Confronto delle bici pieghevoli migliori
Cicli Cinzia Car Bike Hi-Tension 20
- Telaio capace di assicurare elevata leggerezza
- Estetica dal design vintage con parafanghi ruote
- Manubrio cromato e freni realizzati in alluminio
- Mini bici pieghevole molto leggera e facile da usare
- Manubrio regolabile ed entrambi i pedali pieghevoli
- Dotata di pratico cavalletto e freni con fili d’acciaio
- Manubrio pieghevole fisso, non regolabile in altezza
- Ruote con diametro di 20 pollici e pedali in resina
- Telaio molto leggero e freni V.Brake in alluminio
- Cambio Shimano Revo Shift TZ-50 a 6 velocità
- Telaio HiTen molto leggero e facilmente ripiegabile
- Design della bici realizzato in originale stile retrò
Come scegliere una bici pieghevole
Indice
Tipologie e usi
La mobilità dolce, negli ultimi dieci anni, ha conosciuto una notevole diffusione all’interno della nostra società, ragione per cui mezzi di trasporto lenti ed ecologici come la bicicletta stanno riscontrando un grande consenso e utilizzo. Ad oggi i modelli a disposizione non si contano neanche più, così come le possibilità di personalizzazione e di funzionalità tecnologiche. Fra le varie tipologie sul mercato, una che senza dubbio sta vivendo un ottimo momento di crescita è la categoria delle bici pieghevoli, che punta tutto su due caratteristiche principali: ampia versatilità d’uso ed estrema praticità.
Estremamente leggero, con un peso che oscilla fra i 9 e i 16 kg al massimo
Quanto pesa una bici pieghevole è un dato che la dice lunga sulla sua estrema portabilità. Tali modelli infatti sono così leggeri proprio per rendere agevole la mobilità negli scenari più disparati. Ad esempio:
- Si possono portare in vacanza
- Sono adatte per chi preferisce andare a lavoro in bicicletta
- Possono essere caricate sulla maggior parte dei mezzi pubblici
- Ottima soluzione per chi vive in zone dove i furti di biciclette su strada sono piuttosto frequenti
La trasportabilità di questi prodotti sportivi è ciò che le rende indicate per usi così disparati. Quando ripiegate su se stesse, il loro ingombro si riduce parecchio secondo modalità che variano in base al tipo di modello selezionato.
Ciò che però è fuori discussione è la loro capacità di poter essere caricate in maniera molto più facile rispetto ai modelli classici. Esse possono essere aggiunte alle valigie delle vacanze senza bisogno dei ganci portabici da apporre all’esterno di auto e camper, ma semplicemente riponendole all’interno del bagagliaio. Allo stesso modo possono essere depositate in piccoli magazzini, sottoscala e uffici, anziché essere lasciate sulla strada con il rischio di furti e atti di vandalismo.
Inoltre è consentito portarle con sé su molti pullman, treni e linee metropolitane, abbinando così un po’ di attività fisica all’utilizzo dei mezzi pubblici, riducendo al minimo l’impatto ambientale dei propri spostamenti. Esistono persino dei modelli studiati in modo tale da essere non soltanto ripiegabili, ma persino indossabili a mo’ di zainetto, aumentandone ancora praticità e trasportabilità.
Struttura e componenti
Una bici richiudibile è composta nella sua struttura generale dagli stessi componenti dei modelli tradizionali. Le differenze fondamentali sono legate ad alcuni elementi aggiuntivi, nonché alla forma e alle dimensioni speciali di una serie di parti che caratterizzano questa categoria:
- Forma del manubrio
- Dimensione delle ruote
- Conformazione generale del telaio
- Presenza o meno di alcune funzionalità
Tutti i componenti di una bicicletta ripiegabile sono pensati in modo da essere funzionali a rendere questi prodotti facili e veloci da piegare, senza tuttavia rovinarsi o diventare poco stabili.
