Miglior asciugatrice del 2024

Descrizione e vantaggi

Nonostante l’effettiva convenienza economica dell’asciugatura naturale dei vestiti, questa richiede del tempo, ma soprattutto dello spazio di cui non tutti dispongono. Specialmente chi vive in appartamento non sempre ha una terrazza o almeno dei fili dover poter stendere. Allo stesso modo, lo stendibiancheria da usare in casa è ingombrante, e spesso non è abbastanza alto per capi come le lenzuola. Infine, ci costringe ad aspettare tantissimo tempo prima di poter avere il bucato completamente asciutto, rischiando di generare una quantità eccessiva di umidità, e a volte di cattivi odori, nella nostra abitazione.

Ci consente di risparmiare persino il tempo necessario alla stiratura

In grado di dimezzare i tempi necessari a svolgere questa operazione, questo elettrodomestico sarà un aiuto prezioso per chi ha problemi di tempo e spazio. Capire asciugatrice come funziona è molto intuitivo, basterà infatti inserire al suo interno gli indumenti appena estratti dalla lavatrice, preferibilmente divisi non solo in base al colore ma anche al tessuto, in modo tale da poter sfruttare al meglio i suoi programmi di asciugatura. Per ridurre ulteriormente le tempistiche e per garantire il maggior livello di efficienza possibile, è importante inserire solo capi già centrifugati e quindi privati dell’acqua in eccesso.

Per rimuovere l’umidità dai tessuti, questa macchina fa ruotare in modo costante il suo tamburo o cestello grazie all’azione di un motore. Al suo interno si trovano i vestiti, e viene immessa aria calda, la quale fa evaporare l’acqua presente. Nei modelli migliori la rotazione alterna la sua direzione in modo periodico, per evitare che gli indumenti si aggroviglino tra loro. I fattori da tenere in considerazione per capire come scegliere asciugatrice migliore per le nostre esigenze sono molti:

• Consumi
• Capienza
• Dimensioni
• Collocazione
• Rumorosità
• Asciugatura
• Funzioni

Trovare il posto perfetto per questo apparecchio è fondamentale, in quanto questa ha bisogno di uno spazio areato per evitare un eccessivo surriscaldamento generato dal suo funzionamento. Se non abbiamo un ambiente separato nel quale installarla, dovremo fare attenzione al suo livello di rumorosità e assicurarci che sia il più basso possibile: il range di dB considerato buono o accettabile va dai 50 ai 70. L’elemento che ne influenza maggiormente la collocazione è il metodo di smaltimento dell’acqua. Se questa viene raccolta in una vaschetta, l’installazione può essere effettuata ovunque, mentre se viene eliminata all’esterno dovremo trovare un posto vicino a uno scarico.

Consumi, capienza e dimensioni

Quando si tratta di capire asciugatrice quale scegliere, è fondamentale guardare la sua etichetta energetica e sapere come leggerla. Le indicazioni su quanto consuma una asciugatrice ci vengono date dai kWh/anno assorbiti, i quali vengono calcolati secondo i parametri UE, in base a 160 cicli standard per cotone, a pieno carico e a mezzo carico. Minori sono i consumi, migliore è la classe energetica, perciò quella dei modelli più efficienti va da asciugatrice classe A ad A+++. Di seguito, l’etichetta ci mostra

• Il tipo di smaltimento dell’acqua
• La durata del ciclo standard in minuti
• La rumorosità in dB
• La classe di condensazione

Quest’ultima voce viene misurata su una scala da A a G e calcola il rapporto tra l’umidità condensata nella vaschetta e quella rimossa dai tessuti.

Per esempio, un modello A+++ avrà una centrifuga con giri elevati, dai 1000 in su, per garantire rapidità di asciugatura. Se è anche dotata di sensori di carico e umidità in gradi di impostare autonomamente i programmi migliori, i consumi saranno notevolmente ridotti. Questi modelli sono più costosi, tuttavia l’investimento iniziale sarà ammortizzato rapidamente grazie alle spese piuttosto contenute in bolletta.

