Confronto dei caricabatterie wireless migliori
- Accetta in input adattatori da 5 V 2 A o 9 V 1,8 A
- Supporta Qi e la modalità di ricarica Fast Charge
- Funziona correttamente in un raggio di 0,8 mm
- Bordi esterni in silicone e ben 4 piedini antiscivolo
- Un LED di stato indica cosa sta facendo l’apparato
- 3 h in Fast Charge e 4,5 h nella modalità standard
- Base possiede 4 modalità di ricarica intelligente
- In dotazione sono inclusi uno stand e una basetta
- Efficienza del 72% e output massimo pari a 10 W
Come scegliere un caricabatterie wireless
Indice
Utilità e struttura
Chi ama circondarsi degli ultimi ritrovati tecnologici sa bene quanto possa essere difficile trovare loro una perfetta collocazione in casa. Infatti, se certi per funzionare devono rimanere costantemente attaccati alla presa di corrente, altri, pur avendo una batteria ricaricabile, periodicamente necessitano anch’essi del collegamento alla rete elettrica per riportare la loro autonomia al 100%.
Dunque l’acquisto di ogni nuova apparecchiatura implica inevitabilmente l’aggiunta di un ulteriore cavo a quelli già presenti, creando disordine su tavoli, scrivanie e comodini. Inoltre, quando i cablaggi sono tanti, può diventare difficile distinguere quello giusto per il device da ricaricare. In simili situazioni un buon sistema per mettere ordine e liberarsi di antiestetici e pericolosi cavi, che possono costituire elementi di inciampo, consiste nel procurarsi un caricabatterie wireless.
Se ancora non si conosce questa tipologia di apparecchio e ci si sta domandando come si usa, basti sapere che si tratta di una particolare base su cui è sufficiente appoggiare sopra gli apparecchi da rifornire, senza bisogno di ricorrere a collegamenti di alcun genere e preservando così l’integrità di connettori e spinotti. Un caricabatterie wireless è utilizzabile con
- Auricolari bluetooth
- Penne capacitive
- Smartphone
- Smartwatch
- Custodie
Tra i dispositivi in grado di supportare questo tipo di ricarica, vi sono penne capacitive, smartphone e smartwatch di ultima generazione, ciascuno dei quali può essere semplicemente appoggiato su una superficie o collocato in un apposito alloggiamento.
Allo stesso modo è possibile alimentare certi auricolari bluetooth e le rispettive custodie, le quali possono fungere da powerbank per queste piccole cuffiette quando ci si trova lontano da casa.
Per capire come funziona un caricabatterie wireless occorre conoscerne le componenti strutturali, tra cui non mancano mai
- Trasmettitore
- Bobina
- Presa
Per quanto possa sembrare strano, qualsiasi caricabatterie wireless economico o di fascia alta ha bisogno di attingere da una fonte di energia elettrica e per riuscirci sfrutta una presa di input generalmente di tipo Micro-USB, USB-C o Lightning.
A essa va collegato il cavo a volte incluso nella confezione del prodotto o quello fornito in dotazione col proprio telefonino. L’altra estremità invece è da inserire nella porta USB di un adattatore, il quale va attaccato a una presa a muro.
Questo speciale connettore di solito non è compreso neppure nella scatola originale del miglior caricabatterie wireless, ragion per cui occorre prestare attenzione ai valori relativi a Volt e Ampere di output.
Essi dovrebbero rispettare le cifre indicate come input sulle specifiche tecniche del caricatore wireless, altrimenti si rischia di erogare un quantitativo di elettricità inferiore o superiore, nel primo caso allungando eccessivamente le tempistiche e nel secondo causando problemi elettrici, se non addirittura danni al cellulare.
Certi hanno una ventola di raffreddamento
La corrente elettrica serve ad alimentare una bobina di trasmissione costituita da un materiale conduttore, spesso il rame, la quale produce un campo elettromagnetico oscillante quando il caricabatterie wireless si trova a contatto diretto o parecchio vicino a un dispositivo anch’esso munito dello stesso tipo di bobina. A questo punto l’energia viene inviata dal trasmettitore della base di ricarica al ricevitore del proprio telefono.
Questo fenomeno, che segue i principi della legge di Faraday, viene chiamato induzione elettromagnetica e trova largo impiego nella realizzazione di chitarre, motori, generatori e trasformatori elettrici così come negli omonimi piani cottura usati nelle cucine più moderne e ovviamente nei caricabatterie wireless. Esistono pure altri metodi basati sul medesimo principio per veicolare energia senza l’ausilio di fili.