Parti principali | Caratteristiche |
---|---|
Telaio | Struttura base di ogni bicicletta, ciò che unisce tutti i componenti. Le grandezze sono molto contenute, in modo da essere caricate in macchina e, nel caso dei modelli più compatti, anche nei rispettivi zainetti a spalla. |
Ruote | Di dimensione variabile dai 14 pollici ai 28 pollici, prevedono la possibilità di essere ripiegate oppure rimosse (una sola o entrambe). |
Manubrio | La maggior parte degli esemplari è dotata di un manubrio ad asta dritta e parallela al suolo. Esistono però dei modelli con i classici manubri ricurvi. |
Sellino | Realizzato in plastica dura o morbida e rivestito, in alcuni casi, di tessuto o similpelle, esso cambia forma e consistenza in base alla tipologia di mezzo. |
Pedali | Sono di norma realizzati in plastica con catarifrangenti sui lati. |
Trasmissione | Essa è prevalentemente a catena, ma è possibile trovare anche esemplari a cinghia. |
Cambio, ammortizzatori e cavalletto sono altri tre componenti che vanno ad aggiungersi in maniera variabile a seconda del modello selezionato, senza tuttavia essere sempre presenti. Esistono, per esempio, delle biciclette pieghevoli dette “a presa diretta”, dotate cioè di un solo rapporto e che non dispongono di cambio. Alla stessa maniera anche il cavalletto laterale non è sempre installato sul mezzo, e spesso gli ammortizzatori non sono montati.
Ciò dipende soprattutto dallo scopo finale per cui questi prodotti sono progettati, ovvero per un uso prevalentemente urbano oppure per ambienti più immersi nella natura, con strade dissestate e pendenze notevoli: in tal caso sarà molto facile trovare esemplari con un cambio Shimano e ottimi ammortizzatori, mentre il cavalletto è di norma destinato a usi in spazi cittadini.
Chiusura e apertura
Capire con chiarezza come si piega questa tipologia di biciclette non è quasi mai complicato. Le modalità specifiche variano, com’è ovvio che sia, in base al modello di riferimento; anche il numero di parti che è possibile ripiegare può cambiare molto. Si può tuttavia identificare una sorta di procedura standard che accomuna tutti gli esemplari più comuni.
Componenti ripiegabili | Modalità di chiusura |
---|---|
Manubrio | La base dell’asta del manubrio di norma è dotata di una cerniera che consente il ripiegamento dello stesso verso il basso, a lato della ruota anteriore. |
Telaio | Il telaio ha una o a volte due punti di piega. Nel primo caso esso permette di chiudere la bici a metà, altrimenti i due giunti saranno ai due estremi, in corrispondenza delle ruote. |
Pedali | Spesso i pedali sono ripiegabili verso il basso, per una maggiore compattezza laterale. |
Sella | La sella non è mai ripiegabile, ma viene solitamente riportata alla sua altezza minima. |
I modelli più funzionali prevedono anche una serie di ganci in punti strategici, che permettono alla bici portatile di mantenersi chiusa e compatta una volta piegati i vari componenti. Essi inoltre montano dei supporti che consentono di posizionare il mezzo in maniera tale che si regga da solo, senza aver bisogno di essere steso a terra o appoggiato da qualche parte.
Questi mezzi di trasporto sono ideali per chi percorre una media di 5-10 km al giorno
Molte case produttrici di mini bici pieghevoli puntano molto sulla facilità e rapidità di chiusura e apertura, facendo di questo aspetto uno dei valori aggiunti più importanti di tali modelli. Esistono alcuni esemplari talmente evoluti da essere pronti all’uso in meno di 15 secondi, grazie a dei meccanismi di apertura automatici a scatto. Nella stragrande maggioranza delle circostanze, tuttavia, si stima un tempo indicativo di 5 minuti. Quanto ci si impiega è tuttavia un fattore meno rilevante del come si chiude e si apre la bici: se si prevede un utilizzo piuttosto intensivo, infatti, è preferibile optare per mezzi robusti e pesanti, in grado di garantire maggiore stabilità e durata. Le soluzioni economiche o con meccanismi di piega molto semplici, invece, sono perfette per usi sporadici.
Accessori integrativi
Trattandosi di articoli ridotti all’essenziale con lo scopo primario di garantire il massimo della praticità e facilità di spostamento, anche gli accessori complementari sono limitati in termini di varietà e contraddistinti da una forte impronta minimalista. Alcuni prodotti sono gli stessi che è possibile trovare per le biciclette tradizionali, come il caschetto da ciclista, il coprisella e gli inserti catarifrangenti per i raggi delle ruote. Altri invece sono appositamente pensati per la bicicletta pieghevole, caratterizzati dai seguenti aspetti principali:
- Facilità di ripiegamento
- Dimensioni ridotte
- Leggerezza
Gli accessori più diffusi sono tutti finalizzati a rendere confortevoli tali attrezzi sportivi, soprattutto per chi prevede di farne un uso quotidiano e piuttosto intenso. Ad oggi la gamma di componenti aggiuntivi sul mercato non è particolarmente ampia, ma focalizzata su alcuni prodotti di ottima fattura e basati su esigenze reali dei ciclisti:
- Cavalletto laterale
- Cestino anteriore
- Custodia
La maggior parte dei modelli è già dotata di cavalletto, utile per mantenere in equilibrio la bici pieghevole quando non in uso. Tuttavia, trattandosi di accessori pensati per essere piegati a fine utilizzo, gli esemplari più essenziali e che puntano alla massima leggerezza e compattezza spesso sono sprovvisti di questo componente. In molti casi, tuttavia, è possibile acquistarlo a parte, avendo ovviamente cura di verificarne la compatibilità con il modello di bici pieghevole selezionata.
