Confronto dei bicchieri da vino migliori
Rocco Bormioli BO-196131 Divino
- Dotazione completa con una confezione da 6 pezzi
- Realizzati in resistente vetro sonoro di alta qualità
- Sono utilizzabili per gustare varie tipologie di rossi
- Struttura ideale per la degustazione di più bianchi
- Lavabili sia a mano sia in lavastoviglie senza rischi
- Vetro forgiato in assenza di piombo e altri metalli
- Modello universale adatto a diversi tipi di bevande
- Il materiale di fabbricazione è ecologico e riciclabile
- Conformità a ciascun parametro di riferimento ISO
Come scegliere i bicchieri da vino
Indice
Storia e caratteristiche
Il successo del prezioso elisir ricavato dalla fermentazione del mosto d’uva bianca o rossa, ha attraversato numerose ere, tra mitologia e riti spirituali, coinvolgendo le civiltà antiche di egizi, greci e romani fino ai giorni nostri in cui detiene, e ancora mantiene senza fatica, uno dei primi posti nella classifica delle bevande più amate a livello internazionale. Per passione, conoscenza, gusto o arricchimento culturale, il piacere del “buon bere” risponde a molteplici esigenze. Non ultima quelle di condivisione, socialità e relazione, fino alla ricerca di un’esperienza sensoriale totale, in grado di coinvolgere tutti i sensi, stimolati da consistenze, colori, profumi e sapori unici, spesso irripetibili.
Molti amano concedersi l’opportunità di godere di un buon calice di vino, magari gustando un piacevole pasto in compagnia, intorno alla tavola imbandita di prelibatezze. Ed è proprio l’oggetto atto a contenere la squisita bevanda, il calice da vino, a giocare un ruolo decisivo nella sua degustazione. Dalle prime forme rudimentali di coppa, in legno e terracotta, si è passati con l’avvento della lavorazione dei metalli ai contenitori in oro e argento dotati di stelo e incastonati di pietre preziose, come quelli presenti sulle tavole alla corte francese di Luigi XIV. Per approdare, infine, con la diffusione del cristallo e del vetro all’aspetto che oggi conosciamo.
La loro forma è studiata per valorizzare pienamente le qualità del prodotto
Nel corso del XX secolo i bicchieri da vino hanno subito studi e approfondimenti, i quali hanno portato alla creazione di forme esclusive per ogni varietà e vitigno. Essi, infatti, sono tra i principali responsabili di una piena espressione degli attributi qualitativi e del carattere specifico di cosa si sta bevendo. Un importante compito è, dunque, affidato a tali oggetti riguardo l’esperienza sensoriale di cui si può beneficiare gustando un rosso, un bianco, un rosato, uno champagne o un distillato. Essi devono sempre favorire la valutazione di diversi aspetti quali:
- Colore
- Aromi
- Sapore
- Retrogusto
A una prima osservazione attraverso il vetro o cristallo, il colore è forse l’aspetto più evidente del liquido, dovuto al grado di fermentazione delle bucce d’uva. Il tono cromatico a un occhio attento fornisce altresì importanti informazioni sul vitigno e su altri fattori di invecchiamento, come acidità e temperatura. Il ruolo dei bicchieri per vino è, inoltre, quello di agevolare la percezione dell’intensità e delle sfumature del bouquet aromatico fruttato, floreale o dal carattere legnoso e speziato. Infine, le migliori soluzioni grazie alla loro imboccatura sono in grado di far arrivare la giusta quantità di fluido nei diversi punti della bocca, permettendo di non disperderne il retrogusto, potendo apprezzare le note di testa fino all’ultima nota di coda.
I più fedeli estimatori sostengono il primato del cristallo tra i migliori materiali di fabbricazione, di certo più pregiato e brillante, spesso lavorato a mano e soffiato a bocca da maestri d’arte. Tuttavia, a causa del suo costo elevato e della sua fragilità, in tempi più recenti si sono diffuse soluzioni in vetro di buona qualità, come il vetro temperato o il sonoro ecologico, realizzato senza l’uso di metalli pesanti nocivi per la salute. Tale categoria di vetro si mantiene sottile, adeguatamente limpida e risponde maggiormente a esigenze di praticità ed economicità, pur mantenendo inalterate le condizioni indispensabili per un corretto assaggio. Tra gli altri materiali troviamo plastica e acciaio inox colorati i quali, seppur caratterizzati a livello estetico per un’apparecchiatura ricercata, non sono adatti alla perfetta degustazione del prodotto enologico.
