Confronto degli affumicatori migliori
- Dimensioni compatte, misura 43 x 27,5 x 11 cm
- Dotato di ben 2 fornelletti bruciatori differenti
- Ampia griglia per aromatizzare fino a 2,5 kg di cibi
- Pistola realizzata in plastica e metallo facile da pulire
- Include le 4 batterie AA necessarie in dotazione
- Facile da impugnare e usare, per affumicare a freddo
- Dimensioni di 46 x 29 x 86 cm, peso 17,5 kg
- Struttura resistente in acciaio inossidabile AISI 430
- Dotato di 3 griglie, 5 ganci e teglia degrassatura
Come scegliere un affumicatore
Indice
Caratteristiche del processo
Fra le varie modalità di cottura e preparazione dei cibi, l’affumicatura è forse uno dei più particolari. Le sue origini sono molto antiche e vengono fatte risalire a 90.000 anni fa, quale sviluppo naturale del processo basico di essiccazione.
In passato, infatti, il suo scopo principale era quello di garantire una conservazione ottimale degli alimenti. Questo processo porta alla formazione di sostanze antiossidanti e antibatteriche attraverso una combustione lenta e parziale di materiale come legno e piante odorose di varia natura.
Se in passato, tuttavia, tale procedimento aveva lo scopo principale di conservare i cibi, le normative attuali che regolamentano i processi alimentari hanno portato a fare del pratico e semplice affumicatore domestico uno strumento unico e speciale, dal meccanismo ben preciso.
Una tecnica di cottura lenta per ottenere sapori raffinati e originali
Si tratta di un processo di preparazione che si presta molto bene per qualsiasi tipo di alimento. Fra i più comuni troviamo senza dubbio la carne, il pesce e i formaggi, ma con gli strumenti moderni essa può essere impiegata anche per le verdure. In casi particolari essa viene utilizzata anche per la realizzazione di pregiati dessert, nonché per conferire aromi speciali a cocktail originali o bevande quali whisky, tè nero e birre. La perfetta esecuzione di questo metodo è il risultato combinato di tre elementi:
- Corretta temperatura del fumo prodotto, che non dovrà mai essere troppo elevata
- La presenza della giusta quantità di ossigeno all’interno del corpo affumicatore
- L’utilizzo delle varietà di legno più idonee per il tipo di alimento e il sapore desiderato
I suddetti tre fattori contribuiscono a generare una combustione prolungata senza che si venga a produrre alcuna fiamma, ma solo ed esclusivamente fumo. In tale maniera, attraverso quest’ultimo, i sapori legnosi e fruttati vengono trasferiti in profondità negli alimenti, senza però bruciarli. Si evita, così, il formarsi di una crosta dura sul lato esterno del cibo, che impedirebbe al gusto affumicato di penetrare a fondo e insaporire in modo consistente.
Componenti e accessori
Gli elementi che caratterizzano ogni affumicatore a freddo o a caldo sono molto diversi a seconda del modello e del meccanismo di funzionamento previsto. Si possono tuttavia identificare una serie di componenti standard:
- Camera di combustione interna o esterna
- Griglie, ripiani e ganci di sostegno
- Meccanismo d’accensione del fuoco
- Prese d’aria fisse o regolabili
- Locale di affumicatura
Capire come usare uno strumento di preparazione del genere è davvero semplice. Le chips di legno aromatico vengono depositate in prossimità della camera di combustione: quest’ultima può essere attivata tramite vari meccanismi d’accensione, come una resistenza elettrica, una fiamma viva o dei carboni ardenti. Essa può essere interna, quando è necessario il calore per processare correttamente i cibi, o esterna, quando si desidera semplicemente conferire aroma con il proprio affumicatore a quanto si è deciso di portare in tavola, senza però modificarne la temperature.
Una volta raggiunta la temperatura di fumo, esso inizierà a sprigionarsi nel locale preposto, impregnando i cibi in esso raccolti. Quasi tutti gli esemplari, infine, sono dotati di prese d’aria per una migliore propagazione del fumo, e i più efficienti consentono persino di poter regolare la quantità d’aria in entrata, in modo da gestire al meglio il processo.
Esistono poi alcuni modelli particolari come le pistole affumicatrici, le quali si limitano a generare fumo attraverso un piccolo bruciatore interno che funziona come quello di una pipa. Esse sono compatte e maneggevoli, circa 15 x 8 x 15 cm e 800 g di peso, adatte a processi brevi, perfette dunque in fase di impiattamento, ed emettono fumo per qualche minuto attraverso un sottile tubo di plastica di circa 40 cm.