Tra questi vi sono le onde radio e la risonanza magnetica, le quali vengono adoperate solitamente per rifornire apparecchiature mediche e piccoli device a basso voltaggio, come, ad esempio, il pennino capacitivo in dotazione con le tavolette grafiche.
Ciononostante queste tecnologie non vengono sfruttate dai caricatori wireless, il cui funzionamento è regolato esclusivamente dall’induzione elettromagnetica, in quanto in grado di assicurare prestazioni migliori.
Design a confronto
Essendo pensati per occupare un posto fisso su postazioni di lavoro e scrivanie, i caricabatterie wireless generalmente riescono ad adattarsi all’arredamento di uffici e abitazioni per via delle loro linee sobrie abbinate a colorazioni neutre sui toni del bianco e nero. Tuttavia si possono trovare modelli con le più disparate tinte di tonalità e fantasie differenti. Per quanto riguarda le forme, invece, è possibile fare una distinzione tra stand e basette.
Come suggerisce il nome, un caricatore wireless stand, detto anche dock, assomiglia a un comune supporto da tavolo per smartphone in plastica, ragion per cui si sviluppa verticalmente al fine di consentire una elevata stabilità e il posizionamento per il lungo.
La superficie d’appoggio comprende una o 2 bobine e spesso ha inclinazione fissa verso l’alto di circa 30° per consentire all’utente di controllare a colpo d’occhio le notifiche in arrivo e, all’occorrenza, rispondere a chiamate e messaggi ricevuti.
Design a confronto | Stand | Basetta |
---|---|---|
Device ricaricabili | Da 1 a 5 | Da 1 a 2 |
Inclinazione | Intorno ai 30° | Nessuna |
Adattabilità | Media | Elevata |
Dimensioni | Da 11 x 7 x 8 cm a 25 x 10 x 18 cm | Da 9 x 9 x 0,4 cm a 20 x 10 x 2 cm |
Stabilità | Elevata | Bassa |
Peso | Da 30 a 350 g | Da 50 a 170 g |
La collocazione inclinata non deve far temere per la stabilità del proprio smartphone, in quanto, oltre a un piccolo rialzo strategicamente situato subito sotto, questo alloggiamento ha un inserto gommato con cui garantisce la massima aderenza al caricabatterie wireless. Per questo motivo sono consentiti il posizionamento verticale e pure quello orizzontale, comodo specialmente quando si stanno guardando dei video.
Esistono poi caricabatterie wireless dal design a basetta piatta, sottile, in materiale plastico e dalla forma circolare, quadrata o rettangolare. Affinché il cellulare o lo smartwatch inizino a ricaricarsi, è sufficiente appoggiarli sopra di essa e in corrispondenza della bobina.
Essa di norma viene indicata con una particolare icona, solitamente un cerchio, un lampo o delle onde di energia, collocato esattamente al centro del caricabatteria senza fili. Ovviamente in presenza di 2 icone sarà possibile alimentare altrettanti dispositivi in contemporanea.
Qualsiasi base inevitabilmente offre una minore stabilità rispetto a uno stand, poiché anche solo urtando leggermente il telefonino può capitare di spostarlo o, peggio ancora, di farlo cadere rovinosamente. Per tale ragione, a volte questa tipologia di caricabatterie wireless apple o di altro marchio possiede inserti in silicone lungo i bordi e piedini in gomma antiscivolo sul fondo.
I migliori riescono a rifornire fino a 8 apparecchiature contemporaneamente
Il fatto di disporre di una superficie piana e priva di vincoli, al contrario, garantisce una collocazione più sicura a orologi e auricolari bluetooth. È questo il caso del caricabatterie wireless iphone.
Pure gli stand sono in grado di ricaricare in simultanea più device, ma solo nei caricabatterie wireless dotati di 2 superfici verticali o di una sola affiancata da una base. In alternativa possono avere uno slot dedicato al pennino capacitivo oppure delle caratteristiche fessure e sporgenze. È proprio attorno a esse che si riuscirà ad allacciare il cinturino di qualsiasi smartwatch.
Solo questo tipo di versioni godono di una maggiore adattabilità, poiché offrono il giusto appoggio a qualsiasi dispositivo, mentre i caricabatterie wireless con un solo alloggiamento verticale non hanno una forma compatibile con tutti gli accessori. Si pensi, ad esempio, alle custodie di ricarica delle cuffiette.