Il cestino anteriore invece, è spesso costituito da una borsa o sacca di stoffa, dotata di due ganci in plastica o metallo per ancorare l’accessorio al manubrio. In alcuni casi sono richiudibili in modo da essere poco ingombranti quando non utilizzati. Tale meccanismo è spesso lo stesso che caratterizza le custodie delle bicipieghevoli: si tratta di teli o grandi sacche chiuse all’interno di bustine da tenere agganciate al telaio sotto la sella mentre si va in bici. Queste custodie possono, in alcuni casi, diventare anche dei veri e propri zainetti o borse, per trasportare il proprio mezzo con grande facilità e poca fatica.
Pulizia e manutenzione
Sebbene in fondo si tratti pur sempre di biciclette, il fatto che siano modelli pieghevoli rende questi articoli leggermente più soggetti a tensione e sforzo. Per tale ragione è necessario avere cura di programmare dei controlli periodici di monitoraggio, al fine di assicurare lunga vita al proprio mezzo.
Quando si parla di pulizia e cura ordinarie, si fa riferimento a una serie di attività basiche che richiedono, nel loro complesso, un massimo di 10 minuti circa. Esse interessano soprattutto le seguenti parti della bicicletta portatile:
- Telaio e giunti di chiusura
- Camera d’aria e copertone
- Catena e cambio
Il primo componente di cui avere grande cura è il telaio. I continui movimenti per ripiegare l’attrezzo, uniti alle vibrazioni derivanti dal manto stradale, possono impattare negativamente sulle cerniere, provocandone il danneggiamento o il malfunzionamento. Per tale ragione occorre sempre testare l’apertura e la chiusura: in caso di allentamento dei giunti, occorrerà stringere di nuovo viti e bulloni, mentre qualora si dovessero riscontrare cigolii o movimenti poco morbidi, si renderà necessario ricorrere a un lubrificante spray.
La seconda parte da tenere sotto controllo in una bici pieghevole è la catena. Essa è sottoposta a un continuo lavoro meccanico, nonché all’accumulo di polvere e detriti. Sarà sufficiente utilizzare un lubrificante liquido con regolarità, e verificare che il movimento della catena sia privo di scatti e forzature. Si suggerisce inoltre di monitorare anche il cambio sulla ruota posteriore per i modelli in cui esso è presente e, nel caso, oliare con cura anche questo componente.
L’ultimo passaggio riguarda le ruote. Controllare che i raggi non siano rotti e che la camera d’aria sia gonfia a sufficienza e i copertoni privi di tagli, chiodi o altri materiali appuntiti garantirà grande cura e lunga vita alla vostra bici ripiegatile. È infine sempre raccomandabile ripulire gli eccessi di grasso e lubrificanti vari, in modo da evitare il rischio di scivolamenti e danni al ciclista.
Recensioni delle migliori bici pieghevoli
1. Cicli Cinzia Car Bike Hi-Tension 20
Pensato soprattutto per un uso urbano su strade pianeggianti e poco dissestate, questo modello è perfetto per chi ricerca una bici pieghevole economica ma di qualità. Monta ruote 20 pollici dotate di parafango, mentre il telaio e il manubrio curvo le conferiscono un aspetto dal gusto un po’ retrò. Dotata di freni in alluminio di buona fattura, il suo utilizzo è gradevole e confortevole. I suoi 15 chili non ne fanno di certo una delle più leggere, ma sicuramente garantiscono una buona stabilità: la grande qualità dei materiali la rende infatti perfetta per adulti con un peso fino a circa 100 kg. Ripiegabile soltanto nella parte centrale del telaio, essa rimane abbastanza compatta, nonostante il manubrio non sia richiudibile. Ideale per spostarsi in città tutti i giorni, la Cicli Cinzia Car Bike Hi-Tension 20 è perfetta per gli amanti delle due ruote alla ricerca di un prodotto semplice ma efficace.
2. Frejus Norwich
Espressione di un curato e meticoloso stile Made in Italy, la bici pieghevole Frejus Norwich è leggera e semplicissima da richiudere oltre che facilmente guidabile anche dai meno esperti. In poche semplici mosse può essere riaperta e messa su strada per passeggiate lunghe e gradevoli.
