono spesso essere riutilizzati, immettendoli nuovamente all’interno di un virtuoso ricircolo biologico. In natura, infatti, il concetto di rifiuto non esiste, poiché ogni sostanza, comprese quelle non più utilizzabili nell’immediato, viene trasformata e reinserita nel ciclo vitale dell’ambiente.

All’interno di tale ottica è possibile ricreare simili condizioni grazie a una compostiera, la quale può rappresentare una scelta conveniente, tanto per il benessere del nostro pianeta quanto per arricchire il terreno di giardino, orto e aiuole con fiori e piante.

Il riciclo ottimale rende gli scarti riutilizzabili in pochi mesi

In ambito rurale detto procedimento di trasformazione del materiale organico è sempre stato adottato mediante l’utilizzo di aree dedicate alla raccolta di avanzi deperibili, spesso sotto forma di concimaie o semplici buche scavate nel terreno, magari coperte da cumuli di paglia.

Allo stesso modo, all’interno dei contesti urbanizzati, così come anche in zone di campagna, è tuttora possibile gestire intelligentemente simili materiali, con poco sforzo e una compostiera domestica. Il contenitore per compost, infatti, riproduce e accelera i procedimenti che in natura regolano la decomposizione vegetale, facendo in modo che i rifiuti organici vengano recuperati e convertiti in sostanze con elevato potere nutritivo.

Grazie a tale processo sarà possibile anche evitare l’uso di fertilizzanti chimici i quali, oltre a risultare estremamente dannosi per la salute umana, impoveriscono il terreno e incidono negativamente sulla salute del suolo e delle piante.

Prima di prendere in esame le caratteristiche specifiche della compostiera da giardino, però, è utile capire come funziona il processo naturale regolante le suddette trasformazioni, le quali si svolgono nel seguente modo:

  1. Gli scarti vengono accumulati, producendo calore
  2. Vari microrganismi aerobi attivano la biossidazione
  3. I materiali facilmente assimilabili vengono convertiti in sali minerali
  4. Temperatura e volume della biomassa diminuiscono progressivamente
  5. Si insediano altre popolazioni batteriche che innescano la cosiddetta umificazione
  6. Evapora l’acqua e la decomposizione procede facendo maturare sostanze nutritive

Pur non scendendo nel dettaglio dei processi chimici e biologici responsabili di tali mutamenti, è facile comprendere come il compostaggio sia un metodo estremamente semplice per riciclare la materia organica.

È possibile fin da ora anticipare come questi procedimenti possano riguardare sia scarti generici derivanti dalla cucina che residui vegetali originati dalla cura di aree verdi, ad esempio sfalci di prati od orto, fogliame secco, fiori appassiti o residui di potature, fino a comprendere altri materiali naturalmente degradabili, come segatura, trucioli e simili.

Dentro un composter, insomma, si viene a creare un vero e proprio microclima, il quale, se adeguatamente favorito, è in grado di produrre benefici notevoli, oltre a liberare cucina e giardino da materiali e scarti deperibili.

È infatti essenziale rimarcare come tali pratiche di compostaggio siano utili anche a livello globale, nell’ottica di ridimensionare le problematiche ambientali legate all’inquinamento prodotto dalla scorretta gestione e dall’incenerimento dei rifiuti organici e non.

Nello stesso tempo, il terreno arricchito con le sostanze recuperate dalla compostiera può essere reso notevolmente più fertile, fattore vantaggioso non soltanto per chi ama dedicarsi all’agricoltura e alla cura di un orto, ma anche per coloro i quali amano le piante in vaso.

Materiali e capienza

Nel momento in cui si decide di procedere al riciclo dei rifiuti organici utilizzando una compostiera, è indispensabile valutare con attenzione le proprie esigenze e le proprie abitudini, in modo da poter capire come scegliere e acquistare un modello adatto alla propria situazione specifica.

Le strutture delle compostiere possono essere realizzate con asse verticale oppure orizzontale, anche detto a 2 camere, pur avendo in entrambi i casi il medesimo criterio di funzionamento. Il materiale con il quale il contenitore è realizzato e la sua capienza sono, invece, senz’altro le caratteristiche fondamentali di cui tenere conto.

La scelta riguardante tali fattori, infatti, risulta cruciale, poiché, in base a detti criteri, la funzionalità del compostaggio può risultare più o meno adeguata alle differenti necessità familiari.

