Confronto delle batterie pentole migliori
Lagostina Set Ingenio Essential
- La lavorazione è priva di PFOA, cadmio e piombo
- 2 manici universali amovibili adatti a diversi pezzi
- Il suo fondo segnala quando è pronto per cuocere
- È composto da ben 24 pezzi per cuocere e servire
- Strato in alluminio incapsulato fra due di acciaio
- Fondo adatto a tutte le tipologie di piano cottura
- Comprende padella antiaderente diametro 26 cm
- Compatibile con inserimento in forno fino a 210° C
- Equipaggiato con manici in silicone termoresistenti
Come scegliere una batteria pentole
Indice
Principali composizioni
Lo sfrigolio di un saporito soffritto, il brasato che dolcemente rosola, il tradizionale ragù di pomodoro che sobbolle da alcune ore sono solo alcuni degli irrinunciabili piaceri della tavola racchiusi nello scrigno della casseruola, al cui interno le pietanze prendono forma e sapore e deliziosi matrimoni di gusto si generano. Dalle prime ciotole in terracotta o pietra sospese su grandi fuochi all’aperto o sulle fiamme dei camini a oggi, gli strumenti per cuocere i cibi hanno subito una notevole evoluzione, accelerata in tempi recenti dalle più moderne innovazioni tecnologiche, dove fisica e chimica intervengono per migliorare le modalità e le prestazioni di cottura.
In cucina spesso tegami, casseruole e padelle non sono mai abbastanza sia per la preparazione di pasti composti da più portate, sia perché ognuna di esse ha il suo utilizzo specifico in cui esprime il massimo della funzionalità e dell’efficacia. Tale ragione porta di solito all’acquisto di una batteria di pentole completa di diversi pezzi, così da disporre in ogni occasione delle stoviglie adatte allo scopo specifico con la sicurezza di ottenere da ogni componente gli stessi risultati e di poter attuare i medesimi accorgimenti nell’operatività e nella cura degli utensili.
Le più piccole includono 5 pezzi, quelle ricche possono raggiungere i 24
Quando si è alla ricerca della batteria pentole maggiormente adeguata alle proprie necessità il primo step che si compie è iniziare a scandagliare le numerose possibilità disponibili in commercio. Qui sia consumatori esperti sia coloro i quali si trovano di fronte a tale acquisto per la prima volta possono iniziare a percepire un certo grado di confusione, dato dalle innumerevoli opzioni di materiali e rivestimenti di cui sono munite le batterie di pentole. In effetti, l’aspetto della composizione è il primo e uno dei più interessanti fattori da considerare nella decisione. Tra i principali materiali impiegati nella fabbricazione di una buona batteria pentole è possibile annoverare:
- Ghisa
- Rame
- Alluminio
- Acciaio inox
- Terracotta
- Titanio puro
- Vetroceramica
La ghisa è un materiale ferroso composto da una quantità di carbonio piuttosto elevata, pari o superiore al 2%. L’uniformità del calore diffuso la rende adatta a cotture lente e prolungate e a grigliare, in quanto il ferro favorisce l’abbrustolimento di carne, pesce e verdure per opera dell’imbrunimento degli zuccheri presenti in tali alimenti, capace dunque di dar vita alla tanto desiderata reazione di Maillard. Da considerare per la ghisa è il peso piuttosto elevato, il quale potrebbe renderla poco pratica se destinata persone di una certa età o che abbiano problemi a polsi e braccia.
Storiche dotazioni delle antiche cucine domestiche e della tipologia di batteria pentole professionali i set pentole rame, invece, risultano adatti a cotture intense con rischio ridotto di bruciare la preparazione grazie al loro elevato grado di conducibilità del calore. Di solito tali oggetti sono rivestiti internamente di stagno, nichel o inox dall’effetto isolante per limitare il rischio di reazioni chimiche tra il rame e alcuni cibi acidi, in più esse richiedono cure di manutenzione attente e meticolose.
Nella classifica dei materiali con la più alta conduttività termica al secondo posto dopo il rame vi è l’alluminio, in grado di diffondere bene il calore su tutta la superficie di contatto con la pietanza realizzando cotture uniformi, noto altresì per la sua leggerezza ed economicità, spesso utilizzato nei set pentole professionali. Una moderna versione di set pentole alluminio è quello pressofuso, in cui il metallo viene fuso e iniettato a pressione in appositi stampi, ottenendo un articolo dalla lavorazione omogenea, resistente e dalla finitura particolarmente brillante. Per garantirne la sicurezza contro eventuali contaminazioni e per attribuire una dose aggiuntiva di durezza, l’alluminio pressofuso viene quasi sempre dotato di ulteriori rivestimenti specifici.