Indipendentemente dal tipo di design, un caricabatterie wireless sarà inevitabilmente più ingombrante e pesante nel caso in cui ospiti più bobine e postazioni dedicate alla ricarica. Una variante progettata per un solo apparato, invece, ha dimensioni talmente ridotte da risultare portatile e particolarmente indicata per chi desidera metterla in valigia per usarla quando è in vacanza.
Proprietà ed extra
Oltre a lasciarsi ispirare da estetica, design e prezzo, nel valutare quale scegliere tra i tanti caricabatterie wireless bisognerebbe guardare anche alle loro proprietà. Queste caratteristiche, ampiamente spiegate nelle specifiche tecniche, sono in grado di fornire un quadro preciso sulle performance che ci si deve attendere da un’apparecchiatura del genere.
Quando si parla di amperaggio e voltaggio di input si fa riferimento al massimo valore di ampere e volt accettati dalla presa del caricabatteria wireless. Per essere sicuri di non avere problemi durante il processo è fondamentale attenersi a queste grandezze, verificando prima dell’uso di ricorrere a un adattatore con un output che rientri nei parametri, i quali di solito richiedono un minimo di 1,5 A e 5 V.
Prestazioni | Performance |
---|---|
Amperaggio di input | Da 1,5 a 3 A |
Distanza dalla base | Da 0 a 4 cm |
Potenza di output | Da 2,5 a 60 W |
Frequenza | Da 100 a 205 KHz, da 277 a 357 KHz, 6,78 MHz |
Efficienza | Dal 30 all’80% |
Tempo | Da 3 a 5 ore |
Qualsiasi caricabatterie a induzione durante il processo disperde parte dell’energia erogata, la cui quantità può andare dal 20 % nei migliori al 70% nei caricabatterie wireless economici, assicurando così dal 30 all’80% di efficienza.
Proprio per tale ragione il tempo di ricarica difficilmente è inferiore alle 3 ore, risultando dunque quasi sempre maggiore rispetto a quando si utilizza il tradizionale cavetto, il quale di norma richiede dalle 1,5 alle 2 ore di collegamento per riportare il dispositivo al 100% della sua capacità.
A incidere sulle tempistiche contribuisce anche la distanza del device dalla base. Infatti più esso viene collocato lontano dal caricabatterie wireless e maggiori saranno le ore necessarie a completare la procedura. Al contrario, se il telefonino è posizionato subito sopra al simbolo, e di conseguenza alla bobina sottostante, si riuscirà a caricarlo nei tempi indicati dalle specifiche tecniche del caricabatterie senza fili.
Alcuni possono essere smontati per trasportarli meglio
Strettamente correlata ad amperaggio e voltaggio di input, la potenza di output, quantificabile in watt, rappresenta la massima erogazione possibile per il caricatore wireless. Ovviamente un prodotto dalla potenza elevata riuscirà ad alimentare più velocemente il proprio smartphone, tuttavia la maggiore o minore rapidità della procedura dipenderà dal voltaggio massimo consentito da quest’ultimo.
Infatti è proprio per questo motivo che i cellulari datati impiegano più tempo per ritornare al 100% della loro autonomia. Per quanto riguarda la frequenza espressa in KHz e MHz, essa varia in base allo standard adottato dallo strumento, andando da 100 a 205 KHz per la ricarica wireless samsung o altri marchi di tipo Qi, da 277 a 357 KHz nei caricabatterie wireless huawei, TDK e Powermat in PMA e 6,78 MHz in quelli A4WP.
Prima di comprare simili apparati, il consiglio è quello di informarsi circa le funzionalità aggiuntive di cui dispongono, le quali permettono di ottimizzare l’esperienza d’uso e renderla persino più sicura. Infatti i migliori caricabatterie wireless normalmente sono dotati di
- Ricarica intelligente
- Quick Charge
Le varianti in grado di alimentare più device in simultanea così come un solo apparecchio alla volta possono disporre della cosiddetta ricarica intelligente. Grazie a essa il miglior caricatore wireless riconosce il voltaggio supportato dal dispositivo e regola di conseguenza la quantità di energia da fornire in output. Spesso la scelta è tra 5 e 10 W, tuttavia esistono prodotti in grado di assicurare 2,5, 5, 7,5 o 10 W.
Questo funzionamento è alla base dei caricabatterie wireless samsung o di altro marchio con Quick Charge, conosciuta anche come Fast Charge o ricarica rapida. Questa modalità si serve della massima potenza erogabile dall’apparato e si attiva con tutti gli smartphone di ultima generazione, i quali riusciranno a tornare al 100% della loro autonomia piuttosto velocemente, in quanto le tempistiche saranno all’incirca le stesse che si avrebbero usando il cavo.