Al netto dell’ormai quasi scomparsa abitudine di scavare buche e concimaie atte allo scopo, per quanto concerne il materiale costruttivo della compostiera, oggigiorno le opzioni principali sono tre, ovvero

  • Legno
  • Plastica
  • Metallo

La compostiera in legno risulta essere estremamente adatta a essere posizionata in un giardino o in un orto, soprattutto per via della biodegradabilità e della porosità di tale materiale, peculiarità che ben si adattano ai procedimenti di compostaggio. D’altro canto, seppur dopo molti anni, le strutture in legno tendono a marcire e a rovinarsi.

Tale fattore incide molto meno su una tipica compostiera da balcone in plastica, la quale risulta facile da lavare, da spostare e da mantenere. Nonostante ciò, tuttavia, questi modelli di compostiera sono più sensibili agli sbalzi di temperatura, rischiano di deformarsi con il calore e diventare fragili negli inverni rigidi. In conseguenza di ciò, il poco isolamento derivante può alterare o rallentare il processo di compostaggio.

Alcune delle migliori compostiere sono provviste di pareti schiumate, termoisolate o dotate di entrambe le caratteristiche, spesso di colore scuro e opaco, nell’ottica di assorbire e trattenere il calore solare. Detti accorgimenti sono utili anche per la proliferazione e la coltura di lombrichi, in special modo quelli rossi, i quali non tollerano la luce diretta.

Simili problematiche sono evitabili utilizzando compostiere da giardino in metallo, molto resistenti alla deformazione e inattaccabili da topi, roditori in genere e altri animali invasivi. In aggiunta, questi modelli trattengono bene il calore, favorendo la maturazione, però possono rivelarsi difficili da spostare e necessitano di essere curati e puliti con maggior frequenza, per evitare la formazione di ruggine od ossidazioni, le quali rovinerebbero il compostaggio.

È bene accennare anche alla possibilità di acquisto di una compostiera elettrica, equipaggiata con un motore che regola i parametri ambientali interni, accelerando la decomposizione biologica. Simili modelli, talvolta muniti di ingranaggi rotanti che rimescolano in autonomia la miscela per arearla correttamente, tuttavia, sono molto costosi e sono adatti principalmente a ristoranti o aziende agricole.

Maggiore capienza determina minore vulnerabilità agli sbalzi termici

La capienza, espressa in litri, è invece un fattore da valutare con molta attenzione prima di comprare una compostiera, considerando che, per rendere al meglio, essa dovrebbe essere sempre piena almeno per metà. In linea generica, ogni componente della famiglia in cucina può produrre dagli 80 ai 100 kg di rifiuti organici annui e ogni chilogrammo corrisponde all’incirca a mezzo litro di capacità di compostaggio.

Pertanto, a titolo indicativo, per una famiglia media di 3 persone, può essere sufficiente una mini compostiera 300 litri o anche più piccola, qualora non fosse presente alcun orto o giardino. In caso contrario, è bene tenere presente che 100 metri quadri di terreno possono produrre sfalci e scarti in quantità variabili da 300 a 500 kg annui. In base a tali calcoli, la capienza andrà stimata di conseguenza.

Una compostiera 600 litri potrà dunque essere adeguata alle esigenze derivanti da un piccolo orto, mentre, in presenza di vasti appezzamenti di terreno con piante o un giardino, si potrà pensare di dotarsi di una compostiera 1000 litri. Ovviamente, all’occorrenza, può essere utile avere due contenitori, in modo da non incorrere in nessun caso in problematiche riguardanti la mancanza di spazio da riciclo.

Conferimento dei rifiuti

Al pari delle caratteristiche costruttive e strutturali, occorre prestare molta attenzione a cosa si mette all’interno della compostiera. La produzione di materiale organico da immettere nuovamente nel circolo naturale del terreno, infatti, deve essere seguita con attenzione.

Altrimenti, nel caso in cui venissero gettati nella compostiera rifiuti non idonei allo scopo, questi ultimi potrebbero rovinare l’intera massa di compostaggio. Inoltre, nei casi peggiori, si potrebbe rischiare di inquinare la terra coltivata, incorrendo in un danno ambientale avente ripercussioni sia sulla salute che sulla produttività di un orto.

Più nello specifico, è bene ricordare che le compostiere domestiche sono studiate appositamente per il riciclo dei materiali naturalmente decomponibili, tuttavia, è necessario fare un appunto anche a tale riguardo.

Alcune plastiche di tale genere, per esempio, pur risultando a tutti gli effetti biodegradabili, nel loro processo di disfacimento rilasciano sostanze chimiche, le cosiddette microplastiche, che a lungo andare rischiano comunque di danneggiare la composizione biologica del terreno.

A tal proposito, di conseguenza, è sempre consigliabile conferire solo e unicamente rifiuti organici di origine naturale.