Il nichel presente nell’acciaio 18-10 funge da alta protezione contro la corrosione
L’acciaio inox trova nella resistenza al calore e alla corrosione la sua cifra significativa, limita il rischio di contaminazioni ed è facile da lavare, generalmente anche in lavastoviglie. Una scelta piuttosto comune nella fabbricazione dei set pentole acciaio inox è quella del 18/10, particolare lega composta per il 18% di cromo e per il 10% di nichel con una percentuale di carbonio intorno allo 0,8%. Si tratta dunque di una composizione sicura per chi la utilizza e durevole la quale data la sua tenacia perde qualche punto nella conducibilità termica, di conseguenza viene spesso abbinata a uno strato centrale composto da un materiale dotato di tale qualità.
Tra le altre possibilità scelte con meno frequenza per questioni di scarsa convenienza economica, versatilità o praticità troviamo la terracotta, molto solida e spessa, viene utilizzata spesso per realizzare ricette della tradizione gastronomica regionale e per quelle che in generale richiedono lunghe tempistiche, il titanio puro, estremante tenace ma altrettanto costoso, e la vetroceramica trasparente, composta da vetro e particelle di ceramica.
Fondo e manico
Le peculiarità dei composti con cui vengono realizzate le diverse opzioni di batterie pentole, introduce una caratteristica fondamentale della loro struttura ovvero la stratificazione del fondo. Al fine di ottenere il meglio delle prestazioni da ciascun materiale essi vengono combinati tra loro, in modo da garantire ottimi risultati senza rischi per il consumatore. Dunque, una batteria pentole alluminio la troveremo spesso abbinata a uno strato di inox, o viceversa una batteria pentole acciaio inox spesso includerà al suo interno uno strato di alluminio, in modo da potenziarne la conduttività al calore, rendendo le cotture veloci e sicure.
Tale caratteristica non vale solo per la tipologia di batteria di pentole acciaio inox 18 10 o alluminio ma interessa la maggior parte delle soluzioni, la cui stratificazione può includere da 2 a 3 e fino a 5 strati di materiali. Comprendere i materiali disponibili sul mercato, dunque, non solo chiarisce un aspetto rilevante per la scelta della batteria pentole adeguata alle proprie necessità ma fornisce altresì il terreno di base su cui andare a definire gli aspetti strutturali del prodotto, decisivi nella fase operativa di utilizzo vero e proprio e da cui deriveranno la comodità, la maneggevolezza, la praticità e la stabilità degli utensili.
Dal punto di vista della struttura il fondo rappresenta un argomento prioritario tanto da essere oggetto di costanti innovazioni. La stratificazione può avvenire tramite:
- Saldatura
- Incapsulamento
Nel primo caso, quello della saldatura, i diversi materiali vengono fusi per realizzare una perfetta coesione fra i componenti, mentre nella seconda tipologia di lavorazione, ovvero l’incapsulamento, non vi è fusione ma lo strato centrale viene integralmente inglobato e racchiuso tra gli altri elementi. Generalmente l’obiettivo è quello di favorire la diffusione del calore, velocizzando il riscaldamento del fondo, quindi lo strato a contatto con la fiamma del fornello, o altri tipi di fonti, viene tecnicamente definito termo diffusore.
L’aspetto del fondo termo diffusore può essere differente tra un’opzione e l’altra. Nella maggior parte dei casi la base presenta un piattello pieno, in cui il materiale di base ricopre l’intera superficie in modo uniforme. Particolare è in alcune soluzioni il fondo con canali termici, di struttura alveolare o radiante, i quali presentano delle scanalature sulla base atte a combinare la resistenza di un fondo ad alto spessore con il risparmio di energia impiegata grazie alla ridotta superficie di contatto. A causa di tali particolarità lo spessore del fondo può oscillare dai 7 mm fino ai 12 mm negli articoli di una batteria di pentole professionali, per cui è necessaria la migliore conduzione possibile. L’altezza della base d’appoggio destinata al contatto con fiamma o piastre a induzione, in generale nelle stoviglie varia invece in base al materiale di costituzione, e si aggira tra i 2 e i 5 mm.
Di solito le padelle sono monomanico mentre le casseruole ne presentano due
Al contrario di quanto si possa pensare il fattore con la maggiore incidenza sulla stabilità dell’oggetto posizionato sul piano è dato dal manico, poiché può capitare che il manico troppo lungo o troppo pesante porti la casseruola o la padella a sbilanciarsi dal piano, con il conseguente rovesciamento della pietanza e il rischio di scottature. Le opzioni disponibili sui modelli contenuti nella batteria pentole sono di 1 solo manico oppure 2, di solito termoresistenti. Possono essere realizzati in acciaio inox, alluminio o altro materiale corrispondente di solito a quello dell’intero articolo, oppure dotati di rivestimento ergonomico e antiscivolo. In tal senso è frequente l’impiego di bachelite, resina artificiale termoindurente indistruttibile e leggera, e del silicone.
