Migliore cavo hdmi del 2024

Funzionamento e utilità

Quando si tratta di collegare un dispositivo al proprio televisore, oppure a un monitor o a un proiettore, in modo da poter utilizzare uno schermo di grandi dimensioni per vedere film, immagini o video di qualsiasi tipo, una soluzione in grado di soddisfare tale necessità è il cavo hdmi, la cui sigla significa High Definition Multimedia Interface.

Ciò significa che si tratta di un sistema progettato per trasmettere segnali audio e video da un apparecchio all’altro, ed essendo completamente digitale è in grado di farlo velocemente e mantenendo perfette persino le risoluzioni maggiori, come il FullHD o il 4K. Utilizzando solamente il cavo hdmi, e in certi casi un adattatore, sarà possibile collegare tantissimi dispositivi, tra cui i più diffusi sono

1. Tablet
2. Computer
3. Chromecast
4. Smartphone
5. Decoder satellitari
6. Videocamere digitali
7. Lettori DVD o blu-ray
8. Console per videogiochi

Il grande vantaggio dei cavi hdmi è quello di includere vari canali in un solo accessorio, perciò non sarà necessario acquistare una grande quantità di fili per riuscire a trasmettere tutti i dati necessari. È quindi un’evoluzione rispetto a tecnologie precedenti, come la DVI, o Digital Visual Interface, la quale supporta i segnali video anche ad alta risoluzione, tuttavia necessita di un altro strumento per inviare i segnali audio.

Come se non bastasse, il filo hdmi non ha bisogno di comprimere i file durante la trasmissione, perciò la qualità rimarrà sempre inalterata. Ciò si deve inoltre alla sua intelligenza, la quale riesce a valutare le capacità dei dispositivi connessi e a impostare automaticamente il miglior formato di visualizzazione, per esempio 4:3 o 16:9.

Tutto ciò è reso possibile dalla grande efficienza nella realizzazione dei cavi hdmi, i quali infatti implementano lo standard di costruzione EIA/CEA-861. Questo definisce tutti i formati che possono essere supportati da tali accessori, stabilisce quali dati inviare assieme ai segnali audio e video in modo da rendere compatibili i due apparecchi collegati, e consente inoltre di digitalizzare segnali analogici per trasmetterli.

Grazie a queste facoltà, i cavi hdmi possono essere usati persino quando i dispositivi non presentano ingressi della giusta tipologia, semplicemente utilizzando adattatori con cui poter ottenere, per esempio, un cavo hdmi USB.

Oltre a essere efficiente, il filo hdmi è facilissimo da usare, basterà inserire le due estremità nelle apposite prese, ed eseguire poche e semplici operazioni di configurazione iniziale, da effettuare solo la prima volta, se si collega spesso lo stesso apparecchio.

È utile per chi deve usare più monitor nello stesso momento

Si potrà addirittura contare su una grande sicurezza, infatti il cavo hdmi per tv è dotato della protezione HDCP, o High-Definition Content Protection, integrata per salvaguardare i contenuti dal rischio di pirateria. Ci sono poi diverse schermature fisiche all’interno del cavo pc tv, il cui scopo è quello di eliminare il rischio di interferenze per mantenere la qualità dei file inalterata.

Usando un cavo hdmi, quindi, si riuscirà a trasformare televisori “standard” in Smart, connettendoli a un Chromecast o a un apparecchio connesso a internet, a giocare con qualsiasi console senza avere ritardi di audio o video nei giochi, e a collegarsi persino a dispositivi analogici senza alcun problema.

Composizione e lunghezze

Dopo aver visto a cosa serve un cavo hdmi, occorre conoscere come è fatto, per sapere come scegliere i giusti materiali, valutando il rapporto qualità prezzo, ma soprattutto l’efficienza di ogni elemento in base alle sue dimensioni e funzioni.