Prodotto Indicazioni
Avanzi di frutta e verdura, cotti o crudi, gusci di uova Nessuna controindicazione, al di fuori del fatto che risulta importante, per quanto possibile, evitare acque di cottura o di scolo
Fondi di caffè, filtri di tisane e simili Molto indicati, considerando come il caffè contribuisca ad assorbire gli odori, ma è consigliabile rimuovere le etichette di carta dai filtri
Sfalci, fogliame, scarti vegetali, rami In quantità non esagerate, avendo cura di sminuzzare e triturare per favorire la compattazione, evitando piante malate o parassitate
Pane secco e raffermo, briciole e farinacei In caso di pagnotte rafferme, sbriciolare e ridurre in pezzi piccoli, facendo attenzione a non inserire elementi presentanti muffe
Ossa, carne, pesce, pasta e altri avanzi di cibo Con moderazione, poiché la decomposizione del cibo, la carne soprattutto, favorisce la nascita di moscerini e larve, le quali possono rovinare il compost
Scorze di agrumi Grandi volumi possono acidificare troppo il terreno, ma vanno bene con limitazione, assicurandosi che non siano chimicamente trattate
Letame o altre deiezioni di animali, domestici o non Solo se si utilizzano lettiere senza prodotti di sintesi, ma è comunque meglio evitare, così da prevenire la proliferazione di odori e batteri dannosi
Cartone Se non trattati, alcuni pezzi di cartone sminuzzati possono avere un effetto benefico, asciugando l’umidità e i liquidi in eccesso

In linea indicativa, quelle summenzionate sono le regole generali da seguire per capire cosa mettere nella compostiera domestica, sebbene possa essere utile fare ancora qualche appunto riguardante i materiali assolutamente sconsigliati.

Nonostante il cartone sia in grado di svolgere un’azione di asciugatura, laddove la miscela sia troppo impregnata di liquidi, bisogna evitare assolutamente carta di altro genere, vale a dire pagine di riviste, carte colorate e simili, da smaltire secondo il piano di differenziazione previsto dal proprio Comune. Allo stesso modo, non sono compostabili tessuti o pezzi di legname verniciato o trattato in qualsivoglia maniera.

Nel composter, inoltre, non dovrebbero mai essere presenti agenti chimici di alcun tipo. Acque con detersivi, pastiglie per lavastoviglie, medicinali scaduti o non, sode, acidi e generalmente qualunque elemento sia realizzato con procedimenti di sintesi, infatti, possono compromettere gravemente il processo di compostaggio.

L’ambiente delle compostiere, favorevole a determinati batteri e funghi responsabili della decomposizione di scarti e rifiuti organici, può essere notevolmente compromesso da ogni reazione chimica non naturale, pertanto risulta estremamente importante fare attenzione in tal senso.

Variabili ambientali

I batteri benefici e i vari tipi di microrganismi che si occupano di far decomporre i rifiuti organici dentro il contenitore compost, ovviamente, agiscono in maniera indipendente e autonoma. Tuttavia, perché si instauri l’efficace circolo di recupero, devono essere valutati alcuni fattori microclimatici.

Le reazioni chimiche e fisiche che portano allo sviluppo di tali proliferazioni dipendono infatti da alcuni equilibri relativamente delicati. A causa di ciò, si rivela fondamentale considerare alcune variabili, le quali possono influire su ciò che avviene all’interno della compostiera da terrazzo, vale a dire

  • Umidità
  • Temperatura
  • Ossigenazione
  • Rapporto tra carbonio e azoto

È chiaramente molto difficile avere un controllo diretto di tali fattori, tuttavia un adeguato bilanciamento tra i suddetti valori è particolarmente importante nell’ottica di far funzionare a dovere la compostiera domestica.

Esistono alcune compostiere che, per mezzo di motori e tecnologie avanzate, indipendentemente dalla tipologia di rifiuti, sono in grado di modificare autonomamente le condizioni interne, aumentando l’umidità o diminuendo la temperatura, ma simili soluzioni sono poco pratiche in cucina.

Una miglior compostiera professionale di questo genere, infatti, oltre a essere molto costosa, è normalmente realizzata per servire a impianti di produzione agricola di grandi dimensioni.

L’umidità è uno dei parametri fondamentali per il corretto compostaggio, pertanto deve essere presente nella giusta quantità all’interno del composter da giardino. Qualora il contenuto di quest’ultimo fosse troppo secco, infatti, la colonizzazione da parte dei batteri potrebbe essere rallentata, rendendo di fatto improduttivo il procedimento.

