Recensione Apple AirPods II

Equipaggiati con una sobria ed elegante custodia di ricarica grande appena 4,43 x 2,13 x 5,35 cm per 40 g di peso, Apple AirPods II riusciranno a funzionare dalle 18 alle 24 ore senza bisogno di ricorrere al cavo da Lightning a USB-A incluso anch’esso nella confezione originale.

Se usati per ascoltare musica, gli auricolari bluetooth riescono ad avere un’autonomia di 5 ore, le quali si riducono a 3 nel caso in cui li si adoperi per fare chiamate. Qualora fossero completamente scarichi e si avesse bisogno di rifornirli velocemente, si potrà ricorrere alla modalità rapida, grazie alla quale, lasciandoli negli alloggiamenti per 15 min, il loro funzionamento sarà garantito per 3 h.

Esternamente ogni unità ha un pulsante con cui gestire le telefonate, l’andamento della riproduzione e attivare l’assistente vocale, inoltre sarà possibile addirittura personalizzare il comando associato alla doppia pressione del tasto, così da assegnargli una funzione a noi utile.

Sensori ottici e accelerometri

Ciascuno di questi auricolari bluetooth di dimensioni di 4,05 x 1,65 x 1,8 cm per 4 g di peso, oltre a risultare leggero e discreto, è stato progettato nel pieno rispetto della natura, poiché non sono stati adoperati PVC, berillio né tantomeno ritardanti di fiamma bromurati. Dunque i materiali utilizzati abbinati alla lavorazione a basso impatto ambientale rendono di fatto questo prodotto la scelta ideale per chi vuole adottare soluzioni green anche in ambito tecnologico.

Nonostante le dimensioni ridotte, Apple AirPods II possiedono diversi accorgimenti in grado di semplificarne l’uso a chiunque. Tra questi, ogni unità è dotata di un accelerometro capace di rilevare la voce e attivare i 2 microfoni beamforming al fine di farci telefonare o chiedere aiuto all’assistente vocale. In quest’ultimo caso poi non sarà necessario premere alcun tasto, ma basterà pronunciare una frase ad hoc seguita dalla propria richiesta per ottenere ciò di cui si ha bisogno.

L’accelerometro di movimento e i 2 sensori ottici di cui dispone ciascun elemento permetteranno al dispositivo di capire se le capsule sono inserite nelle orecchie oppure no. Infatti togliendone una o entrambe si metterà in pausa la riproduzione, la quale sarà ripresa riposizionandole entro 15 secondi. Si tratta di una funzione di rilevamento automatico che non richiede nessuna interazione da parte dell’utente, il quale dunque deve solo indossare l’apparato per iniziare a servirsene.

Chip H1 e condivisione audio

Montando un chip H1, questi auricolari bluetooth riusciranno ad avere un collegamento più stabile e a impiegare ancora meno tempo nel mettersi in comunicazione con altri device attraverso l’omonima connettività nella versione 5.0. Una simile caratteristica è fondamentale per non sentire fastidiosi salti durante la riproduzione o ritardi nel corso di un’importante telefonata di lavoro.

Infatti per abbinarli agli ultimi modelli di smartphone dello stesso marchio basta lasciarli inseriti negli alloggiamenti, aprire la custodia e posizionarla a pochi centimetri dal telefono. Inoltre, qualora volessimo condividere l’ascolto con un amico anche lui provvisto di Apple AirPods II, sarà sufficiente avvicinare i 2 apparati, così ognuno sarà libero di sentire la medesima musica al volume desiderato e soprattutto senza dover rinunciare a una delle 2 capsule.

Se invece si desidera connetterli ad apparecchiature di altri marchi, siano essi cellulari, tablet, pc o tv, si riuscirà comunque nell’intento ma sarà necessario effettuare qualche passaggio in più almeno al primo utilizzo, selezionando sul device di interesse il nome del dispositivo.