La scocca è spesso in acciaio inox oppure anodizzato
Questo andrà poi inserito all’interno di contenitori per alimenti opportunamente coperti con della pellicola trasparente o cupole di vetro le quali, una volta aperte dal commensale, diraderanno una nebbia tanto profumata quanto scenografica, contribuendo a un’esperienza gastronomica multisensoriale indimenticabile.
Gli esemplari migliori prevedono che la camera di combustione sia separata e lontana il più possibile dal locale di affumicatura. Tale configurazione ha lo scopo principale di evitare un calore eccessivo e controproducente, oltre a garantire un maggiore controllo sul processo nella sua interezza.
Esistono alcuni accessori integrativi, utili per agevolare l’utilizzo di un affumicatore professionale e per gestire al meglio le temperature e la durata dell’intero processo:
- Termometro da cucina
- Pinza da griglia in metallo o silicone
- Guanti da barbecue per proteggersi da calore eccessivo
- Timer con il quale monitorare la durata complessiva
Se pinze e guanti sono essenziali per introdurre, estrarre o controllare gli alimenti, il termometro da cucina, da introdurre attraverso apposite feritoie spesso presenti sulla scocca per non alterare la temperatura dell’ambiente interno, è indispensabile al fine di tenere sotto controllo l’avanzamento delle preparazioni in un affumicatore a caldo. Anche il timer è un aiuto valido per rispettare le corrette tempistiche, soprattutto in caso si collochi il proprio affumicatore in veranda o sul balcone e non si abbia sempre tutto sott’occhio. È comunque sempre buona norma leggere con attenzione il manuale di istruzioni contenuto all’interno della confezione di ogni affumicatore a freddo o a caldo, in modo da avere la piena comprensione del funzionamento specifico di ogni singolo modello.
Tipologie differenti
Ad oggi sono disponibili in commercio diverse varietà di affumicatore professionale anche per uso domestico, con caratteristiche, meccanismi e capacità molto differenti fra loro. Gli elementi capaci di distinguere davvero un modello dall’altro, e che possono orientarci in merito a quale scegliere, sono la rapidità di cottura, la semplicità di utilizzo e l’ingombro complessivo. I cinque sistemi di funzionamento principali sono:
- Elettrico
- A bioetanolo
- A carbone
- A gas
- Ad acqua
Per quanto concerne il modello elettrico è una resistenza interna che consente di mantenere costante la temperatura con estrema facilità. L’alimentazione avviene tramite cavo, solitamente lungo da 1 a 1,5 m, e offre buoni risultati in tempi piuttosto rapidi. Taluni modelli di questo genere sono talmente compatti da poterli portare addirittura in tavola, con misure di circa 40 x 20 x 15 cm. Anche i modelli a bioetanolo in pasta combustibile sono adatti ad uso domestico e presentano caratteristiche simili, sia dimensionali che di resa.
Le tipologie a carbone o carbonella sono create a supporto dei normali barbecue. Si tratta di vaschette da porre a lato, in maniera da evitare che il calore aggredisca gli alimenti o ne cicatrizzi troppo presto la superficie, garantendo così una graduale penetrazione degli aromi di legno. Occorre avere una certa esperienza per controllare il calore alla perfezione, ma dopo un paio di tentativi diverrete dei maestri.
Se i modelli di affumicatore a gas, sono i prediletti per una cottura rapida e uniforme, quelli ad acqua, infine, saranno perfetti per gestire al meglio l’umidità all’interno del locale preposto al posizionamento degli ingredienti.
Un’ulteriore distinzione riguarda la forma stessa di questi accessori da cucina. Alcuni modelli sono a sviluppo verticale, e gli alimenti vengono posizionati al loro interno su livelli differenti uno sopra l’altro. Essi di norma appartengono alla tipologia “affumicatore ad acqua”, dotati di una vasca di contenimento fra la brace e le griglie.
Altri, invece, hanno una configurazione orizzontale, secondo i comuni formati di barbecue. Se i primi si prestano meglio per affumicare cibi da appendere come filetti interi di pesce, salsicce, anguille o salumi, i secondi sono più pratici per alimenti tagliati a fette, dalla carne alle verdure.