Entrambi tollerano egregiamente le alte temperature, talvolta, oltre i 200° C, pertanto in molti casi sarà possibile introdurre padelle e casseruole in forno senza preoccupazioni dopo una prima fase di rosolatura dell’alimento, per completare la cottura portandola al cuore più dolcemente o semplicemente per tenere in caldo. I doppi manici delle casseruole sono di solito di forma tubolare e saldati nel corpo dell’utensile, mentre il monomanico delle padelle può essere fisso o amovibile, per conferire al prodotto la qualità di “salvaspazio” riuscendo a impilarlo comodamente e sistemarlo in poco spazio. Lo spessore e la dimensione dei manici sono sempre proporzionati alla grandezza e alla capienza dei pezzi e il peso da essi sopportabile può raggiungere e superare i 10 kg.
Rivestimenti e caratteristiche
Alla stratificazione del fondo si aggiunge un ulteriore elemento riguardante questa volta la parte superiore dell’utensile ovvero la sua superficie di copertura definita rivestimento, in costante aggiornamento e miglioramento da parte delle aziende produttrici. Oggi, la consuetudine è quella di dotare i pezzi del set batteria pentole di superficie antiaderente, ideata con lo scopo di evitare al cibo di attaccarsi sul fondo dell’utensile. La batteria di pentole antiaderenti può avere una superficie in PTFE, la prima sostanza impiegata per realizzare rivestimenti antiaderenti, scoperta da un chimico inizialmente per l’impiego in campo militare.
In alternativa, con ottime caratteristiche di conduzione, vi è la ceramica. Una batteria pentole ceramica si opporrà bene al rischio di graffi e se di buona qualità riuscirà a durare nel tempo col vantaggio di ridurre i grassi necessari a cuocere le pietanze. Più recenti sono la categoria di batteria di pentole in pietra lavica oppure la batteria pentole pietra ollare considerata maggiormente ecologica e, infine, quella in titanio materiale di ultima generazione utilizzato anche in prodotti destinati a uso medico.
Rivestimento | Peculiarità |
---|---|
PTFE | (Politetrafluoroetilene) polimero fluorurato capace di resistere a notevoli sollecitazioni termiche, aggressioni chimiche e all’usura. Privo di sostanze contaminanti è, dunque, ideale per cuocere generi alimentari. Generalmente è di colore scuro |
Ceramica | Ha un’eccellente proprietà di diffusione omogenea del calore sulla totalità della superficie, la quale contribuisce a renderla resistente a temperature superiori ai 350° C |
Pietra | Ollare o Lavica derivano da sostanze minerali che naturalmente riescono a tollerare temperature elevate, la prima opzione proviene dalla roccia Steatite, la seconda dalla solidificazione della lava vulcanica |
Titanio | Nella forma di rivestimento è sicuramente più economica della versione integralmente fabbricata con tale materiale, ma conferisce le medesime qualità di tenacia e durabilità del prodotto agli utilizzi intensi |
Con non poca frequenza si riscontrano in commercio diciture quali “batteria di pentole in ceramica” e ancora potrà capitare di trovare l’indicazione di “set pentole in pietra”. Nella stragrande maggioranza delle occasioni il riferimento è al rivestimento superiore e non all’intera formulazione dell’utensile. Le sole eccezioni riguardano la batteria di pentole pietra ollare con cui vengono realizzati utensili integralmente in questo materiale, scelte più rare a causa del loro peso e del costo particolarmente elevato, oppure per i set pentole ceramica al 100% specifiche per fornelli e dall’estetica vintage. Per sicurezza sarà sempre buona consuetudine far riferimento alle confezioni esterne, dove viene indicato se si tratta di composizione o di solo rivestimento.
L’avvento della categoria di batteria pentole antiaderenti ha segnato un profondo cambiamento, offrendo considerevoli vantaggi. Fra questi vi è per gli utilizzatori la possibilità di aumentare la durabilità del prodotto non più soggetto a laboriose attività di pulizia per rimuovere residui di cibo incrostati, i quali a lungo andare inficiavano l’integrità della parte a contatto con i cibi.
In secondo luogo, porta con sé l’opportunità di adottare modalità di preparazione più sane riducendo i grassi prima necessari a non far attaccare l’alimento al fondo della padella o della casseruola. Nei prodotti sprovvisti di tale tipo di rivestimento, per esempio quelle in acciaio inossidabile, di solito l’interno è provvisto di superficie satinata, la quale agevola le quotidiane operazioni di pulizia.
Dotazioni complete
Nell’individuazione del servizio completo arriva il momento di stabilire da quanti pezzi dovrà essere composta la batteria pentole, poiché in commercio vi sono opzioni dal numero di elementi più contenuto ad altre molto ricche. Può aiutare il consumatore nella scelta la valutazione delle proprie abitudini alimentari, il numero di componenti della famiglia o dei commensali presenti a pranzi e cene e lo spazio di cui si dispone all’interno di pensili e scaffali per accogliere la batteria da cucina. La seconda considerazione da fare è che ci sono alcuni elementi fondamentali da possedere, i quali risultano indispensabili alla preparazione delle principali modalità di cottura e categorie di ricette. Generalmente nei kit sono presenti più formati identificati dal diverso diametro.