Standard e compatibilità
Quando ci si appresta ad acquistare il migliore caricabatterie wireless, è giusto valutare in base al rapporto qualità prezzo e ai consigli degli amici, tuttavia, se non si sa come scegliere la variante più adatta, un buon punto di partenza consiste nel verificare gli standard da essa supportati.
Si tratta dei protocolli Qi, PMA e A4WP sviluppati nel tempo da alcune organizzazioni, le quali hanno di fatto regolamentato struttura, funzionamento e caratteristiche intrinseche dei caricabatterie wireless economici e di fascia alta, come
- Frequenze utilizzate
- Tipi di sensori
- Tecnologia
La maggior parte dei modelli in commercio sono caricabatterie induzione elettromagnetica Qi. Oltre a essere il primo del suo genere, questo standard ideato dal Wireless Power Consortium (WPC) viene adottato anche da samsung ricarica wireless e da altri marchi, come Sony, LG, Nokia e Apple. Questo caricatore wireless iphone o di altro brand riesce a erogare dai 2,5 ai 60 W di potenza a una frequenza tra 100 e 205 KHz.
Affinché il processo vada a buon fine e si completi nei tempi indicati dalle specifiche tecniche del prodotto, occorre posizionare il proprio cellulare il più vicino possibile al caricabatterie wireless Qi, il quale riuscirà ad assolvere al suo scopo solo se la distanza tra i 2 device sarà compresa tra 0,45 e 4 cm.
Protocollo | Ente | Tipo di ricarica | Anno di rilascio |
---|---|---|---|
Qi | Wireless Power Consortium | Induzione elettromagnetica | 2008 |
PMA | Power Matter Alliance | Induzione elettromagnetica | 2012 |
A4WP | Alliance for Wireless Power | Risonanza magnetica | 2012 |
Un altro protocollo basato sull’induzione elettromagnetica è PMA, il quale lavora su frequenze da 277 a 357 KHz e deve il suo nome all’organizzazione Power Matter Alliance che lo ha ideato. Per quanto riguarda A4WP, acronimo di Alliance for Wireless Power, si tratta invece di una tecnologia a risonanza magnetica con funzionamento a 6,78 MHz e attualmente non ancora commercializzata.
Nel 2015 l’omonimo ente a cui appartiene si è unito a PMA per fondare AirFuel Alliance, la quale a sua volta nel 2018 viene acquisita da WPC. Proprio per tali ragioni al momento lo standard più diffuso tra i caricabatterie wireless nokia o appartenenti ad altro marchio è proprio Qi. Chi desidera procurarsi un simile apparato in fase di acquisto dovrebbe innanzitutto verificare la sua compatibilità con i dispositivi su cui lo si vuole utilizzare.
Infatti, seppure esistano versioni di caricatore wireless universale in grado di supportare Qi e PMA, la stragrande maggioranza di esse possiede un solo protocollo. Dunque per un funzionamento corretto esso dovrà coincidere con quello adoperato dai propri device. Anche chi ha un telefonino più datato non sarà costretto a ricorrere al cavo rinunciando a questa modalità senza fili.
Possono disporre di uno o più LED di stato
In questi casi è sufficiente ricorrere a una speciale cover in plastica o silicone dalle sembianze di una carta di credito e con un piccolo spinotto micro-USB, USB-C o Lightning da inserire nella presa del proprio smartphone. Questo speciale supporto ospita al suo interno una bobina con ricevitore e per tale ragione va posizionato sul retro del cellulare, così da trovarsi esattamente a metà tra esso e la base del caricabatterie wireless.
Nonostante si tratti di una tecnologia alquanto recente, i caricabatterie wireless non sono riservati esclusivamente ad apparecchiature di ultima generazione, ma anzi riescono ad adattarsi persino a quelle acquistate qualche anno fa, in tal caso purché ci si procuri un apposito accessorio. Con questo stratagemma si potrà fare spazio sulla propria scrivania, rendendola più ordinata, in quanto libera dai cavi.
Recensioni dei migliori caricabatterie wireless
1. Choetech V-T520
Chi non vuole compromettere l’aspetto sobrio del proprio comodino con antiestetici cavi, ci riuscirà con Choetech V-T520, il caricabatterie wireless a forma di stand in grado di sorreggere il telefono come fosse una cornice, così, senza spostarlo, sarà possibile vedere le notifiche in arrivo mentre è in carica.