Gli alimenti nel locale di affumicatura non devono toccare le pareti
Un altro dettaglio da tenere in considerazione riguarda la dimensione globale dell’intero affumicatore. Qualora si preveda di trattare alimenti di piccole dimensioni è preferibile evitare l’acquisto di modelli molto grandi, optando magari per un affumicatore portatile a pistola, addirittura spesso alimentato a batteria, con l’ausilio di 4 semplici pile stilo AA. In questo modo lo si potrà condurre ovunque con noi e improvvisarsi chef provetti anche durante un picnic.
I modelli con misure importanti richiedono tempistiche maggiori per raggiungere le giuste temperature affinché il fumo possa essere assorbito. Nel caso in cui, invece, tale strumento voglia essere utilizzato per alimenti ingombranti come, ad esempio, prosciutti interi, si consiglia di optare per affumicatori più capienti.
La soluzione industriale rapida, ovvero quella del fumo liquido, è l’unica in grado di offrire un’ottima resa in tempi rapidi, a prescindere dalle dimensioni e dalla tipologia dei cibi da trattare. Ecco perché oltre l’80% dei prodotti gastronomici affumicati è realizzata in questa maniera, aggiungendo il liquido aromatico solo in fase di cottura.
Metodi di affumicatura
Esistono ad oggi diverse metodologie di aromatizzazione mediante fumo, le quali hanno dato vita a tipologie differenti di affumicatori. Da processi più lenti adatti ad alimenti di grandi dimensioni o in grandi quantità, a strumenti rapidi per un uso casalingo e limitato, le opzioni sono piuttosto variegate. Si distinguono, ad oggi, quattro categorie principali di affumicatore.
Modalità | Temperatura | Durata | Umidità | Cottura |
---|---|---|---|---|
A caldo | 50° – 75° C | Poche ore | Nessuna | Completa |
A semifreddo | 25° – 45° C | Minimo 5-6 ore | Circa 75% | Superficiale |
A freddo | 16° – 25° | Da 24 ore in su | Circa 70% | Nessuna |
Con fumo liquido | Ottenuta industrialmente dal raffreddamento a 0ºC del fumo di legno | Secondo le indicazioni della ricetta, dopo averlo aggiunto | Nessuna | Nessuna |
Le prime tre metodologie sono quelle che danno origine ai cibi detti “affumicati”, mentre la quarta, il fumo liquido, si limita a conferirne il solo aroma, senza alcun processo vero e proprio di affumicatura. Ecco perché tale strumento viene di norma utilizzato per i prodotti rapidi e di pronto consumo e non fornisce nessuna garanzia di lunga conservazione.
Quest’ultima si ottiene invece solo e soltanto con procedimenti lunghi a basse temperature, in grado di assicurare il giusto equilibrio fra umidità e calore nelle proporzioni esatte per ottenere un’ottima aromatizzazione: gli alimenti secchi non assorbono il fumo, mentre quelli troppo bagnati lo fanno evaporare.
Un approfondimento a sé va dedicato alla temperatura. È importante sapere che gli alimenti tendono a cuocere a partire dai 40° circa. Di conseguenza occorre evitare che i cibi vengano messi a stretto o diretto contatto con temperature elevate. Per tale ragione molto spesso gli affumicatori a caldo sono studiati in modo da portare la combustione all’esterno rispetto a dove vengono collocati gli alimenti.
Varietà di legni
L’aspetto principale che determina l’efficacia di un affumicatore, una volta selezionata la tipologia più idonea alle proprie esigenze, è la varietà di legno utilizzata. Esistono alcuni materiali che vanno evitati del tutto, come i legni resinosi delle conifere e, in generale, i legni trattati chimicamente.
Durante il processo di combustione, infatti, essi potrebbero rilasciare sostanze non adatte all’alimentazione e, in casi gravi, molto pericolose per la salute dell’essere umano. Il combustibile ideale deve avere un’umidità scarsa, con un’essiccazione di circa 18 mesi alle spalle.
Le varietà di legna perfette per un’affumicatura impeccabile sono davvero numerose e, a seconda dell’aroma di ciascuna di esse, vengono indicate come più adatte in abbinamento ad alcuni tipi specifici di cibi. Non si tratta solo di abbinamento di sapori, ma anche e soprattutto del giusto equilibrio di intensità, in modo che nessun gusto si trovi a prevalere rispetto a un altro.
