Confronto dei banchi da lavoro migliori
- Superficie in bambù resistente e di lunga durata
- Le manovelle scorrevoli garantiscono versatilità
- Con 4 ganasce di serraggio presenti in dotazione
- Struttura metallica estremamente solida e stabile
- Un'elevata capacità di carico, fino a ben 450 kg
- Notevole compattezza e praticità di stoccaggio
- Dotato di comoda maniglia per facilità di trasporto
- Morsetti da installare in verticale o in orizzontale
- Configurabile e utilizzabile in appena 30 secondi
Come scegliere un banco da lavoro
Indice
Utilizzo e tipologie
Ogni appassionato del fai da te, di qualsiasi tipo di bricolage si tratti, necessita di una certa quantità di attrezzi indispensabili, con i quali poter affrontare efficacemente tutte le numerose e varie esigenze derivanti da tali attività.
Tanto un amatore quanto un professionista, infatti, deve certamente avere i giusti accessori che gli permettano di operare in maniera versatile e consona alle lavorazioni cui si dedica: tale possibilità può essere offerta da un banco da lavoro.
Le suddette utilissime strutture, in base alle loro caratteristiche e alla casistica di utilizzo, possono rappresentare dei supporti fondamentali all’interno di qualsiasi garage od officina.
Sebbene un banco da lavoro consenta, in linea generale, una notevole poliedricità operativa, è tuttavia indispensabile che risulti adeguato alle esigenze del suo proprietario. A seconda del campo specifico entro cui l’hobbysta di turno si cimenta più di frequente, infatti, possono sussistere necessità molto diverse tra di loro.
Chi si diletta nel lavorare il legno, ad esempio, dovrà adeguare la propria attrezzatura di conseguenza, avendo delle esigenze sicuramente differenti da quelle di chi svolge principalmente lavori legati all’impiantistica oppure al mondo dell’edilizia. Per tale motivo, dunque, bisogna specificare alcune distinzioni tra i vari tipi di banchi da lavoro che si possono trovare sul mercato.
Tipologia | Ambito d’impiego |
---|---|
Banco da falegname | I modelli più tradizionali, molto ampi e voluminosi, spesso dotati di cassettiere e zone per riporre i numerosi utensili utili a lavorare il legno |
Per meccanici | Particolarmente robusti e con alta capacità di carico, normalmente stazionari ed equipaggiati con espositori e cassetti per stoccare la strumentazione |
Pieghevole | Pratici e leggeri, possono essere usati in modo itinerante, occupano mediamente poco spazio e sono adatti a lavorazioni non troppo impegnative |
Mobili | Grosse strutture metalliche complete di cassetti, sottopiani e ruote che ne permettono il trasporto, specie nelle fabbriche e nelle officine meccaniche |
Multifunzione | Versioni spesso più voluminose dei banchi pieghevoli, possono permettere l’installazione di elettroutensili fissi, come un trapano o una sega circolare da banco |
Date le diverse possibilità offerte dal mercato dedicato al bricolage e all’utensileria in genere, risulta molto importante valutare con attenzione le proprie esigenze per capire come scegliere e, di conseguenza, comprare il banco da lavoro migliore, tanto dal punto di vista economico quanto da quello operativo.
Per quanto possa sembrare banale, un appassionato di motori necessiterà di banchi da lavoro che gli permettano di avere sottomano cassetti con brugole, cacciaviti e chiavi, pertanto un banco da falegname in legno, ad esempio, potrebbe non essere il modello più adatto.
Allo stesso modo, un hobbysta che si trovasse spesso a svolgere lavorazioni a domicilio, in maniera simile a un operaio edile, dovrebbe dotarsi di un banco da lavoro richiudibile, o quantomeno di un modello sufficientemente pratico da poter essere agevolmente trasportato.
Alla luce di tali considerazioni, prima di acquistare un oggetto tanto indispensabile quanto adeguato principalmente ad ambiti specifici, non ci si può esimere dal prendere in esame alcuni criteri basilari che, unitamente alla considerazione delle proprie personali necessità lavorative, permetteranno di fare un investimento oculato, anche per quanto riguarda il rapporto qualità prezzo.