Tipologia | Caratteristica | Formati frequenti | Adatta per |
---|---|---|---|
Casseruola fonda alta | Detta faitout, presenta 2 manici, è disponibile in numerosi formati | 16, 18, 20, 22, 24 e 26 cm | Brasatura e stufature di carni |
Casseruola mezza fonda manico lungo | Denominata “russa” ha la particolarità di un unico manico lungo, è maneggevole e versatile, usata di frequente in ambienti professionali | 14 e 16 cm | Cotture lunghe a fiamma bassa |
Casseruola bassa | Definita rondeau, ha 2 manici laterali. Il diametro è sempre superiore all’altezza | 24 e 26 cm | Cotture veloci al salto, stufatura e arrostitura |
Pentola | Presenta l’altezza pari o maggiore del diametro, ha di solito 2 manici | 18, 20, 22, 24 e 28 cm | Bollitura, contenere liquidi da mantenere caldi |
Padella | Può avere bordi dritti, curvi o molto alti e svasati, presenta 1 solo manico | 20, 22, 24, 26, 28 e 32 cm | In base alla forma è ideale per arrostire, saltare o mantecare |
Tegame | Il fondo è più ampio dell’altezza delle pareti, è dotato di 2 manici laterali | 24 cm | Cotture di pietanze a base di carne e verdura le quali non richiedano bollitura |
Wok | Utensile proprio della cucina orientale, nella variante occidentale presenta un ridotto fondo piano con apertura molto più ampia | 28 cm | Cotture intense come la frittura, ideale anche per mantenere i cibi in caldo |
Bollilatte | Bricco di capienza variabile, si tratta di un piccolo pentolino munito di 1 solo manico e beccuccio versatore | 12 cm | Bollitura e riscaldamento di alimenti liquidi |
Accessori sempre presenti nella batteria pentole completa sono i coperchi, indispensabili per mantenere il calore all’interno delle pentole e dunque capaci di abbreviare i tempi di preparazione e cottura, facendo conseguentemente risparmiare anche gas o energia elettrica. Nelle dotazioni più piccole ogni pezzo può avere il suo coperchio mentre in quelle più articolate di solito ne sono presenti 4 o 5 il cui diametro li rende adatti a essere utilizzati su diverse casseruole e padelle. I diametri disponibili con maggiore frequenza sono quelli da 14, 18, 22, 24 e 26 cm. Essi sono equipaggiati con maniglia o pomello, di solito dello stesso materiale dei manici presenti su padelle e casseruole, per ragioni di efficacia e di concordanza estetica. Il coperchio in molti casi ha la stessa composizione dell’intera batteria cucina, rispecchiando le scelte più frequenti, ovvero:
- Acciaio inox
- Alluminio
- Vetro temperato
Anche qui l’acciaio inox e alluminio presentano le medesime qualità delle stoviglie. Nei set pentole antiaderenti, come la batteria pentole in pietra, capita spesso di riscontrare coperchi in vetro temperato, resistente al calore, talvolta con bordatura e pomello in silicone o altro materiale antiscivolo, dotati della capacità di restare freddi o tiepidi durante l’utilizzo sulla fonte di calore. L’accorgimento necessario è la presenza di un piccolo foro il quale funge da valvola di sfogo per il vapore e la pressione che possono crearsi all’interno del recipiente, evitando così versamenti dai bordi. Tra gli altri accessori troviamo delle posate come mestolo, paletta, cucchiaione, forchetta prendispaghetti, schiacciapatate, schiumarola e coperchi in plastica per la conservazione dei cibi.
Consigli di utilizzo
Le più efficaci prestazioni fornite dagli elementi della batteria pentole non possono prescindere dalle modalità di utilizzo adeguate alle loro caratteristiche specifiche. Un posto prioritario in tal senso è occupato dalla compatibilità della batteria con il piano cottura di cui è munita la propria cucina. I requisiti di adattabilità relativi alla dotazione domestica presente di conseguenza comportano la necessità di conoscerne le diverse proprietà in modo da acquistare l’adeguata serie di stoviglie. Queste ultime possono essere adatte a:
- Fornelli a gas
- Piastre elettriche
- Piano a induzione
Nel primo caso, ovvero quello in cui si disponga di fornelli a gas, esse devono supportare il fuoco, e tutte le tipologie di batteria pentole risultano compatibili con tale necessità, poiché sostengono il calore emesso dalla fiamma, la quale riscalda direttamente il recipiente e il suo contenuto. Nella seconda opzione, servono elementi con fondo adatto al contatto con la piastra incandescente, riscaldata tramite resistenza elettrica, e ogni categoria di stoviglie presente in commercio risponde a questo requisito. Quindi vi è ampia compatibilità e possibilità di scelta per entrambi i primi due sistemi di cottura ma il fornello a gas è in genere preferito alla piastra elettrica a causa della scarsa efficienza energetica di quest’ultima.