Componenti	Servono a	Struttura	Materiale
Conduttori	Formare i vari canali di trasmissione dei segnali	Varie coppie di fili attorcigliati	Rame, possibilmente di tipo OFC
Connettore	Inserire l’accessorio nella porta apposita	Forma simil-rettangolare contenente i pin di contatto	Metallo, spesso placcato d’oro
Schermatura	Evitare interferenze tra i vari cavi e dall’esterno	Lamina sottile che avvolge tutti i fili o le singole coppie	Alluminio o altre leghe metalliche isolanti
Rivestimento	Tenere tutte le parti unite e proteggerle dagli urti	Forma tubolare uniforme o a maglia intrecciata	Plastica flessibile, maglia in nylon o lega di zinco

Ogni hdmi cavo contiene una grande quantità di conduttori, la cui struttura a doppini intrecciati, ovvero fili attorcigliati due a due, è in grado di ridurre al minimo il rischio di interferenze, aiutata in ciò anche dalle schermature.

Tutti i doppini sono separati dalla guaina protettiva che li avvolge, la quale talvolta presenta un’ulteriore copertura in metallo. Nei migliori cavi hdmi, oltre alle due schermature sottostanti al rivestimento esterno, c’è una terza protezione, posta attorno a ogni canale.

Tali schermature sono composte di fogli metallici flessibili, in quanto estremamente sottili o caratterizzati da una struttura a maglia intrecciata. Tornando ai conduttori, indubbiamente la conformazione a coppie rappresenta il maggior vantaggio dei cavi hdmi.

Infatti, a ogni doppino corrisponde un canale di trasmissione, molti dei quali si occupano di trasportare segnali audio e video, mentre altri inviano altri dati, o forniscono altre funzioni, come la sincronizzazione delle informazioni, o la possibilità di maggior controllo da parte dell’utente.

Questa conformazione dà la possibilità di includere tutto l’occorrente per la trasmissione dei dati in un solo cavo hdmi, riducendo il numero di fili da collegare al minimo, e con esso il loro ingombro. Inoltre, avendo un solo cavo per collegare il pc alla tv, sarà praticamente impossibile confondere le estremità e i rispettivi ingressi durante l’operazione di connessione.

Il numero dei conduttori varia a seconda della versione di cavo hdmi, infatti i modelli più recenti hanno una quantità maggiore di canali per poter supportare risoluzioni sempre migliori. In ogni caso i fili dei doppini sono realizzati in rame, un materiale ad altissima conduttività.

La tipologia di cavo hdmi migliore è quella con fili in rame OFC, ovvero Oxygen Free Copper, in cui la componente di ossigeno è inesistente o comunque estremamente ridotta.

Tale caratteristica contribuisce notevolmente a evitare l’interferenza con i segnali dei canali adiacenti.

Nei modelli a sezione piatta non c’è interferenza poiché i fili sono affiancati

Ogni canale ha alla sua estremità un pin, ovvero un punto di contatto che riceve il segnale da un dispositivo e lo immette nell’altro dopo averlo trasportato. Tutti i pin sono visibili all’imbocco dei connettori, ed entreranno in funzione una volta inseriti nella presa.

I connettori sono composti esternamente di metallo robusto, spesso presentano anch’essi una schermatura per le interferenze al loro interno, e quasi sempre sono placcati in oro. La placcatura distingue il miglior cavo hdmi in quanto protegge i connettori dall’usura e mantiene la qualità del segnale inalterata davvero a lungo.

Infine, il rivestimento esterno può essere in plastica flessibile o in maglia intrecciata di nylon o metallo, ma in ogni caso deve essere robusta, resistere a lungo a graffi e urti, e non risultare troppo rigida quando occorre poterlo arrotolare per riporlo o nasconderlo alla vista.

Lunghezza ed efficienza

A influire sulla qualità del prodotto non è tanto il costo, infatti un cavo hdmi economico funziona come uno di prezzo elevato, ma tenderà ovviamente a durare meno. Occorre invece considerare la lunghezza, poiché lo spessore dei conduttori deve adeguarsi a essa per mantenere prestazioni elevate.