Viceversa, se la massa di rifiuti organici è eccessivamente umida, le reazioni chimiche possono degenerare, dando luogo a fenomeni di marcescenza, i quali, oltre a produrre odori sgradevoli, rovineranno la produzione di terreno fertilizzante. Ciò può essere verificato stringendo in mano un po’ di materiale: lo sbriciolamento indica secchezza, mentre lo sgocciolamento denota troppa umidità.

Nella stessa ottica, vanno considerate contestualmente la temperatura interna della compostiera e il grado di ossigenazione del materiale. Nel momento in cui le prime colonie di batteri aerobi danno inizio alla biossidazione degli scarti, viene prodotto un calore generalmente oscillante tra i 45 e i 70 °C, responsabile dell’innesco del processo di compostaggio.

Successivamente la temperatura si abbasserà fino a stabilizzarsi, adeguandosi a quella esterna. Pur non essendo tali dati rilevabili in cucina, in giardino o nell’ambito domestico, è bene comprendere l’importanza del calore interno, poiché è fondamentale che la compostiera, a prescindere dal materiale costruttivo e dagli scarti che contiene, sia sufficientemente isolata da poter garantire il mantenimento delle condizioni termiche ideali.

Il rapporto ideale di carbonio e azoto è tra 25:1 e 30:1

Analogamente, la quantità di ossigeno è altrettanto importante, poiché tale elemento permette sia ai batteri di proliferare in maniera consona alla loro funzione che all’intero procedimento di compostaggio di non degenerare, facendo marcire l’intera miscela.

A questo proposito, dunque, è fondamentale che la compostiera migliore sia provvista di fori favorenti la giusta aerazione. Non sempre, però, è sufficiente la presenza di tali ricircoli, pertanto sarà utile adottare alcuni accorgimenti, i quali permettano al compost di essere abbastanza compatto, ma al contempo aerato, da sviluppare il giusto microclima.

Ad esempio, è importante non pressare mai i rifiuti organici, bensì conferirli nella compostiera dagli sportelli superiori senza schiacciare, così da avere un contenuto sufficientemente poroso e, quindi, correttamente decomponibile.

Una compostiera da balcone funzionale, inoltre, dovrà avere un buon equilibrio tra carbonio e azoto, spesso denominato rapporto C/N. Un eccesso di carbonio rallenta la formazione di terriccio fertile, mentre l’esubero di azoto nello scarto organico di cucina od orto produce ammoniaca, responsabile di cattivi odori e marcescenza.

Esistono misurazioni analitiche a livello accademico e formule utili a definire tali quantitativi in base alla tipologia di scarti inseriti, tuttavia, tali dati non sono reperibili in casa. Il giusto bilanciamento è ottenibile semplicemente variando con metodo il conferimento di rifiuti nella compostiera. Ciò si può attuare alternando l’inserimento di fogliame e materiale secco, ricco di carbonio, con scarti alimentari, i quali hanno elevati contenuti di azoto.

Posizionamento e riempimento

A prescindere dal tipo di composter che si deciderà di utilizzare, è assolutamente indispensabile che quest’ultimo venga posizionato in zone con determinate caratteristiche, le quali possano favorire il processo di compostaggio. Se i fattori microclimatici interni, infatti, devono essere, per quanto possibile, tenuti sotto controllo, intervenendo laddove necessario, è fondamentale che la compostiera sia attorniata da condizioni ideali a garantirne il giusto funzionamento.

Un contenitore collocato in luoghi adeguati può spesso necessitare di manutenzioni e monitoraggi molto più limitati rispetto a uno piazzato in maniera non idonea. La classica compostiera giardino, ad esempio, dovrà essere sempre installata a diretto contatto con il terreno e, in linea generale, non su superfici impermeabili. Questo è importante perché sia sempre garantito l’adeguato scambio di ossigeno, molecole e microrganismi con il suolo.

Altrimenti, qualora ciò non fosse possibile, le compostiere da balcone, pur essendo spesso conformate in maniera tale da permettere comunque il giusto ricircolo d’aria in ogni situazione, potranno essere posizionate su piani o bancali in legno. Detto materiale, essendo poroso, permetterà un’utile e più adeguata ventilazione.

Nelle prime fasi, il terriccio dovrà essere rivoltato almeno ogni 15 giorni

Altrettanta attenzione dovrà essere riposta nel considerare le caratteristiche ambientali della zona di posizionamento, in particolare quelle riguardanti l’ombreggiatura e la temperatura media. Idealmente, qualora la compostiera venga messa al servizio di un orto o un appezzamento di terra, è bene tenere a mente che essa dovrà essere facilmente raggiungibile in ogni momento dell’anno.