Nel piano a induzione, il quale funziona sempre tramite corrente ma sfruttando una bobina a induzione che genera un campo elettromagnetico, si dovrà aver cura di scegliere una batteria di casseruole e padelle dotate di strato inferiore in acciaio inox o ferro e quelle composte integralmente in questi materiali. Esse riescono a stabilire con il piano quel magnetismo necessario a produrre calore sul fondo del recipiente. Inoltre, sono indicate le casseruole e le padelle più spesse poiché con quelle troppo sottili si potrebbe incorrere nel rischio di deformazioni. Non risultano compatibili con l’induzione, invece, porcellana, ceramica, vetro, rame e ottone. In ogni caso è possibile far affidamento ai simboli indicati sulle confezioni, i quali forniscono le esatte indicazioni sul tipo di piano a cui quel prodotto è adatto.
Alcuni modelli hanno l’interno graduato
Tra gli altri accorgimenti da seguire prima della preparazione delle pietanze, vi è altresì quello di eseguire una tantum alcune operazioni preliminari subito dopo l’acquisto, ovvero di far bollire all’interno dei vari articoli della batteria una mistura di acqua e sale, asciugandole poi con cura. Successivamente, i componenti con rivestimenti antiaderenti vanno leggermente unti con dell’olio, rimuovendo l’eccesso con della carta da cucina, e scaldati gradualmente sulla fiamma in modo da evitare crepe provocate da un’eccessiva e repentina esposizione al calore. Dopo la veloce procedura si potrà procedere al normale utilizzo di ciascun elemento della batteria.
Pulizia e cura
La corretta pulizia è un passaggio fondamentale al fine di prolungare il più possibile la vita degli utensili e mantenere la sicurezza alimentare. Affinché il lavaggio della batteria pentole sia facile è importante evitare di far bruciare le pietanze sul fondo e sui bordi di casseruole e padelle. Sono sconsigliate le pagliette iper abrasive e detergenti aggressivi, i quali sebbene riescano a eliminare le incrostazioni ostinate possono graffiare i rivestimenti e danneggiare le superfici della batteria. Piuttosto è preferibile l’ammollo con acqua calda per alcune ore o apporre sulle incrostazioni un mix di acqua e bicarbonato, procedendo poi a lavaggio manuale o in lavastoviglie, se si tratta di formulazioni in acciaio inox.
Quest’ultimo si conferma la soluzione maggiormente igienica, comoda e pratica grazie alla possibilità di usare l’elettrodomestico per la pulizia, avendo l’accortezza di sistemare lontano oggetti taglienti o appuntiti i quali potrebbero causare graffi. Possono andare in lavastoviglie anche gli articoli della batteria in cui esso rappresenta solo uno degli strati. Ogni produttore a causa di differenziazioni merceologiche tende a caratterizzare il proprio modello con inserimenti o dettagli particolari, per tale ragione non vi è una classificazione netta e perfettamente garantita per quanto riguarda l’uso della lavapiatti o la necessità del lavaggio manuale. Per tale ragione, onde evitare spiacevoli danneggiamenti, è caldamente consigliato far rifermento esclusivamente alle istruzioni fornite dall’azienda relativamente a quella specifica batteria.
Il fondo qualora si annerisse si può smacchiare facilmente con dell’aceto
Al di là delle apposite accortezze si potranno adoperare alcuni rimedi naturali non aggressivi. Per esempio dopo un certo tempo dall’acquisto della nostra batteria pentole potremmo notare dei segni o aloni scuri, macchie di calcare o di ossidazione, per ovviare a queste problematiche si può optare per una soluzione di 3 parti di acqua e 1 di aceto per strofinare o immergere gli elementi da lucidare. Essi vanno asciugati subito dopo il lavaggio proprio per ridurre al minimo la formazione di macchie e aloni, così come andrebbero rimossi subito eventuali residui di cibo, soprattutto se ricchi di sostanze acide o facilmente ossidabili come mele, pomodori e agrumi.
La cura ottimale passa, infine, dalla modalità di sistemazione dei vari pezzi della batteria, i quali andrebbero sempre protetti da teli o coperture in stoffa in cui inserirli in modo da proteggere le superfici da graffi e scalfitture. In alternativa una pratica soluzione è impiegare degli appositi separatori, piccoli elementi in silicone, feltro o gomma, da sistemare sul fondo di un elemento per poi poggiare sopra l’altro di diametro inferiore. Per la medesima ragione i coperchi possono essere sistemati in specifici supporti reggi coperchi o nelle fessure dello scolapiatti e se si ha poco spazio per riporre tutto il servizio l’espediente più utile è quello di optare per i modelli salvaspazio in cui i manici sono amovibili e le unità della batteria impilabili tra loro.