Col suo design moderno a stand verticale comprensivo di alloggiamento inclinato e inserto antiscivolo per smartphone, questo caricabatterie wireless misura 11,4 x 7,2 x 8,7 cm, in quanto contiene 2 ampie bobine. Il suo peso di circa 116 g è sorretto da 4 piedini gommati, mentre la striscia LED frontale indica lo stato dello strumento.
Per funzionare correttamente con un’efficienza del 72% non andranno usate cover più spesse di 0,5 mm e l’apparato da rifornire dovrà essere compatibile con lo standard Qi e trovarsi entro gli 0,8 mm di distanza. La sicurezza è garantita da sistemi di protezione contro eventuali fenomeni di sovraccarico, sovracorrente, sovratensione, cortocircuito e surriscaldamento.
Dopo aver collegato il cavo in dotazione a un adattatore a muro da 5 V 2 A oppure 9 V 1,8 A, Choetech V-T520 sarà in grado di erogare al massimo 10 W in Fast Charge. Se invece il dispositivo da alimentare non dovesse essere in grado di supportare tale modalità, verrà adoperata quella tradizionale.
2. RAVPower Fast Charge
Per preservare il connettore del telefonino e ricaricarlo in tempi ragionevoli è sufficiente munirsi di RAVPower Fast Charge, il caricabatterie wireless con le stesse prestazioni del cablaggio tradizionale e l’indiscutibile vantaggio di non dover inserire ed estrarre ogni volta lo spinotto dalla presa del cellulare.
Supportando Qi, l’omonima modalità di ricarica e quella tradizionale, RAVPower Fast Charge riuscirà a rifornire di energia qualsiasi dispositivo compatibile. Con i modelli recenti l’output massimo corrisponderà a 10 W e impiegherà all’incirca 3 ore, mentre con quelli più datati sarà di 5 W e avrà bisogno di 4,5 ore per completare il processo.
Per iniziare a servirsene bisogna adoperare un adattatore con input da 5 V 2 A o 9 V 2 A e poi collegarlo al caricabatterie wireless attraverso il cavetto in dotazione. Osservando il LED di stato, si saprà se l’apparecchio è in standby, in carica, presenta anomalie e persino quando ha terminato la procedura.
Avendo una forma piatta e rotonda, il suo diametro è di 9,5 cm per 1,5 cm d’altezza e 60 g di peso. Ospitando al suo interno un’unica bobina, bisognerà posizionare il telefonino esattamente al centro e in tal senso si sarà agevolati dai bordi esterni in silicone e dai piedini antiscivolo.
3. Choetech JPP-68
Se si vuole ricaricare cellulare e auricolari bluetooth senza utilizzare un apposito cavo per ciascuno di essi, è possibile affidarsi a Choetech JPP-68, il kit di 2 caricabatterie wireless grazie ai quali si riporterà al 100% l’autonomia dei propri device, mantenendo la propria scrivania in perfetto ordine.
Per venire incontro a chi ha bisogno di alimentare contemporaneamente più apparati compatibili con lo standard Qi, questo kit contiene nella sua confezione 2 cavi e 2 caricabatterie wireless. Entrambi supportano input da 5 V 2 A oppure 9 V 1,8 A per assicurare un output massimo di 10 W con un’efficienza del 72%.
Nella scatola originale di Choetech JPP-68 si trova la basetta T524-S, la quale ha una forma quadrata per 9,2 x 9,2 x 0,4 mm e un peso di 66,3 g giustificato dalla presenza di un’unica bobina. Infatti basta collocare il device da rifornire in corrispondenza del simbolo posto al centro per avviare una delle 4 modalità di ricarica di cui dispone.
L’altra base in dotazione è lo stand T511-S dal peso di 31,8 g e grandezza pari a 13,4 x 9 x 8,6 cm. Per via delle sue forme e delle 2 bobine integrate, esso è perfetto per ospitare un telefono sia disponendolo orizzontalmente che verticalmente.
Opinioni finali
Per ricaricare smartphone e auricolari bluetooth non bisogna necessariamente adoperare un cavo per ciascuno di essi e perdere tempo ogni volta a reperire quello corretto. In questi casi si può evitare tale confusione con un caricabatterie wireless dal prezzo contenuto. Ovviamente se si vogliono alimentare più device in simultanea, ci si dovrà orientare almeno verso una variante di costo medio, magari approfittando di una speciale offerta o uno sconto dedicato.