Alimenti | Varietà di legno ideale |
---|---|
Manzo e agnello | Acacia, Ciliegio, Gelso, Mesquite, Quercia |
Pollame e maiale | Acero, Albicocco, Ciliegio, Melo, Pero, Pesco |
Pesce | Acero, Alder, Ontano, Pesco, Quercia, Vite |
Tutti i tipi di carne | Arancio, Limone, Mandorlo, Pecan, Pompelmo, Prugno |
Verdure | Acacia, Acero, Lauro, Mesquite, Pecan, Pesco |
Formaggi | Acero, Albicocco, Ciliegio, Melo, Pecan, Pero |
Esistono poi alcuni legni adatti a più scopi come il noce e la sua variante nordamericana (noce nero), capaci di valorizzare universalmente carni bianche o rosse, formaggi oppure pesci e crostacei, mentre altri, come il noce bianco, presentano una spiccata tendenza a sviluppare un gusto piuttosto amaro e molto affumicato, per questa ragione vengono utilizzati solo mescolati ad altre tipologie più morbide e leggere o ad altri elementio aromatici come té o fiori secchi. Anche le tempistiche di bruciatura variano soprattutto in base al legno e all’intensità di aroma che si intende conferire agli alimenti: maggiore la durata del processo, maggiore sarà la persistenza del sapore.
Cura e pulizia
Avere cura del proprio affumicatore per carne o pesce è un processo che richiede poche semplici mosse, e qualche piccola accortezza che non ne danneggi il meccanismo. In linea di massima le attività di manutenzione e pulizia di questi strumenti di cottura sono le medesime che si è soliti adottare per la pulizia di griglie, forni e barbecue. È infatti sufficiente utilizzare acqua, spugne o spazzole morbide e non troppo abrasive e, infine, detergenti sgrassatori appositi per cucine esterne, griglie e fornelli.
Nel caso di modelli elettrici o a gas si raccomanda la massima attenzione
Prima di procedere con la detersione è necessario verificare di stare operando in totale sicurezza per se stessi e per il proprio affumicatore da cucina. Qualora stiate utilizzando un modello elettrico, è necessario innanzitutto scollegarlo dalla corrente e, in secondo luogo, aver cura di non danneggiare con acqua o sapone in eccesso i componenti elettronici.
Nel caso, invece, di esemplari di affumicatore con funzionamento a gas, si consiglia di verificare sempre l’avvenuta chiusura della manopola prima di iniziare l’attività di pulizia. È inoltre altamente raccomandabile munirsi di una spazzola o aspirapolvere per griglie, e rimuovere i residui di legna e cenere prima di utilizzare qualsiasi sostanza liquida.
Tale accortezza eviterà la formazione di poltiglie difficili da rimuovere e che potrebbero provocare occlusioni a prese d’aria e malfunzionamenti. Ovviamente una volta finito di pulire affumicatore si dovrà avere cura di asciugarlo perfettamente prima di riporlo in un luogo al riparo da luce diretta e privo di umidità, per salvaguardarne le rifiniture e la scocca ed evitare la formazione di cattivi odori o muffe che potrebbero danneggiare le successive sessioni d’uso.
Una pulizia accurata e un controllo dei singoli componenti dopo ogni utilizzo è la migliore manutenzione possibile per qualsivoglia modello di affumicatore.
Recensioni dei migliori affumicatori
1. Quantum 9891001
Se a tavola si vogliono stupire i propri commensali con un'inusitata tecnica di cottura, Quantum 9891001 è l'ottimo affumicatore che fa al caso vostro. Pratico da usare e dotato di 2 fornelletti bruciatori, in pochi minuti dona ai vostri cibi un aroma inconfondibile e davvero particolare.
Gli appassionati dei sapori originali non possono fare a meno di replicare le golosità tipiche degli chef più rinomati anche fra le proprie mura domestiche. Ecco perché Quantum 9891001 è l’affumicatore casalingo perfetto: facile da usare, nessuna manutenzione o pulizia particolare richiesta, e grande risultato in termini di aroma. Eccellente con qualsiasi tipo di alimento purché di dimensioni contenute, questo modello dispone di due bruciatori a pasta di bioetanolo o alcool denaturato da posizionare al di sotto della camera di combustione.