Sicurezza e smaltimento
La valutazione completa necessaria all’individuazione di una valida batteria pentole tocca infine il tema della sicurezza alimentare, contro il rischio di contaminazioni da parte di sostanze potenzialmente dannose. Si tratta di un argomento largamente dibattuto in tempi recenti soprattutto nell’ambito delle lavorazioni antiaderenti, a cui i diversi produttori europei hanno risposto con ulteriori controlli a cui i loro prodotti vengono sottoposti, a tutela dei consumatori. Ciò si è tradotto altresì nella rimozione di alcune sostanze “a rischio” dalle composizioni, indicate in maniera evidente dalle aziende produttrici. Alcune di queste sono:
- PFOA
- Cadmio
- Piombo
Quando si parla di PFOA si intende l’acido perfluoroottanoico, un tensioattivo le cui particelle sono risultate molto persistenti, se ingerite necessitano di diversi anni per degradarsi, e i cui rischi per l’organismo sono stati verificati da diversi studi. Cadmio e piombo sono, invece, sostanze spesso impiegate nelle smaltature, ritenute tossiche in seguito all’esposizione prolungata e soggette a reazioni se poste in contatto con alcuni alimenti. Sia l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) come diverse direttive europee, tra cui la 67/548/CEE, hanno classificato e previsto delle soglie massime di esposizione a tali elementi.
Affinché durino a lungo è preferibile impiegare posate in legno o silicone
Per scongiurare infondati allarmismi è fondamentale sottolineare che la batteria pentole di categoria antiaderente non è di per sé rischiosa, al contrario può essere usata in piena tranquillità. L’esigenza è piuttosto quella di controllare l’assenza di materie tossiche, di solito ben evidenziate dai produttori, orientandosi verso aziende affidabili le quali presentino tutte le garanzie di qualità e sicurezza per i consumatori. L’aspetto decisivo da tenere presente è quello di evitare l’uso di posate in metallo o lame a diretto contatto col rivestimento per non graffiarlo o raschiarlo. L’integrità del fondo o delle pareti è l’obiettivo principale da perseguire al fine di escludere il rischio di contaminazioni e continuare ad alimentarsi in modo sano e sicuro.
Inoltre, l’attenzione è nei confronti dell’ambiente poiché le succitate sostanze possono risultare inquinanti per le acque, i terreni e gli animali i quali accidentalmente entrano in contatto con oggetti in disuso abbandonati. Dunque è sempre opportuno, anche in presenza di articoli certificati privi di PFOA, cadmio e piombo, non gettare nei normali rifiuti i pezzi dei set pentole pietra, ceramica, acciaio, alluminio e altri materiali danneggiati o da sostituire perché usurati dopo anni di utilizzo. Per smaltire gli elementi di una batteria pentole è, invece, più appropriato consegnarli presso i punti di raccolta dedicati da ogni comune all’eliminazione di articoli non differenziabili.
Recensioni delle migliori batterie pentole
1. Lagostina Set Ingenio Essential
Quando in cucina si ha poco spazio, ma non si vuole rinunciare a possedere una batteria pentole affidabile e di buona fattura, si può decidere di scegliere Lagostina Set Ingenio Essential, formata da 14 pezzi lavabili in lavastoviglie e munita di 2 manici universali amovibili adatti alle diverse unità.
Efficace e versatile, tanto da collocarsi in cima alla classifica delle soluzioni maggiormente di successo, Lagostina Set Ingenio Essential da 14 pezzi è adatta ai principali sistemi di cottura tranne l’induzione e ha fondo Lagospot il quale segnala il raggiungimento della temperatura ideale a rosolare, arrostire o bollire. Il rivestimento antiaderente è estremamente tenace contro gli agenti di corrosione e privo di sostanze tossiche come PFOA, cadmio e piombo.
Si tratta di una batteria pentole salvaspazio, equipaggiata con 2 manici universali amovibili che, se staccati, consentono di riporre le unità impilate e di utilizzarle in forno. Nella confezione troviamo 2 casseruole fonde di diametro 16 e 20 cm, 2 padelle da 22 e 28 cm, wok da 28 cm e il tegame da 24 cm. In più, tra gli accessori sono inclusi 3 coperchi in vetro con bardature e pomello in silicone da 16, 20 e 24 cm e altri 3 in plastica di equivalente diametro destinati alla conservazione in frigo.
2. Lagostina Set Sfiziosa
Offre una dotazione completa, ricca di utensili e accessori, la batteria pentole in brillante acciaio inox 18/10 Lagostina Set Sfiziosa, composta da ben 24 pezzi lavabili in lavastoviglie e pratica perché perfettamente compatibile con tutte le tipologie di piano cottura grazie al fondo incapsulato a 3 strati.
L’intramontabile eleganza e resistenza della batteria pentole in acciaio inossidabile 18/10 è la cifra significativa di Lagostina Set Sfiziosa, dalla brillante finitura lucida esterna combinata con quella satinata dell’interno, utile a facilitare le operazioni di pulizia. La rapidità di riscaldamento è garantita dal fondo in alluminio incapsulato fra 2 strati di acciaio inox, stratificazione idonea all’impiego su tutte le fonti di calore compresa quella alogena e a induzione.