Ingombro e trasportabilità
Uno degli aspetti fondamentali di cui tenere adeguatamente conto nel momento in cui si considera un acquisto di un bancone da lavoro è certamente la conformazione del locale entro cui si intende ubicarlo e lo spazio a disposizione: questo definirà, di conseguenza, le caratteristiche specifiche che dovranno essere ricercate.
Nonostante esistano banchi da lavoro pieghevoli, risulta comunque fondamentale considerare tali criteri, valutando le dimensioni che l’oggetto potrà avere una volta aperto, assicurandosi oltretutto di poterlo stoccare adeguatamente anche da chiuso.
Oltre al volume occupato dal banco da lavoro stesso, inoltre, sarà bene assicurarsi di avere uno spazio tale da permettere un’adeguata libertà di movimento nell’area circostante, vale a dire un minimo di 80 cm tutto intorno ad ogni lato, così da poter operare poi con il massimo agio.
La tipologia specifica di modello influirà notevolmente sull’ingombro totale, poiché, per esempio, un banco da falegname risulta normalmente piuttosto grande, con delle misure raramente inferiori ai 180 cm in larghezza e i 60 o 70 cm in larghezza.
Sebbene tali valori consentano certamente una notevole operatività generale, simili volumi potrebbero non essere adatti a tutti i tipi di officina o garage.
In certi casi sono dotati di pulsanti di emergenza per il collegamento agli elettroutensili
Lo stesso si può dire dei banchi realizzati per i meccanici che, però, sono normalmente pensati per essere piazzati contro le pareti delle officine, vale a dire luoghi lavorativi di solito dotati di ampio spazio operativo.
Per contro, invece, qualora le aree a disposizione dell’appassionato di bricolage non dovessero essere molto estese e fosse quindi necessario orientarsi verso soluzioni meno ingombranti, un banco da lavoro pieghevole potrebbe di certo essere una tra le migliori possibilità.
Questi banchi da lavoro, di solito, presentano delle misure mediamente comprese tra i 60 e gli 80 cm di lato, potendo, una volta chiusi, occupare spessori variabili tra i 15 e i 25 cm.
Nella valutazione complessiva, inoltre, risulta importante sapere la distanza da terra del piano del mobile, sebbene il comfort derivante da tale criterio sia molto personale, poiché commisurato alla conformazione fisica e all’altezza dell’utilizzatore. In linea generale, comunque, un’altezza da terra adeguata può essere identificata tra gli 80 e i 100 cm.
La medesima accortezza dovrebbe essere riservata, nel caso in cui si decida di optare per un banco da lavoro con struttura pieghevole, al peso che quest’ultima avrà da chiusa. Ovviamente tale valore non può essere definito univocamente, poiché dipendente anche dai materiali costruttivi, ma, di norma, non dovrebbe oltrepassare i 15 kg.
Per quanto riguarda la trasportabilità di un tavolo da lavoro, invece, esistono alcune diverse possibilità, tra cui
- Ruote
- Maniglie
- Attacchi per tracolla
È ovvio che tali criteri possano essere applicabili soltanto a banchi da lavoro pieghevoli, nonostante esistano alcuni modelli con strutture rigide ma dotati di ruote.
Tali oggetti sono di norma destinati all’utilizzo mobile all’interno di officine e fabbriche e presentano delle ruote gommate dotate di appositi stop, i quali consentono all’operatore di movimentarli e bloccarli a piacimento, a seconda delle esigenze.
I banconi da lavoro per uso hobbystico, invece, possono presentare comode maniglie in plastica, talvolta rivestite, per il trasporto e, in alcuni casi, anche se più raramente, predisposizioni per cinture da mettere a tracolla.
Struttura e materiali
Un ulteriore criterio che risulta essere di primaria importanza nel momento di scegliere quale sarà il banco da lavoro più adatto alle proprie esigenze specifiche è senza ombra di dubbio la sua struttura generale e i materiali con i quali è stato realizzato.
Tale aspetto, infatti, influenza in primo luogo il peso dell’intera attrezzatura, ovvero un aspetto fondamentale nel caso in cui si intenda acquistare un modello mobile. In aggiunta, queste peculiarità costruttive definiranno anche la versatilità e la destinazione d’uso più indicata.