Il calibro dei conduttori si misura in AWG, o America Wire Gauge, e solitamente va da 28 AWG, circa 0,3 mm di diametro, a 24 AWG, intorno a 0,5 mm. Lo spessore deve aumentare con la lunghezza, quindi conviene scegliere

• 28 AWG fino al cavo hdmi 3 metri
• 26 AWG da cavo hdmi 5 metri a cavo hdmi 10 metri
• 24 AWG da cavo hdmi 15 metri a cavo hdmi 20 metri

In generale conviene comprare un cavo hdmi pc tv leggermente più lungo rispetto al necessario, per avere un margine di errore ed evitare di tendere troppo l’accessorio, senza però eccedere, poiché sarebbe un ingombro inutile, e la qualità potrebbe risentirne.

Mediamente per collegare un dispositivo portatile è sufficiente un modello intorno ai 2 m, poiché lo si può posizionare vicino all’altro schermo. Tuttavia a volte serve coprire distanze maggiori, per esempio se si vuole connettere un computer fisso installato in uno studio al televisore che si trova in salotto.

La lunghezza massima consigliata per un cavo tv pc è di 20 m, poiché oltre a questa i canali potrebbero risentire delle interferenze esterne persino se sono schermati. Inoltre, se si tratta di un cavo hdmi 4k conviene limitarsi a 10 m, perché deve riuscire a trasportare dati davvero pesanti. Per superare tali misure si può ricorrere a

1. Cavi attivi
2. Estensori wireless
3. Estensori a ripetitore

Normalmente un cavo hdmi è passivo, limitandosi a trasferire dati da un apparecchio all’altro senza intervenire su di essi. Quello attivo presenta invece un amplificatore integrato, il quale richiede un sistema di alimentazione ulteriore e serve ad aumentare la portata del segnale.

Questa opzione è perfetta se si vuole acquistare un cavo hdmi 30 metri o fino a 40 m, ma può andare bene persino per distanze superiori, tuttavia solo in ambienti privi di interferenze. Se invece l’accessorio viene inserito in canaline assieme ad altri fili elettrici, o comunque si trova vicino a sistemi elettronici, conviene usare gli estensori.

I ripetitori possono collegare anche più di due schermi alla volta

Gli estensori a ripetitore consistono in due apparecchi da innestare rispettivamente al dispositivo sorgente e al ricevente, da collegare tra loro tramite il cavo hdmi. In questo modo lo si trasformerà in un filo Cat 5 o Cat 6, ovvero uno di quelli normalmente usati come fili Ethernet, la cui portata arriva addirittura a 100 m.

In altri casi i ripetitori possono sfruttare direttamente la rete LAN o la fibra ottica domestica, e coprire addirittura 200 m. Gli estensori wireless funzionano allo stesso modo, ma invece di richiedere un collegamento fisico trasmettono i segnali tramite un’antenna. Ciò è ideale per eseguire connessioni tra apparecchi posti su due piani diversi della stessa casa, e raggiunge persino 300 m di distanza.

Questi sistemi sono ovviamente poco diffusi per uso domestico, ma sono particolarmente utili in ambienti come uffici o scuole. Esistono infine delle prolunghe ridotte, le quali possono servire se occorre allungare di 1 o 2 m un modello troppo corto.

Invece di avere a entrambe le estremità un connettore maschio, ovvero quello che sporge per poter essere inserito nella presa, a uno dei capi presentano un connettore femmina, ovvero un ingresso hdmi in cui si può introdurre un cavo hdmi maschio. I connettori femmina si possono inoltre trovare negli adattatori per altri tipi di ingressi.

Connettori e canali

La forma del connettore nel cavo hdmi lo distingue da altri fili, è rettangolare con due piccoli scalini lungo i lati corti, e al suo interno si vedono i pin, ovvero i punti di contatto dei canali. Ne esistono varie tipologie, ognuna destinata a un uso specifico.

Tipo	Dimensioni (mm)	Pin	Ideale per
A	13,9 x 4,45	19	Ogni apparecchio con la presa adeguata
B	21,2 x 4,45	29	Monitor ad altissima risoluzione, non è ancora stato usato
C	10,42 x 2,42	19	Dispositivi portatili compatti
D	6,4 x 2,8	19	Porte micro USB degli smartphone
E	13,9 x 4,45	19	Connettersi al monitor delle auto

Il tipo A è maggiormente diffuso, e si adegua a qualsiasi schermo, lettore e console, ad esempio come cavo hdmi ps4 o cavo hdmi xbox 360. Con un adattatore o un modello dotato di connettore apposito lo si può collegare a sorgenti DVI single-link, trasmettendo solo segnali video.