Struttura e forme
Per quanto esigenze di design ed estetica suggeriscano alle aziende produttrici di personalizzare le loro proposte, solitamente ci si troverà di fronte a conformazioni specifiche e molto simili tra loro se non per qualche dettaglio decorativo. Per un consumo ottimale sia i bicchieri da vino bianco così come quelli dedicati a sorbire i rossi devono sempre avere una struttura composta da tre parti fondamentali:
- Coppa
- Stelo
- Piede
La coppa, talvolta indicata anche con il nome di bevante, è la parte adibita ad accogliere nella sua interezza la bevanda, la quale qui trova lo spazio per ossigenarsi e raccogliere completamente le sue note aromatiche più preziose. Più ci si sposta verso i rossi più la base sarà ampia e allo stesso modo più sono invecchiati più l’apertura sarà stretta rispetto al fondo. In linea generale, nei bicchieri da vino il diametro dell’apertura si attesta in media sui 6 cm. L’ampiezza della coppa determina la capienza del recipiente, solitamente espressa in cl, variabile in base alla forma. Lo stelo, alto tra 10 e 15 cm, ha una rilevanza cruciale, poiché risulta fondamentale al fine di sostenere i calici di vino senza intaccare in alcun modo la temperatura del liquido, tramite il contatto con il calore della mano.
Tale dotazione assume una connotazione ancora più decisiva nel caso dei bianchi i quali, per essere gustati nel rispetto delle loro proprietà organolettiche e qualitative, vanno serviti freddi o freschi tra i 6° e i 12° C. Attraverso la presa sullo stelo è possibile sollevare il calice, rotearlo e osservare in controluce ogni riflesso, evitando di lasciare antiestetici segni e impronte, preservando limpidezza e trasparenza. La base, infine, in media presenta un diametro di 8 cm, funge da sostegno per l’intero recipiente ed è sempre proporzionata alla grandezza della coppa e all’altezza dello stelo, in modo da assicurare la giusta stabilità. Nel complesso i bicchieri da vino raggiungono un’altezza che si aggira tra i 20 e 25 cm.
Forma | Struttura | Particolarità | Capienza media |
---|---|---|---|
Balloon | Ricorda una semisfera con tendenza ad allargarsi e arrotondarsi verso la base | Favorisce l’espressione degli aromi del bouquet, i quali si concentrano nella pancia o bevante, risalendo gradualmente verso il naso | 25 cl |
Bordeaux | Base ampia per permettere la decantazione continua durante la permanenza nel bicchiere | L’apertura larga permette a fluido di diffondersi nella bocca partendo dal fondo, con una concentrazione ottimale di aromi e sapori | 50 cl |
Bourgogne | Particolarmente ampio e panciuto, si restringe verso l’imboccatura. Essa può essere dritta o di poco inclinata | Esalta aromi intensi, gusti decisi e invecchiati, i quali necessitano dell’ampia areazione per potersi espandere | 55 cl |
Tulipano | Forma classica sulla cui estremità superiore il bordo è leggermente svasato. Base e apertura si allargano rispetto al corpo centrale | Ha la capacità di concentrare il nettare nella bocca prima sulla punta della lingua poi ai lati | 35 cl |
Renano | Pancia larga e apertura stretta in grado di operare la giusta ossigenazione senza trasferire nella bocca un’eccessiva quantità di liquido | Ideale per gustare i sapori tannici e astringenti senza un eccessivo effetto disturbante per mucosa e gengive | 45 cl |
Flûte | Ha forma stretta e lunga, studiata per avere il minimo contatto possibile con l’ossigeno ed esigua dispersione di anidride carbonica | Ideale per apprezzare la diffusione del perlage e apprezzare i profumi più freschi | 15 cl |
Coupette o Coppa Asti | Coppa semisferica quasi schiacciata di piccola capienza, con stelo lungo e sottile | L’ampia apertura e la capienza contenuta permettono l’ossigenazione e la concentrazione degli aromi più intensi | 15 cl |
Tulipano piccolo | Stelo lungo, apertura ridotta e capienza minima | Attua la perfetta concentrazione di note aromatiche complesse e asseconda piccoli sorsi | 10 cl |
Il mercato offre una vastissima gamma di possibilità per la scelta dei bicchieri da vino preferiti, le quali si differenziano per forme, misure, materiali e design. I veri appassionati possono collezionare varie tipologie di bicchiere in relazione alle loro preferenze di gusto, sorseggiando ogni varietà nel suo bicchiere di vino ideale. Al di là dei modelli specifici, esiste una particolare tipologia di bicchieri da vino definita Universale o “da degustatore” certificata dall’ISO (International Organization for Standardization), essa svolge la doppia funzione di calice vino rosso e di calice vino bianco.