Mentre i banchi da lavoro per falegnameria e per la meccanica sono normalmente sorretti da spesse intelaiature di legno massiccio o metallo, quasi ogni banco da lavoro pieghevole è dotato di una più leggera struttura con 4 gambe, normalmente realizzata in alluminio o acciaio.
Di norma, queste tipologie di sostegni rappresentano il miglior compromesso tra stabilità operativa, peso e resistenza generale. Alcuni modelli costruiti con queste caratteristiche sono inoltre dotati di piedini in gomma antiscivolo, i quali permettono un posizionamento più sicuro, anche in presenza di pavimenti in cemento ruvido o in piastrelle lisce.
Anche il piano stesso del tavolo da lavoro migliore necessita di un esame accurato riguardante il materiale con cui è stato realizzato. In base a ciò, infatti, sarà possibile ricavare alcune importanti informazioni che influenzeranno l’operatività generale, ad esempio la resistenza agli urti, la capacità di carico, il livello di resistenza agli agenti ambientali e la sopportazione delle sollecitazioni.
Materiale | Caratteristiche | Utilizzo |
---|---|---|
Legno massiccio | Piani molto spessi, pesanti e duraturi, montati su ingombranti e voluminosi modelli fissi | Di norma indicati per le più comuni lavorazioni di falegnameria |
Compensato o legno MDF | Pannelli trattati e resistenti all’usura e agli urti, con una buona capacità di carico | Adatti soprattutto per banchi da lavoro per la meccanica o per quelli mobili |
Bambù compresso | Leggeri e sottili, talvolta con colore idrorepellente e notevole grado di resistenza generica | Montati perlopiù sui modelli portatili, dove sia richiesto un peso ridotto |
Metallo | Presenti su esemplari fissi, sono i piani che offrono la maggiore resistenza e portata | Indicati specialmente per lavorazioni da effettuare su pezzi pesanti |
Plastica | Talvolta con rinforzi metallici, sono anch’essi dotati di buone capacità di portata | Presenti sui modelli pieghevoli di alta qualità, risultano molto versatili |
In linea generale, un banco da lavoro in legno presenta delle ottime caratteristiche per quanto riguarda la resistenza a urti, sollecitazioni e peso. A prescindere dai trattamenti ricevuti, però, questi oggetti risultano soffrire maggiormente l’usura e l’umidità, tendendo negli anni a deformarsi e, nei casi peggiori, a essere intaccati dalla muffa.
Tale rischio viene ridotto in presenza di banchi da lavoro con piani realizzati in legno di bambù compresso, compensato o MDF, ovvero un legno artificiale: nei suddetti casi, la durabilità sarà più elevata, al costo, però, di una leggera diminuzione della capacità di carico e della resistenza generale alle sollecitazioni.
Un banco da lavoro in ferro, o comunque in metallo, risulta estremamente duraturo e capace di sopportare molto più efficacemente ogni tipo di urto. Tuttavia, se non rivestito, potrebbe incorrere in corrosione dovuta alla ruggine e, qualora fosse verniciato, subire scrostature che, alla lunga, possono risultare fastidiose durante le lavorazioni.
I piani in plastica, invece, sono i migliori per quanto riguarda l’equilibrio tra capacità di carico, peso e resistenza, sebbene, rispetto ai migliori banchi da lavoro legno e metallo, soffrano di più gli sbalzi di temperatura, rischiando, nel lungo periodo, di deformarsi o creparsi.
Capacità di carico e stoccaggio
Dopo aver considerato tutte la specifiche riguardanti dimensioni, spazio a disposizione, maneggevolezza e materiali costruttivi, il passo successivo consiste certamente nel capire quale scegliere definendo la giusta capacità di carico che il miglior banco lavoro dovrà avere per poter fronteggiare efficacemente le varie esigenze.
Tale valore, infatti, identifica qual è l’effettivo peso che il tavolo da lavoro potrà sostenere: ovviamente, questo parametro deve essere considerato in base alla destinazione d’uso prevista.