Più grande e performante, il B è un cavo hdmi alta definizione, trasporta il doppio dei dati ed è compatibile con gli apparecchi DVI-D dual-link, ma non è ancora stato usato per dispositivi presenti in commercio.

Comunemente chiamata cavo hdmi mini, la tipologia C funziona come la A, ma le dimensioni ridotte hanno permesso di inserire ingressi compatibili persino nei dispositivi portatili come notebook o videocamere.

Misure ancora inferiori caratterizzano il tipo D, o cavo hdmi micro, per adeguarsi alle porte micro USB di smartphone e tablet. Infine, i modelli E si usano nelle automobili, sono chiamati Automotive Connection System, e hanno una clip grazie a cui il connettore non rischierà di sfilarsi a causa di urti o vibrazioni

La clip previene infiltrazioni di polvere o sporco tra i contatti

Prima di procedere con un acquisto conviene imparare a riconoscere i vari canali che possono trovarsi in un cavo hdmi, poiché a seconda della versione questi subiscono variazioni nel numero e nelle prestazioni. I canali si distinguono in

• CEC
• HEC
• DDC
• TMDS
• DDC SCL
• TMDS Clock
• ARC o eARC
• Hot Plug Detect

TMDS significa Transition Minimized Differential Signaling, i cui 3 conduttori trasmettono segnali audio e video, e dei dati ausiliari. La loro velocità dipende dalla versione del cavo hdmi, ma è sempre elevata, alla massima risoluzione possibile, e priva d’interferenze. Al loro interno ci sono da 8 a 32 canali audio.

Un quarto doppino chiamato TMDS Clock sincronizza i segnali provenienti dai 3 canali. A esso si unisce la tecnologia Lip Sync, per sopperire alla differenza di tempo nella decodifica dei dati. I segnali video richiedono più tempo rispetto a quelli audio, perciò tale funzione li risincronizza prima di riprodurli.

Il canale DDC, o Display Data Channel, invia i dati del display connesso, comunicando quali formati audio e video e quali risoluzioni può supportare. La trasmissione dei segnali si adeguerà di conseguenza alle capacità del dispositivo. DDC SCL indica invece il Clock di tale canale, e serve sempre a sincronizzare la ricezione dei dati.

La funzione CEC, o Consumer Electronics Control, è opzionale, e crea una connessione tra i dispositivi grazie a cui sarà possibile controllarli tutti tramite un solo telecomando, per accenderli, spegnerli, avviare la riproduzione, eccetera.

ARC sta per Audio Return Channel, e rende la trasmissione dell’audio bidirezionale, per sfruttare eventuali impianti di Home Theater. L’evoluzione eARC permette di utilizzare tecnologie innovative come il Dolby Surround.

Infine c’è il canale HEC, ovvero HDMI Ethernet Channel, anch’esso opzionale, il quale dà la possibilità di accedere a internet usando l’apparecchio ricevente, se quello sorgente è connesso. Entrambi questi canali sfruttano il pin Hot Plug Detect, integrato per informare l’utente se il dispositivo è stato collegato correttamente, o se per qualsiasi inconveniente si dovesse disconnettere.

Versioni e modelli

Per sapere quale scegliere tra i tantissimi cavi hdmi è fondamentale distinguere le varie tipologie in base alle loro capacità. Un parametro importante è la potenza o banda, la quale indica la quantità di informazioni trasmesse in un secondo.