Questa categoria rispetta dei parametri specifici riguardo alle dimensioni: apertura tra i 44 e 48 mm, altezza della coppa tra 98 e 102 mm, stelo lungo tra 52 e 58 mm, spessore stelo da 8 a 10 mm e una capacità di minimo 210 ml fino a massimo 250 ml. Un articolo conforme a tali parametri permette una valutazione migliore e ha sostituito la consuetudine di utilizzare il modello generico a tulipano come universale. Per tutte le altre tipologie le dimensioni specifiche variano in base al produttore e a quelle piccole personalizzazioni operate su forme standardizzate.
Scelta e abbinamenti
Enologi professionisti sostengono fermamente quanto la scelta dei giusti bicchieri da vino vada oltre mere esigenze di stile e di gusto estetico e sia al contrario vincolata alla funzione di degustazione. La differenziazione nell’estetica di questi oggetti non è solo legata alla tipologia di nettare ma anche al suo livello di invecchiamento, al grado di ossigenazione richiesto e alla complessità dei suoi aromi e sapori. Quindi allo scopo di un assaggio adeguato la forma dovrebbe prevalere su design, colore e decorazioni per adeguarsi a specifiche caratteristiche qualitative, di corpo e struttura.
Spesso vengono venduti in set da 6 e 12 pezzi per una dotazione completa
Inoltre, è la forma a rendere possibile l’analisi di ogni aspetto rilevante, la quale porta infine alla formazione di un giudizio oggettivo su quella specifica bottiglia. Da ciò deriva che ogni varietà enologica richieda la scelta di uno specifico bicchiere da vino. Andare a fondo nella classificazione delle tipologie bicchieri per tipi di vino, permette anche ai meno esperti di orientarsi al meglio in tale ambito il quale può, talvolta, risultare complesso per i neofiti. Si potrà, altresì, valutare quale sia la soluzione migliore per l’uso domestico, optando per la forma di bicchieri da vino adatta alle proprie bottiglie preferite o quelle consumate abitualmente.
Classificazione | Tipologia | Calici corretti | Servire a |
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Rossi giovani | Chianti Classico, Primitivo | Renano | 12° C |
Rossi di medio corpo | Barbaresco, Sangiovese | Balloon | 14-16°C |
Rossi strutturati | Bordeaux, Brunello, Shiraz, Merlot | Bordeaux, Bourgogne | 16-18 °C |
Rossi invecchiati | Bourgogne, Pinot Nero, Barolo | Bourgogne | 18° C |
Bianchi maturi | Riesling, Sauvignon | Renano | 10-12° C |
Bianchi giovani | Chardonnay, Verdicchio | Tulipano | 6-8° C |
Rosati giovani | Bardolino Chiaretto, Raboso rosato | Tulipano | 10-12° C |
Rosati strutturati | Cabernet rosato, Negroamaro rosato | Renano | 12-14° C |
Frizzanti | Prosecco, Spumante | Flûte | 4-6 ° C |
Spumanti dolci e aromatici | Moscato d’Asti | Coppetta d’Asti | 4-6 ° C |
Champagne | Champagne millesimati e sans année | Flûte da Campagne | 10-12 ° C |
Passiti | Moscato di Trani, Passito di Pantelleria | Tulipano piccolo | 10-18° C |
Liquorosi | Porto, Madera | Tulipano piccolo | 10-18° C |
Una volta individuati i corretti bicchieri vino rosso, bianco e altre categorie, per una maggiore completezza dell’esperienza enologica i più curiosi e appassionati possono tenere in considerazione quale cibo scegliere di consumare. Le linee guida sull’abbinamento dei cibi ci indirizzano sulla pietanza adatta a esaltare i caratteri aromatici e il gusto del nettare da assaporare. I calici vino rosso Chianti o Primitivo si accompagnano bene a primi piatti leggeri come le minestre o sughi più ricchi ed elaborati, a carne di maiale o salumi e a tutte quelle pietanze più ricche di grassi, le quali necessitano di maggiore acidità, ottenendo così un utile un effetto sgrassante.