Per tale ragione è auspicabile che la zona di stoccaggio dei rifiuti organici da trasformare in compost possa essere individuata tenendo conto di determinate peculiarità: essa non dovrà essere troppo assolata d’estate, cosa che determinerebbe temperature interne troppo alte, ma nemmeno troppo fredda in inverno, fattore che potrebbe portare all’interruzione del processo di compostaggio degli scarti di cucina.

In tale ottica, dunque, l’ubicazione ideale della compostiera da giardino può essere individuata nei pressi o al di sotto di piante a foglie caduche. Ciò permetterà un’adeguata ombreggiatura nei mesi più caldi e un migliore apporto solare nel periodo invernale.

Sarà inoltre indispensabile controllare che il materiale costruttivo delle compostiere non venga intaccato dai roditori, i quali potrebbero danneggiarne la struttura e contaminare il compost. Nel caso in cui si notasse la presenza di topi, sarà bene procedere all’immediato ricollocamento, preferibilmente in zone ritenute meno a rischio di infestazioni.

Dopo aver valutato il rapporto qualità prezzo e aver acquistato la migliore compostiera, è indispensabile inoltre capire come si usa quest’ultima, seguendo alcune indicazioni riguardanti il riempimento, tra le quali

  1. Alternare contenuto organico secco a rifiuti umidi
  2. Evitare di tenere gli scarti a lungo fuori dal bidone
  3. Rivoltare regolarmente utilizzando bastoni o bocchette dedicate
  4. Controllare sovente il tasso di umidità, soprattutto nei mesi estivi
  5. In caso di secchezza eccessiva, aggiungere acqua e rimescolare i rifiuti organici

In aggiunta, prima di iniziare a riempire il composter legno, o di altro materiale, è bene predisporre sul fondo uno strato, spesso dai 3 ai 5 cm, costituito da rami, trucioli, segatura o paglia, il quale possa assorbire efficacemente eventuali liquidi in eccesso nella compostiera.

Qualora fosse necessario, è possibile inoltre aggiungere integratori quali cenere, calce e composti naturali appositi per migliorare le qualità della miscela fertilizzante prodotta, in base all’utilizzo di quest’ultima. Ad esempio, materiale derivante da piante, aghi di pino, erba fresca e scorze di agrumi acidificano molto la miscela.

Per non incorrere in squilibri chimici durante il compostaggio, si può integrare calce o cenere di legna, nella misura di circa 3 kg ogni 1000 litri di contenuto. Ovviamente, anche in tal senso, è sempre indispensabile evitare di inserire prodotti chimici di sorta all’interno della compostiera.

Gestione del compost e pulizia

Dopo che la compostiera domestica sarà stata messa in uso, è necessario adottare alcuni accorgimenti per assicurarsi che essa funzioni al meglio. Nello specifico, è indispensabile tenere conto di alcune tempistiche di compostaggio, le quali possono garantire la corretta gestione del materiale risultante dalla trasformazione degli scarti organici in terriccio fertilizzante.

Banalmente, infatti, una volta che i rifiuti conferiti avranno completato il proprio ciclo di decomposizione, il compost prodotto potrà essere estratto dalla compostiera e impiegato adeguatamente nella cura del proprio giardino, delle piante o delle fioriere.

Le compostiere in legno e in plastica presentano, nella parte inferiore del fusto di stoccaggio, dei cassetti o delle bocchette apribili, le quali consentiranno all’utilizzatore di prelevarne il contenuto, vale a dire l’humus, il quale potrà essere mescolato alla terra dell’orto, nell’ottica di nutrirla e renderla produttiva.

A tal proposito, però, è essenziale calcolare i tempi di maturazione del materiale, poiché, in base all’utilizzo previsto, esso può necessitare di vari mesi di preparazione. Ad esempio, prati verdi e fioriere vanno concimate preferibilmente con miscele mature, distinguibili dal colore scuro e dalla consistenza similare a terreno soffice, mentre la semina primaverile può essere favorita da terriccio più fresco.

Tempistica Maturazione
Da 2 a 4 mesi Compost ancora molto fresco, ricco di sostanze nutritive, da usare dopo semina o trapianto, evitando l’applicazione a diretto contatto con le radici
Tra 5 e 8 mesi Miscela stabile, con minor potere fertilizzante, la quale può essere adoperata durante la seminagione, mescolandola alla terra lavorata per nutrirla
Da 10 fino a 24 mesi Terriccio ormai maturo e stabilizzato, con ottime proprietà biochimiche, impiegabile in ogni ciclo vegetativo, anche a contatto con l’apparato radicale

Una volta individuato il giusto grado di maturazione necessario all’intervento botanico specifico, sarà possibile prelevare dal composter domestico la giusta quantità di materiale, avendo cura, ovviamente, di estrarlo dagli strati adeguati. La quantità da impiegare varia a seconda dell’operazione da eseguire, tuttavia, indicativamente, per il nutrimento ordinario della terra sono sufficienti 1 o 2 cm di materiale.