Per chi è da sempre un grande amante degli acquisti made in Italy la Frejus Norwich è il modello ideale, realizzato da una delle aziende storiche della nostra nazione in fatto di due ruote. Si tratta di un esemplare monomarcia di bicicletta pieghevole leggera e veloce: nonostante l’assenza del cambio essa va piuttosto spedita per via della sua leggerezza, soli 13 kg, grazie al telaio interamente realizzato in acciaio. Anche le ruote 20 pollici assicurano buone prestazioni in fatto di velocità.
Tale modello ha telaio e manubrio pieghevoli, sebbene quest’ultimo non sia regolabile. I pedali possono essere reclinati verso l’interno e poi verso il basso, in modo da aumentare la compattezza generale in fase di chiusura. Nel complesso, possiamo definirla una bici pieghevole leggera quanto basta per essere pratica da manovrare, indicata soprattutto per coloro che necessitano di un mezzo di trasporto per brevi tragitti.
3. Masciaghi Frejus Stafford
Per andare a spasso nelle vie cittadine o portare con noi in viaggio la nostra fedele amica a 2 ruote, Masciaghi Frejus Stafford è la bici pieghevole pratica e compatta che ci farà innamorare e da inforcare ogni volta che ne abbiamo voglia. Perfetta per uso quotidiano ci invoglia ad una vita sana all'aria aperta.
Un prodotto italiano degno di nota è la bici pieghevole leggerissima che porta il nome di Masciaghi Frejus Stafford. In soli 12 kg si concentrano ottimi materiali e buone prestazioni generali: il telaio è interamente realizzato in acciaio, mentre i cerchi e i freni V-Brake sono di alluminio. Le ruote 20 pollici garantiscono una discreta velocità nonostante questo esemplare non disponga di un cambio. Oltre alla leggerezza tale modello è caratterizzato da una buona compattezza generale: il manubrio, sebbene non sia regolabile, può essere tuttavia ripiegato con facilità.
I pedali in resina possono essere chiusi verso l’interno e, anche se l’assenza del cavalletto può essere considerata un problema, in realtà contribuisce a garantire ingombri limitati e nessun peso inutile aggiuntivo. Particolarmente indicata per chi cerca un mezzo di trasporto pratico e snello per le strade cittadine, questa bici pieghevole si rivela un buon acquisto in termini di praticità e comodità.
4. Moma Bikes First Class 20
Per chi non rinuncia alle linee di uno stile vintage ma pretende funzionalità moderne e soluzioni capaci di vivere la modernità dei giorni nostri, la bicicletta pieghevole Moma Bikes First Class 20 è perfetta sintesi di design e praticità. Comoda ed esteticamente gradevole è pronta a portarvi ovunque.
Acquistare una mountain bike pieghevole che sappia coniugare bellezza estetica, comfort e praticità significa essere orientati verso un modello in particolare, vale a dire Moma Bikes First Class 20. Le sue linee eleganti, abbinate a un manubrio dalla sagomatura sportiva, rendono tale esemplare alquanto particolare e diverso dalla media generale. Il sellino e le manopole in similpelle conferiscono un tocco vintage originale che, abbinato all’efficienza del Cambio Shimano TZ-50 a 6 velocità e persino al campanello, la rendono una sorta di “full optional” dal sapore un po’retrò.
I cerchi da 20 pollici, i freni V-Brake e il telaio sono tutti in alluminio, dettaglio che ne spiega l’estrema leggerezza: siamo a soli 12 kg di peso. La compattezza, infine, è davvero soddisfacente, grazie al telaio, al manubrio e ai pedali pieghevoli che riducono le loro dimensioni fino a rendere questo modello davvero molto poco ingombrante quando non è in uso.
Opinioni finali
Che si tratti di bici pieghevoli economiche o di modelli complessi ed elaborati, la valutazione deve partire sempre dallo stesso punto iniziale: individuare le proprie esigenze in termini di intensità d’uso e tipologia di strade da percorrere, e ricercare la soluzione più adatta. È altrettanto importante selezionare la giusta dimensione delle ruote in base alla propria altezza e al tipo di utilizzo previsto, nonché verificare le modalità di chiusura e la compattezza generale del modello, insieme al peso e ai materiali impiegati. L’analisi di questi dettagli permetterà di garantirsi un ottimo acquisto.