Sangiovese, Bordeaux e Pinot Nero strutturati e affinati a lungo trovano la loro combinazione ideale con carni alla griglia, formaggi stagionati, arrosti e tartufo. Gli accostamenti ideali dei rosati, invece, sono aperitivi, antipasti, carni bianche, piatti tipici della cucina orientale e piccanti. Passando ai giovani e freschi Chardonnay e Verdicchio, essi si esaltano se abbinati a pietanze a base di pesce e crostacei, condivise con i più intensi e strutturati Riesling e Sauvignon, i quali in più si accordano bene a formaggi e risotti. Infine, i passiti si accostano facilmente a dolci e dessert come crostate e piccola pasticceria fresca e secca, mentre i dolci al cioccolato sono ideali con i vini liquorosi.
La degustazione
Operare una corretta degustazione richiede che i bicchieri da vino siano lisci, privi di decorazioni e completamente incolore, l’unica eccezione riguarda quegli articoli totalmente neri, utilizzati dai professionisti per valutare solo le caratteristiche olfattive del liquido, escludendo il senso della vista e respirando l’aroma e il profumo fino in fondo prima dell’assaggio. Inoltre, devono essere sottili, con uno spessore di massimo 2 mm in modo da non essere fastidiosi nel contatto con le labbra e non inficiare la percezione delle consistenze. Sia lo spessore del bordo, che deve risultare estremamente sottile per far scivolare i liquidi sulla lingua in modo fluido, sia il peso complessivo del recipiente concorrono all’assaggio perfetto, poiché consentono di fare quei piccoli sorsi necessari a percepire ogni nota qualitativa. Ciò non può verificarsi nel caso di utensili troppo spessi e pesanti.
Il peso si aggira normalmente tra i 100 e i 200 gr
Prima di procedere all’atto vero e proprio dell’assaggio occorre seguire alcuni accorgimenti preliminari e preparatori. Innanzitutto, è determinante conservare le bottiglie nel modo corretto, in posizione coricata, per preservare l’umidità del tappo in sughero, e alla giusta temperatura. Se si ha la fortuna di avere nella propria abitazione una cantina seminterrata ad hoc, quello sarà il luogo ideale. In caso contrario, ci si può avvalere di una valida cantinetta vini, la quale permette una perfetta conservazione di diverse varietà enologiche.
In più, in alcuni casi può essere necessario dotarsi di uno specifico decanter in cui attuare una perfetta ossigenazione, utile a liberare aromi complessi e strutturati. Successivamente, occorre preparare i bicchieri da vino versandone una piccola quantità, roteandolo al suo interno ed eliminandolo. Tramite tale procedura, detta avvinamento, si provvederà a togliere eventuali residui di polvere, lavaggio o altri odori i quali se non rimossi andrebbero a inficiare l’operazione di assaggio e analisi. Quest’ultima è strutturata in tre fasi essenziali:
- Visiva
- Olfattiva
- Gustativa
Tramite l’analisi visiva si possono osservare le qualità cromatiche del liquido, le quali forniscono importanti indicazioni sulla qualità e sullo stato di invecchiamento. Le classificazioni del colore dei rossi sono: porpora, rubino, granato e aranciato. Per i rosati si distinguono invece: rosa tenue, cerasuolo e chiaretto. Infine, le colorazioni individuate per i bianchi sono: giallo verdolino, paglierino, dorato e ambrato. Oltre ad ammirare sfumature e riflessi, l’analisi visiva include osservare come si comporta il fluido a contatto con le pareti del vetro o del cristallo, riguardo la formazione dei tipici archetti. Infatti, roteandolo all’interno dei bicchieri da vino le sue molecole formano un anello da cui cadono piccole gocce, dette lacrime, e tra l’una e l’altra si creano gli archetti. Nei prodotti poco corposi e con un grado alcolico ridotto le lacrime scendono velocemente e si formano poche curve, mentre su quelli più alcolici e strutturati le gocce cadono più lentamente e le piccole volte originate sono più fitte e numerose.