Viceversa, qualora si stia realizzando un orto, la fioriera o un impianto arboreo è possibile estrarre dalla compostiera dai 5 ai 20 cm di humus mescolato al terreno lavorato, oppure calcolando tra i 2 e i 5 kg di compost al metro quadrato.

Nell’ottica di mantenere l’intero processo di compostaggio sempre attivo, occorre inoltre procedere periodicamente alla pulizia della compostiera.

In questo modo sarà possibile evitare marcescenze, le quali provocherebbero la formazione di muffe, odori sgradevoli e la proliferazione di microrganismi dannosi, sebbene, per scrupolo, sia possibile abbattere la formazione di odori e l’attacco dei moscerini usando filtri ai carboni attivi, talvolta già integrati nelle compostiere da interno. In ogni caso, almeno una volta ogni sei mesi, sarà bene rimuovere l’intero contenuto della compostiera.

A questo punto la si potrà pulire, adoperando acqua calda e, preferibilmente, detergenti privi di sostanze chimiche aggressive. Dopo la completa asciugatura, eseguibile con panni puliti, si potrà procedere a reinserire tutto il materiale e gli scarti precedentemente estratti.

Il compost ben curato non produce odori di alcun tipo

Per una pulizia più accurata, sarà possibile smontare la compostiera rifiuti organici, quasi sempre molto facile da assemblare con perni o linguette a incastro. Successivamente alla pulizia, all’asciugatura e all’eventuale rimontaggio, il compost potrà essere reinserito, avendo cura di porre il materiale più fresco sempre in cima al cumulo, in modo da non incorrere nel blocco del processo di decomposizione.

Nella medesima ottica, vuotando le compostiere, ad esempio per la semina, è possibile conservare un po’ di contenuto ormai maturo da utilizzare nel successivo processo di compostaggio senza acquistare attivatori. Se necessario, si potrà sostituire o implementare lo strato secco di materiale drenante al fondo della compostiera e, nel caso in cui la miscela risultasse asciutta, aggiungere dell’acqua, assicurando così la giusta umidità e ossigenazione.

Recensioni delle migliori compostiere

1. Toomax Z651T041

Adatta in modo particolare a essere posizionata all’interno di un giardino, la compostiera Toomax Z651T041, grazie alle sue linee estetiche discrete ed essenziali e alla sua estrema comodità d’utilizzo, può risultare adeguata alle esigenze di riciclaggio organico di una famiglia media.

Toomax Z651T041

Miglior rapporto qualità e prezzo

Toomax Z651T041

(4.2)

Offerta: 34,90 Prezzo: 8,73 Sconto: 8,73 (100%) *

Il design basilare, ma certamente funzionale, di Toomax Z651T041 è ideale per utilizzatori che desiderino recuperare i propri scarti organici senza occupare troppo spazio all’interno del loro prato. Conformata come un parallelepipedo di dimensioni pari a 60 x 60 x 73 cm, dispone della pratica apertura inferiore atta all’estrazione del terriccio e può essere facilmente riempita dallo sportello superiore.

La struttura vuota pesa solo 4,85 kg. Questa comoda e funzionale compostiera è realizzata in solido poliuretano, che determina una notevole semplicità di manutenzione. L’intera intelaiatura, pur necessitando di maggiori riguardi nei confronti degli sbalzi di temperatura, è assai facile da montare, potendo essere assemblata in appena 10 minuti.

La capienza totale di 260 L, è adeguata a normali esigenze di compostaggio domestico e può essere impiegata con efficacia nella cura e realizzazione di zone, con ampiezza non eccessiva, deputate alla produzione ortofrutticola per soddisfare necessità alimentari di 3 o 4 persone.

2. Brixo 043112 F Ecobox

Per merito della sua capienza e in virtù delle sue buone caratteristiche strutturali, Brixo 043112 F Ecobox è una compostiera dalle ottime qualità che risulta idonea anche nel caso in cui si intendesse dedicarsi alla coltivazione di fiori od ortaggi in maniera continuativa.

Brixo 043112 F Ecobox

Opzione capiente

Brixo 043112 F Ecobox

(4.2)

Offerta: 47,00 Prezzo: 11,75 Sconto: 11,75 (100%) *

Con una capacità contenitiva d’insieme di ben 420 litri, Brixo 043112 F Ecobox è una scelta ecologica ideale per coloro i quali, appassionati di giardinaggio od orticoltura, desiderino avere sempre a portata di mano terriccio nutriente.