Ogni banchetto da lavoro, in base alla struttura e al materiale con cui è costruito, sia legno o altro, potrà infatti sopportare diverse tipologie di carico, le quali possono essere riassunte nel seguente modo
- Da 100 a 300 kg
- Da 300 a 600 kg
- Da 600 a 1000 kg
- Da 1000 kg in poi
Di norma, i banchi lavoro più piccoli, ovvero quelli pieghevoli e con piano in legno di bambù, hanno una portata che difficilmente va oltre ai 250 o 300 kg. Sebbene non adatti per lavorazioni troppo pesanti, questi modelli possono essere utilizzabili efficacemente per il bricolage manutentivo, il quale raramente richiede l’utilizzo di accessori molto più pesanti.
Di certo, nel caso in cui si avesse il desiderio o la necessità di poter contare su una capacità di carico più elevata, magari per far fronte ad ambiti operativi più impegnativi, un miglior tavolo lavoro in grado di reggere fino a 600 kg potrebbe essere la scelta più indicata.
Valori di questo tipo si possono trovare anche nei migliori banchi da lavoro con piani in plastica, normalmente considerabili di fascia medio alta per l’utilizzo amatoriale.
Per contro, un banco da lavoro specifico per impieghi riguardanti la meccanica o la falegnameria, ovvero un modello fisso, occupante molto spazio e adatto all’uso professionale, può essere in grado di sopportare carichi anche fino a 1000 kg.
Questa peculiarità lo rende quindi una scelta ideale per le officine e i laboratori di artigianato del legno, ma quasi sempre sovradimensionata ed eccessiva, oltre che particolarmente costosa, per la sfera del fai da te.
Seguendo lo stesso principio, un banco da lavoro professionale pensato appositamente per essere installato all’interno di luoghi lavorativi specifici, entro cui sia necessario operare su pezzi molto pesanti, può arrivare ad avere una capacità di carico superiore ai 1000 kg. Ovviamente, tali soluzioni sono dispendiose e risultano eccessive per un impiego di tipo hobbystico.
Talvolta sono presenti recipienti specifici per oli, sgrassanti e altri liquidi utili
In aggiunta al peso sostenibile dal banco da lavoro, sarà anche bene valutare l’eventuale possibilità di stoccaggio di attrezzi e utensili utili alle diverse lavorazioni.
Un banco da falegname, ad esempio, viene spesso dotato di cassettiere per minuterie e altra oggettistica di piccolo taglio, oltre che di piani secondari posti al di sotto di quello principale, su cui disporre trapani ed elettroutensili ingombranti: tali soluzioni permettono, previa adeguata organizzazione dello spazio, di avere a portata di mano tutto il necessario per ogni intervento.
Allo stesso modo, un banco lavoro per meccanici spesso monterà rastrelliere ed espositori in pannelli plastici con appositi ganci e alloggiamenti per accessori come chiavi, cacciaviti e simili.
Va specificato, tuttavia, che la presenza di ulteriore spazio di stoccaggio è spesso riservata a quei modelli molto voluminosi, in legno o in metallo, adatti a impieghi professionali.
Sebbene questa non sia una regola e possano essere ritrovate eccezioni in tal senso con alcuni banchi da lavoro per uso amatoriale che possono presentare altri spazi, un tavolo da lavoro pieghevole, a causa della sua stessa conformazione strutturale, sovente non potrà offrire questa possibilità.
Metodi di serraggio
Per poter contare sulla massima versatilità del miglior banco di lavoro occorre verificare anche in quale tipo di operazioni esso consente di cimentarsi.
Se la maggior parte dei tavoli da lavoro progettati per essere impiegati principalmente da professionisti come falegnami e meccanici sono sufficientemente grandi e resistenti da permette l’installazione di morse da banco e altri simili dispositivi di fissaggio, alcuni modelli più snelli e dedicati al mondo del fai da te offrono soluzioni diverse al riguardo.
Spesso e volentieri, infatti, su un banco da lavoro di tipo pieghevole risulta scomodo e poco pratico applicare sistemi di serraggio di altro genere. Per tale motivo, è piuttosto frequente imbattersi in modelli che sono già dotati di dispositivi atti allo scopo di fissare pezzi di diversa tipologia e dimensione.