Non è necessaria alimentazione elettrica o a gas, il che lo rende ideale anche per essere posizionato al centro di una tavolata. La griglia consente una buona distribuzione dell’aroma di fumo che, grazie al pratico coperchio, rimarrà al riparo dal rischio di dispersioni. La presenza dei due bruciatori consente anche di poter regolare l’intensità della fiamma, onde evitare che i cibi si cuociano troppo in fretta prima di insaporirsi a dovere.
2. Polyscience Pro Sage
Cocktail, formaggi, carni e pesce non saranno più proposte banali sulla vostra tavola, ma portate e bevande ricche di una personalità spiccata. Con un affumicatore portatile come Polyscience Pro Sage, sentori di legno, foglie di té o petali delicati avvolgeranno ogni ingrediente a freddo rendendolo unico.
Una rivoluzione nella tecnica di aromatizzazione arriva da un marchio americano, simbolo di innovazione in cucina. Polyscience Pro Sage è un affumicatore a freddo a pistola, indicato per chi ama cucinare riducendo al minimo ingombro e attrezzatura necessaria. Il suo grande vantaggio è che garantisce la totale assenza di cottura degli alimenti da affumicare, limitandosi alla sola produzione di fumo freddo profumato. Il bruciatore interno può essere caricato con legnetti, chips, spezie, fiori secchi e altri materiali organici profumati.
Una volta acceso come fosse una pipa, una ventola interna caricata con 4 pile AA procede con l’emissione costante di fumo che viene incanalato attraverso una cannula di gomma, la quale potrà essere inserita in un contenitore per alimenti al fine di insaporirli secondo il proprio gusto. Elegante ed essenziale, questo modello portatile può essere utilizzato con qualsiasi tipo di cibo, per chi ama aggiungere sapori particolari alle proprie pietanze o bevande preferite.
3. Reber 10030 N
Da usare in spazi aperti e adeguatamente arieggiati, un affumicatore professionale come Reber 10030 N consente di conferire a carni, salumi e insaccati di pezzature medie un profumo particolare e caratteristico, capace di convolgere il palato e i sensi di chi ama sentori aromatici e peculiari.
Quando affumicare diventa una vera e propria passione, occorre fare un salto di qualità e puntare a prodotti più adatti alle proprie esigenze. Per i veri intenditori di questa pratica gastronomica non c’è niente di meglio di Reber 10030 N. La capienza, maggiore rispetto a molti dei modelli per uso domestico sul mercato, consente di trattare una grande quantità di alimenti sia come semplice aromatizzante che per garantirne una corretta e sana conservazione.
Il coperchio anteriore può essere interamente rimosso in modo da estrarre in totale comodità le tre griglie orizzontali e i cibi da poter appendere ai cinque ganci in dotazione. Anche il cassetto per la legna può essere tirato fuori dal lato frontale senza sforzo alcuno. Realizzato in acciaio inox, dotato di tiraggio aria regolabile e di foro per l’inserimento del termometro, questo esemplare ha tutte le caratteristiche per essere un ottimo affumicatore per carne, pesce e formaggi.
Opinioni finali
L’evoluzione rapida che la tecnologia gastronomica ha vissuto negli ultimi dieci anni ha permesso, ad oggi, di introdurre anche fra le pareti domestiche processi alimentari particolari e originali come l’affumicatura. Per individuare l’esemplare più adatto è sufficiente stabilire la mole di cibi che si intende trattare ogni volta, e il tempo complessivo che si vuole dedicare a questo processo.
Fumo caldo e freddo, modelli portatili o fissi, soluzioni ingombranti o tascabili, e prezzi per tutte le tasche: le opportunità sono davvero infinite per acquistare sempre il miglior affumicatore casalingo che sappia rispondere al meglio alle proprie necessità, e decidere quale scegliere è soprattutto un fatto di gusti personali e di preferenze dovute alla tipologia di alimenti che si intende lavorare.
Uno degli esemplari più interessanti per aromatizzare gli alimenti è il Quantum 9891001, rinomato per la sua estrema semplicità di funzionamento abbinata a una discreta capienza per un uso domestico. Ottimo per chi vuole portare subito in tavola tutto il piacere del processo di affumicatura, questo modello funziona come una normale griglia da tavolo, senza però il fastidio dell’alimentazione elettrica. I bruciatori sono facili da regolare così da avere sempre il massimo controllo sulla cottura, mentre la griglia interna in acciaio inox consente agli alimenti di assorbire al meglio ogni aroma della legna. Il prezzo molto contenuto conclude la lista di vantaggi nell’acquistare questo affumicatore.