Realizzato in plastica riciclabile, questo modello dispone di comodi ancoraggi che ne permettono il fissaggio al terreno, mentre le pareti presentano una grande quantità di fori, i quali garantiscono una adeguata aerazione del compost interno. Le dimensioni e il peso di tale compostiera, pari a 89 x 89 x 80 cm per meno di 6 kg a vuoto, determinano la semplicità di cura e di mantenimento della funzionalità.

Ciò è possibile anche grazie alle aperture presenti nella costruzione: quella inferiore serve a estrarre la miscela nutritiva matura, mentre quella superiore, particolarmente ampia, permette un agevole riempimento. Lo sportello superiore è predisposto a chiusura tramite lucchetto, utile qualora gli spazi verdi fossero condivisi con vicini o condomini.

3. Art Plast BC380

Costruita per essere solida, resistente a ogni tipo di usura e facile da lavare, la compostiera Art Plast BC380 è ideata appositamente nell’ottica di venire ubicata nei pressi di un giardino, essendo dotata inoltre di un particolare design che può risultare anche piacevole a livello estetico.

Art Plast BC380

Il modello più venduto

Art Plast BC380

(4.2)

Offerta: 59,43 Prezzo: 63,00 Sconto: 3,57 (6%) *

Le caratteristiche più interessanti di Art Plast BC380 sono senz’altro individuabili nella grande qualità costruttiva di cui è dotata. La sua struttura è realizzata in polipropilene plastico, ovvero un materiale con ottime peculiarità generali. Esso, infatti, risulta essere molto resistente agli urti, all’usura generica, agli sbalzi di temperatura e alle intemperie.

In aggiunta, essendo idrorepellente e impermeabile, non assorbe liquidi né oli di alcun tipo e non trattiene l’umidità. Oltre a risultare refrattaria ai materiali oleosi, questa compostiera è facilmente lavabile e immediata da montare, essendo conformata a pannelli.

Dal punto di vista volumetrico, si tratta di una costruzione da 80 x 80 x 82 cm, avente un peso a vuoto di 10,5 kg. Ogni lato presenta saracinesche apribili per l’estrazione del compost, oltre che molti fori utili a garantire la necessaria ossigenazione del cumulo interno. Tale modello può contenere una notevole quantità di rifiuti, grazie a una capienza totale pari a 380 L.

4. Toomax Z650R035

Capiente a sufficienza da soddisfare le necessità di riciclaggio organico di una famiglia e piacevole da punto di vista visivo, Toomax Z650R035 è la compostiera facile e veloce da assemblare e usare, realizzata secondo criteri di funzionalità per un’elevata efficienza nella corretta gestione dei rifiuti.

Toomax Z650R035

Buona alternativa

Toomax Z650R035

(4.2)

Offerta: 49,90 Prezzo: 12,48 Sconto: 12,48 (100%) *

In virtù delle prerogative strutturali che presenta, Toomax Z650R035 è un modello notevole tanto nell’ottica costruttiva quanto in quella estetica. Le dimensioni sono di 60 x 60 x 83 cm, e determinano un peso di 5,5 kg a vuoto, con uno sportello in basso per prelevare il compost maturo e uno superiore per il conferimento degli scarti.

Per quanto riguarda il design esteriore, le decorazioni simil-rattan lo rendono anche gradevole alla vista. Il montaggio di questa compostiera, eseguibile senza attrezzi, è decisamente immediato, richiedendo appena 10 minuti.

Inoltre, le qualità costruttive derivanti dalla configurazione in solido poliuretano ne designano una discreta resistenza negli anni, sebbene tale materiale, rispetto ad altri, possa soffrire un po’ di più gli sbalzi di temperatura. All’interno di tale contenitore può trovare spazio grande quantità di materiale organico, per merito di una capienza complessiva di 300 L, più che sufficiente a soddisfare le esigenze della maggior parte delle famiglie.

Opinioni finali

Riciclare rifiuti, oltre a essere un preciso dovere civico, è senza dubbio un atto rispettoso nei confronti del nostro pianeta e una comodità notevole anche all’interno della sfera domestica. Nello specifico, gli scarti organici, prodotti in grande quantità da tutte le famiglie, possono essere smaltiti e usati in giardino impiegando la miglior compostiera. Esistono però sul mercato molte offerte al riguardo ed è importante capire quale scegliere in base ai propri bisogni.