Quelli da champagne non vanno roteati perché il contenuto perderebbe il perlage
La fase successiva, ovvero l’olfattiva, può essere attuata non solo attraverso il naso, sede principale di questo senso, ma anche nella bocca attraverso la percezione retronasale della mucosa. I profumi dei vini vengono suddivisi in tre categorie: primari, i quali provengono dal tipo di uve, secondari, generati nella loro fermentazione, e terziari, creati nel processo di affinamento. L’analisi olfattiva include la comprensione della complessità del bouquet di aromi, la loro intensità e durata. L’ultima tappa del viaggio nel nettare d’uva, tocca il senso del gusto ed è il momento in cui si può finalmente assaporarne una piccola quantità. Tra le sue principali qualità, riconoscibili dalle papille gustative presenti sulla lingua, troviamo la durezza, data da tannicità, acidità e sapidità, e la morbidezza, dovuta al livello di zuccheri.
I bicchieri da vino giovane sono realizzati per favorire la concentrazione del sorso sulla punta e ai lati della lingua, in modo da poter cogliere prima le note di dolcezza. Quelli dedicati a varietà mature e corpose, invece, tendono a indirizzare il fluido verso il retro della lingua dove percepire gusti più intensi e complessi. Allo stesso modo, per le bevande più zuccherine come i passiti, la conformazione della coppa indirizza il liquido nella parte posteriore della bocca evitando così il prevalere del gusto estremamente dolce. Infine, nella fase gustativa è possibile riconoscere il corpo e l’intensità di struttura dei vini e, in ultimo, la persistenza dei sapori nella bocca dopo la deglutizione. Le tre fasi terminano con una valutazione complessiva sulla qualità del prodotto assaporato.
Lavaggio e cura
L’acquisto di validi bicchieri da vino, magari organizzati in un set completo di più pezzi, aggiungerà un tocco di eleganza e classe alla propria dotazione domestica. Risulta altresì un perfetto regalo per appassionati e intenditori o per giovani coppie e, se accompagnato da una bottiglia di pregio, rappresenta un dono di sicuro effetto. La scelta di uno o più bicchieri da vino di cristallo, richiederà senza dubbio delle cure più articolate rispetto a quelli in vetro. In entrambi i casi, un’attenta valutazione nella fase di acquisto deve necessariamente essere seguita da un’altrettanta cura nel mantenimento delle loro condizioni ottimali. A tale scopo, i punti fondamentali da considerare per dar lustro a questi utensili sono:
- Pulizia
- Asciugatura
- Conservazione
- Cura e mantenimento
La pulizia e il lavaggio dei bicchieri da vino possono essere effettuati sia a mano sia in lavastoviglie, in quest’ultimo caso è necessario prediligere lavaggi più delicati a temperature non troppo eccessive avendo attenzione, soprattutto per il cristallo, di mantenere una certa distanza tra un elemento e l’altro al fine di limitare il rischio di urti e colpi improvvisi, i quali potrebbero causare raschi, graffi e rotture. In linea generale, la principale accortezza è di impiegare detergenti neutri e non profumati, poiché la trasmissione degli odori andrebbe a inficiare le successive degustazioni. Tale suggerimento vale anche per il lavaggio a mano, il quale può avvenire semplicemente con acqua calda e, solo se necessario, avvalendosi dell’aggiunta di alcune gocce di detersivo.
L’acqua presente nei comuni impianti potrebbe presentare un elevato grado di calcare o la presenza di altre sostanze come il cloro, per tale ragione andrebbe fatto un ultimo passaggio del calice con acqua distillata. Se si esegue questo passaggio, per l’asciugatura sarà sufficiente lasciare all’aria i bicchieri da vino capovolti, mentre se si è adoperata acqua normale bisognerà asciugarli con un panno di cotone, o meglio ancora in lino, privo di filamenti in modo da non lasciare pelucchi sulla superfice trasparente. A tal proposito, un’interessante curiosità riguarda il flûte, nel quale l’asciugatura tramite panno in tessuto produce una sorta di impercettibile ruvidità della superficie interna, la quale aumenterà le bollicine effervescenti favorendo lo sviluppo di un perfetto perlage.