Quando si ha a che fare con apparecchiature elettriche è giusto volersi circondare di prodotti equipaggiati con i migliori meccanismi di sicurezza. In tal senso può rappresentare un valido alleato Choetech V-T520, il dispositivo di fascia media con sistemi di protezione capaci di scongiurare il verificarsi di eventuali fenomeni di sovratensione, sovracorrente, cortocircuito e surriscaldamento. Così si sarà liberi di lasciare il telefonino a caricare per ore senza fargli subire danni dovuti a calore ed elettricità.
Se la propria scrivania è popolata da numerosi oggetti, per essere sicuri di non spostare accidentalmente lo smartphone durante la carica può essere utile affidarsi a un caricabatterie di fascia bassa, purché sia dotato della migliore stabilità come RAVPower Fast Charge. Esso infatti possiede dei piedini in gomma antiscivolo ed è circondato all’esterno da un bordo in silicone grazie al quale il cellulare rimarrà perfettamente al centro persino qualora lo si dovesse urtare per sbaglio.
Chi desidera il miglior rapporto qualità prezzo, seppur mirando a una spesa contenuta, riuscirà a risparmiare parecchio con Choetech JPP-68. Infatti questo modello nella sua confezione originale contiene ben 2 caricabatterie wireless, i quali consentiranno di rifornire altrettanti device contemporaneamente senza doverli alimentare uno dopo l’altro e dunque velocizzando la procedura. Ad esempio, per riportare telefonino e smartwatch al 100% della loro autonomia basterà appoggiare ciascuno di essi su una basetta.
Capire quale scegliere tra i tanti caricabatterie wireless può non essere semplice per tutti. Spesso chi è al primo acquisto tende a lasciarsi guidare nella scelta da offerte lampo e sconti periodici, tuttavia i prezzi non sono l’unico aspetto da valutare. In generale è importante verificare la compatibilità coi propri dispositivi e optare per un design adatto all’ambiente in cui si intende collocarlo.
Quale caricabatterie wireless scegliere? Classifica (Top 3)
Prodotto | Offerta | Sconto | Voto |
---|---|---|---|
Domande frequenti
- Sono sicuri da usare?
-
Certamente, questi prodotti non possono in alcun modo nuocere alla salute. Pur generando campi magnetici, il loro raggio d’azione è limitato e le radiazioni emesse sono minime e soprattutto innocue per persone e animali.
- Esistono anche per tablet?
-
Sì, ma si tratta di caricabatterie wireless dal maggior ingombro, poiché devono riuscire a contenere e sorreggere il tablet così come ad assicurargli un’ottima aderenza alla superficie in cui si trovano bobine e trasmettitori.
- Funzionano sugli smartphone con ricarica inversa?
-
Certo. Infatti, seppure sfruttino la stessa tecnologia delle basette per rifornire altri device quando si è in mobilità, questi telefoni possono essere alimentati da queste ultime senza l’ausilio di fili, purché essi supportino il medesimo standard del caricabatterie wireless utilizzato.
- Come capisce quando iniziare e terminare l’operazione?
-
Semplicemente grazie a uno scambio di segnali periodico e regolare tra le apparecchiature coinvolte. In questo modo la basetta riconosce se sopra di essa si trova un apparato compatibile e pronto per la ricarica, e persino quando deve concludere la procedura perché è stato raggiunto il 100%.
- È possibile servirsene in macchina?
-
Assolutamente sì, in commercio vi sono caricabatterie wireless per auto da posizionare sulle griglie d’areazione o da attaccare al vetro del parabrezza con una ventosa, mentre la presa di input va collegata all’accendisigari con un apposito cavo.
- Può danneggiare la batteria del telefonino?
-
No, in quanto ormai tutte le basette sul mercato possiedono svariati sistemi di sicurezza come il rilevamento di oggetti impropri, il controllo della temperatura e la protezione da sbalzi di tensione e dai fenomeni di cortocircuito, sovraccarico e sovracorrente.
- Emettono dei suoni durante l’uso?
-
Generalmente no, tuttavia i caricabatterie wireless equipaggiati con una ventola di raffreddamento tendono a risultare più rumorosi rispetto a quelli che ne sono sprovvisti.
- Quali altri scopi possono avere?
-
Alcune versioni riescono anche a fungere da power bank, con cui rifornire altri apparati in mobilità, e altre ancora sono pure degli hard disk esterni, sui quali è possibile fare il backup dei contenuti salvati sul cellulare.