I manici ergonomici dello stesso materiale della struttura corredano il kit formato da 24 elementi, compresi degli utili accessori. In particolare troviamo 3 varianti di pentola da 18, 22 e 24 cm di diametro, 3 casseruole fonde da 18, 22 e 26 cm, 1 casseruola bassa sempre a doppio manico da 24 cm più un’altra fonda a manico lungo del diametro di 14 cm. Sono inclusi, inoltre, il bollilatte, 8 coperchi di varia misura, mestolo, forchettone, schiumarola, schiacciapatate, prendispaghetti, paletta e cucchiaione, sempre in acciaio inossidabile.
3. Lagostina Set Briosa
Totale compatibilità anche con l’uso in forno per i 14 elementi della batteria pentole Lagostina Set Briosa, dotati dell’efficiente fondo spesso realizzato in alluminio e acciaio inox e dei particolari manici in silicone in grado di resistere al calore, utili ad aumentare sicurezza e comodità indispensabili in cucina.
La resistenza dell’acciaio inox 18/10 incontra le più moderne innovazioni volte a migliorare le performance di risultato, nella batteria pentole Lagostina Set Briosa, fornitura di 14 pezzi tra cui pentola con diametro 22 cm, casseruola bassa da 26 cm e un’altra bassa a manico lungo da 14 cm, 2 casseruole fonde da 18 e da 22 cm, tutte munite del loro coperchio. Fanno parte del servizio anche la padella antiaderente da 26 cm e accessori come schiumarola, mestolo e prendispaghetti.
La struttura è caratterizzata da uno spesso fondo in alluminio avvolto da una capsula di acciaio inossidabile adatto a tutti i piani cottura e i particolari manici ergonomici sono in acciaio rivestito da silicone soft touch antiscivolo, il quale offre il grande vantaggio di supportare l’utilizzo in forno, fino ai 210° C. Completano la visibile qualità del prodotto la finitura a specchio e la superficie interna satinata la quale evita ai cibi di attaccarsi. È supportato il lavaggio in lavapiatti senza rischi.
4. Barazzoni Chef Line
Robustezza, comodità e lucentezza sono i tratti distintivi della batteria pentole da 9 pezzi Barazzoni Chef Line, composta integralmente impiegando un tenace inox 18/10, il quale garantisce grande durabilità nel tempo e uno stile estetico sempre attuale e ricercato, adatto a ogni tipologia di cucina.
Soddisfa anche le aspettative più esigenti la serie completa di 9 pezzi indispensabili da possedere per cuocere diverse pietanze Barazzoni Chef Line, opzione professionale nell’aspetto e nella validità dei processi di preparazione degli alimenti. Il design rispecchia tali qualità, infatti caratterizza fortemente l’articolo la finitura lucida dell’acciaio inossidabile 18/10 a elevata resistenza. Di rilievo le maniglie dello stesso materiale, di forma tubolare a ponticello, che lasciano spazio per l’impugnatura facilitando ogni spostamento.
Ai numerosi attributi di qualità della batteria pentole si aggiunge il fondo termo diffusore a 3 strati, spesso 1 cm e composto da un’anima centrale in alluminio utilizzabile su ogni piano cottura, compreso quello a induzione. Nella confezione 4 coperchi da 18, 20, 22 e 24 cm di diametro, la pentola da 20 cm, tegame da 24 cm, 2 casseruole da 18 e 24 cm più una terza da 14 cm con manico lungo. Ognuno è lavabile comodamente in lavastoviglie.
5. Tognana Set Evoluta
Cucinare diventa facile e veloce grazie alla moderna collezione di batteria pentole Tognana Set evoluta, formata da padelle e casseruole con coperchi in vetro, più superficie sicura perfettamente antiaderente. Molto adatta a chi è interessato a seguire stili alimentari sani, riducendo tempi e consumi.
Eseguire diverse preparazioni gastronomiche in recipienti di ultima generazione quali sono i 10 pezzi del Tognana Set Evoluta, renderà semplici anche le cotture generalmente laboriose. La ragione è da ritrovare nelle innovative funzionalità disponibili sulla batteria pentole in alluminio pressofuso. Il rivestimento a 4 strati antiaderente dall’effetto grigio marmorizzato è totalmente ecologico e privo di PFOA, permette di cuocere riducendo i grassi per uno stile alimentare sano ed equilibrato.
Uno degli attributi significativi è il fondo 3D a canali termici in grado di ridurre i consumi del 25% abbreviando altresì le tempistiche. Tale base risulta adatta a fornelli a gas, vetroceramica, piastre elettriche e alogene. I manici sono ricoperti da bachelite soft touch al fine di migliorare la presa e la maneggevolezza degli oggetti, lavabili nella lavapiatti. La serie comprende 2 casseruole a doppi manici da 20 e 24 cm, 1 a manico lungo da 16 cm, 2 padelle da 24 e 28 cm e 5 coperchi in vetro.