In tal caso si parla di un banco da lavoro con morsa, sebbene questa definizione possa talvolta risultare fuorviante, poiché non esplica in modo esatto e preciso quale metodologia viene adottata.
I sistemi di serraggio disponibili possono essere molteplici e divisi in categorie come
- Morsetti a barra
- Ganasce a incastro
- Piani scorrevoli o basculanti
Normalmente, un tavolo da lavoro pieghevole avente tali caratteristiche è dotato di piani scorrevoli, talvolta anche basculanti, i quali permettono all’operatore di fissare saldamente, all’interno dello spazio ricavato tra un piano e l’altro, il pezzo in lavorazione.
La versatilità di tale metodo può variare a seconda del gioco che gli elementi hanno in senso longitudinale: in parole povere, più un piano potrà scorrere all’interno delle apposite guide e maggiore sarà la larghezza massima di fissaggio. Questo valore, per poter assicurare una buona capacità operativa, non dovrebbe essere inferiore ai 40 o 50 mm.
Tale operazione è effettuabile grazie a delle manopole rotanti capaci di far scorrere, e nei banchi da lavoro migliori e di qualità più elevata anche basculare, il piano a piacimento.
In aggiunta a ciò, un buon banco da lavoro con morsa offre anche la possibilità di fissare parallelamente al piano stesso il pezzo su cui si sta operando. Questi serraggi avvengono grazie ad accessori come morsetti o ganasce, molto spesso compresi nella dotazione iniziale del prodotto.
I piani in legno o metallo che permettono il fissaggio tramite ganasce presentano dei fori entro cui tali elementi vengono incastrati e, agendo anche sulla scorrevolezza del piano, sarà possibile fissare pezzi con forme anche non standard.
Le dimensioni massime degli elementi fissabili dipendono, ovviamente, dalla disposizione dei fori per le ganasce e dalle misure dei piani, tuttavia, per consentire buone possibilità operative, dovrebbe essere possibile assicurare al banco da lavoro dei pezzi con dimensioni non inferiori a 300 mm.
Alcuni modelli sono dotati di lampade per l’illuminazione del piano lavorativo
Altri banchi da lavoro, invece, al posto o in aggiunta alle ganasce, offrono in dotazione dei morsetti a barra, simili alle classiche cagne da legno. Tali elementi, inseribili in senso orizzontale o verticale all’interno di guide appositamente realizzate sul piano del banco da lavoro, possono essere stretti in modo tale da fissare in modo sicuro e rapido il pezzo su cui si sta operando.
Queste soluzioni sono spesso presenti su un banco lavoro con superficie realizzata in plastica.
Consigli generali e manutenzione
Dopo aver considerato le caratteristiche più importanti cui badare per poter scegliere un banco di lavoro adatto alle proprie esigenze, può essere utile individuare alcuni consigli pratici relativi all’installazione, alla manutenzione e alla pulizia.
Sebbene risulti fondamentale che il banco da lavoro risulti adeguato alle proprie necessità effettive, è altrettanto indispensabile che esso possa durare a lungo negli anni. Dunque, per assicurare la massima longevità, occorre prestare attenzione ad alcune semplici indicazioni, le quali, se seguite con attenzione potranno scongiurare inconvenienti, come ad esempio l’usura precoce.
In linea generale, infatti, si può dire che tali banchi da lavoro, se si provvede a un’adeguata manutenzione e se vengono mantenuti puliti, possono avere una vita lavorativa molto estesa.
Nonostante alcuni consigli possano essere specifici a seconda del banco da lavoro specifico, esistono alcuni suggerimenti genericamente validi per tutti i tavoli da lavoro.
Ad esempio, nel momento in cui il banco da lavoro verrà installato, o comunque verrà scelta la posizione più consona in cui utilizzarlo, potrà essere utile verificare di avere a disposizione una presa di corrente nelle immediate vicinanze, così da poter collegare facilmente e con rapidità ogni tipologia di elettroutensile.
Allo stesso modo, dovrà essere verificata l’illuminazione ambientale e, nel caso in cui questa risultasse scarsa, installare faretti o luci aggiuntive per garantire il massimo della visibilità.