Vanno conservati in piedi e mai impilati
Una volta lavati e perfettamente asciutti l’obiettivo è quello di conservarli preservando il bordo e al riparo da oggetti i quali potrebbero creare urti o bruschi colpi, quindi scegliendo uno scaffale o un mobile sicuro e stabile, lontano da cibi o altri elementi dotati di forti odori. In alternativa, è possibile avvalersi di appositi portacalici, in legno o in ferro, da muro e scaffale o da tavolo, dotati di scanalature in cui inserire in sicurezza i bicchieri da vino capovolti.
Se dopo un certo tempo notiamo delle ombre o aloni, potrebbe essere necessaria una lucidatura, in particolare per la cura e il mantenimento ottimale del cristallo. Per cristallo e vetro, si può procedere all’utilizzo di una soluzione di acqua e aceto, in una proporzione di 30 ml di aceto per ogni 250 ml di acqua. Passando delicatamente gli utensili nella mistura andrà via ogni ombra, procedendo poi all’asciugatura come visto in precedenza. Prima dell’uso successivo, soprattutto dopo un lungo periodo di inutilizzo, è opportuno effettuare questa procedura o passare un panno umido, avendo altresì l’accortezza di posizionare i bicchieri da vino sulla tavola per ultimi, al fine di evitare il depositarsi di polvere altri corpuscoli, sollevandoli dallo stelo per mantenerli perfettamente brillanti.
Recensioni dei migliori bicchieri da vino
1. Rocco Bormioli BO-196131 Divino
Limpidezza e resistenza caratterizzano Rocco Bormioli BO-196131 Divino, i bicchieri da vino che si adattano all’uso con molteplici varietà di rossi, valorizzandone al meglio le peculiari proprietà organolettiche. Il set include 6 pezzi dal design raffinato e funzionale, idonei a uso domestico e professionale.
Una delle possibilità più apprezzate per gustare nel modo migliore i rossi è Rocco Bormioli BO-196131 Divino, una serie di 6 pezzi capace di unire un’eleganza semplice e raffinata con la praticità richiesta nella vita quotidiana, senza dover necessariamente possedere diverse tipologie di bicchieri da vino. Qui abbiamo una sagoma in stile bourgogne non molto accentuata, da 53 cl di capienza, 9,8 cm di diametro e 21,3 cm di altezza. La forma permette di degustare adeguatamente diverse scelte, dunque è una buona opzione per una dotazione domestica.
Pur non trattandosi di cristallo, colpisce la lucentezza e la limpidezza del prodotto, realizzato secondo il metodo di lavorazione Star Glass, un vetro sonoro di alta qualità privo di piombo e altri metalli, dotato di un’elevata purezza delle materie prime. Tale metodo assicura una perfetta trasparenza e brillantezza, qualità preziose le quali rendono questa opzione adatta anche all’uso professionale, particolarmente resistente ai lavaggi in lavastoviglie, incluse quelle di tipo industriale.
2. Rocco Bormioli 1318945 Divino
Se si ama assaporare ottimi bianchi e si cerca una buona dotazione, utilizzabile in occasione di pranzi e cene con ospiti, Rocco Bormioli 1318945 Divino offre 6 bicchieri da vino ideali per gustarne più tipologie, caratterizzati dall’elevata limpidezza e lucentezza del vetro sonoro di alta qualità.
Gli amanti dell’elisir di uva bianca trovano nel set Rocco Bormioli 1318945 Divino la scelta perfetta per degustare le proprie bevande preferite, con la sicurezza di utilizzare un recipiente adatto a esaltarne le caratteristiche. Questi bicchieri da vino in stile renano privi di decorazioni o rilievi, con il loro diametro da 8,3 cm accolgono perfettamente il liquido, portando al naso tutti gli aromi e lasciando entrare la giusta quantità d’aria.