Considerare le dimensioni è fondamentale, poiché dovremo capire quale modello sia più adatto allo spazio a nostra disposizione. La dimensione standard è di circa 60 cm in larghezza e profondità, ma chi vive in case particolarmente piccole dovrà puntare sulle asciugatrici slim, ovvero un tipo di asciugatrice compatta in grado di inserirsi in spazi davvero stretti. La sua profondità è piuttosto ridotta, perciò sarà facile inserirla persino nel nostro mobilio per eliminare il più possibile il suo ingombro. Nonostante una asciugatrice salvaspazio sia necessariamente più piccola, non significa che le sue prestazioni siano inferiori: anche una asciugatrice piccola, infatti, garantisce risultati ottimali e preserva l’integrità degli indumenti.

Delle dimensioni ridotte aumentano la scelta per lo spazio di installazione

In base alle nostre possibilità potremo scegliere tra una asciugatrice slim 45 cm o una asciugatrice slim 40 cm, con la sola accortezza di assicurarsi che la capienza interna sia la stessa della nostra lavatrice. La capacità si deve adattare alla frequenza con cui la usiamo, e al numero di persone presenti nell’abitazione. Ha infatti poco senso dotarsi di una asciugatrice 10 kg se non la si riesce a riempire. Non conviene aspettare troppo tempo prima di lavare e asciugare i vestiti, poiché non è igienico. Si potrebbero infatti generare grandi quantità di batteri e di cattivi odori.

In media, le capienze disponibili sul mercato vanno dai 5 ai 10 kg, per adattarsi sia a chi vive da solo che a nuclei familiari molto numerosi. Chi vive da solo o in coppia può optare per un modello da 5 o 6 kg o per asciugatrici slim, mentre il range tra 7 e 8 è adatto ad abitazioni con gruppi di 3 o 4 persone. Per finire, le famiglie con 5 o più componenti avranno bisogno della capienza massima, ovvero 9 o 10 kg. In questo modo chi ha pochi indumenti non dovrà aspettare troppo per riempire il cestello, e chi ne ha tanti potrà dedicarsi al bucato con una frequenza ragionevole, senza doverlo fare tutti i giorni o addirittura più volte al giorno, a causa di un cestello troppo piccolo per tutti i vestiti da lavare.

Sistemi di asciugatura

Per poter valutare al meglio quale asciugatrice comprare, occorre capire quale sistema di asciugatura è più congeniale al tipo di investimento che vogliamo affrontare e allo spazio a nostra disposizione per poterla installare. Ci sono ben 5 diversi sistemi di produzione del calore, ma i più diffusi sono senza dubbio la resistenza elettrica, presente nei modelli conosciuti come asciugatrice a condensazione, e la pompa di calore. Se decidiamo di scegliere tra asciugatrice pompa di calore o condensazione, dobbiamo conoscere le loro caratteristiche e le loro differenze.

Il nome “asciugatrice a condensazione” si riferisce spesso alla produzione di calore tramite resistenza elettrica, e non solo al tipo di smaltimento dell’acqua. Anch’esso infatti è detto a condensazione, ma può essere trovato pure nella asciugatrice pompa di calore. Questo consiste nella raccolta dell’acqua in una cassetta apposita da svuotare periodicamente, e si distingue dal sistema a evacuazione, il quale invece ha bisogno di uno scarico in quanto espelle direttamente l’acqua attraverso un tubo.

Il funzionamento tramite resistenza elettrica è semplice: la resistenza produce il calore, il quale viene immesso nel cestello in maniera omogenea tramite una ventola. Il suo costo iniziale è abbastanza contenuto, ma nel lungo periodo ha dei consumi energetici piuttosto sostanziosi, perciò è adatta a chi ne fa un uso più sporadico. I suoi tempi di asciugatura sono di gran lunga più rapidi rispetto alla asciugatrice a pompa di calore, e richiede pochissima manutenzione.