In cima alle preferenze degli appassionati di due ruote svetta la Cicli Cinzia Car Bike Hi-Tension 20, la migliore bicicletta richiudibile per rapporto qualità-prezzo. Nonostante l’investimento economico ridotto con essa si acquistare ancora un modello davvero interessante, capace di combinare buone prestazioni in termini di velocità e compattezza generale e, nello stesso tempo, una solidità complessiva che ne fa un prodotto destinato a durare a lungo. Perfetta per gli ambienti cittadini e per usi ordinari, grazie anche alla presenza dei parafanghi si avvicina moltissimo ai modelli di bici più tradizionali, assicurando però anche un’ottima facilità di trasporto.
Puntare tutto sulla leggerezza significa scegliere con intelligenza i materiali migliori per ridurre il peso al minimo indispensabile. Ecco il caso della Frejus Norwich, una bici pieghevole alluminio dal telaio poco pesante. Si tratta di un modello monomarcia, privo cioè di cambio, che compensa questo aspetto con delle ruote da 20 pollici e una buona leggerezza complessiva. Ciò le consente di raggiungere comunque buone velocità se utilizzata in aree pianeggianti e su strade non sconnesse. Si tratta di un prodotto di fascia economica, pensato per chi è alla ricerca di una bici pieghevole basica e dalle caratteristiche essenziali e semplici.
Rimanendo sempre sulla medesima fascia di prezzo bassa troviamo anche la Masciaghi Frejus Stafford, una bici pieghevole ancora piuttosto interessante. Il suo valore aggiunto rispetto a tante altre di pari livello è costituito da una buona compattezza finale nel momento in cui viene chiusa dopo l’utilizzo. Il vantaggio, in tal caso, è dettato dal fatto che anche il manubrio, oltre al telaio, sia richiudibile. In questa maniera ci si garantisce un ingombro finale ridotto e una semplicità di trasporto piuttosto interessante. Nonostante il telaio di acciaio, tale modello riesce a contenere il peso complessivo, dimostrando così di essere ancora un acquisto molto valido.
Se infine siete alla ricerca di una soluzione pieghevole capace di coniugare praticità, comodità e una notevole gradevolezza estetica, un’opzione originale arriva dal modello Moma Bikes First Class 20. Appartenente sempre alla categoria delle due ruote di fascia economica, questo esemplare ha già un prezzo superiore rispetto alla media, proprio a causa delle rifiniture e di alcuni dettagli di design che lo rendono così caratteristico. Le manopole e il sellino in similpelle, abbinate al telaio tipico delle mountain bike, ne fanno la perfetta combinazione fra buone prestazioni e un aspetto gradevole e particolare.
Quale bici pieghevole scegliere? Classifica (Top 4)
Prodotto | Offerta | Sconto | Voto |
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Domande frequenti
- Quali dimensioni possono avere le ruote?
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Il diametro può variare da un minimo di 14” fino anche a 28”, a seconda del tipo di utilizzo per il quale sono pensate e dell’altezza del conducente.
- Esistono dei modelli per bambini?
-
Anche la bici pieghevole, come i modelli più classici, prevede degli esemplari per adulti e altri per bambini. La struttura rimane la stessa, a cambiare sono le dimensioni complessive e la leggerezza dei materiali.
- Si possono montare dei seggiolini per bambini?
-
No, la struttura del telaio, così come quella del manubrio, non è pensata per reggere il peso di questi accessori: la presenza di cerniere e la forma studiata appositamente per agevolare la chiusura rende rischiosa l’aggiunta di tali supporti.
- La bici pieghevole può essere usata per fare fuori strada?
-
Queste bici sono dotate di ganci, cerniere e giunti che, per durare a lungo, non possono essere sottoposti a tensioni eccessive. Per tale ragione i modelli ripiegabili sono pensati solo per usi ordinari.
- Come fare a mantenerla chiusa?
-
In alcuni modelli sono previsti dei ganci appositi. Qualora non presenti, è possibile pensare di aggiungere delle fascette a strappo nei punti più strategici.
- Esiste una bici pieghevole elettrica?
-
Sì, esistono anche dei modelli elettrici, la cui batteria può essere sia fissa che removibile e con la pedalata assistita.
- Può essere imbarcata come bagaglio in aereo?
-
Sì, questi modelli possono essere messi in stiva a patto che siano chiusi e bloccati con ganci o fascette. Le prescrizioni specifiche, tuttavia, variano a seconda della compagnia aerea selezionata.
- È pericoloso da usare?
-
Fintanto che questi mezzi di trasporto vengono utilizzati correttamente e manutenuti in maniera costante e accurata, sono da considerarsi totalmente sicuri, alla pari dei modelli più tradizionali.