In certi casi è consentito modificare a piacere l’altezza del piano da terra
In aggiunta, anche il miglior banco da lavoro professionale dovrà sempre essere posizionato stabilmente, avendo cura di far poggiare tutte le 4 gambe della struttura in egual modo.
Tale accortezza, oltre a incrementare la sicurezza operativa, assicurerà anche che il piano su cui si andrà a lavorare sia orizzontale, in modo da avere la certezza che non vi siano inclinazioni, le quali potrebbero ostacolare la buona riuscita dei lavori. Per verificare tale planarità, dopo l’installazione del banco da lavoro si potrà appoggiare sui piani una livella o una bolla d’aria.
Altre indicazioni utili riguardanti il corretto uso del tavolo lavoro potrebbero essere
- Posizionare al riparo dall’umidità
- Mantenere in ordine l’attrezzatura adoperata
- Evitare l’utilizzo di sostanze corrosive o di solventi
- Proteggere i piani in caso di uso di utensili da taglio o perforanti
- Attenersi alla portata di peso indicata ed evitare sempre il sovraccarico
In aggiunta, un banco lavoro con struttura pieghevole dovrà essere stoccato, una volta richiuso, in aree asciutte e non esposte agli agenti atmosferici, i quali potrebbero rovinare in poco tempo l’intera attrezzatura.
Nelle fasi di montaggio, smontaggio e configurazione, le quali risultano quasi sempre estremamente semplici e rapide, sarà bene evitare di forzare i giunti e non procedere con eccessiva forza, per non rischiare di compromettere l’integrità della struttura del banco da lavoro.
Periodicamente, ogni due o tre mesi, inoltre, sarà bene procedere alla lubrificazione con olio idraulico delle guide di scorrimento dei piani e degli elementi rotanti che permettono l’apertura dell’intelaiatura.
Un banco da lavoro in legno, così come anche uno con il piano in metallo, dovrà essere pulito accuratamente dopo ogni utilizzo, in modo da evitare a residui di lavorazioni, liquidi o solidi, di depositarsi sulle superfici operative: ciò è utile per scongiurare il rischio che i piani vengano corrosi o rovinati da eventuali sostanze aggressive e incrostazioni.
La pulizia potrà essere eseguita prima con uno straccio asciutto con cui eliminare trucioli, limature o altre scorie. Successivamente la superficie del banco da lavoro potrà essere ripulita con acqua, sapone e prodotti sgrassanti non aggressivi, dopodiché asciugata accuratamente in modo che non si formino depositi di umidità, i quali potrebbero compromettere l’integrità dei materiali costruttivi.
Recensioni dei migliori banchi da lavoro
1. Bosch PWB 600
Sicurezza, versatilità ed elevata maneggevolezza sono le qualità migliori del banco da lavoro Bosch PWB 600. Le dimensioni e i fissaggi danno la possibilità di svolgere molte tipologie di lavorazioni su pezzi di misure diverse, rendendolo un prodotto adatto a soddisfare le esigenze di parecchi utenti.
Grazie alle sue misure e a una struttura versatile e comoda da utilizzare, Bosch PWB 600 può risultare utilissimo per molti utilizzatori. L’intelaiatura in alluminio pieghevole è particolarmente semplice da aprire e poco ingombrante: una volta richiusa, infatti, misurerà appena 64 x 84 x 9 cm, garantendone un agevole stoccaggio.
Qualora sorgesse la necessita di trasporto frequentemente, ciò sarà possibile grazie a un peso di soli 11,6 kg. La versatilità di questo banco da lavoro è assicurata dal piano realizzato in bambù idrorepellente, con capacità di carico di 200 kg, che ha misure totali di 68 x 55 cm, con un’altezza da terra di 83,4 cm.
La larghezza di fissaggio massima tra i piani scorrevoli è di 8,5 cm, ottenibile con pratiche manovelle indipendenti. Lo spessore massimo dei pezzi bloccabili sulla superficie è di 3,4 cm, mentre il serraggio avviene grazie alle 4 ganasce in dotazione, che possono fissare fino a una larghezza di 52,5 cm.
2. Stanley Fatmax FMST1-75672
Estremamente pratico e resistente, un banco da lavoro avente le qualità di Stanley Fatmax FMST1-75672 consente di affrontare, rapidamente e con versatilità, buona parte delle più comuni problematiche e necessità lavorative che un classico amante del fai da te può dover fronteggiare con frequenza.