La distribuzione uniforme del calore garantisce un’asciugatura ottimale

Per quanto riguarda invece la asciugatrice a pompa di calore, troveremo un compressore dotato di un liquido refrigerante contenente un gas assorbi-calore, il quale riscalda l’aria quando entra nel tamburo e la raffredda nuovamente quando questa esce e passa attraverso il filtro. In questo modo l’energia può essere riutilizzata, pesando molto meno sul consumo di elettricità. Il suo costo iniziale è più elevato, e i tempi di asciugatura sono più lunghi, tuttavia è il modello ideale per chi ne fa un uso quasi quotidiano e non può quindi permettersi consumi eccessivi.

Sistemi alternativi

Oltre alla pompa di calore e alla resistenza elettrica, è possibile trovare sul mercato dei modelli caratterizzati da altre tre tipologie di asciugatura, le quali devono essere valutate in quanto potrebbero essere più adatte alle nostre esigenze, pur essendo meno diffuse. Le principali differenze si possono riscontrare nei costi iniziali, nei sistemi di produzione del calore, ma anche nel consumo e quindi nelle spese sul lungo periodo. Potremo però fare ulteriori distinzioni per quanto riguarda il loro ingombro e la capienza. I tre modelli in questione sono

1. A gas
2. A vapore
3. A pallone

Il sistema più noto è quello a gas, in quanto diffuso in altri paesi: la sua caratteristica principale è asciugare i vestiti con una velocità incredibile, ed è quindi perfetto per chi vive in zone molto umide. Funziona a elettricità e ha una struttura simile ai modelli più comuni, ma la produzione del calore è affidata ad un bruciatore, il quale si serve di gas metano o gpl, la cui potenza viene misurata in Kcal. Sarà quindi indispensabile avere una linea del gas nella stanza in cui installeremo l’elettrodomestico. L’investimento iniziale è piuttosto elevato, ma i consumi elettrici sono ridottissimi, e la rapidità di asciugatura eviterà di danneggiare i vestiti, facendoli durare più a lungo.

L’uso del vapore si può trovare nei modelli di asciugatrice elettrici, perciò nelle categorie a resistenza o a pompa di calore, ma occorre fare una distinzione in quanto la presenza del vapore offre un’efficienza più elevata. Se abbiamo a disposizione questa facoltà, la potremo sfruttare nei programmi pensati per rinfrescare i capi rimasti a lungo al chiuso, per disinfettare e rimuovere i cattivi odori, oppure per distendere le pieghe dei vestiti direttamente durante l’asciugatura ed evitare così di stirare. È un po’ più costoso come modello, tuttavia ci consentirà di risparmiare il tempo, la fatica e l’energia necessari per la stiratura.

Ogni modello ha vantaggi in grado di adattarsi a diversi tipi di utenza

Arriviamo infine al modello a pallone, ovvero il prodotto ideale per chi ha davvero pochissimo spazio in casa, e non ha grandi possibilità economiche. Si tratta di un vero e proprio pallone cilindrico in plastica che viene gonfiato con aria calda da un generatore interno. Sulla sua parte superiore si trovano delle staffe a raggiera su cui potremo stendere i nostri vestiti usando delle grucce. I suoi tempi sono nella norma, e il posizionamento verticale eliminerà le pieghe direttamente durante l’asciugatura, tuttavia non potremo stendere capi di grandi dimensioni come le lenzuola. Avremo comunque a disposizione una capienza piuttosto elevata, e il vantaggio di poter ripiegare il tutto per riporlo in un armadio.

Funzioni e programmi

Non sarà possibile trovare il modello di asciugatrice migliore per le proprie esigenze senza aver considerato tutti i programmi disponibili. La prima cosa da fare è guardare i propri vestiti, e capire quali sono le funzioni di cui avremo bisogno, in base ai materiali di cui sono costituiti e alla loro quantità. Se abbiamo tanti indumenti costituiti dallo stesso tipo di tessuto, potremo optare per un modello più basilare, ma per poterci occupare di materiali delicati come seta, lana o altro dovremo fare attenzione a cercare un modello di asciugatrice con cicli specifici in grado di asciugare questi capi senza danneggiarli. In generale dobbiamo considerare la presenza di

1. Programmi adatti ai nostri vestiti
2. Programmi a risparmio energetico
3. Programmi adatti alle nostre abitudini
4. Funzioni intelligenti aggiuntive

È importante riuscire a ridurre i consumi il più possibile, perciò un modello in grado di sfruttare cicli Eco per i carichi più comuni rappresenta un vantaggio notevole. Chi ha una vita frenetica e piena di impegni troverà particolarmente comodi i programmi rapidi e quelli grazie ai quali non dovremo più stirare come l’Anti piega o l’Asciutto armadio, ancora meglio se sfruttano l’azione del vapore.