Versione	Banda trasmessa	Formati supportati	Risoluzione massima	Novità introdotte
1.0	4,95 Gb/s	HD, Full HD	1920 x 1200 pixel	Canale CEC
1.1	4,95 Gb/s	HD, Full HD	1920 x 1200 pixel	Protezione DVD Audio
1.2	4,95 Gb/s	HD, Full HD	1920 x 1200 pixel	Supporto Super Audio CD, connessione a PC
1.3	10,2 Gb/s	HD, Full HD, 2K	2560 x 1440 pixel	Migliore qualità colori, supporto DTS-HD Master Audio, LipSync automatico, connettori mini
1.4	10,2 Gb/s	Ultra HD, 4K	4096 x 2160 pixel	Connettori micro e per auto, supporto 3D e 4K, canali Ethernet e ARC
2.0	18 Gb/s	Ultra HD, 4K	4096 x 2160 pixel	Miglior supporto audio e video, HDR statico, LipSync dinamico automatico
2.1	48 Gb/s	4K, 5K, 8K, 10K	10328 x 2160 pixel	HDR dinamico, canale e ARC, supporto Game Mode VRR

Le versioni da 1.0 a 1.2 sono ormai in disuso, ma erano state create per i primi televisori in HD, con un audio a 8 canali, in grado di riprodurre CD e DVD, e dalla 1.2 fu persino di collegarsi ai computer. Un notevole salto di qualità si ha con il cavo hdmi 1.3, ancora trovabile in alcuni lettori DVD e Blu-ray.

La velocità di trasmissione raddoppiata consente un notevole miglioramento nella profondità e ampiezza dei colori, e la possibilità di supportare formati audio di qualità superiore. Inoltre, vengono introdotti la funzione di LipSync automatico e i primi modelli di cavo mini hdmi, ovvero quelli di tipo C.

Con il cavo hdmi 1.4 vengono introdotti i canali HEC e ARC, perciò è possibile sfruttare internet a 100 Mb/s, e gli impianti audio esterni. È in grado di supportare i primi formati 3D, e i file 4K più leggeri. Un miglioramento nella trasmissione in 4K si ha con i cavi hdmi 2.0.

Assieme allo standard 1.4 nascono i connettori di tipo D ed E

Si può definire il modello 2.0 il primo cavo hdmi 4K HDR, anche se si limita all’HDR statico. HDR significa High Dynamic Range, e serve a migliorare la definizione dei pixel, per ottenere una qualità visiva eccellente. Quello statico lavora sulle immagini, mentre quello dinamico si occupa dei video, e viene introdotto nella versione 2.1.

Oltre a incrementare la qualità video, il cavo hdmi 2.0 aumenta i canali audio da 8 a 32, e la sua potenza a 18 Gb/s. Questa velocità davvero elevata rende possibile il passaggio di un’enorme quantità di dati, la funzione di LipSync dinamica automatica, e accelera la connessione a internet.

La versione più recente è il cavo hdmi 2.1, in grado di supportare risoluzioni fino a 10K. Include il canale eARC, per sfruttare impianti audio come il Dolby Atmos, mentre il Game Mode VRR, o Variable Refresh Rate, gestisce la qualità audio e video frame per frame, riducendo ritardi e altri problemi durante l’uso di videogiochi.

È evidente come i cavi hdmi abbiano raggiunto livelli di qualità incredibili, tuttavia in futuro si assisterà a ulteriori innovazioni, per esempio con la creazione di un cavo hdmi 3.0.  Esiste un’ulteriore classificazione dei cavi hdmi, la quale li distingue in

1. Standard
2. Alta velocità
3. Standard Automotive
4. Standard con Ethernet
5. Alta velocità con Ethernet

La categoria standard legge risoluzioni fino a 1080i o 720p, e può essere collegata a impianti Home Theater surround. Il cavo hdmi standard con Ethernet è uguale ma con l’accesso a internet, mentre il modello Automotive è indicato per l’uso in auto.

La tipologia ad alta velocità include le versioni da 1.4 a 2.1, con l’aggiunta della connessione internet negli accessori con Ethernet. Quasi tutti questi modelli sono indicati come cavo hdmi premium. La certificazione Premium è assegnata dall’HDMI Consortium, e con essa si è certi di comprare sempre il cavo hdmi migliore, non contraffatto, e con efficienza garantita da test accurati.