L’elevata capacità operativa di Stanley Fatmax FMST1-75672 è assicurata da molti fattori chiave, tra cui una conformazione del piano che consente il fissaggio dei pezzi con gli appositi morsetti a barra. Questa superficie lavorativa, realizzata in spessa e robusta plastica, può reggere fino a 450 kg, pur risultando molto stabile e sicura.
È inoltre presente un comodo maniglione laterale che, oltre a facilitare l’apertura, può servire per appendere utensileria di vario tipo. Le gambe in metallo, stabili e resistenti, configurano un banco da lavoro alto 80 cm da terra, con un piano avente misure pari a 85 x 60 cm. L’intera struttura, quando viene chiusa, misurerà 85 x 60 x 10,5 cm, con un peso totale di 12 kg.
Tali valori renderanno agevole stoccaggio e trasporto, quest’ultimo favorito anche da una maniglia laterale in plastica. Oltre a risultare, dunque, comodo da utilizzare e da maneggiare, questo prodotto, premendo un bottone e tirando il maniglione, può essere preparato in pochi secondi.
3. Keter 17182239 Master Pro
Realizzato per soddisfare le esigenze di chi necessita di un banco da lavoro robusto, l'ottimo Keter 17182239 Master Pro, con una elevata portata di carico e facile da movimentare, è una scelta adatta a quegli operatori che si trovano spesso a svolgere lavori anche impegnativi fuori dal proprio garage.
L’intelaiatura metallica, dotata di maniglia, 4 gambe e piedini antiscivolo, di Keter 17182239 Master Pro garantisce una rapidità di installazione quantificabile in circa 30 secondi. Tale struttura, inoltre, presenta 2 ampi piani lavorativi, con quello inferiore configurabile come un comodo alloggiamento per utensileria varia.
Una volta ripiegato su se stesso, il prodotto nella sua interezza pesa appena 10,9 kg e ha misure compatte pari a 85 x 55 cm. La portata massima di questo banco da lavoro è di ben 453 kg, distribuibili su un robusto e durevole piano operativo realizzato in plastica con un’area di 85 x 55 cm e un’altezza da terra di 75,5 cm.
Oltre che dalle caratteristiche strutturali, in aggiunta, la grande versatilità è garantita dai sistemi di fissaggio. Sono, infatti, presenti delle guide entro cui installare, orizzontalmente oppure verticalmente in base alla necessità del momento, i 2 morsetti presenti in dotazione, i quali permetteranno un serraggio molto sicuro e rapido.
4. Black+Decker WM301-XJ
Per merito di una maneggevolezza fuori dal comune, la quale garantisce anche una notevole versatilità operativa, Black+Decker WM301-XJ è un banco da lavoro ottimo per molte tipologie di lavori diversi e che può trovare la propria collocazione all’interno di qualsiasi garage o laboratorio per il fai da te.
Pur presentando una robusta e resistente intelaiatura in acciaio, Black+Decker WM301-XJ può vantare delle interessanti qualità riguardanti la manovrabilità e la semplicità di trasporto. L’intera struttura, quando ripiegata su sé stessa, ha un peso estremamente ridotto di appena 3 kg, con delle misure di 63 x 89 x 13 cm, il che la rende facilmente stoccabile e trasportabile.
L’apertura e la chiusura, in aggiunta, sono particolarmente rapide, permettendo una posa in opera immediata. La sicurezza operativa, oltre che dai piedini in gomma antiscivolo, è assicurata da doppi fermi con conformazione a gomito e da ganasce scanalate per la chiusura dei pezzi, le quali consentono un serraggio affidabile.
Quest’ultimo può essere effettuato, con manovelle girevoli, tra i piani scorrevoli in bambù, con una larghezza massima di 11,5 cm. Con i piani completamente aperti, il banco da lavoro ha delle dimensioni di 61 x 34,1 cm e una capacità massima di carico di 160 kg e un’altezza da terra di 76 cm.