Nel caso in cui si intendesse procurarsi un modello dal design basilare, adatto a essere posizionato all’interno della classica area verde di proprietà, Toomax Z651T041 può essere identificato come uno tra i migliori contenitori disponibili, considerando la fascia qualitativa di riferimento. Facile da assemblare e da mettere in uso, questa compostiera è comoda e funzionale valutando inoltre che il prezzo di vendita è tutto tranne che proibitivo, risultando in media abbastanza basso anche senza sconti.

Se le esigenze di riciclaggio sono più consistenti, magari perché riguardano famiglie numerose o appassionati di giardinaggio, un’altra offerta altrettanto interessante è Brixo 043112 F Ecobox. Oltre a essere costruita in materiale riciclabile e conformata in modo da essere adatta a una maturazione rapida, la capienza notevole di tale compostiera permette, a un costo irrisorio se paragonato con l’efficienza, di ottenere il migliore risultato finale.

Ricercando, viceversa, una notevole solidità costruttiva, unita alla più consistente semplicità manutentiva e di utilizzo, sia dal punto di vista della pulizia che dell’estrazione della miscela matura, Art Plast BC380 è senza alcun dubbio un’alternativa economica ed estremamente valida. Valutando la capacità contenitiva, la resistenza strutturale e il design discreto, sarà semplice per parecchi utilizzatori farsi attirare da uno tra i prezzi mediamente più bassi e convenienti.

Qualora, invece, l’aspetto estetico della compostiera fosse prioritario per l’utente, un modello particolarmente interessante è di certo Toomax Z650R035. La capienza è ottima per una famiglia media di 3 o 4 persone, mentre il design ne permette l’installazione in ogni luogo del giardino. Valutando il lato prettamente economico, la fascia di prezzo è leggermente più elevata, tuttavia, soprattutto in presenza di uno sconto, è un acquisto senz’altro consigliato.

Quale compostiera scegliere? Classifica (Top 4)

Prodotto Offerta Sconto Voto
Toomax Z651T041 Toomax Z651T041 34,90 € 8,73 * 8,73 € (100%) (4.2)
Brixo 043112 F Ecobox Brixo 043112 F Ecobox 47,00 € 11,75 * 11,75 € (100%) (4.2)
Art Plast BC380 Art Plast BC380 59,43 € 63,00 * 3,57 € (6%) (4.2)
Toomax Z650R035 Toomax Z650R035 49,90 € 12,48 * 12,48 € (100%) (4.2)

Domande frequenti

Ogni compostiera ha un fondo solido?

Alcune compostiere da posizionare su balcone sono dotati di base, tuttavia la maggior parte dei contenitori sono aperti nella parte sottostante, così da permettere lo scambio di nutrienti con il terreno.

Il processo di compostaggio va avanti anche durante l’inverno?

Sì, se si installa il bidone in una posizione consona, quindi assolata ma in un luogo non troppo freddo, la reazione biologica di trasformazione dei rifiuti organici non si ferma nemmeno nei mesi più rigidi.

È possibile inserire vermi e lombrichi per accelerare la maturazione?

Assolutamente sì, anzi, è consigliabile, dal momento che questi animali rivoltano continuamente la terra, assicurando ossigenazione nella compostiera e migliorando il risultato finale.

Esistono modelli dotati anche di biotrituratore?

Soprattutto nel campo della ristorazione può capitare di rintracciare dispositivi elettrici di compostaggio completi di biotrituratore, tuttavia sono alternative molto costose e dedicate a tale impiego specifico.

Se poggiata su terreno, la compostiera è stabile?

Dipende dalla pendenza del terreno, da quanto è ventosa la zona e dal peso, ma, in ogni caso, se si vuole migliorare la stabilità della struttura, a prescindere dal materiale costruttivo, è possibile piantare tondini di ferro e poi legarli al contenitore con fascette o fil di ferro.

La formazione di liquidi è un problema se la compostiera è in balcone?

Può capitare che la miscela trasudi liquidi, ma, se il primo strato di rami e materiale solido è ben realizzato, questi dovrebbero essere assorbiti. A titolo cautelativo, però, può essere consigliabile inserire una vaschetta di raccolta al di sotto della compostiera.

Attira moscerini, mosche o altri insetti?

Se il processo viene curato a dovere, rimescolato e l’inserimento di scarti da cucina viene alternato con metodo, il terriccio creato non dovrebbe attirare moscerini o insetti simili. Qualora un conferimento errato portasse alla formazione di larve, è possibile tentare il recupero del compost inserendo rami secchi e, in generale, riducendo l’umidità.

Si può installare su una base di cemento?

I modelli di compostiera con il fondo o specifici per balconi possono essere ubicati su piattaforme di cemento o pavimenti, mentre, per quanto riguarda i bidoni da giardino, è sempre preferibile piazzarli a diretto contatto con il terreno.