Se la priorità è quella di avere un dispositivo pratico da maneggiare, dal prezzo di fascia medio alta e in grado di assicurare una discreta intensità di sapori senza lunghi procedimenti, il modello a pistola Polyscience Pro Sage non può assolutamente mancare fra gli accessori da cucina. Il meccanismo è davvero basico e intuitivo, dal caricamento della legna fino al lento processo di sviluppo costante del fumo. Questo esemplare garantirà alle pietanze un lento e profondo insaporimento, per un gusto davvero unico. L’impiego del fumo freddo renderà perfetto ogni ricetta, dai più classici piatti a base di carne fino alle verdure grigliate e ai filetti di pesce per giungere ai cocktail.
Quando cucinare non è soltanto un’abitudine quotidiana ma un vero e proprio rituale o un lavoro da svolgere con occhio attento alle tendenze e ai gusti dei propri clienti, occorre dotarsi di strumenti adatti a dare a ogni boccone il giusto sapore e la perfetta intensità. L’ottimo affumicatore Reber 10030 N è stato progettato proprio per riportare fra le mura di casa come in un ristorante tutta la bontà del gusto fumé autentico, quello a lento assorbimento. Il valore commerciale è di certo più alto rispetto ad altri esemplari, ma è in ogni caso giustificato da una maggiore capienza, un’estrema facilità di apertura, ottima gestione degli alimenti e pulizia generale molto semplice e veloce.
Quale affumicatore scegliere? Classifica (Top 3)
Prodotto | Offerta | Sconto | Voto |
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Domande frequenti
- Come funziona un affumicatore cocktail?
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Il meccanismo è il medesimo di un modello a pistola. Dopo aver versato nello shaker tutti gli ingredienti, ghiaccio compreso, è sufficiente inserirvi all’interno la punta del tubicino di gomma fumante. Appena il fumo avrà riempito lo spazio residuo, basterà chiudere il coperchio, far riposare per pochi secondi e shakerare bene prima di servire il drink.
- L’affumicatura è un processo pericoloso?
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Il processo non è per nulla pericoloso, ma anche i prodotti affumicati possono nuocere alla salute se mangiati in quantità eccessive. Da un punto di vista di rischio alimentare, tuttavia, per evitare combustioni cancerogene o pericolose basterà acquistare i legni appositi per questo trattamento, privi di trattamenti chimici e sostanze resinose.
- Si può usare anche in casa?
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Gli affumicatori di piccole dimensioni possono essere utilizzati anche fra le pareti domestiche. Per quelli più ingombranti, dato il volume complessivo di fumo che sono in grado di produrre, si suggerisce l’uso in spazi aperti.
- Si può aprire per controllare lo stato di affumicatura?
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Un affumicatore può essere aperto in qualsiasi momento, avendo cura di proteggere gli occhi dalla fuoriuscita improvvisa del fumo. Si segnala tuttavia che, a ogni apertura, la temperatura e la densità crolleranno drasticamente, allungando così i tempi complessivi del processo, il quale però non verrà compromesso in alcun modo.
- È possibile utilizzare la legna del camino?
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Sebbene la legna da focolare sia spesso tutta naturale, se ne sconsiglia l’utilizzo in quanto è molto difficile conoscerne l’origine, i trattamenti subiti e il livello esatto di umidità interna.
- L’affumicatura scurisce gli alimenti?
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L’imbrunimento degli alimenti è un effetto normale derivante dall’utilizzo di un affumicatore a caldo. A seconda del tipo di legno utilizzato e della durata complessiva del trattamento, il colore potrà essere più o meno scuro.
- Cosa significa se gli alimenti non si riscaldano?
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Qualora si stia utilizzando un affumicatore a freddo questo dettaglio è del tutto normale, in quanto tali strumenti conferiscono sapore di fumo senza produrre alcuna fonte di calore. In altri casi, invece, la temperatura bassa dei cibi potrebbe essere un segnale di malfunzionamento.
- Posso abbinarlo al barbecue già in mio possesso?
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Esistono dei barbecue che prevedono la possibilità di aggiungere a lato un vano affumicatore aggiuntivo. In questo modo la legna bruciata non entra a stretto contatto con gli alimenti i quali, invece, ne assorbono soltanto il fumo aromatico.