Gli articoli di questa confezione presentano l’altezza di 21,3 cm e la capienza di 44,5 cl. Sono realizzati in vetro sonoro Star Glass senza alcuna traccia di metalli pesanti, limpido e resistente ai lavaggi in lavastoviglie. Si tratta di un’opzione abbastanza versatile, la quale non vincola a un’unica tipologia di bianco e trattandosi di una confezione di 6 pezzi risultano perfetti per chi ama bere insieme ai suoi ospiti accompagnando deliziosi pasti, così come per professionisti del settore impegnati in sessioni tecniche di assaggio.
3. RCR Aria
Ideati per degustazioni a livello professionale, i bicchieri da vino universali RCR Aria rispettano i più severi requisiti di conformità e si collocano tra le soluzioni più adatte a chi desidera un articolo versatile da utilizzare per apprezzare al meglio bottiglie più o meno pregiate e cocktail.
Una valida soluzione per professionisti e amatori è RCR Aria un set di 6 pezzi i quali attirano l’attenzione per l’aspetto leggero e quasi impalpabile, data l’estrema trasparenza e limpidezza del vetro sonoro con cui sono realizzati, il LUXION eco-crystal glass, un materiale caratterizzato da preziose qualità di brillantezza e resistenza. Esso non presenta tracce di metalli pesanti ed è totalmente riciclabile, in linea con i moderni orientamenti verso produzioni e consumi maggiormente sostenibili a livello ambientale.
Conformi a tutti i parametri di riferimento ISO per le degustazioni da parte di enologi e sommelier, questi bicchieri da vino universali sono utilizzabili, inoltre, per sorseggiare drink e cocktail e risultano perfetti per chi desidera possedere un unico oggetto per più bevande. Presentano un’altezza di 22 cm e capienza di 55 cl, la base misura 8 cm e il diametro 9,6 cm, la loro resistenza è stimata fino a 4000 lavaggi in lavastoviglie, unendo così praticità ed eccezionali esperienze sensoriali.
4. Stölzle Lausitz 2310035
Eleganti e professionali i bicchieri da vino rosso Stölzle Lausitz 2310035 sono la scelta irrinunciabile per gli estimatori del buon bere e per chi è interessato a un acquisto di sicuro effetto ed efficacia al fine di apprezzare pienamente aromi e profumi, anche di prodotti strutturati e complessi.
L’impeccabile commistione tra eleganza, efficacia e praticità trova il suo esempio perfetto nei moderni bicchieri da vino rosso in stile Bordeaux Stölzle Lausitz 2310035. La coppa da 644 ml di capienza e diametro 10,2 cm, presenta base ampia ideale per l’ossigenazione degli aromi e dei sapori più strutturati e complessi. L’apertura più stretta favorisce lo sprigionarsi del bouquet verso il naso e l’ingresso, in piccoli sorsi, del liquido sulla punta della lingua agevolando così l’apprezzamento dei sapori.
La coppa è sostenuta da uno stelo stabile e sottile senza giunture, il quale concorre a raggiungere l’altezza complessiva di 25,5 cm. Questo servizio da 6 elementi si adatta adeguatamente all’uso professionale dei pubblici più attenti ed esigenti, ma altresì per l’uso quotidiano in ambiente domestico, grazie al suo grado elevato di resistenza agli urti tanto da supportare senza problemi il lavaggio in lavastoviglie. Sebbene siano realizzati in vetro, il loro design raffinato e brillante non ha nulla da invidiare ai concorrenti in cristallo.
Opinioni finali
Sia per appassionati desiderosi di completare la propria collezione, sia per un neofita il quale si approccia per la prima volta all’enologia, la scelta dei propri bicchieri da vino ideali è un momento cruciale, poiché non c’è niente di più appagante che assaporare un buon calice di vino rosso o un bicchiere di vino bianco nel miglior modo possibile. Nella copiosa offerta disponibile potrebbe risultare complesso orientarsi e individuare quale scegliere, a causa della varietà di forme e prezzi i quali, d’altro canto, consentono di indirizzarsi sulla soluzione maggiormente adeguata a soddisfare il palato e le tasche, senza dover necessariamente investire cifre esorbitanti.
Se in passato il cristallo la faceva da padrone, soprattutto per le dotazioni professionali, oggi le possibilità si sono ampliate in favore di alternative in vetro sonoro di alta qualità. Sicuro per la salute, in quanto realizzato senza metalli pesanti, resistente ai lavaggi in lavastoviglie e agli urti, talmente limpido e brillante da essere adatto a degustazioni professionali con il grande vantaggio di presentare prezzi decisamente inferiori al cristallo permettendo a chiunque di poter acquistare, talvolta con una buona percentuale di sconto, dei validi bicchieri da vino.