Chi vive con bambini o persone che soffrono di allergie ha invece assoluto bisogno di funzioni in grado di ottenere un livello di igiene impeccabile. Dovrà quindi cercare programmi particolari come quelli antiallergici, oppure quelli che riescono ad asciugare persino i peluches senza danneggiarli. In generale i programmi più diffusi e con i maggiori vantaggi sono

• Anti piega
• Refresh
• Pronto stiro
• Asciutto armadio
• Rapido
• Lana
• Jeans
• Cotone
• Sintetici
• Delicati

I modelli più efficienti sono quindi quelli in grado di occuparsi con la stessa efficacia di tutti i tessuti, di disinfettare a fondo, e di facilitare o eliminare la fase di stiratura. Un’altra funzione particolarmente utile è data dal programma Refresh, il quale ci consentirà di eliminare gli odori da capi puliti ma rimasti al chiuso troppo a lungo, senza il bisogno di rilavarli. Chi fa spesso sport all’aperto deve trovare un modello in grado di asciugare anche i capi impermeabili o multistrato senza danneggiare le loro proprietà. Infine, è possibile trovare anche programmi pensati per i tessuti imbottiti, ovvero cappotti, piumini e persino cuscini, per ridare volume dopo la compressione esercitata dal lavaggio.

Indipendentemente dal programma utilizzato è sempre importante separare i capi in base al tessuto e al loro livello di delicatezza, ma soprattutto guardare le etichette per capire se possono essere asciugati a macchina. Scegliere la temperatura giusta è fondamentale per evitare di danneggiare i vestiti, e per ottenere il massimo del risultato nel minor tempo possibile. Infine, potremo scegliere se inserire dei profumatori, o delle palline particolari. Si tratta di palline per asciugatrice in alluminio, plastica o lana, le quali si muovono in mezzo ai vestiti durante la centrifuga e riducono notevolmente la formazione di pieghe e attorcigliamenti, e di conseguenza i tempi di asciugatura.

Funzioni intelligenti aggiuntive

Se il nostro modello dispone di funzioni particolari, è fondamentale sfruttarle appieno per incrementare la sua efficienza, anche in termini di risparmio energetico e controllo. Solitamente queste funzioni non possono essere selezionate tramite la manopola dei programmi, ovvero la tipologia di comando più diffusa in questo tipo di elettrodomestici.

Troveremo infatti dei pulsanti aggiuntivi, in genere attorno a un pratico display grazie al quale potremo vedere con precisione quali parametri stiamo impostando, oltre a ricevere tante informazioni sull’andamento del ciclo e sullo stato della macchina. A seconda della qualità della migliore asciugatrice, il display può essere a colori o in bianco e nero, LCD o touch screen, e può essere sostituito in caso di malfunzionamento.

Una funzione che non tutte le asciugatrici offrono è la possibilità di impostare un programma in modo totalmente manuale, ovvero selezionando a nostro piacimento la temperatura e il tempo di asciugatura. Chi ha bisogno di un ciclo particolare ed è abbastanza esperto in materia potrà trarre un grande vantaggio da questa facoltà, soprattutto se affiancata da una memoria dove salvare queste impostazioni.

Al contrario, c’è anche chi cerca un apparecchio con la maggiore quantità possibile di funzioni automatiche, in modo da evitare di commettere errori e sprecare tempo ed energia. I modelli in grado di scegliere il programma migliore in modo autonomo sono quelli con i sensori di carico e di umidità. Anche le varianti più complete, come quelle dotate di questi programmi aggiuntivi, possono essere acquistate a prezzi ragionevoli scegliendo di acquistare tra le asciugatrici in offerta.