Opinioni finali
Avere nella propria cucina un servizio completo dei migliori recipienti per cuocere, di forme e diametri diversi, offre un’ampia possibilità di sperimentare tante gustose ricette sia semplici sia lunghe e articolate. Questa opzione, rispetto all’acquisto di singoli attrezzi, risulta la più vantaggiosa sotto vari aspetti come la convenienza economica e la comodità di equipaggiarsi con un’unica dotazione degli elementi indispensabili nella quotidianità, senza tralasciare l’opportunità frequente di riscontrare allettanti offerte sulle varie combinazioni.
Chi ha poco spazio per riporre gli utensili può incontrare qualche difficoltà nell’individuare quale scegliere, la soluzione è semplice con Lagostina Set Ingenio Essential salvaspazio adatto a quasi tutte le fonti di calore, al forno e al frigorifero grazie ai manici amovibili. Il suo costo già molto conveniente risulta ancora più interessante in occasione di uno sconto, considerando la presenza del rivestimento antiaderente ecologico e sicuro.
È piuttosto ampia l’offerta sul mercato di kit in acciaio inox 18/10, fra questi si fa notare Lagostina Set Sfiziosa, la perfetta composizione in termini di performance e pezzi disponibili, ben 24. Le sue peculiarità giustificano l’investimento leggermente superiore mantenendosi comunque sulla fascia media. Risulta un’alternativa valida grazie alla resistenza del fondo a 3 strati, curata del punto di vista estetico con la brillante finitura lucida, comoda da lavare in lavastoviglie.
Dello stesso materiale e produttore, ma con un numero di elementi inferiore, troviamo Lagostina Set Briosa in cui anche i prezzi sono più contenuti. Tale opzione presenta il miglior rapporto qualità prezzo tra tante proposte simili, offrendo una collezione elegante e funzionale, adatta all’impiego in forno dovuto alla composizione in acciaio inox 18/10 e ai manici in silicone termoresistente fino ai 210° C. Inoltre, include alcune posate da servizio e l’ampia padella antiaderente.
Sia gli esperti sia cuochi alle prime armi riusciranno ad apprezzare le convincenti caratteristiche della linea Barazzoni Chef Line d’ispirazione prettamente professionale ma a un costo decisamente conveniente. Assicura durabilità nel tempo e dispone di una combinazione di 9 recipienti con struttura e manici in acciaio inossidabile, il migliore fondo a 3 strati compatibile con tutte le fonti di calore incluso il moderno piano a induzione.
Infine, tra le possibilità in alluminio pressofuso si distingue Tognana Set Evoluta, una collezione dagli attributi moderni e innovativi. La ritroviamo nella categoria di costi medio bassi pur presentando una serie di dotazioni di ultima generazione quali il fondo 3D a canali termici in grado di ridurre tempi di preparazione e consumi. L’eventualità di ulteriori sconti invoglia maggiormente all’acquisto e la rende ancor di più un’occasione da cogliere al volo.
La scelta di casseruole e padelle di qualità e buona fattura ripaga nel tempo, poiché il kit adeguato è senza dubbio in grado di fare la differenza nella realizzazione di un piatto in termini di risultato ottimale, effettiva praticità davanti ai fornelli e di irrinunciabile sicurezza alimentare.
Quale batteria pentole scegliere? Classifica (Top 5)
Prodotto | Offerta | Sconto | Voto |
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Domande frequenti
- È prevista la garanzia per questo tipo di merce?
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Si, spesso le aziende offrono la garanzia di 2 anni, fino a 10 sui modelli in acciaio inossidabile.
- Cosa vuol dire la sigla AISI apposta su alcuni kit?
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La sigla AISI è una delle modalità per indicare che ci troviamo di fronte a una batteria di pentole in acciaio, il numero a cui è accompagnata ne indica la tipologia.
- Si possono inserire nel microonde?
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L’impiego del microonde richiede di avvalersi degli utensili adatti, come silicone, plastica o vetro, poiché materiali metallici causerebbero scintille, guasti e rischi per l’utilizzatore.
- Esistono servizi composti da prodotti nichel free?
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Si, in caso di allergia ci si potrà orientare su una batteria pentole in acciaio inox 18/0 o 18/c o una realizzata integralmente in ceramica o vetro pyrex.
- C’è il rischio di deterioramento col lavaggio nella lavapiatti?
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Non vi è nessun rischio a patto che l’uso dell’elettrodomestico sia supportato da quel modello, eventuali aloni sono in genere da imputare alla non perfetta asciugatura operata.
- I manici diventano sempre caldi?
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Dipende dalla tipologia, taluni manici in acciaio rimangono freddi altri si riscaldano, mentre in genere quelli rivestiti in silicone o bachelite si possono impugnare senza scottarsi.
- I cibi si attaccano sulle superfici inossidabili?
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Sebbene le finiture interne inossidabili non siano prettamente antiaderenti come gli appositi rivestimenti, esse riescono a evitare l’attaccarsi della pietanza se si mantiene del liquido sul fondo, girando spesso.
- Quanto pesano padelle e casseruole?
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Il peso delle unità di una collezione può variare in base alla capienza e dimensione, al materiale e allo stile specifico assegnato dal produttore.