Tra le migliori offerte per godere di un buon rosso troviamo Rocco Bormioli BO-196131 Divino, una confezione di 6 bicchieri dal prezzo contenuto davvero interessante. È una valida ed economica soluzione per chi desidera iniziare ad arricchire la propria dotazione domestica. Per completare il proprio corredo da tavola, dallo stesso produttore e della stessa fascia di costo conveniente, vi è Rocco Bormioli 1318945 Divino, bicchieri da vino anch’essi inseriti in una confezione da 6 elementi, ideali per maturi Riesling e Sauvignon come più giovani Chardonnay.
Chi per esigenze professionali o per comodità preferisce orientarsi su una sola tipologia di bicchieri da vino, può trovare la soluzione migliore in RCR Aria. Si tratta di un kit appartenente sempre a una fascia piuttosto economica, completo di 6 pezzi universali, conformi ai parametri ISO. Un pubblico più esigente, per gusto estetico e necessità, non può lasciarsi sfuggire i 6 bicchieri da vino in stile Bordeaux Stölzle Lausitz 2310035, di fattura più elevata e appartenente ad una fascia di prezzo più alta. Un acquisto imperdibile anche in occasione di invitanti sconti.
Di frequente può accadere di notare tra conoscenti, e in taluni ristoranti, l’utilizzo irrazionale di bicchieri di vino spesso non adeguati alla varietà che si sta gustando. Fermo restando la libertà di scelta e di sperimentazione, è indubbia la valorizzazione di bouquet aromatici, sapori e consistenze se si adopera il recipiente adatto. Per tale ragione, decidere di acquistare dei calici da vino rosso o bicchieri vino bianco e rosato appropriati è parte integrante dell’esperienza del “buon bere” la quale non risponde a mere esigenze fisiologiche ma può essere l’occasione irripetibile di una vera e propria estasi degli stimoli sensoriali.
Quali bicchieri da vino scegliere? Classifica (Top 4)
Prodotto | Offerta | Sconto | Voto |
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Domande frequenti
- Quanti bicchieri vanno posizionati sulla tavola?
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Sulla tavola informale non possono mancare i bicchieri acqua e vino, mentre le occasioni più formali con pasti più articolati richiedono altri 3 o 4 elementi, più flûte per il dessert.
- Sono riciclabili nella raccolta differenziata?
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Si, gli articoli in vetro sono riciclabili nella relativa raccolta differenziata. Quelli in cristallo, a causa della presenza di piombo e metalli pesanti, rientrano nei rifiuti indifferenziati.
- Dove si posizionano sulla tavola?
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L’apparecchiatura corretta prevede di posizionare i bicchieri da vino sul lato destro del piatto, in linea con le posate e subito dietro a quello per l’acqua.
- Acquistandoli on line potrebbero rompersi durante la spedizione?
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Gli imballaggi sono generalmente accurati e antiurto. Nel caso in cui il contenuto dovesse danneggiarsi, nella maggior parte dei casi, ne è prevista la sostituzione in modo assolutamente gratuito.
- Esistono servizi completi per le varie tipologie di bevande?
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Si, in commercio è possibile trovare corredi completi di bicchieri da vino, acqua e flûte, da 12, 18 e 36 pezzi. Oppure set in cui troviamo incluso il decanter.
- Come distinguere i bicchieri da vino in vetro da quelli in cristallo?
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Nel cristallo la limpidezza è superiore a causa della presenza di piombo, il bordo è maggiormente sottile e se toccato con una punta in metallo emette un suono più acuto rispetto al vetro.
- Per quale motivo alcune opzioni sono dotate di tacca graduata?
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I modelli con tacca, incisa a laser o stampata, sono dedicati alle degustazioni tecniche o competizioni di sommelier ed enologi, e il segno sta a indicare il livello corretto di riempimento.
- Esistono bicchieri da vino senza stelo?
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Per gusti estetici più moderni alcune aziende producono la variante salvaspazio e resistente detta tumbler, in cui non è presente il delicato stelo. Anch’essa è differenziata per varietà e vitigni.