Se la nostra maggiore preoccupazione è quella di ridurre i consumi, sono tanti gli accorgimenti tra cui è possibile scegliere, oltre ad optare per una asciugatrice A+++. A partire dalla funzione di risparmio energetico, la quale però si può applicare solo ai programmi standard, fino alla programmazione di partenze ritardate e all’autospegnimento. La possibilità di decidere quando far partire il ciclo ci consentirà di avviarlo nei momenti in cui l’elettricità costa meno, per esempio di notte. Infine, lo spegnimento automatico al termine del ciclo ci consentirà di avviare la asciugatrice migliore anche quando siamo fuori casa, senza preoccuparci degli sprechi di energia.

Altre funzioni più diffuse ma sempre molto utili sono le indicazioni sul tempo residuo, e gli avvisi al termine del ciclo o quando occorre pulire il filtro o svuotare la vasca della condensa. I modelli più sofisticati sono in grado di svolgere entrambe queste operazioni in modo automatico. Chi vive con dei bambini potrà fare affidamento sul blocco di sicurezza dei comandi per evitare accensioni o modifiche accidentali al programma in corso. Per finire, chi desidera avere un controllo completo potrà cercare un modello dotato di connettività wireless, grazie alla quale potrà gestire tutte le impostazioni tramite smartphone, persino a distanza, e verificare la causa del problema in caso di malfunzionamenti.

Metodi per risparmiare spazio

Pur essendo questo elettrodomestico già di per sé un modo di risparmiare spazio in casa eliminando l’ingombro degli stendibiancheria, può comunque occupare un certo spazio all’interno dell’abitazione. Chi vive in ambienti ristretti non avrà lo spazio dove inserire un modello standard. È possibile optare per una asciugatrice profondità 45 cm o persino una asciugatrice profondità 40 cm, le cui dimensioni ridotte sono facili da collocare dentro ai mobili o in spazi angusti, oppure per le classiche asciugatrici slim. Tuttavia questa tipologia ha una capienza più contenuta, perciò non sempre incontra le necessità di tutti. Ci sono però altri metodi per risparmiare spazio con apparecchi più grandi.

La presenza di un oblò frontale attraverso il quale inserire i vestiti nel cestello per l’asciugatura rappresenta un ingombro non indifferente, in quanto il suo spessore supera i 40, 45 o 60 cm che ci vengono indicati come profondità. Inoltre, dovremo considerare di avere a disposizione lo spazio extra necessario ad aprire l’oblò per poter inserire gli indumenti. Una possibile soluzione a questo problema potrebbe essere una asciugatrice carica dall’alto, poiché la sua struttura risulta più compatta e lo sportello aprendosi verso l’alto sfrutta lo spazio verticale e quindi non rappresenta un ingombro scomodo.

Un metodo particolarmente comodo per chi ha bisogno di un apparecchio con dimensioni standard è quello di impilarlo sopra alla lavatrice, e sfruttare così lo spazio verticale. Ovviamente è fondamentale che entrambi gli elettrodomestici abbiano le stesse dimensioni e siano a carica frontale, altrimenti sarebbero impossibili da aprire. Per poter eseguire questa operazione occorre acquistare modelli già predisposti, oppure sfruttare degli accessori appositi, poiché è indispensabile la presenza di una struttura intermedia in grado di assorbire le vibrazioni e impedire così la caduta dell’apparecchio sopraelevato.

Rispondere alla domanda “quale asciugatrice mi consigliate?” richiede un’analisi approfondita di una serie di caratteristiche e aspetti importanti. Gli aspetti da considerare sono moltissimi: dalle dimensioni al modello, dalla rumorosità ai consumi. Ma grazie alla vasta gamma di prodotti disponibili sul mercato ogni utente sarà in grado di trovare la asciugatrice migliore che meglio risponde alle proprie esigenze. Sfruttando le moltissime offerte asciugatrici, poi, sarà possibile anche acquistare un modello di ultima generazione senza spendere cifre eccessive.