Metodi di collegamento

Una volta deciso quale cavo hdmi comprare in base ai requisiti dei propri dispositivi elettronici, è ovviamente necessario imparare come collegare pc a tv hdmi.È sempre preferibile seguire i consigli indicati nel manuale delle istruzioni del prodotto acquistato, tuttavia si tratta di un’operazione piuttosto semplice. I passaggi da eseguire sono praticamente uguali per tutti gli apparecchi, e consistono in

• Individuare gli ingressi su tutti i dispositivi
• Usare degli adattatori se gli ingressi non fossero presenti
• Inserire i due capi dell’accessorio nelle loro rispettive porte
• Scegliere il canale sorgente corretto dallo schermo ricevente
• Modificare impostazioni audio e video se non si regolano in automatico

Per capire come collegare il pc alla tv con cavo hdmi occorre innanzitutto cercare gli ingressi compatibili, i quali si trovano solitamente sul retro dei televisori, dietro alle casse nei computer fissi e a lato della tastiera nei portatili.

Se questi dovessero mancare si può ricorrere agli adattatori, e usare quindi le porte USB, Thunderbolt o quelle DVI, se ci si procura anche un cavo audio. Se invece lo schermo da utilizzare è caratterizzato dalla tecnologia analogica VGA, si può trovare un adattatore, tuttavia per sentire l’audio sarà necessario inserire delle cuffie nel dispositivo sorgente.

Una volta inserito il cavo per collegare pc a tv si accende lo schermo, e premendo il tasto Source o Input sul telecomando si sceglie la sorgente giusta, per esempio HDMI1. Se non si verifica la configurazione automatica, occorre eseguirla sul computer.

I numeri distinguono gli ingressi quando ce n’è più di uno

Chi ha un sistema Windows, per imparare come vedere pc su tv con cavo hdmi con il giusto formato audio e video dovrà accedere a Pannello di controllo, personalizzando la risoluzione, estendendo il desktop al monitor collegato, e attivando gli altoparlanti del televisore. La configurazione per Mac è simile, ma per trovare tali impostazioni bisogna andare su Preferenze di sistema.

In presenza di un impianto Home Theater, con un secondo cavo hdmi si può innestare lo schermo ricevente alle casse. Se queste sono connesse anche all’apparecchio sorgente, bisogna reindirizzarle al ricevente con il loro telecomando.

Per quanto riguarda l’uso di console per videogiochi, è fondamentale rispettare i loro requisiti, poiché usando versioni di cavi hdmi insufficienti si potrebbero verificare ritardi o perdite di qualità nella visualizzazione, riducendo di conseguenza la possibilità di giocare correttamente.

Se come cavo hdmi ps3 basta una versione 1.3, nel caso di un cavo hdmi ps4 Pro è indispensabile scegliere la versione 2.0. Per evitare errori, generalmente il modello adeguato viene fornito assieme alla console. Una volta collegato, le eventuali configurazioni sono quasi sempre guidate, e vanno eseguite tramite lo schermo ricevente.

Quando invece si desidera collegare smartphone a tv con cavo hdmi, quasi sempre è sufficiente cercare un modello con un’estremità micro USB o USB-C. Alcuni telefoni supportano lo standard MHL, ovvero Mobile High-definition Link, il quale funziona sempre tramite porta USB ma deve essere supportato dal cavo hdmi per poter essere utilizzato.

Non è invece possibile trovare un cavo hdmi iPhone, ma occorre invece acquistare un adattatore da ingresso Lighting, ovvero la porta di ricarica, ad AV digitale.

Collegare tablet a tv con cavo hdmi funziona allo stesso modo, sempre utilizzando l’adattatore nel caso degli iPad. Tutte le operazioni successive rimangono invariate a prescindere dal dispositivo.

Un consiglio è quello di comprare sempre una versione dalla 1.4 in su, persino quando si hanno dispositivi con risoluzioni inferiori, poiché questo sarà retrocompatibile.  Così non si rischierà di trovarsi impreparati se si sostituisce il proprio computer o il televisore, e si avrà la certezza di avere il miglior cavo hdmi possibile.