Opinioni finali
Chiunque sia solito cimentarsi, per lavoro o per passione, in progetti costruttivi, riparazioni o manutenzioni, non potrà fare a meno di un banco da lavoro. Le possibilità di acquisto, però, sono davvero molte, pertanto vagliare le varie offerte proposte dal mercato è indispensabile, per quanto il vasto assortimento di oggetti simili possa confondere e rendere difficile stabilire quale scegliere tra i vari modelli disponibili.
Per poter avere la certezza di dotarsi di un modello resistente e duraturo, oltre che costruito con materiali solidi, una tra le migliori possibilità è identificabile in Bosch PWB 600. L’ottimo prodotto risponde bene ai più importanti criteri riguardanti versatilità e comodità. Il suo prezzo, che potrebbe diventare comunque imperdibile in presenza di una offerta, è giustificato da una qualità molto alta.
Qualora si avesse la necessità di avere un modello che abbia una capacità di carico più elevata, le ottime caratteristiche strutturali di Stanley Fatmax FMST1-75672 risulterebbero essere molto interessanti. Oltre alla solidità nel suo insieme, può anche garantire buona semplicità di spostamento. Il tutto viene offerto a un prezzo sicuramente intrigante, anche nel caso in cui non venisse applicato alcuno sconto.
Sebbene all’interno di tali fasce qualitative la differenza economica non sia sostanziale, tra i prodotti dotati dei prezzi più attraenti è possibile citare il banco da lavoro Keter 17182239 Master Pro come la miglior alternativa. Affidabile e con un buon rapporto qualità prezzo, questo modello garantisce ottime prestazioni, oltre alla possibilità di operare a domicilio, per merito di una grande semplicità di trasporto.
Volendo acquistare un modello basilare, il migliore tra tanti suoi simili potrebbe invece essere Black+Decker WM301-XJ. Le sue specifiche costruttive lo rendono ideale per hobbysti occasionali e per operazioni su pezzi non troppo grandi o pesanti. Dato il prezzo a dir poco vantaggioso, anche nel caso in cui non si riesca a usufruire di sconti, questo banco da lavoro potrebbe essere un’ottima scelta.
Quale banco da lavoro scegliere? Classifica (Top 4)
Prodotto | Offerta | Sconto | Voto |
---|---|---|---|
Domande frequenti
- È possibile fissare il banco da lavoro al pavimento?
-
Sì, alcuni banchi da lavoro sono già provvisti di una predisposizione per essere imbullonati al pavimento.
- Ci si può montare sopra una morsa da tavolo?
-
Sì, se il piano ha delle misure sufficienti e se la capacità di carico massima lo consente. Per quanto riguarda i banchi pieghevoli, ovviamente, la morsa dovrà essere smontata prima della chiusura della struttura, oppure quest’ultima non potrà più essere richiusa.
- Appena acquistato necessita di montaggio?
-
La maggior parte dei banchi da lavoro viene venduta già montata, tuttavia, in presenza di prodotti da montare, sarà sufficiente seguire le semplici istruzioni indicate sul manuale d’uso.
- Vibra molto?
-
Dipende ovviamente dalla lavorazione svolta. In linea generale, comunque, se il fissaggio del pezzo è avvenuto correttamente, le vibrazioni sono minime, a prescindere dall’utensile adoperato.
- Qual è il diametro delle gambe della struttura pieghevole?
-
È ovviamente un valore che può variare da un modello all’altro, ma di norma le gambe dell’intelaiatura non hanno un diametro superiore ai 4 o 5 cm.
- Si possono svolgere operazioni di saldatura?
-
In linea di massima sì, tuttavia sarà bene considerare il materiale con il quale è costruita la struttura e lavorare con attenzione, poiché l’elevato calore sprigionato dalla saldatura potrebbe arrecare danni.
- Un modello pieghevole deve per forza essere richiuso dopo l’uso?
-
Ovviamente no. L’intelaiatura ripiegabile risulta comoda per il trasporto e per lo stoccaggio, ma, a seconda della preferenza personale e dello spazio disponibile, i banchi possono anche rimanere aperti dopo l’utilizzo.
- Può sostenere l’installazione di una sega circolare?
-
Certamente sì, avendo chiaramente cura di badare al peso massimo con cui il prodotto specifico può essere caricato.